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Tante Notizie Tante Avventure Anno 2007/2008<br />

La guerra? Meglio non iniziarla mai.<br />

Oggi in classe abbiamo parlato<br />

delle guerre che ci sono nel<br />

Mondo: in Israele, Iraq, Iran …<br />

Secondo me sono inut<strong>il</strong>i perché,<br />

alla fine, tutti perdono anche se<br />

dicono di aver vinto. E per colpa<br />

delle guerre molte persone<br />

soffrono la fame, perché tanti<br />

luoghi fert<strong>il</strong>i non si possono<br />

coltivare.<br />

Quando al telegiornale vedo tutte<br />

quelle guerre e tutte quelle<br />

persone che muoiono, mi viene<br />

una rabbia! Perché so che quelle<br />

guerre vengono decise da uomini<br />

che sanno che tanto non<br />

andranno loro a combattere, ma ci<br />

andranno altri soldati, che con<br />

l’inganno hanno accettato.<br />

Quando ho visto <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m “La vita è<br />

bella” di Roberto Benigni, mi sono<br />

resa conto di quanto fosse brutta e<br />

paurosa la guerra.<br />

A volte penso che le persone che<br />

hanno vissuto la guerra, facevano<br />

una gita come noi e poi, un “bel”<br />

giorno gli “piomba” una bomba in<br />

casa e si trovano all’improvviso<br />

senza casa e senza genitori.<br />

Se volessi provare a disegnare la<br />

guerra, mi accorgerei che tutti, ma<br />

proprio tutti i colori sono troppo<br />

belli per disegnarla … perciò E’<br />

MEGLIO NON INIZIARE MAI A<br />

FARLA!<br />

Giulia Paparesta<br />

La guerra è un inut<strong>il</strong>e massacro<br />

Al mondo d’oggi le guerre sono<br />

diffuse in Asia e in Africa, per es.<br />

in Iraq, Iran, Libano, Kazakistan<br />

ecc … Secondo me tutti la<br />

dovrebbero finire di massacrarsi<br />

l’un l’altro, come i Kamikaze che si<br />

fanno saltare in aria facendo<br />

morire tutte le persone attorno.<br />

La guerra non ha colori; penso<br />

che nessun colore possa<br />

rappresentare la guerra,<br />

nemmeno <strong>il</strong> più brutto. Per questo<br />

in <strong>It</strong>alia e in altri paesi europei si<br />

trovano molti immigrati: perché<br />

loro cercano di scappare dalla<br />

guerra che sta nel loro paese.<br />

Meno male che già da sessanta<br />

anni, grazie alla Costituzione, in<br />

<strong>It</strong>alia non ci sono più<br />

Una gita tra gli scavi<br />

Il 22 Maggio le 5^ sono andate a<br />

vedere gli scavi della città, prima<br />

sannitica poi romana, di<br />

Saepinum. Hanno visitato <strong>il</strong> paese<br />

di Sepino: la chiesa di S. Cristina,<br />

le mura, la casa di Tiberio (un<br />

medico della Marina M<strong>il</strong>itare che<br />

trentasei anni prima di Fleming<br />

scoprì le muffe antibatteriche), una<br />

fontana con quattro bocche che<br />

indicano i punti cardinali, situata<br />

in piazza Nerazio Prisco,<br />

giureconsulto dell’imperatore<br />

Traiano. Poi hanno visto i templi,<br />

la bas<strong>il</strong>ica, <strong>il</strong> foro, <strong>il</strong> teatro, le porte<br />

della città. Sono andati per<br />

imparare più cose e vederle dal<br />

vivo. Daniele Leonzio<br />

guerre e noi viviamo sereni in<br />

confronto ai bambini africani e<br />

asiatici.<br />

Daniele Leonzio<br />

Ancora oggi in alcuni Paesi<br />

sfortunati c’è la guerra, che è una<br />

cosa terrib<strong>il</strong>e perché è un<br />

massacro di persone che sono<br />

state trucidate, alcune forse<br />

perché la volevano fermare ed è<br />

questo <strong>il</strong> ringraziamento avuto.<br />

Ci sono state anche in <strong>It</strong>alia delle<br />

guerre, però per fortuna adesso è<br />

da sessanta anni che non ce ne<br />

sono, mentre invece in altri Paesi<br />

del mondo ce ne sono ancora.<br />

Secondo me <strong>il</strong> colore della guerra<br />

non esiste, perché tutti i colori<br />

Vegetali in scena<br />

La nostra classe <strong>il</strong> 14 Maggio ha<br />

messo in scena la<br />

rappresentazione teatrale “Ci<br />

vuole un fiore” scritta dalla<br />

maestra Mira.<br />

Ortaggi, fiori e alberi si sono<br />

cimentati nel ricordare come sono<br />

nati, come sono cresciuti e come<br />

oggi sono grazie a noi. Alla fine ci<br />

sono stati due balletti “Amici per<br />

sempre” dei Pooh e “Ragazzi del<br />

2003” di Amici. Successivamente<br />

la maestra ci ha premiati con un<br />

cappellino da laurea e una<br />

pergamena per la bravura degli<br />

“attori”.<br />

Laura Mancini<br />

Tante notizie - Pagina 6<br />

La guerra coinvolge<br />

e sconvolge<br />

In alcune parti del Mondo, la<br />

guerra si è estesa molto, in<br />

particolare in Iraq, Afghanistan,<br />

Palestina, Iran, Libano …<br />

Però, io mi chiedo perché fanno la<br />

guerra se poi muoiono le persone,<br />

e poi … non risolve niente!<br />

Molti bambini nascono in mezzo<br />

alla guerra e noi bambini italiani<br />

(che non siamo coinvolti nella<br />

guerra) pensiamo che siamo<br />

sfortunati, mentre quei bimbi sono<br />

fortunati perché non vanno a<br />

scuola e non sono costretti a fare<br />

tante cose … Però è male che i<br />

bambini non vadano a scuola, non<br />

mangino, non prendano medicine<br />

per curarsi … Secondo me, noi<br />

facciamo male a pensare questo<br />

perché la scuola è bella, anche se<br />

alcuni di noi la odiano. I bambini<br />

poveri pagherebbero per andarci e<br />

per far finire quella orrib<strong>il</strong>e guerra<br />

che ancora oggi coinvolge e<br />

sconvolge molte persone in tanti<br />

Paesi.<br />

Em<strong>il</strong>ia Alfieri<br />

sono troppo belli rispetto alla<br />

guerra. A volte noi diciamo “Che<br />

sfortuna!” invece non lo dovremmo<br />

dire, perché i veri bambini<br />

sfortunati sono quelli a cui hanno<br />

staccato un pezzo e questo pezzo<br />

si chiama allegria, divertimento;<br />

quelli che da quando hanno sette<br />

anni devono andare in guerra<br />

come bambini-soldato. Quindi non<br />

dobbiamo dimenticare mai che<br />

fortuna abbiamo.<br />

La recita<br />

Antonio Quartucci<br />

Nella sede centrale la maestra<br />

Mira ha organizzato una recita di<br />

fine anno che parlava di fiori,<br />

alberi, ortaggi, attrezzi e in ultimo<br />

una recita in dialetto, tra risa canti<br />

e balletti.<br />

I ragazzi della 5^ B si sono divertiti<br />

un mondo, ma non solo i bambini,<br />

anche tutto <strong>il</strong> pubblico.<br />

In ultimo si sono messi in coro e<br />

hanno cantato e poi hanno avuto<br />

le lauree.<br />

Stefano Mengoni

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