16.06.2013 Views

Le traduzioni shakespeariane in Eugenio Montale e Giovanni Giudici

Le traduzioni shakespeariane in Eugenio Montale e Giovanni Giudici

Le traduzioni shakespeariane in Eugenio Montale e Giovanni Giudici

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Gli Scrittori d'Italia – XI Congresso Nazionale dell'ADI<br />

l<strong>in</strong>gua, ma tra discorso e discorso, cancellando l’identità per far valere<br />

l’alterità nella sua storicità. Alla concezione tradizionale che oppone gli<br />

orig<strong>in</strong>ali alle <strong>traduzioni</strong>, la “poetica del ritmo” risponde che l’unità del<br />

l<strong>in</strong>guaggio non è tra la parola e il suo senso, ma risiede nel discorso<br />

strofico ed appartiene all’ord<strong>in</strong>e del cont<strong>in</strong>uo – tramite il ritmo e la<br />

prosodia. Un’altra proposta teorica conv<strong>in</strong>cente è quella emersa dalle<br />

pag<strong>in</strong>e di Testo a fronte, grazie agli <strong>in</strong>terventi di E. Mattioli dedicati agli<br />

studi di Meschonnic, e si qualifica come lettura <strong>in</strong>tertestuale. In tale<br />

ottica la traduzione è il rapporto tra due poetiche oltre che tra due<br />

l<strong>in</strong>gue e due sistemi espressivi. Riprendendo la posizione di Meschonnic<br />

uno degli aspetti più <strong>in</strong>teressanti è l’analisi svolta sul ritmo del<br />

l<strong>in</strong>guaggio, def<strong>in</strong>ito come l’organizzazione dei procedimenti attraverso i<br />

quali i significanti l<strong>in</strong>guistici ed extral<strong>in</strong>guistici (nel caso della<br />

comunicazione orale soprattutto) producono una semantica specifica,<br />

dist<strong>in</strong>ta dal senso lessicale, e che chiama la significanza, cioè i valori<br />

propri di un discorso e di uno solo. Queste modalità formali possono<br />

collocarsi a tutti i “livelli” del l<strong>in</strong>guaggio: accentuali, prosodici, lessicali,<br />

s<strong>in</strong>tattici. Contro la riduzione corrente del “senso” al piano lessicale, la<br />

significanza co<strong>in</strong>volge tutto il discorso, essa è <strong>in</strong> ogni consonante, <strong>in</strong><br />

ogni vocale che produce delle serie. Così i significanti sono tanto<br />

s<strong>in</strong>tattici quanto prosodici. Organizzando <strong>in</strong>sieme la significanza e la<br />

significazione del discorso, il ritmo è l’organizzazione stessa del senso<br />

nel discorso. La prospettiva critica del ritmo non consiste nel<br />

commentare un verso, o un’opera poetica, di cui esaurirebbe l’effetto o

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!