I capricci degli dei

Estratto distribuito da Biblet
Premessa
Perché, all’alba del III millennio dopo la nascita di Cristo, continuiamo
a leggere gli antichi, favolosi miti dei Greci? A questa domanda si
offrono due risposte: innanzitutto, perché essi raccontano storie meravigliose,
che vedono come protagonisti personaggi unici ed eccezionali,
dei, eroi, magiche creature dei boschi e dei mari, mostri mai
visti, animali spaventosi e furiosi abitanti delle cavità infernali del
sottosuolo. Le fantastiche avventure narrate dagli autori antichi continuano
ad appassionarci più di qualunque fiction televisiva, perché
sono varie, avvincenti, e non stancano mai il lettore.
Secondariamente, attraverso la lettura dei miti, possiamo riconoscere
le idee e le concezioni che gli antichi avevano intorno all’origine
dell’Universo, ai fenomeni naturali e soprannaturali, ai rapporti familiari,
sociali e d’amore, all’essenza degli dei, che per loro erano dotati
di comportamenti, difetti, timori, desideri e opinioni del tutto simili
a quelli degli uomini.
I miti raccontano la storia: dietro al velo della fantasia si manifesta
infatti l’animo dell’uomo, com’era e com’è, con le sue passioni, i turbamenti,
le paure, le gioie e i dolori.
Pur nel rispetto delle fonti, ho cercato di narrare le vicende in maniera
piacevole, divertente, vicina alla sensibilità dei ragazzi di oggi.
Ogni racconto è corredato di un apparato didattico che, suddiviso nelle
quattro sezioni «Per comprendere», «Per analizzare la lingua», «Per
liberare la fantasia» e «Per ricercare», mira a promuovere la riflessione
sul testo e l’approfondimento delle conoscenze linguistiche nonché
a stimolare la creatività e il senso critico.
Inoltre, per consentire ai ragazzi di avere un primo approccio con la
lettura dei “classici” ho proposto nella rubrica «Leggendo le fonti…»
alcuni tra i passi più belli e appassionanti delle opere di scrittori greci
e latini. Il corredo del libro si completa, infine, con la cartina della
Grecia antica e un pratico Glossarietto mitologico.