A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban

A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban

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16.06.2013 Views

NIGHTLIFE LIGTH&SOUND DAL FOSSATO Per il festival che da quest’anno brilla di luce propria, la parola d’ordine è sperimentare MILANO Audiovisiva Il suono della scena. La scena del suono. Cioè: un incontro in tempo reale tra sound and vision. È Audiovisiva, rassegna nata nell’ambito del Milano Film Festival 2003 e in appena due edizioni riconosciuta a livello europeo. Sospesa tra arte e tecnologia, tra Che palle, un’altra Notte Bianca. E io che volevo dormire, e invece no! Il 17 settembre non potrò chiudere occhio, con Roma che rimane quell’immensa città caotica anche di notte, proprio quando devo riposare. Ma non è bastata l’edizione dell’anno scorso, quando due milioni di visitatori hanno affollato le piazze e le strade per una festa che è durata fino alle 8 del mattino? Proprio quando dovevo alzarmi... E invece no! Tutto passato e presente, tra emozione e percezione, Audiovisiva riflette le ultime espressioni artistiche e quest’anno si apre a tutti i generi musicali, elettronica, hip hop, jazz, new jazz, classica, rumoristi, break dance, per mescolarli e rielaborarli. Frutto di un’attenta ricerca verso tutto ciò che è nuovo, artisticamente elitario e meno diffuso, Audiovisiva porta a Milano, da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre nei fossati del Castello Sforzesco, artisti ed esperti internazionali che terranno workshop sulla musica elettronica e meccanica, video arte, sound design, trattandone aperto: negozi, musei, cinema, biblioteche, chiese. Quest’anno, poi, gli eventi sono circa 350, sparsi per tutta la città: centro, periferia, ovunque. Sicuramente faranno qualcosa vicino a casa mia. Mannaggia, addio riposo! Potrei chiedere a Giorgia se mi ospita, ma al Gianicolo c’è un concerto sinfonico proprio all’alba. Forse da Fabio? Ma lui sta in centro e alla Galleria Sordi c’è un evento condotto da Daniele Formica, Giuseppe aspetti artistici e tecnici. E si abbandoneranno all’improvvisazione collaborando in una performance live al buio, cioè senza essersi conosciuti e aver provato assieme prima. Audiovisiva inizia sin dal primo pomeriggio, con il momento didattico e sperimentale della rassegna. Il clou la sera, dall’ora dell’aperitivo fino all’una di notte, con showcase di etichette note a livello internazionale, tra cui spicca Leaf, presente con tre artisti: Murcof, messicano di fama mondiale, Colleen, francese, impegnato in una live performance molto particolare utilizzando strumenti Cederna e Alessandro Haber, Jazz on White – la libertà della musica nera nella Notte Bianca, dedicato ai grandi della storia del jazz. Figuriamoci che casino. Forse, potrei dormire da Peppe? Lui ha casa un po’ fuori, a Prima Valle, ma mi diceva qualcosa sui Bandao… on the road, la banda brasiliana di 40 elementi tra percussioni e ballerini, un vero delirio! Come quello che faranno tutti i perdigiorno che andranno alla maratona musicale del tea- classici, come il contrabbasso, per riprodurre suggestive sonorità elettroniche e meccaniche; Efterklang, gruppo emergente composto da dieci persone che si esibiranno con due laptop, un piano, una chitarra, tre vocalist, batteria, basso, violino. Domenica, finale con Pole, l’artista berlinese che unisce all’elettronica contaminazioni, dub e hip-hop e, probabilmente, Miguel Marin aka Arbol. Tutti gli aggiornamenti su www.audiovisiva.com. GIULIA CHIESA Fossati del Castello Sforzesco dal 29 settembre al 2 ottobre NOTTE BIANCA: LA PALPEBRA NON CALA tro Ambra Jovinelli, Notte Bianca all’Esquilino. Musica per l’integrazione, all’insegna della world music, con percussioni africane, danza e folklore brasiliano: e anche casa di Sabrina e Barbara è inagibile. A questo punto potrei chiederlo a Martina, che abita in piazza dei Sanniti: così almeno mi ascolto il concerto di Elio e le Storie Tese. Tanto di dormire, ho già capito, non se ne parla! Info: www.lanottebianca.it. ANDREA BAFFIGO CLUB Al calar delle tenebre la vita si accende MILANO Follow the pleasure Volete unire in una sola notte molti dei piaceri della vita, come cucina, vino e buona musica? Dal 13 settembre provateci al Tocqueville, ogni martedì dalle 21.30 in poi. In attesa di agitarvi in pista, potete degustare sushi targato Parco o, se preferite, salumi e formaggi doc accostati a rossi decisamente interessanti. Il tutto condito da raffinate sonorità house che si declinano su ritmi più dance e commerciali col trascorrere della notte. Info: tel. 393-3364648 www.followthepleasure.it TORINO The Plug Buone notizie per chi ama la musica elettronica. La nuova stagione di The Plug riparte al Centralino il 17 settembre con il dj tedesco Reinhard Voigt, personaggio chiave dell’etichetta culto Kompakt. E il 23, per la gioia di tutti, dalla Francia arriva Ark, autentico innovatore della scena elettronica, già anni fa. Via delle Rosine, 16 Info: tel. 011-837500 BOLOGNA Ca.Cu.Bo. Grande festa di inaugurazione post-estate, l’ultimo sabato di settembre, per il Ca.Cu. Bo. (letteralmente: Cantiere Culturale Bolognese), una sorta di cittadella della cultura nata sulle spoglie di un cantiere abbandonato, che ospita gruppi, associazioni, laboratori e organizza eventi e serate dance e live. Tante le cose che bollono in pentola, tipo un drive-in, una scuola di jazz, un corso formazione dj e l’allestimento di sale prova per musicisti e teatranti. Via Santa Caterina di Quarto Info: tel. 340-6446013 - 347-1321000 URBAN 67

PRIMA&DOPO ARTHÈ CAFÉ 02-29528353 Un anno compiuto da poco, tre soci, di cui uno, Andrea, sempre in trincea, e un sacco di cosine interessanti da bere, fare e vedere. Ovvero: all’ora felice (18-20.30) un buffet fatto come chef comanda, con tanto di involtini di pollo farciti al crudo e golosità assortite che escono espresse dalla cucina (5 euro i soft drink, 7 i long, con mojito in cima alla classifica); opere di artisti alle pareti e finché il caldo regge, tutti i giovedì degustazione di bianchi con piattino di crudité di pesce a 10 euro. Via Pisacane, 57 Sempre aperto MOSCATELLI 02-6554602 Il sciur Moscatelli ha ceduto il suo regno ai maestri panettieri della porta accanto, che con rispetto hanno traslocato il locale un portone più in là, conservandone insegna, scaffali e ammenicoli vitivinicoli. Oggi in più c’è un bel bancone enogastronomico e una cucina a vista. Resta l’aperitivo vinoso (dalle 18, 5 euro al calice), contornato da focaccette e pizzette del padrone di casa e da qualche sfizioso piatto caldo. Una ventina i vini alla mescita. Corso Garibaldi, 93 Chiuso domenica BEAUVISA 02-45484516 Lo dice il nome: qui siamo nella ex-periferia milanese della Bovisa, sempre più trendy, sempre più frequentata. In un vecchio deposito edile è spuntato un locale nottambulo con aperobuffet a 6 euro (a partire dalle 18) e omonimo cocktail della casa a base di Martini Bianco, amaretto, succo d’arancia e frutta. Poi c’è cucina italiana, in settimana live-music e, se avete ancora fame, pizza tutta la notte: più di così… Via Ugoni, 18 Chiuso domenica 68 URBAN MANGIARE & BERE | MILANO DI MIRTA OREGNA LO SQUALO È À LA CARTE Tutti al Kirribilly, davanti a una bistecca di antilope, di squalo o a una coscia di renna! C’era una volta Kirribilly, un popolare pub-birreria australiano, dove si veniva per trangugiare pinte di buona birra, seguire le partite di rugby, cricket, calcio o qualsiasi altro sport propinato dal satellite inglese e, se pungeva vaghezza, provare un panino farcito con carne di canguro. Se lo era inventato nel 1999 Alessandro, al ritorno da un viaggio in Australia, riempiendo le pareti di bric-e-brac e variopinti souvenir oceanici. Dopo sei anni e fiumi di birra, lui e il socio Luca, girata la boa dei 40, hanno deciso che era giunta l’ora di fare qualcosa di nuovo. Detto e fatto: abbassata la serranda, hanno allargato le mura Risotto giallo e polletto all’abbazia di Chiaravalle Di giorno tutti in ufficio, aria condizionata e cravatta intorno al collo, la sera ancora tanta voglia di stare all’aperto, magari sotto un pergolato verde, sopportando anche qualche zanzara, perché comunque fa estate… ma dove? A pochi minuti dal Corvetto, di fronte all’Abbazia di Chiaravalle: qui c’è il “Laghett”, un ristorante milanese che esiste da una vita inglobando la vicina bottega di lingerie, hanno pittato le pareti, tolto qualche applique di troppo (restano, per gli affezionati, la testa di squalo, i graffiti aborigeni, le sciarpe da tifoseria e il profilo piatto delle Ayers Rock), ma soprattutto hanno allestito una sala ristorante vera e propria con tanto di tovaglie in fiandra pesca-salmone, mega-bicchieroni di vino da degustazione e lampade/lanterne in rame scintillante. Resta anche il nome, corredato di suffisso “Beer & Food”, per far capire a chi non li conosce che il pub è passato di categoria, ha abbandonato l’Australia e ora gioca la carta ristorazione. E qui c’è un’altra bella sorpresa: la sera, infatti, nei sette tavoli (e non uno di più) della sala affacciata su strada (tranquilli, nell’altra permane il mega-schermo per le partite, che d’ora in poi (ovvero 1890), quando bisnonna Emma dava da mangiare ai viaggiatori di passaggio sulla strada per la campagna. Oggi in cucina c’è Paolo, aiutato da mamma Pinuccia, ma i locali (ristrutturazioni a parte), l’ambiente (con un pergolato a prova di giardiniere) e soprattutto i piatti sono rimasti quelli di sempre. Primo fra tutti il risotto alla milanese, fatto come Dio comanda con midollo, brodo di manzo e gallina, zafferano e un bel saranno a numero chiusissimo), al Kirribilly si ha la possibilità di assaggiare – udite, udite – un bel bisteccone di carne di canguro (non poteva mancare), antilope, bisonte canadese, renna (e settembre è proprio la stagione giusta) e addirittura squalo, oltre ai tagli più comuni, per modo di dire, di filetto Angus argentino e Picaña brasiliano, il tutto fatto alla piastra per far capire bene il sapore che hanno e a cifre abbordabili che viaggiano dai 14 ai 25 euro. Se poi avete con voi chi si impressiona, non rinunciate: dalla cucina esce un fantastico Fish & chips a 14 euro. Niente primi piatti, solo qualche verdura (grigliata, pastellata o fresca) da condire con salse britanniche o un piatto misto di formaggi sempre made in UK, da accompagnare a una selezione speciale di birre e a un pot-pourri di vini italiani e non (Sudafrica, bicchiere di Barbera, che viene servito anche “al salto” (certo è un avanzo, ma la tradizione vuole così!). Altrimenti ci sono pasta e ravioli fatti in casa o una zuppa. Tra i secondi, sul calar dell’estate impera ancora il vitel tonné, in lotta per la pole-position con il mitico polletto alla piastra: unica raccomandazione, ordinatelo ad Angelo per tempo perché richiede un’ora di cottura. Più avanti in autunno, cassoela e rustisciada con polenta diventano invece Cile, Australia e California per gradire). Alla fine si spende sui 30/35 euro, in media con il caro-euro milanese, ma senz’altro provando qualcosa che dalla media ci esce alla grande. Sul lato bevereccio, per i patiti dei super-alcolici il Kirribilly ora ha inserito una carta dei cocktail più richiesti (6,50 euro l’uno), le pinte di birra costano sempre 3 (media) e 5 (intera) euro, mentre per l’aperitivo, sotto il bancone-bar, è nascosto un progetto speciale, di cui i soci ancora non vogliono rivelare nulla. Che significa che per scoprirlo vi toccherà mangiare una bella bisteccona di squalo. KIRRIBILLY BEER & FOOD via Castelmorrone, 7 tel. 02-70120151 sempre aperto, ristorante solo la sera, chiuso domenica PERGOLA CON VISTA FUORIPORTA scelte obbligate. Si finisce con una iper-calorica panna cotta, torta Sbrisolona o gelato alla crema annegato nel Barolo Chinato. Il tutto sui 35 euro (senza vino, che in caraffa è buono e abbordabile): un’ottima scusa per trascorrere le ultime serate all’aperto. ANTICA TRATTORIA LAGHETT via Sant’Arialdo, 126 loc. Chiaravalle tel. 02-5691717 chiuso martedì sera e mercoledì illustrazione: Ilaria Faccioli_due mani non bastano MOUSSAKA CON NOSTALGIA Piatti e ricette dal menu greco per sentirsi ancora un po’ in quel magico mondo fatto di bianco e di blu MYKONOS 02-2610209 Piace sempre questo angolo di Grecia costruito sulla Martesana: siete in città ma vi sembra di non esserlo… e, quando finalmente avete parcheggiato le quattroruote e vi sedete tra le pareti intonacate (non fosse che manca il mare e che c’è qualche zanzara in più), quasi quasi provate l’ebbrezza di sentirvi ancora in vacanza. Si cena con 25 euro, se non si esagera con le bottiglie di Santorini secco o di Moscofilero della Macedonia. Sul menu ci trovate tutto quello che una tradizionale taverna greca deve avere: poker di salsine (tzatziki, taramo-melizano-tirosalata), Mezeraki (antipastone di olive, peperoni alla griglia, pomodori, involtini di acciughe) servito con bicchierino di ouzo, super-moussaka (attenzione, qui fatta con zucchine), souvlaki assortiti (due spiedini a testa, uno se di filetto) e specialità come l’insalata di polpo e imam bayildi (melanzana ripiena di verdure). Si finisce in bellezza con biscotti alle mandorle annegati nella metaxa. Via Tofane, 5 Aperto solo la sera, chiuso martedì Ristorante o libreria: l’importante è imparare a spignattare Eh sì. Per molti il rientro dalle vacanze estive ha un effetto dirompente, più che il Capodanno: settembre è il momento di mettersi a dieta, di iscriversi in palestra, di fare questo e quello, ma soprattutto è il momento di dedicarsi a un corso, non importa se di “Storia del frullino e del minipimer” o di “Dialetto mongolico”, quello che conta è che sia un corso per imparare. E poiché, ultimamente, sembra che tutti passino per la dispensa (tiggi incluso), ecco che Urban vi suggerisce due simpatici modi per imparare a spignattare (cosa che nella vita, fidatevi, serve sempre). Il primo è un corso di cucina al ristorante, nella fattispecie nel nuovo locale polifunzionale impiantato all’Isola dal giovane chef Rico Guarnieri, il Teatro 7 (via Civerchio, 9. Tel. 02- KALLIOPI 02-58107040 Da Salonicco un take away che è una garanzia. Perché è sempre lì, con i suoi sgabelli appollaiati sul Naviglio Grande. Il suo pita gyros (che ha ormai tagliato il traguardo dei 4,60 euro) è un intramontabile evergreen, da ruminare nella notte seduti a bordo darsena sognando l’Egeo, con l’immancabile lattina di birra Mythos in mano. Dentro alla pita di pane untuoso navigano insieme alla carne ingredienti come cipolle, pomodori, salsina yogurtosa tzatziki e persino delle simpatiche patatine. Se, poi, avete appresso l’amico vegetariano, per lui la carne viene prontamente sostituita da formaggio feta e verdure. Se gradite, potete buttarvi su un antipastino a 3,60 euro come tiropita (sfoglia con feta), dolmadakia (riso avvolto nelle foglie di vite) o kolokithokeftedes (impronunciabili polpette di zucchine) e, per finire, un classico yogurt greco con miele e noci. Ripa di Porta Ticinese, 13 Sempre aperto 69900702). Qui si mangia con vista sulla cucina a pranzo e a cena, a base di piatti semplici ma deliziosi e con un buon rapporto qualità prezzo (12 euro ESPERIDES 02-26143634 Una squadra di donne di Ioanninon nell’Epiro, capeggiate dalla signora Anastasia, vi accoglie nelle due sale più ingresso bianche e blu di questa ristogyrosteria doubleface unica in città. Il gyros di carne qui, infatti, ve lo portate a casa per 3,50 euro oppure, con 8,50 euro, ve lo mangiate su un piatto in dose doppia mettendo le gambe sotto il tavolo. Un menu potente, con iper-classici come moussaka di melanzane e la novità fresca fresca del pesce: souvlaki di gamberi e calamari, garides iouvetsaki (gamberi al forno con feta) e un difficilissimo kalamara tiganita (calamari fritti). Sedici etichette di vino greco, birra, ouzo, metaxa, tsipouro (grappa tipo raki) e triandofilo (liquore alle rose) così, quando c’è musica dal vivo (una volta al mese, info su www.esperides.it), l’alcol fa muovere le gambe e tutti ballano il sirtaki. Piatti di carne sugli 8 euro, di pesce sui 10/12: regolatevi voi sul bere… Via Lulli, 28/b ang. via Porpora Chiuso lunedì a mezzogiorno, 30 a cena); ma soprattutto si frequentano i corsi di cucina di Rico e compagni, con lezioni a tema (dal 13 settembre, in successione, MYTHOS 02-29001851 Sottotitolato “Sapori Mediterranei” ma greco di Atene al 100 per cento con tanto di cerchi olimpici fotografati sulla parete di fondo, Mythos è un allegro localino con cucina a vista dai colori pastello a due passi dal Cimitero monumentale. Alle griglie il suo boss Alessandro, un greco dai capelli bianchi, un po’ schivo, ma sorridente, che cura personalmente la ricerca degli ingredienti, molti dei quali (pita per prima) arrivano direttamente dall’Egeo. Il gyros pita di maiale con pomodoro, cipolla e tzatziki costa 3,50 euro, ma se lo mangiate sul posto arriva su piatto ovale con patate fritte (quelle vere), insalata e salsa di yogurt (il tutto a 9 euro, ma vi riempie). Il pasto si completa con una birra ghiacciata Marathon o con un densissimo yogurt guarnito da amarene e frutta fresca. Questa volta ci sbilanciamo: il gyros più mitico della città. Via Quadrio, 23 Chiuso lunedì TE LA LEGGI E TE LA CUOCI erbe aromatiche, tè e caffè, farine e grani, per esempio) che si svolgono il martedì. Ciascuna ammonta dai 30 ai 50 euro, ma la didattica costa e poi vi sedete a tavola e assaporate i risultati. Il secondo modo è un corso di cucina fai-da-te, per il quale ci si avvale, oltre che della batteria di pentole, di una nuova collana di libri edita dai Magazzini Salani (Luigi Spagnol – Niccolò Barbiero, Corso di Cucina: la Pasta). Prendiamo per esempio il primo uscito, quello sulla pasta: in nove lezioni i due autori (dei quali il risvolto di copertina dice solo che mangiano spesso l’uno a casa dell’altro) vi accompagnano passo a passo dalla preparazione di un banale piatto di maccheroncini in bianco ai 22 passaggi per cimentarsi in un Timballo di bucatini alla Flammand, con trucchi e segreti per stupire anche chi non vi avrebbe mai dato una lira come chef… Una sfida davvero all’ultimo coltello! ROSSO&BIANCO Alt! Fermatevi in Dogana Ve li ricordate? Totò e soci stavano alle colonne di San Lorenzo e la loro Dogana Golosa, inaugurata nel 2003, aveva raccolto un bel numero di adepti. Dallo scorso giugno hanno traslocato baracca e burattini in una traversa della Stazione Centrale (certo, meno trendy ma assai più parcheggevole). Totò è rimasto, così pure i soffitti a volta in mattoni a vista, gli scaffali pieni di enogastroguide, le vetrinette con i ferri del mestiere (bicchieri, cavatappi e dintorni) e il bancone di legno su cui spesso troneggia un bel prosciuttone stretto nella sua morsa; di nuovo c’è un mega-trompe-l’oeil che raffigura (banale ma a tema) una cantina. Circa 320 le etichette a disposizione, per la stragrande maggioranza di casa nostra, con eccezione per qualche bottiglia francese e spagnola; tutto il resto ciccia, perché – sentenzia Totò senza mezzi termini – “questi vini costruiti ci hanno proprio rotto le palle!”. Tutto fumo e niente uva, insomma… Qui in Dogana al calice si beve quasi tutto con partenza da 2 euro fino ai 15 di un Barolone del 1997 e la premiata carta dei vini sembra un vocabolario che dall’Aglianico arriva fino allo Zinfandel. Aggiungeteci vini dolci, bollicine e pure le magnum dei vini, e soprattutto un invitante menu dove i piatti più gettonati sono zuppa di cipolle e controfiletto di manzo alle fave di cacao. La buona notizia è che spenderete sui 30/35 euro, quella meno buona è che siete in un interrato senza finestre. Ma pazienza. DOGANA GOLOSA via Gasparotto, 3 tel. 02-66711051 chiuso domenica e sabato a pranzo URBAN 69

NIGHTLIFE<br />

LIGTH&SOUND DAL FOSSATO<br />

Per il festival che da<br />

quest’anno brilla di luce<br />

propria, la parola<br />

d’ordine è sperimentare<br />

MILANO<br />

Audiovisiva<br />

Il suono della scena. La scena<br />

del suono. Cioè: un incontro in<br />

tempo reale tra sound and vision.<br />

È Audiovisiva, rassegna nata nell’ambito<br />

del Milano Film Festival<br />

2003 e in appena due edizioni<br />

riconosciuta a livello europeo.<br />

Sospesa tra arte e tecnologia, tra<br />

Che palle, un’altra Notte<br />

Bianca. E io che volevo dormire,<br />

e invece no! Il 17 settembre<br />

non potrò chiudere occhio, con<br />

Roma che rimane quell’immensa<br />

città caotica anche di notte,<br />

proprio quando devo riposare.<br />

Ma non è bastata l’edizione<br />

dell’anno scorso, quando due<br />

milioni di visitatori hanno affollato<br />

le piazze e le strade per una<br />

festa che è durata fino alle 8 del<br />

mattino? Proprio quando dovevo<br />

alzarmi... E invece no! Tutto<br />

passato e presente, tra emozione<br />

e percezione, Audiovisiva riflette<br />

le ultime espressioni artistiche e<br />

quest’anno si apre a tutti i generi<br />

musicali, elettronica, hip hop,<br />

jazz, new jazz, classica, rumoristi,<br />

break dance, per mescolarli e<br />

rielaborarli. Frutto di un’attenta<br />

ricerca verso tutto ciò che è<br />

nuovo, artisticamente elitario e<br />

meno diffuso, Audiovisiva porta a<br />

Milano, da giovedì 29 settembre<br />

a domenica 2 ottobre nei fossati<br />

del Castello Sforzesco, artisti<br />

ed esperti internazionali che<br />

terranno workshop sulla musica<br />

elettronica e meccanica, video<br />

arte, sound design, trattandone<br />

aperto: negozi, musei, cinema,<br />

biblioteche, chiese. Quest’anno,<br />

poi, gli eventi sono circa 350,<br />

sparsi per tutta la città: centro,<br />

periferia, ovunque. Sicuramente<br />

faranno qualcosa vicino a casa<br />

mia. Mannaggia, addio riposo!<br />

Potrei chiedere a Giorgia se<br />

mi ospita, ma al Gianicolo c’è<br />

un concerto sinfonico proprio<br />

all’alba. Forse da Fabio? Ma<br />

lui sta in centro e alla Galleria<br />

Sordi c’è un evento condotto<br />

da Daniele Formica, Giuseppe<br />

aspetti artistici e tecnici. E si<br />

abbandoneranno all’improvvisazione<br />

collaborando in una performance<br />

live al buio, cioè senza<br />

essersi conosciuti e aver provato<br />

assieme prima.<br />

Audiovisiva inizia sin dal primo<br />

pomeriggio, con il momento<br />

didattico e sperimentale della<br />

rassegna. Il clou la sera, dall’ora<br />

dell’aperitivo fino all’una di notte,<br />

con showcase di etichette note a<br />

livello internazionale, tra cui spicca<br />

Leaf, presente con tre artisti:<br />

Murcof, messicano di fama mondiale,<br />

Colleen, francese, impegnato<br />

in una live performance molto<br />

particolare utilizzando strumenti<br />

Cederna e Alessandro Haber,<br />

Jazz on White – la libertà della<br />

musica nera nella Notte Bianca,<br />

dedicato ai grandi della storia<br />

del jazz. Figuriamoci che casino.<br />

Forse, potrei dormire da Peppe?<br />

Lui ha casa un po’ fuori, a Prima<br />

Valle, ma mi diceva qualcosa sui<br />

Bandao… on the road, la banda<br />

brasiliana di 40 elementi tra<br />

percussioni e ballerini, un vero<br />

delirio! Come quello che faranno<br />

tutti i perdigiorno che andranno<br />

alla maratona musicale del tea-<br />

classici, come il contrabbasso,<br />

per riprodurre suggestive sonorità<br />

elettroniche e meccaniche;<br />

Efterklang, gruppo emergente<br />

composto da dieci persone che<br />

si esibiranno con due laptop, un<br />

piano, una chitarra, tre vocalist,<br />

batteria, basso, violino.<br />

Domenica, finale con Pole, l’artista<br />

berlinese che unisce all’elettronica<br />

contaminazioni, dub e<br />

hip-hop e, probabilmente, Miguel<br />

Marin aka Arbol. Tutti gli aggiornamenti<br />

su www.audiovisiva.com.<br />

GIULIA CHIESA<br />

Fossati del Castello Sforzesco<br />

dal 29 settembre al 2 ottobre<br />

NOTTE BIANCA: LA PALPEBRA NON CALA<br />

tro Ambra Jovinelli, Notte Bianca<br />

all’Esquilino. Musica per l’integrazione,<br />

all’insegna della world<br />

music, con percussioni africane,<br />

danza e folklore brasiliano: e anche<br />

casa di Sabrina e Barbara è<br />

inagibile. A questo punto potrei<br />

chiederlo a Martina, che abita in<br />

piazza dei Sanniti: così almeno<br />

mi ascolto il concerto di Elio e le<br />

Storie Tese. Tanto di dormire, ho<br />

già capito, non se ne parla!<br />

Info: www.lanottebianca.it.<br />

ANDREA BAFFIGO<br />

CLUB<br />

Al calar delle tenebre<br />

la vita si accende<br />

MILANO<br />

Follow the pleasure<br />

Volete unire in una sola notte<br />

molti dei piaceri della vita, come<br />

cucina, vino e buona musica?<br />

Dal 13 settembre provateci al<br />

Tocqueville, ogni martedì dalle<br />

21.30 in poi. In attesa di agitarvi<br />

in pista, potete degustare sushi<br />

targato Parco o, se preferite,<br />

salumi e formaggi doc accostati<br />

a rossi decisamente interessanti.<br />

Il tutto condito da raffinate<br />

sonorità house che si declinano<br />

su ritmi più dance e commerciali<br />

col trascorrere della notte.<br />

Info: tel. 393-3364648<br />

www.followthepleasure.it<br />

TOR<strong>IN</strong>O<br />

The Plug<br />

Buone notizie per chi ama la<br />

musica elettronica. La nuova<br />

stagione di The Plug riparte al<br />

Centralino il 17 settembre con il<br />

dj tedesco Reinhard Voigt, personaggio<br />

chiave dell’etichetta<br />

culto Kompakt. E il 23, per la<br />

gioia di tutti, dalla Francia arriva<br />

Ark, autentico innovatore della<br />

scena elettronica, già anni fa.<br />

Via delle Rosine, 16<br />

Info: tel. 011-837500<br />

BOLOGNA<br />

Ca.Cu.Bo.<br />

Grande festa di inaugurazione<br />

post-estate, l’ultimo sabato<br />

di settembre, per il Ca.Cu.<br />

Bo. (letteralmente: Cantiere<br />

Culturale Bolognese), una sorta<br />

di cittadella della cultura nata<br />

sulle spoglie di un cantiere abbandonato,<br />

che ospita gruppi,<br />

associazioni, laboratori e organizza<br />

eventi e serate dance e<br />

live. Tante le cose che bollono<br />

in pentola, tipo un drive-in, una<br />

scuola di jazz, un corso formazione<br />

dj e l’allestimento di sale<br />

prova per musicisti e teatranti.<br />

Via Santa Caterina di Quarto<br />

Info: tel. 340-6446013 -<br />

347-1321000<br />

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