A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban

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HOT HIT
Le più scaricate a fine
agosto da I Tunes
Music Store - Italia
JUANES MI SANGRE
La camisa negra
DEPECHE MODE
Precious
DANIEL POWTER
Bad day
JAMES BLUNT
You’re beautiful
GREEN DAY
Wake me up when September ends
SHAKIRA & A. SANZ
La tortura
BLACK EYED PEAS
Don’t lie
NEGRITA
Rotolando verso sud
BIAGIO ANTONACCI
Pazzo di lei
COLDPLAY 10 . Speed of sound
ZOOM
Depressione post ferie?
Tornare a lavorare vi fa schifo?
Molto meglio continuare
a viaggiare in giro per il
mondo, come alcuni musicisti
Manouche, che dal 15 al
18 settembre fanno tappa a
Torino e suonano al IV Festival
Internazionale Jazz Manouche
Django Reinhardt, in programma
tra via Borgodora
e il Cortile del Maglio (ex
Arsenale Militare, ingresso in
via Andreis 18). Tanta musica
jazz e swing, tutta in chiave gipsy
però, interpretata cioè da
uno dei ceppi più antichi del
popolo zingaro, i Manouche,
che si esibisce ancora con chitarre
con le corde in argento
e acciaio. Inoltre, laboratori a
cielo aperto e rassegne cinematografiche.
Info: www.djangoreinhardt.it
60 URBAN
MUSICA
DI PAOLO MONESI
VIDEOCLIP: UNA VOLTA
TANTO, ONORE AI REGISTI
ANTON CORBIJN,
JONATHAN GLAZER,
MARK ROMANEK &
STÉPHANE SEDNAOUI
The Directors Label/
Palm Pictures/Mute
Quante volte guardando un
videoclip o uno spot vorremmo
saperne di più… Chi è il regista,
chi sono gli attori, come è stato
realizzato, sono domande che
restano troppo spesso senza
risposta. Dubito che il digitale
terrestre conterrà presto questo
genere di informazioni, e neppure
la tv satellitare, che già potrebbe
darcele… Invece di farcire
i dvd dei film con contenuti extra
spesso noiosi e che pochissimi
guardano, almeno nei dvd musicali
dovrebbero sempre esserci le
risposte alle nostre curiosità o i
bellissimi bonus di questi quattro
dvd, che dovrebbero essere citati
per esempio per ricchezza di
contenuti, magia espressiva, arte
dei menu e della navigazione.
Dal dicembre 2003 a oggi Palm
Pictures ha pubblicato i dvd coi
lavori di tre incredibili registi,
documentando la loro carriera
dalla musica alla pubblicità. Spike
Jonze, Michel Gondry & Chris
Cunningham sono diventati dischi
d’oro in Gran Bretagna e si
sono guadagnati la fama di prodotti
cult in tutto il mondo.
Il 12 settembre escono quattro
dvd di questa imperdibile collezione,
col lavoro di altri quattro
registi straordinari che hanno arricchito
con le rispettive identità
la cultura popolare, con i loro stili
personali e gli innovativi approc-
La dance non se la passa benissimo
da qualche anno a questa
parte e non hanno giovato le
compilation con brani non originali
che per anni hanno invaso
gli scaffali dei negozi di dischi
e deluso gli acquirenti. Meglio
rifugiarsi nelle compilation house
dagli anni ’90 fino al 2000.
Come gli Annual, le triple compilation
che scandiscono il tempo
col meglio della musica house
del Ministry Of Sound, discoteca
e music management cult di
Londra, o come Testament of
House e Testament of House:
ci al mondo dei media e della
comunicazione, dalla fotografia ai
film, dai documentari alle pubblicità
che hanno fatto tendenza e
agli spot musicali.
Contengono videoclip, spot, corti,
interviste agli artisti, inediti,
rarità, foto e immagini dal backstage.
Onore a Richard Brown
che ne ha curato l’authoring.
Anton Corbijn è famoso per i
ritratti delle rockstar, le mostre
personali nei musei, i libri, gli
artwork per le confezioni degli
the second prophecy. Packaging
curatissimo, in questi due album
doppi c’è davvero tutto: tracce
storiche come Wintersong degli
Africanism o Infancia Magica
di Claude Monnet mixati dal
leggendario Knee Deep, il meglio
per le serate più cool. Per
tutti i dj, invece, da non perdere
la compilation House Nation
Classics che nei primi due cd
racchiude tutte le hit anni ’90 in
versione extended non mixata
pronte per l’utilizzo professionale
in serata, e in un terzo cd
bonus il meglio delle tracce già
album e soprattutto per i videoclip
di Joy Division, Depeche
Mode, Nirvana, Metallica, ecc...
Il libro U2 & I che documenta la
sua amicizia con Bono e gli altri è
ora alla terza ristampa. Anton sta
inoltre per dirigere il suo primo
film Control sulla vita e la morte
di Ian Curtis dei Joy Division basato
sulla bio scritta da Deborah
Curtis.
Jonathan Glazer è un habitué
degli award pubblicitari: suoi
sono gli spot di Stella Artois,
mixate e pronte da ballare. I nomi
sono quelli che contano per
capire il genere: gli Everything
But The Girl con Missing, Cunnie
Williams con Saturday e gli altri
che troverete in questa top 10
con gli imperdibili house anni
’90.
1) Robin S, Show me love
(Stonebridge Club Mix)
2) Moloko, Sing it back (Boris
Musical Mix)
3) Everything But the Girl,
Missing (Todd Terry Remix)
4) Jamiroquai, Space Cowboy
(David Morales Classic Club
Guinness, Levis, Volkswagen,
ma nei videoclip ha superato se
stesso lavorando per Radiohead,
Jamiroquai, Blur e Massive
Attack. Poi, il grande salto nel cinema
con Sexy Beast e l’impressionante
Birth con Nicole Kidman
e Lauren Bacall. I menu del dvd
sono incredibili: vere e proprie
storie di vita con protagonista un
clochard.
Mark Romanek ha rivoluzionato
la cultura del videoclip mondiale
con Michael & Janet Jackson in
Scream, Johnny Cash in Hurt,
e poi Beck, David Bowie, Rem,
Lenny Kravitz e Madonna. Venti
MTV awards, tre Grammys,
l’award della Country Music
Association e tre Billboard Music
Awards. In più, due dei suoi
video fanno parte della collezione
permanente del Moma e
nel 1997 MTV lo ha premiato
con il Video Vanguard Award,
per la prima volta attribuito a un
regista.
Il parigino Stéphane Sednaoui
è diventato un regista di fama
mondiale grazie alle foto di
moda rese celebri da Jean-Paul
Gaultier. Il suo primo video musicale
è stato il pluripremiato
Give it away per i Red Hot Chili
Peppers nel 1992, poi U2, Rem,
Neneh Cherry, Alanis Morrisette,
Björk e qualche mese fa Walk on
the wild side di Lou Reed.
Non c’è dubbio: di nuovo la serie
di The Directors Label ha messo
assieme alcuni degli esempi più
spettacolari del mondo delle
immagini. Queste sono collezioni
classiche e iconiche che escono
dalla categoria solita dei dvd!
HOUSE DI FINE VENTESIMO SECOLO
Viaggiando indietro nel tempo, si possono trovare punti di riferimento anche nei recentissimi anni Novanta
Remix)
5) Adeva, Respect (Extended
Version)
6) Crystal Waters, Gypsy woman
(Red Bone Club Mix)
7) Joe Smooth Feat Anthony
Thomas, Promised land (Club
Mix)
8) Cunnie Williams Feat Monie
Love, Saturday (Mousse T
Welcome to the Start Hotel Mix)
9) Ruffneck Feat Yavahn,
Everybody be somebody
(Extended Mix)
10) The Heartists, Belo
Horizonti (Long Mix)
ODDITORIUM OR WARLORDS
OF MARS
The Dandy Warhols
Emi
Dopo Welcome to the Monkey
House, uscito nel 2003, c’era
da aspettarsi di tutto ma non
che questi ragazzi di Portland
(Oregon) si fossero bruciati gli
ultimi neuroni! La città non aiuta
certo a rimanere sobri: scorrono
fiumi di alcool in tutti i locali dall’onnipresente
clima bohemien
che ispirò anche il loro principale
successo Bohemian like you.
L’album cita il loro giocattolo preferito,
lo studio di registrazione
casalingo messo su due anni fa,
Odditorium (da odd). In apertura
Colder than the coldest winter
was cold, una traccia parlata in
cui Bill Curtis favoleggia un’assurda
storia della band, rivoluzionata
nel suono e negli intenti dall’invenzione
del sintetizzatore e
del “banjo elettrificato”! Bill, con
la sua storica voce impostata, riferisce
che se Gene Vincent, Elvis
Presley e B.B. King avessero sentito
la musica dei Dandy Warhols
l’avrebbero definita “rock’n’roll”.
L’imponente Love is the new
feel awful è la prima canzone
dell’album: promette bene. Poi
brani orecchiabilissimi affollano la
tracklist come sequel naturali di
Bohemian like you. La follia di Did
you make a song with Otis è indescrivibile,
mentre There is only this
time è vera avanguardia, come il
finale A loan tonight: oltre 11 minuti
di rock lento e denso.
FESTA
Alex Britti
Universal Music
Anticipato a giugno dal singolo
Prendere o lasciare, l’album Festa
racchiude un nuovo Alex Britti
che sembra voler ottenere un
rispetto maggiore anche dal pubblico
che l’ha snobbato sinora
etichettandolo come “personaggio
pop” nonostante i suoi sforzi
di introdurre la “sesta napoletana”
nei suoi spartiti e incuranti
della sua abilità straordinaria con
la chitarra, scoperta da bambino
e da allora mai lasciata. Le cose
che ci uniscono è tra i testi più
belli. Alex ha dei vaghi francesismi
in Tornano in mente e nella
dolcissima ...e dopo cercami che
a tratti rievocano la tranquillità
di Fabio Concato e le pennellate
emozionali di Tenco. Ma la modernità
dei suoni e l’energia con
cui suona la chitarra lo proiettano
in un’area della Hall of Fame
assolutamente disabitata. Una
è piena di sorprese sonore; 5
sembra uscito da un concerto
degli US 3 visto con gli occhi di
Jovanotti. Suoni ricercati e raffinati
anche in Quanto ti amo. Il
blues di Un po’ con te cede spazio
all’ avanguardia elettronica di
Polvere di marmo. Su tutti i brani,
tranne Strumentale, trionfano i
testi: leggeri, profondi, in rima,
cantati con trasporto o quasi
senza prosodia, ma sempre importanti.
Insomma: finalmente il
piacere di comprare un disco italiano.
E con un suono da paura!
per anni al grido “il rock melodico
in Italia è morto”!
I Simple Minds, invece, sono vivi
e vegeti e a tre anni dall’ultimo
lavoro ritornano con questo
Black and White 050505 (Edel).
L’album è stato registrato in
Italia e in Olanda e mixato a Los
Angeles dal leggendario Bob
Clearmountain. Jim Kerr lo ha
definito “un disco classico dei
Simple Minds sebbene con una
nuova energia”. Home è il primo
singolo, un brano nel classico
stile dei Simple Minds, nel quale
i vecchi fan potranno riporre tut-
COLE’S CORNER
Richard Hawley
Mute/Virgin
È più dolce dei precedenti
il quarto album di uno dei
più grandi chitarristi di tutti
i tempi, amato dai Coldplay,
dai Rem e da moltissimi artisti
che a lui si ispirano per il loro
lavoro. Richard è stato touring
guitarist dei Pulp e ha lavorato
in studio con Robbie Williams,
le All Saints e molti altri.
Ma da solo regala tutta la sua
raffinata nostalgia e ci riporta
ai temi di Pat Boone, Dean
Martin e altri mostri sacri del
passato. Maestri della canzone
d’amore e di un modo di cantare
sdoganato dalla rivelazione
Michael Bublé.
Solo nei disco e lounge bar più
prestigiosi potete aver ascoltato
i suoi brani, messi all’indice
dagli ambienti della musica
“ufficiale”, proprio quella che
acclama gli stessi rullanti spazzolati,
gli stessi piatti appena
toccati, gli stessi lenti arpeggi
riverberati. Ma, si sa: con gli
stessi ingredienti, le ricette
possono essere molto diverse
e queste, da Just like the rain a
Who’s going to shoe your pretty
little feet, da Cole’s Corner a
(Wading through) the waters of
my time, sono autentiche love
song, come si facevano una
volta, senza fronzoli modaioli…
Richard Hawley non canta
la sua Sheffield, ma la nostra
America.
te le loro aspettative.
Un altro ritorno di una band ancora
più “antica” (anno di nascita
1968!) è quello clamoroso dei
Deep Purple, il cui ultimo cd è
del 2003, il piacevole Bananas.
Dopo il Nord Europa e il Nord
America, i mostri sacri di Smoke
on the water, acclamatissimi
al Live 8, sono in concerto in
Spagna e in Germania, e i primi
di ottobre uscirà il nuovo album
Rapture of the Deep con i brani
Rapture of the Deep, Girls like
that, Wrong man, Junkyard blue e
Back to back.
SURGERY
The Warlocks
Virgin
Una storia tormentata da droga,
alcool, contratti discografici
strappati e un turn over di 19 artisti
nell’organico della band californiana
più stramba della storia
della musica, che oggi vanta un
line up di fenomeni: da JC Rees
(chitarra) a Jenny Frase (basso)
e, ovviamente, il grande Bobby
Hecksher (chitarra e voce solista).
Registrato senza badare a spese
fra i più prestigiosi studi di Los
Angeles e prodotto dal leggendario
Tom Rothrock, Surgery è
probabilmente il capolavoro del
gruppo. “Ascoltavo i Shangri-Las,
the Ronettes, Phil Spector” dice
Bobby, “e ho voluto creare un
nuovo rock’n’roll ibrido, un mix
tra sonic space age e doo-wop!”.
Ed è riuscito a far venire i brividi
con le sue citazioni di Sonic
Youth, Spacemen 3, Adam and
the Ants, sempre coi Sex Pistols
e i Velvet Underground nel cuore.
Da Come save us, il primo pezzo
dell’album a Suicide note, l’ultimo,
la formazione, composta da due
batteristi e quattro chitarristi produce
un muro del suono dai connotati
ipnotici che ti impedisce di
fermare il cd player o di skippare
le tracce. Non a caso Bobby conosce
i trucchi usati nelle playlist
dalle radio americane per non
farti cambiare stazione, poiché è
cresciuto a pane rock’n’roll, passando
la sua infanzia nella radio
del nonno a Tampa, in Florida.
STORIE DI ORDINARIA RESURREZIONE
Pensavate che certi gruppi appartenessero alla vostra infanzia o adolescenza? Possono sempre ricominciare!
Gli scozzesi Simple Minds
sperano di cavalcare il ritorno
di molte band di successo negli
anni Ottanta: è andata bene ai
Duran, su cui nessuno era disposto
a scommettere vista la overexposition
degli anni d’oro ed è
andata bene ai Tears for Fears
che sono ritornati on air dopo
secoli. Dei Duran nessuno voleva
pubblicare il nuovo album, ma si
sa che i discografici prendono
certe cantonate! A proposito di
ricordi, anche Ligabue che è da
poco tornato col nuovo album, si
era visto sbattere porte in faccia
In questo autunno ricco di ritorni,
da segnalare anche quello
di una band scozzese, i Franz
Ferdinand con il secondo album,
senza titolo. Il cd, differisce dal
primo solo per i colori della
copertina, nero, rosso e verde.
Inciso in Scozia e remixato a
New York, è un capolavoro annunciato.
Anche The Rasmus ritornano in
questi giorni con Hide from the
sun, un album che si preannuncia
delizioso, inciso a Stoccolma,
e fra i più attesi dopo il successo
di Dead letters.
CONCERTI
SUBSONICA
6 settembre
Roma – Centrale del tennis
9 settembre
Vicenza – Piazza Monte Berico
15 settembre
Napoli – Arenile di Bagnoli
LIGABUE
10 settembre
Reggio Emilia – Campovolo
HIM
12 settembre
Milano – Rolling Stone
MICK HARVEY
13 settembre
Milano – Magazzini Generali
BRYAN ADAMS
13 settembre
Milano – Mazdapalace
14 settembre
Torino – Mazdapalace
15 settembre
Genova – Mazdapalace
ELISA
7 settembre
Roma – Centrale del tennis
16 settembre
Milano – Mazdapalace
LINEA 77
17 settembre
Bologna – Estragon
50 CENT
25 settembre
Roma – Palalottomatica
27 settembre
Bologna – Palamalaguti
28 settembre
Milano – Forum
JAMIROQUAI
29 settembre
Milano – Forum
1° ottobre
Casalecchio di Reno -
Palamalaguti
URBAN 61