La capra barbana e altre fiabe popolari venete - Nicola Saba
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«Va’ piano Piero, va’ piano.»<br />
Si avvicinano. Era proprio una bella palazzina, pulita e ben tenuta;<br />
in giardino c’era il giardiniere intento a potare le piante.<br />
I due mendicanti si avvicinano al cancello:<br />
«Buonasera buon uomo, siamo due poveri mendicanti che chiedono<br />
un tozzo di pane e un pagliericcio per dormire».<br />
«Ah» risponde il giardiniere «neanche dirglielo al mio padrone,<br />
perché quello, altro che farvi sbranare dai cani, vi lega e vi fa<br />
passare la vita ai lavori forzati.»<br />
«Ma come, la casa è bella, ricca e da mangiare ce ne sarà in abbondanza,<br />
dateci qualcosa.»<br />
In quel mentre esce il padrone burbero e cattivo: «Filate via disgraziati!».<br />
Piero e il Maestro disperati tornano sulla strada. «Maestro ormai è<br />
notte fonda, dove dormiremo?»<br />
«Va’ piano Piero, va’ piano.»<br />
Cammina, cammina e cammina, proprio quando stavano crollando<br />
per la stanchezza, la fame e il sonno, ecco in lontananza una<br />
Ilucetta piccola piccola. S’avvicinano e scorgono un casonetto di<br />
campagna, minuscolo e misero.<br />
Guardano dentro attraverso la finestra dai vetri rotti: «Ah mamma<br />
mia, dove siamo capitati Maestro! Se non ci hanno dato ospitalità<br />
quelli con la casa ricca, ti puoi immaginare questi qua che son più<br />
poveri di noi».<br />
Dentro, infatti, c’erano due vecchietti, marito e moglie, stavano<br />
cucinando un pezzetto di pinza sotto la cenere; avevano solo due<br />
sedie, un tavolo e un letto malandato.<br />
«Andiamocene maestro che è meglio.»<br />
«Va’ piano Piero, va’ piano.»<br />
Allora Piero, seppur controvoglia, bussa alla porta ed escono i<br />
due vecchi.<br />
«Che cosa desiderate?»