ANDROLOGICAL SCIENCES - Jas - Journal of ANDROLOGICAL ...
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Conclusioni<br />
Oggi l’utilizzo di tecniche combinate con lembi di trasferimento<br />
peduncolati e approccio prerettale prostatico (simile alla<br />
prostatectomia perineale) permettono di affrontare con successo<br />
e maggior tranquillità pazienti con stenosi complesse<br />
posteriori, diversamente candidati a chirurgia demolitiva o a<br />
derivazione urinaria permanente.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
V9<br />
Carcinoma squamoso scarsamente differenziato<br />
dell’uretra con progressione locale e metastasi<br />
massive linfonodali: trattamento chirurgico<br />
F. Palumbo, M. Spilotros, A. Vavallo, M. Tedeschi,<br />
G. Lucarelli, V. Di Lorenzo, P. Ditonno, M. Battaglia,<br />
F.P. Selvaggi, C. Bettocchi<br />
Dipartimento delle Emergenze e dei Trapianti d’Organo (DE-<br />
TO), Università di Bari, Sezione di Urologia, Andrologia e<br />
Trapianto di Rene<br />
Introduzione<br />
Descriviamo un caso clinico di carcinoma squamoso scarsamente<br />
differenziato dell’uretra con progressione locale e<br />
metastasi massive linfonodali.<br />
Materiali e metodi<br />
Paziente di 49 anni con anamnesi positiva per macroematuria,<br />
disturbi dello svuotamento da circa 18 mesi e recente aumento<br />
delle dimensioni dell’emiscroto destro. Evidenza cistoscopica,<br />
istologica e TC di carcinoma squamoso scarsamente<br />
differenziato dell’uretra bulbare, esteso ai corpi cavernosi, con<br />
Comunicazioni, poster, video e clinical cases<br />
fistolizzazione neoplastica a carico dell’emiscroto destro ed<br />
una marcata adenopatia delle stazioni linfonodali superficiali<br />
a sinistra ed iliaco-otturatorie a destra. Alla luce del quadro<br />
clinico-strumentale viene consigliato al paziente un trattamento<br />
chemioterapico neodiuvante seguito da un approccio<br />
chirurgico radicale.<br />
Risultati<br />
Il paziente viene sottoposto a due distinte linee di chemioterapia<br />
neodiuvante a base di Ifosfamide e MVAC (Metotrexate,<br />
Vinblastina, Doxorubicina e Cisplatino), con evidenza<br />
TC di una riduzione dell’entità delle lesioni riscontrate al<br />
controllo pre-trattamento. Il successivo intervento chirurgico<br />
è stato condotto mediante un approccio combinato soprasottombelico-pubico<br />
e perineale. Il primo tempo chirurgico è<br />
consistito nella linfadenectomia inguinale superficiale destra,<br />
cistectomia radicale con linfoadenectomia iliaca-otturatoria<br />
estesa e derivazione urinaria con ansa ileale secondo Bricker.<br />
Nel secondo tempo perineale, è stata eseguita la<br />
penectomia totale mediante una incisione cutanea a Y rovesciata<br />
con estremi a livello del glande e delle due tuberosità<br />
ischiatiche a comprendere l’ulcera neoplastica perineale.<br />
Il pezzo chirurgico completo è stato estratto attraverso lo<br />
hiatus del diaframma urogenitale. A distanza di 3 mesi<br />
dall’intervento il paziente non presenta una progressione<br />
della malattia.<br />
Conclusioni<br />
Il ruolo della chirurgia nel trattamento delle neoplasie prossimali<br />
dell’uretra può essere palliativo o curativo. L’approccio<br />
combinato tra chirurgia radicale e chemioterapia determina<br />
un miglioramento significativo in termini di DFS (disease free<br />
survival) e CSS (cancer specific survival).<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
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