ANDROLOGICAL SCIENCES - Jas - Journal of ANDROLOGICAL ...
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comunicazioni orali – gruppo 2<br />
C9<br />
Il pr<strong>of</strong>ilo socio-culturale e clinico dei transessuali<br />
andro-ginoidi in Italia: report sulla nostra esperienza<br />
di 14 anni nel trattamento dei disordini di<br />
identità di genere<br />
P. Verze, C. Imbimbo, D. Arcaniolo, A. Palmieri,<br />
N. Longo, F. Fusco, F. Mangiapia, F. Chiancone,<br />
L. Spirito, V. Mirone<br />
Clinica Urologica, Università “Federico II” di Napoli<br />
Introduzione ed obiettivi<br />
Lo scopo del nostro studio è stato quello di tracciare un pr<strong>of</strong>ilo<br />
sociale, culturale e clinico dei transessuali andro-ginoidi<br />
in Italia, analizzando la loro esperienza personale e clinica<br />
e valutandone il livello di soddisfazione dopo l’intervento di<br />
riattribuzione chirurgica di sesso (SRS).<br />
Materiali e metodi<br />
Da gennaio 1992 a settembre 2006, 163 pazienti di sesso<br />
maschile sono stati sottoposti ad intervento di riattribuzione<br />
chirurgica di sesso presso la nostra struttura. A tali pazienti<br />
è stato richiesto di completare un questionario di follow-up.<br />
Tale questionario comprende 38 domande ed è suddiviso in<br />
9 sezioni: dati generali; stato lavorativo; relazioni personali;<br />
aspetti socio-culturali; preparazione all’intervento chirurgico;<br />
procedura chirurgica; vita sessuale dopo l’intervento chirurgico;<br />
soddisfazione dopo l’intervento chirurgico.<br />
Risultati<br />
L’età media del campione è di 31 anni. Il 72% ha un elevato<br />
livello di educazione ed il 63% ha un lavoro stabile. La<br />
maggior parte dei pazienti ha dichiarato di aver ricevuto un<br />
adeguato supporto dai colleghi di lavoro e dai familiari. LÊb%<br />
dei pazienti ha dichiarato di praticare attività sessuale al tempo<br />
dell’intervista ed il 44% ha un partner stabile. Metà dei<br />
pazienti ha avuto idee suicide prima dell’intervento, ma solo il<br />
4% ha realmente tentato il suicidio. Tutti i pazienti ritengono<br />
di essere stati adeguatamente informati dal team chirurgico<br />
riguardo l’intervento e le sue possibili complicanze. Il 75%<br />
ha riportato una vita sessuale maggiormente soddisfacente<br />
dopo l’intervento; la maggiore problematica legata ai rapporti<br />
sessuali è risultata essere il dolore durante la penetrazione e<br />
la mancanza di lubrificazione. Il 78% dei pazienti sono soddisfatti<br />
dell’aspetto estetico della neovagina, mentre solo il<br />
56% ha dichiarato di essere soddisfatto della pr<strong>of</strong>ondità della<br />
neovagina. Quasi tutti i pazienti si sono dichiarati soddisfatti<br />
dell’intervento e non hanno alcun tipo di rimpianto.<br />
Conclusioni<br />
L’elevato livello di soddisfazione riportato dai pazienti è probabilmente<br />
da ricondursi all’associazione di vari fattori: l’abilità<br />
chirurgica, un’adeguata preparazione pre-operatoria e un<br />
adeguato counseling post-operatorio.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
<strong>Journal</strong> <strong>of</strong> Andrological Sciences 2011;18:19-22<br />
C10<br />
Ricostruzione peniena chirurgica nella malattia<br />
di La Peyronie: ripristino della lunghezza, del<br />
diametro e della morfologia del pene con o senza<br />
impianto protesico<br />
M. Florio, M. Casilio, D.M. Mendoza, F. Ieria,<br />
S. Sansalone<br />
Dipartimento di Urologia, Facoltà di Medicina, Università Tor<br />
Vergata, Roma<br />
Obiettivi<br />
La malattia di La Peyronie può associarsi a severo accorciamento<br />
e deformazione del pene, con o senza DE. Il trattamento<br />
chirurgico ha come obiettivo la completa ricostruzione<br />
dell’organo, con ripristino della lunghezza, diametro e morfologia<br />
del pene e nei pazienti con DE vengono sottoposti<br />
contestualmente ad impianto protesico penieno.<br />
Materiali e metodi<br />
Tra gennaio 2004 e febbraio 2010 abbiamo trattato chirurgicamente<br />
198 pazienti affetti da La Peyronie di età tra i 27 e 79<br />
anni (media di 51 aa). Le deformità peniene riscontrate sono<br />
state: curvatura dorsale in 122 di essi, laterale in 21, ventrale<br />
in 28 e mista in 25; in 47 si associava retrazione dei corpi<br />
cavernosi. 93 presentavano DE.<br />
Il trattamento chirurgico è stato basato su principi geometrici.<br />
L’elasticità e la lunghezza sono state ristabilite effettuando<br />
incisioni trasversali con innesto di graft a livello della tonaca<br />
albuginea.<br />
Il diametro è stato ristabilito con innesti di graft longitudinali,<br />
le cui dimensioni sono state calcolate misurando la differenza<br />
della circonferenza tra le zone normali e quelle retratte dei<br />
corpi cavernosi.<br />
In tutti i pazienti che avevano associata una DE sono state<br />
impiantate contemporaneamente protesi peniene malleabili.<br />
La lunghezza media dei graft trasversali per il ripristino della<br />
circonferenza è di 2,9 cm e per la lunghezza 8,7 cm; dei<br />
graft longitudinali 1,9 cm per la circonferenza e 6,4 cm per<br />
la lunghezza. I pazienti senza protesi hanno cominciato con<br />
gli I-PDE5 in quinta giornata e con fisioterapia due settimane<br />
dopo l’intervento.<br />
Risultati<br />
Il follow-up in media è durato 36 mesi (6-74). Mediamente,<br />
l’aumento della lunghezza del pene in erezione è stata di<br />
2,6 cm (1,8-4,3); mentre il diametro è aumentato in media di<br />
1,6 cm (1,1-2,7). In 12 pazienti è rimasta una curvatura residua<br />
trascurabile e in 10 pazienti è sopraggiunta una DE postoperatoria,<br />
che ha richiesto l’impianto di protesi. In 5 pazienti<br />
su 93 si è sviluppata infezione delle protesi con espianto e<br />
successivo reimpianto.<br />
Conclusioni<br />
La ricostruzione totale della tonaca albuginea con tecnica basata<br />
su principi geometrici, con o senza l’impianto di protesi<br />
peniene, mediante innesto di graft trasversali, longitudinali e<br />
circolari, può essere praticata in modo semplice e sicuro.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
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