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FOGLI DI LAVORO per il Diritto internazionale 3 ... - Giurisprudenza

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<strong>FOGLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAVORO</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Diritto</strong> <strong>internazionale</strong> 3/2008<br />

una dichiarazione interpretativa non ‘opposta’ entro un certo<br />

termine (la cui determinazione rappresenta in realtà <strong>il</strong> nodo più<br />

problematico) dia luogo ad un estoppel, in quanto le parti che<br />

hanno accettato, anche solo implicitamente, una dichiarazione<br />

un<strong>il</strong>aterale altrui, hanno dato luogo ad una ‘rappresentazione’ del<br />

loro consenso, suscettib<strong>il</strong>e di creare affidamento 177 .<br />

Per quanto riguarda gli aspetti procedimentali, Pellet<br />

propone infine che le approvazioni, le opposizioni e le riclassificazioni<br />

vengano o<strong>per</strong>ate <strong>per</strong> iscritto (draft guideline 2.9.5), siano<br />

accompagnate, se possib<strong>il</strong>e, dalle ragioni che le sostengono<br />

(2.9.6) e siano formulate e comunicate, mutatis mutandis, secon-<br />

un<strong>il</strong>aterali: II) diritto <strong>internazionale</strong>», in Enciclopedia Giuridica, III, Roma,<br />

1988, p. 5 e R. BARATTA, Gli effetti delle riserve, cit., p. 64 s. Una soluzione<br />

equ<strong>il</strong>ibrata è prospettata da R. SAPIENZA, Dichiarazioni interpretative, cit., pp.<br />

241 e 237, che non considera estensib<strong>il</strong>e la regola dei dodici mesi prevista<br />

dall’art. 20 co. 5 della Convenzione di Vienna, ma ritiene comunque che si<br />

debba fare applicazione delle regole generali sull’acquiescenza; F. HORN, Reservations,<br />

cit., p. 241, ritiene invece che la regola o<strong>per</strong>i, ma fa decorrere <strong>il</strong><br />

<strong>per</strong>iodo di dodici mesi, coerentemente con la sua ricostruzione (sulla quale si<br />

confronti supra, nota 51) dalla data di emanazione o di notifica della sentenza<br />

che fissa l’interpretazione del trattato in maniera autoritativa.<br />

177 Il punto, <strong>per</strong> motivi di spazio, non può essere qui approfondito; si<br />

rinvia innanzitutto alla nota opinione dissenziente del giudice Alfaro nel caso<br />

riguardante <strong>il</strong> Tempio di Preah Vihear (Corte Internazionale di Giustizia, Case<br />

concerning the Temple of Preah Vihear [Cambodia v. Tha<strong>il</strong>and], in ICJ Reports,<br />

1962, p. 6 ss.; <strong>il</strong> caso è analizzato, tra gli altri, da A. P. RUBIN, «The<br />

International Legal Effects of Un<strong>il</strong>ateral Declarations», in American Journal<br />

of International Law, 1977, p. 16 ss.). Si vedano anche D.M. MCRAE, «The<br />

Legal Effect», cit., pp.165 s., 168 e 172; F. HORN, Reservations, cit., p. 244;<br />

G. P. BUZZINI, «Abstention, s<strong>il</strong>ence et droit international general», in Rivista<br />

di diritto <strong>internazionale</strong>, 2005, p. 342 ss. In giurisprudenza si vedano Corte<br />

Internazionale di Giustizia, 11 luglio 1950, International Status of South-West<br />

Africa case (Advisory Opinion), in ICJ Reports, 1950, p. 135 s. e 12 ottobre<br />

1984, Delimitation of the Maritime Boundary in the Gulf of Maine Area (Canada/United<br />

States of America), in ICJ Reports, 1984, p. 246 ss.<br />

L’acquiescenza e l’estoppel vengono spesso sovrapposti, ma THIRLWAY, «The<br />

Law and Procedure of the International Court of Justice, 1960-1989», in British<br />

Yearbook of International Law, 1989, p. 29, individua la differenza tra le<br />

due ipotesi nel fatto che quando uno Stato tenta di dimostrare che un altro sia<br />

acquiescente, intende affermare che questo Stato ha accettato la sua interpretazione;<br />

invece, quando intende fare valere un estoppel, non necessariamente<br />

sostiene che vi sia stata un’accettazione tacita, bensì mira solo ad affermare<br />

che, siccome questo Stato gli ha fatto credere, con la sua condotta, di aver accettato,<br />

non si può <strong>per</strong>mettere che esso vada contro la conclusione che <strong>il</strong> suo<br />

comportamento aveva fatto emergere.<br />

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