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FOGLI DI LAVORO per il Diritto internazionale 3 ... - Giurisprudenza

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<strong>FOGLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAVORO</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Diritto</strong> <strong>internazionale</strong> 3/2008<br />

In realtà, sarebbe stato lecito aspettarsi che <strong>il</strong> Relatore<br />

speciale si soffermasse maggiormente sugli effetti che le varie<br />

reazioni alle dichiarazioni producono sull’interpretazione del<br />

trattato, visto che si tratta di uno dei punti più controversi riguardanti<br />

la tematica in esame; va notato, tuttavia, che Pellet sembra<br />

voler rimandare ad un momento successivo lo studio della problematica<br />

168 .<br />

Un’apposita linea guida viene poi dedicata alla riclassificazione<br />

delle dichiarazioni interpretative:<br />

“2.9.3 Reclassification of an interpretative declaration<br />

‘Reclassification’ means a un<strong>il</strong>ateral statement made by<br />

a State or an international organization in response to a declaration<br />

in respect of a treaty formulated by another State or another<br />

international organization as an interpretative declaration,<br />

whereby the former State or organization purports to regard the<br />

declaration as a reservation and to treat it as such.<br />

[In formulating a reclassification, States and international<br />

organizations shall [take into account] [apply] draft guidelines<br />

1.3 to 1.3.3 169 ]”.<br />

L’ipotesi in cui uno Stato (oppure un’organizzazione <strong>internazionale</strong>,<br />

un tribunale o un organo di monitoraggio) qualifichi<br />

come riserva una statuizione prospettata dal dichiarante come<br />

meramente interpretativa è piuttosto frequente nella prassi diplomatica<br />

ed è legata sia alla scelta antinominalista o<strong>per</strong>ata<br />

dall’art. 2 par. 1 lett. d della Convenzione di Vienna (nonché nella<br />

linea guida 1.2 della Guide to practice), sia all’opportunismo<br />

politico che guida i governi nazionali nella scelta delle diciture<br />

da ut<strong>il</strong>izzare 170 . Normalmente gli Stati, nel riclassificare una di-<br />

168 A/CN. 4/600, pp. 5, 18 e 22 s., par. 329.<br />

169 Si tratta delle linee guida relative ai criteri di distinzione tra le riserve<br />

e le dichiarazioni interpretative (supra, p. 21 s.).<br />

170 Si vedano i numerosi esempi riportati da Pellet in A/CN. 4/600, p. 11<br />

ss. Emblematico appare <strong>il</strong> caso della dichiarazione resa dalla Repubblica Democratica<br />

Popolare di Corea con riferimento alla Convenzione<br />

sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, così<br />

rubricata e formulata: “Reservation and declaration. The Government of the<br />

Democratic People's Republic of Korea does not consider itself bound by the<br />

provisions of paragraph (f) of article 2, paragraph 2 of article 9 and paragraph

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