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FOGLI DI LAVORO per il Diritto internazionale 3 ... - Giurisprudenza

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<strong>FOGLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAVORO</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Diritto</strong> <strong>internazionale</strong> 3/2008<br />

Nel 2004 le disposizioni appena commentate risultavano<br />

approvate. Il testo definitivo, pubblicato nel corso dei lavori della<br />

56esima sessione, prevedeva le seguenti linee guida 147 : “2.4.9.<br />

Modification of an interpretative declaration” 148 , “2.4.10. Limitation<br />

and widening of the scope of a conditional interpretative<br />

declaration”, “2.5.12. Withdrawal of an interpretative declaration”<br />

149 , “2.5.13. Withdrawal of a conditional interpretative declaration”<br />

150 .<br />

La linea guida 2.4.10, che riguarda la riduzione e<br />

l’ampliamento dello scopo delle dichiarazioni interpretative condizionate,<br />

merita particolare attenzione. Tale disposizione rinvia<br />

alle regole applicab<strong>il</strong>i al ritiro parziale e all’ampliamento dello<br />

scopo delle riserve, cioè rispettivamente alle guidelines 2.5.11, a<br />

tenore della quale <strong>il</strong> ritiro parziale di una riserva è soggetto alle<br />

stesse regole formali e procedurali del ritiro totale 151 , e 2.3.5, in<br />

base alla quale la modifica di una riserva al fine di ampliarne lo<br />

scopo è soggetta alle regole proprie delle riserve tardive 152 . La<br />

disposizione in esame appare piuttosto diversa rispetto a quella<br />

proposta da Pellet: nella guideline provvisoria 2.4.10 sopra esaminata,<br />

infatti, veniva considerata globalmente l’ipotesi della<br />

modifica di una dichiarazione interpretativa condizionata e veniva<br />

replicata la regola sulle riserve tardive. Per quanto <strong>il</strong> Drafting<br />

Committee sia poco propenso a modificare le proposte del Relatore<br />

speciale, esso ha deciso di intervenire sulla formulazione in<br />

questione <strong>per</strong> motivi di carattere sostanziale. Infatti la regola,<br />

nello stab<strong>il</strong>ire che uno Stato non possa modificare una dichiara-<br />

interpretative declaration concerning that treaty subsequently except if none of<br />

the other contracting Parties objects to the late formulation or modification of<br />

the interpretative declaration” (A/CN. 4/535, p. 18).<br />

147<br />

A/CN. 4/L. 649.<br />

148<br />

Il testo adottato è identico a quello proposto da Pellet.<br />

149<br />

Tale formulazione è stata poi leggermente ritoccata, ma solo sotto un<br />

prof<strong>il</strong>o formale, mediante un corrigendum (in A/CN. 4/L. 649/Corr. 1 si legge<br />

infatti: “12.5.12. Withdrawal of an interpretative declaration. An interpretative<br />

declaration may be withdrawn at any time, following the same procedure applicable<br />

to its formulation, by the authorities competent for that purpose”).<br />

150<br />

Le due linee guida sul ritiro delle dichiarazioni interpretative semplici<br />

e condizionate rispecchiavano in maniera pressoché integrale, <strong>per</strong>sino nella<br />

numerazione, le proposte del Relatore.<br />

151<br />

Se ne legga <strong>il</strong> testo completo in A/CN. 4/526/Add. 3, p. 10.<br />

152<br />

A/CN. 4/L. 649, p. 1.<br />

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