FOGLI DI LAVORO per il Diritto internazionale 3 ... - Giurisprudenza
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<strong>FOGLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAVORO</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Diritto</strong> <strong>internazionale</strong> 3/2008<br />
internazionali sui diritti dell’uomo, grazie anche all’o<strong>per</strong>ato di<br />
quelle reti lobbystiche che sopra ricordavamo. Il quarto capitolo,<br />
“I diritti dell’uomo nella politica mondiale e nell’economia” (pp.<br />
99-120) tratta della r<strong>il</strong>evanza delle questioni etiche nella società<br />
globale. Il quinto capitolo “Il diritto politicizzato e la politica<br />
‘giuridificata’ in Europa” (pp. 121-136), sottolinea come anche<br />
nell’Europa del mercato comune manchi oggi una visione etica a<br />
fondamento della politica e del diritto. Nel sesto capitolo,<br />
“Quando democrazia e diritto collidono: alcuni esempi” (pp.<br />
137-155), vengono forniti appunto alcuni esempi di situazioni<br />
nelle quali la protezione dei diritti è stata abbandonata alla dittatura<br />
delle minoranze, come ad esempio nel caso della famiglia e<br />
del diritto alla libertà di religione. Il settimo capitolo, “Cristianesimo<br />
e democrazia europea” (pp. 159-174), ricostruisce la relazione<br />
tra diritto naturale e visione cristiana della vita.<br />
Nell’ottavo, “La politica dei diritti dell’uomo di papa Giovanni<br />
Paolo II” (pp. 175-205) viene presentata la politica <strong>internazionale</strong><br />
della Santa Sede sotto <strong>il</strong> pontificato di Giovanni Paolo II, come<br />
una politica improntata appunto alla promozione dei diritti<br />
dell’uomo. Nel nono, infine, “La ‘tirannia della maggioranza’ e<br />
<strong>il</strong> suo rimedio razionale: papa Benedetto XVI” (pp. 207-227),<br />
viene ripreso un argomento assai caro all’attuale pontefice, ossia<br />
l’idea secondo la quale <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o della tradizione giusnaturalistica<br />
sarebbe l’unico modo <strong>per</strong> contrastare l’attuale deriva relativistica<br />
che viene imposta dalle maggioranze automatiche in<br />
seno alle conferenze internazionali.<br />
Come dicevamo, <strong>il</strong> volume è o<strong>per</strong>a di polemista e come<br />
tale essa va salutata quale importante contributo alla difesa delle<br />
posizioni anche diplomatiche dalla Santa Sede adottate in numerose<br />
occasioni. Non sarebbe dunque sensato ricercare in esso la<br />
struttura compaginata del saggio monografico. Ci preme qui<br />
piuttosto riprendere qualche spunto nel senso della riaffermazione<br />
di alcune idee sul ruolo a nostro parere insostituib<strong>il</strong>e anche<br />
oggi, soprattutto oggi, di una posizione giusnaturalistica e massime<br />
in materia di diritti umani.<br />
La tradizione giusnaturalistica è l’unico sicuro fondamento<br />
dei diritti umani, storicamente parlando e anche dal punto<br />
di vista teorico essendo tutte le obiezioni ad essa fac<strong>il</strong>mente controvertib<strong>il</strong>i.<br />
D’altra parte, la tradizione giusnaturalistica è un orizzonte<br />
teorico più ampio del giusnaturalismo cattolico. Orbe-