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FOGLI DI LAVORO per il Diritto internazionale 3 ... - Giurisprudenza

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<strong>FOGLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAVORO</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Diritto</strong> <strong>internazionale</strong> 3/2008<br />

peculiare che accomuni i testi adottati, distinguendoli dalle es<strong>per</strong>ienze<br />

precedenti.<br />

La prima parte della mia relazione vorrebbe cercare di<br />

rispondere a queste domande; con la seconda vorrei concentrarmi<br />

sugli istituti che hanno acceso di recente le più vivaci controversie,<br />

e cioè la w<strong>il</strong>āya, o tutela matrimoniale, e lo scioglimento<br />

del matrimonio.<br />

2. Per spiegare le ragioni della stasi legislativa che caratterizza<br />

la fine del secolo scorso, si possono evocare alcune<br />

difficoltà legate al contesto politico e in senso lato ideologico, a<br />

cui si aggiungono difficoltà di natura teorica, relative al modo di<br />

concepire i rapporti tra šarī c a e legge dello Stato e che investono<br />

le strategie di legittimazione dell’attività legislativa e i vincoli<br />

cui essa deve sottostare.<br />

Gli Stati della regione versano in una condizione di<br />

profonda crisi. Lo scontento generato da politiche statali impotenti<br />

di fronte alla crescente ingiustizia sociale trova espressione<br />

nel discorso islamista dei movimenti di opposizione, che si diffonde<br />

nel fert<strong>il</strong>e terreno di un diffuso sentimento popolare di favore<br />

verso ideali di vita islamici, ispirati a una visione astorica<br />

della šarī c a, riassunta efficacemente nello slogan: “l’islam è la<br />

soluzione”. Per contrastare l’opposizione islamista e scongiurare<br />

<strong>il</strong> d<strong>il</strong>agare della rivoluzione islamica, i governi non possono più<br />

ricorrere alla retorica anticolonialista e nazionalista, arma spuntata<br />

e logorata dall’uso; scelgono piuttosto la via di un restauro<br />

in st<strong>il</strong>e islamizzante dello Stato e cercano di rinnovare la propria<br />

legittimazione con l’ostentazione di un nuovo rispetto <strong>per</strong> la religione.<br />

In un sim<strong>il</strong>e contesto, l’intervento in settori come quello<br />

del diritto di famiglia, dove lo Stato legislatore è costretto a<br />

definire in modo esplicito <strong>il</strong> proprio rapporto con la tradizione<br />

giuridica islamica, si trasformano nel potenziale campo di scontri<br />

esiziali con l’opposizione; diventano materia delicata, da cui<br />

è opportuno tenersi lontani. La posta simbolica è così elevata<br />

che è saggio rinviare gli interventi di modifica del settore, anche<br />

quando essi sarebbero opportuni. E’ significativo che l’unico esempio<br />

di codificazione registrato nel <strong>per</strong>iodo sia, nel 1991,<br />

quello del Sudan, in cui <strong>il</strong> governo non ha da temere<br />

l’opposizione islamista, dato che l’islamismo rivoluzionario è al<br />

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