San Sebastiano n. 255 - Misericordia di Firenze
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Personaggi<br />
Niccolò Stenone,<br />
naturalista, geologo<br />
e anatomista,<br />
per i suoi stu<strong>di</strong> è<br />
considerato il padre<br />
della geologia e<br />
della stratigrafi a.<br />
Originariamente<br />
luterano si convertì<br />
al Cattolicesimo.<br />
Prima or<strong>di</strong>nato<br />
presbitero e poi<br />
vescovo è venerato<br />
come beato dalla<br />
Chiesa cattolica.<br />
Il doodle de<strong>di</strong>cato<br />
a Niels Stensen dal<br />
motore <strong>di</strong> ricerca<br />
Google per ricordare<br />
le numerose<br />
osservazioni sui<br />
reperti geologici e<br />
sulla struttura del<br />
paesaggio toscano.<br />
della gioia <strong>di</strong> guardare le meraviglie <strong>di</strong><br />
Dio, ma perde il suo tempo. D’ora in poi<br />
spenderò il mio tempo esclusivamente nella<br />
investigazione e in esperimenti.”<br />
Stenone non vedeva nella ricerca delle evidenze<br />
scientifi che un ostacolo all’affermazione<br />
della fede: “Questo è il vero scopo<br />
dell’anatomia, che attraverso l’ingegnosa<br />
struttura del corpo l’osservatore sia tratto<br />
ad afferrare la <strong>di</strong>gnità dell’anima<br />
e <strong>di</strong> conseguenza attraverso i<br />
miracoli del corpo e dell’anima<br />
impari a conoscere<br />
ed amare il Creatore.<br />
[…] La ragione è sollevatadall’osservazione<br />
e comparazione<br />
delle varie parti a<br />
cercare il Creatore<br />
<strong>di</strong> questi gran<strong>di</strong> miracoli.<br />
[…] La vera<br />
anatomia è la via<br />
lungo la quale Dio<br />
per mano dell’anatomista<br />
ci porta alla<br />
conoscenza prima del<br />
corpo animale, poi della<br />
Sua natura.”<br />
Stenone era stato educato<br />
alla fede luterana, ma il 24 giugno<br />
1666, assistendo a Livorno alla processione<br />
del Corpus Domini, rimase profondamente<br />
colpito: “Quando vi<strong>di</strong> portare<br />
l’Ostia consacrata con tanta magnifi cenza<br />
attraverso la città, mi corse questo pensiero:<br />
o l’Ostia è un semplice pezzetto <strong>di</strong><br />
pane e coloro che le rendono un simile<br />
culto sono dei pazzi, oppure essa contiene<br />
realmente il vero corpo <strong>di</strong> Gesù Cristo<br />
e, in questo caso, perché non dovrei<br />
adorarla anch’io?”In un primo tempo,<br />
non volle rinnegare la credenza in cui era<br />
nato ed era stato allevato, ma le relazioni<br />
con suor Maria Flavia del Nero e con Lavinia<br />
Arnolfi ni, moglie dell’Ambasciatore<br />
<strong>di</strong> Lucca presso il Granduca <strong>di</strong> Toscana,<br />
<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> Aprile 2013<br />
che lo raccomandò al padre Savignani<br />
Gesuita, furono determinanti per la sua<br />
conversione. Il 3 novembre 1667, abiurò<br />
e l’otto <strong>di</strong>cembre rinnovò l’abiura presso<br />
il Nunzio Apostolico Mons. Trotti, che gli<br />
amministrò il Sacramento della Cresima.<br />
La sua conversione coincideva, però, con<br />
l’invito del Re Federico III a ritornare in<br />
Danimarca: si trovava ad Utrecht, quando<br />
ricevette la notizia che Fer<strong>di</strong>nando<br />
II Granduca <strong>di</strong> Toscana era<br />
gravemente malato. Tornò,<br />
quin<strong>di</strong>, a <strong>Firenze</strong>: Fer<strong>di</strong>nando<br />
era morto, ma<br />
trovò anche in Cosimo<br />
III, suo successore, un<br />
generoso mecenate<br />
e un amico.<br />
Tornò a Copenhagen<br />
nel 1672, perché<br />
il Re Cristiano<br />
V gli aveva affi dato<br />
la cattedra <strong>di</strong> Anatomia,<br />
ma vi rimase<br />
solo due anni, dopo i<br />
quali tornò nuovamente<br />
a <strong>Firenze</strong>. Nel 1675 venne<br />
or<strong>di</strong>nato sacerdote e nel<br />
1677 vescovo titolare (in partibus<br />
infi delium, cioè <strong>di</strong> una antica<br />
<strong>di</strong>ocesi, il cui territorio sia stato successivamente<br />
occupato da abitanti non cristiani,<br />
utilizzato dalla Chiesa come titolo<br />
onorifi co) <strong>di</strong> Tiziopoli, nell’attuale Turchia,<br />
e vicario apostolico per la Scan<strong>di</strong>navia,<br />
con sede ad Hannover.<br />
Successivamente, fu a Münster e ad Amburgo<br />
e, nel 1685, a Schwerin, dove<br />
rinunciò alla <strong>di</strong>gnità episcopale e visse<br />
come semplice sacerdote fi no alla morte,<br />
avvenuta il 25 novembre 1686. La sua<br />
salma, richiesta da Cosimo III, fu traslata<br />
via mare a Livorno e tumulata in <strong>San</strong> Lorenzo.<br />
È sua la frase “Pulchra sunt quae<br />
videntur, pulchriora quae sciuntur, longe<br />
pulcherrima quae ignorantur” (Belle<br />
sono le cose che si vedono, più belle<br />
quelle che si conoscono, bellissime<br />
quelle che si ignorano), esempio <strong>di</strong><br />
legittima curiosità intellettuale, fondamento<br />
per la ricerca scientifi ca <strong>di</strong><br />
ogni tempo.<br />
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