16.06.2013 Views

San Sebastiano n. 255 - Misericordia di Firenze

San Sebastiano n. 255 - Misericordia di Firenze

San Sebastiano n. 255 - Misericordia di Firenze

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Storia dell’arte<br />

la gabbia toracica<br />

più spessa del normale<br />

per accogliere<br />

il meccanismo delle<br />

braccia che potevano<br />

cambiare la loro<br />

posizione. Per questo<br />

motivo la torsione<br />

c’è, ma non è ovvia;<br />

la forza fi sica della<br />

fi gura è chiara ed è<br />

per questa forza che<br />

il suo Cristo è considerato<br />

un ‘conta<strong>di</strong>no’.<br />

Donatello ha<br />

dovuto trovare una<br />

soluzione per cui la<br />

Fig. 4<br />

sua fi gura è così robusta.<br />

Nel Cristo <strong>di</strong><br />

Brunelleschi (fi g.5)<br />

ma anche in quello <strong>di</strong> Michelangelo (fi g.6)<br />

si può vedere chiaramente sia la torsione<br />

del torace che l’angolazione del bacino<br />

che creano una <strong>di</strong>namicità che dà vita a<br />

ciascuna fi gura. La facilità con cui si arriva<br />

alle giuste proporzioni <strong>di</strong> ogni fi gura - grazie<br />

all’uso <strong>di</strong> questa tecnica - è un grande<br />

aiuto per la sistemazione degli elementi<br />

anatomici. Tutti gli altri aspetti dell’opera<br />

<strong>di</strong>pendono dalla sensibilità <strong>di</strong> ciascun artista.<br />

Tornando a Giotto, è da notare che<br />

il suo grande Crocifi sso fatto per <strong>San</strong>ta<br />

Fig. 5<br />

<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> Aprile 2013<br />

Maria Novella è successivo all’Accertamento<br />

delle Stimmate; la schematizzazione<br />

geometrica in questo Cristo Crocifi sso<br />

è visibile anche ad occhio nudo. Ma nella<br />

Crocifi ssione, l’affresco situato nella Basilica<br />

Inferiore <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco, Giotto<br />

è andato oltre la tecnica delle scatole per<br />

creare un’ immagine <strong>di</strong> Cristo più naturale,<br />

più armoniosa e anche più bella. Questa<br />

immagine è <strong>di</strong>ventata il prototipo per tutte<br />

le altre fi gure <strong>di</strong> Cristo Crocifi sso fatte successivamente<br />

sia su tavola sia su parete da<br />

Giotto. I tre scultori, Donatello, Brunelleschi<br />

e Michelangelo hanno seguito Giotto nella<br />

creazione <strong>di</strong> belle, ma personali interpretazioni<br />

della Passione <strong>di</strong> Cristo.<br />

Per capire come Giotto è arrivato all’uso <strong>di</strong><br />

questa tecnica ve<strong>di</strong> Giotto come Adolescente<br />

n° 249 <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>. I particolari del Cristo<br />

crocifi sso nell’Accertamento delle stimmate<br />

possono essere visti nel Giotto e la sua bottega,<br />

Giovanni Previtali, Frat. Fabbri Ed., Milano,<br />

1967, p. 59 e la Crocifi ssione della Basilica Inferiore,<br />

p. 277. Gli stu<strong>di</strong> sull’uso delle scatole/<br />

parallelepipe<strong>di</strong> nel <strong>di</strong>segno e/o scultura della<br />

fi gura umana sono stati incoraggiati dalla Dott.<br />

essa Lucia Monaci già Vice Direttrice del Gabinetto<br />

Disegni e Stampe degli Uffi zi. Analisi<br />

<strong>di</strong> questi Crocifi ssi sono stato pubblicati nel:<br />

‘Spirito <strong>di</strong> Borgo’<strong>di</strong> Luglio/Agosto e Settembre<br />

2005. Special thanks again go to the ‘Little English<br />

Group’ of the <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> of Florence.<br />

Fig. 6<br />

- 21 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!