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San Sebastiano n. 255 - Misericordia di Firenze

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Intervista<br />

<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> Aprile 2013<br />

Poi è andato a Hollywood: come e quando inizia questa<br />

avventura?<br />

Nel 1954 per fare un ritratto <strong>di</strong> Marylin Monroe…<br />

Ha immortalato <strong>di</strong>ve e <strong>di</strong>vine: donne bellissime e affasci- affasci-<br />

nanti che hanno fatto innamorare innamorare milioni <strong>di</strong> italiani. Ne<br />

vogliamo ricordare alcune….<br />

Liz Taylor, Jennifer Jones, Audrey Hepburn, Clau<strong>di</strong>a Car<strong>di</strong>nale,<br />

Sofi a Loren, Rita Hayworth, Greta Garbo. Tutte<br />

belle, anzi bellissime….Ognuna con il proprio stile,<br />

ognuna ha lanciato una moda: impossibile fare paragoni.<br />

E poi, Anna Magnani… meno bella, ma gran<strong>di</strong>ssima<br />

attrice. Non ho mai realizzato il manifesto <strong>di</strong> un suo fi lm,<br />

ma, negli anni ’60, le feci un ritratto perché me lo chiese<br />

lei stessa, una sera, a casa <strong>di</strong> amici comuni.<br />

Nel suo lavoro ha avuto modo <strong>di</strong> conoscere tante star…<br />

ha avuto modo <strong>di</strong> cogliere anche la persona che si na-<br />

scondeva <strong>di</strong>etro al personaggio?<br />

La Taylor era donna <strong>di</strong> grande umanità, ricordo che aveva<br />

da poco avuto suo fi glio Michael e volle regalare alcuni<br />

dei suoi vestiti a mia moglie Elena che stava per dare alla<br />

luce nostro fi glio. Le <strong>di</strong>ve erano tutte un po’ fragili… forse<br />

la più forte <strong>di</strong> carattere era Audrey Hepburn. E poi c’era<br />

Marylin… Veniva da una famiglia modesta, si era fatta<br />

strada da sola… aveva una grande ironia, ma rimaneva<br />

un’adorabile bambolina, che è <strong>di</strong>ventata la mia icona.<br />

Dal 1956 non ho mai smesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnarla… un’immagine<br />

in <strong>di</strong>ssolvenza che scompare a poco a poco, proprio<br />

come al cinema quando si spengono le luci.<br />

E l’attore che l’ha più colpita?<br />

Probabilmente… Clarke Gable, quando l’ho conosciuto<br />

era già molto affermato.<br />

Come è stato lavorare con i <strong>di</strong>vi?<br />

Con me sono stati tutti carini e simpatici. Del resto, facevo<br />

parte del loro lavoro. Io dovevo ritrarli e loro, pazientemente,<br />

si mettevano in posa…in fi n dei conti era<br />

il loro mestiere e accettavano <strong>di</strong> buon grado <strong>di</strong> farsi immortalare.<br />

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