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Artisti italiani all'estero nei secoli XIX e XX ... - ridolfifrancesco.it

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frequentato da scalpellini ungheresi e trevigiani, suoi conc<strong>it</strong>tadini, la prima scuola<br />

d’arte scultorea in Ungheria; egli scolpì per la cattedrale numerose statue e un<br />

grande ciclo di rilievi ed ebbe molte altre commissioni; si trasferì poi a Pest dove<br />

lavorò per il ricco imprend<strong>it</strong>ore Ullmann; eseguì rilievi per la casa di Imre Mocsàry;<br />

nel ’38 r<strong>it</strong>ornò ad Eger dove eseguì quattro statue di santi per la scalinata della<br />

cattedrale, dal ’41 fece la decorazione esterna della basilica di Strigonia (ora in<br />

frammenti) e due grandi rilievi, scolpì inoltre le statue dei quattro evangelisti e il<br />

monumento a s. Stefano; nel ’49 decorò il castello del conte Stefano Fay.<br />

Pietro Bonanni fece l’altare maggiore della cattedrale di Strigonia.<br />

Raffaele Monti eseguì i gruppi statuari per la facciata del museo nazionale di<br />

Budapest e un busto dell’imperatore Ferdinando.<br />

Francesco Storno senior lavorò a Sopron come arch<strong>it</strong>etto, p<strong>it</strong>tore, decoratore e<br />

specialmente come restauratore.<br />

Francesco Storno junior lavorò con il padre e dopo la morte ne continuò l’opera<br />

col fratello Galomanno.<br />

Un Della Vedova eseguì per la cattedrale di Strigonia la statua del cardinale Pietro<br />

Pazmany.<br />

Giuseppe Pisani scolpì a Modena il monumento funebre per il principe Carlo<br />

Ambrogio (ora nella cattedrale di Strigonia).<br />

Adeodato Malatesta dipinse per la chiesa di Agria la pala d’altare rappresentante il<br />

Battesimo di Gesù.<br />

Ludovico Lipparini dipinse una pala d’altare per il duomo di Strigonia.<br />

Giacomo Marastoni fondò a Budapest nel 1846 la prima accademia di Belle Arti<br />

nella quale studiarono molti dei migliori artisti ungheresi dell’epoca; inviò opere<br />

alle esposizioni di Pest, alcuni suoi quadri sono conservati <strong>nei</strong> musei di Budapest<br />

e Strigonia: egli rappresenta una figura centrale nella v<strong>it</strong>a artistica ungherese<br />

dell’Ottocento.<br />

Il figlio Giuseppe lavorò a Vienna, a Budapest e ad Albareale come r<strong>it</strong>rattista.<br />

Francesco Beda, r<strong>it</strong>rattista, fu in Ungheria, in Austria e in Croazia.<br />

Michelangelo Grigoletti dipinse due tele per la cattedrale di Agria, una<br />

rappresentante s. Michele, l’altra la Sacra Famiglia; lavorò anche a Strigonia dove<br />

fece un’”Assunta” per l’altare maggiore.<br />

Giovanni Busato dipinse per la cattedrale di Agria una pala d’altare rappresentante<br />

s. Anna, andò in Russia e decorò il teatro di Pietroburgo, fece il r<strong>it</strong>ratto dello zar;<br />

a Corfù infine decorò il teatro c<strong>it</strong>tadino.<br />

In Russia fu Cosroe Dusi, professore all’accademia di Pietroburgo; affrescò ad<br />

encausto il soff<strong>it</strong>to ligneo della galleria della p<strong>it</strong>tura antica del nuovo Erm<strong>it</strong>age, il<br />

soff<strong>it</strong>to del teatro Marijnskij (oggi Kirov), fece ancone per la cappella della<br />

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