Artisti italiani all'estero nei secoli XIX e XX ... - ridolfifrancesco.it

Ricordiamo infine il pittore Massimo Campigli che a Ginevra affrescò nel 1937 il
palazzo delle Nazioni Unite.
Tra le opere degli architetti italiani all’estero verso la fine del secolo XIX
ricordiamo l’Achilleion, la sontuosa villa nell’isola di Corfù, di Raffaele Carito, per
Elisabetta d’Austria (1890) e gli edifici costruiti a Costantinopoli da Raimondo
d’Aronco nel 1896, chiamato come architetto di stato dal governo turco (la sua
architettura si ricollega all’avanguardia europea dell’Art nouveau).
Dal 1903 al ’16 l’intero dipartimento dei lavori pubblici in Siam fu diretto da
artisti e architetti italiani che costruirono tutti gli edifici pubblici della capitale e
costruirono nel paese centinaia di chilometri di strade e ferrovie. L’opera più
importante è la reggia di Bangkok di T. Tamagno e A. Rigotti, costruita con la
collaborazione degli ingegneri Allegri e Gallo. Le parti architettoniche e decorative
del palazzo furono portate dall’Italia, così come i lavori in granito e in marmo di
Carrara.
Mario Palanti progettò numerosi edifici in Argentina e in Uruguay; Giuseppe
Sommaruga vinse il concorso mondiale del palazzo del Parlamento a Buenos
Aires.
Dal 1912 al ’40 nelle isole dell’Egeo si costruirono opere di pubblica utilità e case
di abitazione a Calchi, Calimno, Caso, Castelrosso, Coo, Lero, Lisso, Nisiro,
Patmo, Piscopi, Rodi, Scarpanto, Simi e Stampalia, oltre a quattro villaggi rurali a
Rodi e due a Coo. A Rodi in particolare secondo il piano di Florestano di Fausto
furono edificati il palazzo del governo, del tribunale, della posta, della banca, il
museo archeologico, il museo etnografico, il teatro e i nuovi quartieri di
abitazione con le scuole, le terme, il mercato, l’albergo delle “Rose”, l’ospedale
nuovo, lo stadio, l’aeroporto, le banchine portuali, i ponti, le strade ecc. Nell’isola
di Coo fu tracciato il piano regolatore della nuova città, dopo le distruzioni
causate dal terremoto del 1933, dall’architetto Rodolfo Petracco: sorsero la chiesa
dell’Agnus Dei, due chiese ortodosse, l’acquedotto, il museo, il teatro, il
municipio, il palazzo di giustizia, il mercato coperto, l’ospedale, vari edifici
scolastici, e si attuarono grandi scavi archeologici. Nell’isola di Lero fu creata la
città di Portolago (1923).
Tra i numerosi architetti impegnati nei lavori in Egeo ricordiamo anche P.
Lombardi, A. Barnabiti, M. Platania, A. Torasso, C. Buscaglione, M. Paolini.
Anche in Albania dal 1911 al ’40 si diffuse il Novecento architettonico italiano; a
Tirana si costruirono il palazzo del Consiglio dei ministri, il teatro, lo stadio,
l’istituto delle scienze, i ministeri degli esteri, dei lavori pubblici, di giustizia e
case d’abitazione nel centro cittadino; molte di queste opere sono di Florestano di
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