16.06.2013 Views

Nota introduttiva di Federico Creazzo - Carducci

Nota introduttiva di Federico Creazzo - Carducci

Nota introduttiva di Federico Creazzo - Carducci

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Nota</strong> <strong>introduttiva</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Federico</strong> <strong>Creazzo</strong><br />

Difficile non è sapere, ma saper far uso <strong>di</strong><br />

quel che si sa.<br />

Han Fei Tzu (280-233 a.C.)<br />

A circa un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal primo numero, ecco il secondo<br />

volume dei “Dialoghi al Liceo Dante”, frutto anch’esso della collaborazione<br />

tra i docenti della storica istituzione scolastica triestina.<br />

Vincendo la tra<strong>di</strong>zionale ritrosia ad apparire in vesti <strong>di</strong>verse da<br />

quelle della quoti<strong>di</strong>ana me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong>dattica, gli autori <strong>di</strong> queste<br />

pagine propongono ai colleghi, ai genitori e a tutti i lettori interessati<br />

e <strong>di</strong> buona volontà, le proprie riflessioni sui più <strong>di</strong>versi aspetti<br />

della formazione culturale e <strong>di</strong>dattica, ciascuno secondo un personale<br />

percorso <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, spesso legato<br />

agli stimoli – ma anche alle <strong>di</strong>fficoltà – dell’azione <strong>di</strong>dattica svolta<br />

in classe. Si tratta, in alcuni casi, <strong>di</strong> pagine tratte da un immaginario<br />

<strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo, in cui i docenti annotano a futura memoria,<br />

propria e dei colleghi, le piccole o gran<strong>di</strong> scoperte fatte durante la<br />

non facile navigazione <strong>di</strong>dattica, le strategie ma talvolta anche le<br />

trovate “tattiche” e i paradossi <strong>di</strong> cui si servono per motivare gli<br />

alunni all’ascolto, per rendere efficace una lezione, interessante<br />

un argomento. Il confronto, il <strong>di</strong>alogo e la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tali<br />

esperienze è una pratica decisamente virtuosa in una scuola che<br />

cerca <strong>di</strong> ridefinire la propria immagine (e funzione) e per evitare<br />

<strong>di</strong> essere semplicemente al traino <strong>di</strong> conformistiche e a volte<br />

deprecabili tendenze sociali e <strong>di</strong> costume, in un’epoca che forse<br />

più <strong>di</strong> ogni altra sembra aver smarrito i necessari riferimenti valoriali<br />

e culturali. È convinzione <strong>di</strong> chi scrive che la scuola potrà tornare<br />

7


8<br />

<strong>Federico</strong> <strong>Creazzo</strong><br />

a essere per gli alunni (e citta<strong>di</strong>ni!) un fecondo laboratorio <strong>di</strong> ricerca<br />

e formazione solo se anche i docenti sapranno più spesso<br />

abbandonare la sicura terraferma delle pratiche consolidate e sempre<br />

più “burocratiche” e accettare l’azzardo del mare aperto della<br />

ricerca e del confronto. 1<br />

Con ciò non si intende svalutare il ruolo svolto dall’esperienza,<br />

ma affermare che essa sarà tanto più efficace se saprà evitare<br />

pratiche ripetitive e demotivanti, se saprà sfuggire al pigro<br />

ripiegamento nella routine.<br />

Questo volume, senza eccessive ambizioni, ma con onesta<br />

convinzione, si muove nella stessa <strong>di</strong>rezione che la maggior parte<br />

dei docenti vorrebbe imprimere alla scuola italiana del futuro:<br />

una scuola decisamente colta per non cadere nella sod<strong>di</strong>sfatta<br />

insipienza del “tempo del mercante”, ma che al tempo stesso<br />

non fa del suo sapere mummia o reliquia del passato. Una scuola<br />

che dà voce al pluralismo degli stili <strong>di</strong>dattici, e valorizza le <strong>di</strong>fferenze<br />

come una ricchezza da proporre allo studente, come un<br />

antidoto contro la minaccia <strong>di</strong> un presente senza spessore.<br />

Il cosiddetto comitato <strong>di</strong> redazione della rivista costituito dai<br />

docenti “pionieri” <strong>di</strong> questa esperienza ormai giunta al suo secondo<br />

traguardo, ha a lungo <strong>di</strong>scusso intorno all’opportunità <strong>di</strong><br />

caratterizzare la forma e<strong>di</strong>toriale della pubblicazione, e cioè se<br />

si dovesse predeterminare la tipologia e la <strong>di</strong>stribuzione dei contributi<br />

secondo un criterio certo, o se piuttosto la rivista dovesse<br />

rimanere un contenitore neutro e aperto. Alla fine si è optato<br />

per la seconda ipotesi. Ciò ha favorito la più ampia partecipazione<br />

da parte dei colleghi della scuola i quali hanno potuto<br />

proporre con la massima libertà i loro contributi. Per involontaria<br />

alchimia questo secondo numero ha assunto una fisionomia<br />

esattamente complementare al primo. Tanto in quello dominavano<br />

i contributi teorici, quanto in questo prevalgono i saggi <strong>di</strong><br />

1 DE LUCA E., Opera sull’acqua e altre poesie, Einau<strong>di</strong>, Torino 2002, passim.


<strong>Nota</strong> <strong>introduttiva</strong><br />

carattere <strong>di</strong>dattico. È mia speranza che in futuro i “Dialoghi al<br />

Liceo Dante”, pur mantenendo la forma aperta <strong>di</strong> cui abbiamo<br />

apprezzato i vantaggi, possano ospitare delle rubriche fisse de<strong>di</strong>cate<br />

a eventi musicali, teatrali e cinematografici, data la grande<br />

importanza che queste forme espressive hanno assunto nella<br />

paide…a dell’uomo contemporaneo e <strong>di</strong> cui anche la scuola dovrebbe<br />

tener maggiormente conto. Sarebbe bello, infine, se nei<br />

prossimi numeri comparisse in appen<strong>di</strong>ce una sorta <strong>di</strong> tavola<br />

rotonda (non troppo estemporanea) tra gli autori su uno o più<br />

argomenti trattati nel libro, un modo, insomma, per dare ai temi<br />

quel sapore vivo e <strong>di</strong>alogico che per Socrate era il contrassegno<br />

autentico della ricerca.<br />

Nell’anno della transizione, che doveva preludere alla creazione<br />

dell’ISIS “<strong>Carducci</strong>-Dante”, il <strong>di</strong>rigente scolastico Franco De<br />

Marchi e il <strong>di</strong>rettore dei servizi generali amministrativi Lucia<br />

Napolitano, pur oberati da una mole non in<strong>di</strong>fferente <strong>di</strong> lavoro<br />

aggiuntivo, hanno guardato con grande simpatia a questo nuovo<br />

tentativo <strong>di</strong> mettere in comune, oltre alla stima reciproca, i rispettivi<br />

interessi, le competenze e le conoscenze. Di questo noi docenti<br />

del “Dante Alighieri” siamo loro grati, come siamo riconoscenti<br />

a tutti i colleghi che ci hanno <strong>di</strong>mostrato il loro interesse e<br />

a quelli che, per vari motivi, non hanno fatto in tempo a produrre<br />

un loro contributo da aggiungere alla presente pubblicazione.<br />

Auspichiamo che ciò possa avvenire in un prossimo volume,<br />

magari unitamente agli apporti che – sicuramente – giungeranno<br />

dai nuovi colleghi acquisiti in seguito alla fusione con il già Liceo<br />

“Giosuè <strong>Carducci</strong>”.<br />

Buona lettura!<br />

9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!