“ARRIVANO I NOSTRI” - Parrocchia S. Pio X
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L’IDEA DEL<br />
NATALE<br />
Paola Baroni<br />
Sebbene la festa più grande<br />
per la Chiesa sia la<br />
Resurrezione di Cristo<br />
come trionfo di Dio sulla<br />
cattiveria degli uomini e<br />
sulle tante forme di vigliaccheria<br />
dell’uomo sull’uomo,<br />
la ricorrenza del Natale<br />
sembra, e speriamo che lo<br />
sia effettivamente, una<br />
pausa di pace e di serenità<br />
per tutti.<br />
Le attività umane collettive, nella ricorrenza della nascita<br />
di Quel Bambino che riempirà di se’ il mondo, sembrano<br />
rallentare la loro corsa, fermarsi un momento, e far<br />
ritrovare il desiderio di tenerezza e tranquillità.<br />
Il mese passato, su questo giornalino, si parlava della<br />
gioventù dell’anima, di essere giovani dentro, di partecipare<br />
come giovani a una vita attiva finché si può. Allora mi<br />
viene da pensare: ma non è questo uno degli aspetti più<br />
positivi del Natale? Vivere con serenità la vita che ci è<br />
stata data facendo propri gli insegnamenti di Cristo?<br />
È questa la figura affascinante, umana e divina nello<br />
stesso tempo, che pervade i nostri animi e che ha ispirato<br />
artisti, poeti, scrittori e architetti a materializzare opere<br />
superbe e irripetibili che possiamo ammirare in tutto il<br />
mondo cristiano. Mi vengono in mente ora anche i tanti<br />
monasteri sparsi per l’Europa, baluardi di fede e di cultura.<br />
“Ora et labora” diceva la regola di san Benedetto nei primi<br />
anni del VI secolo, e ancora oggi queste piccole città<br />
fortificate sfidano il tempo e ci ricordano la gloria di Dio.<br />
Tutto ciò che è avvenuto in questi secoli è opera di questo<br />
piccolo fanciullo, figlio di una donna giovanissima illuminata<br />
da Dio stesso. Sono grandi misteri che ci inducono<br />
veramente a meditare. Mi viene spontaneo il ricordo della<br />
splendida preghiera di san Bernardo nel Paradiso di Dante:<br />
“Vergine madre, figlia del tuo Figlio,<br />
umile ed alta, più che creatura<br />
termine fisso d’eterno consiglio,<br />
Tu se’ colei che l’umana natura<br />
nobilitasti sì, che il Suo Fattore<br />
non disdegnò di farsi sua fattura.”<br />
Sono versi d’una bellezza struggente che rimangono<br />
impressi nella memoria per sempre. In questi ultimi<br />
decenni la nostra società, la nostra civiltà, ha svilito il<br />
senso della Ricorrenza, ha svilito in effetti tanti valori che<br />
solo il ricordo può far rivivere con gioia. San Francesco, il<br />
grande santo di Assisi, volle nel piccolo paese di Greccio<br />
riprodurre quella notte santa con semplicità ma che ha<br />
prodotto un effetto grandioso! Ripensiamo al Presepe che<br />
veniva allestito in tutte le case, con la partecipazione<br />
di ogni membro della famiglia; non c’erano né poveri né<br />
ricchi che non sentissero il bisogno di rappresentare<br />
in casa la venuta di Cristo con un piccolo Gesù nella<br />
capannina con Maria, Giuseppe e tanti angioletti in coro!!<br />
Ricordo l’emozione da bambina quando andavo con i miei<br />
genitori a rivedere ogni anno il Presepe di Santa Maria<br />
degli Angeli a Roma, un enorme plastico animato, pieno di<br />
luci, con riproduzioni in miniatura dei luoghi dove si<br />
svolgevano gli umili ma estremamente utili lavori di quei<br />
tempi, artigiani nelle loro fatiscenti botteghe, pastori che<br />
con le greggi si avviavano a contemplare e adorare il<br />
piccolo Re dei Re, ...e poi ruscelletti di vera acqua gorgoglianti<br />
fra il muschio verdissimo, il mulino che girava<br />
girava ...e la stella, la magica Stella Cometa che indicava a<br />
tutti la via verso la povera Capanna! Come non pensare a<br />
quanto amore si dedicava nel seguire la “novena” con<br />
i canti dolcissimi dell’Avvento! Le recite scolastiche<br />
eseguite con emozione specialmente quando ci assegnava-<br />
- 7 -<br />
no le parti più o meno importanti ...Tempi passati che non<br />
tornano più!!! Che fare ora? Una infinità di cose! Oltre che<br />
vivere queste giornate con serenità e gioia giriamo lo<br />
sguardo intorno a noi, vediamo che si vive in un mondo che<br />
ha bisogno di tutto: fraternità, certezze, comprensione ...<br />
per non parlare di ricerca affannosa di lavoro! Ma qui si<br />
sconfina in un altro campo. Tante persone purtroppo<br />
vivono male anche qui in Italia ma, vediamo anche tante<br />
associazioni di volontariato, silenziose ed efficienti, che in<br />
questi anni si sono moltiplicate e lavorano indefessamente di<br />
giorno e di notte per i profughi, gli emarginati, per chi non<br />
ha né casa né famiglia! Ed è qui che bisogna operare<br />
quando si può e come si può. Questo è il Natale dei<br />
cristiani, o no? Siamo in un periodo di crisi, è difficile<br />
ammetterlo ma è un fatto reale che coinvolge tutti noi ma,<br />
ricordiamocelo, penalizza specialmente i più deboli, (ahi, è<br />
sempre così)!!! Diamoci una mano in nome di quel piccolo<br />
Bambino che rinasce ogni anno per ricordarci i Suoi<br />
insegnamenti:<br />
Buon Natale a tutto il mondo!!!<br />
ufficio forniture<br />
di Farinelli Eugenio<br />
CARTOTECNICA & GIOCHI DIDATTICI<br />
Via R.R.Pereira 110/114<br />
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eug.farinelli@tiscali.it<br />
FAI COME ME: TIRA CON L’ARCO!<br />
Gregorio Paparatti<br />
È dal 1985 che tiro con l’arco e ancora non sono stanco!!!<br />
Tutto è cominciato nell’estate del ‘85;stavo in vacanza con<br />
la mia famiglia al Camping di Cortina, e tornando da una<br />
passeggiata vedo in un prato vicino al fiume Boite dei<br />
bersagli colorati con delle persone che tiravano con l’arco.<br />
Da appassionato di battaglie storiche mi vennero subito in<br />
mente quelle di Hastings e di Azincourt dove gli arcieri<br />
ebbero un ruolo determinante. Per farla breve ho iniziato<br />
a tirare presso la “Compagnia Arcieri Istrice” che si<br />
trovava in via Battistini. L’emozione della mia prima gara.<br />
Era in una palestra e si tirava a 18 metri.<br />
Che sono 18 metri? Una distanza enorme se si pensa che il<br />
centro (10 punti) è un cerchietto di… 4 centimetri: non<br />
arrivai ultimo! Con il bel tempo ci sono le gare all’aperto<br />
dove si tirano 36 frecce su ogni distanza di 90 metri, 70<br />
metri, 50 metri e 30 metri. Pensate, a 90 metri il fatidico<br />
centro è di 12,2 centimetri. Alla prima gara all’aperto non<br />
ero emozionato, ma terrorizzato tenuto conto che insieme<br />
a me tirava uno arciere che faceva parte della nazionale.<br />
Appena iniziata la gara mentre stavo per tirare la prima<br />
freccia mi sono detto: “A Grego’ nun fa’ una figura di…<br />
pensa che stai tirando con un nazionale.”<br />
Udite, udite arrivai secondo nella mia categoria (per i<br />
maligni:non eravamo in due ma in dodici). Da allora non ho<br />
più smesso. Ho partecipato a tante altre gare e ,per la gioia<br />
di mia moglie che le deve spolverare, ho collezionato una<br />
cinquantina tra coppe e trofei. Sono stato pure Consigliere<br />
di Presidenza della FITARCO e come accompagnatore della<br />
nazionale sono stato in: Francia, Russia, Turchia, Belgio e<br />
Rep.ca Ceca. Ora faccio parte del Consiglio Direttivo della<br />
“ASD Arcieri Torrevecchia” che ha il campo di tiro in via<br />
Eugenio di Mattei vicino l’Ospedale S. Filippo e coordino in<br />
qualità di Istruttore il settore istruzione. Tutti possono<br />
praticare questo sport, non ci sono limiti, finchè uno può<br />
tirare un arco: io ho 75 anni. Per iniziare bisogna fare un<br />
corso (il costo è di 80 euro) dove vengono spiegate le<br />
impostazioni di base ed i primi rudimenti del tiro; il corso<br />
dura 8 ore scaglionate in quattro lezioni che vengono fatte<br />
il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 12,30.<br />
Per maggiori delucidazioni il telefono della società è<br />
3292061955 (rispondo io). Terminato il corso - per chi<br />
vuole continuare - inizia la grande avventura!!!!!!!!