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EL PONTESEL - Anno 6 N. 2 - Luglio 2010 - Comune di Vattaro

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acconto <strong>di</strong> caccia<br />

uno lo mise al guinzaglio Richeto,<br />

il secondo fu affidato a Dario<br />

Si incamminarono poi tutti in <strong>di</strong>rezione<br />

della Marzola<br />

Era una notte chiara <strong>di</strong> metà ottobre,<br />

in cielo una grande luna<br />

rischiarava la vallata a giorno<br />

Lasciate le ultime case sulle pen<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> Mala, si portarono in quota<br />

verso el Croz de le Bacarìe, nella<br />

zona dove Richeto giurava <strong>di</strong><br />

avere avvistato qualche “brigata”<br />

<strong>di</strong> cotorni Infatti, fermatisi un<br />

momento a riposare, u<strong>di</strong>rono <strong>di</strong>stintamente<br />

a breve <strong>di</strong>stanza<br />

l’inconfon<strong>di</strong>bile richiamo delle<br />

coturnici I cani, fiutando la preda,<br />

erano in ansia e tiravano per<br />

liberarsi dal guinzaglio<br />

Cominciava ad albeggiare, ma<br />

non era possibile ancora cacciare<br />

perché la visibilità era scarsa, tanto<br />

che Richeto raccomandava <strong>di</strong><br />

aspettare pazientemente ancora<br />

qualche decina <strong>di</strong> minuti prima<br />

<strong>di</strong> sciogliere i cani e iniziare la<br />

battuta L’atmosfera <strong>di</strong> attesa era<br />

promettente e tutti i presenti, in<br />

cuor loro, immaginavano un ricco<br />

carniere<br />

All’improvviso, il cane custo<strong>di</strong>to<br />

da Dario, che continuava a <strong>di</strong>menarsi,<br />

si liberò dal guinzaglio, partì<br />

<strong>di</strong> slanciò nella <strong>di</strong>rezione dei cotorni<br />

e sparì alla loro vista nel buio<br />

della vegetazione Poco dopo i<br />

cacciatori percepirono chiara-<br />

El Pontesel<br />

22<br />

mente il battito d’ali degli uccelli<br />

che si allontanavano, librandosi<br />

nell’aria a grande velocità<br />

Richeto era furibondo e inveiva<br />

contro Dario perché riteneva<br />

che avesse volutamente liberato<br />

il cane, cane che dopo la scorribanda<br />

era ritornato sco<strong>di</strong>nzolando<br />

Dario a sua volta, mortificato<br />

per il contrattempo, tentava<br />

<strong>di</strong> giustificarsi, ma Richeto<br />

era nero e non sentiva ragioni<br />

Sbollita la rabbia, avendo alla<br />

fine capito che Dario non aveva<br />

fatto a posta, Richeto cominciò<br />

a ragionare sulla zona dove potevano<br />

essersi rifugiati i cotorni<br />

Quando decisero <strong>di</strong> muoversi,<br />

il dottore che era già stanco<br />

per la lunga inconsueta camminata,<br />

decise <strong>di</strong> fare una piccola<br />

perlustrazione nella zona circostante<br />

per poi tornare in<strong>di</strong>etro<br />

verso casa con Dario Salutò gli<br />

amici che si avviarono verso gli<br />

el Prà Picol, mentre loro cominciarono<br />

a battere la zona preventivata<br />

Era ormai giorno fatto, il sole era<br />

già alto e il dottore era sempre<br />

più stanco, tanto che invitò Dario<br />

a prendere la strada del ritorno<br />

Dopo un centinaio <strong>di</strong> metri,<br />

il cane che continuava nella<br />

cerca, dopo qualche incertezza<br />

puntò deciso verso una macchia<br />

<strong>di</strong> rododendri che spicca-<br />

vano alla base <strong>di</strong> un grosso sasso<br />

A qualche metro il cane si arrestò,<br />

preso dal fremito Dario<br />

che osservava con attenzione il<br />

lavoro del cane, allertò il dottore<br />

ad<strong>di</strong>tando con gesti espressivi<br />

il cane; lesto il dottore imbracciò<br />

il fucile mettendosi nella posizione<br />

migliore per sparare<br />

D’improvviso, dal cespuglio si<br />

levò, con fragoroso battito d’ali,<br />

un grosso forcello che fece una<br />

ampia virata, come volesse esibire<br />

il suo meraviglioso piumaggio,<br />

attorno a Dario e al dottore<br />

che, col fucile puntato, non riusciva<br />

a sparare Dario incredulo<br />

si mise a gridare: “El sbàra dotor,<br />

el sbàra dotor!” In un breve<br />

lasso <strong>di</strong> tempo il gallo, completata<br />

la sua virata, si <strong>di</strong>resse verso<br />

le Terre Rosse, sottraendosi alla<br />

loro vista Dario, non rendendosi<br />

conto <strong>di</strong> quanto era successo,<br />

chiese al dottore come mai non<br />

avesse sparato a una preda così<br />

facile<br />

Il dottore era ancora assorto<br />

nell’ammirare quello splen<strong>di</strong>do<br />

esemplare <strong>di</strong> forcello ora scomparso<br />

<strong>di</strong>etro il costone e andava<br />

esclamando: “Ma vòtu copàr<br />

n’animàl sì bèlo, che xè ‘no spetacolo!!!”<br />

E mentre parlava, col fucile<br />

tra le mani, rimase immobile, con<br />

lo sguardo rapito nella sua meravigliosa<br />

visione…

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