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L'economia russa concentrata nelle mani delle ... - Uomini & Imprese

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#39<br />

L’economia <strong>russa</strong> <strong>concentrata</strong><br />

<strong>nelle</strong> <strong>mani</strong> <strong>delle</strong> grandi holding<br />

MOSCA. La Banca Mondiale ha<br />

rilasciato un rapporto sulla concentrazione<br />

dell’economia <strong>russa</strong>, secondo il<br />

quale 23 gruppi industriali-finanziari<br />

controllano più di un terzo di tutta l’industria,<br />

dominando i vitali settori degli<br />

idrocarburi e <strong>delle</strong> risorse naturali,<br />

oltre all’automotive ed al chimico, e il<br />

17% del settore bancario.<br />

Nonostante sia la seconda<br />

città della Federazione<br />

Russa, San Pietroburgo<br />

resta molto indietro rispetto ad altri<br />

centri mondiali in termini di sviluppo<br />

della propria infrastruttura; ciò influisce<br />

negativamente sullo sviluppo economico<br />

e sociale del capoluogo, mettendo<br />

anche a rischio la crescita degli<br />

investimenti privati.<br />

Anche se vi sono alcuni esperti che<br />

vorrebbero trasformare San Pietroburgo<br />

nella capitale scientifica e culturale<br />

della Russia, l’importanza strategica<br />

dell’ex centro zarista risiede<br />

RUSSIA - ITALIA: QUINDICINALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA<br />

e-mail: info@uominieimprese.ru www.uominieimprese.ru<br />

L’istituto internazionale conclude<br />

che il governo di Mosca deve<br />

ridurre questo livello di concentrazione,<br />

in quanto sta impedendo<br />

una sana crescita economica; lo<br />

studio si è basato su di una ricerca<br />

condotta fra 2.500 imprese<br />

russe appartenenti a 45 settori<br />

economici diversi.<br />

Le suddette 23 holding dispongono<br />

ciascuna di un giro d’affari<br />

non inferiore ai 400 milioni di dollari,<br />

impiegando non meno di<br />

19.000 persone; le grandi società<br />

pubbliche dominano ancora molti<br />

settori dell’economia, e lo stato<br />

resta l’imprenditore più importante<br />

in Russia.<br />

“Quando un gruppo ristretto<br />

di grandi investitori controlla la<br />

gran parte dei flussi di capitale e<br />

della forza lavoro, diventa per i<br />

medesimi facile esercitare pressioni<br />

per i propri interessi ed intimidire<br />

la burocrazia pubblica”, conclude<br />

lo studio della Banca<br />

Mondiale.<br />

Tutto ciò continua ad avvenire<br />

nel paese nonostante le numerose<br />

prese di posizione del presidente Putin<br />

contro i cosiddetti “oligarchi” e l’arresto<br />

di quello, fra loro, più famoso<br />

all’estero, Mikhail Khodorkovsky.<br />

In questo contesto, agli oligarchi,<br />

che hanno ammassato le proprie fortune<br />

durante gli anni ’90, decennio<br />

soprattutto nell’essere un vitale nodo<br />

dei trasporti per tutta la Russia: la città<br />

appartiene al Corridoio di trasporto<br />

trans-europeo n.9, che da Helsinki<br />

scende fino a Mosca, ed un significativo<br />

flusso di cargo scorre sia in direzione<br />

nord-sud che est-ovest; è chiaro<br />

che il trend ad un crescente peso del<br />

capoluogo nel commercio internazionale<br />

con la Russia è destinato a continuare<br />

nel futuro.<br />

Attualmente,l’obbiettivodi preservare<br />

il centro storico cittadino non può<br />

essere raggiuntosenzaprimarisolvere le<br />

pressanti problematiche del trasporto.<br />

visto da molti economisti come di<br />

“anarchia economica” per il paese,<br />

quando lo stato ha venduto a prezzi<br />

stracciati i gioielli migliori del patrimonio<br />

pubblico, viene oggi richiesto<br />

senza mezzi termini di “condividere” i<br />

propri capitali.<br />

“Lo stato agirà con qualsiasi mossa<br />

legale per creare le condizioni di un’eguale<br />

concorrenza”, ha ribadito il<br />

primo ministro Mikhail Fradkov durante<br />

un incontro di metà aprile con i rappresentanti<br />

del mondo degli affari,<br />

poiché “il business deve essere socialmente<br />

responsabile”.<br />

Ma durante tutta la prima presidenza<br />

Putin, l’influenza economica dei<br />

maggiori gruppi industriali privati del<br />

paese ha continuato a crescere, nonostante<br />

la spettacolare caduta di<br />

Khodorkovsky, ex presidente del<br />

gigante Yukos.<br />

Il suo arresto nell’ottobre scorso su<br />

accuse di truffa ed evasione fiscale è<br />

stato largamente giudicato come un<br />

segnale di avvertimento al mondo dei<br />

grandi affari di tenersi fuori dalla politica,<br />

ma ciò non ha impedito ai baroni dell’industria,<br />

che hanno prosperato sotto la<br />

gestione Yeltsin, di divenire ancora più<br />

ricchi.<br />

Questi 23 agglomerati hanno<br />

un’influenza non soltanto economica,<br />

ma anche sociale, se si pensa che da<br />

soli impiegano il 16% di tutta la forza<br />

lavoro attiva <strong>russa</strong>.<br />

San Pietroburgo: nodo<br />

russo dell’import-export<br />

Progetti ed aree di infrastruttura<br />

Il trasferimento del traffico merci<br />

dalla città, lo sviluppo di magazzini<br />

moderni e di terminal <strong>nelle</strong> nuove aree<br />

logistiche, la rimozione degli stabilimenti<br />

industriali dal centro, la costruzione<br />

di circonvallazioni, la modernizzazione<br />

e l’espansione <strong>delle</strong> strutture<br />

portuali, sono tutti temi chiave che<br />

devono venire risolti per assicurarsi<br />

che le economie cittadina e della<br />

regione di Leningrado vengano poste<br />

sulla giusta strada della crescita a<br />

lungo termine, assicurando allo stesso<br />

tempo il funzionamento efficiente dei<br />

corridoi di trasporto.<br />

Durante tutta la sua storia, San<br />

Pietroburgo ha sofferto in modo<br />

pesante <strong>delle</strong> inondazioni marine; la<br />

Il maggiore di questi giganti industriali,<br />

in termini di vendite, è la compagnia<br />

petrolifera LUKoil, seguita da<br />

Millhouse Capital, l’holding finanziaria<br />

con sede a Londra che possiede<br />

Sibneft, e che è controllata dal miliar-<br />

IN QUESTO NUMERO:<br />

Delegazioni italiane<br />

a Lipetsk<br />

Compriamo un<br />

appartamento?<br />

Lo sviluppo <strong>delle</strong> PMI<br />

a Sverdlovsk<br />

Il “Russian Economic<br />

Forum”<br />

Il “no” della BC alle<br />

banche straniere<br />

Gli indicatori<br />

macroeconomici russi<br />

Inaugurato<br />

“Novinsky 31”<br />

1 -15 maggio 2004<br />

Le regioni<br />

russe: Voronezh<br />

segue a pag.2<br />

pag. 3<br />

pag. 5<br />

pag. 6<br />

pag. 9<br />

pag. 9<br />

14<br />

pag.14<br />

pag.14 14<br />

pag.15 15<br />

costruzione della diga-barriera è iniziata<br />

nel 1979, e l’intero complesso<br />

<strong>delle</strong> installazioni (inclusi i canali di<br />

navigazione, ponti, strade, ecc.) è<br />

stato completato per circa il 60% all’inizio<br />

degli anni Novanta, mentre l’interruzione<br />

dei lavori da allora sino al<br />

2001 è stata dovuta allo stop nei<br />

finanziamenti.<br />

Appositi studi di fattibilità condotti<br />

fra il 1997 ed il 2001 hanno mostrato<br />

che il progetto è ancora economicamente<br />

e tecnologicamente sostenibile,<br />

ed i lavori sono pertanto ripresi tre<br />

anni fa con i finanziamenti federali; il<br />

Gosstroy, il Comitato della<br />

segue a pag.4


dario, con la passione recentemente<br />

acquisita per prestigiose squadre di<br />

calcio, Roman Abramovich.<br />

Misurati quanto a volume di lavoratori<br />

impiegati, il più grande datore di<br />

lavoro dopo lo stato è l’holding Base<br />

Element, con 160.500 dipendenti, di<br />

Oleg Deripaska, conosciuta soprattutto<br />

per controllare Rusal, il maggiore<br />

produttore russo di alluminio.<br />

Questi conglomerati sono riusciti in<br />

un’opera di ristrutturazione di grande<br />

respiro dell’industria domestica, e<br />

sono in grado di ammassare ingenti<br />

capitali da destinare agli investimenti,<br />

KALININGRAD. Rimanendo in fila<br />

al di fuori del consolato lituano per<br />

ottenere un visto per la Russia, molti<br />

kaliningradesi ricordano con amarezza<br />

i tempi in cui spostarsi verso la<br />

Russia “metropolitana” non era affatto<br />

un problema; ma ora, il milione di<br />

residenti dell’isolata enclave <strong>russa</strong> sul<br />

baltico, soliti entrare <strong>nelle</strong> vicine<br />

Lituania e Polonia senza la necessità<br />

di un visto, si trovano davanti alle barriere<br />

dei nuovi confini UE, persino per<br />

rientrare nella natia Russia.<br />

Dal primo maggio, infatti, Vilnius e<br />

Varsavia sono entrate nell’Unione<br />

Europea, con la conseguenza che il<br />

territorio di 15.000 chilometri quadrati<br />

si trova ora completamente circondato<br />

dai 25 paesi comunitari.<br />

La provincia <strong>russa</strong> più occidentale,<br />

2<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

L’economica <strong>russa</strong> <strong>concentrata</strong> <strong>nelle</strong> <strong>mani</strong> <strong>delle</strong> grandi holding<br />

segue da pag.1<br />

in un paese in cui il sistema bancario è<br />

particolarmente debole.<br />

Sono però meno efficienti di altre<br />

società più piccole del settore privato<br />

(solamente le imprese pubbliche risultano<br />

più inefficienti), ma ciononostante<br />

utilizzano il proprio peso per influenzare<br />

l’applicazione <strong>delle</strong> leggi e la<br />

politica governativa.<br />

La Banca Mondiale ha pertanto<br />

invitato il governo a “fare continuamente<br />

attenzione al rischio che sta di<br />

fronte a tutti i grandi produttori di<br />

risorse naturali, e cioè alla situazione<br />

in cui alcuni individui acquistano il<br />

controllo <strong>delle</strong> risorse, mentre il resto<br />

L’incerto futuro<br />

di Kaliningrad<br />

B. Cerkisovskaja str. 24/a<br />

107553 Moscow RUSSIA<br />

Tel +7095 7877263 -fax +70957877261<br />

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e-mail info@uominieimprese.ru<br />

Autorizzazione del Tribunale di Forli<br />

n.7/2003 del 27/03/2003<br />

EDITORE "Studio Dott. Della Casa & C."<br />

41100 MODENA via Giardini 431/e<br />

DIRETTORE RESPONSABILE…<br />

Massimo Tommasini<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE…<br />

Claudio Roso<br />

COMITATO DI REDAZIONE…<br />

Antonio Piccoli<br />

Pierpaolo Lodigiani<br />

REDAZIONE…<br />

Miranda Marcella<br />

Daria Kniazeva<br />

RASSEGNA STAMPA E<br />

RICERCHE (3INT CONSULTING)…<br />

Ufficio Studi<br />

TRADUZIONI e CORREZIONI…<br />

Igor Ghoncharov<br />

Marina Kravcenko<br />

IMPAGINAZIONE e DESIGN<br />

(3INT MEDIACENTER)…<br />

Tatiana Kochukova<br />

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PUBLISHING, ADVERTISING and<br />

DISTRIBUTION (RUSMEDIACOM)…<br />

Yulia Bularghina (+7095 7295836)<br />

Lara Zaccarelli (+39 0522 406127)<br />

STAMPA<br />

Officine Grafiche San Matteo<br />

San Matteo della Decima BOLOGNA<br />

sottratta alla Ger<strong>mani</strong>a alla fine della<br />

seconda guerra mondiale, è riuscita<br />

negli ultimi due-tre anni a gettarsi alle<br />

spalle gran parte della sua eredità<br />

sovietica ed a migliorare le condizioni<br />

di vita dei suoi abitanti; grazie allo<br />

status fiscale particolarmente rilassato,<br />

concesso all’inizio degli anni<br />

Novanta, Kaliningrad ha attirato investimenti<br />

significativi da società multinazionali<br />

produttrici di automobili,<br />

televisori, e frigoriferi per il mercato<br />

russo, ma anche per l’export.<br />

La maggior parte dei tv-color di<br />

brand occidentale venduti in Russia<br />

vengono infatti assemblati a<br />

Kaliningrad, mentre BMW, KIA, e<br />

General Motors dispongono di propri<br />

stabilimenti, grazie alla possibilità di<br />

importare nel territorio la componentistica<br />

necessaria, esente dal pagamento<br />

di dazi doganali.<br />

Dal 2002, l’economia di<br />

Kaliningrad è in costante espansione<br />

di circa il 9-10%, persino superiore al<br />

già forte aumento del Pil russo nel<br />

2003 (+7,3%); oggi è il 25% dei residenti<br />

a vivere sotto la soglia di povertà,<br />

contro il 35% di tre anni fa.<br />

Il Pil pro capite, ancora leggermente<br />

inferiore alla media <strong>russa</strong>, è<br />

oggi pari a due terzi di quello lituano,<br />

e due volte e mezza inferiore a quello<br />

della Polonia: secondo Yury<br />

Matochkin, presidente della commissione<br />

economia del parlamento regionale<br />

ed ex governatore, se la crescita<br />

continuerà su questi livelli, sarà possibile<br />

raggiungere la Lituania ed iniziare<br />

ad avvicinarsi alla Polonia entro il<br />

2010.<br />

Ma all’avanzare di buone prospettive,<br />

che potrebbero finalmente cancellare<br />

la cattiva reputazione di<br />

Kaliningrad come sacca di criminalità<br />

organizzata, stupefacenti ed Aids<br />

all’interno dell’Unione Europea,<br />

altrettanti problemi sembrano apparire<br />

contemporaneamente, da ultimo<br />

quello riguardante lo spostamento dei<br />

residenti.<br />

Nel 2003 Bruxelles e Mosca<br />

hanno concluso un accordo che permette<br />

ai residenti di Kalinigrad di<br />

recarsi in Russia attraverso la Lituania<br />

con un documento di viaggio ottenibile<br />

con facilità, in tutto e per tutto un<br />

visto, anche se questa denominazione<br />

è stata evitata per ragioni diplomatiche;<br />

l’Unione Europea non intende<br />

però facilitare le altre regole di visto<br />

per l’enclave, le cui società potrebbero<br />

ora dover anche pagare tariffe<br />

doganali di transito più alte per i pro-<br />

della popolazione vive in povertà”.<br />

“A livello nazionale ma anche<br />

regionale”, continua l’istituto finanziario<br />

internazionale, “la concentrazione<br />

della proprietà può risultare nel dominio<br />

sulla politica economica da parte<br />

di gruppi d’interesse e nel tentativo di<br />

sovvertire le istituzioni”; desta infatti<br />

sorpresa che è proprio in queste società-colosso<br />

che i principi comunemente<br />

accettati di corporate governance<br />

hanno fatto meno progressi, con un<br />

principale azionista che controlla, in<br />

molti casi, più del 50% <strong>delle</strong> azioni.<br />

Il capo economista della Banca<br />

Mondiale in Russia, Christof Ruehl, ha<br />

pri prodotti diretti al resto della Russia.<br />

Già adesso, infatti, gli imprenditori<br />

locali si lamentano del fatto che i<br />

prodotti dei paesi confinanti godono<br />

di un regime di circolazione di gran<br />

lunga più favorevole, e metà del commercio<br />

del territorio avviene proprio<br />

con l’Unione Europea; e sono gli stessi<br />

uomini d’affari dell’enclave ad<br />

affermare di voler rendere Kaliningrad<br />

una “città europea”.<br />

Ma da Bruxelles, le osservazioni<br />

sono ben altre: il territorio ha il tasso<br />

più alto di tubercolosi in tutta la Russia<br />

e l’epidemia Aids sta uscendo di controllo,<br />

ma è anche il peggior inquinatore<br />

del mar Baltico con San<br />

Pietroburgo, principalmente a causa<br />

del pessimo stato <strong>delle</strong> fognature, ed<br />

il nodo di smistamento dei traffici di<br />

auto rubate, ma anche di immigrazione<br />

clandestina.<br />

Tuttavia, se è vero che Mosca sta<br />

pensando di togliere al territorio l’esenzione<br />

dai dazi doganali, sarà la<br />

madrepatria a fermarne il boom economico,<br />

non tanto Bruxelles: la relativa<br />

ricchezza di Kaliningrad, sostiene<br />

lo stesso console tedesco Cornelius<br />

Sommer, si basa proprio su quello,<br />

cioè sul risparmio per gli investitori<br />

occidentali di qualcosa come 280<br />

milioni di dollari all’anno in dazi evitati.<br />

Un’altra proposta è di non applicare<br />

temporaneamente il regime<br />

fiscale di favore soltanto per le imprese<br />

new entry, e di abolirlo completamente<br />

entro 10 anni, offrendo invece<br />

meri sconti fiscali agli investitori, come<br />

già avviene in molte regioni russe.<br />

Se a Kaliningrad, insomma, nel<br />

futuro dovesse prospettarsi una stagnazione<br />

economica, allora sì, che<br />

l’Unione Europea avrebbe molto più<br />

di che preoccuparsi.O<br />

affermato che il governo deve seguire<br />

l’esempio di molti paesi occidentali,<br />

che hanno ristretto, con apposite legislazioni<br />

anti-monopolio ed anti-trust, i<br />

“baroni” nei propri ranghi già diversi<br />

decenni fa, in alcuni casi anche agli<br />

inizi del secolo scorso, com’è ad<br />

esempio avvenuto negli Stati Uniti<br />

d’America: tutto ciò è necessario ed<br />

urgente se si vuole creare anche in<br />

Russia una concorrenza onesta e trasparente.<br />

Sono però in pochi a credere che<br />

gli oligarchi russi si vedranno costretti<br />

ad abbandonare il proprio ruolo<br />

dominante sull’economia, mentre quest’ultima<br />

continua a restare <strong>nelle</strong> <strong>mani</strong><br />

dei grandi gruppi industrialifinanziari.O<br />

Prodi a Mosca<br />

NOVO-OGARYOVO. Il presidente<br />

russo Vladimir Putin ha ricevuto alla<br />

fine di aprile nella sua residenza di<br />

campagna di Novo-Ogaryovo una<br />

delegazione della Commissione<br />

europea presieduta da Romano<br />

Prodi; il principale tema <strong>delle</strong><br />

discussioni sono state le relazioni<br />

fra le due entità all’atto dell’allargamento<br />

verso est dell’Unione<br />

Europea, ma si sono anche iniziati i<br />

preparativi per il prossimo vertice di<br />

alto livello Russia-UE previsto a<br />

Mosca alla fine di maggio.<br />

Hanno preso parte all’incontro<br />

il ministro degli esteri, Sergei<br />

Lavrov, quello dello sviluppo economico<br />

e del commercio, German<br />

Gref, ed i consiglieri presidenziali<br />

Viktor Ivanov, Sergei Prikhodko, e<br />

Sergei Yastrzhembsky.<br />

Prodi ha affermato che a proposito<br />

dell’entrata <strong>russa</strong> nell’Organizzazione<br />

mondiale del commercio<br />

(il prossimo round di trattative sarà<br />

a Parigi il 13 e 14 maggio), devono<br />

ancora essere risolte le problematiche<br />

legate a tariffe e sussidi;<br />

con il primo ministro Fradkov, è<br />

anche stato discusso il futuro di<br />

Kaliningrad, oltre che la situazione<br />

<strong>delle</strong> minoranze di lingua <strong>russa</strong> nei<br />

paesi baltici nuovi membri<br />

dell’Unione Europea.<br />

Dopo l’incontro a porte chiuse<br />

con Pascal Lamy, il ministro Gref ha<br />

riferito alla stampa di avere raggiunto<br />

un compromesso per la<br />

movimentazione di merci da e per<br />

la Russia sull’enclave di<br />

Kaliningrad, senza però riferirne i<br />

particolari.O


MOSCA-LIPETSK. Il 20 e 21 aprile<br />

Silvio Berlusconi si è recato in visita in<br />

Russia per partecipare a due eventi<br />

molto importanti per la collaborazione<br />

economica fra i due paesi, cioè l’apertura<br />

della prima banca italiana con<br />

licenza operativa <strong>russa</strong>, Zao Banca<br />

Intesa, a Mosca, e quella della nuova<br />

fabbrica Merloni a Lipetsk.<br />

Prima dei colloqui ufficiali con<br />

Putin nel primo giorno di visita,<br />

Berlusconi ha partecipato all’inaugurazione<br />

della sede di BancaIntesa nella<br />

capitale, “importante elemento che gli<br />

uomini d’affari italiani che lavorano in<br />

Russia necessitavano”, ha affermato il<br />

premier italiano, ma che sarà altrettanto<br />

importante anche per gli imprenditori<br />

russi, “permettendo loro di realizzare<br />

i propri piani”.<br />

La Zao Intesa, affiliata del Gruppo<br />

Intesa, primo in Italia, ha ricevuto la<br />

licenza ufficiale della Banca Centrale<br />

<strong>russa</strong> il 27 ottobre 2003; Berlusconi,<br />

alla presenza anche del presidente del<br />

gruppo Giovanni Bazoli e dell’amministratore<br />

delegato Corrado Passera,<br />

ha espresso fiducia che Intesa sia il<br />

primo esempio di una trasformazione<br />

radicale ed operativa nella presenza<br />

<strong>delle</strong> banche italiane in Russia, comprese<br />

le sei che qui già si trovano.<br />

Secondo il primo ministro russo,<br />

Mikhail Fradkov, che ha anch’egli partecipato<br />

alla cerimonia di inaugurazione,<br />

l’apertura del sussidiario moscovita<br />

dell’importante banca italiana incoraggerà<br />

nuovi progetti economici,<br />

aumenterà gli investimenti, e migliorerà<br />

in generale la partnership italo<strong>russa</strong>:<br />

“i russi conoscono il Gruppo<br />

Intesa molto bene”, ha dichiarato<br />

Fradkov ricordando che la Russia ha<br />

già offerto buone prospettive alla<br />

banca, “e perciò salutiamo con favore<br />

la vostra seria volontà di lavorare in<br />

Russia”.<br />

Per il presidente del consiglio italiano,<br />

“mancava per le imprese italiane<br />

un punto di riferimento importantissimo,<br />

ed è quello che si è realizzato<br />

oggi con l’apertura di una banca italiana<br />

pienamente operativa che sarà<br />

anche un punto importante di supporto<br />

per quelle imprese russe che vorranno<br />

operare in Italia”; Gregorio De<br />

Felice, capo economista del Gruppo<br />

Intesa, ha invece dichiarato che “per<br />

la nostra banca, l’apertura di una filiale<br />

a Mosca rappresenta un passo<br />

importante che dimostra il nostro desiderio<br />

di provvedere servizi efficienti<br />

alle aziende che intendono lavorare in<br />

questo mercato”; secondo lo stesso, la<br />

nuova banca fornirà alla propria clientela<br />

una vasta gamma di servizi finanziari,<br />

commerciali, e di consulenza.<br />

A Lipetsk, alla cerimonia di apertura<br />

del nuovo stabilimento Indesit per la<br />

produzione di lavatrici, oltre ai due<br />

leader, hanno presenziato anche diversi<br />

amministratori locali, Vittorio<br />

Merloni, ex presidente di Confindustria,<br />

ed il sindaco di Fabriano, oltre<br />

che manager della società, Roberto<br />

Sorci; Berlusconi e Putin hanno visitato<br />

la fabbrica ed assistito all’assemblaggio<br />

dei primi modelli.<br />

Durante la visita al nuovo stabilimento<br />

Merloni, Putin si è dimostrato<br />

interessato al funzionamento della<br />

linea produttiva, ed ha chiesto se vi<br />

venisse utilizzata componentistica<br />

<strong>russa</strong>; per ora, i componenti vengono<br />

Putin e Fradkov al seguito <strong>delle</strong> delegazioni italiane<br />

importati, ma alcuni dettagli plastici<br />

sono prodotti localmente, dalla prossima<br />

estate la maggior parte dei pezzi<br />

interni verrà invece prodotta a Lipetsk<br />

e nella vicina Lebedyan: è questa del<br />

resto la “logica” dell’esportazione in<br />

Russia del modello dei “distretti industriali”<br />

italiani.<br />

Il presidente Putin ha ringraziato il<br />

governatore della regione di Lipetsk,<br />

Oleg Korolev, per la creazione di condizioni<br />

favorevoli allo sviluppo industriale<br />

del territorio, ma ha anche sottolineato<br />

lo spettacolare progresso<br />

<strong>nelle</strong> relazioni economiche bilaterali<br />

fra i due paesi, con un interscambio<br />

che è giunto prossimo agli 11 miliardi<br />

di dollari: Roma è il secondo partner<br />

commerciale russo in occidente.<br />

Il governatore ha sottolineato che<br />

fra Italia e Lipetsk è ormai profondo<br />

anche un rapporto di tipo culturale:<br />

nella regione, in diverse scuole secondarie,<br />

è infatti iniziato l’insegnamento<br />

della lingua italiana.<br />

In tutto il 2004, dovrebbero essere<br />

prodotte nella nuova struttura (superficie<br />

produttiva di 25.000 metri quadrati<br />

e 2.500 metri di uffici) 200.000<br />

lavatrici, che passeranno a 400 mila<br />

nel 2005, e ad 1 milione nel 2006; lo<br />

stabilimento, la cui realizzazione ha<br />

richiesto investimenti di 40 milioni di<br />

dollari, possiede una maestranza di<br />

circa mille lavoratori, e la decisione di<br />

costruire la nuova fabbrica a Lipetsk è<br />

stata presa nel febbraio del 2001.<br />

Vladimir Putin e Silvio Berlusconi<br />

hanno inoltre visitato lo stabilimento<br />

frigoriferi, che dispone di maestranze<br />

di 4.555 persone.<br />

Considerato anche lo stabilimento<br />

di frigoriferi Stinol, acquisito nel 2000<br />

da Merloni, entro il 2006 la regione di<br />

Lipetsk potrebbe trasformarsi nella<br />

maggiore area europea produttrice di<br />

elettrodomestici, con un output annuale<br />

di 2,5 milioni tra frigoriferi e lavatrici;<br />

Merloni, che commercializza localmente<br />

gli elettrodomestici di brand<br />

Indesit, Stinol, ed Ariston, controlla il<br />

36% del relativo mercato russo.<br />

Nel 2003 le fabbriche del gruppo<br />

a Lipetsk hanno inoltre prodotto<br />

1.172.800 frigoriferi di 17 modelli,<br />

Indesit e Stinol.<br />

Berlusconi ha dichiarato che gli<br />

stabilimenti di Merloni rappresentano<br />

“la base di progetti più grandi, quelli<br />

di creare un distretto industriale che<br />

comprenda l’indotto di imprese<br />

russe… è il primo esempio di quei<br />

distretti industriali che vorremmo si<br />

moltiplicassero in Russia… gli imprenditori<br />

italiani hanno la voglia di essere<br />

protagonisti in un’economia che si sviluppa<br />

a questi ritmi, e la consapevolezza<br />

di essere bene accolti. Il mio<br />

governo farà di tutto perché ci siano<br />

sempre più imprenditori italiani che<br />

vogliano venire qui… soprattutto<br />

molte di quelle piccole e medie imprese<br />

che rappresentano la nostra ricchezza<br />

nazionale, il nostro petrolio…<br />

possono fare bene perché hanno quel<br />

“virus” dell’impresa e del rischio che<br />

può contagiare i cittadini russi”; a queste<br />

parole Putin ha risposto che l’inaugurazione<br />

“è un ottimo esempio di<br />

come si realizzino le intese raggiunte<br />

con Berlusconi già due anni fa. La dice<br />

lunga su quello che Italia e Russia possono<br />

fare insieme”.<br />

Andrea Guerra, amministratore<br />

delegato di Merloni, ha quindi affermato<br />

che “ci ritroveremo a Lipetsk tra<br />

12-18 mesi per l’inaugurazione di un<br />

nuovo grande centro logistico”, per<br />

servire tutto il bacino della Comunità<br />

di stati indipendenti.<br />

Durante la missione di Berlusconi,<br />

è anche stato firmato un contratto per<br />

la collaborazione nella sfera aerospaziale<br />

da parte di Alenia Spazio, che<br />

fornirà tecnologia per i satelliti russi.<br />

Diverse anche le esternazioni del<br />

premier italiano sull’importanza della<br />

Russia per il futuro dell’Unione<br />

Europea: l’UE non si evolverà mai in<br />

una “grande Europa”, degno partner<br />

degli Stati Uniti come unica superpotenza<br />

mondiale, se la Russia ne<br />

rimarrà fuori, ha ribadito Berlusconi<br />

alla conferenza stampa di Lipetsk.<br />

In materia di visti, il presidente del<br />

consiglio ha detto che Italia e Russia<br />

stanno lavorando ad un documento<br />

che permetterà il rilascio agevolato dei<br />

visti, che avranno anche una durata<br />

quinquennale, e potranno essere gratuiti<br />

per studenti, artisti, ricercatori, e<br />

giovani imprenditori: “la semplificazione<br />

nel regime dei visti faciliterà e<br />

migliorerà le relazioni fra i due paesi”,<br />

ha aggiunto Berlusconi; <strong>nelle</strong> settimane<br />

scorse un simile impegno è stato<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

La due giorni di Berlusconi a Mosca e Lipetsk<br />

preso anche dalla Francia, e già firmato<br />

dalla Ger<strong>mani</strong>a.<br />

“Le relazioni italo-russe si stanno<br />

sviluppando in <strong>mani</strong>era eccellente, ma<br />

c’è ancora molto da fare per renderle<br />

perfette”, ha concluso Berlusconi, che<br />

si è quindi recato ad assistere ad<br />

un’esibizione presso l’aeroporto militare<br />

di Lipetsk, uno dei primi creati in<br />

Russia.<br />

E’ ormai chiaro a tutti che la regione<br />

di Lipetsk è divenuta il “laboratorio”<br />

per coltivare su tutto il territorio russo il<br />

modello di area industriale italiana,<br />

costituita da una o più grandi imprese,<br />

circondate da un distretto dell’indotto.<br />

Finora sono regolarmente registrate<br />

nella regione 157 imprese a partecipazione<br />

straniera o mista: la maggior<br />

parte opera nella sfera della produzione<br />

e della trasformazione di prodotti<br />

della terra, nel commercio, nella<br />

fabbricazione di materiali da costruzione<br />

e di prodotti industriali.<br />

Gli esempi più conosciuti sono<br />

quelli di Stinol, lo stabilimento<br />

Svobodny Sokol, che produce profilati<br />

in ferro, ghisa, ed acciaio, incluse<br />

tubazioni per usi speciali, e Zolotoi<br />

Petushok Invest, specializzata nell’allevamento<br />

e nella lavorazione del pollame.O<br />

Il “Lipetsk Mechanical Service<br />

Centre” <strong>delle</strong> Marche<br />

ANCONA. Quasi contemporaneamente<br />

all’inaugurazione del<br />

nuovo stabilimento Merloni<br />

Elettrodomestici a Lipetsk, alla presenza<br />

di Berlusconi e Putin, per l’attiva<br />

regione a 400 chilometri da<br />

Mosca, culla di uno dei più importanti<br />

“distretti industriali italiani all’estero”,<br />

non si esauriscono le novità.<br />

Nel capoluogo marchigiano il<br />

vice presidente della regione, Gian<br />

Mario Spacca, ed una delegazione<br />

<strong>russa</strong> guidata da Victor Chebotarev,<br />

direttore del Dipartimento dei beni<br />

di consumo della regione di Lipetsk,<br />

hanno siglato un accordo per l’apertura,<br />

nella città <strong>russa</strong>, del<br />

“Lipetsk Mechanical Service<br />

Centre”, cioè il nuovo centro servizi<br />

di assistenza tecnica della regione<br />

Marche, in collaborazione con la<br />

società Meccano, che provvederà<br />

alla sua gestione.<br />

Questa iniziativa, realizzata<br />

anche con il contributo dell’Unione<br />

Europea che ha finanziato 200.000<br />

euro con il programma Tacis-Ibpp, è<br />

di tipo iniziale, in quanto la regione<br />

Marche già pensa a futuri allargamenti<br />

anche nei settori calzaturiero<br />

ed agricolo, mentre Lipetsk guarda<br />

soprattutto al settore siderurgico; a<br />

questo proposito, Letizia Urbano,<br />

direttore generale della Meccano,<br />

ha affermato che “il progetto creerà<br />

le condizioni migliori affinché vi sia<br />

la fioritura di nuove imprese. Di<br />

industrie marchigiane che troveranno<br />

possibilità di insediamento in<br />

altri territori acquisendo nuove<br />

importanti reti di distribuzione per<br />

i loro prodotti, ma anche <strong>delle</strong><br />

industrie russe che, grazie alla<br />

nostra assistenza ed agli investi-<br />

menti provenienti dall’estero, saranno<br />

in grado di svilupparsi rapidamente”.<br />

Gian Mario Spacca ha parlato<br />

dell’accordo come della “collaborazione<br />

fra due diversi sistemi produttivi.<br />

L’intento perseguito dal centro<br />

servizi è duplice. Da un lato esso<br />

punta a creare nuove opportunità di<br />

mercato per le piccole e medie<br />

imprese marchigiane. Opportunità<br />

che queste non sono in grado di<br />

cogliere autonomamente, come<br />

avviene invece nel caso <strong>delle</strong> grandi<br />

imprese. L’obbiettivo non è quello di<br />

decentrare le loro attività alla ricerca<br />

di costi di produzione meno elevati<br />

rispetto a quelli locali, ma quello<br />

di perseguire una politica di internazionalizzazione<br />

<strong>delle</strong> aziende.<br />

Dall’altro lato il progetto cercherà di<br />

favorire lo sviluppo economico della<br />

regione di Lipetsk, migliorando la<br />

qualità <strong>delle</strong> industrie russe, fornendo<br />

a queste assistenza tecnica e tecnologica<br />

ed esportando alcuni meccanismi<br />

di politica industriale del<br />

nostro territorio”; a queste parole<br />

Chebotarev ha risposto che “il progetto<br />

non è importante solo per<br />

Lipetsk, ma per tutta la Federazione<br />

Russa. Un grande passo in avanti<br />

per la nostra economia che si è<br />

affacciata da poco alle regole di<br />

mercato. Auspichiamo che questa<br />

collaborazione possa farci raggiungere<br />

quegli standard richiesti per<br />

poter entrare a far parte della<br />

Organizzazione mondiale del commercio”.<br />

Un progetto che coinvolgerà<br />

anche le istituzioni educative tecniche,<br />

cioè l’Università di Lipetsk ed il<br />

Politecnico marchigiano.O<br />

3


4<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

San Pietroburgo: nodo russo dell’import-export<br />

segue da pag.1<br />

Federazione Russa per le costruzioni e l’edilizia residenziale,<br />

è stato incaricato del progetto.<br />

Al fine di intensificare i lavori, anche in vista di<br />

finanziamenti di bilancio chiaramente insufficienti, il<br />

ministero centrale <strong>delle</strong> finanze ha attratto investimenti<br />

stranieri da parte della Banca europea per la<br />

ricostruzione e lo sviluppo, mentre un ruolo minore<br />

stanno avendo anche la Nordic Investment Bank e la<br />

European Investment Bank.<br />

L’accordo di mutuo con la BERS, che ha acquistato<br />

efficacia nel luglio 2003, ha permesso il finanziamento<br />

a lungo termine <strong>delle</strong> fasi finali nel progetto<br />

di diga-barriera; dalla Banca arriveranno 245 dei<br />

418 milioni di dollari necessari, e tutti i lavori finanziati<br />

dalla stessa verranno assegnati sulla base di<br />

tender di tipo aperto.<br />

La BERS ha suddiviso i lavori da essa finanziati in<br />

cinque lotti, per ciascuno dei quali verrà scelto un<br />

contractor diverso; si tratta del completamento dei<br />

lavori sui nuovi canali, della chiusura di quelli attualmente<br />

in uso, del completamento di un tunnel e di<br />

un ponte, del completamento<br />

degli argini, e<br />

dei lavori di tipo meccanico<br />

ed elettrico alle<br />

barriere.<br />

Una nuova circonvallazione<br />

rappresenta<br />

un’altra urgenza per la<br />

città, attraversata quotidianamente<br />

da diverse<br />

centinaia di tir che si<br />

recano dalla Finlandia<br />

verso Mosca e la<br />

Russia centrale; il costo<br />

totale della circonvallazione<br />

anulare est viene stimato in 1,5 miliardi di<br />

dollari, e secondo la stampa locale, sarebbero già<br />

stati spesi per la sua costruzione circa 400 milioni di<br />

dollari.<br />

Anche il costo della nuova autostrada ovest si<br />

aggira sul miliardo e mezzo di dollari, ma in questo<br />

caso il ministero centrale dei trasporti ha messo in<br />

dubbio l’utilità del progetto, il cui futuro resta pertanto<br />

incerto; la questione dovrebbe essere risolta<br />

entro la metà d’anno attraverso negoziazioni fra il<br />

governatore di San Pietroburgo, Matvienko, ed il<br />

ministero dei trasporti.<br />

La soluzione più probabile è che il progetto<br />

venga significativamente ridisegnato in funzione<br />

<strong>delle</strong> attuali costrizioni di bilancio.<br />

La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo<br />

finanzia la costruzione di alcune sezioni della circonvallazione<br />

est, ed il primo accordo in questo<br />

senso con il ministero centrale dei trasporti è stato<br />

firmato nel settembre 2002 (101 milioni di dollari);<br />

proseguono intanto anche gli altri lavori finanziati<br />

dal bilancio russo, che dovrebbero concludersi entro<br />

quest’anno, mentre nel luglio 2003 è arrivato il<br />

secondo accordo di mutuo con la BERS (290 milioni<br />

di dollari), e nel dicembre scorso cinque lotti sono<br />

stati assegnati ai contractor in base a tender a cui<br />

hanno partecipato 27 diverse società di costruzione<br />

stradale.<br />

L’intensificarsi dei lavori di costruzione stradale a<br />

San Pietroburgo e nella regione di Leningrado ha<br />

come risultato un’aumentata domanda di impianti e<br />

macchinari nuovi per questo settore.<br />

Prima della sua dissoluzione, l’Unione Sovietica<br />

disponeva di 70 porti con un turnover annuale di<br />

cargo pari a 360 milioni di tonnellate; di questi, la<br />

Russia ne ha ereditati 40, di cui soltanto 11 possono<br />

essere utilizzati per il commercio internazionale: i<br />

più importanti porti ad acque profonde vennero<br />

infatti costruiti nei paesi baltici, che ne detengono<br />

attualmente la proprietà.<br />

Poiché i porti russi mancano di capacità per molti<br />

tipi di cargo, gli stati che si affacciano sul Baltico<br />

continuano ad intercettare gran parte del transito<br />

per la Russia: secondo il ministero russo dei trasporti,<br />

nel 2003 la Russia del nord-ovest ha movimentato<br />

130 milioni di tonnellate di import-export e di<br />

merce in transito via nave, pari al 50% del totale<br />

russo, ed il 46% di questo volume è stato poi trasbordato<br />

attraverso gli altri porti del mar Baltico,<br />

principalmente Finlandia e repubbliche baltiche.<br />

Secondo gli esperti, questi surplus di costo nei<br />

trasporti gravano sugli esportatori russi per più di 2<br />

miliardi di dollari ogni anno; tale situazione ha spinto<br />

il governo ad investire nella costruzione di capacità<br />

addizionale per i porti<br />

russi sul Baltico.<br />

I progetti principali si<br />

stanno sviluppando nel porto<br />

di San Pietroburgo (spesso<br />

chiamato “il Grande Porto”,<br />

in quanto consiste di diverse<br />

compagnie di navigazione<br />

indipendenti che operano<br />

alcune dozzine di moli), ad<br />

Ust Luga (150 chilometri a<br />

sud-ovest di San Pietroburgo),<br />

ed a Primorsk (una<br />

cittadina a 140 chilometri a<br />

nord del capoluogo dove è<br />

stato costruito un terminal petrolifero).<br />

San Pietroburgo si trova alla foce del fiume<br />

Neva, e forma una specie di arco lungo la baia del<br />

golfo di Finlandia; nuovi progetti portuali sono in<br />

fase di sviluppo lungo tutta la linea costiera che<br />

appartiene amministrativamente alla città.<br />

Al nord di questo “arco”, si trova Gorskaya, nel<br />

mezzo il Grande Porto (che comprende il Primo terminal<br />

container, Petrolesport, il terminal passeggeri,<br />

il terminal pescherecci, ed altri), ed al sud<br />

Lomonosov e Bronka.<br />

La crescita dei volumi cargo, che si prevede manterrà<br />

in forte attivo tutti i nuovi terminal in costruzione<br />

per il futuro, deriverà dalla progressiva distribuzione<br />

del flusso merci dai porti dei paesi baltici verso<br />

quelli russi, dall’aumento dell’import-export grazie<br />

alla positiva congiuntura dell’economia <strong>russa</strong>, e<br />

dalla crescita <strong>delle</strong> merci in transito, specialmente<br />

attraverso la Transiberiana ed i corridoi di trasporto<br />

nord-sud.<br />

Il Grande Porto di San Pietroburgo nel 2003 ha<br />

movimentato 44 milioni di tonnellate di merce, ed il<br />

piano per il suo sviluppo parla di incrementare questo<br />

dato a 58 milioni di tonnellate entro il 2010; una<br />

<strong>delle</strong> maggiori strutture del Grande Porto di San<br />

Pietroburgo per la movimentazione <strong>delle</strong> merci è<br />

costituita dal “primo terminal container” (in russo<br />

“PKT”), con la sua share in tutto il turnover container<br />

nella Russia del nord-ovest pari ad oltre il 50%.<br />

Come parte dell’espansione del porto, la lunghezza<br />

della banchina principale è stata accresciuta<br />

nel 2003 di 240 metri, con un pescaggio massimo<br />

per le navi di 11,2 metri.<br />

PKT intende aumentare la sua capacità ad 1,3<br />

milioni di container entro il 2007; la società è parte<br />

della Compagnia nazionale container (“NKK”), che<br />

controlla anche terminal a Novorossiysk ed Olya:<br />

NKK sta anche sviluppando un nuovo terminal ad<br />

Ust Luga in partnership con i tedeschi Eurogate ed<br />

HHL.<br />

Anche Petrolesport, uno dei terminal che costituiscono<br />

il Grande Porto di San Pietroburgo, continua<br />

a sviluppare la sua capacità di movimentazione container,<br />

in partnership con l’operatore del porto di<br />

Amburgo, Hamburger Hafen und Lagerhauf AG<br />

(HHL), che nel 2003 ha acquisito il 25% di<br />

Petrolesport.<br />

Il ruolo di HHL nel progetto è di assicurare la<br />

gestione dell’accresciuto traffico una volta che la<br />

nuova capacità sia divenuta operativa; finora sono<br />

già stati costruiti due nuovi moli, installati nuovi<br />

impianti, e sviluppata l’infrastruttura, permettendo<br />

un immediato aumento del traffico container del<br />

20% nel 2003 rispetto all’anno precedente.<br />

Presso il porto di Ust Luga si costruirà un nuovo<br />

terminal ad acque profonde sul mar Baltico; la<br />

“Compagnia marittima Ust-Luga” è l’unico autorizzato<br />

dal ministero centrale dei trasporti per lo sviluppo<br />

del porto, e come tale può autonomamente decidere<br />

finanziamenti, appalti, design e costruzioni<br />

presso il porto mercantile.<br />

Attualmente i lavori di costruzione dei terminal<br />

cargo vengono portati avanti dai gruppi partner<br />

della Compagnia e da investitori privati interessati;<br />

in corso di costruzione sono moli ad uso generico, e<br />

per il carico-scarico di fertilizzanti minerali, petrolio,<br />

cereali, legname, e container frigoriferi; gli investimenti<br />

totali nel porto di Ust-Luga sono di 560 milioni<br />

di dollari, di cui 390 saranno di provenienza privata,<br />

e 270 di bilancio: nel 2003 sono stati spesi in<br />

tutto 33 milioni di dollari, mentre nel corso del 2004<br />

questa cifra dovrebbe quadruplicare.<br />

La Compagnia marittima Ust-Luga ha già reso<br />

operativo un terminal carbone ed un molo-rada che<br />

permette lo scarico dei cargo da imbarcazioni fluviali<br />

ed il carico successivo su navi oceaniche, fino a<br />

50.000 tonnellate.<br />

Le migliori prospettive di collaborazione per le<br />

società europee sono nell’area dei rifornimenti di<br />

macchine, materiali, e tecnologie per i suddetti programmi<br />

di trasporto e di infrastruttura; il punto<br />

attualmente negativo è però rappresentato dallo sfavorevole<br />

cambio con l’euro, che rende preferibile<br />

per le società russe riferirsi ad esportatori che lavorano<br />

in dollari, Stati Uniti in testa: è quindi evidente<br />

che le nostre imprese dovranno munirsi di un’attenta<br />

politica dei prezzi nel fare qualsiasi offerta.<br />

Lo sviluppo di complessi progetti di logistica continuerà<br />

a San Pietroburgo e nella regione di<br />

Leningrado, anche per la grande predominanza del<br />

trasporto su gomma: ad esempio, secondo recenti<br />

statistiche, soltanto il 12-15% di tutto il turnover container<br />

del terminal cargo “PKT”, nel Grande Porto di<br />

San Pietroburgo, è trasportato via ferrovia, mentre il<br />

resto viaggia su tir; dal PKT vengono caricati ogni<br />

giorno fino a 600-700 camion.<br />

Una situazione simile è presente anche negli altri<br />

terminal container di San Pietroburgo, come<br />

Petrolesport.<br />

Il traffico cargo esportato in container viene preparato<br />

<strong>nelle</strong> varie aree industriali russe, ma le società<br />

export normalmente non dispongono dei macchinari<br />

e dell’esperienza necessaria per la corretta<br />

esportazione dei container; i cargo vengono perciò<br />

caricati su vagoni ferroviari e spediti ai terminal<br />

d’imbarco di San Pietroburgo, e soltanto lì ricaricati<br />

sui container.<br />

Anche la costruzione della nuova circonvallazione<br />

riguarda lo sviluppo della logistica, per servire un<br />

numero sempre maggiore di tir.<br />

Poiché San Pietroburgo è il più importante hub<br />

per l’import-export russo, la costruzione di nuovi<br />

complessi di carico-scarico, magazzini, e terminal tir,<br />

è molto promettente anche in vista del continuo<br />

aumento nel turnover cargo; i settori della logistica<br />

a più rapida crescita nella città sono perciò la<br />

costruzione stradale, l’immobiliare industriale e per<br />

magazzini, il rifornimento di impianti e macchinari<br />

da costruzione e per la predisposizione di terminal<br />

anche portuali, e di altri articoli inerenti. (Sul prossimo<br />

numero “Magazzini ed aree industriali a<br />

SanPietroburgo)O


Compriamo un appartamento?<br />

Sì, ma per investire<br />

MOSCA. Il continuo aumento dei prezzi degli immobili a Mosca sta<br />

rendendo gli acquisti di appartamenti un vero e proprio mezzo di investimento:<br />

secondo un’analisi riportata da Finansovye Izvestia, la percentuale<br />

di queste transazioni realizzate non per necessità ma per investimento,<br />

è salita a Mosca al 30% del totale nel 2003, e si attende balzare quest’anno<br />

al 35-40%.<br />

Ma se la corsa dei prezzi dovesse fermarsi, questi immobili verranno<br />

immediatamente messi in vendita, con la conseguenza di un generalizzato<br />

declino dei prezzi medesimi, e la fine di questo tipo di speculazione: il<br />

problema è che nessuno sa se e quando ciò accadrà.<br />

I prezzi degli immobili nella capitale <strong>russa</strong> sono in crescita per il quarto<br />

anno consecutivo; nel solo 2003, sono aumentati fra il 30 ed il 50%<br />

a seconda <strong>delle</strong> tipologie residenziali.<br />

Mentre nel 2000-2001 gli acquisti immobiliari a fini d’investimento<br />

risultarono appena l’1-2% nel totale <strong>delle</strong> transazioni, per il 2003 si può<br />

invece parlare di vera e propria “moda” all’investimento sul mattone,<br />

principalmente dovuta all’indebolimento del dollaro, che ha spinto professionisti<br />

e gente comune ad affidarsi, più di quanto abbiano fatto in<br />

passato, ai beni durevoli.<br />

Le stime correnti parlano di una ulteriore crescita nei prezzi degli<br />

appartamenti a Mosca del 20-25% per quest’anno, mentre il processo<br />

dovrebbe rallentare nel 2005-2006, a circa il 15% all’anno, con la conseguente<br />

diminuzione degli immobili acquistati ai soli fini di speculazione.<br />

Per evitare una crisi di tutto il settore, è necessario che la percentuale<br />

di acquisti d’investimento sul mercato residenziale corrisponda al tasso<br />

effettivo di nuove costruzioni, ed in ogni caso non dovrebbe superare il<br />

livello critico di 3 milioni di metri quadrati, che potrebbe essere raggiunto<br />

non prima del 2005-2006.<br />

Altre analisi sostengono che fra due anni i prezzi a Mosca al metro<br />

quadro saranno ormai generalmente sui 2.000 dollari, quindi gli stessi<br />

tenderanno ad aumentare in <strong>mani</strong>era molto più contenuta; ed un ulteriore<br />

aumento nell’offerta dopo che gli immobili acquistati a fini d’investimento<br />

saranno messi in vendita, potrebbe avere come conseguenza un<br />

vero e proprio “flop” di tutto questo sistema.<br />

Che non rivestirebbe necessariamente le caratteristiche di una crisi,<br />

ammettono taluni, ma che per certo farà scendere, e di molto, i prezzi<br />

immobiliari, con alla fine, la loro stabilizzazione sul lungo periodo.<br />

Altri, infine, si attendono questo scenario già nel 2005-2006, in coincidenza<br />

con un’attesa brusca discesa nei prezzi del greggio.O<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

“Izvestiya” critica sul secondo mandato Putin<br />

MOSCA. Un lungo articolo analitico sul numero di “Izvestiya” del 16 di aprile intitolato<br />

“Modernizzazione invece di democrazia”, conclude che il presidente Putin rientra<br />

nella lunga tradizione <strong>russa</strong> <strong>delle</strong> “riforme dall’alto”; tuttavia, l’analisi continua, il<br />

“trincerato” sistema amministrativo che Putin ha creato nel corso del suo mandato<br />

non sarà in grado di portare avanti le riforme più significative, poiché “presto o tardi<br />

la logica <strong>delle</strong> riforme entrerà in conflitto con gli interessi del sistema come complesso,<br />

e di alcuni rappresentanti od istituzioni particolari di esso, al suo interno”.<br />

Il quotidiano esprime quindi i suoi dubbi che un tale sistema sarà in grado di<br />

generare idee nuove per la riforma in assenza di un qualsiasi significativo dibattito<br />

pubblico.<br />

L’analisi continua ricordando che poco prima della sua elezione a presidente<br />

della Federazione Russa nel 2000, Putin aveva deposto fiori sulla tomba dell’ex<br />

segretario generale del PCUS, Yurii Andropov, interpretando questo atto come simbolico<br />

del desiderio di Vladimir Vladimirovich di essere l’erede “dell’ultimo riformatore<br />

di stampo sovietico, Mikhail Gorbachev”; Izvestiya nota la prominenza del personale<br />

militare e <strong>delle</strong> agenzie di sicurezza nell’amministrazione di Putin, sostenendo<br />

che tali figure hanno acquistato importanza in tutta la vita pubblica, arrivando a<br />

comprendere sino al 70% di tutti i dipendenti degli uffici presidenziali e dei suoi inviati<br />

nei distretti che il neo-presidente creò quattro anni fa.<br />

Il giornale arguisce, quindi, che tali personaggi continueranno a farsi strada<br />

anche nel mondo del business durante il secondo mandato di Putin e, come risultato,<br />

la vita economica diventerà “senza alternative” come è già quella politica: fatto<br />

che renderà impossibile raggiungere gli obbiettivi economici del presidente, incluso<br />

il raddoppio del prodotto interno lordo entro un decennio.<br />

La previsione di Izvestiya per il futuro è quindi che il ruolo dello stato nell’economia<br />

continuerà a rafforzarsi durante i prossimi quattro anni di nuova presidenza<br />

Putin, con “casi isolati” di nazionalizzazione, anche se questo non diventerà un trend<br />

importante; le privatizzazioni continueranno, ma saranno guidate da “considerazioni<br />

ideologiche”, espressione che pare di capire il quotidiano utilizzi nel senso di<br />

“patriottismo”.<br />

Nonostante le retoriche populistiche, la tendenza dei prossimi quattro anni di<br />

gestione del Cremlino, sarà verso la brusca riduzione dei benefici sociali; le proposte<br />

riforme nei settori dell’edilizia popolare e dei servizi comunali falliranno poiché<br />

“l’influenza dei burocrati è troppo alta”, e similmente, si dimostrerà molto difficile la<br />

riforma militare, con un improbabile progresso verso un esercito completamente di<br />

volontari prima del 2008.<br />

Lo stato manterrà il suo controllo sulle televisioni nazionali, e potrebbe persino<br />

“sostituire il management <strong>delle</strong> reti più importanti con personale più fedele”; soltanto<br />

la riforma giudiziaria, secondo il quotidiano, è prevista avanzare in modo sostanziale<br />

e secondo i tempi prefissati, con la probabile abolizione della procura generale<br />

prima del 2008.O<br />

5


6<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Lo sviluppo <strong>delle</strong> PMI a Sverdlovsk<br />

La regione di Yekaterinburg è la terza “incubatrice” della piccola imprenditoria in Russia<br />

Con un’abbondanza di risorse minerali ed<br />

un forte settore industriale e della costruzione<br />

di macchine, la regione di Sverdlovsk<br />

è fra le più ricche ed a più rapida crescita, <strong>nelle</strong> economie<br />

locali della Russia.<br />

Mentre a dominare sono ovviamente i grandi<br />

gruppi industriali, la ricchezza che questi generano<br />

ha alimentato un settore della piccola e media<br />

imprenditoria piuttosto dinamico, piccolo quanto alla<br />

sua influenza sul PIL locale, ma grande se rapportato<br />

alla situazione di molte altre regioni di questo<br />

paese.<br />

Ciò è particolarmente vero per la città di<br />

Yekaterinburg, il capoluogo regionale e del Distretto<br />

federale degli Urali, nonché terza città <strong>russa</strong> per<br />

importanza: lo sviluppo del settore <strong>delle</strong> PMI a<br />

Sverdlovsk è divenuto priorità per le autorità regionali<br />

e federali, così come per diverse istituzioni finanziarie<br />

ed organizzazioni di supporto all’imprenditoria.<br />

Il numero totale di piccole e medie imprese registrate<br />

a Sverdlovsk nel 2003, secondo la locale<br />

dipendenza del Comitato statistico, sarebbe stato di<br />

circa 24 mila, ma circa un terzo <strong>delle</strong> società regolarmente<br />

registrate non svolgerebbero attività<br />

imprenditoriale in modo continuativo, con la conseguenza<br />

che è più ragionevole parlare di 16.000 entità.<br />

La legge federale del 14 giugno 1995 “Sul sostegno<br />

governativo alle piccole e medie imprese nella<br />

Federazione Russa”, definisce le PMI come: imprese<br />

in cui il numero dei dipendenti non eccede le 100<br />

unità nell’industria, <strong>nelle</strong> costruzioni, e nei trasporti;<br />

le 60 unità in agricoltura, ricerca scientifica e tecnologica;<br />

le 30 unità nel commercio al dettaglio; e le<br />

50 unità in tutti gli altri settori.<br />

Ancora, considerate PMI sono le aziende agricole<br />

di tutte le dimensioni, e le persone fisiche che svolgono<br />

attività d’impresa senza avere registrato una<br />

persona giuridica, cioè gli imprenditori individuali.<br />

Nella regione di Yekaterinburg vi sarebbero stati<br />

lo scorso anno quasi 150.000 imprenditori individuali,<br />

dei quali quelli effettivamente svolgenti la propria<br />

attività, e che hanno depositato la propria contabilità<br />

agli ispettorati fiscali, non avrebbero superato<br />

i 100 mila; gli agricoltori costituirebbero poi l’1,5%<br />

nel totale <strong>delle</strong> PMI a Sverdlovsk, con circa 2.000<br />

aziende agricole.<br />

Il 43% <strong>delle</strong> piccole e medie imprese opererebbe<br />

quindi nel retail e nel catering, il 20% <strong>nelle</strong> costruzioni,<br />

il 5% nella ricerca, il 4% nel commercio all’ingrosso<br />

o nella <strong>mani</strong>fattura, il 3% nei trasporti, ed il 2%<br />

nell’intermediazione immobiliare.<br />

La share <strong>delle</strong> PMI nel prodotto interno lordo <strong>delle</strong><br />

regioni russe è però pari ad appena il 12%, mentre<br />

nell’industrializzata Sverdlovsk conta soltanto per il<br />

9%, secondo il locale ministero dell’economia e del<br />

lavoro; tuttavia, il loro ruolo nell’economia locale sta<br />

crescendo rapidamente di anno in anno.<br />

Il giro d’affari per beni e servizi goduto dalle piccole<br />

e medie imprese della regione è infatti una parte<br />

significativa del totale regionale, con il 45% (1,7<br />

miliardi di dollari) nel commercio al dettaglio, ed il<br />

26% <strong>nelle</strong> costruzioni, ma una costante crescita si<br />

registra anche negli altri settori, ed è altamente probabile<br />

che queste cifre siano sottostimate, specialmente<br />

nel retail e nel catering, se si considera il fatto<br />

che gli imprenditori russi regolarmente rapportano<br />

agli enti pubblici entrate minori della realtà, per venire<br />

sottoposti ad una pressione fiscale più contenuta.<br />

La share <strong>delle</strong> piccole e medie imprese nella produzione<br />

regionale resta comunque pari al 4,5%, in<br />

quanto il settore industriale è concentrato nella<br />

metallurgia (più del 50%) e nel complesso militare,<br />

per loro stessa natura non molto consoni allo sviluppo<br />

<strong>delle</strong> PMI.<br />

Queste ultime impiegano a Sverdlovsk circa<br />

350.000 lavoratori; il tasso regionale di diffusione<br />

<strong>delle</strong> piccole e medie imprese è pari a 5 ogni 1.000<br />

abitanti, rispetto alla media <strong>russa</strong> di poco più di 6,<br />

con l’esclusione di Mosca e San Pietroburgo, con<br />

circa 25 PMI ogni 1.000 abitanti, tasso che si<br />

approssima agli analoghi indicatori dei paesi occidentali.<br />

Secondo la dipendenza regionale del Comitato<br />

statistico, oltre l’83% <strong>delle</strong> PMI impiega in media soltanto<br />

15 dipendenti, mentre quelle con il numero<br />

maggiore di dipendenti (da 25 a 100) sono registrate<br />

nei settori energetico e della lavorazione dei metalli;<br />

il 60-70% di quelle che lavorano nel commercio,<br />

catering, intermediazioni immobiliari, scienza e cultura,<br />

ha non più di 5 dipendenti.<br />

Anche Yekaterinburg riflette il trend generale russo<br />

verso un aumento nel numero di imprenditori individuali:<br />

secondo il Comitato statistico, questi sarebbero<br />

passati dai 109.000 del 1999 ai 150.000 del<br />

2003.<br />

Un’altra caratteristica regionale è la distribuzione<br />

ineguale <strong>delle</strong> PMI sul territorio: la grande maggioranza<br />

di queste (65-70%) si trova infatti a<br />

Yekaterinburg, anche se soltanto il 29% della popolazione<br />

della regione vive nel capoluogo; la ragione<br />

di ciò risiede <strong>nelle</strong> condizioni più favorevoli per iniziare<br />

e sviluppare una piccola attività, <strong>nelle</strong> maggiori<br />

opportunità finanziarie, ed in una più sviluppata<br />

infrastruttura di supporto alle PMI nel capoluogo,<br />

città che con la sua popolazione urbana provvede un<br />

forte mercato per molti dei prodotti e servizi <strong>delle</strong> piccole<br />

imprese.<br />

Secondo il dipartimento di Sverdlovsk della Banca<br />

Centrale <strong>russa</strong>, il volume di mutui concessi alle piccole<br />

e medie imprese ha superato nel 2003 i 200<br />

milioni di dollari, pari al 14% circa di tutti i finanziamenti<br />

bancari effettuati nell’economia di Sverdlovsk.<br />

La Banca Europea per la Rcostruzione e lo<br />

Sviluppo (BERS) supporta lo sviluppo regionale <strong>delle</strong><br />

PMI attraverso il Fondo russo per la piccola imprenditoria,<br />

che lavora con KMB Micro-Credit Bank ed<br />

altri istituti partner per raggiungere il numero più<br />

ampio possibile di intermediari finanziari.<br />

I partner della BERS nella regione degli Urali sono<br />

Sberbank, KMB, e Uraltransbank a Yekaterinburg, e<br />

Chelindbank a Chelyabinsk.<br />

Finora il Fondo offre nel suo programma due tipi<br />

di mutuo: “micro-prestiti”, da un minimo libero sino<br />

ad un massimo di 10.000 dollari, al massimo biennali<br />

ma in media con una durata di nove mesi, destinati<br />

agli imprenditori individuali ed alle ditte con sino<br />

a 20 dipendenti, operanti nei settori del commercio,<br />

dei servizi, e della produzione; e prestiti da 10 a 200<br />

mila dollari, biennali, per imprenditori individuali e<br />

ditte con sino a 150 dipendenti.<br />

La Banca KBM è stata fondata nel 1999 come<br />

istituto-sportello del Fondo russo per la piccola<br />

imprenditoria, e continua ad avere come attività principale<br />

i finanziamenti alle PMI: la filiale di Yekaterinburg<br />

ne provvede fino ad oltre 300 ogni mese, in maggioranza<br />

non superiori ai 10.000 dollari.<br />

Anche la società Delta Leasing è stata istituita nel<br />

1999, dal Fondo russo-statunitense per gli investimenti,<br />

con l’obbiettivo di sviluppare il mercato del<br />

leasing; Delta offre sia impianti e macchinari nuovi<br />

che usati, con termini al massimo quinquennali,<br />

senza restrizione alcuna quanto al paese di origine<br />

degli stessi.<br />

Le rate annuali destinate alla società<br />

contano normalmente per il 10-13% del<br />

costo di acquisto dei macchinari; il finanziamento<br />

offerto prevede il pagamento da<br />

parte dell’utilizzatore russo del 25% del<br />

valore totale dell’impianto o macchina,<br />

con il rimanente che verrà restituito per<br />

mezzo di versamenti mensili; i proprietari<br />

effettivi dell’utilizzatore debbono poi provvedere<br />

adeguata garanzia in base al contratto<br />

di leasing.<br />

Questo istituto si è dimostrato particolarmente<br />

popolare fra le PMI, in quanto<br />

prevede riduzioni fiscali per l’utilizzatore,<br />

non richiede di norma garanzie particolari<br />

a parte il bene assegnato, ed i pagamenti<br />

del leasing vengono caricati sulla<br />

clientela finale direttamente come costi di<br />

produzione.<br />

La regione di Sverdlovsk possiede una<br />

rete particolarmente sviluppata di istituzioni<br />

creditizie, incluse una ventina di<br />

banche regionali, 100 filiali di banche sia<br />

regionali che nazionali o di altre aree, e<br />

40 dipendenze di Sberbank e dei suoi<br />

affiliati.<br />

La maggior parte degli istituti regionali<br />

provvede servizi di finanziamento alle<br />

imprese locali; secondo l’Unione bancaria<br />

degli Urali, i prestiti alle PMI contano<br />

per il 14-15% del portafoglio mutui complessivo<br />

del settore locale: si tratta di circa<br />

120 milioni di dollari all’anno in 3.000<br />

interventi, oltre ad una ventina di milioni<br />

di dollari destinati, in circa 2.000 dazioni,<br />

direttamente agli imprenditori individuali.


I tassi di interesse praticati lo scorso anno per i<br />

mutui in rubli sono variati dal 22 al 28%, e quelli in<br />

valuta dal 15 al 20%, mentre i termini praticati<br />

vanno normalmente dai 3 ai 24 mesi; i settori industriale<br />

e del retail hanno ricevuto il 70-80% dei<br />

mutui, mentre la rimanenza è stata distribuita fra i<br />

servizi, le costruzioni, i trasporti, e l’agricoltura.<br />

E’ tuttavia ancora un grosso problema ottenere<br />

un mutuo bancario per chi inizi un’attività, in quanto<br />

la gran parte <strong>delle</strong> banche preferisce finanziare<br />

clienti già dotati di una buona storia creditizia; oltre<br />

a ciò, il 42% <strong>delle</strong> banche locali non è interessato<br />

a lavorare con le piccole imprese con un giro d’affari<br />

annuo inferiore ai 120.000 dollari, secondo<br />

una ricerca del Centro russo per la riforma economica<br />

condotta alla fine del 2001.<br />

Il primo luglio 2002 la Duma <strong>russa</strong> di stato ha<br />

approvato in terza ed ultima lettura la legge di<br />

modifica alla parte seconda del codice tributario e<br />

di altre normative sulla tassazione della piccola<br />

imprenditoria nel paese; dal primo gennaio 2003,<br />

le PMI e gli imprenditori privati con un giro d’affari<br />

annuale non superiore ai 15 milioni di rubli, e con<br />

un numero di dipendenti non superiore alle 100<br />

unità, hanno potuto optare per procedure semplificate<br />

di tassazione.<br />

L’amministrazione regionale di Sverdlovsk ha<br />

inoltre adottato un programma intitolato “Concetti<br />

della politica pubblica per il supporto e lo sviluppo<br />

<strong>delle</strong> piccole e medie imprese a Sverdlovsk nel<br />

periodo 2002-2015”, mirato a creare le condizioni<br />

favorevoli ad un rapido attecchimento <strong>delle</strong> PMI,<br />

il loro aumento di competitività, e lo sviluppo in<br />

linea con il resto dell’economia locale.<br />

E’ prevista la creazione di un ministero regionale<br />

per le PMI, la creazione di una rete di quelli che<br />

sono stati chiamati “incubatori di piccola impresa”,<br />

l’apertura cioè di centri d’informazione e consulenza,<br />

e la diffusione del leasing; uno degli obbiettivi<br />

di questo programma è di aumentare la share <strong>delle</strong><br />

piccole e medie imprese nell’economia regionale al<br />

20-25% di Pil ed occupazione.<br />

Il Centro regionale di Sverdlovsk per il supporto<br />

alle PMI è stato creato nel 1995 per coordinare i<br />

vari interventi regionali e per provvedere servizi<br />

finanziari, di consulenza, ed informativi; ha inoltre<br />

sinora provvisto mutui agevolati a 300 PMI per più<br />

di 3 milioni di dollari.<br />

Assieme all’amministrazione regionale, il Centro<br />

ha creato una rete di 22 fondi municipali a sostegno<br />

<strong>delle</strong> PMI, uno dei network più ampi su tutta<br />

la Russia, diffusi nei centri più importanti del territorio.<br />

Oltre 20 unioni ed associazioni di piccole e<br />

medie imprese rappresentano gli interessi di queste<br />

aziende sul territorio, e tutelano i diritti della categoria<br />

agendo da intermediari fra il governo regionale<br />

e la piccola imprenditoria; particolare attenzione<br />

è stata dedicata di recente al supporto <strong>delle</strong><br />

PMI operanti in settori innovativi: proprio grazie agli<br />

sforzi <strong>delle</strong> associazioni di categoria, la regione di<br />

Sverdlovsk ha ricevuto 1 milione di dollari dal bilancio<br />

federale da destinare allo sviluppo <strong>delle</strong> piccole<br />

imprese nei settori a più alto contenuto tecnologico.<br />

Secondo l’Associazione <strong>delle</strong> piccole imprese di<br />

Yekaterinburg, gli impedimenti più significativi ad<br />

un rapido sviluppo <strong>delle</strong> PMI nella regione sono, in<br />

conclusione, l’assenza di una più profonda legislazione<br />

da parte dei governi federale e locale, e la<br />

mancata partecipazione <strong>delle</strong> imprese stesse nella<br />

fase decisionale legislativa, in sede di parere; gli<br />

appositi fondi di bilancio, poi, dovrebbero essere<br />

utilizzati non tanto per sostenere progetti d’impresa<br />

individuali, quanto per sviluppare un’infrastruttura<br />

di appoggio a tutti i player; dovrebbero inoltre venire<br />

divulgati maggiormente i programmi anti-corruzione,<br />

in quanto è dato scontato che agli imprenditori<br />

locali vengono richieste mensilmente tangenti<br />

da parte di diverse istituzioni ed agenzie pubbliche<br />

(si stima che la spesa mensile media per la corruzione<br />

dei pubblici ufficiali superi i 100 dollari), per<br />

“oliare” il meccanismo di ottenimento dei vari permessi<br />

amministrativi; infine, da considerare è la<br />

mancanza generale nella Federazione Russa di<br />

un’efficace politica anti-monopolio.O<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Novatek ha le carte in<br />

regola per sfidare il<br />

gigante Gazprom<br />

MOSCA. Novatek, il secondo maggiore produttore<br />

russo di gas naturale, ha concluso un protocollo d’intesa<br />

con un gruppo di banche tedesche guidate da<br />

Commerzbank, per il finanziamento del suo stabilimento<br />

petrol-chimico da 1 miliardo di euro nella<br />

regione del Volga.<br />

L’indipendente Novatek, il cui accesso alla rete<br />

nazionale di gasdotti è strettamente controllato dal<br />

monopolista russo Gazprom, la maggiore compagnia<br />

del gas al mondo, intende aumentare quest’anno la<br />

propria produzione di un terzo, a 27 miliardi di metri<br />

cubi, pari a circa il 5% di quella di Gazprom, ma ciononostante<br />

sufficiente a soddisfare i rifornimenti ad un<br />

paese come la Spagna per almeno 15 mesi.<br />

Il gruppo ha di recente raccolto in modo attivo dai<br />

mercati parecchi investimenti, con l’intenzione di<br />

aumentare la produzione (50 miliardi di metri cubi<br />

all’anno entro il 2010, pari al 7% della produzione<br />

totale <strong>russa</strong>) e costruire nuovi impianti nei prossimi<br />

anni, contando sulla liberalizzazione del mercato<br />

domestico del gas, e quindi su di un probabile aumento<br />

dei prezzi.<br />

Il portavoce del gruppo ha riferito che Novatek<br />

finanzierà con risorse proprie il 15% dei costi del progetto,<br />

che riguarda un nuovo stabilimento a Samara<br />

per la produzione di 400.000 tonnellate di polietilene,<br />

200.000 tonnellate di polipropilene, e 100.000 tonnellate<br />

di benzolo all’anno; lo studio di flessibilità relativo<br />

è stato preparato dal gruppo tedesco di ingegneristica<br />

del gas, Linde AG, mentre il contratto fra tutte le<br />

parti coinvolte dovrebbe essere firmato entro l’estate.<br />

Novatek intende rifornire il nuovo impianto petrolchimico<br />

con gas e condensati provenienti dal suo<br />

nuovo stabilimento siberiano, per il quale ha raccolto<br />

finanziamenti di 100 milioni di dollari attraverso l’olandese<br />

ING.O<br />

7


MOSCA. Il governo investirà 1,4 miliardi di dollari<br />

<strong>nelle</strong> sue ferrovie per permettere all’importante<br />

compagnia petrolifera Yukos di triplicare i rifornimenti<br />

di greggio alla Cina, raggiungendo i 300.000<br />

barili al giorno entro il 2006, ha informato l’ente<br />

“Ferrovie Russe”; l’aggiornamento <strong>delle</strong> linee coinvolte<br />

costerà la metà di quanto Yukos aveva previsto<br />

di investire nella costruzione di un nuovo oleodotto<br />

per la Cina, anche se quest’ultima infrastruttura<br />

avrebbe potuto garantire una capacità di gran lunga<br />

maggiore.<br />

“Ferrovie Russe” investirà i 1.400 milioni di dollari<br />

nell’ammodernamento <strong>delle</strong> linee che conducono<br />

oltre confine attraverso la stazione di Zabaikalsk,<br />

per portare la capacità della linea a 200.000 barili<br />

al giorno entro i prossimi due anni e mezzo, mentre<br />

altri 100.000 barili al giorno di greggio russo arriveranno<br />

in Cina via Mongolia.<br />

La major ha deciso nel 2003 di aumentare i<br />

rifornimenti alla Cina su strada ferrata a seguito<br />

della mancanza di una decisione chiara del<br />

Cremlino sul percorso del nuovo oleodotto transasiatico,<br />

direttamente verso il Pacifico per rifornire i<br />

mercati di Giappone e Stati Uniti (ma anche la<br />

Cina), oppure direttamente verso il vicino meridionale.<br />

Yukos si sarebbe accollata i costi (2,8 miliardi di<br />

dollari) per la struttura diretta in Cina, mentre il<br />

MOSCA-SAN PIETROBURGO. Le terze linee<br />

aeree russe Pulkovo, in corso di negoziazioni con<br />

quelle presidenziali Rossiya per una eventuale fusione,<br />

hanno reso noto che procederanno all’acquisto<br />

per leasing di 15 jet di fabbricazione occidentale.<br />

Come altre compagnie domestiche che stanno<br />

lottando per mantenersi competitive in un mercato in<br />

crescita, ma in cui è lampante la mancanza di aeromobili<br />

russi di fabbricazione recente, Pulkovo sta<br />

guardando oltre confine, nonostante dazi doganali<br />

di quasi il 40% per l’importazione di aerei di produzione<br />

straniera, ha confermato Alexander Golovin,<br />

direttore generale del gruppo, che conta di vederne<br />

arrivare tre già entro un anno.<br />

La compagnia Pulkovo, di San Pietroburgo, starebbe<br />

scegliendo i velivoli fra i Boeing 737 e gli<br />

Airbus 319, ha specificato il vice direttore generale,<br />

Sergei Belov; i primi tre esemplari verranno presi in<br />

leasing per 3 anni, attendendo le necessarie certificazioni<br />

per il via libera alla produzione del nuovo<br />

Tu-334.<br />

Se il nuovo Tupolev a 100 posti non sarà disponibile<br />

entro tale periodo di tempo, la compagnia<br />

potrebbe allora considerare di estendere i termini<br />

del contratto di leasing per i primi tre jet, e di acquisirne<br />

altri.<br />

Il direttore finanziario del gruppo, Boris<br />

Gudkovich, sostiene la necessità di almeno cinque<br />

jet per la copertura dell’Europa, che andranno a<br />

sostituire gli attuali Tu-134, che non sono più<br />

ammessi a volare nei cieli del Vecchio Continente in<br />

quanto non in regola con le regolamentazioni sul<br />

rumore.<br />

Nel 2003 Pulkovo ha trasportato 2,4 milioni di<br />

passeggeri, mentre le linee aeree e l’ente Aeroporto<br />

di Pulkovo hanno chiuso complessivamente l’anno<br />

con guadagni di 390,7 milioni di rubli (13,7 milioni<br />

di dollari); interamente di proprietà statale, le linee<br />

aeree stanno però ora separando le proprie operazioni<br />

da quelle dell’aviostazione, ed attendendo la<br />

decisione governativa sulla probabile fusione con<br />

Rossiya, che oltre a spostare Putin e gli alti funzionari<br />

del Cremlino, opera anche voli commerciali.<br />

La compagnia prevede un aumento di almeno il<br />

20% dei passeggeri nel 2004, fattore che richiederebbe<br />

urgentemente una nuova flotta, e Belov non<br />

ha escluso che Pulkovo chieda ufficialmente al<br />

governo federale di abbassare i dazi import per gli<br />

8<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Un miliardo e mezzo di dollari<br />

per portare più petrolio in Cina<br />

gestore monopolista della rete <strong>russa</strong> di oleodotti,<br />

Transneft, appoggia tuttora una conduttura più<br />

costosa, ma dalla capacità di 1 milione di barili al<br />

giorno, verso Nakhodka.<br />

Considerato comunque che le linee ferroviarie<br />

non possono essere dedicate costantemente alla<br />

sola movimentazione petrolifera, gli esperti giudicano<br />

questa proposta di “Ferrovie Russe” troppo costosa,<br />

e fattibile per la Yukos soltanto dietro un’apposita<br />

negoziazione di tariffe specifiche, ed in presenza<br />

di alti prezzi del greggio.<br />

Ma Pechino, secondo consumatore al mondo di<br />

petrolio, con la sua economia in pieno boom, è<br />

destinata a rimanere un target attraente per le compagnie<br />

petrolifere russe, indipendentemente dalla<br />

costruzione del gasdotto trans-asiatico o meno.<br />

I prezzi del greggio sono rimasti molto forti negli<br />

anni recenti, sostenuti dai tagli alla produzione effettuati<br />

dall’OPEC e da vari problemi che hanno ridotto<br />

le estrazioni in Venezuela, Nigeria, ed Iraq, mentre<br />

in questi giorni l’Urals russo ha superato i 31 dollari<br />

al barile.<br />

Pechino non ha però ancora abbandonato del<br />

tutto le speranze per l’implementazione dell’oleodotto,<br />

ha riferito il portavoce del loro ministero degli<br />

esteri, Kong Quan, parlando di esso come di “uno<br />

degli attuali più grandi e realistici progetti di cooperazione”.<br />

aeroplani di fabbricazione straniera, dopo che ha<br />

concesso ai concorrenti Aeroflot e Transaero consistenti<br />

sconti fiscali; la compagnia di bandiera <strong>russa</strong><br />

opera una flotta “occidentale” di 26 fra Boeing e<br />

Airbus, mentre la privata Transaero utilizza 11<br />

Boeing, prevedendone ulteriori arrivi nel corso di<br />

quest’anno.<br />

Più a sud, nella regione di Mosca, prosegue<br />

intanto la concorrenza fra lo storico aeroporto di<br />

Sheremetyevo, il cui futuro è ancora incerto, e le<br />

stazioni <strong>delle</strong> due cittadine vicine, che continuano a<br />

modernizzarsi e ad attirare sempre più passeggeri.<br />

Vnukovo, il più obsoleto dei tre principali aeroporti<br />

moscoviti, ha reso noto alla metà di aprile che<br />

il nuovo terminal internazionale è entrato ufficialmente<br />

in servizio; l’infrastruttura da 50 milioni di dollari,<br />

su 25.000 metri quadrati, può gestire 1.200<br />

passeggeri all’ora, ed è punto chiave di un ambizioso<br />

(1,3 miliardi di dollari) e completo rinnovamento<br />

di tutto l’aeroporto, fortemente voluto dal suo maggiore<br />

azionista, il municipio di Mosca, assieme ad<br />

investitori privati.<br />

Da Vnukovo, aperto nel 1941, sono transitati nel<br />

2003 soltanto 2,7 milioni di passeggeri, ma questo<br />

dato potrebbe crescere a 3,5 milioni quest’anno ed<br />

a cinque nel 2005, secondo Vitaly Vantsev, direttore<br />

generale dell’ente Aeroporto internazionale di<br />

Vnukovo, che possiede e gestisce il nuovo terminal;<br />

oltre 40 linee aeree, fra cui Rossiya, si appoggiano<br />

a Vnukovo.<br />

Il comune di Mosca possiede il 60,8% di<br />

Vnukovo, dopo essere subentrato al governo federale<br />

lo scorso anno, ed il 25% di Vnukovo<br />

International; Vnukovo-Invest, una società privata,<br />

detiene il 36,5% dell’aeroporto ed il 75% del nuovo<br />

terminal.<br />

A metà aprile, Vnukovo-Invest e municipio hanno<br />

convocato un’assemblea straordinaria degli azionisti<br />

durante la quale hanno sostituito il direttore generale<br />

dell’aeroporto, Valery Baranov, con l’ex generale<br />

dell’aeronautica Vasily Alexandrov, per ora facente<br />

funzioni, e deciso la costituzione di una società di<br />

gestione che opererà tutto il complesso di Vnukovo<br />

e che ne curerà l’ulteriore sviluppo.<br />

I piani per quest’ultimo prevedono la costruzione<br />

di un secondo, più grande, terminal internazionale, i<br />

cui lavori inizieranno nel 2005, e di un collegamento<br />

ferroviario su monorotaia alla stazione della<br />

L’opzione verso il porto pacifico di Nakhodka è<br />

ovviamente sponsorizzata dal Giappone, oltre che<br />

da Transneft, specialmente dopo che nel 2003 il<br />

ministero per le risorse naturali ha espresso parere<br />

negativo con l’Angarsk-Daqin per il fatto che transiterebbe<br />

<strong>nelle</strong> prossimità del lago Baikal.<br />

Ma anche per l’opzione con un impatto ecologico<br />

minore, il dibattito resta aperto, ha detto il vice<br />

presidente di Transneft, Sergei Grigoryev, e considerato<br />

che in certe aree la conduttura correrebbe a soli<br />

50-60 chilometri dal confine cinese, la costruzione<br />

di una diramazione sarebbe piuttosto fattibile; per il<br />

futuro prossimo, dicono gli specialisti, se necessario,<br />

il greggio può essere convenientemente trasferito da<br />

Nakhodka a Daqin su strada.<br />

Il progetto parla di un’infrastruttura da 4.130 chilometri<br />

che passerà a 159 chilometri a nord del lago<br />

Baikal, e parzialmente <strong>nelle</strong> vicinanze della ferrovia<br />

Baikal-Amur, fatto che ne renderà più agevole la<br />

manutenzione; la sua capacità dovrebbe essere di<br />

50 milioni di tonnellate all’anno, ed è stato pensato<br />

per i mercati dell’Asia-Pacifico, in cui il consumo di<br />

idrocarburi si attende superare i 1.500 milioni di<br />

tonnellate all’anno entro il 2010.<br />

Il greggio proverrà dai depositi <strong>nelle</strong> regioni di<br />

Tomsk, Khanty-Mansi (Siberia occidentale), Leno-<br />

Tungusskaya e Khatango-Vilyuiskaya (Siberia orientale),<br />

e dai campi di Verkhnechon (regione di Irkutsk)<br />

e Talakan (Yakutia), per i quali si dovranno prevedere<br />

apposite diramazioni.<br />

I lavori, quando saranno iniziati, oltre ai previsti<br />

18 mesi per gli ulteriori studi di fattibilità e di impatto<br />

ambientale, dureranno quattro anni, ed il costo<br />

complessivo sarà di 10,75 miliardi di dollari.O<br />

Aeroporti e compagnie in rinnovamento,<br />

alla caccia di passeggeri<br />

metropolitana Yugo-Zapadnaya.<br />

Anche il più moderno aeroporto moscovita,<br />

Domodedovo, prosegue con i suoi piani di modernizzazione;<br />

la struttura aggiungerà altri 10.000 metri<br />

quadrati di spazio entro giugno, ed aumenterà la<br />

sua capacità del 60%.<br />

L’aerostazione ha movimentato 9,4 milioni di<br />

passeggeri nel 2003, e ne attende una crescita ad<br />

11,6 milioni quest’anno, lo stesso volume registrato<br />

da Sheremetyevo nel 2002, che recentemente ha<br />

iniziato a perdere clienti, anche piuttosto importanti,<br />

come British Airways.<br />

In un controverso tender nello scorso gennaio,<br />

l’allora primo ministro, ormai prossimo all’allontanamento,<br />

Mikhail Kasyanov, aveva assegnato ad un<br />

sussidiario di Alfa Group, l’holding di Mikhail<br />

Fridman, il contratto per la gestione di Sheremetyevo;<br />

come conseguenza del cambio di esecutivo,<br />

però, lo stesso deve ancora venire finalizzato, e perciò<br />

i relativi piani di sviluppo sono stati messi in<br />

stand by.<br />

La lista dei probabili acquirenti di aviomobili<br />

occidentali non finisce qui: la KrasAir, le linee aeree<br />

di Krasnoyarsk, ha fatto sapere nella seconda metà<br />

di aprile che intende acquistare o prendere in leasing<br />

un totale di 44 aerei di modelli diversi entro il<br />

2015, con un investimento di 400 milioni di dollari;<br />

i primi 26 (250 milioni di dollari) dovrebbero arrivare<br />

prima del 2006, mentre già quest’anno è previsto<br />

l’arrivo di due Boeing 767, oltre a 2 Ilyushin-96 e 2<br />

Yak-42.<br />

Attualmente la sua flotta è di una trentina di velivoli;<br />

il gruppo intende anche investire 200 milioni di<br />

dollari nella ricostruzione, in tre-quattro anni, del<br />

suo hub principale, l’aeroporto Yemelianovo a<br />

Krasnoyarsk, ed aumentare il trasporto di cargo a<br />

200.000 tonnellate nel 2010 dalle 21.000 del<br />

2003.<br />

Lo scorso anno, il numero dei passeggeri trasportati<br />

da KrasAir è stato di 1,443 milioni, il 17% in<br />

più rispetto al 2002.O


A Londra<br />

il “Russian Economic<br />

Forum”<br />

LONDRA. Dal 18 al 20 aprile si è svolto a Londra il “Russian<br />

Economic Forum”, la 7ma edizione del consueto appuntamento<br />

londinese con i grandi nomi dell’economia e della politica <strong>russa</strong>.<br />

Hanno parlato, fra i moltissimi ospiti, Alexander Zhukov, vice<br />

primo ministro, Alexei Kudrin, ministro <strong>delle</strong> finanze, Supachai<br />

Panitchpakdi, direttore generale dell’Organizzazione mondiale<br />

per il commercio, Andrei Kostin, presidente di Vneshtorgbank,<br />

Anatoly Chubais, presidente di Unified Energy System, Aleksei<br />

Mordashov, presidente di Severstal, Kakha Bendukidze, direttore<br />

generale di OMZ, Vladimir Evtushenkov, presidente dell’holding<br />

Sistema, Peter Aven, presidente di Alfa Bank, Alexander Livshits,<br />

vice direttore generale di RusAl, e rappresentanti di TNK-BP,<br />

Deutsche Bank, Peter Hambro Mining, Siemens, ChevronTexaco,<br />

Shell, e General Electric.<br />

In agenda, sono stati discorsi su investimenti ed infrastrutture<br />

nel sistema degli idrocarburi, information technology, mercato<br />

degli eurobond, metalli preziosi, media, riforma dei mercati elettrico<br />

e del gas, fusioni ed acquisizioni, telecomunicazioni, settore<br />

bancario e finanziario, immobiliare, sviluppo <strong>delle</strong> PMI, sviluppo<br />

<strong>delle</strong> regioni, retail e beni di consumo, lo “spazio economico<br />

comune” della C.S.I., ammissione al WTO, riforma pensionistica,<br />

trasporti, e ruolo della Russia nell’economia globale.<br />

Il vice primo ministro Zhukov ha dichiarato nel suo intervento<br />

che la Federazione Russa dovrebbe raggiungere quest’anno un<br />

tasso di crescita economica del 5-6%, e che il governo intende<br />

mantenere un alto tasso di crescita anche per gli anni a venire,<br />

di concerto con una riduzione della dipendenza dalle esportazioni<br />

di energia; l’esecutivo, a suo dire, perseguirà una politica di rafforzamento<br />

del rublo, prevenendo allo stesso tempo che la<br />

moneta nazionale aumenti eccessivamente nei confronti del dollaro.<br />

Gli alti prezzi del greggio dovrebbero permettere al paese di<br />

accantonare nel fondo di stabilizzazione entro il 2005 fino a 500<br />

miliardi di rubli (17,85 miliardi di dollari); in generale, il governo<br />

Fradkov intende aumentare la competitività della Russia nell’economia<br />

globale, creando istituzioni economiche efficienti, mantenendo<br />

la stabilità politica ed economica, e riducendo la burocrazia.<br />

“La de-privatizzazione non avrà mai luogo”, ha poi rassicurato<br />

agli astanti Zhukov, e l’atteso processo a Mikhail Khodorkovsky, ex<br />

patron di Yukos, previsto per i prossimi mesi, “non avrà un serio<br />

impatto sull’economia”.<br />

Poche le novità di rilievo, però, a tale edizione del meeting,<br />

peraltro un po’ snobbata dalla stampa economica <strong>russa</strong>; secondo<br />

l’agenzia RIA Novosti, Norilsk Nickel dovrebbe partecipare alla<br />

prossima asta per il deposito aurifero di Sukhoi Log, il più esteso<br />

al mondo: l’annuncio è stato fatto a Londra proprio dal vice presidente<br />

dell’holding, Leonid Rozhetckin.<br />

Questa è l’ultima conferma dell’intenzione<br />

di Norilsk di entrare con forza nel business<br />

russo dell’oro, dopo alcune acquisizioni di<br />

società minerarie iniziate nel 2003.<br />

Come nell’edizione del 2000, si è anche<br />

tentata una previsione del futuro politico e<br />

parlamentare della nazione, viste le recenti<br />

elezioni legislative, presidenziali, ed il rinnovo<br />

dell’esecutivo.<br />

Hanno partecipato oltre 1.500 delegati<br />

russi, britannici, e di altre nazioni, per un totale<br />

di 150 oratori.<br />

Il prestigioso “The Times” ha notato come<br />

si siano riuniti nella capitale britannica ben<br />

quattro miliardari russi e molti milionari (tra le<br />

altre cose, Roman Abramovich è risultato il<br />

magnate più ricco che abbia la residenza in<br />

Gran Bretagna, con 13,4 miliardi di dollari),<br />

là recatisi a bordo di dozzine di lussuosi jet<br />

privati: la riunione riflette ancora una volta<br />

l’importanza centrale rivestita da Londra per<br />

la nuova elite <strong>russa</strong>.<br />

“Il denaro è qui a Londra.<br />

Geograficamente parlando, si tratta del posto<br />

giusto, e la maggior parte <strong>delle</strong> società russe<br />

inizia la propria globalizzazione alla Borsa<br />

londinese”, ha dichiarato Jennifer<br />

Buttenheim, di United Financial Group;<br />

“Londra è ritenuta il centro della politica,<br />

della cultura, e della finanza. E molti russi<br />

vogliono oggi essere al centro di qualsiasi<br />

cosa”, ha invece osservato l’analista Ludmila<br />

Judykova.O<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

La Banca Centrale dice “no” alle<br />

banche straniere<br />

MOSCA. La Banca Centrale si oppone alla nascita di sussidiari non registrati <strong>delle</strong> banche<br />

straniere in Russia: questo approccio è stato reso noto da Andrei Kozlov, primo vice direttore<br />

dell’istituto, durante la conferenza “Opportunità di investimento nel settore bancario<br />

russo”, a New York.<br />

L’apertura di sussidiari di istituti stranieri è stata discussa durante i negoziati per l’ammissione<br />

<strong>russa</strong> all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), ma Mosca continua<br />

a far balenare un secco “niet” su questo punto, ha risposto Kozlov al sottosegretario del<br />

Tesoro americano per gli affari internazionali, John Taylor, secondo cui l’entrata <strong>russa</strong> nel<br />

WTO migliorerebbe la competizione all’interno del sistema bancario locale.<br />

Autorizziamo operazioni trans-frontaliere di tipo anche sostanziale, ma anche la costituzione<br />

di sussidiari di banche straniere sul territorio russo, regolarmente registrati come<br />

persone giuridiche russe, ed operanti in linea con la legislazione nazionale ed alla pari<br />

con le banche russe, politiche comunemente accettate da ogni paese del mondo, ha<br />

informato Kozlov.<br />

Allo stesso tempo, non vogliamo che le banche straniere possano costituire sul territorio<br />

russo le cosiddette “filiali dirette” senza la creazione di entità giuridiche ad hoc, ha<br />

continuato l’alto funzionario: ciò può essere spiegato con diverse ragioni, prima di tutto<br />

con il fatto che questa concessione creerebbe un insormontabile vantaggio competitivo in<br />

favore degli istituti stranieri, con la conseguenza che i clienti russi, siano essi grandi, medi<br />

o piccoli, richiederebbero a queste filiali servizi bancari all’estero, sminuendo i nostri sforzi<br />

per la riforma del sistema bancario domestico, che sta comunque già facendosi strada<br />

nel mondo.<br />

Le banche straniere desiderano risparmiare con la creazione di filiali perché si tratta<br />

di un’operazione più a buon mercato della costituzione di una persona giuridica, rendendo<br />

servizi bancari di natura sostanziale, che non possono ancora essere resi dalle banche<br />

russe, invadendo il mercato e sottraendo clienti agli istituti locali, ha aggiunto Kozlov;<br />

lo stato è quindi chiamato a fare equilibrio in questa situazione, e stiamo difendendo la<br />

nostra posizione anche nei negoziati con l’Organizzazione mondiale per il commercio.O<br />

La Russia aumenta le riserve valutarie<br />

MOSCA. Nel 2003 la Federazione Russa ha aumentato le sue riserve in valute straniere<br />

del 50% su base annuale, e si è piazzata nona nella lista dei paesi del mondo con le maggiori<br />

riserve presso la propria Banca Centrale; i dati rilasciati da Bloomberg non tengono<br />

conto degli accantonamenti in oro.<br />

Il primo posto in questa classifica appartiene al Giappone, le cui riserve monetarie sono<br />

stimate in 809 miliardi di dollari, seguito da Cina e Taiwan con rispettivamente 416 e 226<br />

miliardi; vi sono quindi l’Unione Europea, la Corea del Sud, Hong Kong, l’India, e<br />

Singapore.<br />

Con 83,6 miliardi di dollari, Mosca si è lasciata dietro sé Messico e Brasile, che dispongono<br />

di riserve per 58,85 e 50 miliardi di dollari ciascuno.<br />

Soltanto due mesi fa le riserve della Banca Centrale <strong>russa</strong> sono state ancora più alte,<br />

toccando gli 89 miliardi di dollari, ma <strong>nelle</strong> ultime settimane l’istituto centrale è stato costretto<br />

a vendere dollari sul mercato monetario domestico per prevenire un eccessivo rafforzamento<br />

del rublo.<br />

La BC ha anche effettuato pagamenti per oltre 4 miliardi di dollari del proprio debito con<br />

l’estero.<br />

Riferendo sull’andamento della gestione, il governatore della Banca Centrale, Sergei<br />

Ignatyev, ha rassicurato <strong>nelle</strong> settimane scorse il presidente Putin che un certo decremento<br />

<strong>nelle</strong> riserve in valute estere dell’istituto centrale è fenomeno normale che non rappresenta<br />

pericolo alcuno per la situazione finanziaria del paese.O<br />

9


10<br />

POLONIA<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Crescita economica al di<br />

sopra <strong>delle</strong> aspettative<br />

Il tasso di crescita economica del<br />

primo trimestre dell’anno toccherà<br />

probabilmente il 6%, grazie alle favorevoli<br />

condizioni dell’industria nazionale.<br />

Situazione in netta ripresa in 26<br />

settori su 29, con tassi in forte crescita<br />

soprattutto nel settore della trasformazione<br />

industriale, che ha raggiunto nel<br />

periodo considerato un sorprendente<br />

23,7%. Il settore dell’automotive nel<br />

mese di marzo è cresciuto addirittura<br />

del 74%, mentre i settori <strong>delle</strong> attrezzature<br />

per trasporto e dei beni non<br />

metallici rispettivamente del 66% e del<br />

47%. Anche il settore edilizio ha registrato<br />

una crescita del 6,3%. Gli analisti<br />

ritengono che questi risultati spingeranno<br />

il Consiglio per la Politica<br />

Monetaria ad adottare misure più<br />

restrittive.<br />

Mercato nero per il latte<br />

A partire dal 1mo maggio, solo<br />

una su due aziende agricole sarà in<br />

grado di vendere legalmente il proprio<br />

latte, a causa dell’introduzione <strong>delle</strong><br />

quote latte e di altre disposizioni. Ad<br />

oggi solo 357.000 aziende su<br />

800.000 hanno fatto domanda per<br />

rientrare nel sistema di quote di produzione.<br />

Questo potrebbe dar vita a un<br />

mercato nero del latte, sul quale verrebbe<br />

venduto un decimo della produzione<br />

locale di latte. L’Associazione<br />

che riunisce i produttori stima che nel<br />

corso dei prossimi tre anni circa<br />

100.000 aziende scompariranno, a<br />

causa dell’onerosità degli investimenti<br />

necessari per rispettare le norme in<br />

sanitarie imposte dall’UE.<br />

Preoccupazioni per i<br />

produttori di birra<br />

I produttori di birra temono che<br />

l’entrata in UE coincida con un<br />

aumento nel consumo <strong>delle</strong> birre<br />

importate dai Paesi vicini, Repubblica<br />

Ceca ed Ger<strong>mani</strong>a in particolare,<br />

dove le accise sono solo il 20% di<br />

quelle polacche.<br />

Negli ultimi anni la struttura dei<br />

consumi di alcolici è cambiata: il consumo<br />

di birra è aumentato notevolmente<br />

a scapito di altri alcolici, la<br />

vodka soprattutto. Ma l’entrata nel<br />

mercato comune europeo potrebbe<br />

portare quest’anno ad un abbassamento<br />

<strong>delle</strong> vendite della produzione<br />

locale di oltre il 6%.<br />

Il Ministro <strong>delle</strong> Finanze alla richiesta<br />

dei produttori di abbassare il livello<br />

<strong>delle</strong> accise ha risposto picche,<br />

sostenendo che l’incidenza <strong>delle</strong> imposte<br />

sul costo totale di produzione della<br />

birra è bassa e che quindi vanno<br />

innanzitutto tagliati i costi di distribuzione.<br />

ROMANIA<br />

Nel 2003 la BCR ha raggiunto<br />

il 29,4% della quota di<br />

mercato<br />

Secondo i dati resi noti dalla Banca<br />

Centrale Romena (BNR), nel 2003 la<br />

Banca Commerciale Romena (BCR) si<br />

è confermata la prima banca romena,<br />

LA SELEZIONE <strong>delle</strong> notizie<br />

dal r o d’Europa<br />

con una quota di mercato stimata del<br />

29,4%. Gli attivi bancari totalizzati lo<br />

scorso anno dalla BCR hanno superato<br />

i 4,2 mld di Euro. Dal 2003 il 25%<br />

più due azioni della BCR è stato ceduto<br />

alla BERS (Banca Europea per la<br />

Ricostruzione e lo Sviluppo) e alla IFC<br />

(International Finance Corporation).<br />

Nella graduatoria <strong>delle</strong> banche più<br />

forti, alla BCR segue la BRD (Banca<br />

Romena dello Sviluppo) del gruppo<br />

francese Société Générale, con una<br />

quota di mercato del 13,3%. Al terzo<br />

posto si trova ReiffeisenBank, con una<br />

quota di mercato del 7,2%. Seguono<br />

nella classifica la Cassa di Risparmio<br />

(unica banca commerciale ancora<br />

totalmente posseduta dallo Stato), Abn<br />

Amro, Ing Bank e Banc Post.<br />

Il governo romeno continua<br />

la privatizzazione del settore<br />

energetico<br />

Il governo romeno ha approvato la<br />

strategia di liquidazione di altri due<br />

erogatori di energia, Electrica Oltenia<br />

e Electrica Moldova, spingendo così<br />

ulteriormente la privatizzazione del settore<br />

energetico del Paese. In un primo<br />

momento lo stato offrirà il controllo di<br />

quote ad investitori strategici, mentre<br />

in una seconda fase del processo è<br />

previsto un controllo del 51% tramite<br />

un aumento della quota di capitale<br />

dell’acquirente. I due distributori di<br />

energia coprono circa il 17% della<br />

clientela del Paese. Al momento non è<br />

stata fissata una scadenza per la conclusione<br />

della trattativa.<br />

Terreni agricoli Timis<br />

Secondo i dati resi noti dal<br />

Ministero dell’Agricoltura Romeno, dal<br />

1998 ad oggi sono stati venduti circa<br />

350.000 ettari di terreni agricoli,<br />

l’80% dei quali sono stati acquistati da<br />

stranieri. Il valore medio di un ettaro è<br />

di 230 Euro (9.23 mln di lei).<br />

Particolarmente attraente per la sua<br />

collocazione geografica è risultata la<br />

regione di Timis, dove i terreni venduti<br />

sono ammontati a 100.000 ettari. Tra<br />

i compratori spiccano gli italiani, i<br />

quali sono divenuti proprietari della<br />

maggior parte dei terreni venduti.<br />

La proposta della Banca<br />

Nazionale Romena<br />

In occasione di una riunione con<br />

istituzioni finanziarie internazionali e<br />

agenzie internazionali di rating, il<br />

Governatore della Banca Nazionale<br />

Romena (BNR), Mugur Isarescu, ha<br />

proposto ufficialmente un piano per<br />

cui la Ro<strong>mani</strong>a dovrebbe essere preparata<br />

all’adozione dell’Euro non oltre<br />

5/6 anni dopo l’adesione all’UE (prevista<br />

per il 2007). Secondo il piano<br />

presentato, dopo tre, quattro anni dall’adesione<br />

il Paese dovrebbe entrare<br />

nel biennio di pre-adesione all’UEM,<br />

periodo nel quale è previsto l’obbligo<br />

del rispetto dei Criteri di Maastricht.<br />

Privatizzazione di SNP patron<br />

verso la conclusione<br />

Il Ministero dell’Economia e del<br />

Commercio romeno ha annunciato<br />

che il processo di privatizzazione di<br />

SNP Petrom, azienda statale romena<br />

del petrolio, sarà concluso entro la<br />

metà dell’anno. SNP Petrom ha regi-<br />

strato nel 2003 un fatturato di oltre 2<br />

mld di Euro. Oltre a due raffinerie e<br />

600 stazioni di rifornimento nel Paese,<br />

la compagnia ha aperto una succursale<br />

in Ungheria e punta ai mercati di<br />

Serbia e Repubblica Ceca. Lo Stato,<br />

che attualmente detiene il 93% della<br />

società, intende vendere una quota del<br />

33-34% ad un investitore strategico. In<br />

una seconda fase sarà permesso<br />

all’acquirente di ottenere il controllo<br />

del 51% <strong>delle</strong> azioni tramite un<br />

aumento di capitale. Tra le compagnie<br />

rimaste in gara per l’acquisto <strong>delle</strong><br />

azioni ci sono OMV- Austria, Mol –<br />

Ungheria e Occidental Oil&Gas<br />

Holding Corporation.<br />

Privatizzazione della CEC<br />

Il Governo romeno ha annunciato<br />

che da marzo 2005 la Cassa di<br />

Risparmio (CEC) sarà messa in vendita.<br />

La CEC è l’unica banca commerciale<br />

romena ad essere tuttora totalmente<br />

in possesso dello Stato, il quale<br />

ne garantisce il 100% dei depositi.<br />

L’istituzione bancaria, creata nel 1864,<br />

ha totalizzato nel 2003 attivi bancari<br />

per circa 1 mld di Euro. La privatizzazione<br />

della Cassa di Risparmio<br />

andrebbe a concludere il processo di<br />

riorganizzazione del sistema bancario<br />

romeno, avviato nel 1999.<br />

Privatizzazione della Banca<br />

Commerciale Romena<br />

Dopo il primo pacchetto del 25%<br />

più due azioni BCR acquisito lo scorso<br />

anno da BERS e IFC, il governo romeno<br />

ha annunciato la vendita di un altro<br />

25% <strong>delle</strong> azioni della Banca, senza<br />

però rendere noto l’elenco dei potenziali<br />

acquirenti. In ogni caso, si ritiene<br />

che il futuro azionista che assieme a<br />

BERS e a IFC andrà a controllare il<br />

pacchetto di maggioranza della BCR<br />

(e pertanto la sua politica futura) dovrà<br />

essere un istituto appoggiato da queste<br />

ultime.<br />

L’assemblea del Bihor<br />

confluisce in Unimprese<br />

Ro<strong>mani</strong>a<br />

L’associazione degli imprenditori<br />

italiani del Bihor, attiva dal 2001, ha<br />

deciso all’unanimità di confluire in<br />

Unimpresa Ro<strong>mani</strong>a, l’unione <strong>delle</strong><br />

imprese italiane in Ro<strong>mani</strong>a, costituita<br />

nel luglio 2003 sotto gli auspici di<br />

Fundatia Sistema Italia Ro<strong>mani</strong>a, l’organismo<br />

promosso da Confindustria,<br />

Confartigianato, Confagricoltura e<br />

Ance, oltre che da società italiane del<br />

credito, della finanza, dell’innovazione<br />

e della formazione.<br />

Una nuova autostrada<br />

attraverserà i Carpazi<br />

Si apriranno quest’estate i cantieri<br />

dell’impresa statunitense Bechtel per la<br />

costruzione dell’autostrada da Brasov<br />

fino alla frontiera con l’Ungheria. Il<br />

tracciato si estenderà per 415 km,<br />

passando per le citta’ di Sighisoara,<br />

Targu Mures, Cluj Napoca e Oradea.<br />

Il valore totale dei lavori, che dovrebbero<br />

concludersi in 8 anni, è stimato in<br />

2,2 mld di Euro.<br />

Il mercato <strong>delle</strong> assicurazioni<br />

agricole<br />

Grazie alla continua crescita degli<br />

investimenti in terreni agricoli di gran-<br />

di dimensioni, il mercato romeno <strong>delle</strong><br />

assicurazioni agricole si trova in una<br />

fase di forte espansione (nel 2003 si è<br />

registrato il raddoppio). Una particolare<br />

influenza l’hanno avuta gli investitori<br />

italiani, i quali hanno acquistato tramite<br />

società commerciali di cui sono<br />

azionisti maggioritari migliaia di ettari<br />

di terreni. L’appetibilità del mercato<br />

<strong>delle</strong> assicurazioni agricole non è sfuggita<br />

a Generali Ro<strong>mani</strong>a, la quale ha<br />

pianificato il raggiungimento di una<br />

quota di mercato pari al 5%.<br />

Allargamento della Nato<br />

Il 29 marzo sette Paesi dell’Europa<br />

centro-orientale hanno chiesto ufficialmente<br />

di entrare nella NATO. I nuovi<br />

membri dell’Alleanza Atlantica sono<br />

Bulgaria, Ro<strong>mani</strong>a, Slovenia, Slovacchia<br />

e i tre paesi baltici (Estonia,<br />

Lettonia e Lituania). Le cerimonie per<br />

l’ingresso nella NATO sono state effettuate<br />

negli Stati Uniti, a Bruxelles e nei<br />

Paesi aderenti. Con questo allargamento<br />

la NATO raggiunge 26 Stati<br />

membri.<br />

BULGARIA<br />

Crescono i prezzi <strong>delle</strong><br />

abitazioni, diminuiscono i<br />

disoccupati<br />

Il costo medio <strong>delle</strong> abitazioni in<br />

Bulgaria è cresciuto del 12,5% nel<br />

primo trimestre dell’anno su base<br />

annuale, raggiungendo un valore<br />

medio di 452,2 lev a metro quadro.<br />

L’aumento riflette l’aspettativa che i<br />

prezzi salgano con la prospettiva di<br />

entrata nell’Unione Europea da parte<br />

della Bulgaria.<br />

I prezzi maggiori si hanno a Sofia<br />

con una media di 900 lev a metro<br />

quadro, poi vengono i porti sul Mar<br />

Nero di Varna e Burgas i cui costi sono<br />

853,2 e 569,7 lev rispettivamente.<br />

Per quanto riguarda il tasso di<br />

disoccupazione, questo è sceso al<br />

13,7% nel marzo 2004 secondo i dati<br />

del Ministero del Lavoro e della<br />

Politica Sociale. La disoccupazione<br />

continua a diminuire più rapidamente<br />

di quanto abbia fatto nei mesi precedenti.<br />

I senza lavoro registrati sono<br />

adesso 507.508 ossia 19.750 persone<br />

meno che a febbraio e 73.842<br />

meno che a marzo 2003.<br />

Preoccupazione per il calo<br />

demografico<br />

In Bulgaria i bambini rappresentavano,<br />

nel 2003, il 15,5% della popolazione<br />

a fronte del 21,6% dell’inizio<br />

degli anni ‘90 e del 30% di inizio<br />

‘900. A partire dal 1990 la crescita<br />

naturale ha cominciato ad essere<br />

negativa e c’è qualcuno che inizia a<br />

preoccuparsi della mancanza di forza<br />

lavoro. Secondo Jordan Kalchev,<br />

dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel<br />

2012 il numero di immigrati supererà<br />

quello di emigranti e altri esperti ritengono<br />

che nel 2010 la popolazione<br />

della Bulgaria si attesterà sui 7,3-7,4<br />

milioni di abitanti contro gli attuali 7,8<br />

milioni. La crisi demografica non è da<br />

attribuirsi esclusivamente alle minor<br />

nascite od all’alto tasso di emigrazione<br />

(1 milione di persone dal 1990) ma<br />

anche ad un deteriorarsi generale


<strong>delle</strong> condizioni di vita e quindi ad un<br />

aumento del tasso di mortalità.<br />

Secondo Ognyan Minchev, professore<br />

presso l’università di Sofia, l’unico<br />

modo per risolvere il problema è<br />

quello di accettare, nei prossimi 10<br />

anni, almeno 1 milione di immigrati. Il<br />

probabile e prossimo ingresso della<br />

Bulgaria nell’Unione europea inoltre<br />

la renderà un Paese di forte attrazione<br />

per persone originarie del terzo<br />

mondo e dalla Comunità degli Stati<br />

Indipendenti. In molti in Bulgaria stanno<br />

iniziando a sottolineare come sia<br />

necessario accettare soprattutto immigrati<br />

provenienti da zone che sono culturalmente<br />

e dal punto di vista religioso<br />

simili alla cultura e fede professata<br />

dalla maggior parte dei bulgari, come<br />

per esempio le minoranze bulgare in<br />

Ucraina, Moldavia e in parte<br />

Macedonia. Preoccupa in particolare<br />

l’immigrazione di persone provenienti<br />

da Paesi mussul<strong>mani</strong>. La Bulgaria non<br />

vuole essere il paese che si prende la<br />

responsabilità di conciliare, nell’UE, il<br />

mondo arabo con quello europeo. Per<br />

questo in molti sperano che il prossimo<br />

autunno la Turchia avvii effettivamente<br />

i negoziati per l’integrazione<br />

nell’UE e si assuma il fardello di essere<br />

confine dell’Unione a sud-est e di<br />

trovare un equilibrio tra islam e cristianesimo.<br />

SLOVACCHIA<br />

E’ stata fondata una nuova<br />

associazione di datori di lavoro<br />

Un gruppo di 18 unioni imprenditoriali<br />

ed otto membri individuali dell’area<br />

produzione e servizi hanno istituito<br />

una nuova organizzazione di<br />

datori di lavoro, a causa del malcontento<br />

riguardante il funzionamento<br />

dell’associazione dei datori di lavoro<br />

slovacchi AZZZ.<br />

L’Unione dei datori di lavoro della<br />

Repubblica (RUZ) è volta a tutelare ed<br />

esercitare gli interessi comuni dei<br />

datori di lavoro slovacchi allo scopo di<br />

migliorare l’ambiente imprenditoriale<br />

locale, non a tutelare interessi individuali.<br />

L’associazione vuole diventare un<br />

partner per il Governo <strong>nelle</strong> trattative<br />

tripartite (Governo-Organizzazioni<br />

collettive- datori di lavoro).<br />

RUZ copre 26 aziende che impiegano<br />

circa 350.000 persone in totale.<br />

L’industria dell’automobile<br />

aiuta a migliorare lo standard di<br />

vita Lo sviluppo dell’industria dell’automobile<br />

rappresenta un mezzo per<br />

migliorare lo standard di vita degli slovacchi.<br />

Lo ha affermato il Ministro<br />

dell’Economia Rusko, il quale ha<br />

anche sottolineato che la Slovacchia<br />

ha saputo approfittare di questo temporaneo<br />

vantaggio grazie anche agli<br />

attuali bassi costi degli investimenti, in<br />

particolare per quanto riguarda la formazione<br />

della manodopera.<br />

Nonostante il livello di competenza<br />

dei tecnici slovacchi sia sopra la<br />

media, si ritiene necessario creare un<br />

migliore collegamento tra la formazione<br />

teorica e pratica degli studenti,<br />

magari istituendo centri di ricerca<br />

comuni con le università.<br />

A questo scopo si rendono necessari<br />

aiuti finanziari per le università.<br />

La Commissione Europea<br />

raccomanda riduzione dei<br />

debiti e della disoccupazione<br />

La Commissione Europea ha chiesto<br />

alla Slovacchia l’ulteriore riduzione<br />

del deficit della finanza pubblica e di<br />

eliminare i problemi strutturali del<br />

mercato del lavoro per potenziare la<br />

produttività della manodopera.<br />

Stando alla valutazione della CE, il<br />

tasso di occupazione slovacco del<br />

57% è tra i più bassi nell’UE, mentre il<br />

tasso di disoccupazione sarebbe tra i<br />

più alti.<br />

Il governo slovacco, insieme ai<br />

governi dei nuovi stati membri, potranno<br />

beneficiare di una guida all’applicazione<br />

<strong>delle</strong> regole europee per l’economia<br />

e degli obiettivi dell’agenda<br />

di Lisbona volti alla creazione di una<br />

economia mondiale più efficiente<br />

entro il 2010.<br />

La Slovacchia deve maggiormente<br />

supportare le imprese e creare le condizioni<br />

per potenziare la produttività,<br />

al momento di gran lunga al di sotto<br />

della media europea.<br />

La CE raccomanda inoltre il miglioramento<br />

del sistema scolastico e <strong>delle</strong><br />

qualifiche degli operatori del settore<br />

educativo, supporto alla ricerca e<br />

all’innovazione.<br />

Il PIL in rialzo del 4-5% nei<br />

prossimi anni<br />

Le proiezioni di crescita del PIL del<br />

Ministero <strong>delle</strong> Finanze per gli anni<br />

2004-2007 prevedono una crescita<br />

del 4-5% per anno.<br />

Gli analisti dello Slovak and World<br />

Economics Institute prevedono un<br />

aumento della domanda interna che<br />

porterà parallelamente alla diminuzione<br />

<strong>delle</strong> esportazioni.<br />

Grazie all’afflusso di investimenti<br />

diretti stranieri nel settore automobilistico,<br />

non dovrebbero esserci problemi<br />

nei prossimi anni per quanto riguarda<br />

la bilancia dei pagamenti.<br />

WTO chiede alla Slovacchia<br />

maggiori sforzi nel settore<br />

agricolo<br />

Il leader della WTO top leader<br />

chiede maggiori azioni della<br />

Slovacchia nella ricerca di soluzioni<br />

per il mercato dei prodotti agricoli ed<br />

un approccio riformatore per risolvere<br />

i problemi economici del settore.<br />

Le azioni sono aspettate per il prossimo<br />

luglio.<br />

Approvata la legge per la<br />

regolamentazione dell’IVA<br />

Il Parlamento Slovacco ha riapprovato<br />

una legge chiave che regola<br />

l’IVA sulle importazioni ed esportazioni<br />

tra paesi dell’Unione Europea, su<br />

cui era stato posto il veto il mese scorso<br />

dal Presidente Schuster.<br />

Il veto del Presidente aveva sollevato<br />

parecchie discussioni, il ministro<br />

<strong>delle</strong> Finanze aveva affermato che la<br />

decisione di porre tale veto avrebbe<br />

avuto serie ripercussioni sull’entrata<br />

della Slovacchia nell’Unione.<br />

Dei 133 presenti, 78 hanno votato<br />

a favore, 11 contro e 44 si sono astenuti<br />

dal voto. La Costituzione prevede<br />

che almeno 76 siano i voti favorevoli<br />

per passare una legge su cui è posto<br />

un veto.<br />

SERBIA<br />

Cresce il numero dei<br />

pensionati, diminuisce quello<br />

dei lavoratori<br />

In base ai dati del Fondo per le<br />

pensioni e la previdenza sociale, il<br />

numero dei lavoratori in Serbia lo<br />

scorso anno è diminuito di circa<br />

74.000 unità rispetto al 2002. Nello<br />

stesso periodo invece il numero dei<br />

pensionati è aumentato di circa 3.700<br />

unità.<br />

La media annuale di occupati nel<br />

2003 era di 1.383.807 e quella di<br />

pensionati di 1.200.534, ossia questi<br />

ultimi erano 868 ogni 1.000 occupati.<br />

Crediti alle PMI serbe da<br />

parte della BEI<br />

Le piccole e medie imprese serbe<br />

potranno usufruire di crediti allo sviluppo<br />

per l’importo di 40 milioni da<br />

parte della Banca Europea per gli<br />

Investimenti (BEI). Il governatore della<br />

Banca Centrale di Serbia, Radovan<br />

Jelasic, in una dichiarazione alla stampa<br />

ha precisato che tale credito verrà<br />

distribuito tramite le banche serbe<br />

Eksim Banka e Komercijalna Banka. Il<br />

credito sarà concesso per un periodo<br />

da 10 a 20 anni al tasso di interesse<br />

annuo del 6-7%.<br />

Restrizioni alle importazioni<br />

di prodotti usati<br />

Il Direttorato per la protezione<br />

ambientale serbo ha annunciato che<br />

non rilascerà permessi per l’importazione<br />

di prodotti usati di scarsa qualità,<br />

viceversa a partire dal 19 aprile<br />

non occorreranno permessi per l’importazione<br />

di prodotti usati ma di<br />

buona qualità.<br />

La decisione è conseguenza dell’aumento<br />

di importazioni di prodotti<br />

usati come computer e altri elettrodomestici<br />

già datati e quindi con una vita<br />

utile molto breve. Questi prodotti<br />

diventano rifiuti in breve tempo e<br />

necessitano quindi di smaltimento con<br />

conseguenti notevoli costi che la<br />

Serbia attuale non può permettersi.<br />

La rivista Limes avrà la sua<br />

versione in serbo<br />

La versione in lingua serba della<br />

rivista Limes, si chiamerà “Limes plus”,<br />

e sarà edita dalla casa editrice serba<br />

Clio. Il numero di lancio della nuova<br />

rivista, rivolto al pubblico balcanico<br />

più interessato ai grandi temi della<br />

politica internazionale e della geopolitica,<br />

si concentra su una selezione dei<br />

due recenti numeri di Limes dedicati<br />

all’Europa orientale “Il nostro Oriente”<br />

e alla questione islamica “Progetto<br />

Jihiad”, integrati con contributi di<br />

autori locali. In un comunicato di presentazione,<br />

si legge che l’Ambasciata<br />

italiana non si attribuisce alcuna<br />

responsabilità per le opinioni espresse<br />

dagli autori degli articoli, nonostante<br />

abbia deciso di offrire le proprie sale<br />

per la presentazione della rivista, da<br />

sempre aperta a contributi provenienti<br />

da diverse aree politiche e culturali, in<br />

ragione dell’importanza e <strong>delle</strong> potenzialità<br />

insite nella diffusione in Serbia e<br />

Montenegro di una iniziativa italiana<br />

che gode di notevole prestigio anche<br />

al di fuori dei nostri confini. “Limes<br />

plus” segue analoghi esperimenti già<br />

condotti con successo con “Limes<br />

France”, “What Italy stand for” (destinata<br />

agli Stati Uniti) e “Heartland” (diffusa<br />

in Asia e in Estremo Oriente). La<br />

pubblicazione a Belgrado di un’edizione<br />

specificamente dedicata ai temi<br />

balcanici costituisce inoltre un importante<br />

segnale dell’interesse e dell’attenzione<br />

con cui in Italia da sempre si<br />

guarda ai problemi e agli sviluppi di<br />

quest’area.<br />

Il 13 giugno nuove elezioni<br />

presidenziali<br />

Quello che la Serbia si appresta ad<br />

effettuare, è il quarto tentativo in un<br />

anno e mezzo per l’elezione del Capo<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

dello Stato. Dalle elezioni del 13 giugno,<br />

però, uscirà certamente il nome<br />

del nuovo presidente, in quanto nel<br />

febbraio scorso il Parlamento ha abrogato<br />

il quorum del 50 per cento più<br />

uno dei votanti, che era stato il motivo<br />

del fallimento <strong>delle</strong> precedenti tornate<br />

elettorali. Attualmente candidati in<br />

lizza sono il radicale Tomislav Nikolic<br />

ed il riformista Boris Tadic esponente<br />

del partito democratico (Ds), attualmente<br />

Ministro della difesa. Non sembra,<br />

al momento, intenzionato a candidarsi<br />

alla poltrona il Primo Ministro<br />

Vojislav Kostunica, il quale si era candidato<br />

in passato in due <strong>delle</strong> tre fallite<br />

edizioni <strong>delle</strong> presidenziali.<br />

REPUBBLICA CECA<br />

La sicurezza del lavoro sui<br />

cantieri<br />

Nei grandi cantieri in futuro<br />

dovrebbe operare il “coordinatore“, il<br />

cui compito sarà quello di controllare<br />

se vengono rispettate le norme di sicurezza<br />

sui cantieri. E‘ questa la nuova<br />

proposta di legge del governo, che la<br />

Camera sta valutando in questi giorni.<br />

Già da tempo, il Ministero del Lavoro<br />

aveva fatto presente l’alta percentuale<br />

di infortuni sui cantieri e la necessità<br />

di prendere dei provvedimenti.<br />

L’anno scorso sono stati registrati ben<br />

5545 infortuni sul lavoro, di cui 46<br />

mortali.<br />

Assicurazione infortuni<br />

Il Governo ha approvato la proposta<br />

di far gestire, dal primo gennaio<br />

del 2005, l’assicurazione infortuni dei<br />

dipendenti all’Amministrazione della<br />

sicurezza sociale. Attualmente, invece,<br />

l’assicurazione viene offerta dalle due<br />

agenzie di assicurazione, la Ceska<br />

pojistovna e la Kooperativa. Secondo i<br />

sindacati, è lo stato, e non soggetti<br />

commerciali, a dover garantire il rimborso<br />

del danneggiato in caso di<br />

infortuni o danni alla salute causati sul<br />

lavoro. Secondo gli autori della proposta<br />

del ministero del lavoro, la legge<br />

sull’assicurazione infortuni rafforzerà<br />

la prevenzione e la riabilitazione postinfortunio.<br />

La legge dovrebbe definire anche i<br />

rimborsi e i compensi, oltrechè motivare<br />

le ditte ad adottare le disposizioni<br />

per ridurre i rischi di infortuni.<br />

Attualmente vige l’assicurazione obbligatoria<br />

di responsabilità del datore di<br />

lavoro per danno in caso di infortunio<br />

sul lavoro o malattia, sistema introdotto<br />

“provvisoriamente“ nel 1993.<br />

Secondo gli specialisti, detto sistema<br />

non motiva i datori di lavoro affinchè<br />

siano più attenti alla sicurezza sul lavoro.<br />

Zoner Software acquista il<br />

40% di Globe Internet.<br />

Lo sviluppatore di software Zoner<br />

Software ha acquisito il 40% del suo<br />

competitore Globe Internet. Il costo<br />

dell’operazione non è stato reso noto.<br />

Secondo i dati di HorMart, società per<br />

le ricerche di mercato, Globe Internet<br />

è la maggiore società ceca di registrazione<br />

di domini, seguita da Internet CZ<br />

e Zoner Software. Globe Internet è<br />

entrata nel mercato nel 1996 ed<br />

attualmente occupa le posizioni di vertice<br />

nella lista <strong>delle</strong> 50 società tecnologiche<br />

in maggiore espansione stilata<br />

da Deloitte & Touche.O<br />

Le informazioni<br />

sono fornite dagli studi associati<br />

partners group • www.icpartnersgroup.net<br />

11


12<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Gordeyev: aumentare le<br />

campagne a cereali<br />

CHERKESS. La Russia deve migliorare<br />

l’uso di quei terreni agricoli<br />

attualmente sottoutilizzati e recuperare<br />

quelli completamente abbandonati, al<br />

fine di espandere le aree seminate a<br />

cereali e raggiungere una produzione<br />

annuale di 120 milioni di tonnellate: è<br />

quanto ha affermato il ministro russo<br />

dell’agricoltura e della pesca, Alexei<br />

Gordeyev, durante un incontro con le<br />

aziende agricole della Karachai-<br />

Cherkessia.<br />

Secondo Gordeyev, nello scorso<br />

autunno sono stati seminati a grano<br />

invernale 2,5 milioni di ettari in più<br />

rispetto all’annata precedente; attualmente,<br />

molte campagne russe vengono<br />

utilizzate per cultivare a basso rendimento<br />

di raccolto, sicuramente<br />

meno importanti dei cereali, ha sottolineato<br />

il ministro.<br />

La provincia di Salerno<br />

“gradita” ai russi<br />

SALERNO. La Camera di commercio<br />

di Salerno ha confermato il grande<br />

successo riscontrato alla recente<br />

Borsa del turismo di Mosca da parte<br />

<strong>delle</strong> destinazioni salernitane, presentate<br />

promozionalmente dalla regione<br />

Campania.<br />

Andrea De Simone, presidente<br />

della commissione turismo del consiglio<br />

regionale, ha dichiarato che<br />

“obbiettivo prioritario della regione è<br />

quello di incentivare i flussi turistici<br />

dalla Russia e dagli altri paesi dell’est<br />

europeo. La provincia di Salerno ed in<br />

particolare le coste di Amalfi e del<br />

Cilento rappresentano mete gradite”.<br />

Particolare attenzione è stata dedicata<br />

anche al turismo eno-gastronomico<br />

tipico ed all’artigianato, e si è<br />

parlato di incentivi regionali per collegamenti<br />

aerei da Mosca a Napoli,<br />

mentre sono stati numerosi gli accordi<br />

sottoscritti tra albergatori e tour operator<br />

salernitani e russi.<br />

L’export di metalli nel<br />

primo bimestre<br />

MOSCA. Nel primo bimestre dell’anno<br />

le esportazioni russe di alluminio<br />

oltre la C.S.I. sono aumentate su<br />

base annuale del 72%, si legge in un<br />

comunicato stampa del Comitato<br />

doganale; Mosca ha esportato oltre i<br />

confini dell’ex Unione Sovietica<br />

LA SELEZIONE <strong>delle</strong> notizie<br />

da Interus News<br />

757.800 tonnellate di alluminio, mentre<br />

l’export di nichel è calato del 6,8%<br />

a 32.400 tonnellate, e quello di<br />

acciaio in rotoli del 10%, ad 1,4<br />

milioni di tonnellate.<br />

Anche le esportazioni di rame sono<br />

calate del 10%, a 61.500 tonnellate,<br />

rispetto allo stesso periodo di riferimento<br />

di un anno fa; la Federazione<br />

Russa resta comunque il maggiore<br />

estrattore mondiale di nichel, ed il<br />

secondo produttore di alluminio.<br />

Diminuiscono le previsioni<br />

per la mietitura 2004<br />

MOSCA. La Russia ha tagliato le<br />

sue previsioni per la mietitura cerealicola<br />

2004 a 75 milioni di tonnellate<br />

dagli originari 75-80 milioni, ha<br />

dichiarato il ministro dell’agricoltura<br />

Alexei Gordeyev; la nuova stima indica<br />

comunque sempre un aumento<br />

rispetto alla scorsa stagione agricola,<br />

quando furono mietuti 67,2 milioni di<br />

tonnellate, dopo le due ottime stagioni<br />

precedenti, che avevano assicurato<br />

86,6 milioni di tonnellate di raccolto<br />

nel 2002 ed 85,2 nel 2001, permettendo<br />

al paese di divenire il leader<br />

mondiale nell’export di cereali, in concomitanza<br />

con un drastico calo della<br />

produzione <strong>nelle</strong> Americhe.<br />

Nello scorso mese di febbraio, la<br />

Russia è inoltre diventata un netto<br />

importatore di grano per la prima<br />

volta negli ultimi tre anni, secondo i<br />

dati statistici resi noti dal Comitato<br />

doganale: l’import è infatti ammontato<br />

a 30.400 tonnellate, rispetto alle<br />

17.500 dell’export.<br />

Le importazioni di marzo dovrebbero<br />

aver superato le 60.000 tonnellate,<br />

dicono gli esperti, mentre le<br />

esportazioni sarebbero state pressoché<br />

inesistenti.<br />

Record di tir ai confini<br />

finlandesi<br />

HELSINKI. Il traffico pesante ai<br />

punti di frontiera tra la Russia e la<br />

Finlandia nel primo trimestre dell’anno<br />

è aumentato di quasi il 20% rispetto al<br />

gennaio-marzo 2003: si sono contati<br />

infatti sino ad 83.000 tir, ha riportato<br />

la televisione di stato finlandese.<br />

La movimentazione più intensa è<br />

risultata alla fine del mese scorso, con<br />

un totale settimanale di 9.000 camion<br />

transitati da Vaalimaa e Nuijama, il<br />

tasso più alto degli ultimi sei anni.<br />

Un’etichetta per tutti gli<br />

OGM<br />

MOSCA. Tutti i prodotti alimentari<br />

geneticamente modificati recheranno<br />

presto un’apposita etichetta di riconoscimento,<br />

ha comunicato l’Ispettorato<br />

sanitario di stato; per la marcatura di<br />

tali prodotti, è entrato in vigore dal<br />

1999 un sistema di marcatura volontaria,<br />

mentre ora, anche a seguito di<br />

analoghe decisioni UE, diverrà obbligatorio<br />

per tutti i prodotti contenenti<br />

OGM per più dello 0,9%.<br />

Sulla base di una ricerca pubblica,<br />

lo stato russo ha permesso l’utilizzazione<br />

nella fabbricazione alimentare<br />

di 13 tipi di sostanze vegetali geneticamente<br />

alterate: si tratta di 3 varietà<br />

di soia, 6 di mais, 2 di patata, 1 di<br />

barbabietola, ed 1 di riso.<br />

Gazprom rafforza il settore<br />

elettricità<br />

MOSCA. Gazpprom, il più grande<br />

gruppo del gas naturale al mondo,<br />

espanderà le sue attività anche alla<br />

produzione di energia elettrica e di<br />

GPL, ha riportato il Financial Times<br />

citando un’intervista al suo presidente,<br />

Alexei Miller.<br />

L’holding possiede circa il 10% di<br />

UES, l’utility elettrica nazionale; per<br />

Miller, Gazprom non verrà privatizzata,<br />

ed ha anzi chiesto che venga<br />

aumentata la partecipazione del 38%<br />

attualmente detenuta dallo stato.<br />

Frattanto, i prezzi del gas sul mercato<br />

domestico dovrebbero venire<br />

aumentati dagli attuali 28 a 40 dollari<br />

ogni 1.000 metri cubi nei prossimi<br />

due anni.<br />

Auchan aprirà il quarto<br />

supermercato a Pushkino<br />

MOSCA. Auchan, la terza maggiore<br />

catena francese di supermercati,<br />

potrebbe aprire nella regione di<br />

Mosca il suo quarto outlet; attualmente<br />

sono allo studio 10 diversi siti in<br />

altrettante cittadine, ma la scelta ricadrà<br />

probabilmente su Pushkino.<br />

La nuova struttura potrebbe aprire<br />

entro l’inizio del 2006 ed ospitare al<br />

suo interno anche altri negozi di brand<br />

francesi, come Leroy Merlin (articoli<br />

per la casa) e Decathlon (attrezzi per<br />

lo sport).<br />

Sun Interbrew porta Stella<br />

Artois in Russia<br />

MOSCA. Le seconde distillerie di<br />

birra russe per importanza, Sun<br />

Interbrew, hanno lanciato la produzione<br />

in loco del proprio brand principale,<br />

Stella Artois; il prodotto verrà<br />

imbottigliato presso lo stabilimento<br />

sociale di Novocheboksar in<br />

Chuvashia.<br />

Le vendite di questo brand, considerato<br />

premium e fino ad ora importato<br />

dall’Ucraina, sono aumentate su<br />

base annuale lo scorso anno del<br />

114%.<br />

Silovye Mashiny: tender da<br />

250 milioni di dollari in India<br />

MOSCA. Il gruppo Siloviye<br />

Mashiny si è aggiudicato un tender da<br />

250 milioni di dollari per il rifornimento<br />

di turbine elettriche all’ente pubblico<br />

indiano National Thermal Power; la<br />

collaborazione quinquennale comprende<br />

la costruzione, consegna, e<br />

messa in operazione di tre turbine da<br />

600 megawatt destinate ad una centrale<br />

termica.<br />

Il gruppo russo ha battuto la francese<br />

Alstom ed un consorzio di ditte<br />

giapponesi capeggiato da Marubeni<br />

Corporation e Toshiba Corporation.<br />

Siloviye Mashiny è prevista fondersi<br />

con il rivale OMZ entro il terzo trimestre<br />

del 2004, per creare la più<br />

grande holding <strong>russa</strong> della meccanica,<br />

con vendite annuali stimate in 1<br />

miliardo di dollari; Siloviye dispone di<br />

quattro fabbriche nel nord-ovest della<br />

Russia, oltre ad una società di design<br />

ed una commerciale.<br />

Siloviye Mashiny è il principale<br />

produttore russo di impianti e macchinari<br />

elettrici per centrali termiche,<br />

idroelettriche, a gas, e nucleari, per le<br />

linee di trasmissione e distribuzione<br />

dell’energia, e per i mezzi di trasporto;<br />

l’holding, che esporta in 87<br />

paesi del mondo, comprende le società<br />

Electrosila, gli Stabilimenti metallurgici<br />

di San Pietroburgo, lo<br />

Stabilimento di Polzunova, lo<br />

Stabilimento turbine di Kaluzhskaya, e<br />

Mahenergeksport.<br />

“Mir” apre a Perm<br />

PERM. La catena <strong>russa</strong> di elettrodomestici<br />

e di articoli elettronici Mir<br />

ha aperto il suo nuovo centro nella<br />

città di Perm, con investimenti per un<br />

totale di 600.000 dollari; il gruppo si<br />

attende che le vendite del nuovo outlet<br />

raggiungano quest’anno i 12<br />

milioni di dollari, contando per il 10%<br />

del mercato dell’elettronica nella<br />

regione di Perm, e per il 20% entro il<br />

2005.<br />

Nel 2004, il gruppo intende aprire<br />

un totale di 15 nuovi negozi <strong>nelle</strong><br />

regioni russe, aumentando la rete a<br />

39 outlet, inclusi 19 a Mosca; il turnover<br />

2003 di Mir è ammontato a 200<br />

milioni di dollari.<br />

Coca-Cola aumenta i<br />

brand prodotti localmente<br />

MOSCA. Coca-Cola HBC Eurasia<br />

ha iniziato la produzione locale in<br />

Russia del brand Nestea, con investimenti<br />

nel progetto da 10 milioni di<br />

dollari, si legge in una nota stampa; la<br />

capacità produttiva è di 30 milioni di<br />

litri all’anno.<br />

Coca Cola ha anche annunciato<br />

l’introduzione di due nuovi beverage<br />

non alcolici sul mercato russo a partire<br />

dal mese prossimo, Sprite Ice e<br />

Fanta Pineapple.<br />

La multinazionale ha costruito il<br />

suo primo stabilimento in Russia nel<br />

1994, e ne dispone attualmente di un<br />

totale di 11 a Mosca, San Pietroburgo,<br />

Mineralnye Vody, Vladivostyok,<br />

Nizhny Novgorod, Samara, Volgograd,<br />

Yekaterinburg, Krasnoyarsk,<br />

Novosibirsk, ed Oryol, avendo investito<br />

nel paese alla fine del 2003 un<br />

totale di 850 milioni di dollari.<br />

I motori diesel di “Zvezda”<br />

in Algeria<br />

SAN PIETROBURGO. La società<br />

Zvezda di San Pietroburgo ha firmato<br />

un contratto con Rosoboronexport per<br />

la consegna e la messa in operazioni<br />

di motori diesel in Algeria, per un<br />

controvalore di 3,6 milioni di dollari.<br />

Le spedizioni inizieranno alla fine<br />

di aprile, e saranno completate in 16<br />

mesi; si tratta, per il gruppo russo, del


maggiore ordine degli ultimi anni.<br />

Zvezda progetta e costruisce motori<br />

e generatori diesel per navi, locomotori,<br />

ed altri usi industriali; la partecipazione<br />

di maggioranza (72%) è detenuta<br />

dall’holding moscovita Skorostny<br />

Flot.<br />

Impeksbank negozia<br />

l’acquisto di Boeing-757<br />

MOSCA. Impeksbank sta organizzando<br />

il lato finanziario, per la moscovita<br />

Center-Capital, in un’operazione<br />

di acquisto di otto Boeing-757 dalle<br />

linee tedesche Condor Flugdienst, un<br />

sussidiario di Lufthansa, ha reso noto<br />

l’istituto bancario.<br />

Sinora, di concerto con un gruppo<br />

di banche partner straniere, tra cui<br />

Commerzbank ed ING-BHF-Bank di<br />

Francoforte, ha completato il finanziamento<br />

per la consegna di due aerei al<br />

prezzo di 19 milioni di dollari; il termine<br />

del credito è particolarmente corto<br />

(sei mesi).<br />

Gli aviomobili entreranno a far<br />

parte della flotta di Vim-Avia, parte<br />

dell’holding Center-Capital, e verranno<br />

utilizzati sia per voli domestici che<br />

internazionali.<br />

Vim-Avia, fondata nel 2002, possiede<br />

ora due AN-12 merci ed undici<br />

IL-62 passeggeri; Impeksbank è una<br />

<strong>delle</strong> prime 30 banche russe, ed il suo<br />

portafoglio crediti nel 2003 è aumentato<br />

del 78% raggiungendo i 399<br />

milioni di dollari.<br />

Fradkov parla contro la<br />

privatizzazione di oleodotti e<br />

risorse forestali<br />

MOSCA. Non vi saranno oleodotti<br />

privati in Russia, ha dichiarato il primo<br />

ministro Mikhail Fradkov alla stampa:<br />

“il carattere pubblico degli stessi è il<br />

cuore dell’infrastruttura e ne rappresenta<br />

il vantaggio competitivo”;<br />

secondo Fradkov, l’accesso agli oleodotti<br />

russi deve rimanere perciò libero.<br />

Il premier ha espresso anche il suo<br />

parere negativo per la prevista privatizzazione<br />

<strong>delle</strong> risorse forestali russe:<br />

affitti a lungo termine, come sinora è<br />

stato fatto, sarebbero sufficienti, mentre<br />

prevederne la piena proprietà privata<br />

sarebbe un passo “non produttivo”.<br />

Per Fradkov si tratta di una misura<br />

che la stessa popolazione non vede<br />

con favore, e non ha perciò escluso<br />

una profonda revisione del nuovo<br />

codice forestale attualmente in discussione,<br />

peraltro già preliminarmente<br />

approvato dallo stesso governo.<br />

Il Consiglio <strong>delle</strong> assemblee legislative,<br />

che riunisce tutti i presidenti<br />

degli organi legislativi regionali, ha<br />

raccomandato al governo di rivedere<br />

l’attuale formulazione del nuovo codice:<br />

secondo l’alto organo, le risorse<br />

forestali dovrebbero rimanere di proprietà<br />

del de<strong>mani</strong>o pubblico, anzi si<br />

dovrebbero rafforzare i poteri supervisori<br />

dello stato sulla gestione <strong>delle</strong><br />

stesse.<br />

Dall’estate sotto controllo<br />

le transazioni immobiliari<br />

oltre i 2,5 milioni di rubli<br />

MOSCA. La lotta al riciclaggio del<br />

denaro proveniente da attività illecite<br />

in Russia conosce un nuovo giro di<br />

vite: a partire dall’estate, tutte le transazioni<br />

immobiliari eccedenti per valore<br />

i 2,5 milioni di rubli (circa 84.000 dollari)<br />

verranno monitorate dallo stato,<br />

ha riportato il quotidiano Izvestia.<br />

Viktor Zubkov, direttore del Servizio<br />

federale per il monitoraggio finanziario,<br />

creato per combattere il riciclaggio<br />

economico, ha affermato che la<br />

prossima misura riguarderà le transazioni<br />

di borsa.<br />

Secondo le nuove regole, agenti<br />

immobiliari e notai dovranno segnalare<br />

tutte le transazioni riguardanti gli<br />

immobili ed eccedenti la suddetta cifra<br />

al Servizio: Zubkov si rende conto che<br />

a Mosca la stessa somma rappresenta<br />

all’incirca il costo di un bilocale, ma<br />

secondo il medesimo la gente perbene<br />

non dovrà preoccuparsi più di tanto di<br />

questi controlli, che con il tempo rivestiranno<br />

carattere di routine.<br />

Verranno studiati una ventina di criteri<br />

che definiranno i contratti “sospetti”,<br />

ed in loro presenza, la transazione<br />

verrà più attentamente studiata dagli<br />

analisti dell’ente.<br />

La Russia su Marte?<br />

MOSCA. La società aero-spaziale<br />

<strong>russa</strong> “Aviakosmicheskiye Sistemi”<br />

avrebbe predisposto un piano per una<br />

spedizione umana sul pianeta Marte<br />

che potrebbe divenire realtà già nel<br />

2009-2014, di cui il direttore generale,<br />

Oleg Aleksandrov, ha discusso nel<br />

corso di una conferenza stampa.<br />

Il piano avrebbe già ricevuto il<br />

parere positivo dell’Istituto centrale per<br />

la ricerca sulle macchine; uno dei<br />

direttori di dipartimento di quest’ultima<br />

istituzione, Georgy Uspensky, ha affermato<br />

che la caratteristica saliente del<br />

programma è il fatto che si basa su<br />

tecnologie e sistemi già sviluppati<br />

dalla Russia.<br />

E’ prevista la messa in orbita, utilizzando<br />

razzi Proton od Arian, definiti<br />

anche “ecologicamente puliti” ed in<br />

grado di trasportare sino a 20 tonnellate<br />

di cargo, di due satelliti, e la<br />

costruzione direttamente nello spazio<br />

vicino del modulo interplanetario vero<br />

e proprio, dal peso finale di circa 300<br />

tonnellate.<br />

Il volo su Marte potrebbe coinvolgere<br />

fino a sei cosmonauti, con un veicolo<br />

semovente che atterrerebbe poi<br />

sul pianeta rosso; il costo del piano<br />

sarebbe di circa 5 miliardi di dollari, e<br />

ci si attende che i finanziamenti giungano<br />

da investitori privati.<br />

Per ora, la società ideatrice si<br />

accontenterebbe di riuscire a portare il<br />

progetto all’analisi dei prestigiosi<br />

laboratori di ricerca Lavochkin, ed agli<br />

stabilimenti aero-spaziali Kvant e<br />

Fakel.<br />

Importante IPO di “Kalina”<br />

YEKATERINBURG. La società di<br />

cosmetici Kalina si appresta alla fine di<br />

aprile a divenire il primo gruppo russo<br />

del suo settore a realizzare un’offerta<br />

pubblica di titoli (1,4 milioni), da cui<br />

spera di realizzare 26 milioni di dollari<br />

(il valore di ciascuna azione sarà<br />

compreso fra i 18,4 ed i 20,5 dollari);<br />

le nuove emissioni azionarie dovrebbero<br />

eguagliare le vendite di quelle<br />

esistenti da parte del management e<br />

della Banca europea per la ricostruzione<br />

e sviluppo, che controlla il 9,23%<br />

di Kalina, soprannominata anche la<br />

“Procter & Gamble <strong>russa</strong>”.<br />

I capitali verranno utilizzati per sviluppare<br />

i propri brand, ha riferito il<br />

direttore finanziario del gruppo,<br />

Alexander Petrov; Timur Goryayev,<br />

direttore generale di Kalina, è anche il<br />

suo azionista più grande, con il<br />

66,04%.<br />

Il gruppo Kalina copre un’ampia<br />

gamma di articoli cosmetici che va dai<br />

dentifrici ai prodotti per la cura della<br />

pelle, fino ai detergenti per l’uso<br />

domestico. Con un totale di 7 stabilimenti<br />

in Uzbekistan, Ucraina, e Russia,<br />

la società di Yekaterinburg ha chiuso il<br />

2003 con un incremento <strong>delle</strong> vendite<br />

del 25% (per un netto di 124,6 milioni<br />

di dollari).<br />

Con Faberlic, ha inoltre iniziato la<br />

produzione di prodotti per la cura<br />

della pelle dedicati ad un segmento di<br />

tipo alto, che in termini qualitativi<br />

poco si discostano dai loro analoghi di<br />

tipo occidentale.<br />

La Russia nord-occidentale<br />

si sposta in Italia<br />

MILANO. Alla fine di aprile sono<br />

iniziate a Milano le “giornate della<br />

Russia nord-occidentale”, con un’esposizione<br />

su “Russia-Italia: cooperazione<br />

d’affari”, ma che continueranno<br />

tutto l’anno con incontri business<br />

anche a Venezia, Genova, e Torino, e<br />

che avranno il loro culmine nel prossimo<br />

autunno, con la programmata visita<br />

di Putin.<br />

Per il primo meeting, delegazioni<br />

<strong>delle</strong> regioni circostanti San<br />

Pietroburgo si sono incontrate con i<br />

vertici del comune di Milano e della<br />

regione Lombardia.<br />

Una ditta austriaca metterà<br />

a nuovo gli inceneritori di<br />

Mosca<br />

MOSCA. La società austriaca EVN<br />

si è aggiudicata per 209 milioni di<br />

dollari un tender del municipio di<br />

Mosca finalizzato all’ammodernamento<br />

di uno dei tre inceneritori cittadini;<br />

la capacità della struttura sarà portata,<br />

con i lavori che verranno conclusi<br />

entro il 2007, da 200.000 a 330.000<br />

tonnellate all’anno.<br />

I moscoviti producono ogni anno<br />

circa 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti,<br />

secondo statistiche ufficiali; un sistema<br />

brevettato di filtri renderà sia i gas che<br />

le ceneri residue compatibili con l’ambiente,<br />

mentre il vapore generato<br />

dallo stabilimento verrà utilizzato per<br />

la produzione di elettricità e per il<br />

riscaldamento cittadino.<br />

Troppi petroldollari:<br />

pericolo per l’economia<br />

MOSCA. Il vice primo ministro<br />

Alexander Zhukov ha dichiarato nel<br />

corso di un incontro con<br />

l’Associazione <strong>delle</strong> banche russe che<br />

l’inaspettata crescita della base monetaria<br />

che il paese sta guadagnando<br />

dalle sue ingenti esportazioni di petrolio,<br />

potrebbe minacciare la ripresa<br />

economica. Il forte afflusso di petroldollari<br />

sta infatti spingendo fortemente<br />

verso l’alto il valore della moneta<br />

nazionale, il rublo.<br />

“La base monetaria nazionale è<br />

cresciuta a livelli senza precedenti”, ha<br />

dichiarato Zhukov, “un tasso di monetizzazione<br />

ancora più alto potrebbe,<br />

a mio parere, essere piuttosto pericoloso<br />

per l’economia”, in quanto il<br />

debole sistema bancario russo non<br />

sarebbe in grado di elaborare tale<br />

ammontare.<br />

Secondo Sergei Ignatyev, governatore<br />

della Banca Centrale <strong>russa</strong>, la<br />

base monetaria nazionale è aumentata<br />

su base annuale del 32% nel 2002<br />

e del 51% nel 2003.<br />

La Russia prossima ad<br />

estinguere il debito ex Urss<br />

MOSCA. La Russia conta di estinguere<br />

il rimanente debito ereditato<br />

dall’Unione Sovietica, che ammonta a<br />

circa 4 miliardi di dollari, entro la fine<br />

dell’anno, ha dichiarato il vice ministro<br />

<strong>delle</strong> finanze, Sergei Kolotukhin.<br />

Più in particolare, questo comprende<br />

1,7 miliardi di dollari dovuti al<br />

Kuwait, 1,2 miliardi di dollari a Serbia<br />

e Montenegro, 460 milioni di dollari<br />

dovuti alla Turchia, 300 alla Cina,<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

200 agli Emirati Arabi Uniti, e 100<br />

milioni di dollari ad un gruppo di altri<br />

paesi.<br />

PIL al +8% nel primo<br />

trimestre<br />

MOSCA. Il tasso di crescita del<br />

prodotto interno lordo russo ha raggiunto<br />

l’8% nel primo trimestre del<br />

2004, rispetto allo stesso periodo di<br />

riferimento del 2003, ha comunicato il<br />

ministero dello sviluppo economico e<br />

del commercio.<br />

Secondo gli ultimi dati rilasciati dal<br />

Comitato statistico, il Pil russo nel<br />

2003 sarebbe ammontato al 7,3%,<br />

mentre le stime di crescita per il 2004<br />

parlano del 6,4%.<br />

La Tata Motors costruisce i<br />

suoi camion in Russia<br />

MOSCA. Prossimo all’acquisizione<br />

della coreana Daewoo Commercial<br />

Vehicle, il maggiore produttore indiano<br />

di autobus e veicoli pesanti, Tata<br />

Motors, ha firmato un accordo con la<br />

società <strong>russa</strong> di automotive S K Prom,<br />

della regione di Sverdlovsk, per l’assemblaggio<br />

di 5.000 camion all’anno<br />

nel paese di Putin; entro la fine del<br />

2004, verranno costruiti 400 fra Tata-<br />

407 e Tata-613, ha riferito alla stampa<br />

il direttore generale del gruppo<br />

russo, Pavel Chernavin, mentre i primi<br />

esemplari usciranno dalle catene di<br />

montaggio già a maggio.<br />

Secondo Tata, la fornitura iniziale<br />

di 400 veicoli avrebbe un valore di 3,5<br />

milioni di dollari; l’accordo segna per<br />

gli indiani uno sviluppo importante in<br />

Russia, paese in cui non ha sinora<br />

effettuato alcun export.<br />

S K Prom intende montare sui veicoli<br />

componentistica completamente<br />

<strong>russa</strong> nel giro di 18 mesi, ad eccezione<br />

del motore, che resterà indiano, ha<br />

affermato un altro manager della<br />

società, Anatoly Oparin.<br />

Gazprom alla conquista<br />

dell’Uzbekistan<br />

TASHKENT. Il gigante energetico<br />

Gazprom investirà centinaia di milioni<br />

di dollari nell’industria uzbeka del gas<br />

naturale: l’holding <strong>russa</strong> e la compagnia<br />

di stato Uzbekneftegaz hanno<br />

infatti firmato un contratto della<br />

durata di 15 anni, per un valore iniziale<br />

di 15 milioni di dollari, per la<br />

modernizzazione e lo sviluppo del<br />

deposito di Shahpahti nella provincia<br />

nord-occidentale di Karakalpakstan,<br />

“un primo passo verso progetti molto<br />

più importanti”, ha riferito Aleksandr<br />

Medvedev, direttore generale di<br />

Gazexport, il sussidiario di Gazprom<br />

per le esportazioni.<br />

Entro la fine dell’anno, il gruppo<br />

russo intende investire altri 31 milioni<br />

di dollari nell’esplorazione e sviluppo<br />

dei campi di Ustyurt, nell’Uzbekistan<br />

occidentale; il deposito di Shahpahti, il<br />

cui sfruttamento iniziò negli anni<br />

Settanta, si stima contenga ancora<br />

riserve per 12 miliardi di metri cubi.<br />

Da quello di Ustyurt i russi sperano<br />

invece di ottenere un contratto a lungo<br />

termine da 45 anni, che permetta l’estrazione<br />

di 8 miliardi di metri cubi<br />

all’anno.<br />

Tutti i maggiori gruppi energetici<br />

russi hanno di recente siglato numerosi<br />

contratti nell’Asia centrale, in un<br />

momento in cui Mosca sta cercando di<br />

riaffermare la sua influenza sulla<br />

macroregione che considera ancora<br />

strategicamente suo satellite, e fra la<br />

crescita degli interessi concorrenti di<br />

Cina, Iran, e Stati Uniti.<br />

segue a pag.14<br />

13


segue da pag.13<br />

14<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

“Ferrovie Russe” ordina<br />

65 nuovi locomotori<br />

NOVOCHERKASSK. Gli Stabilimenti<br />

locomotori elettrici di<br />

Novocherkassk hanno ricevuto un<br />

ordine di 65 locomotive, per un<br />

valore complessivo di 1 miliardo di<br />

dollari, dall’ente “Ferrovie Russe”,<br />

ha riferito alla stampa il presidente<br />

di quest’ultimo, Gennady Fadeyev;<br />

l’ordine riguarda sia macchine per<br />

treni passeggeri che merci, ed inizierà<br />

ad essere operativo già quest’anno.<br />

Secondo Fadeyev, nel futuro alle<br />

grandi officine di Novocherkassk<br />

potrebbe venire richiesta la produzione<br />

di fino a 400 locomotori<br />

all’anno.<br />

Vimpelcom si espande a<br />

Pskov e Petrozavodsk<br />

SAN PIETROBURGO. Il secondo<br />

maggiore operatore russo di<br />

telefonia mobile, Vimpelcom, titolare<br />

del brand Bee Line, lancia i propri<br />

servizi GSM <strong>nelle</strong> città di Pskov e<br />

Petrozavodsk rispettivamente il 22 e<br />

27 aprile, ha reso noto nel corso di<br />

una conferenza stampa il primo<br />

vice presidente e direttore commerciale<br />

del gruppo, Nikolai<br />

Pryanishnikov.<br />

Entro il secondo trimestre dell’anno,<br />

Vimpelcom intende iniziare<br />

ad essere presente anche a<br />

Vologda, Cherepovets, Murmansk,<br />

Arkhangelsk, e Naryan-Mar; secondo<br />

Pryanishnikov, il gruppo intende<br />

presentarsi al più presto in tutte le<br />

74 <strong>delle</strong> 89 regioni russe, per le<br />

quali ha ottenuto dal ministero <strong>delle</strong><br />

comunicazioni la licenza di operatore<br />

mobile.<br />

Allo scorso 31 marzo, la base<br />

abbonati di Vimpelcom ha toccato i<br />

13,348 milioni di persone.<br />

Inizia la costruzione di<br />

un nuovo stabilimento olii<br />

di Cargill<br />

VORONEZH. Cargill, colosso<br />

statunitense dell’agribusiness e produttore<br />

di fertilizzanti, ha iniziato<br />

nella regione di Voronezh la costruzione<br />

di uno stabilimento per la<br />

produzione di olio di girasole da<br />

100 milioni di dollari, ha reso noto<br />

il vice governatore Boris Kitayev; la<br />

capacità iniziale di lavorazione sarà<br />

di 1.000 tonnellate al giorno, che<br />

verrà poi portata a 1.400, cioè<br />

425.000 tonnellate annue.<br />

Oltre all’olio di girasole e di<br />

semi di ravizzone, lo stabilimento<br />

produrrà anche maionese, margarina,<br />

ed altri prodotti alimentari.<br />

Cargill, ha detto Kitayev, intende<br />

investire un totale di 200 milioni di<br />

dollari nei settori agricoli di<br />

Voronezh e Tula.<br />

Norilsk taglia le<br />

produzioni di nichel<br />

MOSCA. Norilsk Nickel, il maggiore<br />

produttore mondiale del<br />

metallo, intende diminuirne quest’anno<br />

i rifornimenti di quasi il<br />

20%, dopo che i prezzi nel primo<br />

trimestre 2004 hanno superato il<br />

record positivo degli ultimi 14 anni,<br />

facendone quindi diminuire la<br />

domanda.<br />

Entro la fine dell’anno il gruppo<br />

prevede di immettere sul mercato<br />

circa 250.000 tonnellate di nichel,<br />

rispetto alle 307.000 del 2003, ha<br />

dichiarato Viktor Sprogis, vice direttore<br />

generale di Norilsk; il taglio<br />

corrisponde al 5% del probabile<br />

consumo annuale 2004 del metallo.<br />

I prezzi per il nichel, utilizzato<br />

nella fabbricazione di acciaio inossidabile,<br />

sono più che raddoppiati<br />

nel 2003 alla Borsa metalli di<br />

Londra, in parte a causa di uno<br />

sciopero di tre mesi <strong>nelle</strong> miniere<br />

canadesi possedute dal n.2 al<br />

mondo, Inco Inc.<br />

Norilsk Nickel produce un quinto<br />

di tutto il nichel mondiale, e circa<br />

metà del palladio, utilizzato soprattutto<br />

nell’automotive.<br />

La Duma raccomanda di<br />

non ratificare il Protocollo<br />

di Kyoto<br />

MOSCA. Alla fine della settimana<br />

scorsa la Duma ha raccomandato<br />

in commissione di non ratificare<br />

il Protocollo di Kyoto, un accordo<br />

internazionale teso a controllare le<br />

emissioni di gas dannosi, alla base<br />

del riscaldamento globale, ha<br />

riportato “Rossiiskaya Gazeta”; il<br />

presidente della commissione relazioni<br />

con l’estero, Konstantin<br />

Kosachev, di Russia Unita, ha<br />

dichiarato durante la riunione che<br />

“dobbiamo orientarci ai nostri interessi<br />

nazionali”, sostenendo che se<br />

paesi come gli Stati Uniti, la Cina,<br />

l’India, il Brasile, l’Argentina, e la<br />

Corea del sud non intendono aderire<br />

al trattato, questo diventerebbe<br />

“un cappio al collo per le economie<br />

dei paesi che lo firmerebbero”;<br />

“il Protocollo di Kyoto è inefficace<br />

dal punto di vista ambientale<br />

ed inaccettabile dal punto di vista<br />

dello sviluppo economico della<br />

Russia”, si legge invece nel parere<br />

conclusivo della Duma, opinione<br />

che riflette quella espressa due<br />

giorni prima dall’influente consigliere<br />

economico presidenziale di<br />

Putin, Andrei Illarionov.<br />

La Russia molto più libera<br />

dell’occidente?<br />

MOSCA. La Russia è un paese<br />

di gran lunga più libero di quanto<br />

dipinto dai mass media occidentali,<br />

ha scritto questa settimana su un<br />

quotidiano russo Eric Kraus, capo<br />

economista finanziario del trader<br />

Sovlink Securities: “i russi viaggiano<br />

a milioni all’estero, reti televisive<br />

internazionali di notizie sono largamente<br />

disponibili via cavo, Internet<br />

è totalmente senza censure, un libro<br />

che praticamente sparla e fa pettegolezzi<br />

di Putin è un best seller <strong>nelle</strong><br />

librerie di Mosca, mentre numerosi<br />

commentatori anti-governativi ed<br />

intellettuali distillano indisturbati il<br />

proprio veleno”.<br />

“Piuttosto che un ritorno della<br />

burocrazia di stampo sovietico”,<br />

continua l’esperto occidentale di<br />

finanza, “abbiamo il governo più<br />

riformista nella storia della Russia…<br />

piuttosto che espansionismo militare,<br />

abbiamo la presa di coscienza,<br />

a malincuore, dell’espansione fino<br />

ai confini russi di un’alleanza<br />

potenzialmente ostile, piuttosto che<br />

una crescente povertà ed una<br />

disparità economica che alimenta<br />

le tendenze centrifughe e fasciste,<br />

abbiamo un paese stabile in cui la<br />

classe media sta rapidamente prendendo<br />

piede”.<br />

Anche troppo libero, aggiungiamo<br />

noi: niente legislazione antimonopolio,<br />

niente legislazione per<br />

il sostegno della famiglia, una<br />

democrazia prettamente economica,<br />

se si accetta questa analisi,<br />

insomma, piuttosto che sociale.O<br />

IN BREVE...<br />

IN BREVE...<br />

Gli indicatori macroeconomici russi del<br />

primo trimestre<br />

Indicatore Periodo di rif. dato<br />

Prodotto interno<br />

lordo<br />

Produzione<br />

industriale<br />

Indice dei prezzi<br />

al consumo<br />

Bilancia<br />

commerciale<br />

con<br />

l’estero<br />

Variazione %<br />

sui 12 mesi<br />

gen.-feb. n/d +8,3%<br />

gen.-mar. n/d +7,6%<br />

Fonte<br />

ministero<br />

sviluppo<br />

economico e<br />

commercio<br />

ministero<br />

sviluppo<br />

economico e<br />

commercio<br />

gen.-feb. +3,5% n/d Banca Centrale<br />

gen.-feb. +12,6 mlrd US$ n/d<br />

Comitato<br />

statistico<br />

Bilancio federale gen.-mar. +62,6 mlrd RUR n/d Ministero finanze<br />

Riserve in oro<br />

e valute<br />

al 9 aprile 83,5 mlrd US$<br />

-100 mln US$<br />

nell’ultima<br />

settimana<br />

Banca centrale<br />

Debito con l’estero all’1/1/2004 182 mlrd US$ +18,8% BC<br />

Inaugurato “Novinsky 31”, nuovo complesso<br />

di lusso uffici/retail da 80.000 metri<br />

MOSCA. Dopo diverse “false partenze”, il complesso uffici/retail “Novinsky<br />

31”, probabilmente il progetto immobiliare cittadino più noto quanto a ritardi nei<br />

lavori, è stato finalmente aperto.<br />

Il palazzo di 11 piani, 100 milioni di dollari di costo, 80.000 metri quadri di<br />

superficie totale, inclusi circa 10.000 di spazio retail e 38.000 di spazio uffici di<br />

classe A, dispone anche di parcheggio sotterraneo per 164 vetture e di uno al<br />

livello stradale per 300 auto.<br />

I lavori di costruzione sul sito, fra l’ambasciata americana ed il grattacielo stalinista<br />

di Ploshchad Vosstaniya, sono iniziati nella primavera del 1998 da parte<br />

del gruppo di costruzioni turco Entes, sulla base di un mutuo da 50 milioni di<br />

dollari della banca, sempre della Turchia, Eximbank.<br />

Ma la crisi finanziaria dell’agosto 1998 e le modifiche alla legislazione sui<br />

prestiti internazionali portò al brusco stop del progetto, che venne poi ripreso e<br />

fermato di nuovo più e più volte, lasciando praticamente dismesso per anni l’edificio<br />

già quasi completamente concluso; i lavori sono terminati soltanto con<br />

l’interesse della banca Globex, che divenne investitore generale del consorzio<br />

relativo dopo un primo interesse risalente al 2000.<br />

“Questo è uno dei primi casi in cui una banca <strong>russa</strong> entra in modo attivo nel<br />

mercato immobiliare”, ha dichiarato Anatoly Motylev, presidente di Globex Bank;<br />

Globex sta partecipando anche a progetti per centri commerciali e d’intrattenimento<br />

a Novosibirsk e Togliatti, oltre ad uno shopping center da 47 milioni di<br />

dollari a Mosca, sulla Kashirskoye Shosse, ed ha di recente acquistato un terreno<br />

da 40 ettari nella regione di Mosca per la costruzione di cottage.<br />

Anche se all’inizio “Novinsky 31” era stato pensato come un centro uffici con<br />

annesso hotel da 250 stanze, il concetto della costruzione è cambiato in un complesso<br />

affari e retail multifunzione.<br />

Globex, che si accinge a spostare i propri uffici nella nuova locazione, acquisirà<br />

quasi un terzo degli spazi ufficio, mentre l’altro occupante di maggiore profilo<br />

è la compagnia petrolifera Shell, su 7.000 metri quadrati, seguono poi le<br />

distillerie Istok, il gruppo svizzero <strong>delle</strong> risorse naturali Glencore, e gli studi legali<br />

americani Vinson & Elkins.<br />

La combinazione di spazi ufficio e retail in un singolo progetto non è un concetto<br />

nuovo a Mosca, anzi sarà proprio uno dei vantaggi di “Novinsky 31”,<br />

sostengono i suoi operatori, a partire dal direttore generale di “Novinsky Bulvar<br />

31”, la compagnia proprietaria dello stabile, Viktor Shtil: vi sono due entrate<br />

separate, ma risulterà molto comodo per gli utilizzatori del complesso disporre<br />

nello stesso luogo di uffici, ristoranti, e negozi.<br />

L’85% degli uffici ed il 70% dello spazio retail sarebbero già stati affittati.<br />

Gli analisti di mercato ritengono il complesso eccellente per la sua locazione<br />

ed i servizi elettronici di sorveglianza, ma non altrettanto per i prezzi praticati: ad<br />

800 dollari annui al metro quadro, “Novinsky 31” è uno dei business center di<br />

classe A più costosi a Mosca: la media attuale per tali tipologie di uffici varia da<br />

550 a 750 dollari al metro.<br />

Un altro problema sarebbe rappresentato dalla vasta superficie di ogni piano,<br />

oltre 6.000 metri (in questo senso è un record per i centri business di Mosca),<br />

che rende difficile il planning interno, ed in cui si nota inoltre l’insufficienza di<br />

luce naturale, notano a Colliers International.O


Il territorio di Voronezh, dell’estensione di<br />

54.400 chilometri quadrati, si trova 600 chilometri<br />

a sud di Mosca, nella regione centrale<br />

<strong>russa</strong> <strong>delle</strong> Terre Nere: due terzi della sua terra sono<br />

il suolo più ricco e fertile d’Europa.<br />

Il clima é moderatamente continentale;<br />

Voronezh confina con altre quattro regioni <strong>delle</strong><br />

Terre Nere, Belgorod, Kursk, Lipetsk, e Tambov,<br />

e con un’altra fertile area, quella di<br />

Povolzh.<br />

La popolazione è di 2,5 milioni<br />

di persone, di cui un milione<br />

vive nell’omonimo capoluogo<br />

di Voronezh; il 17%<br />

degli abitanti (225.000<br />

persone) è coinvolto<br />

nel settore agricolo, le<br />

imprese industriali impiegano<br />

invece il 23%<br />

della forza lavoro<br />

della regione, mentre<br />

ben il 60% della<br />

popolazione è rappresentato<br />

da pensionati.<br />

Sia le condizioni climatiche<br />

favorevoli che la forza lavoro con appropriata<br />

esperienza hanno favorito lo sviluppo dell’agricoltura,<br />

del settore alimentare, nonchè della chimica<br />

di sintesi, elettronica, costruzione di macchine<br />

utensili, e farmaceutica.<br />

L’energia necessaria al sistema industriale viene<br />

assicurata dalla centrale atomica di Novovoronezhskaya.<br />

La favorevole posizione geografica al crocevia di<br />

importanti vie di trasporto,<br />

un’industria sviluppata, un<br />

forte potenziale scientifico,<br />

e la grande importanza<br />

del settore primario,<br />

hanno reso il capoluogo<br />

Voronezh la città principale<br />

nella regione <strong>delle</strong> Terre<br />

Nere. Per produzione, è la<br />

14ma città fra gli 89<br />

capoluoghi russi, con il<br />

30% della stessa esportato<br />

all’estero; l’area residenziale<br />

copre circa 17<br />

milioni di metri quadrati, e<br />

la lunghezza totale <strong>delle</strong> tratte assicurate dal sistema<br />

di trasporti urbano è di 1.350 chilometri.<br />

Oltre metà <strong>delle</strong> imprese ivi operanti sono piccole<br />

o medie, mentre la privatizzazione <strong>delle</strong> società ex<br />

pubbliche è stata praticamente conclusa.<br />

La piccola imprenditoria rappresenta infatti una<br />

<strong>delle</strong> priorità nella politica economica dell’amministrazione<br />

cittadina; attualmente le PMI nel capoluogo<br />

conterebbero per il 15% della produzione annuale,<br />

impiegando il 10% della forza lavoro.<br />

La terra coltivabile nel territorio conta per 4<br />

milioni di ettari, di cui 130.000 ettari prativi.<br />

La regione è importantissimo fornitore di prodotti<br />

agricoli a tutto il resto della Federazione Russa;<br />

raccoglie il 7% di tutti i prodotti della terra collettivamente<br />

considerati, produce il 20% dello zucchero<br />

russo, ed il 10% di tutto l’olio vegetale prodotto a<br />

livello nazionale.<br />

La regione possiede anche una base<br />

eccellente di risorse naturali, con vasti depositi<br />

di graniti, gesso, argille per ceramiche,<br />

di marna, rame e nichel, oltre a numerose<br />

sorgenti di acque minerali.<br />

VORONEZH<br />

La maggior<br />

parte <strong>delle</strong> aziende agricole deficita<br />

tuttavia di macchinari agricoli, che sono anche difficili<br />

da operare a causa della mancanza di pezzi di<br />

ricambio; tutto ciò influisce in modo sensibile sulla<br />

produttività; nonostante la fertilità del suolo, le rese<br />

per ettaro sono infatti relativamente basse a causa<br />

del cattivo management, della mancanza di una rete<br />

adeguata di assistenza alle macchine agricole, e per<br />

l’insufficiente approvvigionamento di fertilizzanti.<br />

Il governo regionale<br />

ha fatto dell’agribusiness<br />

la priorità per lo sviluppo<br />

locale e per l’attrazione di<br />

capitali stranieri, offrendo<br />

consistenti sconti fiscali<br />

alle società investitrici<br />

occidentali.<br />

Le risorse agricole<br />

della regione<br />

sono tuttavia ancora per<br />

la gran parte inesplorate:<br />

l’oblast ha bisogno di<br />

aumentare la produttività<br />

agricola, di sviluppare<br />

l’industria di trasformazione alimentare, e del packaging.<br />

Nonostante l’importanza della regione nel settore<br />

primario, che ha a sua volta stimolato un dinamico<br />

comparto della trasformazione alimentare, l’economia<br />

locale è piuttosto diversificata, con oltre un<br />

quarto della popolazione impegnata nella produzione<br />

<strong>mani</strong>fatturiera, dal tradizionale tessile fino al più<br />

tecnologico aero-spaziale; le imprese regionali<br />

hanno infatti contribuito significativamente alla rivoluzione<br />

spaziale degli ultimi 30 anni.<br />

Le imprese di Voronezh producono impianti e<br />

macchinari per l’industria petrolifera, scavatori,<br />

pneumatici, prodotti chimici, presse meccaniche,<br />

motori a razzo, tv-color e tubi catodici per televisori,<br />

videoregistratori, micro-motori elettrici, sistemi di<br />

radiocomunicazione, vari tipi di gomma sintetica,<br />

profilati in alluminio, pompe idrauliche, ed aviomobili<br />

(“Ilyushin”, airbus IL-<br />

86 e IL-96), oltre ad un<br />

vasto assortimento di prodotti<br />

di consumo.<br />

Le realtà industriali<br />

fronteggiano gli stessi<br />

problemi di quelle agricole,<br />

con macchinari obsoleti<br />

e cattiva gestione.<br />

Con l’esportazione<br />

verso diverse decine di<br />

paesi del mondo (per il<br />

70% paesi Baltici e aree<br />

industrializzate), compresi<br />

Ger<strong>mani</strong>a, Gran Bretagna,<br />

Francia, Finlandia,<br />

Stati Uniti, e Giappone, i<br />

prodotti industriali e chimici<br />

di Voronezh, oltre ai<br />

semilavorati di diversa<br />

natura, si stanno facendo<br />

conoscere all’estero.<br />

Voronezh ha già<br />

acquisito un’esperienza<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Regioni russe<br />

significativa nel lavorare in partnership con<br />

imprese ed organizzazioni straniere: oltre 100<br />

imprese a partecipazione<br />

mista sono<br />

infatti regolarmente<br />

registrate nel terri-<br />

torio, in maggioranza<br />

con partner<br />

non appartenenti<br />

alla Comunità di<br />

stati indipendenti, ma di Ger<strong>mani</strong>a,<br />

Repubblica Ceca, Francia, Svizzera,<br />

Cina, ed USA, ed impegnate soprattutto<br />

nel settore alimentare, nella distribuzione<br />

al dettaglio, e nel commercio.<br />

L’amministrazione regionale incoraggia<br />

un’ulteriore partecipazione imprenditoriale<br />

internazionale, nel settore produttivo<br />

ma anche nella riconversione di quello<br />

militare.<br />

La città di Voronezh possiede anche un considerevole<br />

potenziale per la produzione di materiali<br />

e profilati da costruzione, con una ventina di<br />

imprese che producono articoli in cemento armato<br />

e pannelli prefabbricati sia in cemento che in<br />

legno.<br />

L’oblast di Voronezh è ben collegato a tutti i maggiori<br />

centri della Russia da una sviluppata rete di collegamenti<br />

stradali, ferroviari, aerei (l’aeroporto ha<br />

status internazionale), e fluviali; la regione è attraversata<br />

da tre importanti autostrade federali, Mosca-<br />

Rostov, Mosca-Astrakhan, e Kursk-Saratov.<br />

La società “Volga-Don” gestisce nella regione la<br />

maggior parte del trasporto cargo interregionale fluviale<br />

sul Voronezh, Don, e Volga, sino ai mari d’Azov<br />

e Caspio.O<br />

CONTATTI<br />

Amministrazione regionale<br />

di Voronezh<br />

Dip.to sviluppo imprenditoria/relazioni con<br />

l’estero<br />

Lenin Sq. 1, Voronezh 394015<br />

Tel.: (0732) 551700<br />

Fax: (0732) 525865<br />

Leonid Selitrennikov, direttore dip.<br />

economico<br />

Dipartimento industria e<br />

comunicazioni<br />

Ul. Plekhanovskaya 10, Voronezh 394067<br />

Tel.: (0732) 560552<br />

Fax: (0732) 554716<br />

Camera di commercio e<br />

industria<br />

P.O. Box 63, Voronezh 394030<br />

Tel.: (0732) 772487,779998,<br />

779022, 522117<br />

Fax: (0732) 524938<br />

E-mail: Mail@oootpp.vrn.ru<br />

Vyacheslav Kleymenov, presidente<br />

Fondo per il supporto alla<br />

piccola e media imprenditoria<br />

Teatralnaya Str. 30, 4 p.,<br />

Voronezh 394000<br />

Tel.: (0732) 512130, 512230<br />

Fax: (0732) 512130<br />

E-mail: vcpm@comch.ru<br />

Duma regionale di Voronezh<br />

Kirova Str. 2, Voronezh 394000<br />

Tel.: (0732) 522103<br />

Fax: (0732) 522103<br />

E-mail: gorduma@vmail.ru<br />

Rappresentanza del ministero<br />

russo degli affari esteri<br />

Revolutsii Ul. 33 uff. 201-204,<br />

Voronezh 394000<br />

Tel.: (0732) 775100, 528191<br />

Fax: (0732) 775100<br />

E-mail: midvoronezh@vmail.ru<br />

Alexander Stoyanovsky, rappresentante<br />

15


26-27 apr.: a Mosca, la 4ta conferenza internazionale<br />

“eBusiness Russia 2004” (ITE LLC)<br />

26-29 apr.: a Mosca, la 10ma esposizione<br />

internazionale specializzata “Pasta 2004”, agroindustria/industria<br />

alimentare, e la 9na esposizione<br />

specializzata internazionale “Forneria 2004”<br />

(Expokhleb)<br />

26-29 apr.: a Mosca, “COMTEK 2004”, 15ma<br />

fiera internazionale <strong>delle</strong> tecnologie informatiche,<br />

hardware, software, e-business, e-commerce (ITE)<br />

26-29 apr.: a Mosca, la 14ma fiera dei beni di<br />

consumo “CEM 2004”, piccoli e grandi elettrodomestici,<br />

frigoriferi e freezer, microonde, scaldacqua,<br />

aspirapolvere, asciugatori, impianti aria condizionata,<br />

prodotti audio-video, hi-fi, DVD, home<br />

theater, telefonia e cellulari (Expocenter)<br />

26-29 apr.: a Mosca, “MIPS 2004”, 10ma<br />

esposizione internazionale della protezione, sicurezza,<br />

e <strong>delle</strong> misure antincendio, allarmi, TVCC,<br />

lettori carte magnetiche, estintori, sensori di<br />

fumo/temperatura, materiali termoresistenti, sistemi<br />

automatici antincendio, sicurezza informatica, veicoli<br />

speciali (ITE LLC)<br />

26-29 apr.: a Mosca, la 1ma fiera specializzata<br />

dei componenti, semi-lavorati, ed accessori per<br />

l’industria del mobile “ZOW 2004”, (RESTEC)<br />

27-28 apr.: asta <strong>delle</strong> pellicce Soyuzpushnina a<br />

San Pietroburgo<br />

27-29 apr.: a Mosca, “Obuv Mir Kozhi-primavera<br />

2004”, la prima fiera in Russia e nella C.S.I.<br />

per le collezioni e il design dell’industria calzaturiera<br />

e della conciatura, in collaborazione con<br />

BolognaFiere (Expocentre)<br />

30 apr.-11 mag.: sospensione della sessione di<br />

lavori della Duma<br />

3-4 mag.: festività per il Giorno internazionale<br />

dei lavoratori, chiusura dei mercati<br />

7 mag.: inaugurazione della seconda presidenza<br />

Putin<br />

10 mag.: festività della Vittoria, i mercati restano<br />

chiusi<br />

11-15 mag.: a Mosca, la 16ma esposizione<br />

internazionale di telecomunicazioni, computer, e<br />

macchine per l’ufficio “SVIAZ-EXPOCOMM 2004”<br />

(Expocentre)<br />

14 mag.: il Fondo statale per la proprietà mette<br />

all’asta il 51% di Kuban Airlines<br />

18-19 mag.: a Praga, la 5ta “Conferenza internazionale<br />

<strong>delle</strong> industrie chimiche e petrolchimiche<br />

di Russia ed Europa orientale”<br />

22-23 mag.: visita a Mosca del commissario<br />

UE Romano Prodi per il vertice Russia-UE<br />

CONCLUSE IN APRILE: si è tenuta dal 27 al 29<br />

aprile presso il quartiere fieristico di Krasnaya<br />

Presnja l’edizione primaverile dell’”Obuv Mir<br />

Kozhi”, la fiera internazionale <strong>delle</strong> calzature e dei<br />

prodotti finiti in pelle, giunta alla sua ventesima edizione,<br />

presentata da Expocentre e BolognaFiere,<br />

con il sostegno dell’ANCI.<br />

16<br />

#39 1-15 maggio 2004<br />

Diario<br />

“OBUV-MIR KOZHI” è l’esposizione specializzata<br />

più risalente per il settore calzaturiero e della<br />

conciatura in Russia e nei paesi della Comunità di<br />

stati indipendenti, e dal 1997 prevede la doppia<br />

formula “primavera-autunno”.<br />

I settori tematici hanno riguardato le calzature<br />

“prêt-a-porter” (uomo, donna, bambino, sportive,<br />

speciali, ortopediche, collezioni), abbigliamento in<br />

pelle (abiti, borse, guanti), pellicce, macchinari per<br />

la fabbricazione di calzature e tessuti in pelle,<br />

materie prime per la conciatura, materiali e tessuti<br />

fatti a mano, tinte e prodotti chimici, articoli per la<br />

cura di calzature ed abiti in pelle, impianti per il<br />

recupero degli scarti industriali.<br />

Aperta ai soli operatori, la fiera rappresenta<br />

l’opportunità più importante per la promozione dei<br />

propri articoli in tutto il territorio russo, grazie alla<br />

presenza di rappresentanti e distributori all’ingrosso<br />

provenienti da praticamente tutte le regioni<br />

russe, ed alla massiccia opera di advertising su<br />

media, cataloghi, e riviste specializzate, ma anche<br />

degli ultimi ritrovati tecnici in fatto di fabbricazione<br />

e design.<br />

Oltre alle collezioni, grande interesse di esperti<br />

e professionisti ha destato la presentazione di<br />

impianti e macchinari per la conciatura, la tessitura,<br />

e la fabbricazione-cucitura di scarpe, con il loro<br />

corollario di materie prime e componenti chimici.<br />

Su 6.000 metri quadrati, hanno esposto il<br />

meglio <strong>delle</strong> proprie collezioni oltre 300 aziende<br />

provenienti da Italia (Dino Bigioni, Claudio<br />

Fracassa, Fabi, Mafra, Pakerson, Stone Haven,<br />

Soldini, ecc.), Francia, Spagna, Cina, Polonia,<br />

Turchia, e naturalmente Russia.<br />

A rappresentanza del paese ospitante, ci sono<br />

state più di 100 ditte, fra le quali ci limitiamo a<br />

menzionare la Pell-Kuir di San Pietroburgo, la<br />

Velars, l’Eter-Lux, la Metropolis, e molte altre.<br />

“ZOW 2004”, 1ma fiera specializzata dei componenti<br />

e dei semi-lavorati per l’industria del mobile:<br />

attualmente i produttori russi di mobili debbono<br />

produrre articoli competitivi al fine di riscuotere<br />

successo su di un mercato caratterizzato da forte<br />

competizione, e sono perciò necessariamente<br />

attenti al dettaglio, all’utilizzazione di nuovi materiali,<br />

ed alla componentistica.<br />

Gli espositori di questa prima edizione della<br />

fiera sono stati, fra gli altri, gli italiani Blumetal SpA,<br />

Formenti & Giovenzana SpA, Gilardi F.lli Srl, La<br />

Venus Srl, SI.TA.PAN Srl, Caimi SpA., Camar Export<br />

SpA, la belga Ets. Stillemans NV/SA, gli spagnoli<br />

Formica Espanola S.A., e Transformad S.A., i tedeschi<br />

Danzer Furnierwerke, Gross + Froelich & Co.,<br />

Kunststoff KG Nehl & Co., Melaplast, Stabilus,<br />

Vauth-Sagel & Co., KGD-Beschlag, Ho<strong>mani</strong>t &<br />

Co., Imawell, Kunststoff KG Nehl & Co.<br />

“CEM 2004”: la popolarissima fiera degli elettrodomestici<br />

e dell’elettronica di consumo, forum<br />

principale sia per i produttori che i consumatori,<br />

ma anche per stabilire importanti contatti e trasferire<br />

la propria produzione in Russia, oggi che il<br />

mercato locale dei beni di consumo ha completamente<br />

aperto le sue porte agli investitori stranieri.O

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