bocchettoni di scarico delle acque meteoriche - Vetroasfalto Spa

occhettoni di scarico
delle acque meteoriche
Data : 07.11.2011 - Rev.ne : 004 - Rif.to : Bocchettoni--004.pdf
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tel 02.959831 - fax 02.95983555 - vetroasfalto@vetroasfalto.com
00

NO
SI’
BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO 01
UNA REGOLA DI BASE FONDAMENTALE
Data : 07.11.2011 - Rev.ne : 004 - Rif.to : Bocchettoni--004.pdf
una regola di base :
una regola di base per la corretta posa in
opera dei bocchettoni di scarico è quella di
collocarli in una sede ribassata nei confronti
dei piani di posa, che dovranno garantire una
pendenza non inferiore all’1,5% -- solo
queste condizioni potranno garantire un
futuro e regolare scorrimento e deflusso delle
acque meteoriche verso i punti di raccolta e
scarico delle stesse -- questi accorgimenti
eviteranno la presenza di contropendenze e
di ristagni d’acqua localizzati, una volta
terminata l’esecuzione del pacchetto di
copertura
IL POSIZIONAMENTO OTTIMALE DEI BOCCHETTONI DI SCARICO
50 cm
il posizionamento dei bocchettoni :
i bocchettoni di scarico periferici dovranno,
nei limiti del consentito, distare dalle superfici
verticali di riscontro di almeno 50 cm --
questo per evitarne possibili ostruzioni da
parte di depositi trasportati dal vento e per
consentire adeguate soluzioni operative di
raccordo al sistema di tenuta in essere --
quanto indicato vale in particolare per gli
angoli interni e/o esterni
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(02)
BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO
LA PULIZIA PRELIMINARE DEI BOCCHETTONI
LA IMPRIMITURA E LA CONTROFLANGIA
10 cm
(01)
COLLOCAZIONE IN OPERA DEL BOCCHETTONE
Data : 07.11.2011 - Rev.ne : 004 - Rif.to : Bocchettoni--004.pdf
02
la pulizia preliminare :
per favorire l’estrazione dei bocchettoni dagli
stampi viene solitamente impiegato un
prodotto distaccante a base siliconica --
questa operazione crea una pellicola che può
creare ostacoli all’adesione delle membrane
nei confronti delle flange -- una volta estratti i
bocchettoni dagli imballi occorre procedere
alla pulizia di quelle superfici (le flange) che
andranno a diretto contatto con le membrane
-- per questa operazione si preveda l’impiego
di un solvente (p.e Trielina), da passare con
un panno sulle superfici interessate -- quale
alternativa, in assenza del solvente, si può
procedere ad una sfiammatura leggera delle
superfici interessate
la imprimitura e la controflangia :
prevedere la stesura di una mano di primer
bituminoso a solvente sulla superficie del
supporto (rif 01) -- il primer svolge funzioni
depolveranti e promuove l’adesione delle
membrane -- applicare a fiamma una
controflangia inferiore in membrana bitume
polimero (rif 02), posta in totale aderenza sul
fondo della sede ribassata del pozzetto --
questa controflangia deve sbordare per 10
cm ca rispetto ad ogni lato della sovrastante
flangia del bocchettone -- provvedere al
taglio della membrana ed alla sua rifinitura in
corrispondenza del foro del bocchettone
il bocchettone in opera :
inserire il bocchettone nel foro di scarico
predisposto ed all’interno del tubo pluviale,
previa sfiammatura della superficie a vista
della mbp posta a controflangia -- apportare
un leggero riscaldamento della superficie
inferiore della sua flangia -- saturare la
superficie esterna della flangia mediante la
spalmatura di bitume ossidato a caldo
oppure di compound bituminoso ricavato
dalla fusione di ritagli della membrana in uso
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(01)
BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO 03
(03)
LO STRATO DI BASE IN MEMBRANA BITUME POLIMERO
(01)
(01) (01)
(02)
la membrana di base :
applicare, a fiamma in totale aderenza ai
supporti, la membrana bitume polimero di
base -- prevedere due teli distinti (01)-(02)
per la zona impegnata dal bocchettone e
dalla parte corrente della copertura -- il
sormonto tra i due teli deve essere
abbondante (20 cm ca) per assolvere anche
la funzione di rinforzo locale d’angolo --
ritagliare e rifinire la membrana in
corrispondenza del foro del bocchettone
LO STRATO A FINIRE IN MEMBRANA BITUME POLIMERO
(02)
RIEPILOGO SINTETICO DELLE OPERAZIONI DI POSA
lo strato a finire :
applicare, a fiamma in totale aderenza alla
membrana sottostante ed a teli sfalsati
rispetto a quelli di quest’ultima, di uno strato
a finire in membrana bitume polimero
(standard o autoprotetta) -- prevedere due
teli distinti (01)-(02) per la zona impegnata
dal bocchettone e dalla parte corrente della
copertura -- il sormonto tra i due teli deve
essere abbondante (20 cm ca) per assolvere
anche da rinforzo locale d’angolo -- ritagliare
e rifinire con cura la membrana in
corrispondenza del foro del bocchettone --
inserire, alla fine, un idoneo parafoglie (o
paraghiaia) (rif (03)) nel foro del bocchettone
risulta importante, appena possibile, prevedere la collocazione dei bocchettoni di scarico all’interno di una
sede opportunamente ribassata nei confronti dei piani di posa, che dovranno avere una pendenza minima pari
all’1% (meglio 1,5%) --- sarà così consentito un regolare deflusso delle acque meteoriche, in assenza di
contropendenze o di ristagni d’acqua --- i bocchettoni devono, appena praticabile, essere distanziati dalle
superfici verticali di riscontro di almeno 50 cm onde evitare la loro ostruzione da parte di depositi trasportati dal
vento e per agevolare un loro adeguato raccordo al sistema di tenuta --- in corrispondenza della flangia dei
bocchettoni occorre prevedere una controflangia inferiore in membrana bitume polimero a diretto contatto col
supporto --- questa controflangia, posata a fiamma in totale aderenza sul fondo della sede ribassata di
contenimento, deve sbordare per 10 cm ca rispetto ad ogni lato della sovrastante flangia del bocchettone --- la
flangia, compatibile con l’incollaggio a masse bituminose, deve risultare totalmente saldata tanto alla
sottostante sottoflangia quanto al sovrastante elemento di tenuta, a sua volta saldato anche alla zona
debordante della controflangia --- il secondo o gli eventuali successivi strati del sistema di tenuta devono
essere sempre posati in condizioni di totale aderenza a quelli sottostanti
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(PF)
BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO 04
S
(PF)
IL BOCCHETTONE IN UNA SOLUZIONE DI COPERTURA ISOLATA
(PF)
(01) (02) (01)
ALCUNI PARAMETRI DIMENSIONALI DI RIFERIMENTO
D
(PG)
H
(PG)
una copertura isolata :
(rif (01))--isolamento termico
01.1--i pannelli isolanti sono compatibili con
la applicazione a fiamma della membrana di
base a riferimento : o.k
01.2--i pannelli isolanti non sono
compatibili con l’applicazione a fiamma
della membrana di base a riferimento :
prevedere un isolante preaccoppiato ad una
membrana bitume polimero oppure
prevedere l’applicazione a collante oppure a
fissaggio meccanico di una membrana di
sacrificio
(rif(02))--profilo sagomato in legno trattato
i parametri dimensionali :
(S)--deve essere >= 10 cm
(D1)--se D = 200 mm
(D2)--se D > 100 mm ; H >= 2D
alcuni tipi di parafoglie (rif (PF)) e di paraghia
(rif (PG ) da impiegarsi in sistemi di copertura a
“tetto caldo” e “tetto rovescio” --- i paraghiaia (rif
PG) sono paricolarmente dedicati all’utilizzo in
coperture zavorrate con ghiaietto tondo lavato
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BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO 05
D
PARAMETRI PLUVIOMETRICI
diametro superfiicie piana sevita da
D ( mm ) un punto di raccolta ( m² )
80 50
100 79
120 113
140 154
160 201
180 254
200 314
H
i parametri pluviometrici :
(D1)--se D = 200 mm
(D2)--se D > 100 mm ; H >= 2D
regime pluviometrico max = 3 litri/min
distanza max percorribile dall’acqua per
raggiungere un punto di raccolta e
scarico : 30 m
diametro min dei punti di scarico : 80
mm
una patologia piuttosto ricorrente : quella di una parziale estrazione e
traslazione di un bocchettone di scarico che, posizionato al bordo
di una copertura piana impermeabilizzata, è stato interessato da un
evento eolico depressivo di entità non superiore allo standard --- la
successiva messa a nudo della zona in questione ha dimostrato una
carenza (quasi una assenza) di vincolo tra la superficie inferiore della
flangia ed il supporto di base ---le membrane a corredo dei verticali
sono anch’esse in una condizione di precaria aderenza
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le foto a lato evidenziano un bocchettone
di scarico la cui sede è stata interessata
da fenomeni traslatori da vento ---come
è possibile notare, le perdite d’acqua
sono localizzate all’intorno del bicchiere
svasato di contenimento del bocchettone
e si estendono poi, a correre, lungo le
giunzioni dei tegoli prefabbricati in c.a
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BOCCHETTONI PER MEMBRANE BITUME POLIMERO 06
I BOCCHETTONI ANGOLARI “A PARETE”
i bocchettoni angolari “a parete” hanno la funzione di
raccordare i manti impermeabili di copertura con gli scarichi
pluviali posti a ridosso delle pareti perimetrali di un corpo di
fabbrica -- sono dotati di una flangia rigata per favorirne
l’incollaggio con membrane a base bituminosa -- sono
disponibili in versione a sezione quadrata, rettangolare
oppure circolare ed il loro codolo è in grado di attraversare
pareti di spessore elevato (sino a 40 cm) -- il materiale
polimerico con cui vengono realizzate ne garantiscono la
stabilità e la tenuta nel tempo -- la flangia di base è
leggermente inclinata per facilitare la posa, in pendenza
(sempre da prevedersi), delle bocchette -- è vivamente
consigliata la loro posa in opera a “sandwich”, interponendo
un fazzoletto di base in membrana b.p di opportune
dimensioni ---per favorire un migliore incollaggio la flangia può essere preventivamente spalmata, su entrambe
le facce, con una leggera mano di primer bituminoso oppure con un riporto derivato dalla fusione di un
fazzoletto di membrana b.p -- i bocchettoni angolari possono assolvere anche la funzione di scarichi a “troppo
pieno”, posizionandoli ad una quota rialzata, secondo necessità, rispetto ai piani di scorrimento delle acque
meteoriche di copertura
pend >= 1,5%
06
02
01
04
05
06
07
fai da te : gli scarichi pluviali a parete
sono stati realizzati tramite l’impiego un
tubo metalico impostato direttamente a
fare filo interno con la parete dei
tamponamenti perimetrali -- stranamente
non è stato previsto l’impiego di un
bocchettone orizzontale flangiato, come
da uso corrente e buona regola dell’arte -
- il bordo del tubo metallico insiste
direttamente e pericolosamente sulla
membrana di riscontro, danneggiandola
03
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sezione trasversale standard
(01)--supporto di base in c.a
(solaio misto, pref cav o cap)
(02)--strato di pendenza in cls
(03)--parete perimetrale
(04)--imprimitura bituminosa Viabit
o ViaBit Plus
(05)--fazzoletto di supporto sottoflangia
in mbp Viapol
(06)--sistema impermeabile in doppio strato
in mbp Viapol
(07)--bocchettone angolare “a parete”
(sez quadra, rettangolare, circolare)
(08)--raccordo a 90° bocchettone-pluviale
(imbocchi : vedi (07))
(09)--tubo pluviale esterno
(sez quadra, rettangolare, circolare)
(10)--staffa di fissaggio a parete
-- soluzioni “fai da te” --

03
01
04
07
LO SCARICO DELLE ACQUE METEORICHE 07
02
il progetto del sistema di drenaggio
Data : 07.11.2011 - Rev.ne : 004 - Rif.to : Bocchettoni--004.pdf
copertura piana
sezione standard sullo scarico
(01)--supporto cementizio di base
(n.b : sede ribassata di imposta)
(02)--tubo pluviale di scarico
(03)--fazzoletto di base in mbp Viapol
(previa imprimitura sup.le ViaBit)
(04)--bocchettone di scarico in epdm
(05)--manto impermeabile bistrato Viapol
(06)--idem c.s
(07)--parafoglie-paraghiaia in pe
per garantire una efficiente raccolta e scarico meteorico di copertura è necessario che il sistema delle
pendenze sia volto ad assicurare un corretto convogliamento delle acque ed a evitare ristagni localizzati --nella
pratica sono da consigliarsi pendenze, verificate, con valori non inferiori a 1,5% ---il progetto deve fornire
una risposta pratica ad una serie di parametri : il valore max dell’intensità di pioggia locale, la superficie di
copertura interessata, la tipologia del sistema di scarico ipotizzato, la configurazione delle pendenze, i percorsi
preferenziali delle acque meteoriche, il numero e la capacità degli scarichi ---le superfici interessate alla
raccolta delle acque meteoriche non riguardano unicamente le superici orizzontali e quelle inclinate ma bensì
anche quelle orizzontali di pertinenza (p.e pareti d’ambito e volumi tecnici)
01
05
01
06
alcuni schemi di pendenza standard
(01)--zone di displuvio in direzione delle linee di gronda, linea di compluvio mediana agli scarichi
(02)--zone di displuvio in direzione delle linee di conversa, linea di compluvio mediana agli scarichi
(03)--zona di displuvio centrale, centrata rispetto a quattro linee di displuvio concorrenti
(04)--zona di displuvio perimetrale, centrata rispetto a tre zone di displuvio concorrenti
(05)--due zone angolari di displuvio e un compluvio, su due angoli rispetto a due + due linee di displuvio
a comparti quadrangolari a comparti triangolari
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LO SCARICO DELLE ACQUE METEORICHE 08
D-Int Sezione C-Idro
80 50,26 5,90
90 63,62 8,10
100 78,54 10,70
110 95,03 13,80
120 113,09 17,40
140 153,94 26,30
160 201,06 37,50
180 254,46 51,40
200 314,15 68,00
220 380,12 87,70
il progetto del sistema di drenaggio
il dimensionamento degli scarichi pluviali
D-Int
Sezione
C-Idro
riempimento
al 33% (1/3)
i coefficienti incrementali
Diametro Interno del Pluviale --- mm
Sezione Utile del Pluviale --- cm²
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Capacità Idraulica del Pluviale --- litri/sec
i coefficienti moltiplicativi (K) a seguire definiscono il ritardo allo scorrimento
delle acque meteoriche dalla superficie delle coperture alle bocchette di captazione
ed è imputabile alle rugosità superficiali ed alla natura dei piani di riscontro
la tipologia di copertura
-coperture piane o tetti inclinati --- finitura in mbp, tegole, f.cemento, etc
-piazzali e viali
-coperture piane a “tetto rovescio” --- finitura in ghiaietto tondo
-tetti verdi (giardini pensili)
la formula : portata acqua (litri x sec) = i.p (litri x sec x m²) x s.e (m²) x K (coefficiente moltiplicativo di riduzione)
dove : i.p = intensità pluviometrica --- s.e = superficie esposta
una regola empirica
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moltiplicare x 1,00
moltiplicare x 0,80
moltiplicare x 0,60
moltiplicare x 0,30
una regola empirica, confermata da verifiche ripetute ed oggettive, è quella di valutare la sezione netta
del pluviali pari a : 1 cm² di sezione dello scarico per ogni 3 m² di copertura --- per esempio : un
bocchettone Ø 100, superficie netta 78,54 cm², vale per 78,54 x 3 = 236 m² circa di copertura piana ---
un bocchettone Ø 120, superficie netta 113,09 cm², vale per 113,09 x 3 = 339 m² circa
una altra regola --- regioni a regime pluviometrico max di 100 mm di acqua x ora x m²
sup copertura m² Ø pluviali mm Ø gronde (GG) mm
141÷230 100 125÷150
231÷350 125 150÷200
351÷500 150 200
501÷1.000 175÷200 250
rif (GG) = valutazione per canali di gronda a sez semicircolare
n.b : 100 mm di acqua x ora x m² = 1,66 litri / min / m² = 0,027 litri / sec / m²
D
H
parametri pluviometrici
-se D = 200 mm
-se D > 100 mm ; H >= 2D
-distanza max percorribile dall’acqua
per raggiungere un punto di raccolta
e scarico