III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

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Un poeta illuminista : Meléndez Valdés maggiore ebbe l'incontro con Cadalso che giunse a Salamanca nel maggio del 1773 14 e vi portò il soffio nuovo della sua formazione europea e il suo acuto spirito critico, capace di afferrare e demolire quanto di vano e rancido sopravviveva nella «dotta» città universitaria. Soprattutto egli fu caustico nei riguardi di quel vacuo aristotelismo che faceva trascurare lo studio delle scienze a quei paludamentati rappresentanti della cultura tradizionale che sapevano « poner setenta y siete silogismos seguidos sobre si los cielos son fluidos o sólidos » 15 . E se la mente vivace di Meléndez Valdés s'era forse già aperta al desiderio di una cultura meno chiusa e con formistica rispetto a quella della sua prima formazione, non v'è dubbio che fu Cadalso a rivelargli un orizzonte culturale nuovo, stimolandolo a una serie di vaste letture che lo posero in contatto con il pensiero europeo del tempo, nel campo filosofico, giuridico, politico e letterario. Questo influsso di Cadalso fu del resto riconosciuto dallo stesso Meléndez Valdés che cosí, nel 1782, evocava l'amico che gli era stato maestro: « Sin él yo no sería nada... Él me cogió en el segundo año de mis estudios, me abrió los ojos, me enseñó, me inspiró este noble entusiasmo de la amistad y de lo bueno, me formó el juicio, hizo conmigo todos los oficios que un buen padre con su hijo más querido... Mi gusto, mi afición a los buenos libros, mi talento poético, mi tal cual literatura, todo es suyo » 16 . Nel 1773 Cadalso, che aveva già pubblicato la sua tragedia Sancho García (1771) e l'elegante satira de Los eruditos a la violeta (1772), dà alle stampe le sue poesie Ocios de mi juventud . Esse rivelavano non soltanto il gusto per una educata imitazione degli autori classici, aderente a un non astratto concetto di razionalità e rispettoso di un sano culto della natura, valori cui profondamente credeva Cadalso e si traducevano in una controllata esigenza di stile 17 , ma apportavano elementi del tutto nuovi appresi dal moderno pensiero europeo, quali la sottile sensibilità che scruta l'intimità 14 N. GLENDINNING, Vida y obra de Cadalso , Madrid, 1962, p. 138. (N. del A.) 15 J. CADALSO, Cartas Marruecas , ed. L. DUPUIS-N. GLENDINNING, London, 1966, carta VI, p. 22. (N. del A.) 16 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a su amigo el Padre Mena, escrita en Salamanca el 16 de Marzo de 1782 , in L. A. CUETO, op. cit. , pp. CVI-CVII. (N. del A.) 17 J. CADALSO, op. cit. , p. 113 : « Esta familiaridad con los españoles del siglo XVI y algunos del XVII, me sacó de muchos apuros; y sin esta ayuda es moralmente imposible el salir de ellos, a no cometer los vicios de estilo que son tan comunes » . (N. del A.) 8

Un poeta illuminista : Meléndez Valdés personale o accoglie la spontaneità della natura, cercando un'armonia essenzialmente morale. In tal modo il gusto dell'antico che si configura nell'imitazione di Orazio, nell'anacreontismo, nella ricerca di forme metriche classiche quali l'ode saffica e la pindarica o addirittura nella composizione in lingua latina, acquista dei significati del tutto nuovi: il gusto oraziano è per lo piú spunto o binario formale per introdurre temi personali, l'anacreontismo è ricerca di una consonanza con il vivere secondo natura che la filosofia contemporanea europea andava scoprendo, la ricerca delle forme metriche classiche è desiderio di rottura con le forme tradizionali indigene e lo scrivere in latino non va al di là di uno squisito e un po' scherzoso gioco intellettuale fra amici, chiaramente lontano da ogni pedantesco culto umanistico. Se gli spunti che condussero Cadalso al nuovo orientamento poetico, soprattutto sul piano formale, si possono trovare prima di lui in altri poeti e principalmente in Nicolás Fernández de Moratín 18 , a lui possiamo senz'altro attribuire la novità di un deciso accoglimento della tematica ideologica dell'Illuminismo 19 . 18 NICOLÁS FERNÁNDEZ DE MORATÍN, Obras , in B.A.E., II, pp. 1-65 e Poesías inéditas , ed. R. Foulché Delbosc, Madrid, 1892. (N. del A.) 19 Su questo vedi: G. ADINOLFI, Las Cartas Marruecas de J. Cadalso e la cultura spagnola della seconda metà del Settecento in «Filologia Romanza», III, 1956, pp. 30-83, ed ora anche: M. RAIMONDI CAPASSO, Cadalso e Rousseau in «Acme», XX, 1967, pp. 97-115. L'aspetto piú apprezzabile di questi lavori è lo sforzo che vi si compie d'inserire la figura di Cadalso nella cultura illuministica europea il che contrasta con la piú diffusa consu etudine storiografica, in ispecie spagnola, che ha avuto invece la tendenza a destoricizzare Cadalso, vuoi accettando sul piano letterario soltanto quegli aspetti della sua produzione che sono parsi anticipatori del romanticismo, vuoi incentrando lo studio della sua personalità nel motivo del patriottismo, motivo certo esistente ma non con quelle caratteristiche nazionalistiche che si è preteso attribuirgli. Purtroppo anche i saggi più recenti dedicati a Cadalso non sfuggono a questa tendenza. Un critico inglese (G. GLENDINNING, op. cit. ) ha creduto di poter spiegare la personalità di Cadalso come quella di uno «stoico» ricorrendo a un concetto di stoicismo che, proiettato come appare in un indistinto piano metastorico, fa perdere ogni contorno di consapevolezza ideologica alle singole posizioni personali e quasi le riduce a inconscio determinismo. L'equivoco apparirà chiaramente quando si osservi che elementi della tradizione culturale stoica compaiono sí in Cadalso ma proprio perché lo stoicismo fu studiato e rielaborato dal pensiero illuministico e quando ancora si consideri che questi elementi trovano ampia giustificazione 9

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

personale o accoglie la spontaneità <strong>de</strong>lla natura, cercando un'armonia essenzialmente morale. In tal<br />

modo il gusto <strong>de</strong>ll'antico che si configura nell'imitazione di Orazio, nell'anacreontismo, nella ricerca<br />

di forme metriche classiche quali l'o<strong>de</strong> saffica e la pindarica o addirittura nella composizione in lingua<br />

latina, acquista <strong>de</strong>i significati <strong>de</strong>l tutto nuovi: il gusto oraziano è per lo piú spunto o binario formale<br />

per introdurre temi personali, l'anacreontismo è ricerca di una consonanza con il vivere secondo natura<br />

che la filosofia contemporanea europea andava scoprendo, la ricerca <strong>de</strong>lle forme metriche classiche<br />

è <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di rottura con le forme tradizionali indigene e lo scrivere in latino non va al di là di uno<br />

squisito e un po' scherzoso gioco intellettuale fra amici, chiaramente lontano da ogni pedantesco culto<br />

umanistico.<br />

Se gli spunti che condussero Cadalso al nuovo orientamento poetico, soprattutto sul piano formale,<br />

si possono trovare prima di lui in altri poeti e principalmente in Nicolás Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín 18<br />

, a lui possiamo senz'altro attribuire la novità di un <strong>de</strong>ciso accoglimento <strong>de</strong>lla tematica i<strong>de</strong>ologica<br />

<strong>de</strong>ll'Illuminismo 19 .<br />

18 NICOLÁS FERNÁNDEZ DE MORATÍN, Obras , in B.A.E., II, pp. 1-65 e Poesías inéditas ,<br />

ed. R. Foulché Delbosc, Madrid, 1892. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

19 Su questo vedi: G. ADINOLFI, Las Cartas Marruecas <strong>de</strong> J. Cadalso e la cultura spagnola<br />

<strong>de</strong>lla seconda metà <strong>de</strong>l Settecento in «Filologia Romanza», <strong>III</strong>, 1956, pp. 30-83, ed ora anche:<br />

M. RAIMONDI CAPASSO, Cadalso e Rousseau in «Acme», XX, 1967, pp. 97-115. L'aspetto<br />

piú apprezzabile di questi lavori è lo sforzo che vi si compie d'inserire la figura di Cadalso nella<br />

cultura illuministica europea il che contrasta con la piú diffusa consu etudine storiografica, in ispecie<br />

spagnola, che ha avuto invece la ten<strong>de</strong>nza a <strong>de</strong>storicizzare Cadalso, vuoi accettando sul piano<br />

letterario soltanto quegli aspetti <strong>de</strong>lla sua produzione che sono parsi anticipatori <strong>de</strong>l romanticismo,<br />

vuoi incentrando lo studio <strong>de</strong>lla sua personalità nel motivo <strong>de</strong>l patriottismo, motivo certo esistente ma<br />

non con quelle caratteristiche nazionalistiche che si è preteso attribuirgli. Purtroppo anche i saggi più<br />

recenti <strong>de</strong>dicati a Cadalso non sfuggono a questa ten<strong>de</strong>nza. Un critico inglese (G. GLENDINNING,<br />

op. cit. ) ha creduto di poter spiegare la personalità di Cadalso come quella di uno «stoico» ricorrendo a<br />

un concetto di stoicismo che, proiettato come appare in un indistinto piano metastorico, fa per<strong>de</strong>re ogni<br />

contorno di consapevolezza i<strong>de</strong>ologica alle singole posizioni personali e quasi le riduce a inconscio<br />

<strong>de</strong>terminismo. L'equivoco apparirà chiaramente quando si osservi che elementi <strong>de</strong>lla tradizione<br />

culturale stoica compaiono sí in Cadalso ma proprio perché lo stoicismo fu studiato e rielaborato dal<br />

pensiero illuministico e quando ancora si consi<strong>de</strong>ri che questi elementi trovano ampia giustificazione<br />

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