III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes
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Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />
L'influsso <strong>de</strong>l Pope è riscontrabile direttamente sui testi. Ad esempio l' Oda XII: Vanidad <strong>de</strong> las<br />
quejas <strong>de</strong>l hombre contra su Hacedor 285 <strong>de</strong>riva tutti i suoi temi etico-metafisici (primo fra tutti il<br />
concetto di una catena che lega ogni aspetto <strong>de</strong>lla creazione ad un altro in una scala continua che va<br />
da Dio all'ultimo <strong>de</strong>gli esseri) dall' Essay on Man , come bene ha dimostrato il Forcione 286 , anche<br />
se sussistono fra i due poeti differenze che lo stesso Forcione ha saputo porre in evi<strong>de</strong>nza 287 . Dio è<br />
un ordinatore supremo che ha disposto con assoluta saggezza, legandole fra loro, tutte le cose; quindi<br />
è vano e insieme colpevole preten<strong>de</strong>re di varcare il proprio stato, tentare d'uscire dalla condizione in<br />
cui ci si trova, come fa l'uomo quando<br />
...cuenta pi<strong>de</strong><br />
al Hacedor divino<br />
<strong>de</strong> esta fábrica hermosa.<br />
Ma in Melén<strong>de</strong>z, Pope dà la mano a Rousseau: Dio è attinto non solo attraverso un'indagine <strong>de</strong>lla<br />
mente ma attraverso un moto di partecipazione piena <strong>de</strong>l sentiment interieur alle cose: nell' Oda<br />
IV: La presencia <strong>de</strong> Dios 288 egli scrive:<br />
tu inmensidad lo llena<br />
285 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 226-227. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />
286 A. FORCIONE, Melén<strong>de</strong>z Valdés and the Essay on Man in «Hispanic Review», XXXIV, 1966,<br />
pp. 291-306. Il lavoro <strong>de</strong>l Forcione supera una prece<strong>de</strong>nte interpretazione che collegava il testo di<br />
Melén<strong>de</strong>z a Pascal (G. M. FESS, Melén<strong>de</strong>z Valdés «Vanidad <strong>de</strong> las quejas <strong>de</strong>l hombre contra su<br />
hacedor» and the Pensée <strong>de</strong> Pascal in «Mo<strong>de</strong>rn Language Notes», XXXIX, 1924, pp. 282-284). (N.<br />
<strong>de</strong>l A.)<br />
287 Fra le più significative: una certa reticenza di Melén<strong>de</strong>z Valdés a seguire fino in fondo Pope nelle<br />
sue argomentazioni intorno al concetto <strong>de</strong>ll'uomo che «serve» le altre creature che formano gli anelli<br />
<strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> catena <strong>de</strong>gli esseri (A. FORCIONE, op. cit. , p. 300); il fatto che, a differenza di Pope,<br />
Melén<strong>de</strong>z Valdés non trae dal sud<strong>de</strong>tto concetto argomenti per sostenere la necessaria differenziazione<br />
<strong>de</strong>gli uomini in classi e gradi distinti ( ibid. , p. 303) (rivelando -aggiungiamo noi- le sue ten<strong>de</strong>nze<br />
umanitarie ed egualitarie); l'assenza in Melén<strong>de</strong>z Valdés <strong>de</strong>l concetto di «amore di sé stesso» come<br />
principio <strong>de</strong>ll'amore sociale, sostituito dal concetto di «comun amor» ( ibid. , p. 304). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />
288 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 218. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />
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