III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

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Un poeta illuminista : Meléndez Valdés sottile analisi psicologica che rende la contesa intima dei sensi: gli occhi a gara con le labbra per captare quanto piú piacere possibile dalla donna amata, le astuzie birichine delle finte fughe o dei finti ritegni che rendono piú dolce la conquista, la fiamma dell'amore sensuale che s'accende con maggior forza dopo la colpevole prolungata assenza della donna amata. La capacità descrittiva del poeta è assai duttile: egli sa rendere con grazia maliziosa anche i contenuti piú arditi: il corto anelito e l'orgasmo amoroso di Nise, il sogno dell'amplesso notturno con Amarilda, la stanchezza che coglie gli amanti dopo la lotta gioiosa, le morbi de parole sussurrate nel momento del piacere. Insomma: un vero e proprio inno ai doni di Venere, un inno alla giovinezza della cui labilità si ha consapevolezza onde piú vivo si fa il desiderio di coglierne i frutti; un inno che si svolge in una spasimante invocazione del piacere anche se questo può trovarsi compagna la morte: Y venga ¡ay me! la muerte, que entre tanta delicia, Filis, si llegar osa, no es muerte, sino vida . 80 Ci sembra che il vero significato di questa poesia erotica stia, al di là di valutazioni estetiche, sul piano della storia interna del poeta e su quello della storia della cultura spagnola in cui s'inserisce, nel suo carattere di poesia di «rottura». Leggendo Los besos de amor ci si ricorda della descrizione che Cadalso fece del giovane Meléndez e che noi abbiamo già riportato 81 , ci si ricorda di quel « letor joven y vivo de nuestra orden » 82 , che altrove 83 lo stesso Cadalso cosí presenta in latino a José 80 Oda 18 , vv. 21-24, in J. MELÉNDEZ VALDÉS, Los besos de amor , cit., p. 81. (N. del A.) 81 Vedi supra , pp. 12-13. (N. del A.) 82 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., pp. 317-318. L'Ordine è quello che Cadalso ha scherzosamente costituito con i suoi amici, parodiando gli ordini religiosi. Egli stesso si firma Fray Rotundo de la Panza e appella il suo corrispondente Tomás de Iriarte Rev.mo Padre Provincial . Illustra bene il tono libertino di questa corrispondenza intima fra amici anche un'altra lettera di Cadalso a Tomás de Iriarte ( Ibidem , pp. 321-323) e d'altra parte anche la burlesca epistola che Meléndez Valdés scrisse in romance a Cadalso: La gran fiesta del Lunes de Aguas , relazione di una grassa festa campagnola in qu el di Salamanca, la «Atenas de España» (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías y cartas inéditas , ed. por M. SERRANO Y SANZ in «Revue Hispanique», IV, 1897, p. 297 ss.). (N. del A.) 83 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., p. 298. (N. del A.) 26

Un poeta illuminista : Meléndez Valdés iglesias: « Facilis est ingenio, juvenis ille, forma egregius, aetate florens, indole amabilissimus. Tot ergo et tantis causis formosarum puellarum amore nunc et diu fruatur » . Un giovane dunque che, con Cadalso, si ribella alle tradizioni e al conformismo e seguendo il suo impulso giovanile trasforma la sua protesta in atteggiamenti spregiudicati secondo uno spirito che si potrebbe definire «libertino» 84 . Los besos de amor non furono mai dati alle stampe dal poeta: la situazione politico-sociale della Spagna del tempo non lo permetteva. La minoranza stretta attorno a Cadalso doveva agire con prudenza: lo scambio delle idee avveniva fra amici ed era verbale o al massimo affidato a qualche lettera 85 . Sappiamo che nel manoscritto, di proprietà prima di Salvá e poi di Foulché-Delbosc, 84 «Libertino» a indicare un atteggiamento di libertà ideologica e morale, nell'ambito di una società che non accetta e concepisce siffatte libertà. Il libertinismo fu in effetti proprio di un'epoca in cui certe libertà affermate nelle coscienze, non potevano essere pubblicamente affermate o praticate. Quando si poté iniziare la libera divulgazione e pratica attuazione di queste idee, il concetto di libertino (che includeva sempre qualcosa di clandestino) scivolò in quello di « libre penseur » o « philosophe ». (Vedi sul problema del libertinismo in Francia, ove ebbe la maggior diffusione, J. S. SPINK, French Free-Thought trom Gassendi to Voltaire , London, 1960). Se in Francia il termine «libertino» non ha piú ragione d'essere verso la metà del secolo XVIII, ben diversa si presentava la situazione in Ispagna. (N. del A.) 85 Le difficoltà che l'ambiente spagnolo presentava all'ingresso d'ogni idea nuova e l'ostilità a ogni atteggiamento anticonformistico sono state chiaramente poste in rilievo da J. SARRAILH, op. cit. , III parte, specie cap. III (pp. 471 ss.) e cap. VII (pp. 613 ss.). Naturalmente il clima di segretezza e clandestinità in cui si svilupparono le prime manifestazioni di ribellione alla routine e la censura (e piú diffusa ancora l'autocensura) che avveniva su ciò ch'era dato alle stampe, ostacolano grandemente la ricerca dello storico il quale peraltro non può restringersi ai soli dati ufficiali e alle pubblicazioni esistenti se non vuol correre il rischio di dare del Settecento spagnolo un'interpretazione deformata. I già cit. testi di Cadalso e Meléndez Valdés (vedi supra , n. 82) sono tra i pochi documenti privati che ci sono pervenuti e sono particolarmente preziosi per illustrare stati di coscienza che ci si guardava bene dal comunicare in pubblico. Nella corrispondenza di Cadalso c'è un'altra lettera che merita d'essere ricordata: è diretta a José Iglesias e ci conserva il ricordo di una poesia amorosa di Meléndez Valdés di contenuto autobiografico ch'egli aveva inviato a Cadalso ma che mai pubblicò. In essa Cadalso, parlando infatti di Meléndez, dice: « Nuper ego ab illo litteras habui amores suos negante. Sed frustra. Illius fiammae vestigia agnosco. Carmen enim ipsius in latronem quemdam qui Batyli columbam 27

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

sottile analisi psicologica che ren<strong>de</strong> la contesa intima <strong>de</strong>i sensi: gli occhi a gara con le labbra per<br />

captare quanto piú piacere possibile dalla donna amata, le astuzie birichine <strong>de</strong>lle finte fughe o <strong>de</strong>i finti<br />

ritegni che rendono piú dolce la conquista, la fiamma <strong>de</strong>ll'amore sensuale che s'accen<strong>de</strong> con maggior<br />

forza dopo la colpevole prolungata assenza <strong>de</strong>lla donna amata.<br />

La capacità <strong>de</strong>scrittiva <strong>de</strong>l poeta è assai duttile: egli sa ren<strong>de</strong>re con grazia maliziosa anche i<br />

contenuti piú arditi: il corto anelito e l'orgasmo amoroso di Nise, il sogno <strong>de</strong>ll'amplesso notturno con<br />

Amarilda, la stanchezza che coglie gli amanti dopo la lotta gioiosa, le morbi <strong>de</strong> parole sussurrate nel<br />

momento <strong>de</strong>l piacere. Insomma: un vero e proprio inno ai doni di Venere, un inno alla giovinezza<br />

<strong>de</strong>lla cui labilità si ha consapevolezza on<strong>de</strong> piú vivo si fa il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di coglierne i frutti; un inno che<br />

si svolge in una spasimante invocazione <strong>de</strong>l piacere anche se questo può trovarsi compagna la morte:<br />

Y venga ¡ay me! la muerte,<br />

que entre tanta <strong>de</strong>licia,<br />

Filis, si llegar osa,<br />

no es muerte, sino vida . 80<br />

Ci sembra che il vero significato di questa poesia erotica stia, al di là di valutazioni estetiche, sul<br />

piano <strong>de</strong>lla storia interna <strong>de</strong>l poeta e su quello <strong>de</strong>lla storia <strong>de</strong>lla cultura spagnola in cui s'inserisce, nel<br />

suo carattere di poesia di «rottura». Leggendo Los besos <strong>de</strong> amor ci si ricorda <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>scrizione che<br />

Cadalso fece <strong>de</strong>l giovane Melén<strong>de</strong>z e che noi abbiamo già riportato 81 , ci si ricorda di quel « letor<br />

joven y vivo <strong>de</strong> nuestra or<strong>de</strong>n » 82 , che altrove 83 lo stesso Cadalso cosí presenta in latino a José<br />

80 Oda 18 , vv. 21-24, in J. MELÉNDEZ VALDÉS, Los besos <strong>de</strong> amor , cit., p. 81. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

81 Vedi supra , pp. 12-13. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

82 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., pp. 317-318. L'Ordine è quello che Cadalso ha<br />

scherzosamente costituito con i suoi amici, parodiando gli ordini religiosi. Egli stesso si firma Fray<br />

Rotundo <strong>de</strong> la Panza e appella il suo corrispon<strong>de</strong>nte Tomás <strong>de</strong> Iriarte Rev.mo Padre Provincial .<br />

Illustra bene il tono libertino di questa corrispon<strong>de</strong>nza intima fra amici anche un'altra lettera di Cadalso<br />

a Tomás <strong>de</strong> Iriarte ( Ibi<strong>de</strong>m , pp. 321-323) e d'altra parte anche la burlesca epistola che Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés scrisse in romance a Cadalso: La gran fiesta <strong>de</strong>l Lunes <strong>de</strong> Aguas , relazione di una grassa festa<br />

campagnola in qu el di Salamanca, la «Atenas <strong>de</strong> España» (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías y cartas<br />

inéditas , ed. por M. SERRANO Y SANZ in «Revue Hispanique», IV, 1897, p. 297 ss.). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

83 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., p. 298. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

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