III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

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Un poeta illuminista : Meléndez Valdés In ogni caso ci si trovava di fronte a qualcosa di profondamente diverso dalla situazione culturale dell'Illuminismo il quale aveva ritenuto i problemi di stile e forma qualcosa di subordinato ai problemi piú propriamente ideologici e umani. Non c'è in verità alcun rigorismo formale in Meléndez Valdés, come nel corso del nostro esame dei suoi testi poetici c'è già occorso d'osservare e come metteremo in rilievo piú avanti. Tuttavia il Romanticismo ebbe la tendenza a confondere Meléndez Valdés col neoclassicismo [giunse persino a farne la caricatura 379 ] e mirò a selezionare all'interno della sua produzione ciò che poteva in qual che modo essere accettato perché ritenuto piú vicino o conseguente con la tradizione ispanica 380 , mentre veniva decisamente rifiutato quanto sapeva di afrancesado 381 . In tal modo il bucolismo e l'anacreontismo, riferibili alla poesia del Cinquecento spagnolo, erano nettamente preferiti alla poesia filosofico-morale 382 . 379 J. ESPRONCEDA, El pastor clasiquino in «El Artista», XXI, 1835, pp. 251-252. (Si può leggere in Obras completas , in B.A.E., LXII, p. 588). (N. del A.) 380 Il processo di questo atteggiamento critico può essere seguito attraverso i seguenti testi: M. J. LARRA, Literatura in «El Español», 18 de enero de 1836. (Si può leggere in Obras completas , ed. J. R. LOMBA y PREDAJA, Madrid, 1923, III, pp. 184-198); F. J. WOLF, Floresta de rimas modernas castellanas , Paris, 1837 (cfr. l'Introduzione, p. 17 ss.); A. ALCALÁ GALIANO, Historia de las literaturas española, francesa, inglesa e italiana en el siglo XVIII , Madrid, 1844, pp. 379-385, articolo riprodotto in Poetas líricos del siglo XVIII , II, in B.A.E., LXIII, pp. 67-72; L. A. CUETO, Bosquejo histórico crítico de la poesía castellana en el siglo XVIII cit., pp. CXXXI-CXXXIX. (N. del A.) 381 Né si debbono dimenticare le ragioni piú strettamente politiche che portarono ad esempio, nel 1828, alla proibizione della vendita dei Discursos Forenses stampati nel 1821 durante il triennio liberale e al permesso di vendita delle Poesías (1820) purché private del prologo di Meléndez e della Noticia histórica di Quintana (cfr. M. OSSORIO Y BERNARD, Meléndez Valdés y la censura in «Ilustración Española y Americana», XLI, 1897, pp. 391-395). (N. del A.) 382 È curioso osservare che tuttavia spesso (J. GÓMEZ HERMOSILLA, op. cit. , pp. 313-314; A. ALCALÁ GALLANO, op. cit. , p. 70; L. A. CUETO, op. cit. , p. CXXXVIII) le lodi vanno proprio a una ode fra le piú retoriche e occasionali quale l' Oda VI: La gloria de las Artes (in Poesías , pp. 219-222), nuovo segno delle incertezze ideologiche e estetiche del romanticismo spagnolo che finiva 116
Un poeta illuminista : Meléndez Valdés Quest'ultima poi poteva essere, piú avanti nel tempo, in parte rivalutata (principalmente attraverso una scelta di gusto) ma soltanto in base alla premessa che l'influsso straniero fosse stato superficiale e alla convinzione che Meléndez Valdés, a parte certe giovanili aberrazioni culturali, fosse rimasto sostanzialmente fedele a una tradizione ideologica e formale ispanica. È la tesi del Menéndez Pelayo 383 sorta nel momento del trionfante clima del tradizionalismo e che rimase, tranne qualche timido tentativo di modifica 384 , viva per tutta la storiografia del primo Novecento, allineata con quell'altra tesi, propria della storiografia spagnola ma anche inglese, che pensa a una costante metastorica «romantica» della cultura spagnola. Mentre cosí si perpetuava l'equivoco di un Settecento identificato sic et simpliciter con il neoclassicismo 385 , si tentava di salvare nel corso di quel secolo, giudicato estraneo alla vera linea di in questo caso con l'accettare l'aspetto piú propriamente «neoclassico» dell'arte di Meléndez. (N. del A.) 383 M. MENÉNDEZ PELAYO, Historia de los heterodoxos españoles in O.C. , Santander, 1947, XXXIX, p. 319 : « su índole de poeta tierno y aniñado sólo consiguió viciarse con tales filosofías, que parecen en él artificiales y superpuestas » ; Historia de las ideas estéticas , in O.C. , Santander, 1962 3 , p. 395 : « Aunque nunca abandonó del todo su antigua manera, cultivó al mismo tiempo, con notable flexibilidad de ingenio, otras muy diversas, levantándose alguna vez a las regiones de la poesía más elevada, digan lo que quieran los que, por no haberla nunca estudiado en conjunto se resisten a ver en él otra cosa que el dulce y algo empalagoso Batilo de los primeros tiempos » . (N. del A.) 384 È il caso ad esempio del Mérimée il quale tende a limitare in genere la poesia melendeziana ad atteggiamenti convenzionali, ad una manifestazione di valore storico piú che estetico ed a salvare tutt'al piú la perizia dell'esecutore ricco d'immaginazione, d'armonia e di senso del ritmo (E. MERIMÉE, Meléndez Valdés in «Revue Hispanique», I, 1894, pp. 217-235). Dalla interpretazione del Menéndez Pelayo sostanzialmente invece non si diparte il Valera che crede nel casticismo del poeta estremegno (J. VALERA, Juan Meléndez Valdés , in O.C. , ed. L. ARAUJO COSTA, Madrid, 1958, II, pp. 1016-1019; El renacimiento de la poesía lírica española , discurso leído en la R. Academia Española el 13 de mayo de 1900, in O.C. , III, pp. 1186-1197; La poesía lírica y épica en la España del siglo XIX in O.C. , II, pp. 1187-1192). (N. del A.) 385 R. E. PELLISSIER, The Neo-Classic Movement in Spain during the Eighteenth Century , Stanford, 1918. La identificazione di tutta la cultura letteraria del Settecento spagnolo col neoclassicismo vive ancor oggi, anche se taluno s'è preoccupato di rivalutarlo contro il tradizionale suo 117
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