III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes
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Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />
particolare gusto proprio <strong>de</strong>lle arti figurative (e specialmente <strong>de</strong>lle arti minori) <strong>de</strong>l suo tempo e se ne<br />
Al di sotto di simile interpretazione è facile scorgere la completa incomprensione di ciò che fu<br />
l'Illuminismo: d'altra parte l'analisi stilistica che non affondi saldamente le sue radici nella realtà<br />
storica può creare pericolosi fantasmi come quello di Voltaire rokokomensch che affiora dalle pagine<br />
peraltro acute e argute <strong>de</strong>llo Spitzer (L. SPITZER, L'«explication <strong>de</strong> texte» applicata a Voltaire ,<br />
in Critica stilistica e storia <strong>de</strong>l linguaggio , tr. it., Bari, 1954, pp. 293-325). A noi sembra <strong>de</strong>l resto<br />
inaccettabile anche la tesi di uno studioso francese che, pur non partendo -come i prece<strong>de</strong>nti autori<br />
te<strong>de</strong>schi- da una preconcetta posizione negatrice <strong>de</strong>ll'Illuminismo, finisce in un uso arbitrario <strong>de</strong>l<br />
termine (R. LAUFER, Style rococo, style <strong>de</strong>s «lumieres» , Paris, 1963). Egli muove sostanzialmente<br />
da una posizione polemica nei riguardi <strong>de</strong>l tradizionale concetto di un Settecento classicheggiante e<br />
acca<strong>de</strong>mico nello stile: « Quand nous essayons <strong>de</strong> dégager l'unite du style et <strong>de</strong> la pensée du dix-<br />
huitième siècle nous prétendons seulement résoudre le paradoxe, encore communément accepté, d'une<br />
pensée révolutionnaire exprimée dans un style académique » (pp. 35-36) . Del pari egli pensa di<br />
conciliare nella unitaria <strong>de</strong>finizione di rococò la contraddizione, tradizionalmente riconosciuta, fra<br />
pensiero filosofico e gusto galante-salottiero. Senonché l'analisi <strong>de</strong>i testi che dovrebbero servire alla<br />
dimostrazione è troppo limitata e parziale e non giunge a convincere di questa pretesa unità stilistica<br />
<strong>de</strong>l secolo ché anzi si per<strong>de</strong> di vista la dialettica <strong>de</strong>llo stesso e finisce con l'essere valorizzato proprio<br />
l'aspetto secondario <strong>de</strong>l fenomeno con l'adozione di un termine quale rococò che, con tutta la migliore<br />
disposizione d'animo, non può essere sottratto a uno specifico e storico significato di gusto <strong>de</strong>corativo<br />
che resta estraneo al moto piú profondo e storicamente <strong>de</strong>terminante <strong>de</strong>i lumi. Recente è il tentativo<br />
d'applicazione, sia pur limitata e parziale, <strong>de</strong>l termine rococò alla letteratura spagnola (J. ARCE<br />
FERNÁNDEZ, Rococó, neoclasicismo y prerromanticismo en la poesía española <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , in<br />
Simposio sobre el P. Feijóo y su tiempo , Oviedo, 1966, pp. 447-477). L'Arce muove dalle proposte<br />
<strong>de</strong>l Binni di cui accetta le riserve sul concetto di rococò come stile d'epoca ma non ne condivi<strong>de</strong> la<br />
limitazione a semplice «componente di gusto» . Egli applica il concetto alla letteratura e in particolare<br />
alla poesia spagnola <strong>de</strong>llo ultimo Settecento per <strong>de</strong>finire quella corrente che prece<strong>de</strong>rebbe il pre-<br />
romanticismo e il neoclassicismo, manifestandosi soprattutto nell'anacreontismo, nel bucolismo e nel<br />
sensualismo. Ci sembra che la proposta <strong>de</strong>ll'Arce andrebbe approfondita soprattutto attraverso una<br />
piú storicamente rigorosa indagine <strong>de</strong>lle componenti i<strong>de</strong>ologiche <strong>de</strong>lla cultura spagnola <strong>de</strong>ll'ultimo<br />
Settecento: ne risulterebbe meglio caratterizzato ogni aspetto, anche quello stilistico, sulla base però<br />
di una effettiva storicità che non potrebbe non diradare lo stesso persistente equivoco <strong>de</strong>l generico<br />
impiego <strong>de</strong>l termine «pre-romanticismo». [Si parla ad esempio nel saggio <strong>de</strong>ll'Arce (p. 472) di un<br />
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