16.06.2013 Views

III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

III - Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Biblioteca</strong> <strong>Virtual</strong> <strong>Miguel</strong> <strong>de</strong> <strong>Cervantes</strong> Saavedra<br />

Universidad <strong>de</strong> Alicante<br />

Copyright © Universidad <strong>de</strong> Alicante, Banco Santan<strong>de</strong>r Central Hispano 1999-2001. Accesible<br />

<strong>de</strong>s<strong>de</strong> http://cervantesvirtual.com<br />

Año 2004


ÍNDICE<br />

- I - .................................................................................................................................................... 5<br />

- II - .................................................................................................................................................43<br />

- <strong>III</strong> - ................................................................................................................................................75<br />

- IV - ............................................................................................................................................. 110


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

4


- I -<br />

La formazione poetica di Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'istruzione ricevuta da Melén<strong>de</strong>z Valdés giovinetto è quella tradizionale <strong>de</strong>lle scuole <strong>de</strong>l tempo:<br />

dopo quella elementare nella nativa Ribera <strong>de</strong>l Fresno e poi a Almendralejo 1 , egli seguí a Madrid per<br />

tre anni Filosofia nel Collegio domenicano di San Tommaso (1767-1770) e quindi, presso i Reales<br />

Estudios <strong>de</strong> San Isidro , un anno di Lingua greca e un altro di Filosofia morale (1770-1772) 2 .<br />

Sappiamo, per testimonianza di Quintana 3 , ch'egli, già negli anni di studio madrilegni, s'era<br />

esercitato nella composizione poetica e, in piena conformità con l'ambiente in cui cresceva, aveva<br />

scritto « versos a santo Tomás <strong>de</strong> Aquino » e romances sotto l'influsso di Gerardo Lobo. Furono<br />

tuttavia i successivi anni di studi universitari a Salamanca (1772-1782) quelli <strong>de</strong>lla vera e propria<br />

formazione culturale <strong>de</strong>l poeta. Iscritto alla Facoltà di Giurispru<strong>de</strong>nza, accompagnò sempre lo studio<br />

<strong>de</strong>l diritto con quello <strong>de</strong>lle lettere e <strong>de</strong>lla filosofia tanta da ottenere, nel corso stesso <strong>de</strong>gli studi, <strong>de</strong>gli<br />

incarichi di supplente alle cattedre di lingua greca e di umanità (latino) e addirittura, alla fine <strong>de</strong>i<br />

corsi di diritto, non una cattedra di Legge al cui concorso aveva partecipato, ma la prima cattedra di<br />

Umanità (1781).<br />

Non rifaremo qui la storia <strong>de</strong>gli anni salmantini di Melén<strong>de</strong>z Valdés, già da altri ottimamente<br />

tracciata 4 , ma cercheremo di porre in rilievo gli aspetti e i motivi che meglio ci possano aiutare a<br />

compren<strong>de</strong>re come, nell'ambiente di Salamanca, si svolse la sua formazione culturale.<br />

Negli anni in cui studiò Melén<strong>de</strong>z Valdés, s'era dato avvio, per opera <strong>de</strong>i ministri di Carlo <strong>III</strong>, a<br />

una serie di riforme ten<strong>de</strong>nti a mo<strong>de</strong>rnizzare l'insegnamento, ripristinare nelle loro antiche funzioni<br />

i Colegios mayores e secolarizzare in genere l'istruzione, conducendola verso precise forme di<br />

1 G. DEMERSON, Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés et son temps (1754-1817) , Paris, 1962, pp. 9-10.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

2 Ibid. , pp. 14-17. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

3 M. J. QUINTANA, Noticia histórica y literaria <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z , in Obras completas , B.A.E., XIX,<br />

p. 109. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

4 E. ALARCOS, Melén<strong>de</strong>z Valdés en la Universidad <strong>de</strong> Salamanca in «Boletín <strong>de</strong> la Real Aca<strong>de</strong>mia<br />

Española», X<strong>III</strong>, 1926, pp. 49 75; 144-177; 360-370; G. DEMERSON, op. cit. , pp. 21-50. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

5


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

controllo che la legassero alla monarchia e allo stato centralizzato 5 . Era la tipica azione di un<br />

governo che a<strong>de</strong>riva all'i<strong>de</strong>ale <strong>de</strong>l dispotismo illuminato e che, se da un lato politicizzava la sua azione<br />

culturale, dall'altro riusciva a realizzare <strong>de</strong>lle concrete riforme, favorendo anche libere iniziative,<br />

impossibili nelle vecchie strutture universitarie spagnole. Furono appunto le iniziative <strong>de</strong>l governo di<br />

Carlo <strong>III</strong> che mossero un poco le stanche acque <strong>de</strong>lla vita acca<strong>de</strong>mica salmantina: dapprima s'ebbero<br />

notevoli difficoltà tanto che Salamanca nel contesto <strong>de</strong>gli atenei spagnoli si presentò come il piú<br />

retrivo e reazionario 6 , e poi si svilupparono in piú campi diverse iniziative tanto da trasformare, alla<br />

fine <strong>de</strong>l secolo, Salamanca nel centro forse piú attivo <strong>de</strong>l riformismo culturale spagnolo, come avremo<br />

occasione di osservare ancora nel corso <strong>de</strong>l nostro studio.<br />

Nel campo letterario Salamanca aveva conservato la tradizione di una certa serietà negli studi<br />

classici e, ne gli anni in cui compiva i suoi corsi Melén<strong>de</strong>z Valdés, avevano la cattedra due ottimi<br />

docenti quali il grecista Zamora e il latinista Alba. Questo gusto per il classicismo si rifletteva anche<br />

nella poesia e nella prosa in volgare che cercavano di combattere il gusto barocco e fissavano i propri<br />

mo<strong>de</strong>lli non soltanto negli antichi autori greci e latini ma anche negli spagnoli <strong>de</strong>l Cinquecento,<br />

anteriori cioè a quel gusto che ormai si sentiva di dover combattere in nome di una semplicità piú<br />

a<strong>de</strong>rente alla natura e alla ragione. In tal modo l'ambiente culturale migliore di Salamanca era vicino<br />

a quei movimenti che caratterizzano verso la metà <strong>de</strong>l secolo un generale rinnovamento <strong>de</strong>lla cultura<br />

spagnola. Si pensi al tentativo di Luzán di dotare la propria nazione di una Poetica di chiaro carattere<br />

classicistico, si pensi anche all' Aca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Buen Gusto sorta nel 1749 e che, nelle forme di un<br />

salotto francese diretto dalla Contessa di Lemos 7 , cerca, ad opera soprattutto di Velázquez, Nasarre<br />

e Montiano, di rinnovare le lettere spagnole, assumendo un polemico atteggiamento nei riguardi <strong>de</strong>lla<br />

5 J. SARRAILH, L'Espagne éclairée <strong>de</strong> la secon<strong>de</strong> moitié du XV<strong>III</strong> e siècle , Paris, 1954, p. 185<br />

ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

6 G. DESDEVISES DU DÉZERT, La richesse et la civilisation espagnoles au XV<strong>III</strong> e siècle in<br />

«Revue Hispanique», LXX<strong>III</strong>, 1928, p. 261; R. HERR, España y la revolución <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> ,<br />

Madrid, 1964, p. 138 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

7 L. A. CUETO (Marqués <strong>de</strong> Valmar), Bosquejo histórico crítico <strong>de</strong> la poesía castellana en el siglo<br />

XV<strong>III</strong> , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , I, BA.E., LXI, p. LXXXV<strong>III</strong> ss.; R.E. PELLISSIER, The<br />

Neoclassic Movement in Spain during the XV<strong>III</strong> Century , Stanford, 1918, p. 61 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

6


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

tradizione. Si pensi infine al gruppo di pensatori e scrittori che si riuniva a Madrid nella Fonda <strong>de</strong><br />

San Sebastián , aperti alle esperienze italiane e francesi e <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rosi di un generale rinnovamento 8 .<br />

A Salamanca l'autore che, negli anni in cui vi giunge Melén<strong>de</strong>z Valdés, meglio impersona il gusto<br />

classicistico ten<strong>de</strong>nte verso un nuovo modulo poetico, è fray Diego González. Jovellanos 9 lo lodò<br />

come resuscitatore <strong>de</strong>lle « hispanas musas » riconoscendogli la primazia nel tentativo di opposizione<br />

alla poesia barocca 10 . Nato nel 1733 e vissuto dal 1760 al 1779 a Salamanca, questo frate agostiniano<br />

vi<strong>de</strong> in fray Luis <strong>de</strong> León il suo mo<strong>de</strong>llo e prese a imitarlo, in armonia con il consiglio che Mayáns y<br />

Siscar aveva dato per migliorare la poesia spagnola nella sua Rhetórica <strong>de</strong>l 1757 11 . Imitò la lira ,<br />

ma soprattutto affinò, a contatto <strong>de</strong>i mo<strong>de</strong>lli <strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> poeta <strong>de</strong>l Cinquecento, il suo gusto ricercando<br />

la proprietà, l'eleganza semplice, l'armonia specie in odi come A Liseno e in alcune traduzioni di<br />

testi biblici. Cosí s'iniziava una tradizione che si doveva continuar e in Melén<strong>de</strong>z Valdés e altri piú<br />

giovani poeti come testimonia Ceán Bermú<strong>de</strong>z 12 .<br />

Ma se l'incontro di Melén<strong>de</strong>z Valdés con Diego González al quale restò a lungo amico e <strong>de</strong>dicò<br />

alcune liriche 13 , fu certamente importante per il giovane stu<strong>de</strong>nte estremegno, importanza anche<br />

8 V. CLAN, Italia e Spagna nel sec. XV<strong>III</strong>. Giovanbattista Conti e alcune relazioni letterarie fra<br />

l'Italia e la Spagna nella seconda metà <strong>de</strong>l Settecento: studi e ricerche , Torino, 1896; E. COTARELO<br />

Y MORI, Iriarte y su época , Madrid, 1897, p. 119 ss.; M. MENÉNDEZ PELAYO, Historia <strong>de</strong> las<br />

i<strong>de</strong>as estéticas en España , in O.C. , Santan<strong>de</strong>r, 1962 3 , <strong>III</strong>, p. 293 ss.; A. GONZÁLEZ PALENCIA,<br />

La Fonda <strong>de</strong> San Sebastián , in Entre dos siglos , Madrid, 1943, pp. 115-124. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

9 G. M. JOVELLANOS, Historia <strong>de</strong> Jovino. A Mireo , v. 247 ss., in Poesías , ed. J. CASO<br />

GONZÁLEZ, Oviedo, 1961, p. 112. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

10 L. MONGUIÓ, Fray Diego Ta<strong>de</strong>o González and Spanish Taste in Poetry in the Eighteenth<br />

Century in «The Romanic Review», LII, 1961, p. 249. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

11 Ibid. , p. 246. Mayáns y Siscar era stato il primo <strong>de</strong>i tre editori di fray Luis <strong>de</strong> León nel Settecento<br />

e aveva fatto prece<strong>de</strong>re all'edizione (Valencia, 1761) una biografia <strong>de</strong>l poeta. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

12 J. A. CEÁN BERMÚDEZ, Memorias para la vida <strong>de</strong>l Exmo. Sr. Don G. M. <strong>de</strong> Jovellanos y<br />

noticias <strong>de</strong> sus obras , Madrid, 1814, pp. 289-290; vedi anche: W.C. ATKINSON, Luis <strong>de</strong> León in<br />

eighteenth-Century Poetry in «Revue Hispanique», LXXXI, Il, 1933, pp. 363-376. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

13 G. DEMERSON, op. cit. , pp. 40-41. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

7


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

maggiore ebbe l'incontro con Cadalso che giunse a Salamanca nel maggio <strong>de</strong>l 1773 14 e vi portò il<br />

soffio nuovo <strong>de</strong>lla sua formazione europea e il suo acuto spirito critico, capace di afferrare e <strong>de</strong>molire<br />

quanto di vano e rancido sopravviveva nella «dotta» città universitaria. Soprattutto egli fu caustico nei<br />

riguardi di quel vacuo aristotelismo che faceva trascurare lo studio <strong>de</strong>lle scienze a quei paludamentati<br />

rappresentanti <strong>de</strong>lla cultura tradizionale che sapevano « poner setenta y siete silogismos seguidos<br />

sobre si los cielos son fluidos o sólidos » 15 . E se la mente vivace di Melén<strong>de</strong>z Valdés s'era forse<br />

già aperta al <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di una cultura meno chiusa e con formistica rispetto a quella <strong>de</strong>lla sua prima<br />

formazione, non v'è dubbio che fu Cadalso a rivelargli un orizzonte culturale nuovo, stimolandolo<br />

a una serie di vaste letture che lo posero in contatto con il pensiero europeo <strong>de</strong>l tempo, nel campo<br />

filosofico, giuridico, politico e letterario.<br />

Questo influsso di Cadalso fu <strong>de</strong>l resto riconosciuto dallo stesso Melén<strong>de</strong>z Valdés che cosí, nel<br />

1782, evocava l'amico che gli era stato maestro: « Sin él yo no sería nada... Él me cogió en el segundo<br />

año <strong>de</strong> mis estudios, me abrió los ojos, me enseñó, me inspiró este noble entusiasmo <strong>de</strong> la amistad y<br />

<strong>de</strong> lo bueno, me formó el juicio, hizo conmigo todos los oficios que un buen padre con su hijo más<br />

querido... Mi gusto, mi afición a los buenos libros, mi talento poético, mi tal cual literatura, todo es<br />

suyo » 16 .<br />

Nel 1773 Cadalso, che aveva già pubblicato la sua tragedia Sancho García (1771) e l'elegante<br />

satira <strong>de</strong> Los eruditos a la violeta (1772), dà alle stampe le sue poesie Ocios <strong>de</strong> mi juventud . Esse<br />

rivelavano non soltanto il gusto per una educata imitazione <strong>de</strong>gli autori classici, a<strong>de</strong>rente a un non<br />

astratto concetto di razionalità e rispettoso di un sano culto <strong>de</strong>lla natura, valori cui profondamente<br />

cre<strong>de</strong>va Cadalso e si traducevano in una controllata esigenza di stile 17 , ma apportavano elementi<br />

<strong>de</strong>l tutto nuovi appresi dal mo<strong>de</strong>rno pensiero europeo, quali la sottile sensibilità che scruta l'intimità<br />

14 N. GLENDINNING, Vida y obra <strong>de</strong> Cadalso , Madrid, 1962, p. 138. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

15 J. CADALSO, Cartas Marruecas , ed. L. DUPUIS-N. GLENDINNING, London, 1966, carta VI,<br />

p. 22. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

16 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a su amigo el Padre Mena, escrita en Salamanca el 16 <strong>de</strong> Marzo<br />

<strong>de</strong> 1782 , in L. A. CUETO, op. cit. , pp. CVI-CVII. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

17 J. CADALSO, op. cit. , p. 113 : « Esta familiaridad con los españoles <strong>de</strong>l siglo XVI y algunos<br />

<strong>de</strong>l XVII, me sacó <strong>de</strong> muchos apuros; y sin esta ayuda es moralmente imposible el salir <strong>de</strong> ellos, a no<br />

cometer los vicios <strong>de</strong> estilo que son tan comunes » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

8


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

personale o accoglie la spontaneità <strong>de</strong>lla natura, cercando un'armonia essenzialmente morale. In tal<br />

modo il gusto <strong>de</strong>ll'antico che si configura nell'imitazione di Orazio, nell'anacreontismo, nella ricerca<br />

di forme metriche classiche quali l'o<strong>de</strong> saffica e la pindarica o addirittura nella composizione in lingua<br />

latina, acquista <strong>de</strong>i significati <strong>de</strong>l tutto nuovi: il gusto oraziano è per lo piú spunto o binario formale<br />

per introdurre temi personali, l'anacreontismo è ricerca di una consonanza con il vivere secondo natura<br />

che la filosofia contemporanea europea andava scoprendo, la ricerca <strong>de</strong>lle forme metriche classiche<br />

è <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di rottura con le forme tradizionali indigene e lo scrivere in latino non va al di là di uno<br />

squisito e un po' scherzoso gioco intellettuale fra amici, chiaramente lontano da ogni pedantesco culto<br />

umanistico.<br />

Se gli spunti che condussero Cadalso al nuovo orientamento poetico, soprattutto sul piano formale,<br />

si possono trovare prima di lui in altri poeti e principalmente in Nicolás Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín 18<br />

, a lui possiamo senz'altro attribuire la novità di un <strong>de</strong>ciso accoglimento <strong>de</strong>lla tematica i<strong>de</strong>ologica<br />

<strong>de</strong>ll'Illuminismo 19 .<br />

18 NICOLÁS FERNÁNDEZ DE MORATÍN, Obras , in B.A.E., II, pp. 1-65 e Poesías inéditas ,<br />

ed. R. Foulché Delbosc, Madrid, 1892. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

19 Su questo vedi: G. ADINOLFI, Las Cartas Marruecas <strong>de</strong> J. Cadalso e la cultura spagnola<br />

<strong>de</strong>lla seconda metà <strong>de</strong>l Settecento in «Filologia Romanza», <strong>III</strong>, 1956, pp. 30-83, ed ora anche:<br />

M. RAIMONDI CAPASSO, Cadalso e Rousseau in «Acme», XX, 1967, pp. 97-115. L'aspetto<br />

piú apprezzabile di questi lavori è lo sforzo che vi si compie d'inserire la figura di Cadalso nella<br />

cultura illuministica europea il che contrasta con la piú diffusa consu etudine storiografica, in ispecie<br />

spagnola, che ha avuto invece la ten<strong>de</strong>nza a <strong>de</strong>storicizzare Cadalso, vuoi accettando sul piano<br />

letterario soltanto quegli aspetti <strong>de</strong>lla sua produzione che sono parsi anticipatori <strong>de</strong>l romanticismo,<br />

vuoi incentrando lo studio <strong>de</strong>lla sua personalità nel motivo <strong>de</strong>l patriottismo, motivo certo esistente ma<br />

non con quelle caratteristiche nazionalistiche che si è preteso attribuirgli. Purtroppo anche i saggi più<br />

recenti <strong>de</strong>dicati a Cadalso non sfuggono a questa ten<strong>de</strong>nza. Un critico inglese (G. GLENDINNING,<br />

op. cit. ) ha creduto di poter spiegare la personalità di Cadalso come quella di uno «stoico» ricorrendo a<br />

un concetto di stoicismo che, proiettato come appare in un indistinto piano metastorico, fa per<strong>de</strong>re ogni<br />

contorno di consapevolezza i<strong>de</strong>ologica alle singole posizioni personali e quasi le riduce a inconscio<br />

<strong>de</strong>terminismo. L'equivoco apparirà chiaramente quando si osservi che elementi <strong>de</strong>lla tradizione<br />

culturale stoica compaiono sí in Cadalso ma proprio perché lo stoicismo fu studiato e rielaborato dal<br />

pensiero illuministico e quando ancora si consi<strong>de</strong>ri che questi elementi trovano ampia giustificazione<br />

9


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Del resto negli stessi rapporti con il giovane stu<strong>de</strong>nte di diritto Melén<strong>de</strong>z Valdés, da lui incontrato<br />

a Salamanca e ben presto divenuto insieme discepolo e amico 20 , si scopre la posizione i<strong>de</strong>ologica<br />

di Cadalso. Sappiamo ch'egli mise nella mani di Melén<strong>de</strong>z testi come il Droit <strong>de</strong>s gens di Vattel e l'<br />

Esprit <strong>de</strong>s lois di Montesquieu 21 , ma certamente numerosi altri testi vennero consigliati mentre gli<br />

argomenti dibattuti nelle amichevoli discussioni erano senza dubbio le «novità» <strong>de</strong>lla cultura straniera<br />

alla quale Cadalso s'era formato nei suoi viaggi e che il giovane Melén<strong>de</strong>z doveva appren<strong>de</strong>re con<br />

meravigliata commozione se pochi anni più tardi, appena morto Cadalso, scrivendo all'amico Cáseda<br />

a nome proprio e di Arcadio (José Iglesias <strong>de</strong> la Casa), cosí ne ricordava l'immagine di maestro e<br />

iniziatore: « A él <strong>de</strong>ben (Batilo y Arcadio) que, libres <strong>de</strong> las nieblas <strong>de</strong> la ignorancia, busquen la<br />

Sabiduría en su Santuario Augusto y no se contenten con su mentida sombra; a él <strong>de</strong>ben el ver con<br />

los ojos <strong>de</strong> la filosofía y la contemplación las maravillas <strong>de</strong> la Naturaleza... él nos enseñó a buscar<br />

en el hombre al hombre mismo » 22 .<br />

nel pensiero <strong>de</strong>l secolo cui Cadalso appartenne: cosí la fuga verso la campagna è un tema già noto<br />

al pensiero razionalistico-scientifico <strong>de</strong>l primo Settecento e largamente sviluppatosi nella cultura<br />

illuministica; il culto verso la saggezza è tipica espressione <strong>de</strong>l secolo per eccellenza filosofico e<br />

«saggio»; la avvertita necessità di fon<strong>de</strong>re le aspirazioni <strong>de</strong>l sentimento con quelle <strong>de</strong>lla ragione quale<br />

appare negli Ocios <strong>de</strong> mi juventud è bi sogno di ritrovare un ordine nell'ambito di quella natura in<br />

cui il pensiero illuministico riconosceva insieme esaltarsi ed esaurirsi l'uomo, on<strong>de</strong> il formarsi di<br />

una coscienza <strong>de</strong>l limite, principale sorgente di quel pessimismo che serpeggia in tutta la produzione<br />

di Cadalso e che non ci pare appropriato <strong>de</strong>finire, come fa il Glendinning «estoicismo pagano».<br />

In un critico spagnolo (F . XIMÉNEZ DE SANDOVAL, Cadalso. Vida y muerte <strong>de</strong> un poeta<br />

soldado , Madrid, 1967) il processo di <strong>de</strong>storificazione di Cadalso si fa piú scopertamente acritico<br />

e ten<strong>de</strong>nzioso, nello sforzo di ricondurre a dimensioni tradizionalistiche e indigene (cioè ancora una<br />

volta nazionalistiche) la cultura di Cadalso, per non dire <strong>de</strong>l coacervo di discutibili luoghi comuni che<br />

con facile penna riunisce J. M. PEMAN nel Prólogo allo stesso libro, accettandone la impostazione<br />

e le conclusioni. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

20 Cadalso teneva tutte le sere « tertulia » con Melén<strong>de</strong>z Valdés e Iglesias (N. GLENDINNING,<br />

op. cit. , p. 139). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

21 E. ALARCOS, op. cit. , p. 54. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

22 F. XIMÉNEZ DE SANDOVAL, Una carta <strong>de</strong>sconocida <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z Valdés in «Estudios<br />

Extremeños», XVI, 1960, p. 178 . Sul Cáseda, vedi: J. DEMERSON, Tres cartas -dos <strong>de</strong> ellas<br />

10


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

D'altra parte nel giovane allievo e amico, Cadalso, scoprí quelle doti d'intelligenza, d'amore alla<br />

ricerca e di ricca e profonda umanità che costituivano gli elementi di una vera e propria affinità<br />

spirituale. Estremamente significativo a questo riguardo è il ritratto che di Melén<strong>de</strong>z fa Cadalso in una<br />

lettera a Tomás <strong>de</strong> Iriarte 23 , di tono scherzoso e scoperta intonazione anticonformistica: « Mozo algo<br />

inclinado a los placeres mundanales, a las hembras, al vino, al campo, y sobre todo afecto con <strong>de</strong>masía<br />

a estas cosas mo<strong>de</strong>rnas, acompañado <strong>de</strong> muy buena presencia, veinte años no cumplidos y poco<br />

respeto a los prelados » . Dopo aver offerto un esempio <strong>de</strong>lla musa anacreontica <strong>de</strong>l giovane poeta,<br />

aggiunge: « Del mismo tenor son las otras que componen un corto qua<strong>de</strong>rno con título <strong>de</strong> Batilo,<br />

nombre escandaloso y piarum aurium ofensivo... Al tal letorcillo joven y díscolo he procurado apartar<br />

<strong>de</strong> la errada senda <strong>de</strong> la poesía: le he dicho muchas veces quanta lástima me causa su pecaminosa<br />

inclinación y quan provechoso le sería su talento, si lo <strong>de</strong>dicara a otras cosas más solidas como a<br />

comentar a Aristóteles o a componer algunas novenas <strong>de</strong>votas a S. Ursula y sus 11.000 compañeras<br />

<strong>de</strong> martirio y virginidad. Pero lo arrastra su inata malvada ten<strong>de</strong>ncia al infierno con todas las señales<br />

<strong>de</strong> proscrito, pues se inclina con pre<strong>de</strong>terminación phísica al dicho pasatiempo y a estudios serios <strong>de</strong><br />

peor naturaleza quales son el Espíritu <strong>de</strong> las Leyes <strong>de</strong> Montesquieu, el <strong>de</strong>recho <strong>de</strong> gentes <strong>de</strong> Vatel<br />

y otros <strong>de</strong> gran perjuicio espiritual en conocido <strong>de</strong>trimento <strong>de</strong> su alma. Aun le he oído hablar con<br />

respeto <strong>de</strong> Newton y otros mathemáticos y phísicos buenos » .<br />

Nel tono garbatamente scherzoso e affettuoso di questa presentazione in cui Cadalso sembra<br />

ammiccare con furbesca intesa all'amico, compiacendosi per la significativa scoperta di un giovane<br />

intelligente che viene ad aggiungersi alla esigua ma forte schiera <strong>de</strong>i novatori antitradizionalisti e<br />

un po' spregiudicatamente libertini, ben si riflette il tono <strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>l tempo in cui la libertà di<br />

pensiero era una conquista difficile e necessariamente accompagnata da pru<strong>de</strong>nti compromessi con<br />

il conformismo imperante. Certo, presso le menti piú <strong>de</strong>ste, dominava la necessità di una «rottura»,<br />

di qual cosa cioè che nel pensiero, nell'azione, nelle parole apris se una breccia nella routine e<br />

schiu<strong>de</strong>sse vie nuove.<br />

Cadalso fu suscitatore di queste energie rinnovatrici e conquistò facilmente la stima e la simpatia<br />

<strong>de</strong>gli uomini piú aperti <strong>de</strong>lla Salamanca <strong>de</strong>l tempo: la loro solida formazione umanistica trovava<br />

cosí possibilità di sviluppi fruttuosi nel contatto con le esperienze filosofiche <strong>de</strong>lla mo<strong>de</strong>rna cultura<br />

<strong>de</strong>sconocidas- <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z Valdés a Don Ramón Cáseda in «Boletín <strong>de</strong> la Real Aca<strong>de</strong>mia Española»,<br />

XLV, 1965, pp. 117-139. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

23 J. CADALSO, Obras inéditas in «Revue Hispanique», I, 1894, pp. 317-321. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

11


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

europea. Ma è evi<strong>de</strong>nte che, nel circolo che si stringeva attorno a Cadalso, nasceva anche una<br />

eticità nuova. Erroneo è stato pertanto il limite entro cui la critica ha ingenere chiuso il concetto<br />

di «scuola» salmantina, facendone un gruppo d'interessi esclusivamente retorico-poetici 24 . Si può<br />

ragionevolmente invece parlare di un vero e proprio gruppo culturale salmantino «illuministico»<br />

di cui Cadalso fu l'antesignano e che poi si sviluppò attivamente anche in campo scientifico,<br />

giuridico e politico, oltre che letterario (come ben ha messo in rilievo il Beneyto Pérez in un<br />

suo intelligente discorso 25 che non ci sembra sia stato <strong>de</strong>bitamente preso in consi<strong>de</strong>razione dalla<br />

storiografia spagnola), sí da trasformare quella che era attorno al 1770 una Università conservatrice<br />

e tradizionalista per eccellenza, verso la fine <strong>de</strong>l secolo in uno <strong>de</strong>i centri piú vivamente progressisti<br />

e riformatori <strong>de</strong>lla Spagna.<br />

Il ridurre come s'è fatto la «scuola» di Salamanca a mero fatto retorico-letterario è concetto<br />

erroneo che rientra in quell'altro piú generale consistente nella pianificazione, sotto l'etichetta <strong>de</strong>l<br />

«neoclassicismo», di tutta la produzione letteraria spagnola <strong>de</strong>i secondi due terzi <strong>de</strong>l Settecento,<br />

ponendo Luzán e la sua Poética come principium e exemplum <strong>de</strong>ll'intero movimento 26 .<br />

24 È l'i<strong>de</strong>a che <strong>de</strong>lla scuola di Salamanca ebbe il Menén<strong>de</strong>z Pelayo (M. MENÉNDEZ PELAYO,<br />

Hist. <strong>de</strong> las i<strong>de</strong>as estéticas... cit., <strong>III</strong>, p. 442 ss.; Nuestra literatura en el siglo XV<strong>III</strong> , in Estudios y<br />

Discursos <strong>de</strong> crítica histórica y literaria , IV, in O. C. , Santan<strong>de</strong>r, 1942, IX, p. 11) e che è stata fatta<br />

sua dal Real <strong>de</strong> la Riva (C. REAL DE LA RIVA, La escuela poética salmantina <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> in<br />

«Boletín <strong>de</strong> la <strong>Biblioteca</strong> <strong>de</strong> Menén<strong>de</strong>z Pelayo», XXIV, 1948, pp. 321-364) il quale distingue una<br />

prima fa se che chiama Aca<strong>de</strong>mia cadálsica da una seconda, successiva alla partenza di Cadalso da<br />

Salamanca e che viene <strong>de</strong>finita Parnaso Salmantino sotto la guida di Diego González. Seguirebbe una<br />

terza dominata da J. Melén<strong>de</strong>z Valdés. Nello stesso ambito si muove il Monguió ( op. cit. ) anche<br />

se ten<strong>de</strong> a far promotore <strong>de</strong>l movimento di rinascita poetica Diego González piuttosto che Cadalso.<br />

Già s'è <strong>de</strong>tto che l'attività di Diego González prece<strong>de</strong> in Salamanca certamente l'arrivo di Cadalso ed<br />

è improntata a una ripresa <strong>de</strong>l gusto classico; ma l'importanza <strong>de</strong>l contributo di Cadalso non è tanto<br />

stilistico-formale quanto i<strong>de</strong>ologica. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

25 J. BENEYTO PÉREZ, La escuela iluminista salamantina , Salamanca, 1949. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

26 Al Menén<strong>de</strong>z Pelayo (M. MENÉNDEZ PELAYO, Historia <strong>de</strong> las I<strong>de</strong>as Estéticas... cit., <strong>III</strong>, p.<br />

215) risale il giudizio che l'opera di Luzán « gozó autoridad <strong>de</strong> código por más <strong>de</strong> una centuria » ,<br />

mentre la critica posteriore s'è affannata a individuare le fonti <strong>de</strong>l pensiero di Luzán, ora sottolineando<br />

la prevalenza <strong>de</strong>gli influssi italiani (L. DE FILIPPO, Las fuentes italianas <strong>de</strong> la «Poética» <strong>de</strong> Ignacio<br />

12


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Il caso di Luzán è singolare: educato in Italia nel clima <strong>de</strong>lla fiorente Arcadia che nelle forme<br />

classicheggianti e nelle regole aveva trovato la propria norma, giu stificandole attraverso il concetto<br />

d'imitazione di una natura i<strong>de</strong>alizzata, realizza per la Spagna con la sua Poética un vero e proprio<br />

compromesso fra l'aristotelismo tradizionale e le istanze nuove <strong>de</strong>rivate in gran parte dalla filosofia<br />

cartesiana 27 , proprio come in Italia aveva fatto, in parte almeno, il Muratori 28 e per la Francia, non<br />

<strong>de</strong> Luzán in «Universidad», XXX<strong>III</strong>, 1956, pp. 75-107; M. PUPPO, Fonti italiane settecentesche<br />

<strong>de</strong>lla «Poética» di Luzán in «Lettere Italiane», XIV, 1962, pp. 265-284), ora il prevalete <strong>de</strong>gli<br />

elementi tradizionali aristotelici (J. CANO, La poética <strong>de</strong> Luzán , Toronto, 1928). Ma la questione<br />

<strong>de</strong>l «gallicismo» (sostenuto nell'Ottocento) o «italianismo» o «aristotelismo» di Luzán cosí com'è<br />

stata posta è indubbiamente una questione inutile. Ben piú felicemente il Lázaro (F. LÁZARO<br />

CARRETER, Ignacio <strong>de</strong> Luzán y el Neoclasicismo in «Universidad», XXXVII, 1960, pp. 48-70),<br />

rilevando come tutte le poetiche sia italiane che francesi <strong>de</strong>rivino da Aristotele, osserva quanto vano<br />

sia l'andare a cercare in un singolo elemento l'origine <strong>de</strong>ll'opera di Luzán. (Anche una recente accurata<br />

indagine statistica <strong>de</strong>lle fonti di Luzán conferma questo punto di vista: cfr. R. P. SEBOLD, A statistical<br />

analysis of the origins an d nature of Luzán's I<strong>de</strong>as on Poetry in «Hispanic Review», XXXV, 1967,<br />

pp. 227-251). Per il Lázaro è invece importante sottolineare che Luzán scrisse la sua Poética con «<br />

un fin muy concreto, históricamente muy <strong>de</strong>limitado... con el fin <strong>de</strong> cambatir el barroco y ofrecer<br />

fórmulas para el futuro <strong>de</strong> nuestra poesía » (p. 58) . Non fu Luzán per il Lázaro un vero e proprio<br />

neoclassico ma « el único representante <strong>de</strong> un espíritu clásico que pudo ser y no fue en nuestra patria<br />

» (p. 70) . Il Lázaro apporta (p. 49) la testimonianza di Quintana che non riconosceva importanza<br />

storica e possibilità di <strong>de</strong>terminare influenze a Luzán: « No es <strong>de</strong> extrañar pues que la Poética fuese<br />

poco leída entonces y que, por <strong>de</strong> pronto, su influjo en los progresos y mejora <strong>de</strong> este arte fuese corto<br />

o más bien nulo » (B.A.E., XIX, pp. 146-147) . Aggiungeremo un'altra testimonianza in questo senso:<br />

quella di Leandro Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín che di Luzán afferma: « su Poética impresa en el año 1737,<br />

no se leía en el <strong>de</strong> 1760 » ( L. FERNÁNDEZ DE MORATÍN, Vida <strong>de</strong> Don Nicolás Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong><br />

Moratín , in Obras , B.A.E., II, p. V<strong>III</strong> ). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

27 I. LUZÁN, La Poética , Zaragoza; 1737, p. 7 : « la razón y las reglas <strong>de</strong> Aristóteles... han sido<br />

siempre la norma más venerada <strong>de</strong> todos los buenos poetas » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

28 L. A. MURATORI, Della perfetta poesia italiana , Mo<strong>de</strong>na, 1706. Il pensiero estetico <strong>de</strong>l<br />

Muratori è stato variamente interpretato: c'è chi (J. G. ROBERTSON, Studies in the Genesis of<br />

Romantic Theory in the Eigtheenth Century , Cambridge, 1923) è stato condotto dalla stessa tesi <strong>de</strong>lla<br />

13


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

senza però significativi apporti d'altre fonti, aveva fatto soprattutto lo svizzero Crousaz 29 e avrebbe<br />

fatto di lí a pochi anni il Padre André 30 .<br />

La «natura» di cui egli parla e che il poeta dovrebbe «imitare» è sostanzialmente quella aristotelica<br />

31 e il gusto o «buon gusto» che sta alla base <strong>de</strong>ll'operare poetico è atto intellettivo, con una specifica<br />

sua ricerca a porre in particolare rilievo quegli elementi <strong>de</strong>l pensiero muratoriano che apparivano<br />

innovatori, isolandoli però pericolosamente dal contesto e sottraendoli in tal modo al loro specifico<br />

significato storico e c'è chi (G. TOFFANIN, Arcadia , Bologna, 1946; M. FUBINI, Dal Muratori al<br />

Baretti , Bari, 1946 e Arcadia e Illuminismo , in Questioni e correnti di storia letteraria , Milano, 1949,<br />

pp. 507-516), sia pure con diverse sfumature, ha inquadrato il pensiero <strong>de</strong>l Muratori nell'ambito di una<br />

Arcadia interpretata come innovatrice e quasi rivoluzionaria nonché prolungata fino ad accogliere in<br />

sé scrittori quali il Goldoni e il Parini. Appaiono però piú convincenti alcune recenti interpretazioni<br />

che, preoccupate di studiare l'opera <strong>de</strong>l Muratori nel suo contesto storico e di individuarne il<br />

significato nei suoi precisi rapporti con la cultura contemporanea, hanno posto in evi<strong>de</strong>nza gli<br />

stretti legami che legano il Muratori alla tradizione e a un concetto di poesia ancora aristotelico-<br />

barocco, solo parzialmente influenzato dal cartesianesimo e comunque ben distinto e lontano dal<br />

moto di rinnovamento <strong>de</strong>ll'illuminismo e <strong>de</strong>l cosid<strong>de</strong>tto pre-romanticismo (F. FORTI, La poetica <strong>de</strong>lla<br />

meraviglia , in L. A. Muratori fra antichi e mo<strong>de</strong>rni , Bologna, 1953, pp. 189-225; Ludovico Antonio<br />

Muratori, in Orientamenti culturali, Letteratura italiana, I minori , Milano, 1961, <strong>III</strong>, pp. 1875-1900;<br />

G. MORPURGO TAGLIABUE, La nozione di «gusto» nel sec. XV<strong>III</strong>: Shaftesbury e Addison in<br />

«Rivista di Estetica», VII, 1962, pp. 198-228, specie pp. 200-210 ove, nel porre a confronto la nozione<br />

di gusto <strong>de</strong>l Muratori rispettivamente con quelle <strong>de</strong>llo Shaftesbury e <strong>de</strong>ll'Addison, l'Autore dà alcune<br />

acute e storicamente documentate interpretazioni <strong>de</strong>l suo pensiero). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

29 J. P. CROUSAZ, Traité du Beau , Bruxelles, 1715. Cfr. V. E. ALFIERI, L'estetica<br />

dall'Illuminismo al Romanticismo fuori d'Italia , in Momenti e problemi di Storia <strong>de</strong>ll'Estetica , Milano<br />

1959, pp. 577-746, specie pp. 621-622. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

30 Y. M. ANDRÉ, Essai sur le Beau , Paris, 1741. Cfr. R. TROUDE, Un philosophe oublié, le Père<br />

André , Rouen, 1951-1953. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

31 Al concetto aristotelico di natura si lega un altro tradizionale concetto: quello relativo al<br />

perfezionamento artistico <strong>de</strong>lla natura: il poeta <strong>de</strong>ve infatti « hacerla y representarla eminente en todas<br />

sus acciones, costumbres, afectos y <strong>de</strong>más calida<strong>de</strong>s » ( I. LUZÁN, op. cit. , II, XI, p. 117 ), concetto<br />

14


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

intenzionalità etica 32 che <strong>de</strong>riva dagli scolastici principi di vero, buono e bello 33 . Il gusto si traduce<br />

cioè in giudizio che stabilisce classifiche, ordina categorie, fissa prescrizioni tecniche e trova poi<br />

piacere nell'apprendimento <strong>de</strong>lle stesse: è -in altri termini- attività riflessiva che finisce col tener legata<br />

la poesia al concetto barocco di riflessione ingegnosa anche se l'artificio si mitiga in un meraviglioso<br />

controllato dal verisimile 34 . Il diletto, <strong>de</strong> rivando in sostanza dall'apprendimento <strong>de</strong>ll'artificio,<br />

resta un diletto intellettualistico; persino là dove Luzán sembra aprirsi a esperienze nuove perché<br />

pren<strong>de</strong> in consi<strong>de</strong>razione fra i principios <strong>de</strong>l <strong>de</strong>leite poético , la « dulzura » come quella qualità<br />

che contribuisce a far vibrare gli affetti <strong>de</strong>ll'animo (e sembrerebbe in tal modo avvicinarsi a certi<br />

orientamenti soggettivistici e psicologici <strong>de</strong>ll'estetica in novatrice <strong>de</strong>l Settecento, per e sempio al<br />

Dubos la cui opera è <strong>de</strong>l 1719 35 , ma che egli non cita neppure una volta) e parla di « pasiones,<br />

afectos y sympathia natural... que causan la Dulzura y son comunes a todos » 36 , egli non dice<br />

nulla di veramente nuovo perché subito dopo spiega questa dulzura come effetto di un <strong>de</strong>terminato<br />

che si lega a quello <strong>de</strong>ll'artificio ovvero « a la manera ingeniosa con que el poeta dice las cosas » e<br />

cioè a « los tropos y figuras bien manejadas » ( Ibid. , II, XII, p. 119 ). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

32 Ibid. , I, I, p. 1 : « El fin (<strong>de</strong> la Poesía) es el mismo que el <strong>de</strong> la Philosophía Moral » ; I, IX, p. 44 :<br />

« Su fin <strong>de</strong> aprovechar <strong>de</strong>leitando » ; I, XI, pp. 56-60: l'intero cap. Del fin <strong>de</strong> la poesía ; II, I, p. 63 :<br />

Luzán riconosce come fine principale quello morale e fa <strong>de</strong>lla poesia uno strumento d'edificazione: «<br />

la poesía habla al corazón, en cuyo interior alcázar, introduciendo disfrazadas las máximas filosóficas,<br />

se enseñorea <strong>de</strong> él como por interpresa y logra con estratagema lo que otras ciencias no pue<strong>de</strong>n lograr<br />

<strong>de</strong> guerra abierta » . Nei casi infine in cui l'insegnamento non compare, la poesia può sempre costituire<br />

« recreo y entretenimiento honesto »; II, VII, p. 98 : E' d'accordo col Muratori che « colocó la belleza<br />

poética en la luz y resplandor <strong>de</strong> la verdad » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

33 Egli ritiene utili e necessarie le arti e le scienze (accomunate e non distinte nelle loro finalità)<br />

per sollevare l'uomo dall'oscurità <strong>de</strong>l peccato originale ( Ibid. , II, I, 60). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

34 Luzán, trattando <strong>de</strong>ll'imitazione, la distingue (I, VI, p. 36) in due tipi, frutto l'uno <strong>de</strong>ll'invenzione,<br />

l'altro <strong>de</strong>lla energía (cioè evi<strong>de</strong>nza o chiarezza <strong>de</strong>lla riproduzione di ciò che già è stato fatto dalla<br />

Natura o dall'Arte). E afferma ( I, VI, p. 37 ): « De suerte que si la invención cría <strong>de</strong> nuevo una acción<br />

tan verosímil que parezca verda<strong>de</strong>ra y no fingida; la energía infun<strong>de</strong> en las cosas tal movimiento y<br />

espíritu que parezcan no sólo verda<strong>de</strong>ras sino vivas » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

35 J. B. DUBOS, Réflexions critiques sur la poésie et sur la peinture , Paris, 1719. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

36 I. LUZÁN, op. cit. , II, V, p. 84. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

15


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

procedimento retorico al quale contribuiscono le figure poetiche 37 , come l'esclamazione, l'iperbato,<br />

l'apostrofe ecc... E se riconosce importanza all' ingenio e alla phantasía , queste facoltà sono pur<br />

sempre subordinate all'intelletto 38 .<br />

La Poética di Luzán è dunque un testo fondamentalmente aristotelico che cerca di trasferire<br />

in Ispagna un i<strong>de</strong>ale paradigmatico di poesia classicheggiante e razionalistica, quale s'era avuto in<br />

Francia e in Italia fra la fine <strong>de</strong>l '600 e l'inizio <strong>de</strong>l '700: è dunque principalmente una reazione al<br />

barocco, importante piú che altro per avere fornito argomenti al nuovo orientamento di pensiero che<br />

lo stesso Luzán e altri andavano instaurando: soprattutto Mayáns y Siscar e il P. Isla nella retorica, l'<br />

Aca<strong>de</strong>mia nel campo grammaticale e lessicale e il P. Feijóo nel campo <strong>de</strong>lla dialettica e <strong>de</strong>lla scienza.<br />

Luzán è tutto legato al culto <strong>de</strong>gli antichi: « En la ejecución y en el uso <strong>de</strong> los preceptos poéticos,<br />

nos llevan los antiguos gran ventaja » 39 e il suo è sostanzialmente un tentativo di ricondurre la<br />

poesia spagnola alla tradizione cinquecentesca e rinascimentale, allargandone gli orizzonti a mo<strong>de</strong>lli<br />

classicheggianti stranieri. E in effetti Luzán influí su quei poeti che s'impegnarono verso la metà <strong>de</strong>l<br />

secolo a risollevare il «buon gusto» e a coltivare una poesia di stampo classico e un po' acca<strong>de</strong>mico.<br />

Già abbiamo citato i nomi di Nicolás Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín e di Diego González. Ma potremo<br />

ricordare lo stesso Luzán 40 oltre a Nasarre, Juan <strong>de</strong> Iriarte, Velázquez e Montiano 41 e in genere i<br />

poeti che si riunivano nella cosid<strong>de</strong>tta Aca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Buen Gusto (1749-1751) 42 .<br />

Del pari sono da tener presenti i poeti che avevano scelto come loro luogo d'incontro la Fonda <strong>de</strong><br />

S. Sebastián dove, a <strong>de</strong>tta di Leandro Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín 43 , numerose erano le letture di testi<br />

stranieri classicheggianti come le tragedie francesi, le satire e la Poetica di Boileau, le odi di J. B.<br />

Rousseau e, fra gli italiani mo<strong>de</strong>rni, le poesie <strong>de</strong>l Frugoni, <strong>de</strong>l Filicaia e <strong>de</strong>l Chiabrera.<br />

37 Ibid. , II, VI, p. 91. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

38 Ibid. , IV, XII, p. 501 : « guiadas en todos sus pasos y vuelos por la discreta mo<strong>de</strong>ración <strong>de</strong> un<br />

juicio pru<strong>de</strong>nte y sabio » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

39 Cit. tratta da F. LÁZARO CARRETER, op. cit. , p. 66. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

40 L. A. CUETO, op. cit. , p. LVII ss. e pp. 95-122. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

41 Ibid. , p. LXXXII ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

42 Ibid. , p. LXXXIX ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

43 L. FERNÁNDEZ MORATÍN, op. cit. , p. X<strong>III</strong>. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

16


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

In questo clima polemico nei riguardi <strong>de</strong>lla tradizione barocca indigena, si spiegano facilmente<br />

anche gli eccessi di taluni che esasperarono le loro posizioni critiche verso la letteratura spagnola <strong>de</strong>l<br />

'600 (ad esempio il violento antigongorismo e la polemica sul teatro <strong>de</strong>l Siglo <strong>de</strong> Oro) e magari -dotati<br />

di una intelligenza critica inferiore a quella di Luzán- si fecero aspri censori <strong>de</strong>lla tradizione sulle<br />

orme di una accettazione incondizionata di un Boileau interpretato estremisticamente o in genere di<br />

un precettiamo rigoristico che li condusse anche a vistosi errori critici come quelli divenuti famosi <strong>de</strong>l<br />

Nasarre nei riguardi <strong>de</strong>l teatro di <strong>Cervantes</strong> e <strong>de</strong>l Montiano che preferiva la seconda parte <strong>de</strong>l Quijote<br />

<strong>de</strong>ll'Avellaneda a quella originale.<br />

Comunque risultato indubbio di questo movimento culturale verso la metà <strong>de</strong>l secolo fu la<br />

promozione di un ritorno ai mo<strong>de</strong>lli cinquecenteschi. Persino l'uso invalso nei poeti <strong>de</strong>l tempo<br />

d'assumersi un soprannome arcadico (uso particolarmente diffuso fra i poeti salmantini) echeggia un<br />

costume cinquecentesco (finzione bucolica <strong>de</strong>l romanzo pastorale o <strong>de</strong>lla lirica garcilasista) non la<br />

convenzione acca<strong>de</strong>mica <strong>de</strong>l doppio nome invalsa nell'Acca<strong>de</strong>mia roman a <strong>de</strong>ll'Arcadia che pure era<br />

ben conosciuta in Spagna ed ebbe innumerevoli ammiratori 44 .<br />

A Salamanca l'uso <strong>de</strong>ll'appellativo arcadico è senz'altro testimonianza di un gusto e di un clima<br />

letterario che si voleva rinnovare (e al culto <strong>de</strong>lle forme cinquecentesche che si <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rava far<br />

rivivere s'univa quello <strong>de</strong>lla poesia ispirata dalla Natura), anche se l'ulteriore svolgimento <strong>de</strong>lla locale<br />

tradizione poetica doveva verificarsi, soprattutto ad opera di Melén<strong>de</strong>z Valdés, in forme <strong>de</strong>cisamente<br />

lontane dall'iniziale entusiasmo verso la riviviscenza classica.<br />

Da Cadalso in avanti ciò che di piú originale e significativo affiora nella nuova arcadia spagnola è un<br />

gusto immediato e soggettivo verso la natura per mezzo di una acuita sensibilità e ricerca psicologica.<br />

Ma è evi<strong>de</strong>nte che quando ciò si verifica ci si è già allontanati dalla poetica luzaniana e in genere<br />

dal razionalismo d'eredità aristotelica o cartesiana.<br />

In questa direzione colui che mostra d'avere appreso appieno la lezione iniziata da Cadalso 45<br />

e la sa svolgere passando attraverso molteplici esperienze culturali formatrici è Melén<strong>de</strong>z Valdés.<br />

44 Cfr. V. GIAN, op. cit. ; A. FARINELLI, La Spagna, il Conti e altri italiani <strong>de</strong>l Settecento , in<br />

Italia e Spagna , II, Torino, 1929, pp. 287-327. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

45 Cadalso aveva cominciato a redigere un Compendio <strong>de</strong> Arte Poético per uso di Melén<strong>de</strong>z (N.<br />

GLENDINNINC, op. cit. , p. 140). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

17


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

La passione per i problemi estetici accompagnò sempre il poeta che di frequente, nelle sue lettere,<br />

c'informa <strong>de</strong>lle letture che andava compiendo, e che compose anche un Discurso filosófico sobre la<br />

belleza y sus diferentes calida<strong>de</strong>s 46 , opera che appartiene al gruppo di quelle perdute in conseguenza<br />

<strong>de</strong>lle dure vicissitudini politiche <strong>de</strong>l poeta.<br />

Uno <strong>de</strong>i primi testi che, per testimonianza <strong>de</strong>llo stesso Melén<strong>de</strong>z Valdés 47 , lo abituarono<br />

all'esercizio <strong>de</strong>l pensiero e gli aprirono orizzonti che gli sarebbero serviti per il resto <strong>de</strong>lla vita, fu l'<br />

Essay on Human Un<strong>de</strong>rstanding di Locke. Quel testo significava per Melén<strong>de</strong>z Valdés un violento<br />

attacco alle i<strong>de</strong>e tradizionalmente apprese sulla conoscenza e sulla posizione stessa <strong>de</strong>llo uomo di<br />

fronte alla natura. Proprio perché le i<strong>de</strong>e si fondano per Locke sulle sensazioni, l'uomo entra in un<br />

rapporto nuovo con la natura: il mondo esterno si fa attivo e l'uomo per<strong>de</strong> la propria posizione di<br />

preminenza. E siccome per Locke quanto piú le sensazioni sono commoventi, tanto piú sono vali<strong>de</strong>,<br />

ne nasce come conseguenza un orientamento nuovo nel campo di quel particolare tipo di conoscenza<br />

che è l'estetica.<br />

Conferma e sviluppo di queste i<strong>de</strong>e Melén<strong>de</strong>z Valdés trovava negli stessi anni <strong>de</strong>lla sua formazione<br />

in un altro scrittore inglese da lui straordinariamente ammirato: Alexan<strong>de</strong>r Pope 48 . Nell' Essay on<br />

man Pope affermava il concetto di un uomo che rientra -con precisi limiti- in un preordinato ordine<br />

46 P. SALINAS, Prólogo a J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , Madrid, 1965 2 , p. XXXII; G.<br />

DEMERSON, op. cit. , p. 455. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

47 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 3 <strong>de</strong> Agosto <strong>de</strong> 1776 , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo<br />

XV<strong>III</strong> , II, B.A.E., LX<strong>III</strong>, p. 73 : « Uno <strong>de</strong> los primeros libros que me pusieron en la mano y aprendí <strong>de</strong><br />

memoria, fue el <strong>de</strong> un inglés doctísimo. Al Ensayo sobre el entendimiento humano <strong>de</strong>bo y <strong>de</strong>beré toda<br />

mi vida lo poco que sepa discurrir » . Avvertiamo che da qui innanzi ogni citazione da J. MELÉNDEZ<br />

VALDÉS, salvo diversa indicazione, ha da inten<strong>de</strong>rsi tratta dal succitato volume: Poetas líricos <strong>de</strong>l<br />

siglo XV<strong>III</strong> , II, B.A.E. LX<strong>III</strong>: s'indicherà soltanto con Poesías e il numero <strong>de</strong>lla pagina. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

48 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 3 <strong>de</strong> Noviembre <strong>de</strong> 1778 , in Poesías , p. 83 :<br />

« Pope en este verano me ha llenado <strong>de</strong> <strong>de</strong>seos <strong>de</strong> imitarle y me ha puesto casi a punto <strong>de</strong> que mar<br />

todas mis poesías: he visto en Él lo que tantas veces V. S. me ha predicado sobre el estilo amoroso:<br />

más valen cuatro versos suyos <strong>de</strong>l Ensayo sobre el hombre , más enseñan y más alabanzas merecen<br />

que todas mis composiciones » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

18


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

di Natura e combatteva la superbia <strong>de</strong>ll'uomo che preten<strong>de</strong> elevarsi a fine supremo <strong>de</strong>lla creazione 49<br />

. Pope riconosceva l'unità meravigliosa <strong>de</strong>l tutto, governata dalla mente ordinatrice di un Dio 50 che<br />

ren<strong>de</strong>va giusto l'ordine <strong>de</strong>l creato 51 . Compito <strong>de</strong>ll'homo doveva essere non quello d'indagare Dio<br />

ma di studiare sé stesso:<br />

The proper study of mankind is man . 52<br />

Solo nello studio di quest'essere,<br />

born but to die, and reasoning but to err , 53<br />

si può attingere la virtú e quindi la felicità, conformandosi all'ordine provvi<strong>de</strong>nziale:<br />

...Whatever is, is right!<br />

That reason, passion, answer one great aim;<br />

That true self-love and social are the same;<br />

That virtue only makes our bliss below;<br />

And all our knowledge is: ourselves to know . 54<br />

Ma ben piú specifici insegnamenti sulla poesia Melén<strong>de</strong>z Valdés dovette appren<strong>de</strong>re in un'altra opera<br />

di Pope, l' Essay on Criticism 55 dove la Natura era posta come principio e fine, testo <strong>de</strong>ll'Arte 56<br />

49 A. POPE, Essay on man , I, vv. 171-172 (in Collected Poems , London, 1956 2 , p. 186) : The<br />

general or<strong>de</strong>r, since the whole began, Is kept by Nature, and is kept in man. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

50 Ibid. , I, vv. 267-268 (p. 188): All are but parts of one stupendous whole, Whose body Nature<br />

is, and God the soul. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

51 Ibid. , I, v. 294 (p. 189): One truth is clear: Whatever is, is right (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

52 Ibid. , II, v. 2 (p. 189). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

53 Ibid. , II, v. 10 (p. 190). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

54 Ibid. , IV, vv. 394-398 (p. 215). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

55 Nella sua biblioteca egli posse<strong>de</strong>va le opere complete di Pope, tradotte da J. <strong>de</strong> la Porte, nell'ed.<br />

di Parigi <strong>de</strong>l 1779 in 8 voll.; ma è probabile che come aveva prima <strong>de</strong>l 1779 conosciuto l' Essay on<br />

man , avesse pure conosciu to l' Essay on Criticism . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

19


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

, una natura regolata tuttavia, frenata opportunamente nella sua libertà 57 . Era il concetto di natura<br />

methodised che apriva la porta al soggettivismo: l'arte cercava nella natura, con libertà, il proprio<br />

oggetto.<br />

Si ten<strong>de</strong>va a porre il bello di natura e quello d'arte sullo stesso piano e l'attenzione <strong>de</strong>l filosofo<br />

<strong>de</strong>si<strong>de</strong>roso di penetrare il problema <strong>de</strong>ll'arte e <strong>de</strong>lla bellezza si concentrava sul soggetto che quel bello<br />

percepiva: in altri termini non piú interessava l'opera d'arte come realtà oggettiva fuori di noi, ma<br />

interessavano piuttosto i modi <strong>de</strong>lla produzione e <strong>de</strong>lla fruizione <strong>de</strong>l bello.<br />

Cosí l'Addison 58 affermava, contro i principi <strong>de</strong>l classicismo tradizionale, la <strong>de</strong>rivazione <strong>de</strong>lle<br />

norme artistiche dal gusto <strong>de</strong>gli uomini e non dall'astrazione di regole aprioristiche e nello studio<br />

tutto empirico <strong>de</strong>l bello, poneva sullo stesso piano il bello di natura e quello d'arte, e solo distingueva<br />

il piacere <strong>de</strong>ll'immaginazione che contempla con immediatezza (piacere primario) da quello in cui<br />

interveniva anche il giudizio <strong>de</strong>lla riflessione, tipico nei casi <strong>de</strong>lla fruizione <strong>de</strong>ll'opera d'arte (piacere<br />

secondario).<br />

L'Hutcheson 59 , sullo stesso piano empiristico di ricerca, riconosceva la facoltà estetica sotto<br />

l'aspetto di un «senso interno», una specie di potenza passiva, con naturata agli uomini e strutturata<br />

56 A. POPE, An essay on criticism , I, vv. 68-73 (in Collected Poems , London, 1956 2 , p. 60):<br />

First follow Nature, and your judgment frame By her just standard, which is still the same: Unerring<br />

Nature, still divinely bright, One clear, unchanged and universal light, Life, force and beauty, must<br />

to all impart, At once the source, and end, and test of Art. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

57 Ibid. , I, vv. 88-91 (p. 60): Those rules of old discover'd not <strong>de</strong>vised, Are Nature still, but Nature<br />

methodised: Nature, like liberty, is but restrain'd By the same laws which first herself ordain'd. (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

58 Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nella sua biblioteca The Spectator in 3 voll. nell'ed. di Londra<br />

<strong>de</strong>l 1768 (G. DEMERSON, op. cit. , p. 61). Per lo studio <strong>de</strong>lle caratteristiche e <strong>de</strong>ll'importanza<br />

storica <strong>de</strong>ll'empirismo inglese, vedi: V. E. ALFIERI, op. cit. , pp. 577-783, specie le pp. 610-618; L.<br />

FORMIGARI, L'estetica <strong>de</strong>l gusto nel Settecento inglese , Firenze, 1962. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

59 Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nela sua biblioteca la traduzione francese di An Inquiry into the<br />

Original of our I<strong>de</strong>as of Beauty and Virtue , nell'edizione in 2 voll. di Amsterdam <strong>de</strong>l 1749 (G.<br />

DEMERSON, op. cit. , p. 69). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

20


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

come i sensi esterni, capace di percepire appunto la bellezza, al di là <strong>de</strong>ll'apporto immediato <strong>de</strong>i cinque<br />

sensi 60 .<br />

A questa riflessione sul piacere come ambito entro cui si svolge la vita <strong>de</strong>ll'opera d'arte, Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés fu avviato anche dalla lettura <strong>de</strong>l Dubos che sappiamo averlo tanto interessato nell'inverno <strong>de</strong>l<br />

1779 61 . Anche il Dubos cre<strong>de</strong>va in un sesto senso, capace di percepire la bellezza: per lui esisteva<br />

una bellezza relativa, quella <strong>de</strong>ll'opera d'arte, qualitativamente non diversa dalla bellezza assoluta<br />

<strong>de</strong>lla natura, capaci entrambe di suscitare emozioni. E il Fontenelle 62 il cui saggio Réflexions sur la<br />

Poétique , anche se pubblicato piú tardi è forse anteriore a quello <strong>de</strong>l Dubos 63 , aveva una simile i<strong>de</strong>a<br />

quando rifletteva sull'emozione che suscita la tragedia fino al pianto, distinguendo l'afflizione che la<br />

circostanza reale apporterebbe, dal piacere che la circostanza finta sulla scena apporta. Tra emozione<br />

estetica e emozione psicologica non c'è che una differenza d'intensità. Ogni ulteriore ricerca svolta<br />

sul piano <strong>de</strong>ll'empirismo doveva <strong>de</strong>l resto sempre piú legarsi all'indagine psicologica.<br />

Dall'insegnamento diretto di Cadalso <strong>de</strong>rivò in Melén<strong>de</strong>z Valdés il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di approfondimento<br />

di una problematica che tanto l'interessava e in sé e nei riguardi <strong>de</strong>lla sua attività di poeta: il risultato<br />

fu quello d'allontanarlo sempre di piú dall'aristotelismo <strong>de</strong>lla sua formazione giovanile e d'avviarlo<br />

verso una concezione <strong>de</strong>ll'arte assai diversa da quella proposta da Luzán. Si potrebbe dire che in lui<br />

s'operava un netto distacco dal concetto tradizionale di «poetica» intesa come precettistica verso il<br />

mo<strong>de</strong>rno concetto di «estetica». Se sopravviveva un certo rispetto verso la <strong>de</strong>finizione e lo studio <strong>de</strong>i<br />

modi artistici, ciò avveniva mediante un'indagine a posteriori condotta sull'opera d'arte realizzata, nei<br />

suoi effetti sul soggetto percipiente; non era mai una dogmatica, canonica pre<strong>de</strong>terminazione.<br />

60 Su l'Hutcheson, vedi: M. M. Rossi, L'estetica <strong>de</strong>ll'empirismo inglese , Firenze, 1944, I, p. 433.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

61 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 6 <strong>de</strong> febrero <strong>de</strong> 1779 , in Poesías , p. 84. (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

62 Le cui Oeuvres complètes Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nella propria biblioteca, nell'ed. in 11<br />

voll. di Parigi <strong>de</strong>l 1769. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

63 J. B. DUBOS, Réflexions critiques sur la poésie et la peinture , Paris, 1719. B. FONTENELLE LE<br />

BOVIER, Réflexions sur la Poétique , Paris, 1742. Sul problema <strong>de</strong>lla datazione, vedi: J. EHRARD,<br />

L'idée <strong>de</strong> nature en France dans la première moitié du XV<strong>III</strong> e siècle , Paris, 1963, I, p. 275, n. 3.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

21


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'osservazione di sé si faceva predominante nel clima di un sensismo sempre piú accentuato fino<br />

all'affermazione-limite <strong>de</strong>l materialismo di Di<strong>de</strong>rot e soprattutto di d'Holbach e d'Helvetius 64 : in<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés trovava cosí accoglienza una estetica <strong>de</strong>l «sensibile» con particolari svolte verso il<br />

«patetico» come piú avanti osserveremo.<br />

Non pensiamo tuttavia si possa far risalire questa estetica <strong>de</strong>l poeta estremegno a una unica o<br />

predominante esperienza formativa e nemmeno che si possa i<strong>de</strong>ntificarla in una coerente posizione<br />

teorica. Del resto tutta l'estetica <strong>de</strong>l Settecento vive di fondamentali contraddizioni e il compito <strong>de</strong>llo<br />

storico è quello di coglierle piuttosto che artificialmente ricorrere a impossibili sintesi semplificatrici.<br />

Cosí ad esempio sia l'empirismo inglese che quello francese, mentre compivano il gran<strong>de</strong> sforzo<br />

di sottrarre ad astratte categorie teologico-metafisiche il mondo <strong>de</strong>ll'arte e ne cercavano una nuova<br />

<strong>de</strong>finizione mediante lo studio <strong>de</strong>l rapporto uomo-realtà artistica, non si sottraevano a incertezze<br />

o dubbie soluzioni quando si presentava loro il problema <strong>de</strong>ll'universalità o <strong>de</strong>lla oggettività<br />

<strong>de</strong>ll'esperienza estetica. Ciò avveniva negli scrittori <strong>de</strong>l principio <strong>de</strong>l secolo come il Fontenelle, il<br />

Dubos, il Pope, l'Hutcheson il cui tentativo di spiegare la universalità <strong>de</strong>l fatto estetico con l'i<strong>de</strong>a di<br />

un gusto superiore, prodotto dall'educazione e dall'esperienza 65 , finiva col perpetuare la tradizione<br />

risalente a Boileau di un gusto legato alle « honnêtes gens ».<br />

La soluzione radicale e coerente con le premesse non poteva che essere il totale scetticismo di<br />

Hume 66 portante a una concezione relativistica <strong>de</strong>l giudizio estetico, solo mitigata dalla constatazione<br />

che esiste un gusto comune non <strong>de</strong>ducibile, né dimostrabile ma effettivo, prodotto dal sentimento che<br />

conferisce alla sfera estetica un ridotto ambito d'universalità.<br />

Senonché il pensiero estetico <strong>de</strong>l '700 a tale riduzione in genere non s'adatta e preten<strong>de</strong> piuttosto<br />

a una maggiore oggettività e universalità. Bene ha osservato il Cassirer che l'unica via possibile per<br />

dare maggiore fondamento al bello era quella di legarlo a una finalità e mostrare ch'esso non è altro<br />

64 Di questi autori Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va le opere: di Di<strong>de</strong>rot le Oeuvres philosophiques<br />

nell'ed. in 6 voll. di Amsterdam <strong>de</strong>l 1772, di d'Holbach, La morale universelle ou les <strong>de</strong>voirs <strong>de</strong><br />

l'homme fondés sur sa nature (3 voll., Amsterdam, 1776) e di Helvetius le Oeuvres complètes nell'ed.<br />

in 4 voll. di Parigi <strong>de</strong>l 1774 (G. DEMERSON, op. cit. , p. 66, 69 e 68). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

65 Sul Dubos vedi: J. EHRARD, op. cit. , I, p. 281. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

66 D. HUME, Of the standard of taste , in Four Dissertations , London, 1757. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

22


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

che l'espressione velata di tale finalità 67 . Per Di<strong>de</strong>rot in cui -sulle orme di Condillac 68 - la ricerca<br />

s'orienta sui problemi <strong>de</strong>lla sensibilità, il bello non è un puro istinto nativo ma un senso ( goût ) che<br />

s'è venuto perfezionando attraverso l'esperienza ma alla cui base è pur sempre il vero, se -com'egli<br />

fa- ravvisa la sua funzione in precise finalità pratiche, di carattere prevalentemente sociale 69 . Sono<br />

note le conseguenze di tale impostazione specie sul teatro che per influsso di Di<strong>de</strong>rot in Francia si<br />

sviluppò sul piano di un'arte borghese moralizzante 70 .<br />

Minore influsso nella formazione <strong>de</strong>l pensiero estetico di Mèlén<strong>de</strong>z Valdés ci sembra avere<br />

avuto il pensiero <strong>de</strong>llo Shaftesbury, tanto importante per aver spostato verso l'intuizione il problema<br />

<strong>de</strong>ll'origine <strong>de</strong>l bello, ma forse, per Melén<strong>de</strong>z Valdés, troppo legato a posizioni metafisiche 71 ; né<br />

<strong>de</strong>l resto la speculazione <strong>de</strong>l Burke o quella <strong>de</strong>i te<strong>de</strong>schi 72 e <strong>de</strong>gli svizzeri ci risulta essere stata<br />

direttamente conosciuta dal poeta estremegno che restò pertanto prevalentemente ancorato al pensiero<br />

francese con le sue contraddizioni e le sue contrastanti aspirazioni 73 .<br />

67 E. CASSIRER, La filosofia <strong>de</strong>ll'Illuminismo , Firenze, 1944, p. 423. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

68 Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nella sua biblioteca oltre alle opere di Di<strong>de</strong>rot (come già s'è<br />

osservato), tutte le opere di Condillac (ed. di Parigi <strong>de</strong>l 1777 in 4 voll.). (G. DEMERSON, op. cit. ,<br />

pp. 65-66). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

69 P. CASINI, Di<strong>de</strong>rot «philosophe» , Bari, 1962, p. 326. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

70 J. EHRARD, op. cit. , p. 327 ss.; P. CASINI, op. cit. , p. 327 ss. L'influsso di Di<strong>de</strong>rot sul teatro<br />

s'esercitò principalmente sul piano teorico mediante il Discours sur la poésie dramatique <strong>de</strong>l 1758<br />

e su quelli pratico mediante i drammi Le fils naturel rappresentato nel 1771 e Le père <strong>de</strong> famille<br />

rappresentato nel 1761. Per il pensiero estetico di Di<strong>de</strong>rot, vedi: Y. BELAVAL, L'esthétique sans<br />

paradoxe <strong>de</strong> Di<strong>de</strong>rot , Paris, 1950, e D. DIDEROT, Scritti d'estetica , a cura di G. NERI, Milano,<br />

1957. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

71 Dello Shaftesbury, Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nella sua biblioteca le opere tradotte in lingua<br />

francese nell'ed. di Ginevra <strong>de</strong>l 1769 in 3 voll. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

72 Del Baumgarten egli poté avere indirettamente conoscenza attraversa uno scritto <strong>de</strong>l P. Feijóo<br />

(B. J. FEIJÓO, Descubrimiento <strong>de</strong> una nueva facultad o potencia sensitiva en el hombre , in Cartas<br />

eruditas y curiosas , Madrid, 1753, IV). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

73 Per esempio a Batteux di cui studiò soprattutto Les quatre poétique d'Aristote, d'Horace, <strong>de</strong> Vida,<br />

<strong>de</strong> Despréaux , Paris, 1772 e ne fece oggetto di una pubblica conferenza nel 1777 (G. DEMERSON,<br />

23


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Per Melén<strong>de</strong>z Valdés i<strong>de</strong>a fondamentale, accolta in modo da non imparentarlo assolutamente con il<br />

razionalismo astratto di Luzán, fu quella <strong>de</strong>lla sensibilità come animatrice <strong>de</strong>lla nostra partecipazione<br />

alla poesia. L'uomo è immerso nel mondo naturale e ne segue le leggi: la natura esterna è occasione e<br />

sorgente di sentimenti e il poeta, ricercandosi, non fa altro che approfondire quel rapporto che lo lega,<br />

come cellula, all'Universo. La migliore forma d'espressione artistica è quella che riesce a tradurre<br />

direttamente le emozioni e a comunicarle agli altri uomini. Il poeta a<strong>de</strong>mpie cosí alla sua condizione<br />

d'essere sociale e qui forse si rivela l'influsso che piú fortemente avvertí Melén<strong>de</strong>z Valdés, cioè quello<br />

di J. J. Rousseau 74 , specie per l'importanza attribuita al sentimento, non inteso soltanto nel suo<br />

aspetto emozionale e edonistico ma inteso soprattutto come forza etica, condizione indispensabile di<br />

quella libertà <strong>de</strong>ll'uomo che è la premessa per una riforma generale <strong>de</strong>lla società a cui anche l'arte, se<br />

scevra di preconcetti, di regole o pretese assolute (e naturalmente <strong>de</strong>i pericolosi condizionamenti <strong>de</strong>lla<br />

struttura sociale esistente) può vigorosamente contribuire, non collocandosi insomma fuori <strong>de</strong>lla vita<br />

ma <strong>de</strong>ntro la vita, non ponendosi come lusso <strong>de</strong>llo spirito ma come necessità interiore, essenzialmente<br />

morale 75 .<br />

Non crediamo si possa affermare che Melén<strong>de</strong>z Valdés abbia fino in fondo compreso e cercato<br />

d'attuare il significato fortemente rivoluzionario <strong>de</strong>lle istanze rousseauiane, ma Rousseau è autore<br />

ch'egli ha molto ammirato e dal cui pensiero ha tratto molti spunti e concerti come documenteremo<br />

nel corso <strong>de</strong>lla nostra indagine.<br />

Qui ci premeva soprattutto segnalare il difficile cammino <strong>de</strong>l pensiero estetico settecentesco quale<br />

fu per corso da Melén<strong>de</strong>z Valdés, attraverso alcuni fondamentali testi che siamo certi egli conobbe,<br />

per sradicare prima di tutto l'errato concetto di una dipen<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>l pensiero estetico e <strong>de</strong>l gusto di<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés e di tanta parte <strong>de</strong>lla poesia <strong>de</strong>lla seconda metà <strong>de</strong>l Settecento dalla Poética di<br />

Luzán e, secondariamente, per segnalare quegli elementi o spunti di pensiero che contribuirono a<br />

op. cit. , p. 24). Le contraddiziani <strong>de</strong>l Batteux sono state poste bene in rilievo dall'EHRARD ( op.<br />

cit. , I, p. 301 ss.). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

74 Melén<strong>de</strong>z Valdés posse<strong>de</strong>va nella sua biblioteca le Oeuvres complètes du philosophe <strong>de</strong> Genève<br />

in una ed. s.l. e s.a. in 11 voll. (G. DEMERSON, op. cit. , p. 75). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

75 Per il carattere <strong>de</strong>l sentimento rousseauiano e il suo significato etico, vedi: E. CASSIRER, Il<br />

problema J. J. Rousseau , Firenze, 1938; R. DERATHÉ, Le rationalisme <strong>de</strong> J. J. Rousseau , Paris,<br />

1948. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

24


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

sollecitare <strong>de</strong>terminate ricerche poetiche che resero originale la posizione di Melén<strong>de</strong>z Valdés nello<br />

ambito <strong>de</strong>lla cultura spagnola e capace di suscitare in essa nuovi impulsi e aprire nuove stra<strong>de</strong>: nella<br />

realtà <strong>de</strong>lla poesia piú che nella teoria confluirono appunto nel poeta Melén<strong>de</strong>z Valdés le complesse<br />

innovatrici aspirazioni <strong>de</strong>l suo pensiero.<br />

Un aspetto caratteristico <strong>de</strong>lla prima produzione poetica di Melén<strong>de</strong>z Valdés, dominata dal culto<br />

per l'anacreontica, è l'assunzione di una tematica erotica d'intonazione apertamente anticonformistica<br />

e spregiudicata. In essa produzione si distingue chiaramente la raccolta di odi intitolata Los besos<br />

<strong>de</strong> amor 76 . Suggerite dai Basia di Johannes Secundus 77 di cui cinque componimenti sono libere<br />

traduzioni 78 e non senza qualche con tatto con le traduzioni di C. J. Dorat 79 , le leggere anacreontiche<br />

di Melén<strong>de</strong>z presentano tuttavia negli spunti tematici, nell'eleganza <strong>de</strong>lle movenze e nella fluida<br />

musicalità, molteplici elementi d'originalità.<br />

Elegante grazia posse<strong>de</strong>vano pure i Basia di Johannes Secundus ma la stessa ca<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>l metro<br />

elegiaco impiegato, la curata, ricca aggettivazione non senza sovrabbondanze un po' acca<strong>de</strong>miche,<br />

conferivano a quel testo un movimento a volte lento. Melén<strong>de</strong>z Valdés è diverso: si serve <strong>de</strong>ll'agile<br />

settenario e semplifica, là dove l'imita, il mo<strong>de</strong>llo latino. Quanto gli appare frutto di un convenzionale<br />

gusto poetico esornativo e dispersivo rispetto all'intenzione di una rappresentazione acutamente<br />

sensibilizzata e direttamente comunicativa, è trascurato: ad esempio il VI Basium di 26 versi lunghi<br />

(13 distici elegiaci) viene reso con soli 24 settenari.<br />

Ma accanto alle poesie che hanno un diretto mo<strong>de</strong>llo nel cinquecentesco testo latino, vi sono quelle<br />

di libera invenzione melen<strong>de</strong>ziana: la tematica è naturalmente tutta erotica: i baci sono invocati,<br />

<strong>de</strong>scritti, distinti nella loro diversa, ora languida e provocativa, ora dolce e sentimentale natura, ora<br />

si fingono strappati a forza, ora se ne celebra la segreta potenza che solleva lo spirito a condizione<br />

divina. Dalla rappresentazione <strong>de</strong>l turbinio <strong>de</strong>i baci, tanto numerosi da non poter essere contati, la<br />

<strong>de</strong>scrizione erotica si esten<strong>de</strong> agli altri giochi d'amore, ora scherzosi, ora lascivi, o si sofferma in una<br />

76 Pubblicata da R. FOULCHÉ-DELBOSC in «Revue Hispanique» I, 1894, pp. 73-83. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

77 JOHANNIS SECUNDI HAGIENSIS... Opera quae reperiri potue runt omnia... Lugduni<br />

Batavorum, 1619. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

78 Vedi G. DEMERSON, op. cit. , p. 495. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

79 C. J. DORAT, Les Baisers, précedés du Mois <strong>de</strong> Mai , Le Haye, 1770. (Vedi G. DEMERSON,<br />

op. cit. , pp. 495-496). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

25


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

sottile analisi psicologica che ren<strong>de</strong> la contesa intima <strong>de</strong>i sensi: gli occhi a gara con le labbra per<br />

captare quanto piú piacere possibile dalla donna amata, le astuzie birichine <strong>de</strong>lle finte fughe o <strong>de</strong>i finti<br />

ritegni che rendono piú dolce la conquista, la fiamma <strong>de</strong>ll'amore sensuale che s'accen<strong>de</strong> con maggior<br />

forza dopo la colpevole prolungata assenza <strong>de</strong>lla donna amata.<br />

La capacità <strong>de</strong>scrittiva <strong>de</strong>l poeta è assai duttile: egli sa ren<strong>de</strong>re con grazia maliziosa anche i<br />

contenuti piú arditi: il corto anelito e l'orgasmo amoroso di Nise, il sogno <strong>de</strong>ll'amplesso notturno con<br />

Amarilda, la stanchezza che coglie gli amanti dopo la lotta gioiosa, le morbi <strong>de</strong> parole sussurrate nel<br />

momento <strong>de</strong>l piacere. Insomma: un vero e proprio inno ai doni di Venere, un inno alla giovinezza<br />

<strong>de</strong>lla cui labilità si ha consapevolezza on<strong>de</strong> piú vivo si fa il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di coglierne i frutti; un inno che<br />

si svolge in una spasimante invocazione <strong>de</strong>l piacere anche se questo può trovarsi compagna la morte:<br />

Y venga ¡ay me! la muerte,<br />

que entre tanta <strong>de</strong>licia,<br />

Filis, si llegar osa,<br />

no es muerte, sino vida . 80<br />

Ci sembra che il vero significato di questa poesia erotica stia, al di là di valutazioni estetiche, sul<br />

piano <strong>de</strong>lla storia interna <strong>de</strong>l poeta e su quello <strong>de</strong>lla storia <strong>de</strong>lla cultura spagnola in cui s'inserisce, nel<br />

suo carattere di poesia di «rottura». Leggendo Los besos <strong>de</strong> amor ci si ricorda <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>scrizione che<br />

Cadalso fece <strong>de</strong>l giovane Melén<strong>de</strong>z e che noi abbiamo già riportato 81 , ci si ricorda di quel « letor<br />

joven y vivo <strong>de</strong> nuestra or<strong>de</strong>n » 82 , che altrove 83 lo stesso Cadalso cosí presenta in latino a José<br />

80 Oda 18 , vv. 21-24, in J. MELÉNDEZ VALDÉS, Los besos <strong>de</strong> amor , cit., p. 81. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

81 Vedi supra , pp. 12-13. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

82 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., pp. 317-318. L'Ordine è quello che Cadalso ha<br />

scherzosamente costituito con i suoi amici, parodiando gli ordini religiosi. Egli stesso si firma Fray<br />

Rotundo <strong>de</strong> la Panza e appella il suo corrispon<strong>de</strong>nte Tomás <strong>de</strong> Iriarte Rev.mo Padre Provincial .<br />

Illustra bene il tono libertino di questa corrispon<strong>de</strong>nza intima fra amici anche un'altra lettera di Cadalso<br />

a Tomás <strong>de</strong> Iriarte ( Ibi<strong>de</strong>m , pp. 321-323) e d'altra parte anche la burlesca epistola che Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés scrisse in romance a Cadalso: La gran fiesta <strong>de</strong>l Lunes <strong>de</strong> Aguas , relazione di una grassa festa<br />

campagnola in qu el di Salamanca, la «Atenas <strong>de</strong> España» (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías y cartas<br />

inéditas , ed. por M. SERRANO Y SANZ in «Revue Hispanique», IV, 1897, p. 297 ss.). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

83 J. CADALSO, Obras inéditas , cit., p. 298. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

26


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

iglesias: « Facilis est ingenio, juvenis ille, forma egregius, aetate florens, indole amabilissimus. Tot<br />

ergo et tantis causis formosarum puellarum amore nunc et diu fruatur » . Un giovane dunque che, con<br />

Cadalso, si ribella alle tradizioni e al conformismo e seguendo il suo impulso giovanile trasforma la<br />

sua protesta in atteggiamenti spregiudicati secondo uno spirito che si potrebbe <strong>de</strong>finire «libertino» 84 .<br />

Los besos <strong>de</strong> amor non furono mai dati alle stampe dal poeta: la situazione politico-sociale<br />

<strong>de</strong>lla Spagna <strong>de</strong>l tempo non lo permetteva. La minoranza stretta attorno a Cadalso doveva agire con<br />

pru<strong>de</strong>nza: lo scambio <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>e avveniva fra amici ed era verbale o al massimo affidato a qualche<br />

lettera 85 . Sappiamo che nel manoscritto, di proprietà prima di Salvá e poi di Foulché-Delbosc,<br />

84 «Libertino» a indicare un atteggiamento di libertà i<strong>de</strong>ologica e morale, nell'ambito di una società<br />

che non accetta e concepisce siffatte libertà. Il libertinismo fu in effetti proprio di un'epoca in cui certe<br />

libertà affermate nelle coscienze, non potevano essere pubblicamente affermate o praticate. Quando<br />

si poté iniziare la libera divulgazione e pratica attuazione di queste i<strong>de</strong>e, il concetto di libertino (che<br />

inclu<strong>de</strong>va sempre qualcosa di clan<strong>de</strong>stino) scivolò in quello di « libre penseur » o « philosophe ».<br />

(Vedi sul problema <strong>de</strong>l libertinismo in Francia, ove ebbe la maggior diffusione, J. S. SPINK, French<br />

Free-Thought trom Gassendi to Voltaire , London, 1960). Se in Francia il termine «libertino» non ha<br />

piú ragione d'essere verso la metà <strong>de</strong>l secolo XV<strong>III</strong>, ben diversa si presentava la situazione in Ispagna.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

85 Le difficoltà che l'ambiente spagnolo presentava all'ingresso d'ogni i<strong>de</strong>a nuova e l'ostilità a ogni<br />

atteggiamento anticonformistico sono state chiaramente poste in rilievo da J. SARRAILH, op. cit. ,<br />

<strong>III</strong> parte, specie cap. <strong>III</strong> (pp. 471 ss.) e cap. VII (pp. 613 ss.). Naturalmente il clima di segretezza e<br />

clan<strong>de</strong>stinità in cui si svilupparono le prime manifestazioni di ribellione alla routine e la censura (e<br />

piú diffusa ancora l'autocensura) che avveniva su ciò ch'era dato alle stampe, ostacolano gran<strong>de</strong>mente<br />

la ricerca <strong>de</strong>llo storico il quale peraltro non può restringersi ai soli dati ufficiali e alle pubblicazioni<br />

esistenti se non vuol correre il rischio di dare <strong>de</strong>l Settecento spagnolo un'interpretazione <strong>de</strong>formata. I<br />

già cit. testi di Cadalso e Melén<strong>de</strong>z Valdés (vedi supra , n. 82) sono tra i pochi documenti privati che ci<br />

sono pervenuti e sono particolarmente preziosi per illustrare stati di coscienza che ci si guardava bene<br />

dal comunicare in pubblico. Nella corrispon<strong>de</strong>nza di Cadalso c'è un'altra lettera che merita d'essere<br />

ricordata: è diretta a José Iglesias e ci conserva il ricordo di una poesia amorosa di Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

di contenuto autobiografico ch'egli aveva inviato a Cadalso ma che mai pubblicò. In essa Cadalso,<br />

parlando infatti di Melén<strong>de</strong>z, dice: « Nuper ego ab illo litteras habui amores suos negante. Sed frustra.<br />

Illius fiammae vestigia agnosco. Carmen enim ipsius in latronem quemdam qui Batyli columbam<br />

27


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

contenente Los besos <strong>de</strong> amor figuravano anche opere di Tomás <strong>de</strong> Iriarte e di Leandro Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong><br />

Moratín 86 . Il Salvá giudicava, nella sua ottocentesca pru<strong>de</strong>rie, che tali opere difficilmente avrebbero<br />

visto « la luz pública por ser <strong>de</strong>masiado obscenas » . In effetti il Foulché-Delbosc pubblicò con Los<br />

besos <strong>de</strong> Amor , le altre poesie erotico-libertine di Melén<strong>de</strong>z solo sulla soglia <strong>de</strong>l nostro secolo 87 .<br />

A qualquiera Fulana 88 è un componimento burlesco in cui il poeta fa in romance un divertente<br />

ritratto di sé; di tono burlesco è pure l'anacreontica A un quadro <strong>de</strong> Venus 89 dove il poeta, dopo aver<br />

celebrato la bellezza di un quadro che rappresenta Venere, conclu<strong>de</strong>:<br />

¿Pero qué es lo que digo?<br />

¿Qué es lo que me arrebata?<br />

Por una mujer viva,<br />

Doy mil Venus pintadas.<br />

La Carta <strong>de</strong> F... a Vecinta que havían puesto monja 90 è l'invito a una giovane costretta dalla<br />

volontà <strong>de</strong>l padre a farsi monaca, a rompere le catene in nome <strong>de</strong>lla fiel Naturaleza e di quell'amore<br />

che il poeta -rivolgendosi alla giovane donna- <strong>de</strong>finisce:<br />

la obligación más dulce, instituida<br />

por aquel mismo Dios a quien adoras.<br />

sapere conatos erat legi. Carmen, mehercule, cultum, elegans et candidum. Dulcia <strong>de</strong> colomba, horrida<br />

<strong>de</strong> latrone ab illo dicta cor ejus a more plenum esse probant luce meridiana clarius » . (J. CADALSO,<br />

Obras inéditas , cit., p. 298). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

86 R. FOULCHÉ-DELBOSC, op. cit. , p. 73. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

87 R. FOULCHÉ-DELBOSC, Poesías inéditas <strong>de</strong> Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés in «Revue<br />

Hispanique», I, 1894, pp. 166-195. Le poesie in questione sono a pp. 180-190. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

88 Ibid. , p. 180. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

89 Ibid. , p. 180. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

90 Ibid. , p. 180-181. Il DEMERSON ( op. cit. , p. 93, n. 11) interpreta questo componimento come<br />

una parodia <strong>de</strong>lla Canción a Vecinta <strong>de</strong>s<strong>de</strong>ñosa di Diego González, combinata con la parodia <strong>de</strong>ll'o<strong>de</strong><br />

¿Por qué tan rigurosa... <strong>de</strong>llo stesso. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

28


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Egli rifiuta il concetto tragico di un Essere Supremo che vuol privare gli uomini <strong>de</strong>i piaceri naturali:<br />

Dio non può essere tiranno ma è padre e l'uomo giunge a lui attraverso l'esercizio <strong>de</strong>lla virtú, non per<br />

mezzo di inutili sacrifici:<br />

Nada pue<strong>de</strong>n con Dios los sacrificios,<br />

la virtud sola a su morada guía.<br />

Con La confesión <strong>de</strong> Flora si torna al tono burlesco, questa volta sul piano di una aperta satira<br />

anticlericale poiché si fa una vera e propria parodia <strong>de</strong>lla confessione e in nome di una celebrazione<br />

<strong>de</strong>ll'amore naturalisticamente inteso, satireggiando i modi d'interrogazione <strong>de</strong>i preti e la loro frequente<br />

ipocrisia, si proce<strong>de</strong> all'assoluzione <strong>de</strong>lla protagonista. Ecco com'è tratteggiato il frate ipocrita:<br />

Quando un fraile a sus pies mo<strong>de</strong>stamente<br />

ve que alguna bonita penitente,<br />

los ojitos baxando,<br />

los felices pecados va contando<br />

en que se ha entretenido...<br />

el padre reverendo,<br />

la narración oyendo,<br />

la escucha, un si es no es enternecido,<br />

y su corazón triste y aterido<br />

el ardiente <strong>de</strong>seo va encendiendo,<br />

tanto que al cabo cometer quisiera<br />

cuanto su casta boca vitupera.<br />

Nella confessione che il poeta conduce, con tono malizioso e compiaciuta ricerca <strong>de</strong>llo scabroso,<br />

la libertà <strong>de</strong>ll'amore viene palesemente affermata ché l'assoluzio ne è sempre pronta per tal genere<br />

di peccati...<br />

Ya al fin vamos llegando: seis pecados<br />

tiene ya confesados:<br />

pero falta el mejor... el escogido...<br />

Mas si en él ha caído,<br />

no solamente su razón abono,<br />

sino que, por haberle cometido,<br />

29


los <strong>de</strong>más, hija mía, la perdono. 91<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Ancora il tema <strong>de</strong>lla liceità <strong>de</strong>ll'amore contro ogni costrizione moralistica è celebrato nell'o<strong>de</strong> El<br />

día siguiente 93 . Non è, come dicono i rigidi censori « <strong>de</strong>leite abominable »<br />

este consolador <strong>de</strong> nuestros males,<br />

este puro placer cuyo principio<br />

puso un Dios favorable<br />

en todos los humanos corazones.<br />

La sua stessa dolcezza esclu<strong>de</strong> possa essere un crimine:<br />

-No es tan dulce el <strong>de</strong>lito, Lisi mía<br />

Su questa linea <strong>de</strong>lla difesa <strong>de</strong>i diritti <strong>de</strong>l sentimento d'amore, <strong>de</strong>lla libertà interiore contro ogni<br />

costrizio ne esteriore, è anche un'altra composizione <strong>de</strong>l poeta: la traduzione <strong>de</strong>l Fragment d'une<br />

réponse d'Abailard a Héloïse di Colar<strong>de</strong>au 94 . Questo poeta francese aveva tradotto la lettera di<br />

Eloisa to Abelard <strong>de</strong>l Pope e aveva iniziato la risposta di Abelardo. È appunto questo frammento<br />

di circa 100 versi che Melén<strong>de</strong>z Valdés dice d'avere tradotto 95 . Ma non si tratta di una semplice<br />

traduzione: innanzi tutto il testo di Melén<strong>de</strong>z Valdés è lungo piú <strong>de</strong>l doppio <strong>de</strong>ll'originale francese e<br />

poi ne differisce nello spirito. Immagina infatti Colar<strong>de</strong>au che Abelardo resti colpito dalla lettera di<br />

Eloisa, quando già la cre<strong>de</strong>va sottomessa al dovere religioso e col cuore rassegnato al suo <strong>de</strong>stino, già<br />

a sua volta piú tranquillo; ma ora la lettera d'Eloisa -dice Abelardo-<br />

91 R. FOULCHÉ-DELBOSC, Poesías ineditas <strong>de</strong> Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés cit., p. 181. [Sin<br />

llamada <strong>de</strong> nota en el original. (N. <strong>de</strong>l E.)] (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

93 Ibid. , p. 185. Si tratta di una fe<strong>de</strong>le e felice traduzione <strong>de</strong>ll'o<strong>de</strong> 1 <strong>de</strong>l libro I ( Le len<strong>de</strong>main ) <strong>de</strong>lle<br />

Poésies erotiques di Parny pubblicate nel 1778. (Per il testo ho visto: Petits poëtes français <strong>de</strong>puis<br />

Malberbe jusqu'a nos jours , Paris, 1880, II, p. 441). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

94 Ibid. , p. 622. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

95 R. FOULCHÉ-DELBOSC, op. cit. , p. 186. Anche il DEMERSON ( op. cit. , p. 510) non analizza<br />

i due testi e si limita a riferire che « le poète nous apprend lui-même qu'il l'a traduite du texte français<br />

<strong>de</strong> Colar<strong>de</strong>au » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

30


la flamme qui te brûle a ranimé mes feux . 96<br />

Ridotto ormai a una larva:<br />

j'éxiste pour sentir que je n'existe plus . 97<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Cre<strong>de</strong>va che Eloisa vivesse dimentica di un amante <strong>de</strong>gno d'essere dimenticato: ora di colpo,<br />

risvegliata la passione, egli giunge quasi a rimproverarla:<br />

Et pourquoi rappeler à mon âme sensible<br />

d'un bonheur qui n'est plus le souvenir horrible 98<br />

egli non è piú che<br />

...un spectre vain, n'est plus qu'une ombre errante<br />

désormais insensible aux baisers d'un amante 99<br />

che<br />

ne pourrait, dans tes bras, sentir que les tourmens! 100<br />

Questo tono di rinuncia ad un amore impossibile nel testo di Melén<strong>de</strong>z compare solo nell'ultima<br />

parte mentre invece nella prima Abelardo si mostra sempre pienamente innamorato di Eloisa e esalta<br />

questa forza d'amore di cui Eloisa non dovrebbe pentirsi poiché esso<br />

es un tributo<br />

que el hombre débil paga al Ser divino . 101<br />

Abelardo si mostra consumato dalla passione<br />

96 Petits poëtes français cit., I, p. 622, v. 23. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

97 Ibid. , v. 40. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

98 Ibid. , p. 623, vv. 87-88. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

99 Ibid. , vv. 91-92. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

100 Ibid. , v. 98. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

101 R. FOULCHÉ-DELBOSC, op. cit. , p. 187, v. 38. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

31


sólo ocupado en tu divina imagen<br />

aun al pie <strong>de</strong>l Altar con mil suspiros , 102<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

si da divenire, nel suo tormento, ingiustamente intollerante con i giovani e in continuo disaccordo<br />

con la natura.<br />

Si sofferma anche a contemplare nel sogno un pia cere che sa non può piú esistere, a rammentare il<br />

momento <strong>de</strong>l lontano reciproco amore; ansia di spezzare le catene e correre verso l'amata e s'indugia<br />

a contemplare una piú felice vita futura. Ma ormai non c'è tempo per chi si sente fuori dalla vita,<br />

martire: on<strong>de</strong> l'invito a Eloisa a estinguere il ricordo di un infelice anche se poi a lei chie<strong>de</strong> per sé<br />

l'ultimo sospiro.<br />

Si tratta di una liberissima traduzione, direi di una amplificazione <strong>de</strong>l tema originale: solo qualche<br />

verso ricorda il testo di Colar<strong>de</strong>au. Le sfumature psicologiche <strong>de</strong>l protagonista sono in Melén<strong>de</strong>z piú<br />

diffuse e accentuate ma ciò forse a scapito <strong>de</strong>l vigore e <strong>de</strong>lla coerenza <strong>de</strong>l personaggio: a noi sembra<br />

piú intenso il meno effuso dolore di Abelardo in Colar<strong>de</strong>au.<br />

Altre due traduzioni si trovano fra le poesie che Melén<strong>de</strong>z Valdés non pubblicò in vita e sono l'una<br />

la fábula <strong>de</strong> La locura y el Amor 103 che <strong>de</strong>riva da L'Amour et la Folie di La Fontaine 104 e l'altra<br />

El maullido <strong>de</strong> las gatas che viene da Le miaulement <strong>de</strong>s chattes attribuito a La Fontaine 105 .<br />

Si tratta di due racconti scherzosi, il primo su sfondo morale (sempre la follia accompagna l'amore),<br />

il secondo su sfondo burlesco-lascivo sull'origine <strong>de</strong>l miagolio <strong>de</strong>lle gatte in amore.<br />

Ricor<strong>de</strong>remo infine, tra queste composizioni che Melén<strong>de</strong>z Valdés non die<strong>de</strong> alle stampe, A Susana<br />

106 , un invito fra il serio e il faceto a una donnina di mondo a meditare sul <strong>de</strong>stino che l'atten<strong>de</strong>.<br />

102 Ibid. , vv. 83-84. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

103 Ibid. , p. 185. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

104 J. LA FONTAINE, Fables, Contes et Nouvelles , par R. GROOS et J. SCHIFFRIN, Paris, 1954,<br />

p. 302. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

105 G. DEMERSON, op. cit. , p. 510. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

106 R. FOULCHÉ-DELBOSC, op. cit. , p. 183. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

32


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Di tutte le composizioni prese in esame, Los besos <strong>de</strong> amor costituiscono a nostro giudizio il<br />

testo piú esteticamente impegnato e che ha dato i migliori risultati sul piano poetico. Esso rientra<br />

nel gusto di quell' anacreontismo che domina la prima produzione melen<strong>de</strong><strong>de</strong>ziana e che il poeta<br />

mitigherà poi e porrà in secondo piano rispetto a impegni nuovi e piú gravi ma non abbandonerà mai<br />

<strong>de</strong>l tutto. L'anacreontismo s'inserisce nel gusto classicheggiante già affermatosi nella Spagna <strong>de</strong>lla<br />

metà <strong>de</strong>l secolo ed è in perfetta consonanza con il gusto europeo <strong>de</strong>l tempo 107 . Proprio nel culto<br />

<strong>de</strong>lle forme semplici contro il concettismo <strong>de</strong>l secolo prece<strong>de</strong>nte e nella preferenza <strong>de</strong>lle composizioni<br />

limate e brevi contro l'ampollosa grandiosità <strong>de</strong>i poemi barocchi, Anacreonte si presentava come<br />

opportuno mo<strong>de</strong>llo i<strong>de</strong>ale. Aggiungasi l'irrompente gusto per la sensibilità e per una natura intesa<br />

non piú come termine d'opposizione alla realtà umana ma come l'unica realtà nella quale l'uomo<br />

stesso si riconosceva e si compren<strong>de</strong>rà facilmente come l'anacreontismo potesse trionfare nella Europa<br />

che, staccatasi dalle i<strong>de</strong>ologie teologicizzanti <strong>de</strong>l Seicento, s'era volta a un pensiero eminentemente<br />

empiristico. Ma si compren<strong>de</strong> altresí il significato particolare che l'assunzione di tale atteggiamento<br />

poetico ebbe in una Spagna che si trovava in notevole ritardo i<strong>de</strong>ologico rispetto al resto <strong>de</strong>ll'Europa<br />

e nella quale, per tutta la prima metà <strong>de</strong>l Settecento, erano sopravvissuti schemi di pensiero scolastici<br />

e forme d'espressione baroccheggianti 108 .<br />

Cosí se le traduzioni d'alcuni brani d'Anacreonte da parte di Luzán 109 non vanno al di là di un<br />

mero esercizio stilistico, quasi lo sforzo di dare un exemplum di quello stile umile ( i)sxno/n )<br />

che Luzán stesso teorizza nella sua Poética e <strong>de</strong>l quale dice che fu perfetto autore Anacreonte 110<br />

e se le anacreontiche di Nicolás Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín sembrano solo in minima parte potersi cosí<br />

107 Sull'anacreontismo in Ispagna, vedi: A. RUBIÓ i LLUCH, Estudio crítico-bibliográfico sobre<br />

Anacreonte y la colección anacreóntica y su influencia en la literatura antigua y mo<strong>de</strong>rna , Barcelona,<br />

1879. Sull'anacreontismo europea: J. LEES, The Anacreontic Poetry of Germany in the Eighteenth<br />

Century , Aber<strong>de</strong>en, 1911; A. MICHELANGEM, Anacreonte e la sua fortuna nei secoli , Bologna,<br />

1922. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

108 L. A. CUETO, op. cit. , specialmente pp. V-LV. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

109 J. J. LÓPEZ DE SEDANO, Parnaso español , Madrid, 1768-1778, 9 voll. Ved. IV, pp. 166-167.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

110 I. LUZÁN, La Poética cit., pp. 222-223. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

33


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

chiamare 111 , uno spirito nuovo si trova però in Cadalso dove domina il tema <strong>de</strong>l rifugio in campagna<br />

come ricerca di piú spontanea e ragionevole felicità, tema antico ben noto anche all'anacreontismo di<br />

Villegas, ma qui ripreso con un soffio nuovo di intima umanità.<br />

Accanto a lui dobbiamo subito porre i suoi discepoli 112 Iglesias e Melén<strong>de</strong>z Valdés. Il Rubió y<br />

Lluch giudicava superiore a Cadalso Iglesias 113 ma superiore a tutti Melén<strong>de</strong>z Valdés 114 . È certo che<br />

per opera di questi iniziatori il gusto per l'anacreontica si diffuse a Iriarte, Forner, Trigueros, Sánchez<br />

Barbero, Noroña, Cienfuegos, Nicasio Gallego e via via ad altri poeti di venendo un vero e proprio<br />

genere di moda alla fine <strong>de</strong>l Settecento e principio <strong>de</strong>ll'Ottocento.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés ci rivela chiaramente l'i<strong>de</strong>a ch'egli ebbe dall'anacreontica in una sua lettera a<br />

Jovellanos <strong>de</strong>l 24 agosto 1776 115 in cui commenta una serie di composizioni «anacreontiche» che<br />

Trigueros aveva pubblicato sotto il nome di Melchor Díaz <strong>de</strong> Toledo, presunto poeta <strong>de</strong>l sec. XVI,<br />

senza peraltro che la sua finzione letteraria riuscisse ad ingannare alcuno. Il giudizio di Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés è nettamente sfavorevole poi ché egli trova che le composizioni di Trigueros sono troppo<br />

lunghe, quasi cantilene, senza varietà musicale, e che -soprattutto- hanno un contenuto estraneo allo<br />

spirito d'Anacreonte poiché sono satiriche e moraleggianti.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés voleva che l'anacreontica fosse breve, leggera e di contenuto gioioso, ricca di «<br />

amores, convites, beo<strong>de</strong>ces » e pensava dovesse avere come mo<strong>de</strong>llo solo Anacreonte, specie quello<br />

111 N. FERNÁNDEZ DE MORATÍN, Poesías , in Obras cit., pp. 1-8. Già il RUBIÓ i LLUCH ( op.<br />

cit. , p. 162) giudicava che le 39 composizioni di Nicolás Fernandéz <strong>de</strong> Moratín che vanno sotto il<br />

nome di anacreontic he « no tienen <strong>de</strong> anacreónticas sino el nombre y el metro consagrado por el uso.<br />

Y, hablando en rigor, ni esta última circunstancia poseen, ya que algunas <strong>de</strong> ellas están escritas en los<br />

graciosos versos <strong>de</strong> cinco sílabas, tan diestramente manejado por Moratín » ed aggiungeva (p. 163)<br />

che soltanto « unas pocas parecen inspiradas por la colección griega, las restantes más bien semejan<br />

letrillas o <strong>de</strong>licados idilios que anacreónticas » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

112 Vedi supra , n. 20. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

113 A. RUBIÓ i LLUCH, op. cit. , p. 150. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

114 Ibid. , p. 151. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

115 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 24 <strong>de</strong> agosto <strong>de</strong> 1776 , in Poesías , p. 74.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

34


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

<strong>de</strong>lle composizioni piú brevi, ché lo stesso Villegas gli appariva, nelle sue composizioni originali,<br />

piuttosto opaco.<br />

Egli restò fe<strong>de</strong>le a questo principio anche se -e fu suo maggior merito- non si limitò a una<br />

rielaborazione <strong>de</strong>i temi meramente anacreontei ma piuttosto mirò ad impossessarsi insieme <strong>de</strong>l suo<br />

spirito e <strong>de</strong>lla grazia <strong>de</strong>l suo <strong>de</strong>ttato, allargandosi a contenuti piú vari, in consonanza con il suo<br />

temperamento sensibile ( « yo tiemblo y me estremezco » ) 116 e la complessità <strong>de</strong>l sentimento e<br />

<strong>de</strong>l pensiero <strong>de</strong>l suo tempo.<br />

In effetti non sono molte le odi di diretta imitazione: il Colford che s'è particolarmente esercitato<br />

nella ricerca e confronto <strong>de</strong>lle fonti, trovava che solo un'o<strong>de</strong>, la <strong>de</strong>dica iniziale A mis lectores , <strong>de</strong>riva<br />

da Anacreonte 117 . Altre odi <strong>de</strong>rivano da Orazio: De la Primavera viene da Solvitur acris hiems<br />

grata vice veris et Favoni (I, 4); A Dorila viene da Eheu fugaces, Postume, Postume (II, 14) e parte<br />

di De mis <strong>de</strong>seos s'ispira a Quid <strong>de</strong>dicatum poscit Apollinem (I, 31); due <strong>de</strong>rivazioni parziali si<br />

hanno da Ovidio 118 e sparse un po' dovunque singole parziali reminiscenze. Scarso anche l'influsso<br />

diretto di Villegas 119 .<br />

Noi aggiungeremo che Melén<strong>de</strong>z s'è ricordato anche di alcuni mo<strong>de</strong>rni poeti francesi come ad<br />

esempio nella O<strong>de</strong> II El amor Mariposa 120 che ha punti di contatto con L'Amour papillon <strong>de</strong>l De<br />

Bernis 121 o nel ciclo poetico <strong>de</strong> La inconstancia (che analizzeremo più avanti) che trae parecchi<br />

spunti dal Parny 122 .<br />

Tuttavia in ogni caso si può notare che l'imitazione è in genere soltanto uno spunto d'avvío tematico:<br />

il contesto risulta però fondamentalmente originale e personale.<br />

116 J. MELÉNDEZ VALDÉS, A mis lectores , in Poesías , p. 93. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

117 W. E. COLFORD, Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés. A study in the transition from Neoclassicism to<br />

Romanticism in Spanish Poetry , New York, 1942, p. 145. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

118 Ibid. , p. 148. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

119 Ibid. , pp. 148-149. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

120 J. MELÉNDEZ VALDÉS, El Amor mariposa , in Poesías , p. 93. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

121 F. J. P. DE BERNIS, L'Amour papillon , in Petits poëtes français cit., I. p. 361. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

122 Vedi infra n. 149. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

35


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Nel solco <strong>de</strong>lla tematica tradizionale anacreontica sono tutte le odi che cantano la giovinezza e i<br />

piaceri <strong>de</strong>lla vita nonché l'invito al godimento, come ad esempio Del vino y el amor 123 , A Baco<br />

124 , De mi gusto 125 , De mis versos 126 , in genere brevi. Altre però si distinguono per un indugio<br />

prolungato nella <strong>de</strong>scrizione come De un convite 127 o La Primavera 128 che trae spunto, come<br />

già osservato, dall'oraziana Solvitur acris hiems , ma ben piú ampiamente svolge la <strong>de</strong>scrizione<br />

naturalistica.<br />

Un piú vivo e soggettivo incontro con la natura si ha in De la nieve 129 in cui l'anacreontico invito<br />

al bere è espresso nella prima e nelle ultime due strofi mentre le nove strofi centrali contengono una<br />

<strong>de</strong>scrizione minuta e sentimentalmente commossa <strong>de</strong>lla nevicata.<br />

In altre odi la natura diventa protagonista come nell'o<strong>de</strong> <strong>III</strong> A una fuente 130 che non è<br />

semplicemente un quadretto idillico come quelli che tanto frequenti si trovano nell'Arcadia italiana e<br />

nei quali la natura è dal poeta riguardata quasi un oggetto artistico fatto per il suo cittadino godimento<br />

con ciò che di artificiale esso comporta, ma esprime una consonanza intima fra il poeta e l'armonia<br />

<strong>de</strong>lla natura di cui egli -contemplando- sente d'essere parte.<br />

Di tono simile sono le due odi XX e XXI a La tortolilla 131 che <strong>de</strong>finirei virgiliane per la profonda<br />

umanizzazione che quivi la natura riceve.<br />

123 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda XXIV , in Poesías , p. 99. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

124 Ibid. , oda XXIV, p. 101. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

125 Ibid. , oda XLIX, p. 105. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

126 Ibid. , oda LI p. 106. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

127 Ibid. , oda XIV, pp. 96-97. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

128 Ibid. , oda V, p. 94. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

129 Ibid. , oda XLVII, p. 105. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

130 Ibid. , oda <strong>III</strong>, pp. 93-94. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

131 Ibid. , odas XX, XXI, p. 98. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

36


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Lo stesso dicasi per lo squisito El nido <strong>de</strong>l jilguero 132 e per A un ruiseñor 133 . Affiora anzi lo<br />

spunto polemico verso il mondo <strong>de</strong>gli uomini che non solo non vivono l'innocente vita <strong>de</strong>lla natura<br />

ma anzi la disprezzano. Nella citata o<strong>de</strong> A un ruiseñor , dice Melén<strong>de</strong>z Valdés:<br />

Que los malignos hombres<br />

Burlan <strong>de</strong> la inocencia<br />

Y espónese a su risa<br />

Quien su dicha les cuenta.<br />

E in un'altra o<strong>de</strong> De unas palomas 134 , che é costituita da una commossa <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>ll'assalto<br />

di un nibbio a un gruppo di colombe, il poeta rivela un chiaro intento simbolico:<br />

¡Desvalida inocencia,<br />

Siempre mísero blanco<br />

Del po<strong>de</strong>r fiero, siempre<br />

De sus iras estrago!<br />

Nella campagna vivono l'innocenza e la bontà soggette purtroppo a subire la violenza <strong>de</strong>l malvagio.<br />

Si può osservare che temi simili a quelli finora accennati sono da Melén<strong>de</strong>z Valdés svolti anche<br />

in forme metriche diverse dal settenario anacreontico. Per esempio fra le letrillas troviamo En un<br />

convite <strong>de</strong> amistad 135 , tematicamente vicina all' Anacreóntica XVI: De un convite 136 , e su tema<br />

simile troviamo un'altra letrilla , la XVI: El vino y amistad suavizan los más graves trabajos 137 . È<br />

segno <strong>de</strong>lla libertà di Melén<strong>de</strong>z Valdés di fronte ai generi che non costituiscono mai categorie rigi<strong>de</strong><br />

per lui, attento com'era nella poesia piú a ragioni interne che esterne.<br />

Ma dove Melén<strong>de</strong>z Valdés dà poeticamente il meglio di sé nell'ambito <strong>de</strong>l gusto anacreontico,<br />

è nel tema amoroso, galante. Anche qui si tratta di un iniziale spunto anacreontico (l'amore come<br />

132 Ibid. , oda L<strong>III</strong>, p. 106. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

133 Ibid. , oda XI, p. 96. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

134 Ibid. , oda X<strong>III</strong>, p. 96. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

135 Ibid. , letrilla XV, p. 125. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

136 Ibid. , oda XIV, pp. 96-97. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

137 Ibid. , letrilla XVI, pp. 125-126. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

37


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

espressione fondamentale di vita e la ricerca <strong>de</strong>lla gioia) svolto in consonanza con il gusto e il costume<br />

<strong>de</strong>l tempo. La sua galanteria è ricerca <strong>de</strong>lle piú fini sfumature <strong>de</strong>lla sensibilità e <strong>de</strong>l sentimento, tradotta<br />

in accurato studio stilistico.<br />

Ne El consejo <strong>de</strong> amor 138 il gioco galante d'amore fra il poeta e la sua bella, trova contrappunto<br />

e direi guida e mo<strong>de</strong>llo in quanto avviene fra il vento e una rosa: bell'esempio di quella profonda<br />

connessione fra uomo e natura di cui già s'è <strong>de</strong>tto.<br />

Trionfa la grazia pura in composizioni come De los labios <strong>de</strong> Dorila 139 e in El abanico 140<br />

dove non si sa se piú ammirare la capacità <strong>de</strong>scrittiva che si traduce in ardite soluzioni linguistiche<br />

(il voluble abanico , il contorno tornátil <strong>de</strong>l braccio, l' ámbito agradable <strong>de</strong>l seno) o il sapiente<br />

equilibrio fra <strong>de</strong>scrizione e psicologia poiché l'abile maneggio <strong>de</strong>l ventaglio è condotto a rappresentare<br />

stati d'animo e atteggiamenti <strong>de</strong>lla donna amata. Simile giudizio vale anche per El espejo 141 e Los<br />

hoyitos 142 143 .<br />

Ma i capolavori <strong>de</strong>l genere galante sono a nostro avviso i «cicli» poetici <strong>de</strong> La Inconstancia 144 ,<br />

<strong>de</strong> La paloma <strong>de</strong> Filis 145 e di Galatea o la Ilusión <strong>de</strong>l canto 146 .<br />

La inconstancia conservata intatta da varianti in tutte tre le edizioni <strong>de</strong>ll'opera di Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

(1785, 1797, 1820) 147 e che il Colford ha <strong>de</strong>finito 148 , con linguaggio preso a prestito dalla musica,<br />

«variazioni su un tema di Góngora» perché muove dal motivo gongorino<br />

138 Ibid. , oda IV, p. 94. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

139 Ibid. , oda XII, p. 96. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

140 Ibid. , oda XLII, pp. 103-104. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

141 Ibid. , oda XIX, p. 98. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

142 Ibid. , oda XLV<strong>III</strong>, p. 105. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

143 [ Los hojitos en el original. (N. <strong>de</strong>l E.)]<br />

144 Ibid. , pp. 110-111. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

145 Ibid. , pp. 111-116. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

146 Ibid. , pp. 116-120. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

147 W. E. COLFORD, op. cit. , p. 152. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

148 Ibid. , p. 153. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

38


Guarda cor<strong>de</strong>ros, zagala,<br />

Zagala, no guar<strong>de</strong>s fe 149<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

che Melén<strong>de</strong>z Valdés aveva apposto alla raccolta nella edizione <strong>de</strong>l 1785, presenta la fusione di<br />

elementi galanti, vorrei quasi dire salottieri, con immagini di viva freschezza naturalistica. Per tentare<br />

di fare <strong>de</strong>sistere Lisi dal suo fe<strong>de</strong>le amore per Aminta, il poeta propone, nelle quattro odi, quattro<br />

rappresentazioni <strong>de</strong>lla natura, colta nella sua perenne incostanza, come mo<strong>de</strong>llo alla giovane: il vento<br />

capriccioso, il ruscello inquieto, la farfalla volubile e infine tutta la Naturaleza nelle sue in numerevoli<br />

cangianti manifestazioni.<br />

Cosí Amore<br />

<strong>de</strong> la inconstancia nace<br />

y en la firmeza muere ; 150<br />

solo rispettando la legge naturale <strong>de</strong>ll'incostanza, potrà Lisi essere felice.<br />

C'è il sorriso malizioso che anima altre composizioni di Melén<strong>de</strong>z Valdés che abbiamo già<br />

esaminato e che ci riconduce a quell'edonismo sensuale diffuso soprattutto nella poesia leggera <strong>de</strong>l<br />

Settecento francese (si pensi ad esempio, per restare nel tema, all'o<strong>de</strong> di Parny Aux infidèles ) 151<br />

qui però temperato dal <strong>de</strong>scrittivismo naturalistico che occupa la parte piú estesa <strong>de</strong>i componimenti<br />

e raggiunge finezze squisite.<br />

Piú esteso è il ciclo <strong>de</strong> La paloma <strong>de</strong> Filis che si componeva di quindici odi nell'edizione <strong>de</strong>l 1785<br />

e subí aggiunte nelle edizioni successive fino a raggiungere nell'edizione <strong>de</strong>lla B.A.E. il numero di<br />

trentadue, piú una anacreontica-<strong>de</strong>dica 152 , anche se tutte appartengono alla giovinezza di Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés 153 .<br />

149 L. GÓNGORA Y ARGOTS, Romance 87 , in Obras completas , ed, por J. MILLÉ Y<br />

GIMÉNEZ, Madrid, 1961, pp. 236-237 . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

150 J. MELÉNDEZ VALDÉS, in Poesías , p. 111. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

151 E. D. DESFORGES, chevalier <strong>de</strong> PARLAY, Aux infidèles , in Petits poëtes français cit., II,<br />

p. 450. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

152 W. E. COLFORD, op. cit. , p. 154. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

153 L. A. CUETO, op. cit. , p. 111. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

39


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Lo spunto è stato certamente offerto dal ricordo <strong>de</strong>l celebre passer catulliano: cioè i giochi e le<br />

affettuosità di una colomba con la donna amata dal poeta, cui egli partecipa ma che talora gli sono<br />

spunto alla gelosia o all'invidia.<br />

Non tutte le composizioni sono <strong>de</strong>llo stesso livello ma ve ne sono alcune (come ad esempio le odi II,<br />

VI, XI, XIX) di straordinaria eleganza, che possono essere ricordate fra le cose migliori di Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés nel genere anacreontico: non condividiamo perciò il troppo severo giudizio di «monotonous»<br />

dato a queste odi dal Colford secondo il quale in esse non vi sarebbe « no evi<strong>de</strong>nce of any really <strong>de</strong>ep<br />

feeling » 154 . Ci sembra in verità inopportuno cercare profondità di sentimenti amorosi di stampo<br />

romantico o naturalistico in queste settecentesche composizioni di genere galante.<br />

Carattere narrativo ha il ciclo di sedici odi di Galatea o la ilusión <strong>de</strong>l canto d'ambiente<br />

spiccatamente urbano e salottiero.<br />

Il Colford ha indicato 155 come fonte di uno <strong>de</strong>i componimenti <strong>de</strong>l ciclo (l' Oda VII: El gabinete<br />

) 156 , Le cabinet <strong>de</strong> toilette di Parny 157 e al gusto di questo poeta francese sembrerebbe potersi<br />

accostare non una poesia soltanto ma l'intero ciclo amoroso-galante, soprattuttutto facendo riferimento<br />

alle sue Elegies e, per la disposizione narrativa, ai suoi tableaux .<br />

D'altra parte il Demerson ha trovato punti di contatto con la Nouvelle Heloïse di J. J. Rousseau,<br />

sottolineando inoltre come anche il motivo <strong>de</strong>l canto che lega i componimenti fra loro (quasi sfondo<br />

e contrappunto simbolico, aggiungerei io, specie per il carattere illusorio attribuito al canto e posto in<br />

evi<strong>de</strong>nza nello stesso sottotitolo <strong>de</strong>lla raccolta) richiami a Rousseau come fonte 158 .<br />

154 W. E. COLFORD, op. cit. , p. 154. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

155 Ibid. , p. 235. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

156 J. MELÉNDEZ VALDÉS, in Poesías , pp. 117-118. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

157 E. D. DESFORGES, chevalier <strong>de</strong> PARLAY, Le cabinet <strong>de</strong> toilette in Petits poëtes français cit.,<br />

II, p. 454. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

158 G. DEMERSON, op. cit. , p. 494. Per confermare la sua tesi il Demerson accosta i versi: Sigue<br />

en tus cantos, sigue, Vuelve a sonar <strong>de</strong> Armida Los menazantes gritos ( Poesías , p. 118) a un passo<br />

<strong>de</strong>lla Nouvelle Heloïse (I, cap: LII) in cui Julie dice di iniziare « chaque leçon par lire quelques<br />

octaves <strong>de</strong> Tasse » . Non condividiamo l'opinione <strong>de</strong>l Demerson. Per noi, senza alcun riferimento<br />

al cit. passo di Rousseau (ove fra l'altro s'allu<strong>de</strong> non al canto ma a una esercitazione di dizione per<br />

40


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Non è improbabile che Melén<strong>de</strong>z Valdés conoscesse sia Rousseau che Parny e si sia liberamente<br />

ispirato alle due fonti: <strong>de</strong>l resto altre se ne possono indicare, classiche 159 . A parte dunque le<br />

fonti che Melén<strong>de</strong>z sa, come sempre, trattare con estrema libertà senza per<strong>de</strong>re in genuinità, è da<br />

sottolineare la coerenza <strong>de</strong>lle composizioni che non solo tematicamente si uniscono a <strong>de</strong>lineare<br />

narrativamente la vicenda d'amore, dal momento <strong>de</strong>ll'accen<strong>de</strong>rsi <strong>de</strong>lla passione <strong>de</strong>l poeta per la<br />

cantante, alla dichiarazione, al <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio, al piacere soddisfatto, fino ai dubbi, alle suppliche, alla<br />

<strong>de</strong>lusione, all'invettiva e all'abbandono che ridona la libertà, ma sono strettamente fuse nella tonalità,<br />

quasi che il canto fosse il protagonista: un incantesimo il cui effetto a poco a poco dilegua:<br />

y amor que encendió el viento<br />

cual viento se <strong>de</strong>shizo , 160<br />

come cioè lo spegnersi di una voce in un silenzio <strong>de</strong>finitivo.<br />

bene appren<strong>de</strong>re la lingua italiana), « los menazantes gritos » si riferiscono al personaggio di Armida,<br />

appartenente al repertorio lirico <strong>de</strong>lla cantante. Altrove ci sono simili accenni: nell'o<strong>de</strong> I s'allu<strong>de</strong> a<br />

Didone abbandonata, ad Arianna, ad Angelica, nell'o<strong>de</strong> <strong>III</strong> ancora ad Arianna e all' hechicera Armida .<br />

Del resto si tratta di personaggi frequentissimi nel teatro musicale <strong>de</strong>l Settecento. Basterà ricordare<br />

che la Didone abbandonata <strong>de</strong>l Metastasio fu rappresentata a Napoli per la prima volta nel 1724 con la<br />

musica di Domenico Sarro e durante il corso <strong>de</strong>l secolo fu piú volte presa a soggetto da altri musicisti:<br />

inoltre si conosce una Didone di Scarlatti e una di Piccinni (1783); una Arianna compose Hän<strong>de</strong>l nel<br />

1734 e una Haydn; Armida , su libretto <strong>de</strong>l Quinault, ebbe la musica di Lulli nel 1686 e poi quella di<br />

Gluck, ma c'è anche una Armida <strong>de</strong>l Cherubini (1782) e una di Haydn (1784), nonché un Rinaldo di<br />

Hän<strong>de</strong>l. Infine il personaggio d'Angelica era presente in opere come l' Orlando di Hän<strong>de</strong>l (1733), il<br />

Roland di Piccinni (1778) e l' Orlando paladino di Haydn (1782). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

159 Dell'O<strong>de</strong> V<strong>III</strong> <strong>de</strong>lla raccolta, El jilguero , il DEMERSON ( op. cit. , p. 494) dice che « rappelle<br />

étrangement le poème latin du Jesuite Strada traduit par Dorat sous le titre Le combat d'un musicien et<br />

d'un rossignol » . Si tratta di un poemetto di 58 esametri <strong>de</strong>l gesuita Famiano Strada, la stessa probabile<br />

fonte <strong>de</strong>l noto brano <strong>de</strong>ll'usignolo <strong>de</strong>l Marino ( Adone , VII, ott. 32-56). Vedi al riguardo: F. MANGO,<br />

Le fonti <strong>de</strong>ll'Adone , Torino, 1891, pp. 121-128. Ed ecco un esempio di chiara reminiscenza classica:<br />

si tratta di un ricordo saffico-catulliano: Mi sangre se enar<strong>de</strong>ce, trémulas mis palabras, en una espesa<br />

nube, los ojos se me apagan ( Poesías , p. 117) (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

160 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 120. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

41


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Il gusto anacreontico perdurò per tutta la vita di Melén<strong>de</strong>z Valdés e già s'è rilevato che odi<br />

anacreontiche egli aggiunge anche all'edizione <strong>de</strong>finitiva preparata negli ultimi anni <strong>de</strong>lla sua vita e<br />

pubblicata postuma nel 1820. Alcune, come ad esempio quelle aggiunte a La paloma <strong>de</strong> Filis erano<br />

semplicemente odi composte in giovinezza ma non pubblicate nelle prece<strong>de</strong>nti due edizioni; altre<br />

sono state senz'altro composte in età matura e segnano o un nostalgico ricordo <strong>de</strong>ll'età in cui il canto<br />

sgorgava sempre felice e consolatore [ Oda XXVI: A mi lira 161 , Oda LV: A Anfriso 162 ] oppure<br />

un sogno d'eternità e gloria consegnato alla sua musa <strong>de</strong>licata ispirata da Bacco e Cupido ( Oda LIX:<br />

A mi lira ) 163 o governata dal culto <strong>de</strong>lle Grazie ( Oda LV<strong>III</strong>: A las Gracias ) 164 .<br />

In queste tar<strong>de</strong> composizioni, lo spirito anacreontico inteso nella sua piú aperta e gioiosa<br />

espressione, lascia il passo a un atteggiamento piú raccolto e meditativo: sul filo <strong>de</strong>i tradizionali<br />

moduli formali s'inserisce, con nuovi piú profondi echi, il tema <strong>de</strong>lla saggezza <strong>de</strong>l vivere nell' humil<strong>de</strong><br />

medianía 165 , confortata dalla virtú ( Oda LVII: De mi suerte ) 166 .<br />

D'altra parte lo spirito anacreontico si rivela, come già osservato, nelle letrillas , nonché nei<br />

romances e in molti sonetti. Ma quivi si mescola anche l'elemento piú propriamente idillico-pastorale<br />

che abbisogna di una particolare indagine.<br />

161 Ibid. , p. 99. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

162 Ibid. , p. 107. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

163 Ibid. , p. 109. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

164 Ibid. , pp. 108-109. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

165 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda LX: A un amigo, en las Navida<strong>de</strong>s , in Poesías , p. 110. (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

166 Ibid. , p. 108. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

42


- II -<br />

Il tema <strong>de</strong>lla natura: illuminismo arcadico e riformistico<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Il gusto per la poesia idillico-pastorale è comune a tutta la letteratura <strong>de</strong>l Settecento europeo, ma<br />

si errerebbe se si consi<strong>de</strong>rasse in modo uniforme una produzione poetica che solo apparentemente<br />

è la stessa.<br />

Il bucolismo <strong>de</strong>ll'Arcadia italiana e quello dominante in Francia all'inizio <strong>de</strong>l secolo consisteva<br />

in una artificiosa figurazione <strong>de</strong>lla campagna come sfondo idillico in cui i poeti, colti e «cittadini»,<br />

trasferivano sé stessi a go<strong>de</strong>re di un travestimento scenico e di una azione e recitazione piú o meno<br />

teatrale, svolta con un linguaggio a mezza strada fra il sottile e il semplice. Sulla scorta cioè <strong>de</strong>i<br />

tradizionali elementi, piú o men o teocritei o virgiliani, la campagna era pretesto per una evasione<br />

in cui la bella società si riconosceva nelle sue distaccate aspirazioni: era cioè un gioco letterario<br />

elegante e squisito che si prolungava anche in dotte disquisizioni teoriche. C'erano divergenze infatti<br />

su questioni prevalentemente stilistiche, poiché alcuni erano seguaci <strong>de</strong>l classicismo rigido <strong>de</strong>l Rapin,<br />

altri seguivano i <strong>de</strong>ttami e gli esempi <strong>de</strong>l piú aperto e mo<strong>de</strong>rno Fontenelle e cosí il problema <strong>de</strong>lla<br />

poesia pastorale veniva assunto nella allora tanto dibattuta querelle <strong>de</strong>s anciens et <strong>de</strong>s mo<strong>de</strong>rnes<br />

167 , ma, quanto al contenuto e alle finalità <strong>de</strong>l genere, minime erano le differenze e s'era tutti<br />

sostanzialmente d'accordo sulla convenzionalità <strong>de</strong>gli elementi compositivi e la loro intenzionalità<br />

edonistica 168 .<br />

Alquanto diversa la situazione <strong>de</strong>ll'Inghilterra, meno legata a strutture razionalistiche di pensiero<br />

e piú aperta alle istanze di un empirismo che necessariamente limitava lo slancio <strong>de</strong>i processi<br />

167 I testi fondamentali <strong>de</strong>lle discussioni sull'egloga particolarmente vive in Francia sono: R.<br />

RAPIN, Dissertatio <strong>de</strong> Carmine Pastorali , Paris, 1659; B. LE BOVYER DE FONTENELLE,<br />

Discours sur la nature <strong>de</strong> l'églogue , Paris, 1688; Ch. C. GENEST, Dissertations sur la poésie pastorale<br />

ou <strong>de</strong> l'idylle et <strong>de</strong> l'églogue , Paris, 1707; C. F. FRAGUIER, Dissertation sur l'églogue , Paris, 1717;<br />

A. HOUDART <strong>de</strong> LA MOTTE, Discours sur l'églogue , in Oeuvres completes , Paris, 1754. Per le<br />

discussioni svoltesi in Inghilterra, vedi: J. E. CONGLETON, Theories of Pastoral Poetry in England ,<br />

1684-1798, Gainesville, 1952. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

168 Su Fontenelle e il problema <strong>de</strong>ll'egloga vedi: A. PIZZORUSSO, Il ventaglio e il compasso ,<br />

Napoli, 1964. specie il cap. V: La «natura <strong>de</strong>ll'egloga»: l'i<strong>de</strong>ale pastorale e romanzesco , pp. 131-159.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

43


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

d'i<strong>de</strong>alizzazione e la non pericolosa avventura <strong>de</strong>lla fuga idillica. Cosí nello stesso Pope che s'era<br />

formato su autori francesi e che nel suo Discourse on Pastoral Poetry contamina Rapin con<br />

Fontenelle 169 , le Pastorals 170 sembrano contraddire le pre messe teoriche, poiché il poeta<br />

nell'imitare i classici è piuttosto libero 171 e nella insistente sottolineatura <strong>de</strong>i rapporti temporali (c'è,<br />

nelle quattro eloghe, un doppio legame di successione poiché ognuna corrispon<strong>de</strong> a una stagione<br />

dalla primavera all'inverno e l'ambiente e l'azione di ciascuna sono collocati in un diverso momento<br />

<strong>de</strong>lla giornata dal mattino alla notte) mostra di partecipare alla vicenda naturale come uomo che<br />

non la domina ma ne condivi<strong>de</strong> la legge 172 . Insomma egli non guarda alla campagna come a una<br />

scena fittizia creata per un nostro svago, in ossequio a una esigenza psicologica, ma come a una<br />

realtà cui concretamente partecipiamo 173 . D'altra parte in Inghilterra ci fu chi rifiutò ogni elemento<br />

<strong>de</strong>lla tradizione classicheggiante e si propose di mo<strong>de</strong>rnizzare l'egloga sostituendo pastori e paesaggi<br />

convenzionali d'eredità greco-latina e contrappose alla mitologia classica il folclore locale 174 o chi<br />

addirittura arrivò a comporre <strong>de</strong>lle pastorali che parodiavano le forme tradizionali 175 .<br />

L'ulteriore sviluppo <strong>de</strong>lla poesia pastorale nel Settecento europeo si caratterizzerà sempre piú per<br />

il diverso concetto <strong>de</strong>lla sua funzione: alla natura si va incontro convinti ch'essa è luogo di perfezione<br />

169 A. POPE, A discourse on Pastoral Poetry , in Pastoral Poetry and an Essay on Criticism , ed.<br />

E. AUDRA-A. WILLIAMS, London, 1961. Sul carattere <strong>de</strong>l Discourse , vedi l' Introduction <strong>de</strong>gli<br />

editori, ibid. , p. 19. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

170 Ibid. , p. 19-95. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

171 Oltre ai classici antichi egli s'ispira al The Shepherd's Calendar di Spenser. Per le fonti vedi: E.<br />

AUDRA-A. WILLIAMS, Introduction to Pastorals , cit., pp. 42-47. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

172 A. POPE, Winter , v. 88 (ed. cit., p. 95): Time conquers All, and we must Time obey (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

173 E. AUDRA-A. WILLIAMS, Introduction , cit., p. 53 : « It is the landscape itself which<br />

dominates in Pope's pastorals; for it is a background into which human activity and experience are<br />

to be absorbed and harmonized... It is an or<strong>de</strong>red world and one which answer to man's needs » .<br />

Sull'argomento vedi anche: G. MELCHIORI, Pope in Arcady. The Theme of "Et in Arcadia ego" in<br />

his Pastorals in «English Miscellany», 14, 1963, pp. 83-93. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

174 A. PHILIPS, Pastorals , in Poetical miscellanies, The Sixth Part , ed. Tonson, London, 1709.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

175 J. GAY, Shepherd's Week , London, 1714. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

44


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

morale e cosí la campagna diventa il rifugio di chi vuol fuggire le convenzioni false <strong>de</strong>lla città e<br />

vuol ritrovare -piú prossima all'ordine <strong>de</strong>lla natura- una vita piú vera e piú piena, a cominciare dal<br />

sentimento <strong>de</strong>ll'amore 176 . Le convenzioni mitologiche finiranno con l'essere abbandonate o divenire<br />

mera formula esornativa e la natura non sarà piú soltanto sfondo di vicen<strong>de</strong> umane ma sarà cantata<br />

direttamente assumendo il ruolo di protagonista: in questo senso avrà capitale importanza l'opera di<br />

Thomson, cosí feconda di sviluppi per tutta la letteratura europea posteriore 177 .<br />

Nella letteratura spagnola <strong>de</strong>l Settecento, il tema pastorale, che nella prima metà <strong>de</strong>l secolo vive a<br />

contatto con le esperienze estreme <strong>de</strong>l Barocco 178 , cerca d'essere sollevato a nuova vita attraverso<br />

un piú diretto accostamento alla natura da parte <strong>de</strong>i poeti che operano verso la metà <strong>de</strong>l secolo. Luzán<br />

compone con Leandro y Hero 179 un « idilio anacreóntico », Porcel quattro « églogas venatorias<br />

» con il titolo El Adonis 180 , opere entrambe presentate alla Aca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Buen Gusto di Madrid;<br />

Cadalso è autore di una egloga, Des<strong>de</strong>nes <strong>de</strong> Filis 181 , e due si trovano nella poesia di Fray Diego<br />

176 Per lo studio di questa evoluzione, vedi (utile piú sul piano informativo che su quello<br />

interpretativo): P. VAN TIEGHEM, Les Idylles <strong>de</strong> Gessner et le rêve pastoral , in Le Préromantisme ,<br />

Paris, 1930, II, pp. 205-324. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

177 Vedi: M. M. CAMERON, L'influence <strong>de</strong>s Saisons <strong>de</strong> Thomson sur la poésie <strong>de</strong>scriptive en<br />

France (1759-1810), Paris, 1927; L. DE MARDIS, L'Arcadia enciclopedista , in Saint-Lambert.<br />

Scienza e paesaggio nella poesia <strong>de</strong>l Settecento , Roma, 1961, pp. 121-142. Per gli influssi sulla<br />

letteratura te<strong>de</strong>sca, vedi: K. GJERSET, Der Einfluss von James Thomsons Jahreszeiten auf die<br />

<strong>de</strong>utsche Literatur <strong>de</strong>s achtzebnten Jahrhun<strong>de</strong>rts , Hei<strong>de</strong>lberg. 1898. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

178 Si può ricordare José <strong>de</strong> León y Mansilla che scrisse la Soledad tercera (Córdoba, 1718), a<br />

complemerito <strong>de</strong>lle due di Góngora (L. A. CUETO, op. cit. , p. XV). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

179 I. LUZÁN, Leandro y Hero , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , I, B.A.E., LXI, pp. 120-122.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

180 J. A. PORCEL, El Adonis, en cuatro églogas venatorias , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , I,<br />

cit., p. 138-175. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

181 J. CADALSO, Des<strong>de</strong>nes <strong>de</strong> Filis, égloga entre Dalmiro y Ortelio pastores , in Poetas líricos <strong>de</strong>l<br />

siglo XV<strong>III</strong> , I, cit., p. 254-255. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

45


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

González 182 , ma è solo con Melén<strong>de</strong>z Valdés che il tema idillico-pastorale pren<strong>de</strong> un volto nuovo<br />

e capace di costituire una esperienza poetica profonda che entrerà nella letteratura spagnola come un<br />

vero e proprio mo<strong>de</strong>llo e inizio di una tradizione.<br />

Atmosfera pastorale troviamo nei giovanili romances che Melén<strong>de</strong>z Valdés inviò nel 1777 a<br />

Jovellanos accompagnati da una lettera, dicendo egli stesso d'averli composti nei suoi primeros años<br />

(alcuni nel 1771-72) sul mo<strong>de</strong>llo di Góngora 183 e che in parte il Serrano y Sanz 184 e in parte il Salinas<br />

185 hanno pubblicato. Si tratta di romances amorosos ambientati tutti in una scena campestre, dove i<br />

personaggi sono pastoras e zagales dai nomi classici: Amarilis, Galatea, Filis, Batilo, le case chozas<br />

, la piazza <strong>de</strong>l villaggio s'offre al ballo rustico e il tema amoroso è trattato con mano leggera e vena<br />

malinconica: le sofferenze d'amore, il gioco <strong>de</strong>gli sguardi dati e tolti che genera incertezze, gelosie,<br />

scontrosità, le semplici galanterie. La campagna è avvicinata con straordinaria simpatia e l'autore<br />

non dis<strong>de</strong>gna farsi protagonista poiché è frequente l'uso <strong>de</strong>lla prima persona: anzi nei romances 8 (<br />

Don<strong>de</strong> el celebrado Tormes ) e 10 ( Sobre la menuda arena ) <strong>de</strong>lla raccolta pubblicata dal Salinas, il<br />

protagonista porta il nome stesso <strong>de</strong>lla personificazione pastorale di Melén<strong>de</strong>z Valdés, Batilo, e nell<br />

romance 8 (come è suggerito dal titolo stesso) c'è il riferimento concreto al Tormes di Salamanca.<br />

Su questa strada Melén<strong>de</strong>z Valdés proce<strong>de</strong> e c'è tutta una serie di piú maturi esempi di romances<br />

a sfondo rustico che appartengono anch'essi al felice periodo salmantino e fra i quali ricor<strong>de</strong>remo<br />

Rosana en los fuegos 186 , cosí fine nella prima parte <strong>de</strong>scrittiva ed esuberante di giovanile<br />

commozione nella parte finale dove il zagal vinto d'amore si dichiara con una sciolta letrilla alla bella<br />

Rosana, e quel capolavoro di grazia che è La mañana <strong>de</strong> San Juan 187 dove Melén<strong>de</strong>z Valdés ren<strong>de</strong><br />

182 D. GONZÁLEZ, Llanto <strong>de</strong> Delio y profecía <strong>de</strong>l Manzanares, égloga , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo<br />

XV<strong>III</strong> , cit., pp. 181-184; Delio y Mirta, égloga , ibid. , pp. 184-185. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

183 P. SALINAS, Los primeros romances <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z Valdés , in Homenaje a Menén<strong>de</strong>z Pidal ,<br />

Madrid, 1925, II, pp. 447-456. Della lettera a Jovellanos si parla a p. 448. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

184 M. SERRANO Y SANZ, Poesías y cartas inéditas <strong>de</strong> D. Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés in «Revue<br />

Hispanique», IV, 1897, pp. 266-313. Si tratta <strong>de</strong>i tre romances n. 7, 8, 9 pubblicati a pp. 295-297.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

185 P. SALINAS, op. cit. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

186 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 132-133. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

187 Ibid. , p. 136. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

46


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

con straordinaria efficacia la vita di un villaggio in un giorno di festa 188 e la partecipazione corale<br />

<strong>de</strong>lla popolazione al tripudio <strong>de</strong>l cuore e <strong>de</strong>i sensi mentre solitaria s'alza la voce discor<strong>de</strong>, melanconica,<br />

di un pastore che piange l'assenza <strong>de</strong>lla sua pastorella e ne teme l'abbandono. Altre composizioni di<br />

tono simile sono La zagala <strong>de</strong>s<strong>de</strong>ñosa 189 , De la noche <strong>de</strong> los fuegos 190 e i Romances 1, 2,<br />

5, 6 <strong>de</strong>lla raccolta <strong>de</strong>l Serrano y Sanz 191 . Il quadro bucolico compare anche nei sonetti, specie nei<br />

sedici piú antichi, quelli <strong>de</strong>dicati a Jovellanos nel 1776 192 , anche se qui si pone in minore evi<strong>de</strong>nza,<br />

per la preoccupazione di Melén<strong>de</strong>z Valdés di rispettare le forme classiche <strong>de</strong>l sonetto, componimento<br />

d'origine aulica e pertanto legato a una precisa e particolare tradizione stilistica: è significativo tuttavia<br />

il fatto che il poeta estremegno s'ispiri particolarmente a mo<strong>de</strong>lli sfiorati di bucolismo di Garcilaso,<br />

Góngora e Lope <strong>de</strong> Vega 193 .<br />

Mà dove Melén<strong>de</strong>z Valdés meglio realizza il suo i<strong>de</strong>ale idillico-bucolico è nelle Églogas . Abbiamo<br />

un primo abbozzo d'egloga già nel 1774 194 in cui si finge un canto amebeo fra Batilo e Jovino, cioè<br />

dove accanto a sé Melén<strong>de</strong>z Valdés introduce l'amico Jovellanos: il tema cantato sono le <strong>de</strong>lizie <strong>de</strong>l<br />

soggiorno in campagna. Sviluppo di questo tema è la piú estesa e rifinita egloga intitolata Batilo che,<br />

composta dal poeta nel 1779-1780 195 , fu da lui presentata al concorso bandito dalla R. Aca<strong>de</strong>mia<br />

188 Simile rappresentazione ma con un diverso intento, chiaramente burlesco, c'è nel già cit.<br />

romance : La gran fiesta <strong>de</strong>l Lunes <strong>de</strong> Aguas (M. SERRANO Y SANZ, op. cit. , p. 297-301). Vedasi<br />

anche, nel genere anacreontico, l' Oda IX: De un baile , in Poesías , pp. 95-96. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

189 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 138. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

190 Ibid. , p. 142. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

191 M. SERRANO Y SANZ, op. cit. , pp. 289-291; 293-296. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

192 W. E. COLFORD, op. cit. , p. 168. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

193 Ibid. , pp. 168-170. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

194 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Égloga IV: Jovino, Batilo , in Poesías , pp. 180-181. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

195 G. DEMERSON, op. cit. , p. 130. Batilo s'intitola anche un'altra lunga egloga, di mo<strong>de</strong>sto valere<br />

poetico, che Melén<strong>de</strong>z Valdés non pubblicò mai e che è stata ritrovata fra le carte autegráfe <strong>de</strong>l poeta e<br />

pubblicata dal Rodríguez-Moñino (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías inéditas , ed. A. RODRÍGUEZ-<br />

MOÑINO, Madrid, 1954). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

47


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Española per una composizione en alabanza <strong>de</strong> la vida <strong>de</strong>l campo e guadagnò il primo premio 196<br />

. Questa lunga egloga è un po' la summa <strong>de</strong>i temi poetici che fino ad allora aveva no interessato<br />

il giovane Melén<strong>de</strong>z Valdés: l'amore, il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di solitudine e riposo, la passione per il canto, il<br />

conforto <strong>de</strong>ll'amicizia, il tutto ambientato e direi fuso nel paesaggio idillico che è stilizzato in forme<br />

proprie <strong>de</strong>lla tradizione bucolica ma che non trascura i particolari concreti di un piú preciso paesaggi<br />

o caro al cuore <strong>de</strong>l poeta: l'Otea, il Tormes, cioè la felice Salamanca <strong>de</strong>ll'industre ozio di Melén<strong>de</strong>z o<br />

il Betis <strong>de</strong>lla Siviglia che alberga l'amico lontano, il piú maturo e grave Jovellanos. Il tutto permeato<br />

da un senso di dolce compiaciuto in dugio sentimentale che non è semplice <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di conforto<br />

edonistico ma bisogno di ristoro morale:<br />

No aquí esperanza o miedo,<br />

Las tramas y falsías<br />

Que saben los soberbios ciudadanos . 197<br />

Le stesse frequenti reminiscenze letterarie, soprattutto virgiliane (anche qui, come nel ensayo <strong>de</strong>l<br />

1774 c'è un movimento amebeo e c'è un preciso ricordo <strong>de</strong>ll'egloga V di Virgilio nel canto di Arcadio<br />

e Batilo che gareggiano fra di loro e alla fine si scambiano doni) per dono ogni aulicità, assorbite<br />

come sono nella tonalità nuova in cui domina il profumo di una campagna còlta nella sua realtà<br />

autentica anche se attraverso il filtro di una sensibilità straordinariamente educata e scaltrita ma non<br />

certo soltanto convenzionalmente letteraria 198 . C'è invece una attenzione viva per gli oggetti e i<br />

particolari <strong>de</strong>lla vita rurale, accanto a un amore profondo e religioso per le belle cose <strong>de</strong>lla natura: il<br />

bosco, la valle, la fonte, il colle legati da una legge superiore che richiama la mitica immagine <strong>de</strong>ll'età<br />

<strong>de</strong>ll'oro; e se non si ripetono piú i miracoli <strong>de</strong>lla favola antica sopravvive però l'innocenza che dà<br />

pace e dolcezza all'anima.<br />

196 Per le polemiche sorte su questo premio, il risentimento <strong>de</strong>llo sconfitto Iriarte e la difesa di<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés fatta da Forner, vedi: E. COTARELO Y MORI, Iriarte y su época , Madrid, 1897,<br />

pp. 219-227. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

197 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 177. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

198 Ciò dico in aperto contrasto con il giudizio <strong>de</strong>l Colford che ritiene che « the nature element that<br />

predominated is treated in an affected and melliflous manner, which at time bor<strong>de</strong>rs on the pedantic<br />

» (W. E. COLFORD, op. cit. , p. 174) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

48


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Vicino a questo mondo d'idillio che vive di un preciso sentimento morale è anche il tentativo<br />

drammatico di Melén<strong>de</strong>z Valdés: la commedia pastorale Las bodas <strong>de</strong> Camacho el rico che, su<br />

un piano proposto da Jovellanos, Melén<strong>de</strong>z Valdés iniziò nel 1778, compose con una certa lentezza<br />

199 e completò e rifiní per presentarla a un concorso bandito verso la fine <strong>de</strong>l 1783 dalla città di<br />

Madrid e nel quale risultò vincitore. Al successo acca<strong>de</strong>mico non corrispose il successo teatrale<br />

poiché l'opera, rappresentata il 16 luglio 1784, non piacque al pubblico né fu ripresa sulle scene. Il<br />

Colford s'è occupato <strong>de</strong>lla commedia per quel che concerne le sue fonti letterarie, la versificazione e<br />

il contenuto che Melén<strong>de</strong>z Valdés trae dal noto episodio di Camacho <strong>de</strong>l Don Quijote di <strong>Cervantes</strong><br />

(II, 20-21) e adatta al gusto <strong>de</strong>l suo tempo. Il Colford non giudica riuscita quest'opera so prattutto<br />

per il suo ritmo monotono e la lentezza <strong>de</strong>ll'azione 200 . Può compren<strong>de</strong>rsi come il dramma pastorale<br />

non incontrasse il favore <strong>de</strong>l pubblico quando si consi<strong>de</strong>ri ch'esso fu indubbiamente concepito piú<br />

come poesia da leggersi che come azione da agire su una scena. E di ciò era certamente consapevole<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés che non fece ulteriori tentativi per farla rappresentare, ma non esitò a ripubblicarla<br />

nella raccolta <strong>de</strong>lle sue poesie di Valladolid <strong>de</strong>l 1797, in cui occupa l'ultima parte <strong>de</strong>l II tomo, e poi<br />

a inclu<strong>de</strong>rla nell'edizione <strong>de</strong>finitiva <strong>de</strong>lle sue opere, che sarà pubblicata soltanto postuma (Madrid,<br />

1820), ove occupa la prima parte <strong>de</strong>l <strong>III</strong> volume. Tuttavia a ben osservare non si può nemmeno, a<br />

nostro giudizio, affermare che l'opera manchi di drammaticità. Si tratta però di un dramma fatto piú di<br />

sfumature sentimentali e rattenuto nell'espressione, qual cosa totalmente lontana dal gusto romantico<br />

o naturalistico (on<strong>de</strong> si spiega storicamente l'abituale giudizio negativo <strong>de</strong>lla critica): un dramma in<br />

cui i personaggi di origine romanzesca sono guardati dall'autore con un certo distacco, <strong>de</strong>rivante dalla<br />

consapevolezza <strong>de</strong>lla finzione, ma non senza umanità anche se questa non vuol mai prorompere: il<br />

tono d'insieme è quello di un brioso gioco scenico, quasi di un ben mimato balletto (e proprio questa<br />

funzione di balletto d'accompagnamento sembrano avere i numerosi cori che sono tutti allegri inviti<br />

alla gioia campestre, composti con versi agili e leggeri, di ritmo ben scandito). Gli stessi personaggi di<br />

Don Quijote e Sancho partecipano di questo carattere fondamentalmente festoso anche se Don Quijote<br />

appare, come in <strong>Cervantes</strong>, il difensore <strong>de</strong>ll'i<strong>de</strong>ale <strong>de</strong>lla libertà di coscienza e interviene in favore di<br />

Quiteria per ché ella si liberi dall'imposizione paterna e sposi chi ama veramente, cioè Basilio, benché<br />

povero. A completare il caratter e festoso <strong>de</strong>l componimento (non si di mentichi che il concorso era<br />

stato bandito dalla città di Madrid per celebrare la pace <strong>de</strong>l 1783 e la nascita <strong>de</strong>i principi gemelli<br />

199 W. E. COLFORD, op. cit. , pp. 297-298. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

200 Ibid. , p. 300. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

49


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Carlo e Filippo) Melén<strong>de</strong>z Valdés introduce il personaggio di Petronilla che acquista una particolare<br />

funzione drammatica nell'economia <strong>de</strong>l componimento e che alla fine sposa Camacho il ricco. Cosí<br />

si conclu<strong>de</strong> in una atmosfera generale di allegria questa commedia pastorale in cui le passioni sono<br />

sfumate at traverso un linguaggio che di esse è piú che altro una misurata eco musicale. Al di là<br />

di questo elegante e aggraziato gioco si avverte tuttavia un impegno serio verso la rappresentazione<br />

di un mondo puro in cui l'uomo, attraverso il sentimento, conquista un ordine che è voluto dalla<br />

ragione stessa e non può non essere voluto da Dio, ordinatore supremo. Questo principio governa<br />

<strong>de</strong>l resto tutto l'impegno di Melén<strong>de</strong>z Valdés verso la natura: la sensibilità è lo strumento che alla<br />

natura ci avvicina e che permette l'incontro con essa: noi cosí riusciamo a poco a poco a <strong>de</strong>cifrarla e<br />

la facciamo, col sentimento, nostra: è il nostro poetico modo di compren<strong>de</strong>re l'ordine superiore che<br />

governa il tutto e che i filosofi e scienziati spiegano seguendo invece la ragione. Ecco perché acquista<br />

tanta importanza in questa nuova poetica il <strong>de</strong>scrittivismo: <strong>de</strong>scrivere è insieme cercare e scoprire:<br />

attraverso la <strong>de</strong>scrizione si raggiunge l'armonia con la natura che è condizione fondamentale <strong>de</strong>lla<br />

felicità <strong>de</strong>ll'uomo. E cosí lo stesso anacreontismo, nelle sue forti istanze naturalistiche già da noi<br />

sottolineate, può legarsi alla poesia pastorale mentre l'edonismo arcadico acquista una dimensione piú<br />

ampia, assai diversa da quella <strong>de</strong>l primo Settecento europeo: non si tratta di fare <strong>de</strong>lla natura il luogo<br />

<strong>de</strong>l nostro svago soltanto ma di trovare in noi quell'elemento di ordine che invece ci accomuna con la<br />

natura, che si rivela come armonia nostra con il tutto. In tal modo una anacreontica come Las aves 201<br />

, apparentemente legata alla galanteria convenzionale <strong>de</strong>i salotti <strong>de</strong>l secolo, acquista un suo significato<br />

particolare per il profondo amore alla natura che si manifesta nel modo con il quale il poeta osserva<br />

e <strong>de</strong>scrive l'agitato volo <strong>de</strong>lla tortorella e lo spensierato vagare d'altri volatili per ricondurli ai propri<br />

pensieri e sentimenti. Né Melén<strong>de</strong>z Valdés si fa scrupolo di rispettare i «generi» e i loro tradizionali<br />

contenuti: anzi egli mostra chiaramente di non dar troppo valore ai preconcetti schemi neo-aristotelici.<br />

Ad esempio lo stesso motivo <strong>de</strong>lla celebrazione <strong>de</strong>lla natura nella sua varia bellezza unita a uno spunto<br />

galante, compare anche nella Silva VII: Las flores 202 . Ma qui è piú forte l'impegno <strong>de</strong>scrittivo<br />

(e ciò giustifica la scelta di un diverso metro che meglio s'adatta allo scopo, nel suo alternare il<br />

settenario con il piú lungo e pausato en<strong>de</strong>casillabo) e il motivo galante è racchiuso negli ultimi sette<br />

versi, quasi ad effetto, dopo che ben contoventun versi erano stati <strong>de</strong>dicati alla <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>i fiori<br />

e alla celebrazione <strong>de</strong>lla loro bellezza, dono <strong>de</strong>lla rica naturaleza . Oppure, rompendo ogni schema<br />

tradizionale, Melén<strong>de</strong>z Valdés può, nel metro anacreontico, uscire completamente dalla tematica<br />

201 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 102. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

202 Ibid. , p. 171. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

50


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

amoroso-galante o di celebrazione <strong>de</strong>i piaceri <strong>de</strong>lla vita, per darci una rappresentazione puramente<br />

naturalistica: ad esempio in Después <strong>de</strong> una tempestad 203 il poeta è l'osservatore, posto al centro di<br />

una scena meravigliosa ch'egli <strong>de</strong>scrive minutamente, ma con l'animo sospeso, sentendosi inferiore,<br />

incapace di ren<strong>de</strong>re in verso tutto quanto i suoi occhi scorgono. Su questo piano l'anacreontica, il<br />

romance , la silva sono ugualmente impiegati: non all'a stratto e preconcetto «contenuto» <strong>de</strong>l genere<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés fariferimento ma sceglie con libertà il metro per ragioni strettamente connesse con<br />

la sua ispirazione.<br />

La natura non è soltanto bella e piacevole ma è anche utile: provvi<strong>de</strong>nzialmente essa offre all'uomo<br />

quanto gli abbisogna: c'è sempre un respiro religioso nel modo con cui Melén<strong>de</strong>z Valdés ne osserva<br />

i fenomeni. Ad esempio nel Romance V<strong>III</strong>: La lluvia 204 , questa viene invocata e <strong>de</strong>scritta con<br />

una umanissima partecipazione gioiosa suggerita dalla consapevolezza che essa scen<strong>de</strong> benefica a<br />

vivificare i campi assetati. Ogni aspetto <strong>de</strong>l vario mutare <strong>de</strong>lle stagioni è <strong>de</strong>l resto visto con commossa<br />

simpatia: con una sua personalità Melén<strong>de</strong>z Valdés s'inseriva cosí in un tema caro alla poesia <strong>de</strong>l<br />

Settecento 205 . Decisamente lontano dal gusto <strong>de</strong>ll'Arcadia italiana (Rolli, Metastasio e altri) che<br />

nelle variazioni <strong>de</strong>lle stagioni aveva visto l'occasione di diversi piaceri per gli uomini (<strong>de</strong>rivandoli<br />

per lo piú da un'immagine artefatta, scenografica <strong>de</strong>lla natura), Melén<strong>de</strong>z Valdés è vicino piuttosto<br />

alla poesia <strong>de</strong>lle stagioni di Thomson e di Saint-Lambert. Egli conobbe Thomson sia direttamente<br />

206 sia attraverso una piuttosto libera traduzione francese 207 e conosceva direttamente il testo di<br />

Saint-Lambert. Anzi fu il testo di Saint-Lambert (che nella prefazione ricorda Thomson) a fargli<br />

203 Ibid. , p. 108. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

204 Ibid. , p. 135. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

205 Su questo tema vedi P. VAN TIEGHEM, Le sentiment <strong>de</strong> la nature dans le Préromantisme<br />

européen , Paris, 1960, pp. 24-67; R. ASSUNTO, Arte e Natura nella poesia stagionale settecentesca<br />

in «Rivista di Estetica», X, 1965, pp. 341-385; Stagioni e ragioni nel festetica <strong>de</strong>l Settecento . Milano,<br />

1967. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

206 Posse<strong>de</strong>va nella sua biblioteca l'ed. <strong>de</strong> The Seasons di Londra in 3 voll. <strong>de</strong>l 1744. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

207 Si trattava <strong>de</strong>lla tr. francese di Marie Jeanne <strong>de</strong> CHATILLON BONTEMPS (Paris, 1759). Cfr.<br />

G. DEMERSON, op. cit. , p. 470. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

51


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

cercare l'opera <strong>de</strong>ll'inglese 208 . Da Thomson Melén<strong>de</strong>z Valdés prese soprattutto il senso religioso <strong>de</strong>lla<br />

natura e la coscienza <strong>de</strong>l compito rivelatore <strong>de</strong>l poeta, mentre da Saint-Lambert prese l'aspetto piú<br />

propriamente utilitaristico <strong>de</strong>lla natura, cioè la consapevolezza ch'essa giova agli uomini e che ad essa<br />

gli uomini <strong>de</strong>vono tornare per ritrovare la perduta felicità insieme con il benessere che è condizione<br />

<strong>de</strong>lla prima 209 . Per compren<strong>de</strong>re l'importanza e lo specifico carattere <strong>de</strong>l nuovo orientamento di<br />

Melén<strong>de</strong>z, ci offre la possibilità di utili osservazioni il confronto fra due composizioni ispirate al tema<br />

<strong>de</strong>lla primavera: si tratta di una <strong>de</strong>lle prime composizioni di Melén<strong>de</strong>z, l' Anacreóntica V: De la<br />

Primavera 210 , e <strong>de</strong>ll' Idilio VI: La primavera 211 . Nell'anacreontica il tema <strong>de</strong>lla natura che si<br />

rinnova è pretesto per introdurre il motivo fondamentale <strong>de</strong>ll'invito al piacere tanto piú <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rato<br />

quanto piú forte è la consapevolezza <strong>de</strong>lla fuga cità <strong>de</strong>l tutto. Ma nell'idillio il contrasto classico<br />

d'uomo e natura scompare di fronte a una attenzione portata soprattutto alle cose: c'è una ricerca di<br />

particolari precisi e minuti finché irrompe a metà <strong>de</strong>l componimento il grido gioioso di celebrazione<br />

<strong>de</strong>ll a forza creatrice <strong>de</strong>lla natura:<br />

¡Amor, nueva vida<br />

208 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 3 <strong>de</strong> Noviembre 1778, <strong>de</strong> Salamanca , in<br />

Poesías , p. 83. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

209 Sulla poesia di Thomson vedi: D. GRANT, Thomson, Poet of The Seasons , London, 1951.<br />

Su Saint-Lambert e la problematica in genere <strong>de</strong>lla poesia <strong>de</strong>scrittiva: L. DE NARDIS, L'Arcadia<br />

enciclopedista , cit.; L. DE NARDIS, I «Giardini» o <strong>de</strong>l paesaggio travestito , in Il sorriso di Reims ,<br />

Bologna, 1960, pp. 119-155. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

210 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 94. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

211 Ibid. , p. 129. Per gli idilli e le egloghe melen<strong>de</strong>ziane s'è pensato anche a un influsso di Gessner<br />

(J. L. CANO, Gessner en España in «Revue <strong>de</strong> Littérature Comparée», XXXV, 1961, pp. 40-60).<br />

Il Demerson propen<strong>de</strong> invece a limitare questo influsso, non avendo trovato diretti punti di contatto<br />

ma lascia aperta la questione che abbisogna di una indagine specifica (G. DEMERSON, op. cit. ,<br />

p. 514, n. 187); indubbiamente chiare <strong>de</strong>rivazioni dall'autore svizzero non si riscontrano nei testi<br />

di Melén<strong>de</strong>z anche se è probabile che qualche traduzione francese giungesse alle mani <strong>de</strong>l poeta<br />

estremegno, sempre lettore curioso e aggiornato: in ogni caso ciò poté eventualmente avvenire solo<br />

dopo il 1778, anno in cui il poeta dichiarava all'amico Jovellanos di non conoscere Gesnero (J.<br />

MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 3 <strong>de</strong> Noviembre <strong>de</strong> 1778, <strong>de</strong> Salamanca , in Poesías ,<br />

p. 83). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

52


<strong>de</strong> todos los seres! 212<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

per ripren<strong>de</strong>re poi la <strong>de</strong>scrizione festosa <strong>de</strong>lla primavera concepita come raudal <strong>de</strong> la vida ,<br />

dispensatrice di beni, realtà cui pienamente partecipa l'uomo.<br />

Il ritorno <strong>de</strong>lle stagioni è tale che ciascuna è strettamente legata all'altra: se <strong>de</strong>lla primavera il poeta<br />

di ce che è sorgente <strong>de</strong>lla vita e preparatrice <strong>de</strong>lle stagioni che la seguiranno, <strong>de</strong>ll'autunno dice che<br />

todas las estaciones<br />

te sirven a porfía . 213<br />

E lo celebra con la stessa o maggior gioia: il piacere fa saltar <strong>de</strong> gozo il petto <strong>de</strong>l poeta: la stessa<br />

rumorosa festa <strong>de</strong>lla ven<strong>de</strong>mmia diventa il simbolo di questa letizia profonda che coglie l'umanità di<br />

fronte ai doni <strong>de</strong>lla natura. Il tema <strong>de</strong>lla ven<strong>de</strong>mmia è ripreso in un altro piú tardo componimento 214<br />

che suona come l'eco nostalgica di una stagione felice un tempo trascorsa a contatto con la natura;<br />

dopo la festosa <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>lla ven<strong>de</strong>mmia il poeta conclu<strong>de</strong>:<br />

Cuando yo estos dulces versos<br />

cantaba a mi fácil lira,<br />

en el ocio <strong>de</strong> mi al<strong>de</strong>a<br />

en gloriosa paz vivía;<br />

fementido luego el hado<br />

me arrastró a las gran<strong>de</strong>s villas,<br />

vi la corte y perdí en ella<br />

cuanto bien antes tenía.<br />

Sono versi <strong>de</strong>lla maturità <strong>de</strong>l poeta, quando la vita gli aveva tolto molte illusioni ma non la fe<strong>de</strong><br />

che la vita semplice e operosa inclu<strong>de</strong> un valore morale. D'altra parte la nuova valutazione <strong>de</strong>lla realtà<br />

naturale racchiu<strong>de</strong>va una consi<strong>de</strong>razione positiva <strong>de</strong>lla vita, che a contatto di essa l'uomo svolgeva, e<br />

invitava a una meditazione piú profonda, impegnata in problemi d'ordine morale, economico, sociale<br />

212 Questi versi sembrano echeggiare una movenza di Thomson ( Spring , vv. 556-557): Hail,<br />

Source of Being! Universal Soul of heaven and earth! (J. THOMSON, The Poetical Works , ed. J.<br />

L. ROBERTSON, London, 1961 3 , p. 24). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

213 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda XXV<strong>III</strong>: Al otoño , in Poesías , p. 195. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

214 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Romance XXXV<strong>III</strong>: Las vendimias , ibid. , p. 152. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

53


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

e anche politico sospingendo quel gran<strong>de</strong> lettore che fu Melén<strong>de</strong>z Valdés a sempre nuove e piú ricche<br />

esperienze 215 . E già in questa poesia stagionale è dato scorgere spunti e motivi che promuoveranno<br />

in Melén<strong>de</strong>z Valdés una vera e propria poesia sociale.<br />

Attraverso il lavoro c'è riscatto sociale: il Romance XV: Los segadores 216 è a questo rispetto una<br />

piú profonda interpretazione <strong>de</strong>l motivo stagionale <strong>de</strong>ll'estate. La <strong>de</strong>scrizione è ancora minuta: ma<br />

non è soltanto il sentimento che avvicina la natura per cercare un'armonia umana: interviene anche la<br />

mente per riconoscere il valore di quel lavoro cosí abilmente <strong>de</strong>scritto:<br />

<strong>de</strong> la honrosa agricoltura<br />

resonad las alabanzas;<br />

la inocencia ríe y canta<br />

y el trabajo es pasatiempo<br />

cuando el placer lo acompaña.<br />

La varietà <strong>de</strong>lle stagioni ha un significato perché è stato il freddo <strong>de</strong>ll'inverno a preparare ora il trionfo<br />

dorato <strong>de</strong>lle messi:<br />

...un Dios bueno nos regala.<br />

Este es el or<strong>de</strong>n que puso<br />

con omnipotencia sabia<br />

al tiempo que raudo vuela<br />

con igualdad siempre varia.<br />

Cosí nel Romance XXXV: Los aradores 217 dove l'autore canta l'inverno, è ancor piú apertamente<br />

affermata la necessità <strong>de</strong>lle stagioni e i doni benefici di tutte. A spiegare l'origine <strong>de</strong>l trastorno<br />

aparente <strong>de</strong>l crudo inverno, dice ch'esso <strong>de</strong>riva<br />

<strong>de</strong>l or<strong>de</strong>n con que los tiempos<br />

alternados se suce<strong>de</strong>n,<br />

215 Per orientarsi nel vasto panorama <strong>de</strong>lle letture di Melén<strong>de</strong>z Valdés è d'utilissima consultazione<br />

l'inventario <strong>de</strong>lla sua biblioteca trovato e pubblicato dal Demerson (G. DEMERSON, op. cit. , pp.<br />

61-78). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

216 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 139. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

217 Ibid. , p. 150. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

54


durando naturaleza<br />

la misma y mudable siempre.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Vi si riafferma il noble <strong>de</strong>stino <strong>de</strong>ll'agricoltore e si <strong>de</strong>scrive con compiaciuta ammirazione la sua<br />

vita tanto diversa da quella viziata e viziosa <strong>de</strong>l cittadino, governata da sani principi morali, condotta<br />

nell'amore <strong>de</strong>lla famiglia, protetta dalla alma paz e dalla inocencia ,<br />

vida <strong>de</strong> fácil llaneza,<br />

<strong>de</strong> libertad inocente,<br />

en que dueño <strong>de</strong> sí el hombre,<br />

sin orgullo se ennoblece.<br />

La partecipazione <strong>de</strong>l poeta è profonda: direi quasi polemica, ché egli ha sperimentato il mondo<br />

cittadino, ne ha conosciuto i piú gravi vizi che sono quelli <strong>de</strong>ll'invidia e <strong>de</strong>lla calunnia e li condanna<br />

aspramente esaltando di contro la vita <strong>de</strong>lla campagna dove<br />

...un día y otro día<br />

pacíficos se suce<strong>de</strong>n<br />

cual aguas <strong>de</strong> un manso río,<br />

risueñas e iguales siempre.<br />

Il romance ora esaminato richiama per consonanza di tema l' Oda anacreóntica XL: De mi vida<br />

en la al<strong>de</strong>a 218 , ove il poeta s'indugia a <strong>de</strong>scrivere la gioia <strong>de</strong>l suo rifugiarsi, di quando in quando<br />

in campagna,<br />

las penas y el bullicio<br />

<strong>de</strong> la ciudad huyendo,<br />

per go<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lla bellezza armoniosa <strong>de</strong>lla natura, per ritirarsi -nella quiete- fra gli amati libri<br />

do atónito contemplo<br />

la ley que portentosa<br />

gobierna el universo,<br />

per intrattenersi umanamente con la gente semplice in cui<br />

218 Ibid. , p. 103. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

55


la igualdad inocente<br />

ríe en todos los pechos.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Non è difficile scorgere dall'esame fatto il gran<strong>de</strong> in flusso che su Melén<strong>de</strong>z Valdés ha avuto il<br />

pensiero di J. J. Rousseau: se -come s'è visto- Thomson e Saint-Lambert sono presenti, è soprattutto da<br />

Rousseau che Melén<strong>de</strong>z Valdés pren<strong>de</strong> lo spunto per cantare il valore morale <strong>de</strong>lla vita di campagna<br />

e per impostare una sia pur velata polemica con l'ordine sociale costituito 219 .<br />

Dal tema <strong>de</strong>lle stagioni a quello <strong>de</strong>lle diverse ore <strong>de</strong>l giorno, il passo è breve: nell' Anacreóntica<br />

V<strong>III</strong>: A la aurora 220 , c'è, dopo la ricca e festosa <strong>de</strong>scrizione, l'invocazione alla pace e all'innocenza<br />

mentre nel Romance XXIX: La mañana , la <strong>de</strong>scrizione si fa ancora piú ricca e varia e il poeta canta<br />

la sua commozione di fronte al meraviglioso spettacolo <strong>de</strong>l risorgere <strong>de</strong>lla vita. Nell' Oda X<strong>III</strong>: El<br />

mediodía 221 la <strong>de</strong>scrizione precisa e insieme solenne <strong>de</strong>l sole a mezzogiorno culmina in un vero e<br />

proprio inno celebrativo <strong>de</strong>lla natura:<br />

Mi alma sensible y dulce, en ver se goza<br />

una flor, una planta,<br />

el suelto cabritillo que retoza,<br />

la avecilla que canta.<br />

La lluvia, el sol, el on<strong>de</strong>ante viento,<br />

la nieve, el hielo, el frío,<br />

todo embriaga en celestial contento<br />

el tierno pecho mío,<br />

y en tu abismo, inmortal naturaleza,<br />

olvidado y seguro,<br />

219 Sui rapporti fra Rousseau e Melén<strong>de</strong>z Valdés si trovano nella critica indicazioni d'alcune<br />

concomitanze testuali, piú che un vero e proprio tentativo d'approfondimento <strong>de</strong>ll'influsso i<strong>de</strong>ologico<br />

operato dal ginevrino sul poeta spagnolo. Cfr. A. DEL RÍO, Algunas notas sobre Rousseau en España<br />

in «Hispania», XIX, 1936 pp. 105-116; J. R. SPELL, Rousseau in the Spanish World before 1833. A<br />

study in Franco-Spanish Literary Relations , Austin, 1938 ; G. DEMERSON, op. cit. , pp. 488-507.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

220 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 95. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

221 Ibid. , pp. 188-189. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

56


tu augusta majestad y tu belleza<br />

feliz cantar procuro;<br />

la lira hinchendo en mi <strong>de</strong>lirio ardiente<br />

los cielos <strong>de</strong> armonía,<br />

y siguiendo el riquísimo torrente<br />

audaz la lengua mía.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Nel Romance XXXIV: La tar<strong>de</strong> , la commozione di fronte allo spettacolo <strong>de</strong>lla natura che sembra,<br />

stanca per la sua incessante attività, volersi conce<strong>de</strong>re un po' di riposo e abbandonarsi al sonno, pren<strong>de</strong><br />

profondamente il poeta che prova, allo scen<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lla notte, qua si una sensazione di orrore e paura: ma<br />

è uno sgomento suggerito dalla commozione eccessiva che succe<strong>de</strong> al profondo benessere suggerito<br />

dallo spettacolo <strong>de</strong>lle bellezze <strong>de</strong>lla campagna che<br />

me enajenan y me olvidan<br />

<strong>de</strong> las odiosas ciuda<strong>de</strong>s<br />

y <strong>de</strong> sus tristes jardines<br />

hijos míseros <strong>de</strong>l arte . 222<br />

Si tratta quindi in sostanza di un nuovo, diverso inno alla<br />

liberal naturaleza,<br />

al cui impulso il poeta s'abbandona. La stessa notte che suscita paura agli altri uomini, per il poeta è<br />

sorgente di positive emozioni: egli cerca di fuggire il popular ruido e <strong>de</strong>si<strong>de</strong>ra soltanto la dulce paz<br />

[ Oda anacreóntica XL<strong>III</strong>: De la noche 223 ]: il canto dolente <strong>de</strong>ll'usigno lo possa addormentarlo<br />

sin sustos ni recelos .<br />

Da questa comunione intima con le cose e dalla coscienza <strong>de</strong>l loro profondo significato per la<br />

vita <strong>de</strong>ll'uomo, sulle orme di Rousseau, si sviluppa l'i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>ll'innocenza felice <strong>de</strong>i primitivi il cui<br />

esempio <strong>de</strong>ve essere di guida al riacquisto <strong>de</strong>lla felicità naturale. Il tema è chiaramente sviluppato<br />

222 Ibid. , pp. 149-150 . In questi versi è dato scorgere una eco <strong>de</strong>lla diffusa polemica sui giardini<br />

alla francese o all'inglese. Su questo problema, vedi: A. MONGLOND, Le Préromantisme français ,<br />

Grenoble, 1930, 2 voll. (specie il capitoletto Du jardin français au jardin <strong>de</strong> la nature , I, pp.<br />

114-119) e L. DE NARDIS, I «giardini» o <strong>de</strong>l paesaggio travestito , cit. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

223 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 104. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

57


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

nella Epístola V: A Gaspar González <strong>de</strong> Candamo 224 cioè all'amico che -dopo gli anni felicemente<br />

trascorsi insieme a Salamanca, dove Candamo era cattedratico di lingua ebraica -divenuto canonico<br />

di Guadalajara nel Messico, verso la fine <strong>de</strong>l 1786, parte per la sua nuova <strong>de</strong>stinazione. Il Poeta dopo<br />

avere, nella prima parte <strong>de</strong>ll'epistola, lamentato la partenza <strong>de</strong>ll'amico ed evocato con nostalgia le<br />

lunghe amichevoli discussioni che essi avevano intrecciato in torno al tema <strong>de</strong>lla virtú,<br />

...<strong>de</strong>purando el oro<br />

<strong>de</strong> la verdad <strong>de</strong> las escorias viles<br />

con que el error y el interés la ofuscan,<br />

oppure attorno al problema<br />

<strong>de</strong>l hombre y su alto ser, <strong>de</strong>l laberinto<br />

oscuro <strong>de</strong> su pecho y sus pasiones,<br />

e dopo aver ricordato il calore<br />

con que tú orabas en favor <strong>de</strong>l pobre,<br />

fino a provocare le lacrime <strong>de</strong>l poeta:<br />

y escuchándote yo, bañadas vieras<br />

mis mejillas <strong>de</strong> lágrimas,<br />

mostra di compren<strong>de</strong>re le ragioni piú profon<strong>de</strong> che spingono l'amico al gran<strong>de</strong> viaggio:<br />

la tierna humanidad, el vivo anhelo<br />

<strong>de</strong> conocer al hombre en los distintos<br />

climas do sabio su Hacedor le puso.<br />

Siamo dunque nell'ambito di un interesse verso l'esotico tipicamente illuministico che si manifesta<br />

nella volontà e nel <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di avvicinare gli uomini da noi lontani, per riconoscerne le comuni origini,<br />

224 Ibid. , pp. 203-205. Attorno al tema <strong>de</strong>ll'uomo primitivo nel Settecento, soprattutto in relazione<br />

con la letteratura francese, cfr.: G. CHINARD, L'Amérique et le rêve exotique dans la littérature<br />

française au XVII e et XV<strong>III</strong> e siècles , Paris, 1934; R. GONNARD, La légen<strong>de</strong> du bon Sauvage ,<br />

Paris, 1946. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

58


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

non per -romanticamente- eva<strong>de</strong>re verso l'ignoto o lo strano. Quel mondo lontano è il luogo ove vive<br />

ancora l'innocenza e che può insegnarci il per noi perduto significato <strong>de</strong>lla virtù, <strong>de</strong>lla pace, <strong>de</strong>ll'onestà:<br />

...Ve sus almas,<br />

su inocencia, el reposo afortunado<br />

que les dan su ignorancia y su pobreza.<br />

Velos reír, y envidia su ventura;<br />

lejos <strong>de</strong> la ambición, <strong>de</strong> la avaricia,<br />

<strong>de</strong> la envidia cruel, en sus semblantes<br />

sus almas nuevas se retratan siempre.<br />

Naturaleza sus <strong>de</strong>seos mi<strong>de</strong>,<br />

la hambre el sustento, su fatiga el sueño.<br />

Su pecho sólo a la virtud los mueve,<br />

la tierna compasión es su maestra,<br />

y una innata bondad <strong>de</strong> ley les sirve.<br />

Ma il magistero di Rousseau va piú lontano, poiché in Melén<strong>de</strong>z Valdés c'è anche un concreto<br />

incitamento a un riformismo sociale che parte dal riconoscimento <strong>de</strong>ll'uguaglianza di tutti gli uomini,<br />

senza distinzione di ceti: anzi si stabilisce polemicamente una contrapposizione fra la corruzione <strong>de</strong>i<br />

ricchi e la moralità <strong>de</strong>l povero colono sfruttato. La necessità <strong>de</strong>l suo riscatto è il motivo dominante<br />

di un'altra epistola, la VI: El filósofo en el campo 225 , che ci sembra perfettamente giustificato<br />

<strong>de</strong>finire come un vero e proprio esempio di poesia sociale. Il vigoroso atteggiamento di protesta,<br />

suggerito dalla forza di una coscienza morale che si ribella, è evi<strong>de</strong>nte fin dai primi versi <strong>de</strong>ll'epistola<br />

ove si contrappone l'ozio molle <strong>de</strong>l cittadino all'impegno <strong>de</strong>l poeta che affronta la vita piú dura <strong>de</strong>lla<br />

campagna, capace di con ce<strong>de</strong>rgli profondi insegnamenti:<br />

miro y contemplo los trabajos duros<br />

<strong>de</strong>l triste labrador, su suerte esquiva,<br />

su miseria, sus lástimas y aprendo<br />

225 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 205-207. Per l'agricoltura spagnola e i suoi problemi<br />

nel tempo, cfr.: A. DOMÍNGUEZ ORTIZ, La sociedad española en el siglo XV<strong>III</strong> , Madrid, 1955.<br />

specie pp. 255 280. Intorno alla poesia di Melén<strong>de</strong>z ispirata dalla campagna e dai suoi problemi, cfr.:<br />

J. CALVO REVILLA, El nuevo sentido <strong>de</strong>l campo en la poesía <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z Valdés in a «Ínsula»,<br />

n. 179, 1961, p. 6. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

59


entre los infelices a ser hombre.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Il poeta non conce<strong>de</strong> nulla all'i<strong>de</strong>alismo perché sa che la nobile opera <strong>de</strong>gli agricoltori, altre volte<br />

da lui idillicamente cantata, è dura fatica non a<strong>de</strong>guatamente riconosciuta e compensata:<br />

él carece <strong>de</strong> pan; cércale hambriento<br />

el largo enjambre <strong>de</strong> sus tristes hijos<br />

escuálidos, sumidos en miseria,<br />

y acaso acaba su doliente esposa<br />

<strong>de</strong> dar ¡ay! a la patria otro infelice,<br />

víctima ya <strong>de</strong> entonces <strong>de</strong>stinada<br />

a la indigencia y <strong>de</strong>l oprobio siervo.<br />

Con sferzante musa satirica, Melén<strong>de</strong>z Valdés si sofferma a <strong>de</strong>scriverci l'opulenta mensa <strong>de</strong>i ricchi,<br />

la vanità <strong>de</strong>l loro andirivieni di carrozze, il vizio, la lussuria,<br />

esas empenachadas cortesanas<br />

brillantes en el oro y pedrería<br />

<strong>de</strong>l cabello a los pies,<br />

i teatri, i palazzi, tutto ciò che ha reso gli uomini vanitosi, superbi, insensibili al grido <strong>de</strong>lla miseria.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés rivendica il principio <strong>de</strong>ll'uguaglianza di tutti gli uomini:<br />

...tu generosa<br />

antigua sangre que...<br />

...<strong>de</strong> héroe en héroe hasta tus venas corre,<br />

<strong>de</strong> un rústico a la sangre igual sería?<br />

...oh, cuánto, cuánto<br />

el pecho se hincha con tal vil lenguaje!<br />

Por más que grite la razón severa,<br />

y la cuna y la tumba nos recuer<strong>de</strong><br />

con que justa natura nos iguala.<br />

Soltanto nelle campagne è rimasta la virtú: soltanto qui c'è il culto <strong>de</strong>lla famiglia ed è assente la<br />

corruzione morale che alberga invece fra i cittadini potenti dove acca<strong>de</strong> che un padre<br />

...la amable virgen<br />

60


hostia infeliz arrastra al santuario<br />

y al sumo Dios a su pesar consagra,<br />

por correr libre <strong>de</strong>l bur<strong>de</strong>l al juego,<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

e una madre passeggia per le stra<strong>de</strong> come una prostituta, o i figli e i nipoti si scagliano contro i genitori<br />

e i nonni avidi d'ereditarne i beni, oppure la sensibilità e il gusto acquistano forme perverse come nel<br />

culto reso agli istrioni o nel piacere <strong>de</strong>ll'orrendo spettacolo <strong>de</strong>l patibolo di cui va in cerca la damigella<br />

altrimenti schizzinosa. Al quadro fosco <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>generazione <strong>de</strong>l ricco cittadino si contrappone il<br />

quadro sano <strong>de</strong>lla vita di una famiglia di contadini, buoni e sereni anche se infelici per il gravame<br />

di una amministrazione disumana:<br />

¡Oh, si tan pobre no lo hiciese el yugo<br />

<strong>de</strong> un mayordomo, bárbaro, insensible!<br />

Eppure i contadini che<br />

hasta <strong>de</strong> pan, los míseros, carecen,<br />

hanno conservato con le virtú morali, un senso religioso <strong>de</strong>lla vita. Ma sono disprezzati:<br />

¿Y estos mismos miramos con <strong>de</strong>sdén? ¿La clase<br />

primera <strong>de</strong>l Estado, la más útil,<br />

la más honrada, el santuario augusto<br />

<strong>de</strong> la virtud y la inocencia hollamos?<br />

Su di loro<br />

su mano apoya el anhelante fisco;<br />

la aciaga mole <strong>de</strong> tributos carga<br />

sobre su cerviz ruda y el tesoro<br />

<strong>de</strong>l Estado hinche <strong>de</strong> oro la miseria.<br />

Con questa epistola che termina con l'esaltazione <strong>de</strong>l lavoro <strong>de</strong>i contadini che è poi quello (in<br />

armonia con le allora dominanti dottrine fisiocratiche) che permette di vivere a tutta la società,<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés pone chiaramente il dito su una <strong>de</strong>lle piú gravi piaghe <strong>de</strong>lla società <strong>de</strong>l suo tempo.<br />

Egli mostra di ben conoscere le cause <strong>de</strong>l retraso spagnolo. E lo addita chiaramente in un'altra<br />

61


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

epistola, la <strong>III</strong>, <strong>de</strong>dicata A D. Eugenio <strong>de</strong> Llaguno y Amírola, en su elevación al Ministerio <strong>de</strong> Gracia<br />

y Justicia 226 . Prima fra tutte l'ignoranza:<br />

...La española<br />

juventud llora, en su ru<strong>de</strong>z sumida;<br />

Dale maestros...<br />

Las casas <strong>de</strong>l saber, tristes reliquias<br />

<strong>de</strong> la gótica edad...<br />

pi<strong>de</strong>n alta atención. Crea <strong>de</strong> nuevo<br />

sus venerandas aulas; nada, nada<br />

harás sólido en ellas, si mantienes<br />

una columna, un pe<strong>de</strong>stal, un arco<br />

<strong>de</strong> esa su antigua gótica ru<strong>de</strong>za.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés che aveva combattuto nell'ambito <strong>de</strong>ll'Università di Salamanca per un rinnovamento<br />

<strong>de</strong>lla stessa 227 , auspica qui una riforma generale effettiva che sottragga l'insegnamento a ogni<br />

residuo scolastico. Vorrebbe anzi che la riforma fosse cosí radicale da applicarsi agli stessi edifici,<br />

quasi a cancellare ogni traccia di questo passato ch'egli giudicava piú nocivo che utile ai fini <strong>de</strong>lla<br />

preparazione <strong>de</strong>i giovani 228 . Dopo la riforma <strong>de</strong>ll'istruzione si pone un altro grave problema: quello<br />

<strong>de</strong>lla riforma <strong>de</strong>lla Giustizia. Melén<strong>de</strong>z Valdés, magistrato (l'epistola è <strong>de</strong>l 1794 e Melén<strong>de</strong>z già<br />

dal 1789 aveva scelto la via <strong>de</strong>lla Magistratura), era consapevole <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>leteria importanza che<br />

aveva assunto nei tribunali il favoritismo e la corruzione: spezza egli dunque una lancia in favore di<br />

Jovellanos, di colui cioè<br />

...que en noble<br />

santo ardor encendido noche y día,trabaja por la patria, raro ejemplo<br />

<strong>de</strong> la alta virtud y <strong>de</strong> saber profundo,<br />

226 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 201-202. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

227 G. DEMERSON, op. cit. , pp. 111-130. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

228 Pensieri simili si ritrovano altrove: « Pues si examinamos sin pasión estos emporios <strong>de</strong>l saber,<br />

¿veremos por ventura otra cosa que ruinosas reliquias <strong>de</strong> la edad media, mal apuntaladas con reparos<br />

mo<strong>de</strong>rnos? » (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Discurso sobre la necesidad <strong>de</strong> prohibir la impresión y venta<br />

<strong>de</strong> las jácaras y romances vulgares , in Discursos forenses , Madrid, 1821, p. 179). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

62


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

perché venga elevato a un alto posto di responsabilità e collabori con il neo-eletto ministro alla gran<strong>de</strong><br />

opera di ricostruzione, affinché l'ignoranza e la corruzione vengano allontanate dai tribunali spagnoli.<br />

Altre necessarie riforme sono da operare nel campo <strong>de</strong>lla Chiesa. Il discorso di Melén<strong>de</strong>z Valdés è<br />

volutamente vago:<br />

...¡Oh, cuánto, cuánto,<br />

aquí hallarás también!<br />

Ma sappiamo 229 che Melén<strong>de</strong>z Valdés auspicava una riforma radicale <strong>de</strong>lla chiesa spagnola, dalla<br />

quale avrebbe voluto togliere ogni sopravveste bigotta o superstiziosa per restituirla a maggiore<br />

dignità interiore. Sappiamo inoltre che voleva togliere agli ecclesiastici il potere ch'erano riusciti a<br />

stabilire sulla istruzione pubblica e che in genere egli era sostenitore <strong>de</strong>lla politica già attuata da Carlo<br />

<strong>III</strong>, cioè di riduzione <strong>de</strong>lla Chiesa a una attività puramente spirituale 230 . Giustizia è invocata per il<br />

mísero colono costretto a supplicare un po' di pane a Dio, mentre dovrebbe averlo per diritto dagli<br />

uomini, dato che<br />

su hollada profesión es la primera,<br />

la más noble, la más útil.<br />

C'è urgente bisogno di riforme in questo campo, riforme che portino il benessere a tutta la Spagna:<br />

y tus <strong>de</strong>cretos la abundancia lleven<br />

a las provincias,<br />

229 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Dictamen fiscal en unos espedientes formados a consecuencia <strong>de</strong><br />

varios alborotos y corridas con ocasión <strong>de</strong> unas basquiñas moradas , in Discursos forenses cit., pp.<br />

192-193. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

230 Egli auspicava la netta separazione <strong>de</strong>llo Stato e <strong>de</strong>lla Chiesa e avrebbe voluto che si redigesse<br />

« un código completo, cual lo exigen las luces <strong>de</strong>l siglo y nuestra situación, para <strong>de</strong>jar aclarados los<br />

límites <strong>de</strong> las dos potesta<strong>de</strong>s con arreglo a la verda<strong>de</strong>ra naturaleza <strong>de</strong> una y otra » ( Dictamen fiscal en<br />

una solicitud sobre revocación <strong>de</strong> la sentencia ejecutoriada en un pleito <strong>de</strong> esponsales , in Discursos<br />

forenses cit., p. 225) . S'osservi che questo Discurso venne pronunciato nel 1809, sotto il regno di<br />

José I, come il Demerson ha opportunamente posto in rilievo (G. DEMERSON, op. cit. , p. 291 ss.).<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

63


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

e alle sue lontane colonie dove gli indios , caduti nella pigrizia e in uno sterile abbandono, <strong>de</strong>bbono,<br />

con savie leggi, potersi sollevare a buoni costumi e a una felicità purtroppo perduta. La mente di<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés compren<strong>de</strong>va anche questo problema, che aveva già affrontato (1786) nell'epistola<br />

A Candamo 231 : l'innocente remissività <strong>de</strong>gli indios cru<strong>de</strong>lmente e ottusamente sfruttata:<br />

...Si vieres al odioso frau<strong>de</strong>,<br />

al impío <strong>de</strong>spotismo, el brazo alzado,<br />

sus días afligir, si a almas <strong>de</strong> hierro,<br />

<strong>de</strong> su incauta bondad abusar vieres<br />

y expilar inhumanas su miseria,<br />

oponte <strong>de</strong>nodado a estos furores.<br />

Ma compren<strong>de</strong>va anche che i problemi erano troppi e troppo grandi per poter essere subito tutti<br />

affrontati e risolti mentre alla sua mente <strong>de</strong>sta e al suo cuore sensibile si presentava il dramma di tanti<br />

infelici sofferenti, bisognosi di un aiuto immediato: ecco il motivo che gli ispira la Epístola VI: A un<br />

Ministro sobre la beneficencia 232 , dove la beneficenza è sollecitata all'amico in nome <strong>de</strong>i principi<br />

d'umanità che <strong>de</strong>bbono reggere la vita e diffon<strong>de</strong>rsi a favore di tutti, cosí come<br />

el astro <strong>de</strong>l día sus tesoros<br />

<strong>de</strong>rrama liberal, el aura pura<br />

esclarece, la tierra vivifica,<br />

templa los hondos mares, y es fecundo<br />

benéfico motor <strong>de</strong>l universo.<br />

231 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 203-205. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

232 Sul problema <strong>de</strong>lla beneficenza ai tempi di Melén<strong>de</strong>z Valdés e la sua posizione al riguardo, vedi:<br />

T. ANZANO, Elementos preliminares para po<strong>de</strong>r formar un sistema <strong>de</strong> gobierno <strong>de</strong> Hospicio General ,<br />

Madrid, 1778; J. MURCIA, Discurso político sobre la importancia y necesidad <strong>de</strong> los Hospicios, casas<br />

<strong>de</strong> expósitos, y Hospitales que tienen todos los Estados y particularmente España , Madrid, 1798; J.<br />

MELÉNDEZ VALDÉS, Fragmentos <strong>de</strong> un Discurso sobre la mendiguez , in Discursos forenses cit.,<br />

pp. 273-310; J. SARRATLH, Note sur la réforme <strong>de</strong> la bienfaisance en Espagne à la fin du XV<strong>III</strong> e<br />

siècle , in Hommage à Lucien Febvre , Paris, 1953, II, pp. 371-380, rist. in L'Espagne éclairée... cit.;<br />

pp. 525-535; J. MELÉNDEZ VALDÉS, Correspondance relative a le réunion <strong>de</strong>s hopitaux d'Avila ,<br />

ed. G. DEMERSON, Bor<strong>de</strong>aux, 1964. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

64


Bisognerà dunque che il Ministro faccia<br />

...al trono<br />

subir ... la voz <strong>de</strong> la miseria,<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

poiché non basta essere giusto, come non basta essere saggio nella vita e eroico in guerra. Bisogna<br />

essere uomini ed uomo è soltanto<br />

...aquél que sabe<br />

llorar con el que llora,<br />

condolerse <strong>de</strong> su suerte cruel.<br />

Bisogna vincere l'insensibilità che è malvagità:<br />

salgamos <strong>de</strong> nosotros; extendamos<br />

a todos nuestro amor,<br />

e bisogna sollevare l'infelicità <strong>de</strong>gli uomini:<br />

Ley es sagrada remediar sus males<br />

según nuestro po<strong>de</strong>r.<br />

In armonia con il pensiero economico <strong>de</strong>l tempo 233 , il problema fondamentale da risolvere è per<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés il problema <strong>de</strong>ll'agricoltura. A questo problema è tutta <strong>de</strong>dicata l' Epístola VII:<br />

Al Príncipe <strong>de</strong> la Paz 234 . L'occasione è offerta da una Carta patriótica a los Obispos <strong>de</strong> España<br />

que Godoy aveva inviato all'inizio <strong>de</strong>l 1797, invitando i Vescovi alla diffusione nelle campagne <strong>de</strong>l<br />

nuovo Semanario <strong>de</strong> Agricultura . Melén<strong>de</strong>z Valdés plau<strong>de</strong> a questa iniziativa che giudica l'inizio<br />

di un lo<strong>de</strong>vole interesse per l'agricoltura da parte <strong>de</strong>l governo, un irrompere <strong>de</strong>lle luces <strong>de</strong>l sapere, a<br />

fugare l'errore e l'ignoranza. È per lui un giusto premio questo fervore d'iniziative per una istruzione<br />

tecnica <strong>de</strong>gli agricoltori, dovuto a quella parte <strong>de</strong>i cittadini ch'egli giudica i piú giusti e piú meritevoli.<br />

Si può sperare da questa iniziativa un aumento <strong>de</strong>lla produzione e <strong>de</strong>lla ricchezza: si può vagheggiare<br />

un rinnovamento <strong>de</strong>lla Castiglia:<br />

233 Sul pensiero economico culminante in Ispagna nell' Informe <strong>de</strong> Ley agraria di Jovellanos (1795),<br />

cfr. R. HERR, op. cit. , p. 314 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

234 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 207-208. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

65


Los anchos llanos <strong>de</strong> Castilla, ora<br />

<strong>de</strong>snudos, yermos, áridos, que claman<br />

por frescura y verdor, verán sus ríos<br />

útiles <strong>de</strong>rramarse en mil sonantes<br />

risueños cauces, a llevar la vida<br />

por sus sedientas abrasadas vegas.<br />

Cosí nel benessere e nella cultura,<br />

el labrador, que por instinto es bueno,<br />

lo será por razón,<br />

ed anche la sua fe<strong>de</strong> religiosa migliorerà:<br />

será su religión más ilustrada;<br />

insomma i contadini potranno essere<br />

hombres, no esclavos ya <strong>de</strong> una grosera<br />

ru<strong>de</strong>z indigna o <strong>de</strong> miseria infausta.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Nel lodare Godoy per l'iniziativa, Melén<strong>de</strong>z Valdés ricorre anche a motivi personali e patetici:<br />

ricorda la propria umile nascita fra i contadini e come<br />

jamás pudo sin lágrimas su suerte,<br />

sus ansias ver, mi corazón sensible,<br />

ricorda la comune origine estremegna, da una terra cioè d'agricoltori, ed invita, anche in nome di<br />

questa, il potente a occuparsi <strong>de</strong>i contadini che abbisognano di maggiori iniziative in loro favore: non<br />

basta dar loro un po' piú d'istruzione: il riscatto <strong>de</strong>ve essere profondo e totale perché attualmente il<br />

contadino<br />

doquier se vuelve entre ca<strong>de</strong>nas graves,<br />

sin acción ve sus miembros vigorosos.<br />

Parece que la suerte un muro ha alzado<br />

<strong>de</strong> bronce entre él y el bien; trabaja y suda,<br />

y en vano anhela <strong>de</strong>spedir el yugo,<br />

el grave yugo que su cuello oprime.<br />

66


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Egli ha sete di terra che non può ottenere perché inique leggi la vincolano senza frutto ( mesta,<br />

mayorazgo ), creando assur<strong>de</strong> condizioni di privilegio:<br />

busca la tierra do afanoso pueda<br />

sus brazos emplear y ansia, llorando,<br />

la dulce propriedad, que una ominosa<br />

vinculación por siempre le arrebata;<br />

no tiene un palmo do labrar, y en torno<br />

leguas mira <strong>de</strong> inútiles baldíos . 235<br />

Né può sollevarsi dalla sua condizione d'infelicità poiché<br />

sus hombros llevan la pesada carga<br />

<strong>de</strong> los tributos.<br />

Venga quindi per questi diseredati l'istruzione ma non solo quella perché non si corra il pericolo<br />

che al contadino<br />

...le abrís los ojos<br />

para hacerle más mísero y que llore<br />

<strong>de</strong> su <strong>de</strong>stino la <strong>de</strong>sdicha inmensa.<br />

La giustizia vuole che s'ascolti il suo lamento e che si spezzi finalmente<br />

...con diestra valedora<br />

el tronco <strong>de</strong>l horror.<br />

Lo stesso tema è trattato anche in una lettera a Jovellanos 236 che è un documento d'impressionante<br />

forza morale e insieme precisa diagnosi di una penosa situazione sociale. Melén<strong>de</strong>z Valdés parla <strong>de</strong>lla<br />

Castigla: « Yo estoy con<strong>de</strong>nado a una tierra árida y miserable, don<strong>de</strong> no se ven sino campos, llanadas<br />

y lugares casi <strong>de</strong>struidos y paisanos abatidos y necesitados. La Castilla, la fértil Castilla, está abrumada<br />

235 Su questo problema, vedi la posizione di Melén<strong>de</strong>z Valdés nel suo Dictamen acerca <strong>de</strong> los<br />

mayorazgos (1796), pubblicato da G. DEMERSON in appendice a J. MELÉNDEZ VALDÉS,<br />

Correspondancere lative a la réunion <strong>de</strong>s hopitaux d'Avila cit., pp. 173-183. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

236 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 6 <strong>de</strong> Abril s.a. <strong>de</strong> Salamanca , in Poesías ,<br />

p. 85. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

67


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

<strong>de</strong> contribuciones, sin industria, sin artes y poco más o menos cual la tomarían nuestros abuelos <strong>de</strong><br />

los Alíes y Almanzores. Casi todas nuestras provincias han a<strong>de</strong>lantado; esta sola yace en un letargo<br />

profundo, sin dar un paso hacia su felicidad: su fertilidad misma aumenta la <strong>de</strong>sidia <strong>de</strong> sus naturales<br />

y parece que, contentos con lo que casi espontáneamente les ofrece la naturaleza, nada más apetecen,<br />

nada más piensan que se pueda a<strong>de</strong>lantar. La miseria es la más peligrosa <strong>de</strong> las enfermeda<strong>de</strong>s: ella<br />

abate el ánimo, <strong>de</strong>bilita el ingenio, resfría el talento <strong>de</strong> las invenciones y <strong>de</strong>grada al hombre en todos<br />

sentidos » . Prosegue soffermandosi a <strong>de</strong>scrivere l'aspetto <strong>de</strong>crepito di città un tempo gloriose e la<br />

miseria di tutte « excepto un poco Peñaranda, que hoy hace tal cual comercio, pero que con más<br />

<strong>de</strong> 400.000 reales <strong>de</strong> impuestos no podrá sostenerse » e condanna l' « intolerable yugo <strong>de</strong> unas<br />

tasas tan insoportables » .<br />

Simili motivi si ritrovano anche nel Discurso I: La <strong>de</strong>spedida <strong>de</strong> un anciano 237 ove il<br />

poeta immagina che un vecchio, pren<strong>de</strong>ndo congedo dalla sua patria, evochi le glorie <strong>de</strong>l passato<br />

contrapponendo ad esse le miserie <strong>de</strong>l presente, pratiche e morali. Ancora una volta il contadino<br />

povero è posto a confronto con il ricco cittadino in un appassionato grido di protesta che coinvolge<br />

la stessa giustizia divina; mentre i potenti<br />

...en la corte<br />

en juegos, banquetes, damas,<br />

el oro <strong>de</strong> sus estados<br />

con ciego furor malgastan<br />

y el labrador indigente<br />

sólo, llorando, en la parva<br />

ve el trigo que un mayordomo<br />

inhumano le arrebata.<br />

¿Son para aquesto señores?<br />

¿Para esto vela y afana<br />

el infelice colono,<br />

expuesto al sol y la escarcha?<br />

Mejor sí, mejor sus canes<br />

y las bestias en sus cuadras<br />

están. ¡Justo Dios! ¿Son éstas,<br />

237 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 255- 257. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

68


son éstas tus leyes santas?<br />

¿Destinaste a esclavos viles<br />

a los pobres? ¿<strong>de</strong> otra masa<br />

es el pobre que el plebeyo?<br />

¿Tu ley todos no iguala?<br />

¿No somos todos tus hijos?<br />

¿Y esto ves y fácil callas?<br />

¿Y contra el déspota injusto<br />

tu diestra al débil no ampara?<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Ma la virtú e la ragione condannano tutto ciò come condannano l'incuria nell'allevamento <strong>de</strong>i figli,<br />

l'infe<strong>de</strong>ltà <strong>de</strong>i coniugi, l'inesistenza <strong>de</strong>lla famiglia, l'interesse che spinge a chiu<strong>de</strong>re in conventi le<br />

figlie o maritarle male, per aumentaré il patrimonio <strong>de</strong>l figlio primogenito.<br />

¿Por qué estos bárbaros usos<br />

que a naturaleza ultrajan?<br />

Perché le leggi non rendono uguali quelli che la natura fece uguali? Perché il secolo, che pure<br />

risvegliò le luces , sopporta il culto sfrenato <strong>de</strong>ll'interesse? Perché<br />

la opulencia atroz, con vara<br />

<strong>de</strong> hierro y sañuda frente<br />

al pueblo agobia tirana?<br />

Sono atroci interrogativi che muovono dal cuore di Melén<strong>de</strong>z Valdés il quale ve<strong>de</strong>, <strong>de</strong>luso, non<br />

realizzarsi nella sua terra quei provvedimenti che per lui costituiscono la sostanza stessa <strong>de</strong>ll'umanità<br />

e che ve<strong>de</strong> invece realizzati in terre straniere. Nell' Epístola X: La mendiguez 238 , egli ripren<strong>de</strong><br />

un tema già in altre occasioni affrontato e dibattuto 239 e pone davanti agli occhi <strong>de</strong>gli spagnoli le<br />

realizzazioni fatte da altri popoli:<br />

...¿Podrá el tardío<br />

bátavo, allá en su suelo pantanoso,<br />

el anglo odiado con su cielo umbrío<br />

238 Ibid. , pp. 212-213. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

239 Vedi qui supra p. 73 e nota 66. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

69


o el áspero alemán lo que ¡ay! en vano<br />

el genio nacional, ansie afanoso?<br />

¿Menos gran<strong>de</strong> será, menos humano?<br />

¿Ellos tendrán asilos, do segura<br />

labor se apreste a la indigente mano,<br />

do la doncella mísera, inocente,<br />

gane en su noble dote su ventura,<br />

do cierto abrigo a su flaqueza cuente<br />

la edad caduca y la niñez cuitada,<br />

do <strong>de</strong>l saber y la piedad guiada,<br />

la aplicación se instruya, y la pereza<br />

tiemble <strong>de</strong>l crudo azote la aspereza?<br />

Tendránlos, ¿y acá no? ¿qué estrella impía<br />

nos domina, señor? ¿dó está el sagrado<br />

amor <strong>de</strong>l bien y la virtud?<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'ardore commosso ch'egli porta a sostegno <strong>de</strong>lla sua causa in queste poesie, trovò un corrispettivo<br />

nell'impegno diretto verso le riforme, nella sua attività di magistrato: si può ricordare innanzitutto la<br />

dura lotta da lui sostenuta per la unificazione <strong>de</strong>gli ospedali d'Avila che fu -come ha ben dimostrato<br />

il Demerson 240 - lotta di una illuminata coscienza civile contro la «routine» e l'interesse sordido,<br />

camuffato da pietismo e apostolato. Ma si ricordi soprattutto l'azione riformatrice da lui operata come<br />

uomo di legge. Nella sua qualità di fiscal egli non si limitò a operare perché la legge venis se<br />

applicata ma ogni qualvolta in essa trovava <strong>de</strong>i difetti o <strong>de</strong>gli eccessi si sforzò perché venisse mutata.<br />

Cosí auspicò una riforma <strong>de</strong>l sistema penale 241 , la riforma <strong>de</strong>l matrimonio [che <strong>de</strong>ve essere <strong>de</strong>ciso<br />

dagli interessati e non può, con appoggio legale, essere pre<strong>de</strong>terminato dai genitori 242 ]. Propugnò<br />

il riconoscimento primario <strong>de</strong>l valore civile, non religioso, <strong>de</strong>l matrimonio 243 , la proibizione <strong>de</strong>i<br />

240 G. DEMERSON, Introduction a J. MELÉNDEZ VALDÉS, Correspondance relative etc. cit.,<br />

pp. 11-66. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

241 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Discurso sobre los gran<strong>de</strong>s frutos que <strong>de</strong>be sacar la provincia <strong>de</strong><br />

Extremadura <strong>de</strong> su nueva Real Au<strong>de</strong>ncia , in Discursos forenses cit., pp. 229-271. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

242 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Dictamen fiscal en unos espedientes etc. cit., pp. 204-205. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

243 Ibid. , p. 208 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

70


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

romances vulgares 244 , la riforma <strong>de</strong>lla istruzione 245 , la mo<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>l lusso 246 , il miglioramento<br />

<strong>de</strong>ll'assistenza ai bisognosi 247 , l'incremento <strong>de</strong>lle opere pubbliche 248 .<br />

In lui è sempre prevalente l'interesse <strong>de</strong>lla società: il caso <strong>de</strong>ll'uomo singolo colpevole di <strong>de</strong>litti<br />

lo può commuovere ma egli sa che è un commozione che <strong>de</strong>ve dominare: per questo esige una<br />

condanna che è necessaria e per il rispetto <strong>de</strong>lla legge e come esempio per gli altri. Tuttavia ogni sforzo<br />

<strong>de</strong>ve essere compiuto perché una piú giusta organizzazione <strong>de</strong>lla società e <strong>de</strong>lla legge impedisca il<br />

realizzarsi di <strong>de</strong>litti.<br />

Alla base di questi atteggiamenti riformistici di Melén<strong>de</strong>z Valdés ci sono anni di meditazione ampia<br />

e varia che traspare dalla semplice osservazione <strong>de</strong>i titoli <strong>de</strong>lle sue opere perdute (né manca la concreta<br />

azione personale: <strong>de</strong>gna di ricordo soprattutto è la sua attività benefica a Zamora) 249 . Le Reflexiones<br />

sobre la Historia dovevano essere un assai interessante documento di pensiero di un uomo che alla<br />

storia cre<strong>de</strong>va come testimonia questa sua dichiarazione: « A mí me gusta mucho estudiar <strong>de</strong> este<br />

modo, seguir una facultad <strong>de</strong>s<strong>de</strong> sus principios, y apren<strong>de</strong>rla por vía <strong>de</strong> historia » 250 .<br />

Giudizi sulla situazione <strong>de</strong>lla Spagna <strong>de</strong>l suo tempo dovevano contenere le Cartas <strong>de</strong> Ibrahin 251 ,<br />

mentre analisi specifiche di singoli problemi erano le Reflexiones sobre el lujo 252 , l' Ensayo sobre<br />

244 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Discurso sobre la necesidad <strong>de</strong> prohibir la impresión etc. cit., pp.<br />

167-187. Sul tema cfr. A. GONZÁLEZ PALENCIA, Melén<strong>de</strong>z Valdés y la literatura <strong>de</strong> cor<strong>de</strong>l , in<br />

Entre dos siglos , Madrid, 1943, pp. 181-212. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

245 Ibid. , pp. 176-180. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

246 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Dictamen fiscal en unos espedientes... etc. cit., pp. 189-199, specie<br />

pp. 195-196. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

247 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Fragmentos <strong>de</strong> un discurso sobre la mendiguez cit. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

248 Ibid. , pp. 302-305. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

249 G. DEMERSON, op. cit. , pp. 220-221. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

250 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 11 <strong>de</strong> julio <strong>de</strong> 1778 , in Poesías , p. 80-81.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

251 G. DEMERSON, Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés etc. cit., pp. 447-450. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

252 Ibid. , p. 445. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

71


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

la propriedad y sus <strong>de</strong>fectos en la sociedad civil 253 . Laddove qualche notizia ci è dato sapere <strong>de</strong><br />

El Magistrado , poemetto didattico d'ispirazione occasionale 254 , basta il titolo per illuminarci sul<br />

contenuto di un'opera di cui soprattutto è da lamentare la perdita perché doveva certamente costituire<br />

il ritratto interiore <strong>de</strong>l «filosofo» Melén<strong>de</strong>z: si tratta <strong>de</strong> Mis pensamientos o reflexiones <strong>de</strong> un solitario<br />

sobre la moral, la legislación y la política 255 .<br />

«Filosofo» Melén<strong>de</strong>z è anche in altre due poesie che vogliamo qui esaminare a completamento <strong>de</strong>l<br />

suo ritratto di riformatore: una esalta il vero e l'altra condanna il fanatismo religioso che non è se non<br />

un volto <strong>de</strong>ll'errore che al vero s'oppone; si tratta di A la verdad 256 e di El fanatismo 257 . La verità<br />

è poeticamente chiamata « prole dichosa <strong>de</strong>l alto cielo » in cui essa si finge essersi rifugiata, per<br />

evitare il mondo; il poeta l'invoca:<br />

fácil <strong>de</strong>scien<strong>de</strong> <strong>de</strong>l excelso cielo<br />

do te acogiste, abandonando el suelo<br />

con vicios mil manchado,<br />

ma al di là <strong>de</strong>lla convenzionale figurazione poetica, si scopre che per Melén<strong>de</strong>z Valdés la verità è<br />

essenzialmente una personale conquista <strong>de</strong>lla nostra coscienza interiore:<br />

en mi constante seno,<br />

un templo te he erigido,<br />

do, <strong>de</strong> tu numen lleno,<br />

te adoro, alma verdad, libre, si oscuro,<br />

mas <strong>de</strong> vil miedo y <strong>de</strong> ambición seguro.<br />

Il simbolo piú puro che possa personificare questa i<strong>de</strong>a di verità è la storica figura di Socrate, cui<br />

il poeta <strong>de</strong>dica tutta la seconda parte <strong>de</strong>ll'o<strong>de</strong> e che celebra come vittima <strong>de</strong>ll'errore e <strong>de</strong>lla ignoranza<br />

umana che si fanno malvagità, ma vittima utile per avere additato a tutti i secoli futuri i danni <strong>de</strong>l<br />

« fanatismo impío » .<br />

253 Ibid. , pp. 450-452. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

254 Ibid. , p. 456. Vedi anche: F. MUNSURI, Un togado poeta , Madrid, 1929. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

255 G. DEMERSON, op. cit. , p. 455. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

256 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 218. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

257 Ibid. , p. 235. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

72


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Nell'altra o<strong>de</strong> è sviluppato il tema <strong>de</strong>l fanatismo. Melén<strong>de</strong>z Valdés allu<strong>de</strong> al sentimento religioso<br />

<strong>de</strong>formato in torbida intolleranza e cita esempi tratti dalle religioni lontane e poi si sofferma soprattutto<br />

sulla fe<strong>de</strong> islamica che sospinse gli arabi alla conquista <strong>de</strong>lla Spagna; quando una torma di guerrieri<br />

si precipitò sul suo suolo<br />

en la diestra la espada<br />

y el Alcorán en la siniestra alzando,<br />

Muere o cree , frenética clamando,<br />

ma è evi<strong>de</strong>nte che la sua intenzione va oltre le specifiche citazioni: si compren<strong>de</strong> benissimo che quello<br />

che gli interessa è colpire il fanatismo a lui contemporaneo: cioè il concetto fazioso di religione che<br />

racchiu<strong>de</strong> in piccoli interessi di casta, la gran<strong>de</strong> i<strong>de</strong>a di un « Autor infinito » , di un « Dios <strong>de</strong>l<br />

Universo » , che si serve <strong>de</strong>l nome di Dio per far gemere la terra<br />

en odio infando, en execrable guerra,<br />

che colmando<br />

<strong>de</strong> mil pavorosas supersticiones<br />

le coscienze, stringe in infelici catene gli uomini. Solo la conquista <strong>de</strong>lla verità « nuda en su pureza<br />

» , potrà abbattere il « monstruo impuro » .<br />

Una «filosofia» dunque quella di Melén<strong>de</strong>z Valdés non astratta ma umanamente vicina a tutti i<br />

problemi <strong>de</strong>lla vita e che si pone come meta la felicità <strong>de</strong>ll'uomo, di tutti gli uomini, avviliti dalla<br />

ignoranza, dalla paura, dallo sfruttamento <strong>de</strong>i potenti, dalla miseria morale, e bisognosi <strong>de</strong>ll'aiuto di<br />

chi -avendo già trovato la luce- possa avviarli al riscatto. Una filosofia pertanto non dottrinaria o<br />

intellettualistica ma operante soprattutto attraverso il sentimento che scopre noi a noi stessi [si veda<br />

ad esempio la sottile analisi che <strong>de</strong>l proprio intimo compie il poeta in un componimento «patetico»<br />

come l' Elegía <strong>III</strong>: La partida 258 ] o tutti gli altri in n oi come in Que no son flaqueza la ternura<br />

258 Ibid. , p. 165. Su questa poesia e le sue relazioni con un simile tema di Jovellanos, vedi: J. ARCE<br />

FERNÁNDEZ, Jovellanos y la sensibilidad prerromántica in «Boletín <strong>de</strong> la <strong>Biblioteca</strong> Menén<strong>de</strong>z<br />

Pelayo», XXXVI, 1960, pp. 139-177, specie le pp. 163-167. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

73


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

y el llanto 259 ; il poeta ha saputo soffrire con « rígida entereza » in momenti per lui difficili: se<br />

oggi piange non è per viltà o <strong>de</strong>bolezza:<br />

Hoy por doquier que miro<br />

en eterna amargura<br />

hallo al mortal gemir; <strong>de</strong> mi ternura<br />

mi llanto nace y por su mal suspiro;<br />

que un dulce sentimiento<br />

uniéndome a sus penas,<br />

me veda ya el mirarlas como ajenas<br />

y, hombre, los males <strong>de</strong> los hombres siento.<br />

...el que olvidado gime<br />

o en <strong>de</strong>stierro ominoso<br />

o a la calumnia y a la envidia odioso<br />

tiembla al po<strong>de</strong>r que bárbaro lo oprime,<br />

siempre mi pecho abierto<br />

hallarán a su pena,<br />

siempre mi lengua <strong>de</strong> consuelos llena,<br />

y mi rostro <strong>de</strong> lágrimas cubierto.<br />

Lagrime che sono espressione d'umanità, segno di una compartecipazione generosa alla vicenda<br />

<strong>de</strong>ll'uomo che nella natura si iscrive.<br />

Dopo l'abbandono gioioso e fiducioso alla natura, la meditazione sul suo vario aspetto e sulla<br />

sua utilità, la accettazione <strong>de</strong>lle sue leggi come guida per l'uomo che in essa <strong>de</strong>ve riconoscersi o<br />

potenziarsi, l'ulteriore impegno di Melén<strong>de</strong>z Valdés è quello di <strong>de</strong>cifrare le ragioni ultime <strong>de</strong>lla vita<br />

umana: egli s'apre cosí ad una poesia di contenuto etico e metafisico.<br />

259 J. MELÉNDEZ VALDÉS, p. 198. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

74


- <strong>III</strong> -<br />

La problematica etico-metafisica: l'uomo e il suo <strong>de</strong>stino<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Di fondamentale importanza fu, nella storia <strong>de</strong>l pensiero settecentesco, la fondazione di un nuovo<br />

concetto di natura che permise uno straordinario sviluppo <strong>de</strong>lla ricerca scientifica, una diversa<br />

impostazione <strong>de</strong>gli studi nel campo <strong>de</strong>lle discipline umanistiche e la formazione di una nuova etica,<br />

non piú dipen<strong>de</strong>nte dalla rivelazione ma aspirante a una propria autonomia 260 .<br />

Abbiamo visto come in Melén<strong>de</strong>z Valdés si fosse formata un'etica essenzialmente sentimentale e<br />

umanitaria, aperta soprattutto a un riformismo di tipo pedagogico, economico e giuridico che trovava<br />

<strong>de</strong>l resto la sua giustificazione storica nella particolare condizione d'arretratezza <strong>de</strong>lla Spagna e nella<br />

posizione, in essa, <strong>de</strong>ll' élite illuministica, costretta a operare, tra mille difficoltà, contro barriere<br />

di secolari strutture conformistiche, contro radicati pregiudizi e interessi costituiti 261 . La poesia di<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés, che assume come propri temi la riforma <strong>de</strong>ll'istruzione e <strong>de</strong>lle leggi <strong>de</strong>llo stato<br />

nonché il riscatto <strong>de</strong>ll'agricoltura e in genere <strong>de</strong>lle attività produttrici, costituisce il riflesso lirico,<br />

personalmente e sentimentalmente partecipe, di quelle iniziative che già Feijóo aveva invocato e<br />

furono poi promosse soprattutto dalle Socieda<strong>de</strong>s económicas <strong>de</strong> amigos <strong>de</strong>l País 262 e da altri<br />

organismi pubblici oppure da privati, per lo sviluppo <strong>de</strong>lle scienze, <strong>de</strong>ll'agricoltura, <strong>de</strong>l commercio<br />

e <strong>de</strong>ll'industria.<br />

260 Sulla fondazione <strong>de</strong>l nuovo concetto di natura, cfr. E. CASSIRER, op. cit. (specie cap. II, pp.<br />

63-135); J. EHRARD, op. cit. ; L. G. CROCKER, Nature and Culture. Ethical Thought in the French<br />

Enlightenment , Baltimore, 1963; R. MAUZI, L'idée du bonheur au XV<strong>III</strong> e siècle , Paris, 1965 2 .<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

261 Sulla situazione <strong>de</strong>ll'Illuminismo spagnolo, la sua problematica e la sua interpretazione, cfr. M.<br />

DI PINTO, Studi su la cultura spagnola nel Settecento , Napoli, 1964. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

262 Sulle Socieda<strong>de</strong>s económicas cfr., oltre a J. SARRAILH, op. cit. , specie II parte, cap. IV-V,<br />

pp. 223-285, R. HERR, op. cit. , specie i capp. <strong>III</strong>, IV, V, pp. 31-128; R. J. SHAFER, The economic<br />

Societies in the Spanish World , Syracuse, 1958. Quanto ai rapporti con Melén<strong>de</strong>z Valdés, sappiamo<br />

che il poeta divenne membro <strong>de</strong>lla Sociedad Económica <strong>de</strong>l País Vasco nel 1776 o 1777 e fu attivo<br />

nella Sociedad di Saragozza (1789-1791) (Cfr. G. DEMERSON, op. cit. , pp. 168-169). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

75


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Questa particolare poesia di Melén<strong>de</strong>z Valdés, come <strong>de</strong>l resto il piú significativo pensiero europeo<br />

che, attorno alla metà <strong>de</strong>l secolo, la prece<strong>de</strong>, pare prevalentemente ispirata da una felice condizione<br />

di euforia e di entusiasmo verso le preposte finalità sociali e umanitarie, sorretta da una viva fe<strong>de</strong> nel<br />

progresso apportato dai «lumi» e nel sogno di un non lontano riscatto, una fe<strong>de</strong> cioè essenzialmente<br />

sentimentale in specifici valori umani e naturali che, nel rifiuto d'ogni trascen<strong>de</strong>nza o giustificazione<br />

metafisica, s'orienta verso finalità pratiche e, nella ten<strong>de</strong>nza ad accostare il bene all'utile, promuove<br />

la ricerca di una felicità sostanzialmente concepita come utilità pubblica 263 .<br />

Ma errerebbe chi cre<strong>de</strong>sse che in queste finalità d'ordine pratico s'esaurisse lo sforzo <strong>de</strong>l pensiero<br />

illuministico cosí come colui che, schematizzando, riducesse l'illuminismo a una specie di quasi<br />

ingenuo atteggiamento ottimistico. In verità il dominio di un concetto di norma «naturalistica» in<br />

tutti i campi <strong>de</strong>l sapere e l'acquisita coscienza di un ordine razionale implicito nella natura stessa,<br />

presupposto indispensabile <strong>de</strong>lla sua <strong>de</strong>cifrabilità e anche <strong>de</strong>lla sua concreta possibilità d'utilizzazione,<br />

non si esaurí in una soddisfatta posizione d'entusiasmo sentimentale, magari utile ai fini polemici<br />

contro le superstiti resistenze tradizionalistiche e ovviamente ai fini pratici, ma certamente incapace<br />

di quietare quelle esigenze d'ulteriore giustificazione filosofica <strong>de</strong>l concetto di natura e <strong>de</strong>llo stesso<br />

concetto di conoscenza. Le menti piú <strong>de</strong>ste avvertirono l'insoddisfazione di soluzioni che avrebbero<br />

finito con l'essere dogmatiche e che avrebbero potuto riportare nel pensiero quel teologismo o quella<br />

metafisica contro cui faticosamente aveva costruito le proprie posizioni d'a vanguardia rivoluzionaria<br />

il pensiero illuministico. In effetti alla base <strong>de</strong>ll'entusiasmo euforico (senza dubbio costruttivo) di<br />

cui s'è <strong>de</strong>tto, stava il compromesso con l'i<strong>de</strong>a di un Dio che <strong>de</strong>ll'ordine razionale <strong>de</strong>lla natura era il<br />

creatore e il custo<strong>de</strong> 264 , oppure quell'ordine stesso era semplicemente postulato, presupposto cioè<br />

e non dimostrato 265 , lasciando la porta aperta a soluzioni panteistiche. Chi avesse voluto sfuggire<br />

263 Cfr. R. MAUZI, op. cit. , p. 14 e cap. X<strong>III</strong> Bonheur et Vertu, «La sociabilité» , p. 590 ss.; P.<br />

HAZARD, La pensée européenne au XV<strong>III</strong> e siècle , Paris, 1946, p. 166 ss.; L. G. CROCKER, op.<br />

cit. , pp. 265 295. Per i riflessi <strong>de</strong>l nuovo orientamento morale nella società spagnola: V. PALACIO<br />

ATARD, Estilo <strong>de</strong> vida aristocrático y mentalidad burguesa , in Los españoles <strong>de</strong> la Ilustración ,<br />

Madrid, 1964, pp. 41-113. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

264 E' il caso <strong>de</strong>l <strong>de</strong>ismo che domina nel Settecento. Quanto all'uso <strong>de</strong>l termine <strong>de</strong>ismo differenziato<br />

da quello pur frequente, nell'epoca, di teismo , l'Ehrard ha dimostrato la difficoltà per non dire<br />

l'impossibilità di precise distinzioni (J. EHRARD, op. cit. , pp. 455-456). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

265 E. CASSIRER, op. cit. , p. 88. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

76


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

all'accennato pericolo <strong>de</strong>l dogmatismo teologico, doveva necessariamente limitare le possibilità<br />

di soluzione vuoi orientandosi verso posizioni di scetticismo radicale (Hume), vuoi facendo <strong>de</strong>l<br />

coordinamento <strong>de</strong>i fatti <strong>de</strong>lla ricerca scientifica non una realtà oggettiva ma un termine dialettico <strong>de</strong>lla<br />

ricerca stessa [che è la posizione di Di<strong>de</strong>rot 266 , la piú coerente, a nostro avviso, con le premesse<br />

illuministiche]. In ogni caso la via era aperta a posizioni di sempre piú consapevole immanentismo<br />

mentre si manifestava con crescente vigore, come complementare a quell'atteggiamento che s'è<br />

<strong>de</strong>finito d'entusiastica euforia [e che alimentò, fra l'altro, una viva fe<strong>de</strong> nella possibilità di un in<strong>de</strong>finito<br />

progresso <strong>de</strong>ll'umanità 267 ] un atteggiamento piú propriamente pessimistico che mostrava la sua<br />

insoddisfazione verso il concetto <strong>de</strong>l tout va bien diffuso dal <strong>de</strong>ismo inglese e verso il concetto di<br />

Leibniz che il nostro fosse il migliore <strong>de</strong>i mondi possibili 268 . S'imponeva l'indagine <strong>de</strong>l problema<br />

<strong>de</strong>l male che gli illuministi affrontarono 269 , riconoscendo coraggiosamente un limite all'umano<br />

conoscere 270 : l'uomo veniva in tal modo ristretto a una precisa problematica che, nulla conce<strong>de</strong>ndo<br />

alle illusioni 271 , lo obbligava a una dura e continua lotta contro l'errore e la superstizione: era il<br />

266 D. DIDEROT, Interpretazione <strong>de</strong>lla natura , in Opere filosofiche , a cura di P. Rossi, Milano,<br />

1963, pp. 116-169. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

267 Sul concetto d'ottimismo nel Settecento, cfr. C. VEREKER, Eighteenth-Century Optimism ,<br />

Liverpool, 1967. Quanto alla fe<strong>de</strong> nel progresso [tema su cui è sempre fondamentale l'analisi storica<br />

<strong>de</strong>l Bury (J. BURY, Storia <strong>de</strong>ll'i<strong>de</strong>a di progresso , a cura di P. Rossi, tr. it., Milano, 1964)], si<br />

può osservare che essa ebbe il suo testo fondamentale nell' Essai sur les moeurs et l'esprit <strong>de</strong>s<br />

nations (1756) di Voltaire e si sviluppò soprattutto nelle opere di Turgot e Raynal, per trovare la sua<br />

espressione piú avanzata nel pensiero di Condorcet, calato in un concetto profondamente umano <strong>de</strong>lla<br />

storia (cfr. A. CENTO, Condorcet e l'i<strong>de</strong>a di progresso , Firenze, 1956). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

268 Si veda la critica di Voltaire a questi concetti (VOLTAIRE, Bien (Tout est) , in Dictionnaire<br />

philosophique , ed. R. NAVES, Paris, 1961, pp. 54-60). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

269 Cfr. L. G. CROCKER, An Age of Crisis. Man and World in Eighteenth Century French<br />

Thought , Baltimore, 1959, specie il cap. I, 2, The Problem of Evil , pp. 36-70. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

270 Basterà qui ricordare il solo Voltaire: si pensi al suo Poème sur le désastre <strong>de</strong> Lisbonne , all'ironia<br />

di Candi<strong>de</strong> e in particolare alla voce Bornes <strong>de</strong> l'esprit humain <strong>de</strong>l Dictionnaire philosophique (cit. p.<br />

60) e a Le philosophe ignorant . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

271 Un pru<strong>de</strong>nte atteggiamento di riserva alle possibilità <strong>de</strong>l nostro conoscere è <strong>de</strong>l resto comune a<br />

tutti i maggiori pensatori illuministi. Si può trovare il primo chiaro esempio di questo atteggiamento<br />

77


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

risultato di una ricerca divenuta dialettica in piena conformità con le premesse antimetafisiche <strong>de</strong>lla<br />

filosofia illuministica e con l'empirismo sensistico <strong>de</strong>lla sua gnoseologia.<br />

La piú recente storiografia critica 272 ha compiuto un gran<strong>de</strong> sforzo sulla via <strong>de</strong>ll'accertamento di<br />

questa dialettica interna all'illuminismo, sí da mettere in crisi l'interpretazione tradizionale (d'eredità<br />

romantica) di un illuminismo chiuso in un ristretto ambito temporale e caratterizzato da un rigido<br />

razionalismo. Tale interpretazione scin<strong>de</strong>va il movimento in due momenti di cui solo il primo aveva<br />

una propria personalità, sia pure ne ll'interpretazione limitatrice che lo legava allo svolgimento <strong>de</strong>l<br />

razionalismo cartesiano mentre il secondo trovava la sua caratterizzazione nel sentimento (Rousseau)<br />

e, sottratto al suo secolo, la sua collocazione nella storia <strong>de</strong>llo spirito e <strong>de</strong>lla cultura come «pre-<br />

romanticismo», come anticipo cioè di un fenomeno storico posteriore ed invero assai diverso, quale<br />

il romanticismo 273 .<br />

Di fronte al problema <strong>de</strong>ll'unità o <strong>de</strong>lla scissione <strong>de</strong>l movimento <strong>de</strong>ll'Illuminismo, la risposta <strong>de</strong>lla<br />

storio grafia piú recente è dunque favorevole all'unità 274 ed è risposta particolarmente significativa<br />

critico nel Bayle e poi ricordare la celebre massima voltairiana <strong>de</strong>l cultiver son jardin , l'atteggiamento<br />

di Di<strong>de</strong>rot che cosí bene sintetizza il Casini: «il nesso profondo <strong>de</strong>i pensieri di Di<strong>de</strong>rot consiste in<br />

un preciso uso <strong>de</strong>lla ragione ...intesa come energia tutta umana, creatrice, capace di sviluppo, atta a<br />

penetrare nei segreti <strong>de</strong>lla natura, a far luce sulle radici stesse <strong>de</strong>lla coscienza, a imporre un ordine alla<br />

convivenza sociale» (P. CASINI, op. cit. , p. 389) , nonché la visione che ebbe Rousseau <strong>de</strong>ll'uomo il<br />

quale s'apre faticosamente la strada attraverso i mille impedimenti che vogliono oscurare la sua mente<br />

e soffocare il suo sentimento. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

272 Per una aggiornata informazione bibliografica sull'argomento, cfr. P. ALATRI, Problemi e<br />

figure <strong>de</strong>l Settecento francese nella recente storiografia , in Voltaire, Di<strong>de</strong>rot e il «partito filosofico» ,<br />

Messina-Firenze, 1965, pp. 339-476. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

273 Gli storiografi che mo<strong>de</strong>rnamente hanno meglio sviluppato questa interpretazione sono<br />

soprattutto francesi: D. MORNET, Le Romantisme en France au XV<strong>III</strong> e siècle , Paris, 1932 3 ; P.<br />

TRAHARD, Les maîtres <strong>de</strong> la sensibilité française au XV<strong>III</strong> e siècle (1715-1789) , 4 voll., Paris,<br />

1931-33; P. HAZARD, La crise <strong>de</strong> la conscience européenne , 1680-1715, 3 voll., Paris, 1935; P.<br />

VAN TIEGHEM, Le préromantisme , 3 voll., Paris, 1924-1947; A. MONGLOND, Le préromantisme<br />

français , 2 voll., Paris, 1965-66. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

274 Sul problema si veda la felice sintesi di R. MORTIER, Unité ou scission du siècle <strong>de</strong>s lumières?<br />

in «Studies on Voltaire and the Eighteenth Century», XXVI, Genève, 1963, pp. 1207-1221. Cfr.<br />

78


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

che obbliga a una piú attenta consi<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>lla complessità <strong>de</strong>lla problematica interna a ogni<br />

esponente <strong>de</strong>ll'Illuminismo e porta come conseguenza la necessaria revisione di inveterate (e ormai<br />

scadute) soluzioni critiche. Il che vale anche per figure, come quella di Melén<strong>de</strong>z Valdés, periferiche<br />

rispetto al centro d'irradiazione principale <strong>de</strong>l movimento illuministico e che si trovarono pertanto a<br />

vivere in una diversa e piú resistente o ostile temperie culturale.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés, spirito sensibile e acuto, capace d'avvertire i problemi suscitati dall'orientamento<br />

di pensiero da lui accettato contro la routine <strong>de</strong>l pensiero tradizionalistico dominante in Ispagna,<br />

ma non cosí filosoficamente dotato per svolgerlo fino alle estreme conseguenze teoretiche, ci ha dato<br />

di quel pensiero -da poeta- un'immagine riflessa essenzialmente personale e lirica. Nella sua poesia,<br />

specie in quella che affronta la tematica etico-metafisica, si ritrovano infatti i termini dialettici <strong>de</strong>lla<br />

problematica che il pensiero illuministico dovette affrontare e si ritrovano anche le aporie di quel<br />

pensiero, aggravate in lui da una particolare posizione i<strong>de</strong>ologica e psicologica. La fe<strong>de</strong> religiosa<br />

tradizionale, non foss'altro che sul piano di un obbligato costante termine di confronto, è presente in lui<br />

che ha accolto il nuovo pensiero piú sul piano <strong>de</strong>lle pratiche conseguenze d'ordine morale, giuridico,<br />

politico e sociale 275 ma che solo in parte l'ha svolto sul piano ontologico e gnoseologico. Aggiungasi<br />

ch'egli come gli altri illuministi operanti in Spagna (e che costi tuivano una scarna minoranza) erano<br />

guardati con sospetto e finivano con l'essere necessariamente cauti e in genere restii a travolgere<br />

istituzioni o principi radicati nel costume. Uomo sensibile come s'è <strong>de</strong>tto, e osservatore umanamente<br />

partecipe <strong>de</strong>lle circostanze <strong>de</strong>l la vita propria e altrui, piú pratico che dottrinario, piú volto alla concreta<br />

realizzazione che all'astrazione teorica, ma anche portato a vivere in profondità il sentimento <strong>de</strong>lla<br />

<strong>de</strong>lusione e l'affronto <strong>de</strong>l dolore, egli come avvertí la suggestione <strong>de</strong>ll'apparente armonia <strong>de</strong>lle cose<br />

che lo commoveva e gli apriva il cuore al canto e all'inno, pure avvertí, e direttamente e attraverso le<br />

letture illuministiche, la presenza d'elementi che a quell'armonia non potevano essere ricondotti. Non<br />

si negò alla conoscenza né <strong>de</strong>ll'una né <strong>de</strong>gli altri e proprio in questo suo atteggiamento d'equilibrio<br />

interiore, senza scompensi drammatici, anche se caratterizzato da una costante inquietudine e ansia<br />

di ricerca, ci sembra di poter ritrovare una conferma <strong>de</strong>lla sua fondamentale posizione illuministica<br />

anche: G. PETRONIO, Illuminismo, preromanticismo, romanticismo e Lessing , in Dall'Illuminismo<br />

al Verismo , Palermo, 1962, pp. 41-70; J. FABRE, Lumières et Romantisme , Paris, 1963 (specie l'<br />

Introduction , pp. II-VII). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

275 Per un'ampia visione critica di questi problemi e relativa bibliografia, cfr. F. VENTURI,<br />

Economisti e riformatori spagnoli e italiani <strong>de</strong>l '700 , in «Rivista Storica Italiana», LXXIV, 1962, pp.<br />

532-561. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

79


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

e <strong>de</strong>lla sostanziale continuità e unità <strong>de</strong>lla sua ispirazione. In piena conformità con quanto avviene<br />

nella sua produzione prece<strong>de</strong>ntemente da noi esaminata e specie con quella che ci è parso opportuno<br />

<strong>de</strong>finire come Arcadia illuministica, Melén<strong>de</strong>z Valdés assume nei riguardi <strong>de</strong>lla materia <strong>de</strong>l proprio<br />

canto, un atteggiamento <strong>de</strong>l tutta nuovo. Ogni atteggiamento tradizionalmente aulico, ogni nobile<br />

compostezza, ogni contenuto pudore di sé è <strong>de</strong>cisamente abbandonato dal poeta che immette invece<br />

proprio sé stesso, i suoi sentimenti, i suoi dubbi, i suoi affetti, i propri abbandoni fino al pianto,<br />

le proprie vicen<strong>de</strong> personali in questa problematica etico-metafisica. Si bandisce ogni astrattezza e<br />

sono i problemi <strong>de</strong>ll'individuo quelli che si pongono come fondamentali, un individuo tutta via aperto<br />

a quella comunanza fraterna che è caratteristica di un'epoca che va facendosi borghese 276 . Non<br />

276 Per il rapporto fra la borghesia e la letteratura che rivoluzionariamente da essa scaturisce, cfr. H.<br />

LEFEBVRE, Di<strong>de</strong>rot , Paris, 1949, specie pp. 56-65; 197-275. Quanto alla legittimità <strong>de</strong>ll'impiego <strong>de</strong>l<br />

termine «borghesia» a <strong>de</strong>signare i rappresentanti <strong>de</strong>l movimento riformistico settecentesco spagnolo,<br />

c'è incertezza fra gli storici. Taluno nega che si possa parlare di borghesia, attiva come classe, nella<br />

Spagna <strong>de</strong>l dispotismo illuminato: « No una clase burguesa, sino una infiltración <strong>de</strong> los i<strong>de</strong>ales que se<br />

ha dado en llamar burgueses fue lo que caracterizó aquel momento espiritual » (J. VICENS VIVES,<br />

Historia <strong>de</strong> España y <strong>de</strong> América , Barcelona, 1961, IV, p. 270) . Altri storici (V. PALACIO ATARD,<br />

El <strong>de</strong>spotismo ilustrado en España in «Arbor», XIV, 1947, pp. 27-52; P. VILAR, Dans Barcelone, au<br />

XV<strong>III</strong> e siècle: transformations économiques, élan urbain et mouvement <strong>de</strong>s salaires dans le bâtiment ,<br />

in Estudios históricos y documentos <strong>de</strong> los Archivos <strong>de</strong> Protocolos , Barcelona, 1950, II; C. CORONA,<br />

Revolución y reacción en el reinado <strong>de</strong> Carlos IV , Madrid, 1957, p. 88 ss.) hanno invece affermato<br />

l'esistenza di una classe borghese già sotto Carlo <strong>III</strong>, e si è giunti fino alla posizione estremistica<br />

<strong>de</strong>l Rodríguez Casado che, nell'intento di distaccare la cultura spagnola dall'influsso illuministico e<br />

ricercarne le strutture tradizionalistiche, scivola in un meccanicismo positivistico quando sostiene<br />

l'assoluta prece<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>i fatti (sorgere <strong>de</strong>lla borghesia come realtà economico-sociale) rispetto alle<br />

i<strong>de</strong>e (successivo fondamento e giustificazione i<strong>de</strong>ologica di quella stessa realtà) (V. RODRÍGUEZ<br />

CASADO, La revolución burguesa <strong>de</strong>l XV<strong>III</strong> español in «Arbor», XV<strong>III</strong>, 1951, pp. 5-30; El intento<br />

español <strong>de</strong> «Ilustración cristiana» in «Estudios Americanos», IX, 1955, pp. 141-169), travisando a<br />

fininazionalistici la tesi sostanzialmente valida <strong>de</strong>l Palacio Atard e <strong>de</strong>l Vilar, confermata dal Corona.<br />

Come che sia, non si può non concordare con le parole <strong>de</strong>l Maravall: « Si ...tomamos el burgués<br />

como un tipo humano y no como miembro <strong>de</strong> una clase, tenemos que reconocer que tipológicamente<br />

esos grupos <strong>de</strong> españoles ilustrados pertenecen a la mentalidad <strong>de</strong>l tipo burgués, aunque socialmente<br />

no correspondan al mismo, y tal vez ello se produzca así por contagio i<strong>de</strong>ológico <strong>de</strong> tal mentalidad,<br />

80


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

<strong>de</strong>vono dunque meravigliarci né troppo facilmente attribuirsi a difetti di carattere 277 le affermazioni<br />

apparentemente contraddittorie che appaiono nelle sue poesie, specie in quelle di contenuto etico-<br />

metafisico che stiamo per esaminare. Con estrema facilità si pos sono ritrovare e isolare momenti<br />

poetici o singoli versi in cui appare una visione tragica <strong>de</strong>ll'esistenza umana. Ma se Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

scrive ad esempio<br />

...y el hombre a pa<strong>de</strong>cer nace en la tierra , 278<br />

...y el hombre triste a pa<strong>de</strong>cer nacido , 279<br />

ciò è frutto di un particolare atteggiamento personale <strong>de</strong>l poeta e <strong>de</strong>l pensatore che sa che la vita è<br />

spesso sofferenza e male e che non vuol negarsi a questa esperienza 280 anzi la proietta in un piú vasto<br />

ambito che inclu<strong>de</strong> l'umanità intera. Il che d'altra parte non esclu<strong>de</strong> la dialettica contrapposizione<br />

más que por una <strong>de</strong> terminación socio-estructural » (J. A. MARAVALL, Las ten<strong>de</strong>ncias <strong>de</strong> reforma<br />

política en el siglo XV<strong>III</strong> español in «Revista <strong>de</strong> Occi<strong>de</strong>nte», V, 19 67, p. 60) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

277 Come ad esempio ha fatto il Salinas che ha parlato per Melén<strong>de</strong>z Valdés di « falta <strong>de</strong> empuje<br />

y <strong>de</strong> unidad <strong>de</strong> carácter » , di « vaivén espiritual » (P. SALINAS, Prólogo , cit., p. IX e XLV) e di<br />

una « movilidad que no es el avance justo y rítmico <strong>de</strong> un temperamento seguro, sino la alternativa<br />

da aceleramientos y lentitu<strong>de</strong>s impulsivas » ( ibid. , p. LII) , interpretazione che ha avuto un certo<br />

successo e s'è sviluppata fino all'estremismo di chi ha fatto di Melén<strong>de</strong>z Valdés un « aquejado <strong>de</strong><br />

alteraciones nerviosas » (M. FERNÁNDEZ ALMAGRO, Melén<strong>de</strong>z Valdés, clásico y romántico in<br />

«Clavileño», 26, 1954, p. 7). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

278 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Epístola IV: A un Ministro sobre la beneficencia , in Poesías , p. 203.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

279 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda IX: La noche y la soledad , ibid. , p. 225. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

280 Già nella poesia anacreontica Melén<strong>de</strong>z Valdés aveva accolto e svolto motivi pessimistici suggeriti<br />

dagli stessi mo<strong>de</strong>lli classici come ad esempio la meditazione sul <strong>de</strong>stino irrevocabile di morte<br />

<strong>de</strong>ll'uomo, non senza una accentuata carica di dolore personale: Miraré como un puerto <strong>de</strong> salud en<br />

mis males <strong>de</strong> la tumba el silencio ( Oda XXVI: Del caer <strong>de</strong> las hojas, in Poesías , p. 99) oppure: Ufana<br />

tus venturas celebra ¡oh feliz ave! Que a mí no es dado ¡ay triste! sino llorar mis males. ( Oda LIV:<br />

El canto <strong>de</strong> la alondra , in Poesías , p. 107) Altrove l'accento è posto soprattutto sul motivo <strong>de</strong>lla<br />

partecipazione al male <strong>de</strong>ll'umanità: y hombre los males <strong>de</strong> los hombres siento ( Oda XXX<strong>III</strong>: Que<br />

no son flaqueza la ternura y el llanto , in Poesías , p. 198) el hombre miro en infeliz ca<strong>de</strong>na ( Elegía<br />

IV: De las miserias humanas , in Poesías , p. 251). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

81


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

di affermazioni piú propriamente ottimistiche intorno alla vita: ottimismo che nasce da un diverso<br />

atteggiamento verso l'umana esistenza riconosciuta come un aspetto <strong>de</strong>ll'ordine naturale, ordine in cui<br />

l'uomo è iscritto e che ora si giustifica con un rinvio metafisico. La natura, legata da precisi rapporti<br />

di causa ed effetto nei suoi molteplici aspetti, è spiegata con il riconoscimento di una Causa prima.<br />

Siamo in presenza di quella concezione <strong>de</strong>istica tanto diffusa nel pensiero <strong>de</strong>l secolo e di cui Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés aveva avuto conoscenza anche attraverso un testo poetico, già dal 1778, a lui molto caro: l'<br />

Essay on Man di Pope 281 . Questo accostamento a Pope e al <strong>de</strong>ismo ha il chiaro significato di un<br />

distacco dalla fe<strong>de</strong> cattolica in cui era stato educato, distacco che sostanzialmente, pur tra le molteplici<br />

cautele suggerite dalle circostanze, durerà tutta la vita.<br />

Dio compare frequentemente nella poesia di Melén<strong>de</strong>z Valdés ma non ha mai i caratteri <strong>de</strong>l dio<br />

cattolico. S'osservi che nelle sue poesie non e mai nominato Cristo 282 e non c'è cenno alcuno<br />

<strong>de</strong>lla Madonna e <strong>de</strong>i Santi, <strong>de</strong>i miracoli e <strong>de</strong>i sacramenti <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> cattolica 283 . Gli attributi con<br />

cui si <strong>de</strong>signa Dio sono: Primero Ser, Señor, Jehová, Padre, Ser eterno, Altísimo, Hacedor, Ser<br />

infinito, Fuerte, Omnipotente, Bienhechor, Or<strong>de</strong>nador, Numen, Bueno, Inmutable, Sabio, Po<strong>de</strong>roso,<br />

Todopo<strong>de</strong>roso, Conservador, Causa primera, Provi<strong>de</strong>ncia. Si tratta evi<strong>de</strong>ntemente d'appellativi 284<br />

che s'addicono all'Ente primo <strong>de</strong>i <strong>de</strong>isti, anche se in parte ripresi dalla tradizione biblica, senza però<br />

che compaia un termine specificamente cattolico, riferibile a Cristo, come per esempio Salvatore,<br />

Re<strong>de</strong>ntore, ecc.<br />

281 Cfr. supra p. 21 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

282 Solo nell'epica Oda XXX<strong>III</strong>: La creación o la obra <strong>de</strong> los seis días (J. MELÉNDEZ VALDÉS,<br />

Poesías , pp. 245-248) c'è un breve cenno alla Re<strong>de</strong>nzione ( « a su mismo Autor mi carne unida » )<br />

e a Cristo (il « Deseado » ) ma si può osservare che l'o<strong>de</strong> è un tentativo epico di specifica imitazione<br />

biblica e che d'altra parte il cenno non è sviluppato, anzi è seguito da una generica lo<strong>de</strong> di Dio, visto<br />

nella sublimità <strong>de</strong>lla sua creazione. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

283 Unico esempio di una poesia che contiene un esplicito riferimento a un Sacramento (la<br />

Comunione) è l' Oda a Delio, por su excelente y <strong>de</strong>votísimo Sermón <strong>de</strong>l Sacramento (J. MELÉNDEZ<br />

VALDÉS, Poesías , p. 248), componimento chiaramente occasionale, rivolto a un frate e <strong>de</strong>l resto<br />

mai pubblicato dal poeta. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

284 Il Demerson di fronte a taluni di questi appellativi s'è posto la domanda se Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

appartenesse a qualche loggia massonica ma le ricerche in questa direzione hanno dato esito negativo<br />

(G. DEMERSON, op. cit. , pp. 347-350). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

82


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'influsso <strong>de</strong>l Pope è riscontrabile direttamente sui testi. Ad esempio l' Oda XII: Vanidad <strong>de</strong> las<br />

quejas <strong>de</strong>l hombre contra su Hacedor 285 <strong>de</strong>riva tutti i suoi temi etico-metafisici (primo fra tutti il<br />

concetto di una catena che lega ogni aspetto <strong>de</strong>lla creazione ad un altro in una scala continua che va<br />

da Dio all'ultimo <strong>de</strong>gli esseri) dall' Essay on Man , come bene ha dimostrato il Forcione 286 , anche<br />

se sussistono fra i due poeti differenze che lo stesso Forcione ha saputo porre in evi<strong>de</strong>nza 287 . Dio è<br />

un ordinatore supremo che ha disposto con assoluta saggezza, legandole fra loro, tutte le cose; quindi<br />

è vano e insieme colpevole preten<strong>de</strong>re di varcare il proprio stato, tentare d'uscire dalla condizione in<br />

cui ci si trova, come fa l'uomo quando<br />

...cuenta pi<strong>de</strong><br />

al Hacedor divino<br />

<strong>de</strong> esta fábrica hermosa.<br />

Ma in Melén<strong>de</strong>z, Pope dà la mano a Rousseau: Dio è attinto non solo attraverso un'indagine <strong>de</strong>lla<br />

mente ma attraverso un moto di partecipazione piena <strong>de</strong>l sentiment interieur alle cose: nell' Oda<br />

IV: La presencia <strong>de</strong> Dios 288 egli scrive:<br />

tu inmensidad lo llena<br />

285 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 226-227. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

286 A. FORCIONE, Melén<strong>de</strong>z Valdés and the Essay on Man in «Hispanic Review», XXXIV, 1966,<br />

pp. 291-306. Il lavoro <strong>de</strong>l Forcione supera una prece<strong>de</strong>nte interpretazione che collegava il testo di<br />

Melén<strong>de</strong>z a Pascal (G. M. FESS, Melén<strong>de</strong>z Valdés «Vanidad <strong>de</strong> las quejas <strong>de</strong>l hombre contra su<br />

hacedor» and the Pensée <strong>de</strong> Pascal in «Mo<strong>de</strong>rn Language Notes», XXXIX, 1924, pp. 282-284). (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

287 Fra le più significative: una certa reticenza di Melén<strong>de</strong>z Valdés a seguire fino in fondo Pope nelle<br />

sue argomentazioni intorno al concetto <strong>de</strong>ll'uomo che «serve» le altre creature che formano gli anelli<br />

<strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> catena <strong>de</strong>gli esseri (A. FORCIONE, op. cit. , p. 300); il fatto che, a differenza di Pope,<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés non trae dal sud<strong>de</strong>tto concetto argomenti per sostenere la necessaria differenziazione<br />

<strong>de</strong>gli uomini in classi e gradi distinti ( ibid. , p. 303) (rivelando -aggiungiamo noi- le sue ten<strong>de</strong>nze<br />

umanitarie ed egualitarie); l'assenza in Melén<strong>de</strong>z Valdés <strong>de</strong>l concetto di «amore di sé stesso» come<br />

principio <strong>de</strong>ll'amore sociale, sostituito dal concetto di «comun amor» ( ibid. , p. 304). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

288 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 218. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

83


todo, Señor, y más; <strong>de</strong>l invisible<br />

insecto al elefante,<br />

<strong>de</strong>l átomo al cometa rutilante.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Sono versi che ricordano le parole che Rousseau pone in bocca al Vicario savoiardo quando questi<br />

afferma di ritrovare l'essere creatore « non-seulement dans les cieux qui roulent, dans l'astre qui nous<br />

éclaire; non-seulement dans moi-même, mais dans la brebis qui paît, dans l'oiseau qui vole, dans la<br />

pierre qui tombe, dans la fouille qu'emporte le vent » 289 .<br />

E in un altro passo <strong>de</strong>lla stessa o<strong>de</strong> il fremito religioso appare scaturire dal contatto che il poeta<br />

stabilisce con le cose: sentimento commosso di un rapporto misterioso 290 :<br />

Si entonce al bosque umbrío corro,<br />

en su sombra estás, y allí atesoras<br />

el frescor regalado,<br />

blando alivio a mi espíritu cansado.<br />

Un religioso miedo<br />

mi pecho turba y una voz me grita:<br />

«En este misterioso<br />

silencio mora; adórale humildoso».<br />

Il poeta sente di poter amare Dio soprattutto nell'universo, sua creatura:<br />

Hinche el corazón mío<br />

<strong>de</strong> un ardor celestial, que a cuanto existe<br />

como tú se <strong>de</strong>rrame<br />

y ¡oh Dios <strong>de</strong> amor! en tu universo te ame.<br />

Todos tus hijos somos;<br />

el tártaro, el lapón, el indio rudo,<br />

289 J. J. ROUSSEAU, Emile ou <strong>de</strong> l'éducation , ed. F. et P. RICHARD, Paris, 1957, p. 332. (Si<br />

tratta <strong>de</strong>lla Profesion <strong>de</strong> foi du Vicaire savoyard ). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

290 J. J. ROUSSEAU, Ibid. , p. 335 : « Pénétré <strong>de</strong> mon insuffisance, je ne raisonnerai jamais sur<br />

la nature <strong>de</strong> Dieu, que je n'y sois forcé par le sentiment <strong>de</strong> ses rapports avec moi. Ces raisonnements<br />

son toujours téméraires; un homme sage ne doit s'y livrer qu'en tremblant » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

84


el tostado africano,<br />

es un hombre, es tu imagen y es mi hermano . 291<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Inquieta si presenta la ricerca intorno al problema <strong>de</strong>ll'uomo e <strong>de</strong>l suo <strong>de</strong>stino come in Vanidad <strong>de</strong><br />

las quejas <strong>de</strong>l hombre contra su Hacedor 292 : il fine ultimo <strong>de</strong>lle cose sfugge e sarebbe vana superbia<br />

preten<strong>de</strong>re, sulla base <strong>de</strong>lle conoscenze che abbiamo, ve<strong>de</strong>re l'uomo<br />

en el centro <strong>de</strong> todos colocado.<br />

Ma non potrebbero esistere altre creature in altri pianeti?<br />

¡Hijo <strong>de</strong>l polvo, si elevarla osas,<br />

alza la vista al cielo y ve la esfera<br />

<strong>de</strong> estrellas tachonada,<br />

todas a par hermosas.<br />

¿Es sólo para ti tanta lumbrera?<br />

Acaso cada cual será empleada<br />

en bañar con dorada<br />

llama, como acá el sol, otro gran suelo;<br />

y los que el globo <strong>de</strong> Saturno moran,<br />

tan lejos como tú miran al cielo,<br />

y que tú habitas este punto ignoran . 293<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés sa che la conoscenza umana ha <strong>de</strong>i limiti e che l'universo resta in gran parte un<br />

mistero per l'uomo: per questo si nega a risolutive sicurezze dogmatiche: ci sono piuttosto aspirazioni<br />

sentimentali, impulsi fi<strong>de</strong>istici, talora lampi intuitivi che lo portano a squarciare l'ombra <strong>de</strong>l prevalente<br />

dubbio.<br />

291 Su questo concetto di Dio uguale per tutti e scoperto da tutti nella legge naturale su cui la<br />

religione si fonda, cfr. VOLTAIRE, Poème sur la loi naturelle , I, in Mélanges , ed. J. VAN DE<br />

HEUVEL, Paris, 1961, pp. 275-277, ove fra l'altro sono ricordate fra le creature di Dio cui giunge<br />

eguale il suo messaggio, come nell'o<strong>de</strong> melen<strong>de</strong>ziana, il tartaro, il lappone, il negro. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

292 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 226. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

293 Ibid. , p. 226. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

85


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

S'osservi l' Oda XVI: La noche <strong>de</strong> Invierno 294 : vi domina il motivo <strong>de</strong>ll'abbandono alla fe<strong>de</strong> nel<br />

Dio creatore, sia che s'esprima in interrogazioni retoriche:<br />

¡Señor! ¿Quién sois? ¿quién puso<br />

Sobre un eterno quicio<br />

Con mano omnipotente<br />

Los orbes <strong>de</strong> zafiro?<br />

o in esclamazioni celebrative, non senza turbamenti suggeriti dalla persistente coscienza <strong>de</strong>l mistero:<br />

¡oh altos <strong>de</strong>signios,<br />

qué inmensos bienes causan<br />

por medios no sabidos!<br />

ovvero in piú gioiose e sicure affermazioni:<br />

Doquiera que los ojos<br />

vuelvo, Señor, yo admiro<br />

tu mano <strong>de</strong>rramando<br />

perennes beneficios.<br />

Il tono di inno si ritrova nell' Oda XXI: Inmensidad <strong>de</strong> la naturaleza y bondad inefable <strong>de</strong> su Autor<br />

295 in cui osserviamo gli stessi concetti intorno al mondo concepito come « máquina inmensa » e<br />

agli esseri legati insieme in una scala che va dalla<br />

...bajeza<br />

<strong>de</strong>l primer punto que en la nada empieza<br />

fino al<br />

...grado más cumplido<br />

en tu inefable escala,<br />

294 Ibid. , p. 229. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

295 Ibid. , pp. 233-235. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

86


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

già visti nell'o<strong>de</strong> Vanidad <strong>de</strong> las quejas <strong>de</strong>l hombre contra su Hacedor . La natura, contemplata nella<br />

sua perfezione e bellezza, è una meravigliosa creatura che narra la gloria di Dio anche se l'uomo può,<br />

folle, giungere a disconoscere ciò:<br />

Y en unión todos viven,<br />

y gózanse y se aman;<br />

a tu bondad menesterosos claman,<br />

y <strong>de</strong> ella el bien reciben.<br />

Las tinieblas, la luz, el sol dorado,<br />

el ancho mar, abismo <strong>de</strong> portentos,<br />

el monte al cielo alzado,<br />

el hondo valle, los alados vientos<br />

en místicos concentos,<br />

tu excelso nombre humil<strong>de</strong>s glorifican,<br />

y en himnos mil su gratitud publican.<br />

¡Y el hombre, embrutecido,<br />

o en su furor <strong>de</strong>mente<br />

osa acusarte y tu bondad no siente!<br />

L'uomo dovrebbe invece avvertire la commozione suscitata dall'ordine di tutto il creato che s'apre ai<br />

suoi occhi, anche se costituisce un mistero<br />

que no alcanza a sondar la mente humana.<br />

Il turbamento dinanzi alla potenza di Dio quale appare nella gran<strong>de</strong>zza violenta <strong>de</strong>lla natura,<br />

costituisce il tema <strong>de</strong>ll' Oda X<strong>III</strong>: La tempestad 296 che, come afferma Melén<strong>de</strong>z Valdés stesso,<br />

offrendo l'o<strong>de</strong> all'amico Llaguno y Amírola, « <strong>de</strong>scrive una tempestad en mi enten<strong>de</strong>r <strong>de</strong> un modo<br />

nuevo en nuestra poesía » 297 . Quivi domina una visione biblica <strong>de</strong>lla divinità: Dio è rappresentato<br />

nella sua terribilità e potenza:<br />

Tu eres Señor,...<br />

296 Ibid. , p. 227. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

297 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Llaguno y Amírola , in W. E. COLFORD, op. cit. , p. 345.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

87


...<strong>de</strong> tu carro retumba la ronca rueda,<br />

tu carro es <strong>de</strong> fuego. El trueno,<br />

el trueno otra vez; se acerca<br />

el Señor: su trono en medio<br />

<strong>de</strong> la tempestad asienta.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Suscita terrore e i mortali smarriti lo vedono quasi come un vendicatore terribile <strong>de</strong>lle loro colpe ma<br />

poi la tempesta si scioglie in pioggia fecondatrice e allora gli uomini comprendono la provvi<strong>de</strong>nza<br />

di Dio e levano inni alla sua gloria:<br />

ya, Padre, ya nos indultas,<br />

y el iris <strong>de</strong> paz nos muestras,<br />

en señal <strong>de</strong> la alianza<br />

que has jurado con la tierra.<br />

Esclusivo tono di preghiera ha invece l' Oda XXII: El hombre imperfecto a su perfectísimo autor<br />

298 , preghiera che sgorga dalla coscienza <strong>de</strong>l limite umano di fronte all'infinito di Dio:<br />

Tú, en cuya diestra excelsa valedora<br />

el cielo firme se sustenta, oh Fuerte,<br />

pues sabes <strong>de</strong>l ser mío<br />

la vil flaqueza, me <strong>de</strong>fien<strong>de</strong> pío.<br />

Tú que la inmensa creación alientas,<br />

oh fuente <strong>de</strong> la vida in<strong>de</strong>fectible,<br />

oye mi voz rendida,<br />

pues es muerte ante Ti mi triste vida.<br />

Nell' Oda XV: Al Sol 299 , il sole è <strong>de</strong>finito « lumbrera eterna » , « rey eterno <strong>de</strong> la naturaleza<br />

» , « rey <strong>de</strong> los cielos » , e la sua esaltazione sembra basarsi su una concezione panteistica o, per<br />

lo meno, passa in seconda linea l'aspetto <strong>de</strong>l sole come «creatura» di Dio. È al sole anzi che si <strong>de</strong>ve<br />

l'origine <strong>de</strong>lla bellezza <strong>de</strong>lla natura:<br />

...Y a ti <strong>de</strong>l caos umbrío<br />

298 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 235. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

299 Ibid. , p. 228. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

88


<strong>de</strong>bió el salir la tierra tan hermosa . 300<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

La sua potenza opera per proprio conto e attraverso essa sembra manifestarsi simbolicamente il<br />

nascosto e misterioso potere di Dio. Il sole è<br />

...símbolo glorioso<br />

<strong>de</strong>l Excelso.<br />

Qui si è vicini a un concetto spinoziano di «Deus sive Natura», natura cioè come immagine <strong>de</strong>llo<br />

spirito divino 301 .<br />

Né diverso è in Melén<strong>de</strong>z il concetto <strong>de</strong>lla luna ( Oda XXV: A la luna ), 302<br />

plácida reina <strong>de</strong> la noche umbrosa,<br />

concepita come sorella <strong>de</strong>l sole, divina nella sua bellezza e potenza consolatrice <strong>de</strong>lla natura e <strong>de</strong>gli<br />

uomini. Aporie e posizioni i<strong>de</strong>ologiche contradditorie a volte affiorano in altri temi come quello <strong>de</strong>lla<br />

condizione primigenia <strong>de</strong>ll'uomo: residui evi<strong>de</strong>nti <strong>de</strong>lla cristiana concezione <strong>de</strong>l peccato originale si<br />

trovano ad esempio nella già citata o<strong>de</strong> Vanidad <strong>de</strong> las quejas <strong>de</strong>l hombre contra su Hacedor dove<br />

si afferma che nell'uomo:<br />

por el primer pecado<br />

su pecho está en dos bandos dividido;<br />

el apetito arrastra por la tierra<br />

cual humil<strong>de</strong> réptil y el atrevido<br />

300 Ibid. , p. 228. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

301 Su questo concetto di divinità <strong>de</strong>lla natura che da Spinoza si diffon<strong>de</strong> nel pensiero settecentesco,<br />

cfr. E. CASSIRER, op. cit. , p. 88 ss. Per le implicazioni materialistiche <strong>de</strong>l concetto, specie in<br />

d'Holbach e Di<strong>de</strong>rot, cfr. P. ROSSI, Prefazione a D. DIDEROT, Opere filosofiche , cit., pp. 9-12.<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés è tuttavia più vicino a posizioni eclettiche quali quelle che poté trovare nel pensiero<br />

di Bonnet di cui egli posse<strong>de</strong>va le opere (Ch. BONNET, Oeuvres d'histoire naturelle et <strong>de</strong> philosophie ,<br />

Neuchâtel, 1779, 18 voll.) (G. DEMERSON, op. cit. , p. 63). Sul Bonnet, vedi: R. SAVIOZ, La<br />

philosophie <strong>de</strong> Ch. Bonnet <strong>de</strong> Genève , Paris, 1948. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

302 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 237. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

89


ánimo al cielo mismo pone guerra , 303<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

oppure nell' Oda XXX<strong>III</strong>: La creación o la obra <strong>de</strong> los seis días 304 dove Melén<strong>de</strong>z Valdés parla<br />

<strong>de</strong>lla creazione di Adamo e Eva, <strong>de</strong>lla loro colpa e <strong>de</strong>lla loro cacciata dall'E<strong>de</strong>n che rese necessaria la<br />

re<strong>de</strong>nzione, mentre poi altrove si trova l'i<strong>de</strong>a di una originale innocenza <strong>de</strong>ll'uomo non macchiata dal<br />

peccato originale ma piuttosto da una corruzione intervenuta ad opera <strong>de</strong>lla società, i<strong>de</strong>a chiaramente<br />

<strong>de</strong>rivata dal pensiero illuministico e in particolare da J. J. Rousseau 305 . Per esempio la <strong>de</strong>scrizione<br />

ch'egli fa nell' Epístola V: A Candamo 306 <strong>de</strong>gli indios d'America che sono ancora « inocentes » e<br />

dove si trovano « abrigadas las virtu<strong>de</strong>s » e ingenere la sua visione rousseauiana <strong>de</strong>lla vita primitiva<br />

di fronte ai difetti <strong>de</strong><br />

la sociedad, fecunda engendradora<br />

<strong>de</strong> culpas 307 ,<br />

rivela che sul problema Melén<strong>de</strong>z ha avuto incertezze ed è passato attraverso diverse fasi di pensiero.<br />

Non meravigli la nostra insistenza sulla problematica filosofica di Melén<strong>de</strong>z poiché essa ci appare<br />

utile non soltanto ai fini di una piú precisa caratterizzazione <strong>de</strong>lla sua personalità nell'ambito <strong>de</strong>lla<br />

cultura spagnola <strong>de</strong>l Settecento ma ai fini stessi <strong>de</strong>l riconoscimento <strong>de</strong>ll'individualità di questa sua<br />

poesia che da un travaglio essenzialmente i<strong>de</strong>ologico pren<strong>de</strong> le mosse e si realizza per via di una<br />

situazione spirituale essenzialmente dialettica.<br />

Questo appunto avviene per il tema <strong>de</strong>lla celebrazione di Dio la cui i<strong>de</strong>a, come abbiamo visto, non<br />

scaturisce da una fe<strong>de</strong> certa nella rivelazione ma che per Melén<strong>de</strong>z Valdés si configura in quella di<br />

un Essere la cui esistenza viene supposta attraverso l'osservazio ne e l'ammirazione <strong>de</strong>ll'ordine stesso<br />

<strong>de</strong>lla Natura ma al quale egli non riesce a riconoscere un valore di Persona, anche se lo cerca e l'invoca.<br />

303 Ibid. , pp. 226-227. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

304 Ibid. , pp. 245-248. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

305 Sulla problematica sorta nell'Illuminismo intorno al tema <strong>de</strong>l peccato originale e <strong>de</strong>ll'innocenza<br />

turbata dall'influsso <strong>de</strong>lla società, cfr. E. CASSIRER, op. cit. , p. 195 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

306 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 204-205. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

307 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Discurso II: El hombre fue criado para la virtud y sólo halla su<br />

felicidad en practicarla , in Poesías , p. 258. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

90


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Dio resta davvero un Essere incomprensibile ( Oda V<strong>III</strong>: Al Ser incomprensibile <strong>de</strong> Dios ) 308 . Per<br />

il poeta questo Essere è insieme « patente y escondido » , è per lui un Ente<br />

que adoro, mas no entiendo.<br />

Egli lo cerca con l'ansia di chi brama conoscerlo:<br />

¿Quién eres? ¿Dón<strong>de</strong> estás? ¿No me respon<strong>de</strong>s?<br />

e tutto il creato, ammonendolo:<br />

contempla -dice- adora, admira y ruega<br />

y gózame escondido.<br />

Il mistero prevale sulla certezza e la religiosità nasce dal senso stesso <strong>de</strong>l mistero:<br />

Yo, así, abismado en tanta maravilla,<br />

con miedo reverente<br />

ceso y humil<strong>de</strong> inclino la rodilla<br />

y la <strong>de</strong>vota frente.<br />

La me<strong>de</strong>sima situazione appare nel Discurso <strong>III</strong>: Or<strong>de</strong>n <strong>de</strong>l universo y ca<strong>de</strong>na admirable <strong>de</strong> sus<br />

seres 309 ove l' « or<strong>de</strong>nada fábrica » <strong>de</strong>lla « gran Naturaleza » si presenta prodotta dal « Gran Ser<br />

» : una catena meravigliosa di creature che sono l'una causa ed effetto <strong>de</strong>ll'altra:<br />

Nada hay que no sea efecto y juntamente<br />

causa no sea;<br />

e i cui elementi<br />

...el Bueno, el Inmutable,<br />

el Po<strong>de</strong>roso, el Sabio, cuanto hiciera,<br />

308 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 222-223. Sull'incomprensibilità di Dio, cfr. J. J.<br />

ROUSSEAU, Émile , cit., p. 335 : « J'aperçois Dieu partout dans ses oeuvres; je le sens en moi, je le<br />

vois tout autour <strong>de</strong> moi; mais sitôt que je veux le contempler en lui-même, sitôt que je veux chercher<br />

où il est, ce qu'il est, quelle est sa substance, il m'échappe et mon esprit troublé n'aperçoit plus rien<br />

» . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

309 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 259-262. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

91


lo enlazó en nudo y or<strong>de</strong>n inefable<br />

mentre<br />

...a cada ser ha dado<br />

virtud con relación al su alto objeto.<br />

Sentimenti d'umile <strong>de</strong>vozione <strong>de</strong>vono accompagnare la meditazione <strong>de</strong>ll'uomo:<br />

Mientras más lo medito, más me admiro:<br />

la mente en calcular se <strong>de</strong>svanece,<br />

y entre horror santo ciego me retiro.<br />

Anche qui appare il senso <strong>de</strong>l mistero e il riverente chinare la fronte davanti ad esso:<br />

Doquier te vuelvas, por doquier que fueres,<br />

un or<strong>de</strong>n has <strong>de</strong> hallar; pero abarcarle<br />

jamás, jamás con la razón esperes<br />

...¡qué asombroso<br />

el universo es! oh ¡quién pudiera<br />

lince indagar su abismo tenebroso!<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

E se c'è la lo<strong>de</strong> per colui che tanto è penetrato nel regno <strong>de</strong>lla natura, il gran<strong>de</strong> Buffon, c'è la piena<br />

coscienza <strong>de</strong>l limite che s'oppone a ogni uomo:<br />

¡Qué <strong>de</strong> misterios, un misterio ofrece!<br />

¿Dón<strong>de</strong> se obra esta unión? ¿Cuándo? ¿Al formarse<br />

el hombre? y ¿cómo con su fin fenece?<br />

La natura è un meccanismo perfetto ma è lecito dubitare sia stato creato solo per gli uomini <strong>de</strong>lla terra.<br />

Il fine ultimo <strong>de</strong>lla creazione resta misterioso:<br />

...todo dirigido<br />

por una sola ley y acaso en ellos<br />

millones <strong>de</strong> entes... ¿dón<strong>de</strong> voy perdido?<br />

Mas ¿qué? ¿El gran Ser no es po<strong>de</strong>roso a hacellos?<br />

¿Es <strong>de</strong> su saber sumo acaso indigno?<br />

¿A qué ese cuento <strong>de</strong> luceros bellos?<br />

92


¿Sólo a la tierra don tan peregrino,<br />

inexausto fulgor?<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'uomo cerca disperatamente il fine ultimo <strong>de</strong>lle cose ma <strong>de</strong>ve ce<strong>de</strong>re di fronte a ciò che è piú<br />

gran<strong>de</strong> di lui: c'è una poesia [ Oda XV<strong>III</strong>: A las estrellas 310 ] in cui Melén<strong>de</strong>z Valdés si immagina<br />

in una vera e propria situazione cosmica: unito a una cometa, egli finge di trascorrere per i cieli a<br />

scoprire al di là <strong>de</strong>l nostro gli infiniti mondi <strong>de</strong>lla creazione, sempre in cerca <strong>de</strong>l más allá e senza<br />

mai trovare l'ultimo termine:<br />

¡Ah! siempre inmensurable<br />

al hombre agobiará naturaleza,<br />

abismado en su mísera bajeza.<br />

Di fronte alla palese impossibilità, il poeta lascerà il suo vano errore e si prostrerà davanti al mistero:<br />

...un religioso miedo<br />

mi pecho turba y una voz me grita:<br />

«En este misterioso<br />

silencio mora: adórale humildoso» . 311<br />

Non c'è, come sarà poi per i romantici, la voluptas <strong>de</strong>l mistero ma piuttosto -frenata l'ansia <strong>de</strong>lla<br />

ricerca- questo atteggiamento d'umiltà e rinuncia 312 , questo saggio riconoscimento <strong>de</strong>l proprio limite<br />

che costituisce in fondo l'aspetto piú puro e vero <strong>de</strong>lla religiosità <strong>de</strong>l poeta. Ed è questa la non ultima<br />

ragione per cui in questa composizione Melén<strong>de</strong>z Valdés, nella sua trepida commozione davanti al<br />

mistero, raggiunge alti accenti di poesia.<br />

L'accettazione, con sentimentale e religiosa partecipazione, <strong>de</strong>ll'i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>l mistero che ci sembra<br />

costituire il punto d'arrivo <strong>de</strong>lla meditazione metafisica di Melén<strong>de</strong>z Valdés, è anche accettazione forte<br />

e consapevole <strong>de</strong>lle contraddizioni <strong>de</strong>lla vita. Ne nasce un altro momento <strong>de</strong>lla poesia melen<strong>de</strong>ziana<br />

caratterizzato da un piú raccolto e personale lirismo il quale trova occasione di spunti e suggerimenti<br />

letterari nel contatto fecondo che il poeta estremegno ebbe con il canto innovatore e al suo tempo<br />

310 Ibid. , pp. 230-231. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

311 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda IV: La presencia <strong>de</strong> Dios , in Poesías , p. 218. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

312 Cfr. su questo tema: VOLTAIRE, Âme , in Dictionnaire philosophique , cit., p. 15 , ove si parla<br />

<strong>de</strong>l « humble doute » e <strong>de</strong>l « humble soumission du philosophe » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

93


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

tanto diffuso e celebrato <strong>de</strong>ll'inglese Young. Già la tematica anacreontea aveva con dotto il poeta a<br />

meditare sulla morte e sulla brevità <strong>de</strong>lla gioi a giovanile ridotta davvero a<br />

un instante, una sombra<br />

que al mirar <strong>de</strong>sparece , 313<br />

ma l'incontro con Young ha ben altra profondità e portata. Esso risale a poco prima <strong>de</strong>l 1776 quando<br />

egli ne fece un cenno preciso a Jovellanos 314 ; all'influsso <strong>de</strong> The Night Thougts si <strong>de</strong>ve con tutta<br />

probabilità la composizione di una <strong>de</strong>lle opere perdute, quel Tristemio che consisteva in « diálogos<br />

lúgubres » suggeriti dalla morte <strong>de</strong>l padre 315 . Ma a parte questo giovanile influsso, numerosi<br />

altri esempi si possono apportare avvertendo tuttavia che l'influenza non fu diretta. Il Demerson ha<br />

dimostrato infatti 316 che l'influsso avvenne attraverso la traduzione francese di Le Tourneur il che è<br />

da tener presente perché Le Tourneur tradusse con estrema libertà il testo inglese e soprattutto mirò a<br />

sopirne il carattere religioso confessionale 317 . Melén<strong>de</strong>z Valdés ne raccolse soprattutto la novità <strong>de</strong>l<br />

nuovo gusto patetico-notturno e l'invito alla personale solitaria meditazione su temi gravi.<br />

Il <strong>de</strong>stino certo <strong>de</strong>ll'uomo è la morte: su di essa e sulla « espantable eternidad » il poeta medita<br />

quando gli viene a mancare il fratello Stefano in una elegia che rievoca anche le morti <strong>de</strong>l padre e<br />

313 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda V: De la primavera , in Poesías , p. 94. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

314 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Carta a Jovellanos <strong>de</strong>l 24 <strong>de</strong> Agosto <strong>de</strong> 1776 , in Poesías , p. 75. Cfr.<br />

anche E. A. PEERS, The influence of Young and Gray in Spain in «Mo<strong>de</strong>rn Language Review», XXI,<br />

1926, pp. 408-418. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

315 G. DEMERSON, op. cit. , p. 445. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

316 Ibid. , pp. 466-470. Nella biblioteca di Melén<strong>de</strong>z Valdés si trovavano Les Nuits tradotte appunto<br />

dal Le Tourneur, nell'ed. di Parigi <strong>de</strong>l 1770 in 2 voll. (G. DEMERSON, op. cit. , p. 77). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

317 M. LE TOURNEUR, Discours préliminaire , in Les Nuits d'Young , Paris, <strong>III</strong> (1794), I, p. 48 :<br />

« M'etant proposé pour but, comme je l'ai <strong>de</strong>jà dit, <strong>de</strong> faire <strong>de</strong> cette traduction un ouvrage qui pût<br />

trouver une place dans notre littérature, j'ai encore jetté à la fin <strong>de</strong> chaque Nuit (per dare una i<strong>de</strong>a<br />

di questo rifacimento noteremo che le nove Nights originali diventano ventiquattro Nuits ) tous les<br />

morceaux, tous les passages qui appartenoient uniquement à la théologie et aux dogmes particuliers<br />

<strong>de</strong> la revélation, et j'ai choisi ce qui étoit d'une morale plus universelle, comme l'existence <strong>de</strong> Dieu<br />

et l'immortalité <strong>de</strong> l'âme » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

94


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

<strong>de</strong>lla madre 318 : siamo in presenza piú che altro di una esercitazione poetica in cui compare già il<br />

tema <strong>de</strong>lla notte, ispiratrice <strong>de</strong>l suo canto di dolore é, insieme, compagna <strong>de</strong>l poeta solitario. Nella II<br />

elegia <strong>de</strong>dicata allo stesso tema 319 e che <strong>de</strong>lla prima è in gran parte un rifacimento stilisticamente piú<br />

curato, s'aggiunge una piú ampia meditazione sul dolore universale:<br />

¿Hay algo estable acaso acá en la tierra,<br />

en esta estéril tierra? La ventura,<br />

¿do la hallarán los míseros mortales?<br />

Todo acá abajo es llanto, todo frágil,<br />

todo instable y caduco, y la miseria<br />

fijo su asiento para siempre tiene,<br />

<strong>de</strong> los cuidados y <strong>de</strong>l dolor seguida.<br />

Anche altrove 320 il tema <strong>de</strong>lla notte serve da sfondo al dolore solitario e alle lagrime <strong>de</strong>l poeta e<br />

si svolge insieme al motivo <strong>de</strong>lla capacità di conforto di essa ( « piadosa noche » ), quasi in una<br />

possibilità di partecipazione umana alle riflessioni e meditazioni tristi <strong>de</strong>l poeta 321 .<br />

Apertamente ispirata ai modi poetici di Young ma non senza influsso di fray Luis <strong>de</strong> León 322 è l'<br />

Oda IX: La noche y la soledad 323 ove il tema <strong>de</strong>lla solitudine contemplativa notturna (polemicamente<br />

318 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Elegía I: La muerte <strong>de</strong> mi hermano D. Esteban , in Poesías y cartas<br />

inéditas , ed. M. SERRANO Y SANZ, op. cit. , pp. 267-271. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

319 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Elegía II , ibid. , pp. 271-273. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

320 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda XXIV: A la mañana en mi <strong>de</strong>samparo y orfandad , in Poesías ,<br />

p. 193. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

321 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Romance XL: Los suspiros <strong>de</strong> un proscrito , in Poesías , p. 154, e<br />

Discurso I: La <strong>de</strong>spedida <strong>de</strong>l anciano , ibid. , p. 255. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

322 Cfr. specialmente le odi V<strong>III</strong> ( Noche serena ) e X ( A Felipe Ruiz ). Per l'influsso esercitato<br />

da fray Luis <strong>de</strong> León, cfr. W. ATKINSON, Luis <strong>de</strong> León in Eighteenth Century Poetry in «Revue<br />

Hispanique», LXXXI (II part), 1933, pp. 363-376, specie pp. 363-368. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

323 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 223. Intorno a questa poesia vedi anche: J. M. COSSÍO,<br />

Un dato <strong>de</strong> la fortuna <strong>de</strong> las Noches <strong>de</strong> Young en España in «Boletín <strong>de</strong> la <strong>Biblioteca</strong> Menén<strong>de</strong>z<br />

Pelayo», V, 1923, pp. 344-345. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

95


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

contrapposto a quello <strong>de</strong>lla miseria morale <strong>de</strong>l mondo) si svolge in quello <strong>de</strong>lla virtú che lo spirito<br />

attinge distaccandosi dal mondo:<br />

¡Ay! la virtud divina<br />

que <strong>de</strong>l vil suelo excelso le levanta<br />

sólo la <strong>de</strong>be a ti, soledad santa.<br />

¡Oh noche! ¡oh, soledad! en vuestro seno<br />

sólo hallo el bien y en libertad me miro.<br />

Parimenti ne El invierno es el tiempo <strong>de</strong> la meditación 324 gli influssi di Young si mescolano a quelli<br />

di Luis <strong>de</strong> León, intorno al tema <strong>de</strong>lla fuga <strong>de</strong>l tempo e <strong>de</strong>ll'approssimarsi <strong>de</strong>lla morte. L'uomo non<br />

è se non un essere che corre verso il sepolcro secondo una generale inesorabile legge che governa<br />

l'intero universo. Cosí anche nella natura tutte le apparenti contraddizioni si possono spiegare in un<br />

disegno provvi<strong>de</strong>nziale che sfugge alla nostra limitata comprensione: solo nell'eternità <strong>de</strong>l cielo sarà<br />

possibile uscire dall'ombra <strong>de</strong>ll'ignoranza e <strong>de</strong>ll'infelicità:<br />

allí, en su luz clarísima embriagado,<br />

hallaré el bien que en el lloroso suelo<br />

busqué, ciego, <strong>de</strong> sombras fascinado.<br />

Un accento di piú profondo e struggente dolore personale hanno le due elegie El melancólico<br />

a Jovino e De mi vida 325 dove il poeta, sommerso dal dolore, è portato ad universalizzarlo e a<br />

concepire come sfondo <strong>de</strong>ll'esistenza, un « fastidio universal » che sarebbe errato confon<strong>de</strong>re con il<br />

dolore cosmico <strong>de</strong>i romantici perché esso è soprattutto attribuito agli errori <strong>de</strong>gli uomini che non si<br />

sanno governare con la retta ragione e cedono alla violenza di contrastanti passioni:<br />

así el hombre infelice <strong>de</strong>vanea,<br />

sin que jamás el justo medio acierte;<br />

y el mal <strong>de</strong> todos lados le ro<strong>de</strong>a,<br />

hasta que da por término en la muerte.<br />

324 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Oda II , in Poesías , pp. 216-217. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

325 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Elegía II: El melancólico a Jovino , in Poesías , p. 250; Elegía <strong>III</strong>,<br />

De mi vida , ibid. , p. 251. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

96


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Eppure il saper contemplare il male tanto gran<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla vita umana è già un sollievo: di <strong>de</strong>lusione in<br />

<strong>de</strong>lusione, d'amarezza in amarezza il poeta ha conquistato una visione piú chiara <strong>de</strong>lla realtà <strong>de</strong>lla<br />

vita: gli inganni <strong>de</strong>lla gioventú sono ormai lontani e la verità ancor che triste ha una sua forza:<br />

el daño universal mi propia pena<br />

me hizo, luna, olvidar: miro a mi hermano,<br />

al hombre miro en infeliz ca<strong>de</strong>na,<br />

y aunque grave mi mal, ya me es liviano.<br />

Che resta all'uomo? Solo la ricerca <strong>de</strong>lle virtú che può aprirgli la speranza di una nuova vita, tutta<br />

spirituale, staccata dal mondo ( De mis combates ) 326 . È questo un motivo che s'accentuerà sempre<br />

piú nella produzione di Melén<strong>de</strong>z Valdés per raggiungere l'apice nell'ultima sua produzione, quando<br />

il valore morale personalmente attinto costituirà l'unica ricerca <strong>de</strong>l poeta. Ma in genere sussiste un<br />

atteggiamento dialettico: il contrappunto fra una concezione <strong>de</strong>istica e ottimistica <strong>de</strong>ll'esistenza legata<br />

al concetto di un ordine e di un'armonia, come abbiamo visto, voluti dall'Essere creatore <strong>de</strong>l tutto<br />

e una concezione pessimistica <strong>de</strong>rivata dall'osservazione <strong>de</strong>i nostri limiti, <strong>de</strong>l male generale, <strong>de</strong>lle<br />

circostanze stesse <strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>l poeta.<br />

La consapevolezza che la vita umana non è necessariamente che una mescolanza di sofferenza e<br />

di gioia costituisce il tema <strong>de</strong>ll' Oda L: La penas y los gustos forman, mezclados, la tela <strong>de</strong> la vida<br />

327 , mentre nell' Oda <strong>III</strong>: El sufrimiento hace los males lleva<strong>de</strong>ros 328 , esso sembra confermato da<br />

una i<strong>de</strong>a di fato che non ammette repliche da parte <strong>de</strong>ll'uomo se non quella di stringersi alla propria<br />

sofferenza:<br />

...en or<strong>de</strong>n inmutable<br />

los casos ruedan <strong>de</strong> la vida humana,<br />

y el hado inexorable<br />

ya tiene <strong>de</strong>cidida<br />

tu fausto vuelo o tu infeliz caída.<br />

Del más rudo tormento<br />

326 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Elegía V: De mis combates , in Poesías , pp. 252-253. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

327 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 105-106. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

328 Ibid. , pp. 184-185. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

97


emedio es celestial el sufrimiento.<br />

Il ca<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lle foglie in autunno è contemplato come<br />

símbolo fugitivo<br />

<strong>de</strong>l mundanal contento<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

nell' Oda XXVI: Del caer <strong>de</strong> las hojas 329 e presagio di quella che sarà la triste vecchiaia <strong>de</strong>l poeta,<br />

priva oramai di piaceri e sospirante, come rimedio ai propri mali, il silenzio <strong>de</strong>lla tomba. E la caduta<br />

di un albero è <strong>de</strong>scritta con affettuosa partecipazione al dramma <strong>de</strong>lla natura ma è assunta come<br />

immagine di quella che è la vita umana:<br />

¡qué es la vida<br />

si los árboles acaban! 330<br />

Nell' Oda LV: A Anfriso 331 il poeta ricorda<br />

<strong>de</strong>l hado y <strong>de</strong> los hombres<br />

los criminales tiros,<br />

mentre nel Romance XXVII: El otoño <strong>de</strong> la vida 332 l'età matura è guardata come l'unica epoca di<br />

pace nella vita umana, allorché -sopite le passioni- la ragione s'alza sopra i <strong>de</strong>sengaños anche se<br />

breve e veloce è il corso <strong>de</strong>ll'esistenza:<br />

que el tiempo vuela, la vida<br />

es un vapor insensible<br />

e dopo il fugace autunno<br />

...la muerte y la tumba<br />

serán nuestro eterno eclipse.<br />

329 Ibid. , p. 99. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

330 Ibid. , pp. 133-134. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

331 Ibid. , pp. 107-108. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

332 Ibid. , pp. 145-146. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

98


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Il senso <strong>de</strong>lla vanità <strong>de</strong>lle cose terrene è pure espresso nella Silva XI: Mi vuelta al campo 333 :<br />

Se abisman nuestros breves días<br />

en la noche <strong>de</strong>l tiempo; así la gloria,<br />

el alto po<strong>de</strong>río,<br />

la ominosa riqueza<br />

y lumbre <strong>de</strong> belleza<br />

do ciego corre juventud liviana,<br />

pasan cual sombra vana,<br />

sólo dolor <strong>de</strong>jando en la memoria.<br />

Aggiungansi, nell'esperienza diretta <strong>de</strong>l poeta, le <strong>de</strong>lusioni che gli causarono la sua carriera di<br />

magistrato e di uomo politico [ Mis <strong>de</strong>sengaños 334 , El náufrago 335 ] e si compren<strong>de</strong>rà come il<br />

poeta è pervenuto alla convinzione che alle ferite sentimentali e al dolore che è condanna comune<br />

per tutti gli uomini c'è un'unica via d'uscita: la forza di resistere moralmente al proprio <strong>de</strong>stino. Nel<br />

Prólogo <strong>de</strong> Nimes , poco prima di morire, Melén<strong>de</strong>z Valdés scriveva: « Mis libros, mis reflexiones<br />

y trabajos me han enseñado a llevar mis <strong>de</strong>sgracias con un ánimo igual, sin abatirme, ni <strong>de</strong>smayar en<br />

ellas » 336 . E quasi tutti gli ultimi canti composti in esilio s'ispirano a questo tema. Così l' Oda IX:<br />

A la fortuna 337 scritta nel Sud <strong>de</strong>lla Francia in uno <strong>de</strong>i primi luoghi di soggiorno <strong>de</strong>l profugo 338 ,<br />

esalta la propria giustizia contro la fortuna:<br />

El justo, firme en su opinión, seguro<br />

<strong>de</strong> su conciencia, reirá a la suerte.<br />

Miedo, amenaza, inútiles asaltan<br />

su ánimo fuerte.<br />

333 Ibid. , pp. 173-174. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

334 Ibid. , p. 155. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

335 Ibid. , p. 153. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

336 Ibid. , p. 90. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

337 Ibid. , p. 186. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

338 L'o<strong>de</strong> contiene un chiaro cenno alla Garonna e <strong>de</strong>ve risalire agli anni 1813-1814 (cfr. G.<br />

DEMERSON, op. cit. , p. 403). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

99


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

In un'altra composizione dove pure c'è chiaro un cenno al « crudo <strong>de</strong>stierro » , l' Oda LVII: De mi<br />

suerte 339 , la fierezza che nasce dalla virtú praticata s'innalza sull'infelicità ed è di conforto nell'attes<br />

a <strong>de</strong>lla morte.<br />

Una rassegna <strong>de</strong>lla propria vita è il Romance XLI: Mis <strong>de</strong>sengaños 340 : vi si vanificano in sogno<br />

e illusio ne tutte le esperienze; resta solo quella <strong>de</strong>lla virtú:<br />

La virtud adoro y corro<br />

tras su celestial hechizo.<br />

Mi ilusión es su consuelo,<br />

el <strong>de</strong>sengaño un martirio;<br />

más quiero soñar virtu<strong>de</strong>s<br />

que ver y llorar <strong>de</strong>litos.<br />

Ni busco ni huyo los hombres,<br />

pero mi trato es conmigo<br />

Trabajo en hacerme bueno,<br />

busco con ánimo sencillo<br />

la verdad y para hallarla<br />

Naturaleza es mi libro.<br />

Riflessioni sulla propria vita, sui vizi morali <strong>de</strong>ll'umanità, sui guai provocati dallo scatenarsi <strong>de</strong>lle<br />

passioni, prime fra tutte quelle che conducono i popoli alle guerre, costituiscono i temi <strong>de</strong>lla già<br />

accennata Elegía IV: De las miserias humanas 341 ove cosí si sintetizza la condizione <strong>de</strong>ll'uomo:<br />

Y el mortal ciego, cuya excelsa mente<br />

sublimarse <strong>de</strong>biera en raudo vuelo<br />

sobre el trono <strong>de</strong>l sol resplan<strong>de</strong>ciente,<br />

y allí fijar en el confín <strong>de</strong>l cielo<br />

su mansión inmortal, siempre en llorosa<br />

pena, en mísero afán gime en el suelo,<br />

339 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 108. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

340 Ibid. , pp. 155-156. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

341 Ibid. , p. 251. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

100


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

mentre un invito alla saggezza è nell' Oda XXIX: Que es locura engolfarse en proyectos y empresas<br />

<strong>de</strong>smedidas, siendo la vida tan breve y tan incierta 342 : saggezza che si misura nel saper vivere<br />

disprezzando tutto quanto non possiamo eternare ma anzi dovremo la sciare con la morte:<br />

todo, cuando ominoso<br />

te hun<strong>de</strong> en la tumba inexorable el hado,<br />

lo <strong>de</strong>jarás lloroso,<br />

sólo ¡ay <strong>de</strong>sventurado!<br />

<strong>de</strong> un lienzo vil tu cuerpo ro<strong>de</strong>ado,<br />

accettando di vivere con pru<strong>de</strong>nza il presente, limitando le nostre speranze. In effetti la felicità sta in<br />

noi, nel nostro saper go<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lle piccole cose che la natura ci offre [ Oda XXXII: Que la felicidad<br />

está en nosotros mismos 343 ], persino <strong>de</strong>lle lagrime, quando esse ci sono di sfogo. Il male sta in noi,<br />

que nosotros labramos, no las cosas,<br />

si bien lo estimas, nuestros crudos males 344 .<br />

La pace che tutti gli uomini vanno cercando, errando il cammino, si può ottenere [ Oda VII: De la<br />

verda<strong>de</strong>ra paz 345 ]<br />

...sólo en la pura<br />

conciencia, <strong>de</strong> esperanzas y temores<br />

altamente segura,<br />

que ni bienes mayores<br />

anhela, ni <strong>de</strong>l aula los favores;<br />

mas consigo contenta<br />

en grata y no envidiada medianía,<br />

342 Ibid. , p. 196. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

343 Ibid. , pp. 197-198. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

344 J. J. ROUSSEAU, Émile cit., p. 342 : « Homme, ne cherche plus l'auteur du mal; cet auteur<br />

c'est toi-même... Le mal particulier n'est que dans le sentiment <strong>de</strong> l'être qui souffre; et ce sentiment<br />

l'homme ne l'a pas reçu <strong>de</strong> la nature, il se l'est donné » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

345 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 222. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

101


a su <strong>de</strong>ber atenta<br />

sólo en el Señor fía,<br />

y veces mil le ensalza cada día 346 .<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

La composizione che ci appare, intorno a questa tematica etico-metafisica, piú complessa e<br />

completa è il lungo Discurso II: El hombre fue criado por la virtud y sólo halla su felicidad en<br />

practicarla 347 . Qui abbiamo la tradizionale cristiana distinzione fra anima e corpo accettata <strong>de</strong>l resto<br />

dallo stesso Rousseau: gli istinti e le passioni possono trascinare l'anima a un vivere solo irrazionale,<br />

dietro « la aparencia vana <strong>de</strong>l placer » . Anzi la mente può essere soggiogata da queste passioni<br />

che finiscono con l'asservirla e dominarla completamente: cosí Melén<strong>de</strong>z Valdés spiega l'ansia <strong>de</strong>gli<br />

uomini verso la ricchezza, la gloria oppure una tranquillità che è solo torpido ozio, o verso gli studi<br />

vuoi <strong>de</strong>lla scienza, vuoi <strong>de</strong>lla storia, in una ansiosa ricerca che ha smarrito il vero senso <strong>de</strong>lle cose<br />

e finisce pertanto nel nulla:<br />

¿Qué es tanto afán al cabo? Amigo, nada.<br />

La vera vita è quella che si trascorre nell'esercizio <strong>de</strong>lla virtú, non riducendosi a passioni terrene, nelle<br />

quali gli uomini s'immergono invece, riuscendo inferiori alle stesse bestie che almeno sono governate<br />

dall'istinto. Ed è questa ricerca <strong>de</strong>lla virtú l'unica che può vincere la nostra ansia ed inquietudine e<br />

può avvicinarci alle sorgenti <strong>de</strong>l nostro essere, il supremo Hacedor.<br />

346 J. J. ROUSSEAU, Émile cit., p. 348 : « Être <strong>de</strong>s êtres, je suis parce que tu es; c'est m'élever à<br />

ma source que <strong>de</strong> te méditer sans cesse. Le plus digne usage <strong>de</strong> ma raison est <strong>de</strong> s'anéantir <strong>de</strong>vant<br />

toi; c'est mon, ravissement d'esprit, c'est le charme <strong>de</strong> ma faiblesse, <strong>de</strong> me sentir accablé <strong>de</strong> ta<br />

gran<strong>de</strong>ur... En suivant toujours ma métho<strong>de</strong>, je ne tire point ces règles <strong>de</strong>s principes d'une haute<br />

philosophie, mais je les trouve au fond <strong>de</strong> mon coeur écrites par la nature en caractères ineffaçables.<br />

Je n'ai qu'à me consulter sur ce que le veux faire: tout ce que je sens être bien est bien, tout ce que<br />

je sens être mal est mal: le meilleur <strong>de</strong> tous les casuistes est la conscience » ; e piú avanti (pp.<br />

354-355) : « Conscience! Conscience! instinct divin, immortelle et céleste voix; gui<strong>de</strong> assuré d'un<br />

être ignorant et borné, mais intelligent et libre; juge infaillibile du bien et du mal, qui rends l'homme<br />

semblable à Dieu! c'est toi qui fais l'excellence <strong>de</strong> sa nature et la moralité <strong>de</strong> ses actions; sans toi je<br />

ne sens rien en moi qui m'élève au-<strong>de</strong>ssus <strong>de</strong>s bêtes, que le triste privilège <strong>de</strong> m'egarer d'erreurs en<br />

erreurs à l'ai<strong>de</strong> d'un enten<strong>de</strong>ment sans règle et d'une raison sans principe » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

347 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 257-259. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

102


De no meditar<br />

nace nuestro mísero estado:<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

soltanto uno sforzo verso noi stessi può farci infrangere le infinite barriere <strong>de</strong>l vizio che ci sono state<br />

in culcate dal mondo, cioè dai genitori, dai cosid<strong>de</strong>tti educatori, dalla cosid<strong>de</strong>tta stessa tradizionale<br />

«cultura», insomma da<br />

la sociedad, fecunda engendradora<br />

<strong>de</strong> culpas,<br />

la quale ci fa brillare dinanzi il vizio sotto parvenze allettanti. Vano è per l'uomo incolpare <strong>de</strong>lla sua<br />

sorte infelice la fortuna o le stelle fingendo che ne racchiu dano il <strong>de</strong>stino: soltanto sua è la colpa<br />

poiché non vuole prestare ascolto<br />

<strong>de</strong> la razón al grito repetido<br />

e non vuole affidarsi all'aiuto <strong>de</strong>l divino Autore.<br />

Entra, pues, entra en ti: con <strong>de</strong>tenida<br />

observación estúdiate a la lumbre<br />

<strong>de</strong> la augusta verdad,<br />

dice il poeta all'uomo, invitandolo a saper riconoscere il proprio luogo e a non chie<strong>de</strong>re di più di<br />

quanto gli è stato assegnato, obbediente alla volontà di quel Dio ch'egli <strong>de</strong>ve saper scoprire e adorare<br />

dovunque:<br />

¿no le ves en el lumbroso<br />

ardiente sol sentado,<br />

<strong>de</strong> la nube en el rayo arrebatado,<br />

<strong>de</strong> la noche en el velo misterioso?<br />

Per coloro che seguono la « ardua senda <strong>de</strong> la virtud » anche se umili,<br />

<strong>de</strong> mísera fortuna ultraje triste,<br />

103


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

si prepara la consolazione di quella gioia che soltanto dalla pratica <strong>de</strong>lla virtú stessa può <strong>de</strong>rivare 348 .<br />

La virtú è essenzialmente un valore che si attinge nella nostra coscienza e il richiamo a Dio è il<br />

richiamo all'Ente che di quel valore etico è il <strong>de</strong>positario: cosí ne La virtud, en la temprana y dolorosa<br />

muerte <strong>de</strong> un hombre <strong>de</strong> bien 349 , subito, nei primi due versi, si pone come assioma:<br />

Virtud, alma virtud, don inefable<br />

que Dios al hombre en su bondad envía,<br />

e, poco dopo, al concetto di virtú s'unisce quello d'immortalità:<br />

por ti soy libre y trapasar me es dado<br />

muy más presto que el águila las cimas<br />

<strong>de</strong>l claro empíreo, hasta llegar felice<br />

a la altísima corte <strong>de</strong>l Eterno 350 ,<br />

348 J. J. ROUSSEAU, Émile cit., p. 343 : « Plus je rentre en moi, plus je me consulte et plus je lis<br />

ces mots écrits dans mon âme: Sois juste et tu seras beureux » , e più avanti (p. 351) : « La sérénité<br />

du juste est intérieure; son ris n'est point <strong>de</strong> malignité, mais <strong>de</strong> joie: il ne porte la source en lui-même<br />

» . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

349 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , pp. 253-255. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

350 Per l'unione <strong>de</strong>l concetto di virtù al concetto d'immortalità e di premio eterno riservato al giusto,<br />

cfr.: J. J. ROUSSEAU, Émile cit., p. 343 : « Si l'âme est immatérielle, elle peut survivre au corps;<br />

et si el le lui survit, la Provi<strong>de</strong>nce est justifiée. Quand je n'aurais d'autre preuve <strong>de</strong> l'immatérialité<br />

<strong>de</strong> l'âme que le triomphe du méchant et l'oppression du juste en ce mon<strong>de</strong>, cela seul m'empêcherait<br />

d'en douter. Une si choquante dissonance dans l'harmonie universelle me ferait chercher à la<br />

résoudre. Je me dirais: Tout ne finit pas pour nous avec la vie, tout rentre dans l'ordre à la mort » .<br />

E poco più avanti (p. 345) : « Je ne dis poin t que les bons seront récompensés; car quel autre bien<br />

peut attendre un être excellent que d'exister selon sa nature? mais je dis qu'ils seront heureux, parce<br />

que leur auteur, l'auteur <strong>de</strong> toute justice, les ayant faits sensibles, ne les a pas faits pour souffrir;<br />

et que, n'ayant point abusé <strong>de</strong> leur liberté sur la terre, ils n'ont pas trompé leur <strong>de</strong>stination par leur<br />

faute: ils ont souffert pourtant dans cette vie, ils seront donc dédommagés dans une autre » . I<br />

motivi accennati si ritrovano anche in altre poesie di Melén<strong>de</strong>z Valdés: cfr. Oda XXVI: A la Musa<br />

( Poesías , p. 238); Oda XXXII: Los consuelos <strong>de</strong> la virtud ( Poesías , pp. 244-245) ove cosí viene<br />

104


iconfermato poco più innanzi:<br />

Ella (la virtud) que el sabio a la región sublima<br />

<strong>de</strong> quietud eternal;<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

virtú tuttavia che in Melén<strong>de</strong>z Valdés non è mai soltanto intellettualistica conquista ma si carica di<br />

un respiro profondamente umano perché virtú significa essenzialmente esercizio <strong>de</strong>ll'amore, incontro<br />

fraterno con tutte le cose:<br />

...a cuanto existe<br />

se <strong>de</strong>rrama solícito, inflamado<br />

<strong>de</strong> esta llama <strong>de</strong> amor que eterna ar<strong>de</strong><br />

por la infinita creación, dichosa<br />

ca<strong>de</strong>na que al gran Ser la nada enlaza.<br />

Il tema si ritrova anche come centrale nell' Oda XXX: A la Musa 351 :<br />

Ve en cada criatura<br />

un hijo <strong>de</strong> tu Autor, goza un hermano,<br />

cosí come trovianio quello <strong>de</strong>ll'immortalità <strong>de</strong>ll'anima:<br />

allí la sed ardiente<br />

<strong>de</strong>l bien apagarás que ora te apura,<br />

cabe la misma fuente<br />

do el raudal brota <strong>de</strong> eternal ventura . 352<br />

Ed ancora gli stessi motivi appaiono nella Elegía V: Mis combates 353 :<br />

raffìgurata la condizione <strong>de</strong>l virtuoso: ...no suspiro y en matos <strong>de</strong>l gran Ser mi suerte miro; mientras<br />

con pecho entero la amarga copa <strong>de</strong>l doloro apuro, y constante prefiero la virtud indigente al vicio<br />

entre la púrpura fulgente. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

351 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 242. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

352 Cfr. per questa speranza d'eterna ventura anche l' Oda XXXI: La meditación ( Poesías , pp.<br />

242-244). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

353 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , p. 253. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

105


...tu <strong>de</strong>stino<br />

es la virtud aquí y en las mansiones<br />

<strong>de</strong> gloria el premio a tus victorias digno<br />

La virtud, la virtud: éste el primero<br />

<strong>de</strong> tus conatos sea, <strong>de</strong> tu mente<br />

estudio, <strong>de</strong> tu pecho afán sincero,<br />

<strong>de</strong> tu felicidad perenne fuente.<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

All'i<strong>de</strong>a di virtú s'aggiunge quella <strong>de</strong>lla fine <strong>de</strong>l mondo e <strong>de</strong>l giudizio universale oltre il quale<br />

l'anima virtuosa conquisterà l'immortalità:<br />

Tiempo vendrá que al seno <strong>de</strong> la nada,<br />

la ca<strong>de</strong>na <strong>de</strong>l ser por Dios rompida,<br />

caiga naturaleza <strong>de</strong>speñada.<br />

Fenecerán los astros, <strong>de</strong>sunida<br />

su masa <strong>de</strong> cristal; en el medroso<br />

caos la tierra vagará perdida;<br />

y el luminar <strong>de</strong>l día <strong>de</strong>l reposo<br />

saldrá <strong>de</strong> tantos siglos, impelido<br />

<strong>de</strong>l brazo <strong>de</strong> un arcángel glorioso,<br />

más tu ser inmortal, al alarido<br />

y universal ruina preservado,<br />

brillará a par <strong>de</strong>l querubín lucido.<br />

Cenni a motivi <strong>de</strong>lla tradizione cristiana simili a quelli <strong>de</strong>ll'esempio testé citato si ritrovano anche in<br />

altri passi <strong>de</strong>lla produzione di Melén<strong>de</strong>z e costituiscono una specie di substrato fi<strong>de</strong>istico, senza però<br />

particolare impegno confessionale da parte <strong>de</strong>l poeta che sembra piuttosto assumere questi motivi<br />

(ad esempio gli angeli e l'i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>l paradiso) piú che altro come tradizionali figurazioni poetiche. Né<br />

si dimentichi la <strong>de</strong>licata situazione in cui si trovava il poeta nella Spagna <strong>de</strong>l suo tempo. Sappiamo<br />

che l'Inquisizione avrebbe voluto ostacolare l'edizione <strong>de</strong>lle sue poesie <strong>de</strong>l 1797 354 e che il poeta fu<br />

354 M. GODOY, Mémoires du Prince <strong>de</strong> la Paix , tr. fr. d'ESMENARD, Paris, 1836, <strong>III</strong>, p. 326.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

106


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

implicato in un processo davanti alla stessa Inquisizione nel 1800-1801 355 . Per quanta pru<strong>de</strong>nza egli<br />

usasse e per quanto rispettoso fosse <strong>de</strong>lle istituzioni religiose e <strong>de</strong>lla stessa pratica <strong>de</strong>l culto 356 , era<br />

guardato con sospetto: non poteva certo agli occhi <strong>de</strong>i suoi avversari sfuggire il suo vero atteggiamento<br />

di coscienza che non sfuggí a Blanco White quando gli fece amichevole visita a Salamanca nel 1806<br />

e lo trovò « an amable man, with much information and great taste. He was the only Spaniard I ever<br />

knew who disbelieving Catholicism, had not embraced Atheism. He was a <strong>de</strong>vout Deist... Melén<strong>de</strong>z<br />

appears to me to have been naturally religious » 357 .<br />

Cosí poté essere amico di ecclesiastici che tuttavia scelse fra quelli che appartenevano al gruppo<br />

<strong>de</strong>i riformatori che nel linguaggio <strong>de</strong>lla Spagna di quel tempo venivano <strong>de</strong>finiti giansenisti. In verità<br />

costoro non erano affatto giansenisti nel senso teologico <strong>de</strong>l termine, ma lo erano piuttosto sul piano<br />

<strong>de</strong>l rigorismo morale e di certe dottrine essenzialmente politiche. «Giansenista» in effetti fu un epiteto<br />

355 A. RODRÍGUEZ MOÑINO, Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés. Nuevos y curiosos documentos para su<br />

biografía (1798-1801) in «Revista <strong>de</strong> la <strong>Biblioteca</strong>, Archivo y Museo <strong>de</strong>l Ayuntamiento <strong>de</strong> Madrid»,<br />

IX, 1932, pp. 357-380. Cfr. anche G. DEMERSON, op. cit. , p. 228 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

356 G. DEMERSON, op. cit. , p. 221. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

357 J. BLANCO WHITE, The Life written by himself , London, 1845, I, p. 127 . S'osservi d'altra<br />

parte come corrisponda a Melén<strong>de</strong>z Valdés la <strong>de</strong>finizione di teista che ci ha lasciato Voltaire: « Le<br />

théiste est un homme fermement persuadé <strong>de</strong> l'existence d'un Être suprême aussi bon que puissant<br />

qui a formé tous les êtres étendus, végétants, sentants, et réfléchissants; qui perpétue leur espèce, qui<br />

punit sans cruauté les crimes, et récompense avec bonté les actions vertueuses. Le théiste ne sait pas<br />

comment Dieu punit, comment il favorise, comment il pardonne; car il n'est pas assez téméraire pour<br />

se flatter <strong>de</strong> connaître comment Dieu agit; mais il sait que Dieu agit, et qu'il est just. Les difficultés<br />

contre la Provi<strong>de</strong>nce ne l'ébranlent point dans sa foi, parce qu'elles ne sont que <strong>de</strong> gran<strong>de</strong>s difficultés,<br />

et non pas <strong>de</strong>s preuves; il est soumis à cette Provi<strong>de</strong>nce, quoiqu'il n'en aperçoive que quelques effets<br />

et quelques <strong>de</strong>hors; et, jugeant <strong>de</strong>s choses qu'il ne voit pas par les choses qu'il voit, il pense que cette<br />

Provi<strong>de</strong>nce s'étend dans tous les lieux et dans tous les siècles. Réuni dans ce principe avec le reste <strong>de</strong><br />

l'univers, il n'embrasse aucune <strong>de</strong>s sectes qui toutes se contredisent. Sa religion est la plus ancienne<br />

et la plus étendue; car l'adoration simple d'un Dieu a précédé tous les systèmes du mon<strong>de</strong>. Il parle<br />

une langue que tous le peuples enten<strong>de</strong>nt, pendant qu'ils ne s'enten<strong>de</strong>nt pas entre eux. Il a <strong>de</strong>s frères<br />

<strong>de</strong>puis Pékin jusqu'à la Cayenne, et il compte tous les sages pour ses frères » (VOLTAIRE, Théiste ,<br />

in Dict. phil. cit., p. 399) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

107


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

usato soprattutto dai gesuiti contro coloro che sostenevano la libertà <strong>de</strong>lle singole chiese nazionali<br />

rispetto a Roma e l'autorità <strong>de</strong>l Concilio contro quella <strong>de</strong>l Papa, epiteto esteso poi polemicamente e<br />

genericamente a quanti si proponevano una riforma interiore <strong>de</strong>lla Chiesa 358 . Tra i religiosi, amici<br />

di Melén<strong>de</strong>z Valdés, si possono ricordare fray Diego González, Salvador <strong>de</strong> Mena, González <strong>de</strong><br />

Candamo, Plácido Ugena e soprattutto quell'Antonio Tavira, vescovo di Osma e predicatore <strong>de</strong>l Re<br />

che doveva essere consi<strong>de</strong>rato come il corifeo <strong>de</strong>l gruppo giansenista 359 . Di condivi<strong>de</strong>re le particolari<br />

i<strong>de</strong>e <strong>de</strong>i giansenisti spagnoli Melén<strong>de</strong>z Valdés die<strong>de</strong> soprattutto prova nei suoi sforzi ripetuti per<br />

togliere al popolo spagnolo il grave far<strong>de</strong>llo di una tradizione di superstizione e di fanatismo, cercando<br />

di interiorizzare la religione e di stabilire con chiarezza i confini<strong>de</strong>lla legislazione civile con quella<br />

ecclesiastica 360 .<br />

La religione di Melén<strong>de</strong>z Valdés fu essenzialmente religione naturale, la religione cioè <strong>de</strong>i<br />

«philosophes»: tuttavia egli non combatté una battaglia scoperta contro la fe<strong>de</strong> e il culto cattolici,<br />

anche perché era persuaso <strong>de</strong>l valore morale ed educativo che la religione poteva esercitare sul popolo:<br />

volle insomma ricondurla a una misura razionale. Ed anche in ciò mostrò la sua a<strong>de</strong>sione al pensiero<br />

illuministico e in particolare alla dottrina di Rousseau 361 , confermando il suo impegno verso il<br />

riscatto, insieme etico e pratico, <strong>de</strong>l suo popolo, sul piano di un umanitarismo integrale.<br />

358 Sul giansenismo spagnolo, oltre agli studi ormai classici sull'argomento (M. MENÉNDEZ<br />

PELAYO, Historia <strong>de</strong> los heterodoxos españoles , IV, in O.C. , Santan<strong>de</strong>r, 1947, XXXIX, pp. 55-62;<br />

M. F. MIGUÉLEZ, Jansenismo y regalismo en España , Valladolid, 1895; J. SARRAILH, op. cit. ,<br />

pp. 702-704) vedasi il recente volume di uno studioso francese (M. E. APPOLIS, Les jansenistes<br />

espagnols , Bor<strong>de</strong>aux, 1966) che con larga documentazione traccia la storia <strong>de</strong>l movimento nelle<br />

sue varie sfumature, senza peraltro modificare l'interpretazione, tradizionale ma arricchendola e<br />

approfon<strong>de</strong>ndola. Anche l'Appolis riconosce Melén<strong>de</strong>z Valdés come gran<strong>de</strong> amico <strong>de</strong>i giansenisti (p.<br />

161). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

359 G. DEMERSON - J. SAUGNIEUX, Sur le «coriphée» du jansénisme D. Antonio Tavira y<br />

Almazán in «Bulletin Hispanique», LXIX, 1967, pp. 160-179. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

360 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Dictamen fiscal en una solicitud sobre revocación <strong>de</strong> la sentencia<br />

ejecutoriada en un pleito <strong>de</strong> esponsales , in Discursos forenses , cit., pp. 201-228. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

361 J. J. ROUSSEAU, Émile cit., p. 381 : « Le culte essentiel est celui du coeur » ; p. 381-382 : « Je<br />

prêcherai toujours la vertu aux hommes, je les exhorterai toujours à bien faire; et, tant que je pourrai,<br />

je leur en donnerai l'exemple. Il ne tiendra pas à moi <strong>de</strong> leur rendre la religion aimable; il ne tiendra<br />

108


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

pas à moi d'affermir leur foi dans les dogmes vraiment utiles et que tout homme est obligé <strong>de</strong> croire:<br />

mais à Dieu ne plaise que jamais je leur prêche le dogme cruel <strong>de</strong> l'intolérance » ; p. 383 : « Je pense<br />

que solliciter quelqu'un <strong>de</strong> quitter celle (religion) où il est né, c'est le solliciter <strong>de</strong> mal faire, et par<br />

conséquent faire mal soi-même. En attendant <strong>de</strong> plus gran<strong>de</strong>s lumières, gardons l'ordre public; dans<br />

tout pays respectons les lois, ne troublons point le culte qu'elles prescrivent » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

109


- IV -<br />

Significato storico e artistico <strong>de</strong>lla poesia di Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

L'analisi fin qui condotta intorno alla tematica <strong>de</strong>lla poesia di Melén<strong>de</strong>z Valdés ha messo in luce<br />

la varietà e complessità <strong>de</strong>l mondo interio re <strong>de</strong>l poeta estremegno e il suo costante impegno verso la<br />

realizzazione di una poesia mai intesa come semplice evasione edonistica o esclusiva ricerca formale,<br />

ma volta piuttosto a una funzione eminentemente colloquiale, sul piano di una comunicazione ad un<br />

«altro» sempre presente: cioè il lettore come espressione <strong>de</strong>ll'umanità: in effetti esiste una funzione<br />

etica che mai si separa dall'ispirazione e finalità estetica, persino nel genere piú leggero, quello erotico-<br />

anacreontico che, come s'è visto, ha nella storia <strong>de</strong>lla poesia melen<strong>de</strong>ziana e in quella piú vasta<br />

<strong>de</strong>lla poesia spagnola <strong>de</strong>l Settecento, un suo preciso significato di rottura con un passato giudicato<br />

sterile e di apertura verso espressioni nuove, come manifestazione di un orientamento piú aperto<br />

verso la vita umana e i suoi problemi. L'avere Melén<strong>de</strong>z Valdés coltivato temi tradizionali, non <strong>de</strong>ve<br />

trarci in inganno e s'è visto ad esempio quale significato originale acquisti in Melén<strong>de</strong>z Valdés il<br />

genere idillico-pastorale legato com'è a un gusto e a un concetto <strong>de</strong>lla natura che unisce la tradizione<br />

cinquecentesca al naturalismo <strong>de</strong>l pensiero settecentesco europeo. Se mai occorrerà di stinguere fra<br />

una tonalità prevalentemente aggraziata, con predominio <strong>de</strong>gli elementi figurativi e musicali e in<br />

genere <strong>de</strong>i motivi <strong>de</strong>corativi, una tonalità che potremmo <strong>de</strong>finire rococò 362 , in cui il poeta accoglie il<br />

362 Sul concetto di «rococò» e la sua applicabilità alla storia letteraria concordiamo sostanzialmente<br />

con la posizione <strong>de</strong>l Binni che ten<strong>de</strong> a limitarne l'uso a una «componente <strong>de</strong>l gusto» , contro ogni<br />

tentativo d'estensione <strong>de</strong>llo stesso a categoria o valore epocale (W. BINNI, Il rococò letterario ,<br />

in Manierismo, Barocco, Rococò, concetti e termini , Roma, 1962, pp. 217-237) . L'estensione<br />

<strong>de</strong>l termine a tutto lo stile <strong>de</strong>l Settecento ha avuto fortuna soprattutto presso certa storiografia<br />

te<strong>de</strong>sca che ha anche tentato d'applicarlo fuori <strong>de</strong>llo ambito <strong>de</strong>lla letteratura propria, per esempio<br />

alla letteratura francese. Ma irrisolto resta il problema <strong>de</strong>l contrasto fra rococò e Illuminismo, per<br />

ammissione <strong>de</strong>llo stesso autore, nell'opera <strong>de</strong>llo Schürr (F. SCHÜRR, Barock, Klassizismus and<br />

Rokoko in <strong>de</strong>r Französischen Literatur , Leipzig-Berlin, 1928) mentre ci sembra abbia davvero<br />

ragione il Binni quando qualifica di «ambizioso ma fallito» (W. BINNI, op. cit. , p. 220) il<br />

tentativo <strong>de</strong>llo Hatzfeld di fissare il rococò come stile di tutto il Settecento sulla base <strong>de</strong>l concetto<br />

di Abstraktismus e di metaphysisches Vakuum che caratterizzerebbero l'epoca e che il rococò<br />

appunto cercherebbe di colmare col paradosso, l'eleganza e l'erotismo (H. HATZFELD, Rokoko<br />

als literarischer Epochenstil in Frankreich in «Studies in Philology», XXX<strong>III</strong>, 1938, pp. 532-565).<br />

110


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

particolare gusto proprio <strong>de</strong>lle arti figurative (e specialmente <strong>de</strong>lle arti minori) <strong>de</strong>l suo tempo e se ne<br />

Al di sotto di simile interpretazione è facile scorgere la completa incomprensione di ciò che fu<br />

l'Illuminismo: d'altra parte l'analisi stilistica che non affondi saldamente le sue radici nella realtà<br />

storica può creare pericolosi fantasmi come quello di Voltaire rokokomensch che affiora dalle pagine<br />

peraltro acute e argute <strong>de</strong>llo Spitzer (L. SPITZER, L'«explication <strong>de</strong> texte» applicata a Voltaire ,<br />

in Critica stilistica e storia <strong>de</strong>l linguaggio , tr. it., Bari, 1954, pp. 293-325). A noi sembra <strong>de</strong>l resto<br />

inaccettabile anche la tesi di uno studioso francese che, pur non partendo -come i prece<strong>de</strong>nti autori<br />

te<strong>de</strong>schi- da una preconcetta posizione negatrice <strong>de</strong>ll'Illuminismo, finisce in un uso arbitrario <strong>de</strong>l<br />

termine (R. LAUFER, Style rococo, style <strong>de</strong>s «lumieres» , Paris, 1963). Egli muove sostanzialmente<br />

da una posizione polemica nei riguardi <strong>de</strong>l tradizionale concetto di un Settecento classicheggiante e<br />

acca<strong>de</strong>mico nello stile: « Quand nous essayons <strong>de</strong> dégager l'unite du style et <strong>de</strong> la pensée du dix-<br />

huitième siècle nous prétendons seulement résoudre le paradoxe, encore communément accepté, d'une<br />

pensée révolutionnaire exprimée dans un style académique » (pp. 35-36) . Del pari egli pensa di<br />

conciliare nella unitaria <strong>de</strong>finizione di rococò la contraddizione, tradizionalmente riconosciuta, fra<br />

pensiero filosofico e gusto galante-salottiero. Senonché l'analisi <strong>de</strong>i testi che dovrebbero servire alla<br />

dimostrazione è troppo limitata e parziale e non giunge a convincere di questa pretesa unità stilistica<br />

<strong>de</strong>l secolo ché anzi si per<strong>de</strong> di vista la dialettica <strong>de</strong>llo stesso e finisce con l'essere valorizzato proprio<br />

l'aspetto secondario <strong>de</strong>l fenomeno con l'adozione di un termine quale rococò che, con tutta la migliore<br />

disposizione d'animo, non può essere sottratto a uno specifico e storico significato di gusto <strong>de</strong>corativo<br />

che resta estraneo al moto piú profondo e storicamente <strong>de</strong>terminante <strong>de</strong>i lumi. Recente è il tentativo<br />

d'applicazione, sia pur limitata e parziale, <strong>de</strong>l termine rococò alla letteratura spagnola (J. ARCE<br />

FERNÁNDEZ, Rococó, neoclasicismo y prerromanticismo en la poesía española <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , in<br />

Simposio sobre el P. Feijóo y su tiempo , Oviedo, 1966, pp. 447-477). L'Arce muove dalle proposte<br />

<strong>de</strong>l Binni di cui accetta le riserve sul concetto di rococò come stile d'epoca ma non ne condivi<strong>de</strong> la<br />

limitazione a semplice «componente di gusto» . Egli applica il concetto alla letteratura e in particolare<br />

alla poesia spagnola <strong>de</strong>llo ultimo Settecento per <strong>de</strong>finire quella corrente che prece<strong>de</strong>rebbe il pre-<br />

romanticismo e il neoclassicismo, manifestandosi soprattutto nell'anacreontismo, nel bucolismo e nel<br />

sensualismo. Ci sembra che la proposta <strong>de</strong>ll'Arce andrebbe approfondita soprattutto attraverso una<br />

piú storicamente rigorosa indagine <strong>de</strong>lle componenti i<strong>de</strong>ologiche <strong>de</strong>lla cultura spagnola <strong>de</strong>ll'ultimo<br />

Settecento: ne risulterebbe meglio caratterizzato ogni aspetto, anche quello stilistico, sulla base però<br />

di una effettiva storicità che non potrebbe non diradare lo stesso persistente equivoco <strong>de</strong>l generico<br />

impiego <strong>de</strong>l termine «pre-romanticismo». [Si parla ad esempio nel saggio <strong>de</strong>ll'Arce (p. 472) di un<br />

111


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

serve come strumento per manifestare la propria sensibile a<strong>de</strong>sione alle cose, ed una tonalità invece<br />

piú grave in cui predominano gli elementi riflessivi e morali e che è propriamente illuministica. Siamo<br />

tuttavia, nell'uno e nell'altro caso, in presenza di un atteggiamento naturalistico 363 differenziato nei<br />

modi e nelle finalità, non contraddittorio però, se mai <strong>de</strong>finibile secondo una unitaria linea di sviluppo.<br />

Linea di sviluppo che si continua con passaggio logico e coerente 364 nel naturalismo <strong>de</strong>scrittivistico<br />

e poi nell'introduzione <strong>de</strong>lla problematica sociale per giungere quindi a un tentativo d'interpretazione<br />

piú profonda <strong>de</strong>lla realtà umana sul piano etico e metafisico. In ognuno di questi momenti la realtà è<br />

vista e giudicata sulla base <strong>de</strong>i concetti di natura e ragione che costituiscono le i<strong>de</strong>e su cui si regge<br />

tutto l'edificio <strong>de</strong>l pensiero riformatore illuministico 365 .<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés in cui « se da todo el prerromanticismo formal y temático que, iniciado en la <strong>de</strong>cada<br />

<strong>de</strong>l '70, producirá sus frutos más representativos en las dos décadas finales <strong>de</strong>l siglo » ]. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

363 Sul naturalismo di Mélen<strong>de</strong>z Valdés, cfr. R. M. MACANDREW, Naturalism in Spanish Poetry,<br />

from the Origins to 1900 , Aber<strong>de</strong>en, 1931, pp. 90-110. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

364 È consiletudine invalsa nella storiografia, anche la piú recente (cfr. G. DEMERSON, op. cit. ,<br />

p. 34 ss.; J. ARCE FERNÁNDEZ, Jovellanos y la sensibilidad prerromántica cit., pp. 155-156)<br />

attribuire a uno specifico intervento di Jovellanos (l'epistola Jovino a sus amigos <strong>de</strong> Salamanca <strong>de</strong>l<br />

1776 ) il mutamento di direzione che sarebbe intervenuto nella cosid<strong>de</strong>tta «scuola di Salamanca» e in<br />

particolare in Melén<strong>de</strong>z Valdés, caratterizzato dal passaggio dalla poesia d'amore a quella impegnata<br />

in temi piú gravi. Jovellanos fu senza dubbio consigliere di Melén<strong>de</strong>z Valdés nelle scelte culturali<br />

oltre che, in certi momenti, fraterna guida morale (G. DEMERSON, op. cit. , p. 33) come risulta dalle<br />

lettere che ci sono rimaste e si può aggiungere anche che Melén<strong>de</strong>z Valdés riconobbe la condizione,<br />

per cosí dire, di «maestro» di Jovellanos, dapprima con un rispettoso atteggiamento di <strong>de</strong>vozione<br />

(dovuto anche alla minore età) e poi con una piú aperta confi<strong>de</strong>nza amicale. Tuttavia ci sembra<br />

che la personalità di Melén<strong>de</strong>z Valdés si sia svolta senza brusche cesure e che quello di Jovellanos<br />

non sia stato che uno <strong>de</strong>i tanti influssi culturali nella formazione di Melén<strong>de</strong>z Valdés. Si può anche<br />

osservare che gli influssi furono scambievoli: ad esempio Melén<strong>de</strong>z Valdés fu prodigo di consigli sulla<br />

traduzione che Jovellanos aveva intrapreso <strong>de</strong>l Paradise Lost di Milton (cfr. le Cartas a Jovellanos<br />

rispettivamente <strong>de</strong>l 18 <strong>de</strong> octubre <strong>de</strong> 1777, <strong>de</strong> Salamanca e <strong>de</strong>l 14 <strong>de</strong> agosto <strong>de</strong> 1778, <strong>de</strong> Segovia ,<br />

in Poesías , pp. 78 e 82). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

365 B. von WIESE, La cultura <strong>de</strong> la Ilustración , tr. sp. e prologo di E. TIERNO GALVÁN, Madrid,<br />

1954, pp. 22-25. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

112


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

In questo senso si può legittimamente parlare di sostanziale unità <strong>de</strong>lla poesia di Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés: unità nell'ordine <strong>de</strong>l pensiero <strong>de</strong>l suo tempo, illuministico appunto, in cui trovano posto i<br />

movimenti <strong>de</strong>l sentimento e le esigenze ordinatrici <strong>de</strong>lla mente, in una a<strong>de</strong>sione costante alla realtà<br />

umana, complessa e dialettica, ma riscoperta nell'ordine <strong>de</strong>lla libertà e di una autonoma possibilità di<br />

fondazione. In questo processo l'individuo si afferma nella sua personalità, psicologica, intellettuale<br />

e morale: il poeta è al centro <strong>de</strong>ll'opera d'arte come protagonista che tuttavia non si isola ma che anzi<br />

vuol partecipare a quanto lo circonda 366 .<br />

366 Che la natura poetica di Melén<strong>de</strong>z Valdés fosse essenzialmente lirica trova conferma nella<br />

scarsa convinzione con cui intraprese alcuni tentativi nel campo <strong>de</strong>lla poesia epica e nel sostanziale<br />

fallimento estetico <strong>de</strong>gli stessi. Aveva iniziato la composizione di un poema su Pelayo ma poi il<br />

tentativo fu abbandonato ed egli stesso cantò la propria impossibilità di realizzare l'impresa nell'<br />

Epístola al doctor D. Plácido Ugena sobre no atreverme a escribir el poema épico <strong>de</strong> Pelayo (in<br />

Poesías , pp. 210-212). Altri tentativi non passarono il limite d'esercitazioni stilistiche; tali infatti<br />

si <strong>de</strong>bbono consi<strong>de</strong>rare la traduzione parziale <strong>de</strong>ll' Enei<strong>de</strong> (cfr. G. DEMERSON, op. cit. , p. 457)<br />

e la stessa Caída <strong>de</strong> Luzbel (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Poesías , Madrid, 1820, IV, pp. 213-242),<br />

ridata dal I canto <strong>de</strong>l Paradise Lost di Milton e dalla traduzione che ne aveva fatto Jovellanos (cfr.<br />

W. E. COLFORD, op. cit. , pp. 200-201, e -sulla traduzione di Jovellanos- J. B. A. BUYLLA, La<br />

traducción <strong>de</strong> Jovellanos <strong>de</strong>l libro I <strong>de</strong>l Paraíso perdido <strong>de</strong> Milton in «Filología mo<strong>de</strong>rna», 10, 1963,<br />

pp. 147). Tale è pure El paso <strong>de</strong>l Mar Rojo (in Poesías , p. 236) ispirato dalla Vulgata , mentre di<br />

evi<strong>de</strong>nte maggiore impegno è un'altra opera <strong>de</strong>rivata dalla Bibbia: La creación o la obra <strong>de</strong> los seis<br />

días (in Poesías , p. 245-248) svolta però in forma epico-lirica. Affini a questi tentativi epici sono i due<br />

componimenti tirtaici non eccelsi ma non <strong>de</strong>l tutto privi di una loro dignità e un loro vigore, specie<br />

il secondo che Melén<strong>de</strong>z Valdés scrisse, l'uno poco prima <strong>de</strong>l 2 maggio 1808 ( Alarma española , in<br />

Poesías , p. 158; cfr. G. DEMERSON, Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés etc. cit., pp. 257-259) e l'altro nel<br />

settembre <strong>de</strong>l 1808, dopo la vittoria di Bailén, per esortare le truppe a incalzare i francesi ritiratisi<br />

sull'Ebro ( Alarma segunda , in Poesías , pp. 158-159). Tuttavia, nel tema politico, ci sembra che<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés sia meglio riuscito nelle due odi <strong>de</strong>dicate al Re Giuseppe, specie nella prima [ Oda<br />

al Rey nuestro señor (in G. DEMERSON, op. cit. , pp. 317-318)] piú vicina al tono sentimentale e<br />

umanitario <strong>de</strong>lla sua formazione culturale. Appare piú retorica e fredda, «neoclassica», la seconda:<br />

Oda a José ( Ibid. , p. 323 ss.). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

113


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Inten<strong>de</strong>re cosí Melén<strong>de</strong>z Valdés è <strong>de</strong>l resto inter<strong>de</strong>rlo come i suoi contemporanei che <strong>de</strong>cretarono un<br />

successo veramente trionfale alle diverse edizioni <strong>de</strong>lle sue opere 367 ; lo consi<strong>de</strong>rarono il rinnovatore<br />

<strong>de</strong>lla poesia spagnola e lo stimarono come un caposcuola. Si legga l'epistola di Álvarez <strong>de</strong> Cienfuegos<br />

a Melén<strong>de</strong>z Valdés 368 cosí piena <strong>de</strong>i ricordi <strong>de</strong>lla giovinezza salmantina, evocata come momento<br />

felice in cui, nel contatto amicale con Batilo, egli aveva appreso gli i<strong>de</strong>ali di virtú e di verità che<br />

animeranno tutta la sua vita e la sua arte e si osservi la Vita di Melén<strong>de</strong>z Valdés scritta dal Quintana,<br />

ove il poeta estremegno viene apertamente collocato nell'ambito <strong>de</strong>l pensiero illuministico 369 . Il<br />

Sempere y Guarinos collocò la figura di Melén<strong>de</strong>z Valdés fra le maggiori che illustrarono l'epoca<br />

di rinnovamento <strong>de</strong>l regno di Carlo <strong>III</strong> 370 mentre Jovellanos fu vicino, nelle sue stesse poesie, al<br />

gusto che in Melén<strong>de</strong>z Valdés aveva trovato la migliore espressione 371 . Lodi, questa volta piú<br />

propriamente attinenti ai valori formali e stilistici, tributarono a Melén<strong>de</strong>z il Munárriz 372 , Nicasio<br />

367 Cfr. M. J. QUINTANA, Noticia histórica y literaria <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z cit., p. 113; W. E. COLFORD,<br />

op. cit. , p. 20. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

368 N. ÁLVAREZ CIENFUEGOS, A Don Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés, El recuerdo <strong>de</strong> mi adolescencia ,<br />

in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , <strong>III</strong>, in B.A.E., LXVII, pp. 21-22. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

369 « Los principios <strong>de</strong> su filosofía eran la humanidad, la beneficencia, la tolerancia; él pertenecía<br />

a esa clase <strong>de</strong> hombres respetables que esperan <strong>de</strong>l a<strong>de</strong>lantamiento <strong>de</strong> la razón la mejora <strong>de</strong> la especie<br />

humana y no <strong>de</strong>sconfían <strong>de</strong> que llegue una época en que la civilización o, lo que es lo mismo, el imperio<br />

<strong>de</strong>l entendimiento extendido por la tierra, dé a los hombres aquel grado <strong>de</strong> perfección y felicidad que<br />

es compatible con sus faculta<strong>de</strong>s y con la limitación <strong>de</strong> la existencia <strong>de</strong> cada individuo. Pensaba en este<br />

punto como Turgot, como Jovellanos, como Condorcet y como tantos otros que no han <strong>de</strong>sesperado<br />

jamás <strong>de</strong>l género humano. Sus versos filosóficos lo manifiestan y con sus talentos y trabajos procuró<br />

ayudar por su parte cuanto pudo a esta gran<strong>de</strong> obra » (M. J. QUINTANA, op. cit. , p. 120) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

370 J. SEMPERE y GUARINOS, Ensayo <strong>de</strong> una biblioteca <strong>de</strong> los mejores escritores españoles <strong>de</strong>l<br />

reynado <strong>de</strong> Carlos <strong>III</strong> , Madrid, 1785-1789, 6 voll., IV, pp. 53-64. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

371 G. M. JOVELLANOS, Poesías , ed. J. CASO GONZÁLEZ, Oviedo, 1961. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

372 H. BLAIR, Lecciones sobre la retórica y las bellas letras , tr. <strong>de</strong>l inglés por J. L. Munárriz,<br />

Madrid, 1798-1799. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

114


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Gallego 373 e il Mor <strong>de</strong> Fuentes 374 i quali tutti riconoscevano in lui il capo di una nuova scuola<br />

poetica, quella che l'Hermosilla <strong>de</strong>finí (con termini che per lui erano dispettivi ma che per noi<br />

valgono come indice di un esatto riferimento storico) « escuela anglo-galo-filosófico-sentimental<br />

» 375 . Ma, penetrando nell'Ottocento, s'era verificato un mutamento nella cultura spagnola che,<br />

allontanandosi dall'impegno illuministico, s'era andata orientando verso atteggiamenti d'evasione e<br />

chiu<strong>de</strong>ndo in ricerche essenzialmente formali. L'esempio piú clamoroso nel campo <strong>de</strong>lla critica è<br />

proprio quello <strong>de</strong>ll'Hermosilla in cui s'assiste a un processo d'involuzione culturale verso quello che<br />

ci pare giusto <strong>de</strong>finire «neoclassicismo» e di cui l'Hermosilla stesso e il Ti<strong>de</strong>o 376 sono le espressioni<br />

limite configurate in un piccino esclusivismo retorico mentre Leandro Fernán<strong>de</strong>z <strong>de</strong> Moratín ne è<br />

l'espressione migliore 377 . In tutti però si manifestava una certa intransigenza dottrinaria, vestita<br />

di purismo nazionalistico che finiva col dare la mano a taluni moti reazionari, fra i meno vivi e<br />

storicamente validi <strong>de</strong>l Romanticismo 378 .<br />

373 J. N. GALLEGO, Exámen <strong>de</strong>l juicio crítico <strong>de</strong> los principales poetas españoles <strong>de</strong> la última era ,<br />

in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , <strong>III</strong>, in B.A.E., LXVII, pp. 426-441. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

374 G. DÍAZ PLAJA, Introducción al estudio <strong>de</strong>l Romanticismo español , Madrid, 1942 2 , p. 69<br />

ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

375 J. GÓMEZ HERMOSILLA, Juicio crítico <strong>de</strong> los principales poetas españoles <strong>de</strong> la última era ,<br />

Paris, 1840, p. 334. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

376 Di J. TIDEO viene riportato il severo giudizio su Melèn<strong>de</strong>z Valdés nella prefazione <strong>de</strong>ll'opera<br />

<strong>de</strong>ll'Hermosilla (J. GÓMEZ HERMOSILLA, op. cit. , pp. 168-186). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

377 Cfr. L. FERNÁNDEZ MORATÍN, Epístola a Andrés , in Obras , in B.A.E., II, p. 585-586.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

378 Mi sembra che uno <strong>de</strong>i maggiori limiti <strong>de</strong>l romanticismo spagnolo sia stata la difficoltà che<br />

ebbe nel costruirsi un proprio linguaggio e stile. Il tema meriterebbe una specifica analisi. Comunque<br />

appare evi<strong>de</strong>nte che attraverso tutto il romanticismo spagnolo è <strong>de</strong>terminante l'apporto <strong>de</strong>l gusto<br />

formale neoclassico: si pensi alla importanza di un Lista ch'era di formazione classicheggiante<br />

(cfr. H. JURETSCHKE, Vida, obra y pensamiento di A. Lista , Madrid, 1951). Del resto il<br />

romanticismo spagnolo quando volle darsi una Poetica, s'espresse mediante un autore pure di<br />

formazione classicheggiante come Martínez <strong>de</strong> la Rosa (cfr. F. MARTÍNEZ <strong>de</strong> la ROSA, Poética<br />

española , Paris, 1834 2 : si può leggere in Obras , II, in B.A.E., CIL, pp. 225-395). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

115


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

In ogni caso ci si trovava di fronte a qualcosa di profondamente diverso dalla situazione culturale<br />

<strong>de</strong>ll'Illuminismo il quale aveva ritenuto i problemi di stile e forma qualcosa di subordinato ai problemi<br />

piú propriamente i<strong>de</strong>ologici e umani. Non c'è in verità alcun rigorismo formale in Melén<strong>de</strong>z Valdés,<br />

come nel corso <strong>de</strong>l nostro esame <strong>de</strong>i suoi testi poetici c'è già occorso d'osservare e come metteremo<br />

in rilievo piú avanti.<br />

Tuttavia il Romanticismo ebbe la ten<strong>de</strong>nza a confon<strong>de</strong>re Melén<strong>de</strong>z Valdés col neoclassicismo<br />

[giunse persino a farne la caricatura 379 ] e mirò a selezionare all'interno <strong>de</strong>lla sua produzione ciò che<br />

poteva in qual che modo essere accettato perché ritenuto piú vicino o conseguente con la tradizione<br />

ispanica 380 , mentre veniva <strong>de</strong>cisamente rifiutato quanto sapeva di afrancesado 381 . In tal modo<br />

il bucolismo e l'anacreontismo, riferibili alla poesia <strong>de</strong>l Cinquecento spagnolo, erano nettamente<br />

preferiti alla poesia filosofico-morale 382 .<br />

379 J. ESPRONCEDA, El pastor clasiquino in «El Artista», XXI, 1835, pp. 251-252. (Si può leggere<br />

in Obras completas , in B.A.E., LXII, p. 588). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

380 Il processo di questo atteggiamento critico può essere seguito attraverso i seguenti testi: M.<br />

J. LARRA, Literatura in «El Español», 18 <strong>de</strong> enero <strong>de</strong> 1836. (Si può leggere in Obras completas ,<br />

ed. J. R. LOMBA y PREDAJA, Madrid, 1923, <strong>III</strong>, pp. 184-198); F. J. WOLF, Floresta <strong>de</strong> rimas<br />

mo<strong>de</strong>rnas castellanas , Paris, 1837 (cfr. l'Introduzione, p. 17 ss.); A. ALCALÁ GALIANO, Historia<br />

<strong>de</strong> las literaturas española, francesa, inglesa e italiana en el siglo XV<strong>III</strong> , Madrid, 1844, pp. 379-385,<br />

articolo riprodotto in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , II, in B.A.E., LX<strong>III</strong>, pp. 67-72; L. A. CUETO,<br />

Bosquejo histórico crítico <strong>de</strong> la poesía castellana en el siglo XV<strong>III</strong> cit., pp. CXXXI-CXXXIX. (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

381 Né si <strong>de</strong>bbono dimenticare le ragioni piú strettamente politiche che portarono ad esempio,<br />

nel 1828, alla proibizione <strong>de</strong>lla vendita <strong>de</strong>i Discursos Forenses stampati nel 1821 durante il triennio<br />

liberale e al permesso di vendita <strong>de</strong>lle Poesías (1820) purché private <strong>de</strong>l prologo di Melén<strong>de</strong>z e <strong>de</strong>lla<br />

Noticia histórica di Quintana (cfr. M. OSSORIO Y BERNARD, Melén<strong>de</strong>z Valdés y la censura in<br />

«Ilustración Española y Americana», XLI, 1897, pp. 391-395). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

382 È curioso osservare che tuttavia spesso (J. GÓMEZ HERMOSILLA, op. cit. , pp. 313-314; A.<br />

ALCALÁ GALLANO, op. cit. , p. 70; L. A. CUETO, op. cit. , p. CXXXV<strong>III</strong>) le lodi vanno proprio<br />

a una o<strong>de</strong> fra le piú retoriche e occasionali quale l' Oda VI: La gloria <strong>de</strong> las Artes (in Poesías , pp.<br />

219-222), nuovo segno <strong>de</strong>lle incertezze i<strong>de</strong>ologiche e estetiche <strong>de</strong>l romanticismo spagnolo che finiva<br />

116


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Quest'ultima poi poteva essere, piú avanti nel tempo, in parte rivalutata (principalmente attraverso<br />

una scelta di gusto) ma soltanto in base alla premessa che l'influsso straniero fosse stato superficiale<br />

e alla convinzione che Melén<strong>de</strong>z Valdés, a parte certe giovanili aberrazioni culturali, fosse rimasto<br />

sostanzialmente fe<strong>de</strong>le a una tradizione i<strong>de</strong>ologica e formale ispanica. È la tesi <strong>de</strong>l Menén<strong>de</strong>z Pelayo<br />

383 sorta nel momento <strong>de</strong>l trionfante clima <strong>de</strong>l tradizionalismo e che rimase, tranne qualche timido<br />

tentativo di modifica 384 , viva per tutta la storiografia <strong>de</strong>l primo Novecento, allineata con quell'altra<br />

tesi, propria <strong>de</strong>lla storiografia spagnola ma anche inglese, che pensa a una costante metastorica<br />

«romantica» <strong>de</strong>lla cultura spagnola.<br />

Mentre cosí si perpetuava l'equivoco di un Settecento i<strong>de</strong>ntificato sic et simpliciter con il<br />

neoclassicismo 385 , si tentava di salvare nel corso di quel secolo, giudicato estraneo alla vera linea di<br />

in questo caso con l'accettare l'aspetto piú propriamente «neoclassico» <strong>de</strong>ll'arte di Melén<strong>de</strong>z. (N. <strong>de</strong>l<br />

A.)<br />

383 M. MENÉNDEZ PELAYO, Historia <strong>de</strong> los heterodoxos españoles in O.C. , Santan<strong>de</strong>r, 1947,<br />

XXXIX, p. 319 : « su índole <strong>de</strong> poeta tierno y aniñado sólo consiguió viciarse con tales filosofías, que<br />

parecen en él artificiales y superpuestas » ; Historia <strong>de</strong> las i<strong>de</strong>as estéticas , in O.C. , Santan<strong>de</strong>r, 1962 3 ,<br />

p. 395 : « Aunque nunca abandonó <strong>de</strong>l todo su antigua manera, cultivó al mismo tiempo, con notable<br />

flexibilidad <strong>de</strong> ingenio, otras muy diversas, levantándose alguna vez a las regiones <strong>de</strong> la poesía más<br />

elevada, digan lo que quieran los que, por no haberla nunca estudiado en conjunto se resisten a ver en<br />

él otra cosa que el dulce y algo empalagoso Batilo <strong>de</strong> los primeros tiempos » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

384 È il caso ad esempio <strong>de</strong>l Mérimée il quale ten<strong>de</strong> a limitare in genere la poesia melen<strong>de</strong>ziana<br />

ad atteggiamenti convenzionali, ad una manifestazione di valore storico piú che estetico ed a<br />

salvare tutt'al piú la perizia <strong>de</strong>ll'esecutore ricco d'immaginazione, d'armonia e di senso <strong>de</strong>l ritmo (E.<br />

MERIMÉE, Melén<strong>de</strong>z Valdés in «Revue Hispanique», I, 1894, pp. 217-235). Dalla interpretazione<br />

<strong>de</strong>l Menén<strong>de</strong>z Pelayo sostanzialmente invece non si diparte il Valera che cre<strong>de</strong> nel casticismo <strong>de</strong>l<br />

poeta estremegno (J. VALERA, Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés , in O.C. , ed. L. ARAUJO COSTA, Madrid,<br />

1958, II, pp. 1016-1019; El renacimiento <strong>de</strong> la poesía lírica española , discurso leído en la R. Aca<strong>de</strong>mia<br />

Española el 13 <strong>de</strong> mayo <strong>de</strong> 1900, in O.C. , <strong>III</strong>, pp. 1186-1197; La poesía lírica y épica en la España<br />

<strong>de</strong>l siglo XIX in O.C. , II, pp. 1187-1192). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

385 R. E. PELLISSIER, The Neo-Classic Movement in Spain during the Eighteenth Century ,<br />

Stanford, 1918. La i<strong>de</strong>ntificazione di tutta la cultura letteraria <strong>de</strong>l Settecento spagnolo col<br />

neoclassicismo vive ancor oggi, anche se taluno s'è preoccupato di rivalutarlo contro il tradizionale suo<br />

117


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

svolgimento <strong>de</strong>l ser hispánico , ciò che poteva apparire come anticipo <strong>de</strong>l romanticismo, ovverossia<br />

ciò che in qualche modo sembrava rientrare nel sud<strong>de</strong>tto processo « castizo » di sviluppo culturale.<br />

È il caso <strong>de</strong>lla clamorosa bouta<strong>de</strong> di un Azorín che proclama: « Cadalso, Melén<strong>de</strong>z, Jovellanos:<br />

románticos, <strong>de</strong>scabellados románticos, <strong>de</strong>sapo<strong>de</strong>rados románticos; románticos antes, mucho antes <strong>de</strong>l<br />

estreno <strong>de</strong> Hernani en París » 386 oppure <strong>de</strong>l piú acca<strong>de</strong>mico ma metodologicamente discutibile<br />

sistema di ricerca di un Díaz-Plaja 387 e, soprattutto, di quello <strong>de</strong>ll'inglese Peers 388 .<br />

Era cosí aperta la via a una consi<strong>de</strong>razione di Melén<strong>de</strong>z Valdés nell'ambito <strong>de</strong>lla categoria<br />

storiografica <strong>de</strong>l preromanticismo 389 cui egli veniva fatto rientrare in forza <strong>de</strong>l riconoscimento<br />

<strong>de</strong>lla sua anima «sensibile» in una a volte curiosa mescolanza di psicologismo e di estetismo<br />

confinamento al margine <strong>de</strong>lla cultura spagnola castiza, cercando di spiegare come un modo d'essere<br />

anche spagnolo l'atteggiamento neoclassico: cfr. P. R. SEBOLD, Contra los mitos antineoclásicos<br />

españoles in «Papeles <strong>de</strong> son Armadans», XXXV, 1964, pp. 83-114, saggio nel quale si <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rerebbe<br />

tuttavia una maggiore attenzione alla problematica i<strong>de</strong>ologica che sta al di sotto di un fenomeno<br />

solo apparentemente unitario. Uguale rilievo si può fare per il saggio di un critico spagnolo in cui<br />

s'avvertono perplessità di fronte al problema <strong>de</strong>l riconoscimento <strong>de</strong>lla presenza nel Settecento di una<br />

sentimentalità che mal s'accorda col concetto tradizionale di neoclassicismo (R. BENÍTEZ CLAROS,<br />

Variaciones sobre el sentimentalismo neoclásico , in Visión <strong>de</strong> la literatura española , Madrid, 1963,<br />

pp. 199-208). (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

386 AZORÍN, Rivas y Larra: razón social <strong>de</strong>l Romanticismo en España , Madrid, 1916, p. 9 . E<br />

altrove: « Pero hay un autor que ha <strong>de</strong>sempeñado en España, la misión que Chateaubriand en Francia...<br />

Aludimos a Melén<strong>de</strong>z Valdés... Todo el Romanticismo está ya contenido -impetuoso y ardoroso- en<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés » . (AZORÍN, Melén<strong>de</strong>z Valdés , in De Granada a Castelar , in O.C. , Madrid, 1961,<br />

IV, p. 353) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

387 G. DÍAZ PLAJA, op. cit. , (su Melén<strong>de</strong>z Valdés, cfr. pp. 66-72). Manca in quest'opera una<br />

rigorosa giustificazione i<strong>de</strong>ologica e storica <strong>de</strong>i fatti: l'autore è incerto fra un concetto di romanticismo<br />

come «costante» o come momento storico specifico. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

388 E. A. PEERS, Historia <strong>de</strong>l movimiento romántico español , Madrid, 1954, 2 voll. (Su Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés cfr. I, pp. 55-61). Tutta l'opera s'impernia sul concetto metastorico di eterno romanticismo<br />

spagnolo. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

389 Sul «pre-romanticismo» vedi supra p. 89. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

118


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

frammentaristico che ha dato il meglio di sé nel Salinas 390 . Non lontano da simili equivoche posizioni<br />

critiche è stato <strong>de</strong>l resto lo stesso Colford, diligente nella sua analisi acca<strong>de</strong>mica <strong>de</strong>lla vita e <strong>de</strong>lla<br />

produzione <strong>de</strong>l poeta estremegno ma incapace d'andare al di là <strong>de</strong>ll'incerta ed elusiva sua <strong>de</strong>finizione<br />

di Melén<strong>de</strong>z Valdés quale poeta di «transizione» 391 . Risultato di questi ultimi atteggiamenti critici<br />

fu l'immagine di un Melén<strong>de</strong>z Valdés, <strong>de</strong>bole poeta di grazia settecentesca, apparentato con i minuetti<br />

e la pittura galante <strong>de</strong>ll'epoca, fallito cantore di problemi filosofico-morali ed anticipatore, sul filo <strong>de</strong>l<br />

sentimento, <strong>de</strong>lla poesia romantica.<br />

La nostra indagine ci ha formato di Melén<strong>de</strong>z Valdés un'immagine ben diversa: per noi egli non<br />

è la figura sfocata, il « carácter apagado y débil, sin empuje vital » 392 di cui ci parlano in genere i<br />

manuali, ma un consapevole uomo di cultura che ha una sua vasta e solida formazione filosofica, una<br />

specifica e profonda formazione giuridica e di conseguenza anche una propria i<strong>de</strong>ologia politica: <strong>de</strong>l<br />

resto il suo afrancesamiento -come ci sembra abbia ben accertato il Demerson 393 - avvenne proprio<br />

nel momento in cui Melén<strong>de</strong>z Valdés vi<strong>de</strong> tradotte in leggi specifiche quelle riforme ch'egli aveva<br />

sognato e per cui aveva combattuto invano per anni 394 .<br />

390 P. SALINAS, op. cit. Cfr. supra p. 92, nonché J. M. COSSÍO, En torno a la poesía <strong>de</strong> Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés in «Boletín <strong>de</strong> la <strong>Biblioteca</strong> Menén<strong>de</strong>z Pelayo», VII, 1925, pp. 65-75. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

391 S'osservi il sottotitolo <strong>de</strong>ll'opera <strong>de</strong>l Colford: A study in the transition from Neo-Classicism to<br />

Romanticism in Spanish Poetry . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

392 A. VALBUENA PRAT, Historia <strong>de</strong> la Literatura española , Barcelona, 1946 2 , II, p. 523. (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

393 G. DEMERSON, Melén<strong>de</strong>z Valdés ou le véritable afrancesado , in Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés cit.,<br />

pp. 551-562. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

394 Dapprima Melén<strong>de</strong>z Valdés fu fra coloro che a<strong>de</strong>rirono al moto insurrezionale <strong>de</strong>l 1808 contro<br />

i francesi (e ne sono prova i due Alarmas ); non avendo potuto fuggire da Madrid al ritorno <strong>de</strong>i<br />

francesi verso la fine <strong>de</strong>llo stesso 1808, dopo assersi reso conto che con i primi atti <strong>de</strong>l nuovo governo<br />

s'apriva per la Spagna un periodo di radicali riforme, egli abbracciò la causa di Giuseppe I, convinto<br />

di poter cosí contribuire alla <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rata trasformazione <strong>de</strong>llo propria patria. Fu in ogni caso una<br />

scelta suggerita precipuamente da una convinzione i<strong>de</strong>ologica, non soltanto da un calcolo personale<br />

d'interesse. Del resto per compren<strong>de</strong>re quale fosse il suo sentimento patriottico e la sua capacità di<br />

giudicare politicamente, cfr. l' Oda XXX: Consejos y esperanzas <strong>de</strong> mi genio en los <strong>de</strong>sastres <strong>de</strong><br />

119


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

D'impronta illuministica fu pure il pensiero estetico di Melén<strong>de</strong>z Valdés che si caratterizza nel<br />

cercato equilibrio fra le istanze sensistiche che conducono alla realizzazione di una espressione libera<br />

e soggettiva, capace di commuovere e di giungere direttamente al lettore, senza preconcetti artifici,<br />

e d'altra parte le esigenze di un certo oggettivismo che vuol trascen<strong>de</strong>ré la natura per acquistare un<br />

ordine superiore che la ragione possa ritrovare. Siamo anche qui in presenza di quell'incontro dialettico<br />

fra natura e ragione perseguito da tutto l'Illuminismo: atteggiamento in cui trovava posto il gusto<br />

<strong>de</strong>ll'imitazione <strong>de</strong>gli antichi o <strong>de</strong>i classici rinascimentali, visti come concrete immagini esemplari di<br />

un equilibrio felicemente raggiunto, capaci di stimolare, attraverso l'imitazione, le capacità <strong>de</strong>ll'artista<br />

395 . Il che costituisce un atteggiamento ben diverso da quello di chi preten<strong>de</strong> fissare regole o canoni<br />

come Luzán o come i «neoclassici» <strong>de</strong>ll'Ottocento.<br />

In Melén<strong>de</strong>z Valdés non si trova alcun rigorismo nei riguardi <strong>de</strong>i generi e <strong>de</strong>lle forme metriche: anzi<br />

-come già abbiamo avuto occasione di constatare- c'è l'avvicinarsi, quasi lo scambio, <strong>de</strong>lle forme fra di<br />

loro: cosí l'anacreontica può dal suo contenuto leggero volgersi a temi piú gravi e il romance piegarsi<br />

a ogni contenuto con una libertà prima sconosciuta. Questa libertà nasceva dal fatto che la forma era<br />

per l'illuminista piú uno strumento che un fine. Artista consumato, Melén<strong>de</strong>z Valdés non disprezzò<br />

mai la forma: anzi tormentò le sue composizioni da edizione a edizione con varianti e aggiunte in<br />

una ricerca continua di perfezione, ma ebbe <strong>de</strong>lla poesia un i<strong>de</strong>ale sempre e profondamente morale<br />

e umano: per questa importanza ch'egli attribuì al «contenuto» e alla comunicabilità <strong>de</strong>llo stesso 396<br />

mi patria (in Poesías , pp. 196-197); Oda XXXI: A mi amigo D. Manuel María Cambronero por<br />

su sensibilidad y su amor a la patria ( Ibid. , p. 197); Oda XXIX: A mi patria en sus discordias<br />

civiles ( Ibid. , pp. 241-242); Oda XXV<strong>III</strong>: Afectos y <strong>de</strong>seos <strong>de</strong> un español al voler a su patria<br />

( Ibid. , pp. 240-241). Sugli afrancesados , cfr. M. ARTOLA, Los afrancesados , Madrid, 1953 ; H.<br />

JURETSCHKE, Los afrancesados en la Guerra <strong>de</strong> Indipen<strong>de</strong>ncia , Madrid, 1962. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

395 In questo senso, erano ritenute esercizio utilissimo le traduzioni. Melén<strong>de</strong>z s'esercitò, come s'è<br />

visto, nella traduzione <strong>de</strong>ll' Enei<strong>de</strong> di Virgilio e di alcune liriche d'Orazio (cfr. G. DEMERSON, Sur<br />

seize o<strong>de</strong>s d'Horace traduites par Melén<strong>de</strong>z Valdés in «Bulletin Hispanique», LX, 1958, pp. 62-72).<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

396 Come segno <strong>de</strong>ll'importanza che Melén<strong>de</strong>z Valdés attribuiva al «contenuto» e alla funzione<br />

educatrice <strong>de</strong>lla lettura, si può ricordare quanto egli scrive a proposito <strong>de</strong>lle sue opere perdute: « mis<br />

mejores poesías en el género sublime y filosófico, un poema didáctico El Magistrado ... otros trabajos<br />

en prosa sobre la legislación, la economía civil, las leyes criminales, cárceles, mendiguez y casas <strong>de</strong><br />

120


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

, arrivò a forme espressive <strong>de</strong>cisamente lontane dal concetto tradizionale di lirica, come ad esempio,<br />

nell'impiego di differenti metri (ottonario, silva , terzine) nei tre lunghi Discursos 397 dal tono e<br />

movimento <strong>de</strong>cisamente colloquiale, volutamente piano ma mai prosastico.<br />

Alla libertà compositiva corrispose la libertà linguistica: Melén<strong>de</strong>z Valdés fu difensore <strong>de</strong>lla buona<br />

tradizione linguistica castigliana ma senza eccessi puristici: per questo poté accostare arcaismi e<br />

neologismi, convinto <strong>de</strong>lla loro necessità 398 e finí con lo scandalizzare proprio i puristi 399 anche se<br />

in fondo fa sua era una posizione di difensore <strong>de</strong>l patrimonio piú autentico <strong>de</strong>lla tradizione castigliana<br />

400 .<br />

misericordia, que trataba <strong>de</strong> imprimir y me hubieran sido <strong>de</strong> más honor y al público <strong>de</strong> más provecho<br />

que los versos y encantos <strong>de</strong> esta collección » . (J. MELÉNDEZ VALDÉS, Prólogo escrito en Nimes ,<br />

in Poesías , p. 90). . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

397 J. MELÉNDEZ VALDÉS, Discursos , in Poesías , pp. 255-262. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

398 J. MELENDÉZ VALDÉS, Advertencia impresa al frente <strong>de</strong> la edición <strong>de</strong> Valladolid (1797) , in<br />

Poesías , p. 88 : « Ni tampoco he sido escrupoloso en usar <strong>de</strong> algunas voces y locuciones anticuadas,<br />

ya porque las he hallado más dulces más sonoras más acomodadas para la belleza <strong>de</strong> mis versos, ya<br />

porque estoy persuadido <strong>de</strong> que contribuyen en gran manera a sostener la riqueza y noble majestad <strong>de</strong><br />

nuestra lengua » . Poco piú avanti, nella stessa pagina, egli parla <strong>de</strong>llo sforzo compiuto per trattare una<br />

tematica nuova quale quella filosofico-morale per mezzo di una lingua « poco acostumbrada, hasta<br />

aquí, a sujetarse a la filosofía ni a la concisión <strong>de</strong> las verda<strong>de</strong>s » , per giustificare l'uso <strong>de</strong>i neologismi.<br />

(N. <strong>de</strong>l A.)<br />

399 Già i contemporanei motteggiavano i poeti che facevano uso di arcaismi <strong>de</strong>finendoli magueristas<br />

(C. REAL <strong>de</strong> la RIVA, La escuela poética salamantina cit., pp. 336-337) ma il piú arcigno censore di<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés su questo punto fu l'Hermosilla. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

400 Cfr. il Discurso en que D. Juan Melén<strong>de</strong>z Valdés da gracias a la Aca<strong>de</strong>mia Española al tomar<br />

asiento en ella como Académico numerario (1810) , in «Memorias <strong>de</strong> la Real Aca<strong>de</strong>mia Española»,<br />

I, 1870, pp. 629-632. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

121


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

Del resto questo particolare atteggiamento retorico che contaminava nel discorso poetico [con il<br />

quale il poeta mirava soprattutto a farsi compren<strong>de</strong>re e ad essere chiaro 401 ] forme antiche e nuove,<br />

inten<strong>de</strong>va sottrarre la dizione alla monotonia e al prosaicismo, in corrispon<strong>de</strong>nza con una precisa<br />

intenzione: quella di muovere, l'emozione <strong>de</strong>l lettore, di ren<strong>de</strong>rlo cioè pateticamente partecipe 402<br />

. Di qui quel « discurso entrecortado y anheloso » di cui parla il Salinas 403 come di un vizio<br />

psicologico e che invece non è altro che un personale modo espressivo, diverso sia rispetto alla<br />

tradizione classicheggiante piú o meno legata ai canoni di Luzán, ma anche al patetico <strong>de</strong>i romantici<br />

che sarà piuttosto abbandono incontrollato e esclusivo al sentimento 404 . Il patetico melen<strong>de</strong>ziano<br />

s'appoggia alla natura, non la contrasta, è governato dalla ragione: assume anzi il carattere di<br />

strumento atto a perfezionare la conoscenza. Quindi resta sempre legato a urgenze di partecipazione<br />

sociale e umanitaria, differente pertanto dal sentimento romantico che è cosmico, irrazionalistico e<br />

individualistico fino agli atteggiamenti ex-lege . Proprio per queste ragioni il sentimento di Melén<strong>de</strong>z<br />

Valdés finiva -illuministicamente- col respingere quegli aspetti <strong>de</strong>l passato che la mente condannava<br />

ed accettava invece gli elementi di quella tradizione piú positiva che lo stesso pensiero era andato<br />

401 JUAN MELÉNDEZ VALDÉS, Advertencia impresa al frente <strong>de</strong> la edición <strong>de</strong> Valladolid (1797)<br />

cit., p. 88 : « cuidando <strong>de</strong> hacerme enten<strong>de</strong>r y ser claro y <strong>de</strong> huir <strong>de</strong> una ridícula hinchazón » . (N.<br />

<strong>de</strong>l A.)<br />

402 Il che è affine a altre ricerche <strong>de</strong>l tempo: si consi<strong>de</strong>ri ad esempio il tentativo teatrale di<br />

Jovellanos, El <strong>de</strong>lincuente honrado , che <strong>de</strong>riva dalla comédie larmoyante e si osservino <strong>de</strong>llo stesso<br />

Jovellanos le i<strong>de</strong>e linguistiche: G.M. JOVELLANOS, Memorias sobre educación pública , in Obras ,<br />

in B.A.E., XLVI, p. 247. Quanto a Melén<strong>de</strong>z, ci sembra che in questo gusto <strong>de</strong>l patetico rientrino<br />

anche i due Romances <strong>de</strong> Doña Elvira (in Poesías , pp. 156-158) che in genere sono presi come esempi<br />

<strong>de</strong>l « romanticismo » melen<strong>de</strong>ziano: direi che l'evocazione <strong>de</strong>l passato e il gusto <strong>de</strong>ll'evasione verso<br />

di esso che sono dominanti nel romanticismo qui sono assenti e invece l'autore si sofferma su una<br />

minuta e sottile rappresentazione <strong>de</strong>gli affetti. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

403 P. SALINAS, op. cit. , p. XLV. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

404 Per caratterizzare l'atteggiamento di Melén<strong>de</strong>z Valdés e di Jovellanos, il Castro parla di una<br />

sensibilità che non rompe « los mol<strong>de</strong>s <strong>de</strong> la razón » e che piú che prodotto <strong>de</strong>ll'emozione è « el<br />

resultado <strong>de</strong> reflexionar sobre las emociones » (A. CASTRO, Algunos aspectos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , in<br />

Lengua, enseñanza y literatura , Madrid, 1924, p. 330) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

122


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

costruendosi nel passato nella ricerca <strong>de</strong>lle proprie, ascen<strong>de</strong>nze i<strong>de</strong>ologiche e che trovava, nella<br />

cultura <strong>de</strong>l secolo XVI, la possibilità di una i<strong>de</strong>ntificazione e di un mo<strong>de</strong>llo.<br />

In questo senso avevano ragione i contemporanei a chiamare Melén<strong>de</strong>z Valdés restaurador <strong>de</strong> la<br />

poesía española 405 , ché egli lo fu nel significato piú pieno <strong>de</strong>l termine, non sul piano soltanto formale<br />

o astrattamente stilistico 406 , realizzando il suo i<strong>de</strong>ale di letteratura come strumento d'incontro fraterno<br />

<strong>de</strong>lle coscienze umane 407 . Cosí l'intesero i contemporanei ed è se mai limite <strong>de</strong>lla critica l'essersi<br />

staccata da questa linea interpretativa. Tuttavia, con la recente ripresa <strong>de</strong> gli studi attorno al Settecento<br />

spagnolo il cui merito iniziale va attribuito soprattutto al gran<strong>de</strong> storico francese J. Sarrailh, si sono<br />

create le premesse per una interpretazione piú a<strong>de</strong>rente alla realtà storica. Il Demerson, il cui libro<br />

su Melén<strong>de</strong>z Valdés è stato tanto di frequente da noi citato, ha composto un'opera fondamentale per<br />

quel che riguarda la biografia <strong>de</strong>l poeta e lo studio <strong>de</strong>lla sua formazione culturale e <strong>de</strong>ll'ambiente in<br />

cui egli si muoveva. C'è tuttavia un limite nel lavoro <strong>de</strong>l Demerson che tocca peraltro un aspetto solo<br />

marginale rispetto alle intenzioni essenzialmente storico-biografiche <strong>de</strong>ll'autore: certi suoi giudizi<br />

405 Tra le varie attestazioni <strong>de</strong>ll'epoca in questo senso ci piace ricordare soprattutto una<br />

testimonianza poetica: A. LISTA, En loor <strong>de</strong> J. Melén<strong>de</strong>z Valdés, restaurador <strong>de</strong> la poesía española<br />

en el siglo XV<strong>III</strong> , in Poetas líricos <strong>de</strong>l siglo XV<strong>III</strong> , <strong>III</strong>, in B.A.E., LXVII, pp. 289-290. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

406 Come esempio <strong>de</strong>lla inattendibilità di certe ricerche stilistiche che si basano su incomplete e<br />

imprecise cognizioni storiografiche e pur pretendono arrivare a conclusioni critiche storico-estetiche,<br />

citeremo il seguente saggio: G. SOBEJANO, El epíteto en la lírica española , Madrid, 1956. Nella<br />

sezione <strong>de</strong>dicata a Melén<strong>de</strong>z Valdés (pp. 350-363) l'analisi è condotta sulla base di un testo limitato<br />

quale la parziale e discutibile scelta antologica <strong>de</strong>l Salinas (l'antologia <strong>de</strong>i Clásicos castellanos ).<br />

Partendo poi dalla premessa che in Melén<strong>de</strong>z Valdés convergono il neoclasicismo , il sensualismo<br />

siglo XV<strong>III</strong> e un romanticismo <strong>de</strong> manera más que <strong>de</strong> corazón (p. 353) , si studiano gli epiteti<br />

come provenienti da queste tre sorgenti tanto approssimat i vamente <strong>de</strong>finite, per conclu<strong>de</strong>re con una<br />

sostanziale negazione <strong>de</strong>lla originalità di Melén<strong>de</strong>z Valdés, autore di un'opera che avrebbe piú valore<br />

storico che personale e poetico ma che comunque sintetizze rebbe il secolo. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

407 JUAN MELÉNDEZ VALDÉS, Advertencia al frente <strong>de</strong> la edición <strong>de</strong> Valladolid (1797) cit.,<br />

p. 88 : « La república <strong>de</strong> las letras <strong>de</strong>be serlo <strong>de</strong> hermanos; en su extensión immensa todos pue<strong>de</strong>n<br />

enriquecerse y si sus miembros conocen un día lo que verda<strong>de</strong>ramente les conviene, intimamente<br />

unidos en trabajos y volunta<strong>de</strong>s, a<strong>de</strong>lantarán más en sus nobles empresas y lograrán <strong>de</strong> todos el aprecio<br />

y el influjo que <strong>de</strong>ben darles su instrucción y sus luces » . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

123


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

sul piano letterario restano legati a concetti storiografici tradizionali, quali quello di «classicismo»<br />

come stile d'epoca <strong>de</strong>l Settecento e di «preromanticismo» 408 come espressione di un nuovo indirizzo<br />

verso la fine <strong>de</strong>l secolo. Ne <strong>de</strong>riva un certo impaccio che impedisce al Demerson di trarre le <strong>de</strong>bite<br />

conseguenze, sul piano letterario, <strong>de</strong>lle premesse culturali illuministiche ch'egli cosí bene individua<br />

e <strong>de</strong>finisce in Melén<strong>de</strong>z Valdés.<br />

Il poeta estremegno rientra in pieno nella cultura che caratterizza il secolo cui appartenne, che, come<br />

non fu un secolo senza poesia in terra di Francia 409 da cui quella cultura stessa fu diffusa all'Europa,<br />

<strong>de</strong>l pari non lo fu in Ispagna. Melén<strong>de</strong>z Valdés costituisce uno <strong>de</strong>gli esempi piú alti <strong>de</strong>lla presenza<br />

<strong>de</strong>ll'Illuminismo europeo nella cultura spagnola, presenza chiara che non può assolutamente essere<br />

confusa con la locale tradizione anche se questa non fu certo né ignorata né, nei suoi aspetti positivi<br />

e utili, disprezzata dai componenti di quella « élite » di cui parla il Sarrailh. Per questo non siamo<br />

d'accordo con il tentativo di certa storiografia spagnola che ritiene di poter spiegare il fenomeno <strong>de</strong>l<br />

rinnovamento culturale <strong>de</strong>lla seconda metà <strong>de</strong>l Settecento in Ispagna come un processo autonomo<br />

408 A maggior chiarimento <strong>de</strong>l nostro giudizio attorno a questo concetto storiografico,<br />

aggiungeremo che il termine preromanticismo potrebbe essere tollerato, anche se improprio, come<br />

termine convenzionale, come <strong>de</strong>l resto è avvenuto per molti termini inizialmente solo polemici e<br />

persino dispregiativi (es. gotico, barocco, <strong>de</strong>ca<strong>de</strong>ntismo) divenuti poi semplicemente indicativi di<br />

specifiche realtà storico-culturali. Senonché, poiché crediamo che lo storico abbia il dovere di servirsi<br />

quanto piú possibile di una terminologia corretta per indicare la realtà <strong>de</strong>lla storia che è l'oggetto<br />

<strong>de</strong>lla sua ricerca, ci sembra, nel caso specifico, di dover impugnare un termine che finisce col privare<br />

un'epoca <strong>de</strong>l suo specifico significato storico. Relativamente al suo uso nella letteratura spagnola, esso<br />

suscita troppe perplessità di cui si rendono conto anche alcuni critici spagnoli. Scrive il Montesinos:<br />

« Quizá fuera lo mejor zafarse <strong>de</strong> ese terminacho algo embarazoso <strong>de</strong> pre-romanticismo e inventar<br />

<strong>de</strong>nominación más exacta. Entre otras cosas porque la usual induce a creer que el romanticismo es<br />

algo así como un pre-romanticismo salido <strong>de</strong> madre, y no es eso. Se trata <strong>de</strong> dos ten<strong>de</strong>ncias diferentes<br />

en muchas cosas, que sólo tienen <strong>de</strong> común ciertos temas y la voluptuosidad <strong>de</strong> las lágrimas » . (J.<br />

F. MONTESINOS, Reseña a las Noches lúgubres <strong>de</strong> Cadalso , ed. por E.F. HELMAN in «Nueva<br />

Revista <strong>de</strong> Filología Hispánica», V<strong>III</strong>, 1954, pp. 87-91) . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

409 Cfr. G. NATOLI, La crisi <strong>de</strong>lla poesia e i minores <strong>de</strong>ll'età voltairiana , in Figure e problemi<br />

<strong>de</strong>lla cultura francese , Messina, 1956, pp. 249-293. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

124


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

d'innovazione <strong>de</strong>lla locale tradizione cattolica e che sostiene, sviluppando un cenno <strong>de</strong>ll'Hazard 410 ,<br />

potersi parlare di una Ilustración cristiana , estranea al contributo i<strong>de</strong>ologico <strong>de</strong>ll'Illuminismo europeo<br />

411 .<br />

Noi, con il Sarrailh, il Demerson, l'Herr e altri storici 412 , pensiamo che questo contributo ci<br />

fu e che anzi fu fondamentale: se mai in Ispagna avvenne quello che <strong>de</strong>l resto era già avvenuto<br />

nel Cinquecento nei confronti <strong>de</strong>l Rinascimento italiano, cioè lo sforzo di adattamento <strong>de</strong>l nuovo,<br />

importato, alle circostanze spagnole 413 . Non riconoscere ciò, anzi preten<strong>de</strong>re di spiegare i risultati di<br />

questa operazione d'adattamento e rielaborazione, come germinazione spontanea, castiza , avvenuta<br />

cioè nel solco <strong>de</strong>lla tradizione locale, ci sembra un tentativo vero e proprio di mistificazione storica.<br />

La realtà storica <strong>de</strong>lla Spagna è piú aperta e complessa di quanto talora ci viene prospettata da una<br />

storiografia frenata da troppe remore o mossa da preoccupazioni estranee alla obbiettività <strong>de</strong>lla ricerca<br />

stessa: questa realtà storica <strong>de</strong>lla Spagna inclu<strong>de</strong> l'Illuminismo 414 e in esso, come figura preminente,<br />

Melén<strong>de</strong>z Valdés, uomo con una consapevole posizione i<strong>de</strong>ologica e poeta autentico.<br />

Egli fu illuminista soprattutto per la sua chiara volontà di riscattare il mondo attraverso un processo<br />

di uso libero ed immanente <strong>de</strong>lle ragione. La valorizzazio ne da lui fatta <strong>de</strong>lla natura e con essa <strong>de</strong>lla<br />

sensibilità e <strong>de</strong>l sentimento, la predicazione costante <strong>de</strong>lla necessità <strong>de</strong>lla cultura contro l'ignoranza<br />

e la superstizione, lo stesso suo concetto di virtú intesa come armonia interiore e accordo umanitario<br />

410 P. HAZARD, La pensée européenne cit., p. 91 : « On entrevoit ici, comme une nouveauté qui ne<br />

s'est pas encore inscrite dans l'histoire, et pour parler le language du temps, un Christianisme "eclairé"<br />

» . (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

411 P. PEÑALVER Simó, Mo<strong>de</strong>rnidad tradicional en el pensamiento <strong>de</strong> Jovellanos , Sevilla,<br />

1953; L. SÁNCHEZ AGESTA, El pensamiento político <strong>de</strong>l <strong>de</strong>spotismo ilustrado , Madrid, 1953; V.<br />

RODRÍGUEZ CASADO, El intento español <strong>de</strong> Ilustración cristiana in «Estudios Americanos», IX,<br />

1955, pp. 141-169. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

412 Indichiamo anche l'assai apprezzabile lavoro di uno studioso spagnolo: L. RODRÍGUEZ<br />

ARANDA, El <strong>de</strong>sarrollo <strong>de</strong> la razón en la cultura española , Madrid, 1962. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

413 Questo sforzo d'adattamento è stato ben studiato per quanto riguarda il pensiero filosofico: O. V.<br />

QUIROZ MARTÍNEZ, La introducción <strong>de</strong> la filosofía mo<strong>de</strong>rna en España , México, 1949. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

414 M. DI PINTO, Studi su la cultura spagnola nel Settecento , cita, p. 41 ss. (N. <strong>de</strong>l A.)<br />

125


Un poeta illuminista : Melén<strong>de</strong>z Valdés<br />

con il bene <strong>de</strong>gli altri, sono manifestazioni di quell'uso <strong>de</strong>lla ragione che vuol dare autenticità agli atti<br />

<strong>de</strong>lla vita, nello sforzo di ritrovare una felicità quanto piú estesa possibile fra gli uomini. Di queste<br />

sal<strong>de</strong> convinzioni e sofferte aspirazioni, le sue poesie sono espressione coerente e compiuta.<br />

126

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!