Relazione Stato - Provincia di Lucca
Relazione Stato - Provincia di Lucca Relazione Stato - Provincia di Lucca
Rapporto sullo Stato dell'Ambiente Mortalità generale La mortalità generale dimostra in termini di tassi standardizzati per età negli ultimi anni un trend in progressivo declino, il fenomeno è comune a tutta la regione e a tutte le età ad eccezione della fascia 20-44 anni per la quale i tassi di mortalità sono in crescita almeno fino al 1992 per gli effetti dell’AIDS. Nel 1996 si sono avuti in tutto il territorio della USL2 2.672 morti dei quali 1.330 erano maschi e 1.342 femmine. La mortalità totale e per tutte le cause nel periodo 1994/96 ha fatto registrare nei maschi un tasso standardizzato pari a 851.0 (844.4 nella Piana e 865.3 nella Valle) significativamente superiore alla media regionale di 805.0 e per le femmine un tasso di 5.34.3 (535.3 nella Piana e 531.1 nella Valle) che anch’esso risulta significativamente superiore al valore regionale pari a 506.1 e che indica eccessi di mortalità per alcune patologie. Come è stato più volte affermato la Az.USL2 è inserita infatti in una Provincia che insieme a quella di Massa contribuisce a determinare quell’eccesso di mortalità che si osserva da anni nell’area nord-ovest della Toscana. Mortalità per grandi cause Per quanto concerne le principali cause di morte si confermano, come nel passato, quelle riportate nelle tabelle seguenti dove appaiono disaggregate per sesso e i relativi tassi sono confrontati con quelli medi regionali (tassi standardizzati al 1996).1 Le malattie circolatorie rappresentano la prima causa di decesso, seguite dai tumori, dalle malattie respiratorie, dagli incidenti e dalle malattie dell’apparato digerente nei maschi, mentre nelle femmine dopo le malattie circolatorie e i tumori, troviamo al terzo posto le malattie dell’apparato digerente, gli incidenti e le malattie dell’apparato respiratorio. Causa di morte Principali cause di morte nei maschi e Tasso USL Tasso Regionale Malattie sistema circolatorio 327,4 301,1 Tumori 284,3 277,1 Malattie apparato respiratorio 64,2 54,1 Incidenti, Traumi; Avvelenamento 50,7 48,3 Malattie apparato digerente 37,4 34,1 Causa di morte Principali cause di morte nelle femmine Tasso USL Tasso Regionale Malattie sistema circolatorio 243,1 222,8 Tumori 157,2 146,1 Malattie apparato digerente 21,2 21,2 Incidenti, Traumi; Avvelenamento 19,3 20,2 Malattie apparato respiratorio 15,6 20,8 194
195 Stato - Sistema Paesaggio e Natura Tassi di mortalità' significativamente superiori alla media regionale Dai dati forniti dal Registro di Mortalità Regionale, per gli anni 96-97 si desume che la Az.USL2 fa osservare eccessi di mortalità significativamente superiori alla media regionale per molte cause ed in particolare: Tumore del polmone, sia nel sesso maschile (tasso USL2 pari a 89.1 contro quello regionale di 76.1) che nel sesso femminile (tasso USL2 pari a 15.4 e Regione 11.0), le malattie circolatorie cerebrali prevalentemente nel sesso femminile (Tasso USL2 89.0 contro quello regionale di 79.6), nel sesso maschile il valore per tale patologia è di 96.5 contro quello regionale di 88.4, quelle dell'apparato respiratorio nel sesso maschile (64.2 nella USL2 contro il 54.1 della regione). E’ da rilevare che all’interno delle malattie circolatorie, mentre i valori della cardiopatia ischemica superano quelli delle mal. Circolatorie cerebrali (98.3 contro 96.5 ) nelle femmine i valori si invertono con netta predominanza delle malattie circolatorie cerebrali che presentano un tasso di 89.0 contro 47.3 della cardiopatia ischemica. Tra le morti evitabili sono da ascrivere quelle relative agli incidenti stradali In modo analogo a quanto si registra a livello nazionale, parallelamente al quadro demografico si osserva un aumento della prevalenza della patologia cronico-degenerativa, per lo più di natura cardiocircolatoria e neoplastica. Malattie del Sistema Circolatorio Le malattie cardiocircolatorie sono al primo posto tra le cause di morte e possono essere causa di invalidità precoce. Tra queste, la cardiopatia ischemica è la forma a maggior predominanza, sia come motivo di ricovero che come causa di decesso. Nel 1997 (da gennaio a novembre), su 1342 ricoveri avvenuti nelle UU.OO. di Cardiologia di Lucca e Valle, 754 cioè il 56% sono stati per Cardiopatia ischemica e le forme più rappresentate sono state l’Infarto acuto del miocardio , l’Angina pectoris, e altre forme acute e subacute di ischemia cardiaca Analogamente le malattie circolatorie cerebrali rappresentano una importante causa di ricovero e di disabilità. Nel 1997 (periodo gennaionovembre) la Ischemia Cerebrale transitoria occupa il secondo posto tra le principali diagnosi di dimissione nella U.O. di Medicina Generale della Valle dopo la Bronchite cronica ostruttiva ed il primo tra quelle delle UU.OO. di Medicina 1 e 2 del P.O. di Lucca; le cerebropatie circolatorie rappresentano il 20,3 % e il 25,5% di tutte le diagnosi di dimissione nei raparti di Medicina rispettivamente della Valle e della Piana. La Occlusione delle arterie cerebrali occupa il primo posto tra le dimissioni della U.O. Neurologia del P.O. di Lucca e la patologia circolatoria cerebrale rappresenta circa il 34 % di tutti i ricoveri. Numerosi studi epidemiologici nazionali ed internazionali hanno dimostrato da tempo una correlazione positiva fra abitudini alimentari, stili di vita , alterazione di alcuni parametri metabolici, alterazione dei valori pressori e incidenza di queste malattie. In particolare è stato più volte confermato che i più importanti fattori di rischio modificabili sono l’abitudine al fumo, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa e l’inattività fisica. Per tali ragioni i nostri sforzi futuri dovranno essere
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Tassi <strong>di</strong> mortalità' significativamente superiori alla me<strong>di</strong>a regionale<br />
Dai dati forniti dal Registro <strong>di</strong> Mortalità Regionale, per gli anni 96-97 si<br />
desume che la Az.USL2 fa osservare eccessi <strong>di</strong> mortalità<br />
significativamente superiori alla me<strong>di</strong>a regionale per molte cause ed in<br />
particolare: Tumore del polmone, sia nel sesso maschile (tasso USL2<br />
pari a 89.1 contro quello regionale <strong>di</strong> 76.1) che nel sesso femminile<br />
(tasso USL2 pari a 15.4 e Regione 11.0), le malattie circolatorie<br />
cerebrali prevalentemente nel sesso femminile (Tasso USL2 89.0 contro<br />
quello regionale <strong>di</strong> 79.6), nel sesso maschile il valore per tale patologia è<br />
<strong>di</strong> 96.5 contro quello regionale <strong>di</strong> 88.4, quelle dell'apparato respiratorio<br />
nel sesso maschile (64.2 nella USL2 contro il 54.1 della regione). E’ da<br />
rilevare che all’interno delle malattie circolatorie, mentre i valori della<br />
car<strong>di</strong>opatia ischemica superano quelli delle mal. Circolatorie cerebrali<br />
(98.3 contro 96.5 ) nelle femmine i valori si invertono con netta<br />
predominanza delle malattie circolatorie cerebrali che presentano un<br />
tasso <strong>di</strong> 89.0 contro 47.3 della car<strong>di</strong>opatia ischemica. Tra le morti<br />
evitabili sono da ascrivere quelle relative agli incidenti stradali<br />
In modo analogo a quanto si registra a livello nazionale, parallelamente<br />
al quadro demografico si osserva un aumento della prevalenza della<br />
patologia cronico-degenerativa, per lo più <strong>di</strong> natura car<strong>di</strong>ocircolatoria e<br />
neoplastica.<br />
Malattie del Sistema Circolatorio<br />
Le malattie car<strong>di</strong>ocircolatorie sono al primo posto tra le cause <strong>di</strong> morte e<br />
possono essere causa <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà precoce. Tra queste, la car<strong>di</strong>opatia<br />
ischemica è la forma a maggior predominanza, sia come motivo<br />
<strong>di</strong> ricovero che come causa <strong>di</strong> decesso. Nel 1997 (da gennaio a<br />
novembre), su 1342 ricoveri avvenuti nelle UU.OO. <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong> e Valle, 754 cioè il 56% sono stati per Car<strong>di</strong>opatia ischemica e le<br />
forme più rappresentate sono state l’Infarto acuto del miocar<strong>di</strong>o ,<br />
l’Angina pectoris, e altre forme acute e subacute <strong>di</strong> ischemia car<strong>di</strong>aca<br />
Analogamente le malattie circolatorie cerebrali rappresentano una<br />
importante causa <strong>di</strong> ricovero e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Nel 1997 (periodo gennaionovembre)<br />
la Ischemia Cerebrale transitoria occupa il secondo posto tra<br />
le principali <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione nella U.O. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale<br />
della Valle dopo la Bronchite cronica ostruttiva ed il primo tra quelle<br />
delle UU.OO. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina 1 e 2 del P.O. <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>; le cerebropatie<br />
circolatorie rappresentano il 20,3 % e il 25,5% <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>missione nei raparti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina rispettivamente della Valle e della<br />
Piana. La Occlusione delle arterie cerebrali occupa il primo posto tra le<br />
<strong>di</strong>missioni della U.O. Neurologia del P.O. <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e la patologia<br />
circolatoria cerebrale rappresenta circa il 34 % <strong>di</strong> tutti i ricoveri.<br />
Numerosi stu<strong>di</strong> epidemiologici nazionali ed internazionali hanno<br />
<strong>di</strong>mostrato da tempo una correlazione positiva fra abitu<strong>di</strong>ni alimentari,<br />
stili <strong>di</strong> vita , alterazione <strong>di</strong> alcuni parametri metabolici, alterazione dei<br />
valori pressori e incidenza <strong>di</strong> queste malattie. In particolare è stato più<br />
volte confermato che i più importanti fattori <strong>di</strong> rischio mo<strong>di</strong>ficabili sono<br />
l’abitu<strong>di</strong>ne al fumo, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa e<br />
l’inattività fisica. Per tali ragioni i nostri sforzi futuri dovranno essere