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Relazione Stato - Provincia di Lucca

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Rapporto sullo <strong>Stato</strong> dell'Ambiente<br />

Vegetazione delle aree palustri del bacino del Massaciuccoli 6<br />

Il lago <strong>di</strong> Massaciuccoli è ospitato in una vasta <strong>di</strong>stesa palustre costituita<br />

da un potente deposito <strong>di</strong> torbe tutt’ora in formazione. In questo ambiente<br />

le associazioni vegetali più <strong>di</strong>ffuse sono inquadrabili in due gran<strong>di</strong><br />

tipologie, una dominata dalle elofite che generalmente vivono su torbiere<br />

e l’altra dalle pleustofite e rizofite che vivono nei corpi idrici. In aree<br />

estremamente limitate compaiono aggruppamenti a spongofite <strong>di</strong><br />

significato relittuale associate ad una ecologia particolare costituita da<br />

paleomicroecosistemi. Riportiamo uno schema sintetico delle varie<br />

tipologie non considerando le commistioni che si possono avere tra le<br />

<strong>di</strong>verse fitocenosi.<br />

Tipologie vegetazionali del bacino del Massaciuccoli<br />

Tipologie Denominazione Descrizione<br />

Elofite<br />

Rizofite<br />

Pleustofite<br />

Spongofite<br />

148<br />

Phragmitetum<br />

australis<br />

Cla<strong>di</strong>etum<br />

marisci<br />

Myrriophyllum<br />

verticillatum<br />

Ceratophylletu<br />

m demersi<br />

Potametum<br />

pectinati<br />

Hydrocotyletum<br />

ranunculoides<br />

Lemna minor<br />

Sphagno-<br />

droseretum<br />

rotun<strong>di</strong>foliae<br />

Sono associazioni vegetali impiantate su torbiere postglaciali <strong>di</strong><br />

interrimento, frequentemente inondate durante i mesi invernali e<br />

primaverili. Il fragmiteto è particolarmente esteso nei settori<br />

Nord-orientali del bacino e talvolta riesce ad invadere altre<br />

fitocenosi. Molto frequente è la commistione tra la cannuccia <strong>di</strong><br />

palude e il falasco (Cla<strong>di</strong>etum marisci).<br />

Questa associazione è tipica <strong>di</strong> substrati torbosi alcalini,<br />

debolmente ma costantemente inondati. E’ localmente in<strong>di</strong>cato<br />

con il termine <strong>di</strong> falascheto o pagliareto; presenta un’estensione<br />

più limitata ed una copertura meno compatta del fragmiteto.<br />

Colonizza tutto il settore orientale dello specchio lacustre.<br />

Questa fitocenosi è tipica <strong>di</strong> acque eutrofiche, ricche in sali e<br />

detriti vegetali e deve la sua espansione all’attività antropica che<br />

immette nutrienti nei corpi idrici.<br />

Maggiormente <strong>di</strong>ffuso nei canali e piccoli bacini interni con<br />

acque poco profonde e fortemente eutrofiche.<br />

Vive ancora nei canali ed in particolare in quelli situati nel<br />

settore centro-orientale del bacino.<br />

E’ un’associazione largamente <strong>di</strong>ffusa nei canali del settore<br />

nord-est del bacino, precisamente nelle aree delle ex risaie <strong>di</strong><br />

Massarosa. E’ una fitocenosi rara in Italia infatti fino ad ora è<br />

stata descritta solo in Sardegna.<br />

Sono popolamenti <strong>di</strong>spersi nelle anse dei canali e dei fossati <strong>di</strong><br />

piccole <strong>di</strong>mensioni con acque stagnanti o debolmente fluenti.<br />

Le comunità a spongofite sono interpretabili come torbiere<br />

interme<strong>di</strong>e <strong>di</strong> significato relittuale. La loro sopravvivenza è<br />

legata a particolari con<strong>di</strong>zioni microclimatiche e sono dominate<br />

da specie come: Sphagnum palustre e Drosera rotun<strong>di</strong>folia.<br />

Queste comunità particolarissime costituiscono il popolametno<br />

vegetale tipico delle uniche torbiere interme<strong>di</strong>e, situate a livello<br />

del mare, presenti nell’Italia peninsulare e forse nell’intera<br />

Europa me<strong>di</strong>terranea.<br />

6 P.E. Tomei, E. Guazzi e A. Barsanti, “La Carta della vegetazione delle palu<strong>di</strong> e del Lago <strong>di</strong><br />

massaciuccoli” , lavoro stampato per l’Ente Parco Regionale Migliarino-S. Rossore-Migliarino<br />

nel Febbraio 1997

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