Relazione Stato - Provincia di Lucca
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Rapporto sullo <strong>Stato</strong> dell'Ambiente<br />
Vegetazione della Macchia lucchese <strong>di</strong> Viareggio 5<br />
La parte del territorio viareggino che prende il nome <strong>di</strong> “Macchia<br />
lucchese” ha origini antiche e serviva a <strong>di</strong>stinguere la macchia litoranea a<br />
Sud <strong>di</strong> Viareggio, posta al limite del territorio della Repubblica lucchese,<br />
dalla confinante macchia pisana, inclusa nel Granducato <strong>di</strong> Toscana.<br />
L’attuale macchia lucchese è un testimone delle selve e delle palu<strong>di</strong> che,<br />
nell’antichità, occupavano le terre a Sud-Est <strong>di</strong> Viareggio, tra il Lago <strong>di</strong><br />
Massaciuccoli e il mare. L’attuale macchia lucchese occupa un terreno<br />
praticamente inesistente all’inizio del settecento in quanto i terreni si<br />
sono formati per la continua e costante progressione delle dune a mare.<br />
I caratteri del territorio sono fondamentali nell’in<strong>di</strong>viduazione della<br />
tipologia ambientale e vegetazionale della Macchia lucchese. I principali<br />
tipi <strong>di</strong> vegetazione risultano più o meno <strong>di</strong>sposti in fasce parallele alla<br />
linea <strong>di</strong> costa in quanto la <strong>di</strong>stanza dal mare assume un ruolo<br />
fondamentale. La vicinanza del mare significa infatti una maggiore<br />
azione del vento, una più alta incidenza <strong>di</strong> brume salse con un certo<br />
carico <strong>di</strong> inquinanti e la presenza <strong>di</strong> movimenti <strong>di</strong> sabbia asportata dalle<br />
superfici nude.<br />
L’area considerata ha un’altitu<strong>di</strong>ne compresa tra 0,5 e 3 m sul livello del<br />
mare e questo comporta una <strong>di</strong>fferenziazione a mosaico della vegetazione<br />
determinata dall’umi<strong>di</strong>tà del suolo, che è strettamente <strong>di</strong>pendente dalla<br />
falda idrica e dalle sue variazioni stagionali. Sotto i 1,5 m si verificano <strong>di</strong><br />
norma affioramenti invernali della falda che possono portare alla<br />
formazione <strong>di</strong> pozze permanenti.<br />
I tipi vegetazionali che si vedono a contatto in questa zona vanno da<br />
specie xerofile come le psammofite e le sclerofille me<strong>di</strong>terranee e specie<br />
igrofile o idrofile. Su questo mosaico vegetazionale è intervenuto ed<br />
interviene l’uomo; sulle dune gli sta<strong>di</strong> pionieri delle psammofile vengono<br />
<strong>di</strong>sturbati dal calpestamento e dal progressivo spianamento del substrato<br />
mentre le zone retrodunali più interne subiscono il processo dei<br />
rimboschimenti da parte dell’uomo.<br />
Riportiamo una breve descrizione della <strong>di</strong>visione in fasce della Macchia<br />
lucchese e per ogni fascia una tabella riassuntiva delle tipologie<br />
vegetazionali presenti.<br />
Dune litoranee<br />
L'ampiezza della zona dunale, oltre 250 m, favorisce la <strong>di</strong>fferenziazione<br />
della vegetazione in fasce parallele al mare e permette a molte specie<br />
psammofile <strong>di</strong> conservarsi nel loro ambiente ottimale. L'elevata presenza<br />
umana durante la stagione estiva provoca un graduale spianamento delle<br />
dune che fortunatamente le psammofite, quasi tutte pioniere, riescono a<br />
sopportare. Particolarmente danneggiate sono invece le specie come la<br />
rarissima Polygonum maritimum, un tempo frequente, Elymus farctus e<br />
Calystegia soldanella che vivono ai limiti della zona afitoica. E'<br />
opportuno ricordare che l'ambiente <strong>di</strong> spiaggia, mobile e assolato, è<br />
5 P.V. Arrigoni, Vegetazione della Macchia lucchese, Webbia 44(1): 1-62 1990.<br />
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