Relazione Stato - Provincia di Lucca

Rapporto sullo Stato dell'Ambiente
vulnerabilità elevato, mentre la quasi totalità della pianura lucchese è da
considerarsi ad alta vulnerabilità
Per quanto riguarda le aree della provincia di Lucca che rientrano nella
Carta delle Alpi Apuane esse generalmente presentano un grado di
vulnerabilità che varia da valori alti a medi e bassi con l'eccezione
dell'area compresa tra le località di Pozzi Cafaggio e Ripa situate a SW di
Seravezza in cui il grado di vulnerabilità raggiunge valori elevati ed
estremamente elevati.
Un ulteriore fenomeno che interessa la parte costiera della provincia di
Lucca è quello relativo all'insalinamento degli acquiferi. Nel settore
settentrionale del territorio versiliese, fino all'incirca all'altezza della
Fossa dell'Abate, si registra un'ampia fascia, mediamente larga 2
chilometri, dove sono presenti indizi di intrusione marina, evidenziati dal
chimismo di vari pozzi di moderata profondità, riconducibili
prevalentemente alla risalita del cuneo salino. L'intrusione viene
attribuita ai diffusi emungimenti sia per uso agricolo che industriale,
quest'ultimo principalmente collegato alla lavorazione delle pietre
ornamentali. A questo proposito nella zone di Ripa e di Querceta già
all'inizio degli anni ottanta fu osservato che il livello della falda superiore
alla fine dell'estate risultava fortemente abbassato a causa del
sovrasfruttamento (Geoscencie, 1988) e tale da innescare processi di
intrusione marina nella fascia costiera.
Dopo una leggera inflessione verso costa del fronte salino in
corrispondenza della Versiliana, probabilmente collegato a minori
emungimenti derivati da una scarsa presenza antropica, si osserva una
nuova invasione dell'entroterra nella zona del Lido di Camaiore, dove il
fronte raggiunge circa 2500 metri dalla linea di costa. Non è da escludere
che in questo caso l'espansione possa essere in una qualche misura
collegata, oltre ai diffusi emungimenti agricoli, anche ai rilevanti prelievi
idrici effettuati da alcuni consorzi di acquedotti nella zona dei Frati,
prelievi che sopperiscono al fabbisogno idropotabile di buona parte della
popolazione della Piana. Si calcola difatti, sulla base di alcuni dati
reperiti presso il Comune di Camaiore, che i fabbisogni emunti
ammontino a circa 350÷400 l/s, con punte nella stagione estiva di circa
500 l/s. Sempre per la stessa zona, risulta sicuramente importante
l'influenza del Fosso di Motrone con i suoi affluenti, che risulta soggetto
all'inversione del proprio flusso idrico, con risalita di acqua marina per
diversi chilometri. Nelle zone prossimi ai canali, si generano quindi
situazioni di eccessiva salinità, che contribuiscono a peggiorare la qualità
della falda.
Nell'area a sud della Fossa dell'Abate l'ingressione marina assume un
aspetto più allarmante, incuneandosi per diversi chilometri
nell'entroterra.
Un ulteriore fenomeno che si verifica in alcune zone della provincia di
Lucca è quello del sovrasfruttamento degli acquiferi.. Acquiferi
estesamente sovrasfruttati, con effetti indotti si registrano nei Comuni di
Porcari ed in genere nei territori della pianura costiera versiliese. Locali
sovrasfruttamenti, legati ad emungimenti acquedottistici o a poli
industriali interessano però anche il Comune di Altopascio e,
marginalmente, il Comune di Capannori.
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