16.06.2013 Views

Relazione Stato - Provincia di Lucca

Relazione Stato - Provincia di Lucca

Relazione Stato - Provincia di Lucca

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Rapporto sullo <strong>Stato</strong> dell'Ambiente<br />

stati raggiunti spessori anche superiori ad 1 m, mentre allagamenti più<br />

leggeri si sono estesi fino a Monte S. Quirico.<br />

Valfreddana: il T. Freddana risulta arginato nel suo ultimo tratto<br />

compreso tra Ponte del Giglio e lo sbocco in Serchio. Il <strong>di</strong>salveo delle<br />

acque che avviene a monte arriva però ad interessare, per aggiramento<br />

delle opere idrauliche, anche le aree <strong>di</strong> valle. Altre cause degli<br />

allagamenti in bassa Valfreddana sono dovute ai rigurgiti del Rio <strong>di</strong><br />

Arsina e degli altri scoli dei campi in sinistra idrografica del torrente.<br />

L'area dove sono stati registrati i maggiori livelli <strong>di</strong> alluvionamento è<br />

comunque quella <strong>di</strong> via <strong>di</strong> villa Paola, dove confluiscono le acque<br />

esondate a monte, raggiungendo altezze <strong>di</strong> circa 2 m.<br />

Piana <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> - zona centrale: nella Piana <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> sono state<br />

in<strong>di</strong>viduate numerose situazioni a rischio idraulico, generalmente dovute<br />

a ristagno. Esistono poi altre situazioni localizzate per le quali sono state<br />

trovate segnalazioni storiche (S. Donato, S. Filippo, S. Vito, S. Anna, S.<br />

Marco, Arancio, S. Margherita, Lunata) che però non sono state<br />

cartografate a causa della loro limitata estensione o perché si tratta spesso<br />

<strong>di</strong> situazioni transitorie legate a cause contingenti o risolvibili con<br />

semplici interventi manutentori.<br />

Le aree che presentano frequenze e spessori maggiori sono collocate <strong>di</strong><br />

regola lungo il corso del C. Ozzeri, corrispondenti alla zona più depressa<br />

della Piana tra il Padule <strong>di</strong> Verciano e Montuolo e ad aree relativamente<br />

depresse anticamente impegnate da meandri del C. Ozzeretto (Antraccoli,<br />

Sorbano ecc.).<br />

Da segnalare infine gli allagamenti a Guamo del novembre 1991 legati<br />

alla rottura del Bottaccio inferiore del Rio Guappero.<br />

Piana <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> - zona Est: in questo settore l'autostrada A11 separa due<br />

zone con caratteristiche morfologiche, urbanistiche ed idrauliche <strong>di</strong>verse.<br />

Nella zona Nord le problematiche idrauliche sono legate essenzialmente<br />

alla insufficiente portata dei corsi d'acqua che nel recente passato hanno<br />

provocato esondazioni anche in caso <strong>di</strong> eventi non eccezionali e alla<br />

recente intensa urbanizzazione con la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture viarie<br />

e ferroviarie in rilevato e i riempimenti delle zone industriali. Gli<br />

allagamenti sono generalmente <strong>di</strong> modesta entità, ma presentano<br />

frequenza molto elevata. Gli spessori variano a seconda della situazione<br />

morfologica locale (presenza <strong>di</strong> rilevati infrastrutturali, arginali, <strong>di</strong> zone<br />

industriali, ecc.) e della situazione idraulica (efficacia del sistema<br />

fognario, manutenzione <strong>di</strong> opere idrauliche, ecc.), ma si attestano<br />

generalmente tra i 15 e i 70 cm.<br />

Nella zona Sud sono frequenti le esondazioni del Rio Leccio e del Rio<br />

Tazzera; il valore dell'altezza d'acqua viene inoltre accentuato dalle<br />

situazioni morfologiche. La zona in cui si raggiungono le maggiori<br />

altezze, intorno ai 2 m, è quella più a sud tra il canale Rogio e la via<br />

Bientinese. Le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> drenaggio sono qui da riferire invece alla<br />

impossibilità <strong>di</strong> scarico delle acque basse nei collettori principali, quali il<br />

Canale Rogio, la Fossanuova e il Rio Leccio. Sono state inoltre rilevate<br />

locali situazioni <strong>di</strong> ristagno o <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> drenaggio anche lungo i<br />

120

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!