Relazione Stato - Provincia di Lucca

Rapporto sullo Stato dell'Ambiente
Innumerevoli sono le sostanze cancerogene con cui possiamo venire in
contatto quotidianamente e numerosi sono i fattori che possono
contribuire all’insorgenza di tale patologia: il patrimonio genetico, le
esposizioni lavorative e ambientali, le abitudini di vita (dieta, fumo,
alcool, ecc.). Inoltre la manifestazione clinica della neoplasia di regola
non è immediatamente successiva al periodo di esposizione e ciò rende
ancora più ardua l’individuazione del ruolo svolto dal singolo fattore di
rischio nel determinismo della malattia. Infine, dalla rassegna della
letteratura si evidenzia come abolendo alcune abitudini voluttuarie, la
stima delle morti evitabili connesse a tumore corrisponde al 25–30%
mentre eliminando l’esposizione ad inquinamenti ambientali è pari al 2–
8%.
Analisi dei presumibili fattori di rischio locali
I fattori di rischio professionale associabili a patologia tumorale
riguardano in quest’area la cantieristica navale (tumore polmonare,
mesotelioma pleurico), l’industria calzaturiera (tumore vescicale), la
costruzione di carrozze ferroviarie (mesotelioma pleurico) ed il
florovivaismo (linfomi, tumori del sistema nervoso centrale, tumori
dell’ovaio, del cavo orale, sarcomi). A carico del comparto costruzioni ed
installazioni per l'edilizia è stato rilevato un maggior rischio di tumore
polmonare nei decoratori e di mesotelioma negli addetti alla costruzione
di strade. Per le suddette categorie è stato riscontrato un rischio
professionale specifico, mentre per tutto il settore è presente un eccesso
di mortalità per il tumore polmonare non depurato dal fattore fumo.
Anche a carico del comparto pubblici esercizi ed alberghi sono descritti
eccessi di tumori di varia natura solo in parte riconducibili al consumo di
alcool e tabacco (cavo orale, laringe, esofago, polmone, colecisti) e
meritevoli di approfondimento.
Passando ad analizzare i fattori di rischio ambientale una fonte di
inquinamento può essere rappresentata dagli impianti di riscaldamento
delle serre e dall’eventuale dispersione ambientale di pesticidi nei
comuni di Viareggio, Massarosa e Camaiore. Altre potenziali fonti da
considerare sono un oleificio posto nel comune di Viareggio ed, in
passato, un oleificio nel comune di Massarosa ed un inceneritore RSU
nel comune di Pietrasanta. Non è inoltre trascurabile la vicinanza del
polo chimico-industriale di Massa Carrara, identificato in passato come
area ad elevato rischio di crisi ambientale (DPR 8.7.1986, n. 349) in
quanto in funzione delle condizioni meteoclimatiche si possono
realizzare coni di dispersione, secondo la prevalenza dei venti, su territori
limitrofi alla sorgente.
Considerazioni e conclusioni
La maggiore mortalità per tumore in generale e gli eccessi di maggiore
entità per cause specifiche riscontrati più frequentemente nel sesso
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