Relazione Stato - Provincia di Lucca

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16.06.2013 Views

Rapporto sullo Stato dell'Ambiente effettuati ulteriori studi per meglio definire l'estensione e l'entità del fenomeno. Un secondo caso di subsidenza acclarata fu registrato negli anni 1984÷1985 nella conca di Stiava, in loc. Capannaccio. Gli studi svolti dall'A.C. di Massarosa riconobbero come causa principale l'abbassamento piezometrico indotto dall'emungimento di alcuni pozzi, utilizzati ad uso potabile. Aree interessate da fenomeni di subsidenza in atto riconducibili alle variazioni dello stato tensionale del sottosuolo indotte da estrazioni di acque sotterranee in una situazione stratigrafica favorevole allo sviluppo di fenomeni di consolidazione, si riscontrano nel territorio del Comune di Porcari e, subordinatamente, in quello di Altopascio in un'area avente come centro l'acquedotto del Pollino. Il fenomeno è stato recentemente studiato da P. Barsanti, G. Nolledi. M. Sani e P. Sani (Indagini geologico-tecniche sul fenomeno di subsidenza in atto nel territorio del Comune di Porcari, 1997). La subsidenza è tuttora attiva ed i suoi effetti più evidenti si manifestano in corrispondenza dei maggiori spessori di depositi argillosi-torbosi compressibili presenti a Sud dell'autostrada FI-mare, nel territorio del Comune di Porcari. L'abbassamento della piezometrica è imputabile al complesso degli emungimenti ad uso potabile ed industriale che gravano essenzialmente nel Comune di Porcari, ma anche al di fuori nei Comuni contermini, in particolare quello di Altopascio dove sono presenti prelievi sia industriali che ad uso agricolo. Aree vulnerate-vulnerabili da colate detritiche torrentizie Nelle aree di fondovalle è stato effettuato uno studio finalizzato a valutare l'esistenza di un pericolo potenziale connesso a processi impulsivi parossistici di dinamica fluviale in grado di generare vistosi effetti di morfogenesi. La pericolosità di tali processi, lungamente trascurati in quanto spesso associabili a corsi d'acqua minori con modestissimi deflussi medi, deriva peraltro dal loro manifestarsi in intervalli di tempo talmente ridotti da rendere inefficienti le usuali procedure di allertamento. I fenomeni di instabilità considerati si dividono essenzialmente in fenomeni erosivi e fenomeni di sovralluvionamento. I primi, che hanno luogo generalmente nelle parti più alte del corso d'acqua a causa della maggior energia disponibile, possono innescare franamenti di sponda o di versante nei tratti dove l'equilibrio dell'alveo è maggiormente precario. I secondi, che possono arrivare ad interessare aree relativamente estese, presentano caratteristiche intermedie tra i movimenti di massa che si innescano sui versanti ed i deflussi torbidi di piena che si generano nella rete idrografica di ordine inferiore. Per la valutazione di questi fenomeni i dati raccolti sono stati eleborati utilizzando un metodo parametrico detto "Sistema a punteggi e pesi (Point Count Sistem Model)" già utilizzato largamente per altri tipi di valutazione di vulnerabilità ambientale. Nella fase preliminare erano state individuate 72 situazioni a rischio, corrispondenti a 65 centri abitati dei quali 6 sottendevano più di un bacino a monte. 110

Legenda: 1 corrisponde ad una pericolosità irrilevante. 2 corrisponde ad un livello di paricolosità bassa 3 corrisponde ad una pericolosità media 4 evidenzia le situazioni di pericolosità elevata Sistema a punteggi e pesi Stato - Sistema Suolo e Sottosuolo Località Pericolosità Biecina 4 Bozzano 4 Fabbriche di Vallico 4 Gorfigliano 4 Gramolazzo 4 Molinetto 4 Pedogna 4 Pracando 4 Socciglia 4 Stiava 4 Vado 4 Arni S Agostino 3 Borgo a Mozzano 3 Calavorno 3 Camaiore 3 Castelvecchio di Compito 3 Chifenti 3 Ghivizzano 3 Isola Santa 3 Monsagrati 3 Nocchi3 3 Piegaio basso 3 Ponte a Villa 3 Ponte della Maddalena 3 Quiesa 3 S Giusto di Compito 3 Vagli di Sopra 3 Valdicastello 3 Valdottavo 3 Valpromaro 3 Vorno 3 Candalla 2 Gioviano Basso 2 Palagnana 2 Ponte a Serraglio 2 Ponte all'Ania 2 S Andrea di Compito 2 Vinacciaro 2 Vinchiana 2 Bagni di Lucca 1 Fabbriche di Casabasciana 1 Gragliana 1 Lombrici 1 Pascoso 1 Ponte Coccia 1 S Martino in Freddana 1 Trebbio 1 111

Rapporto sullo <strong>Stato</strong> dell'Ambiente<br />

effettuati ulteriori stu<strong>di</strong> per meglio definire l'estensione e l'entità del<br />

fenomeno.<br />

Un secondo caso <strong>di</strong> subsidenza acclarata fu registrato negli anni<br />

1984÷1985 nella conca <strong>di</strong> Stiava, in loc. Capannaccio. Gli stu<strong>di</strong> svolti<br />

dall'A.C. <strong>di</strong> Massarosa riconobbero come causa principale<br />

l'abbassamento piezometrico indotto dall'emungimento <strong>di</strong> alcuni pozzi,<br />

utilizzati ad uso potabile. Aree interessate da fenomeni <strong>di</strong> subsidenza in<br />

atto riconducibili alle variazioni dello stato tensionale del sottosuolo<br />

indotte da estrazioni <strong>di</strong> acque sotterranee in una situazione stratigrafica<br />

favorevole allo sviluppo <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> consolidazione, si riscontrano nel<br />

territorio del Comune <strong>di</strong> Porcari e, subor<strong>di</strong>natamente, in quello <strong>di</strong><br />

Altopascio in un'area avente come centro l'acquedotto del Pollino.<br />

Il fenomeno è stato recentemente stu<strong>di</strong>ato da P. Barsanti, G. Nolle<strong>di</strong>. M.<br />

Sani e P. Sani (Indagini geologico-tecniche sul fenomeno <strong>di</strong> subsidenza<br />

in atto nel territorio del Comune <strong>di</strong> Porcari, 1997). La subsidenza è<br />

tuttora attiva ed i suoi effetti più evidenti si manifestano in<br />

corrispondenza dei maggiori spessori <strong>di</strong> depositi argillosi-torbosi<br />

compressibili presenti a Sud dell'autostrada FI-mare, nel territorio del<br />

Comune <strong>di</strong> Porcari. L'abbassamento della piezometrica è imputabile al<br />

complesso degli emungimenti ad uso potabile ed industriale che gravano<br />

essenzialmente nel Comune <strong>di</strong> Porcari, ma anche al <strong>di</strong> fuori nei Comuni<br />

contermini, in particolare quello <strong>di</strong> Altopascio dove sono presenti<br />

prelievi sia industriali che ad uso agricolo.<br />

Aree vulnerate-vulnerabili da colate detritiche torrentizie<br />

Nelle aree <strong>di</strong> fondovalle è stato effettuato uno stu<strong>di</strong>o finalizzato a<br />

valutare l'esistenza <strong>di</strong> un pericolo potenziale connesso a processi<br />

impulsivi parossistici <strong>di</strong> <strong>di</strong>namica fluviale in grado <strong>di</strong> generare vistosi<br />

effetti <strong>di</strong> morfogenesi. La pericolosità <strong>di</strong> tali processi, lungamente<br />

trascurati in quanto spesso associabili a corsi d'acqua minori con<br />

modestissimi deflussi me<strong>di</strong>, deriva peraltro dal loro manifestarsi in<br />

intervalli <strong>di</strong> tempo talmente ridotti da rendere inefficienti le usuali<br />

procedure <strong>di</strong> allertamento. I fenomeni <strong>di</strong> instabilità considerati si<br />

<strong>di</strong>vidono essenzialmente in fenomeni erosivi e fenomeni <strong>di</strong><br />

sovralluvionamento. I primi, che hanno luogo generalmente nelle parti<br />

più alte del corso d'acqua a causa della maggior energia <strong>di</strong>sponibile,<br />

possono innescare franamenti <strong>di</strong> sponda o <strong>di</strong> versante nei tratti dove<br />

l'equilibrio dell'alveo è maggiormente precario. I secon<strong>di</strong>, che possono<br />

arrivare ad interessare aree relativamente estese, presentano<br />

caratteristiche interme<strong>di</strong>e tra i movimenti <strong>di</strong> massa che si innescano sui<br />

versanti ed i deflussi torbi<strong>di</strong> <strong>di</strong> piena che si generano nella rete<br />

idrografica <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne inferiore. Per la valutazione <strong>di</strong> questi fenomeni i<br />

dati raccolti sono stati eleborati utilizzando un metodo parametrico detto<br />

"Sistema a punteggi e pesi (Point Count Sistem Model)" già utilizzato<br />

largamente per altri tipi <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> vulnerabilità ambientale.<br />

Nella fase preliminare erano state in<strong>di</strong>viduate 72 situazioni a rischio,<br />

corrispondenti a 65 centri abitati dei quali 6 sottendevano più <strong>di</strong> un<br />

bacino a monte.<br />

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