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01 Mafalda

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Il camaleonte<br />

Collana di narrativa per la scuola media<br />

Giovanni Vetrano<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

S211<br />

Fantasy<br />

<strong>Mafalda</strong> e il concorso<br />

gastronomico<br />

Excerpt of the full publication<br />

Gruppo Editoriale Esselibri - Simone a cura di Enza D’Esculapio e Marcella Peviani<br />

®


Estratto distribuito da Biblet<br />

In ricordo dei cugini<br />

Maria e Gino


Estratto distribuito da Biblet


Estratto distribuito da Biblet<br />

Excerpt of the full publication


Copyright © 2005 Esselibri S.p.A.<br />

Via F. Russo 33/D<br />

8<strong>01</strong>23 Napoli<br />

Tutti i diritti riservati<br />

È vietata la riproduzione anche parziale<br />

e con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione<br />

scritta dell’editore.<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

Per citazioni e illustrazioni di competenza altrui, riprodotte in questo libro, l’editore è a disposizione<br />

degli aventi diritto. L’editore provvederà, altresì, alle opportune correzioni nel caso di errori<br />

e/o omissioni a seguito della segnalazione degli interessati.<br />

Prima edizione: gennaio 2005<br />

ISBN 88-244-8841-0<br />

S211 - <strong>Mafalda</strong> e il concorso gastronomico<br />

Ristampe<br />

8 7 6 5 4 3 2 1 2005 2006<br />

Questo volume è stato stampato presso<br />

«Arti Grafiche Italo Cernia»<br />

Via Capri, 67 - Casoria (NA)<br />

2007 2008<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○<br />

La revisione didattica è delle direttrici di Collana Enza D’Esculapio e Marcella Peviani<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○<br />

Redazione: Giovanni Ciotola<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○<br />

Illustrazioni: Marzia Giordano<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○<br />

Copertina: Gianfranco De Angelis<br />

Excerpt of the full publication


Premessa<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

In un mondo sopraffatto dalla cultura dell’immagine e dalla<br />

lettura “mordi e fuggi” la Collana Il camaleonte nasce quasi<br />

come una sfida; ma la convinzione che la scelta di un testo di<br />

narrativa durante gli anni della scuola media segni un momento<br />

cruciale nel rapporto dell’allievo con il libro, nel contesto di<br />

un’educazione al piacere della lettura, ci ha spinto ad accettare<br />

tale sfida, che speriamo di vincere a cominciare dalla simpatica<br />

storia della strega <strong>Mafalda</strong>. Basandoci su questi presupposti abbiamo<br />

dato alla Collana un’articolazione variegata, in modo da<br />

offrire ai docenti un ampio ventaglio di possibilità: di qui anche<br />

il titolo.<br />

Il camaleonte vuole offrire a docenti e alunni la possibilità di<br />

un approccio al testo narrativo moderno nei contenuti ma<br />

rigoroso nella didattica, che, a seconda della mediazione dell’insegnante,<br />

può essere applicata sia parzialmente che nella<br />

sua totalità. Tutti i libri della Collana sono particolarmente<br />

adatti a promuovere discussioni e confronti di idee, nonché a<br />

essere di stimolo ai processi di socializzazione e di crescita<br />

psicologica.<br />

I punti di forza di questa Collana?<br />

1) Il titolo: Il camaleonte, di per sé accattivante e intrigante,<br />

sottintende una varietà di proposte che spaziano dal fantasy<br />

al comico, dall’horror all’attualità e altro ancora.<br />

2) La scelta delle opere: si privilegiano testi agili, coinvolgenti,<br />

dal linguaggio giovane, ma sempre curato e funzionale al<br />

genere di appartenenza.<br />

5<br />

Excerpt of the full publication


3) L’apparato didattico: senza sopraffare il testo, il giovane<br />

lettore viene indirizzato a una lettura attenta e critica, attraverso<br />

esercizi di analisi, riflessione e relativi giochi linguistici.<br />

4) La grafica: accattivante, fresca nei tratti, finalizzata a creare,<br />

all’interno di ciascun volume, e dell’intera Collana, un filo<br />

conduttore unico. Attraverso la personificazione del camaleonte<br />

l’alunno interloquirà con il suo accompagnatore, che lo<br />

guiderà anche lungo il percorso didattico.<br />

La novità della Collana: Il camaleonte… in scena.<br />

In questa sezione vengono proposti una serie di copioni teatrali<br />

creati o adattati esclusivamente per essere rappresentati dai<br />

ragazzi, consentendo altresì ai docenti di attuare percorsi<br />

interdisciplinari con le altre educazioni (musicale, tecnica,<br />

motoria ecc.). Corredati di utili informazioni, teoriche, tecniche e<br />

pratiche, i testi fungono da trampolino di lancio per un vero e<br />

proprio Laboratorio teatrale, in cui ciascun ragazzo può trovare<br />

una sua collocazione (attore, scenografo, costumista) e scoprire,<br />

così, anche le proprie inclinazioni.<br />

Il nostro camaleonte vestirà, dunque, panni diversi, trasformandosi<br />

in ogni sezione:<br />

A) FANTASY<br />

B) RIDENS<br />

C) GEO<br />

D) CLASSIC<br />

E) …IN GIALLO<br />

F) …IN ROSA<br />

G) …IN CERCA DI AUTORI<br />

6<br />

H) CANTASTORIE<br />

I) HORROR<br />

J) ADVENTURE<br />

K) GHOST<br />

L) REPORTER<br />

M) FANTASCIENTIFICO<br />

N) …E NON FINISCE QUI!<br />

Excerpt of the full publication


Le rubriche<br />

I consigli del camaleonte: schede didattiche informative, relative<br />

al genere trattato; costituiscono un valido ausilio per consentire<br />

agli alunni, durante l’esecuzione delle esercitazioni, una<br />

veloce consultazione delle tecniche narrative e/o teatrali.<br />

Nel laboratorio del camaleonte: scheda dal taglio operativo,<br />

che consiste in suggerimenti per l’allestimento scenico dei copioni<br />

teatrali.<br />

Schede di approfondimento: si incentrano sulla tematica trattata,<br />

sull’autore, sul contesto storico, letterario, sociale.<br />

7<br />

Excerpt of the full publication


Estratto distribuito da Biblet


Indice<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

Premessa p. 5<br />

Capitolo primo • In casa di <strong>Mafalda</strong> » 11<br />

Pronti? Via! » 21<br />

I giochi del camaleonte • La trafila: A – B = C » 23<br />

Capitolo secondo • Un ritrovamento interessante » 25<br />

Pronti? Via! » 33<br />

I giochi del camaleonte • Un rebus “goloso”! » 34<br />

Capitolo terzo • Alla ricerca delle barbe » 35<br />

Pronti? Via! » 42<br />

I giochi del camaleonte • Chi apparirà? » 44<br />

Capitolo quarto • Un invito inaspettato » 45<br />

Pronti? Via! » 52<br />

I giochi del camaleonte • C’è posta per te! » 54<br />

Capitolo quinto • Streghe a convegno » 55<br />

Pronti? Via! » 66<br />

I giochi del camaleonte • Le croci “magiche” » 68<br />

Capitolo sesto • <strong>Mafalda</strong> all’attacco » 69<br />

Pronti? Via! » 74<br />

I giochi del camaleonte • 3 × 3! » 76<br />

Capitolo settimo • E la gelatina dove la troviamo? » 77<br />

Pronti? Via! » 84<br />

I giochi del camaleonte • Completa tu » 86<br />

Capitolo ottavo • Un incontro imprevisto » 87<br />

Pronti? Via! » 94<br />

I giochi del camaleonte • Una lettera “tira” l’altra » 96<br />

9<br />

Excerpt of the full publication


○ ○ ○ ○ ○ ○ Indice<br />

•<br />

Capitolo nono • Bella come una dea! p. 97<br />

Pronti? Via! » 103<br />

I giochi del camaleonte • L’ultimo ingrediente » 104<br />

Capitolo decimo • Alla conquista del baffo » 105<br />

Pronti? Via! » 114<br />

I giochi del camaleonte • L’inizio del contrario » 116<br />

Capitolo undicesimo • Monocolo in azione » 117<br />

Pronti? Via! » 122<br />

I giochi del camaleonte • Estrazione dal cerchio » 124<br />

Capitolo dodicesimo • Gli ultimi preparativi » 125<br />

Pronti? Via! » 128<br />

I giochi del camaleonte • Somma di iniziali » 130<br />

Capitolo tredicesimo • Il giorno della verità » 131<br />

Pronti? Via! » 141<br />

I giochi del camaleonte • Un “magico” cruciverba! » 142<br />

Capitolo quattordicesimo • Sfida all’ultimo sangue » 145<br />

Pronti? Via! » 155<br />

I giochi del camaleonte • La colonna centrale » 157<br />

Capitolo quindicesimo • Un giusto epilogo » 159<br />

Pronti? Via! » 164<br />

I giochi del camaleonte • L’eliminazione » 172<br />

Linea d’arrivo - Scheda di lettura globale » 173<br />

I suggerimenti del camaleonte - Scheda di riepilogo relativa<br />

alle tecniche narrative » 179<br />

Lettera al camaleonte » 185<br />

Soluzioni dei giochi del camaleonte » 187<br />

10<br />

Excerpt of the full publication


Capitolo primo<br />

In casa di <strong>Mafalda</strong><br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

Quella notte d’inverno, lì, nella Valle delle Ossasecche, il tempo<br />

si era messo veramente di brutto: si stava abbattendo su tutta la<br />

vallata un violentissimo acquazzone, accompagnato da lampi e<br />

tuoni di inaudita violenza. Un fortissimo vento gelido faceva<br />

agitare i rami rinsecchiti degli alberi, che sembravano delle<br />

lunghe braccia minacciose, pronte ad aggredire chiunque avesse<br />

avuto la sventura di passare nei paraggi. Come se tutto questo<br />

non bastasse, era quella una notte di luna piena, e per questo<br />

si aggiungevano gli ululati dei lupi mannari e i versacci striduli<br />

di gufi e civette.<br />

In fondo alla Valle delle Ossasecche i lampi di quel furioso<br />

temporale rischiaravano ogni tanto la notte, già timidamente illuminata<br />

dal pallido chiarore della luna, lasciando intravedere l’inquietante<br />

sagoma della vecchia casa diroccata di <strong>Mafalda</strong>, un’arzilla<br />

strega che viveva lì da tanto tempo in compagnia di Monocolo,<br />

un gatto nero tutto spelacchiato a cui era molto affezionata.<br />

Monocolo era così chiamato perché aveva il vezzo di portare su<br />

un occhio un fondo di bottiglia colorato che utilizzava come una<br />

lente e che, almeno questo lui affermava, gli conferiva un’aria da<br />

intellettuale. Ogni giorno sceglieva una lente di colore diverso<br />

secondo il suo stato d’animo: ad esempio scura se era molto<br />

depresso, rossa se si sentiva particolarmente nervoso, verde se<br />

invece era abbastanza sereno e tutto gli andava per il verso<br />

giusto. Verde era appunto il colore che aveva scelto per quella<br />

sera, ma, come vedremo, doveva essersi sicuramente sbagliato!<br />

11<br />

Excerpt of the full publication


○ ○ ○ ○ ○ ○ 1.<br />

In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

<strong>Mafalda</strong>, sebbene avesse più di<br />

quattrocentocinquanta anni, se<br />

li portava discretamente bene,<br />

con dignità insomma. Di piccola<br />

statura, aveva, come<br />

la maggioranza delle streghe,<br />

un naso adunco e<br />

bitorzoluto, dei grossi occhi<br />

a palla e una bocca<br />

sottile e affossata dalla<br />

totale assenza dei denti<br />

(in passato si era recata a<br />

cavallo della sua scopa da<br />

un vampiro dentista che le aveva messo un’orribile dentiera con<br />

due enormi canini, che incutevano terrore in tutte le sue amiche:<br />

perciò aveva saggiamente deciso di farne a meno).<br />

Era però una strega molto permalosa e andava subito su tutte le<br />

furie se solo qualcuno osava muoverle qualche critica.<br />

L’orgoglio, la vanità e la presunzione erano sicuramente gli altri<br />

grossi difetti di <strong>Mafalda</strong>, la quale era davvero convinta di essere<br />

tra le più belle e brave streghe di tutta Stregolandia, ma si sentiva<br />

un po’ come un genio incompreso che non sempre riusciva a<br />

dimostrare appieno tutto il suo valore. Quello che vale la pena<br />

di ricordare, invece, è che <strong>Mafalda</strong> aveva un grosso debole per<br />

il suo gatto, tanto che lo trattava come un figlio e per questo<br />

motivo era spesso pronta a perdonarlo ogni volta che ne combinava<br />

qualcuna delle sue.<br />

Monocolo, che invece aveva un carattere sfrontato e ribelle,<br />

doveva faticare non poco per non urtare la suscettibilità della sua<br />

padrona e, purtroppo per lui, non sempre ci riusciva…<br />

Ora però andiamo a vedere cosa stava accadendo in casa di <strong>Mafalda</strong>.<br />

Approfittando dell’uragano che si stava abbattendo quella notte,<br />

la nostra strega e il suo gatto erano corsi alla finestra per godersi<br />

tutto lo spettacolo e facevano più o meno questi discorsi:<br />

12<br />

Excerpt of the full publication


1. In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

«Guarda laggiù, Monocolo! Com’è eccitante! C’è una processione<br />

di anime in pena… Saranno almeno una ventina!»<br />

«E guarda invece dall’altro lato, <strong>Mafalda</strong>! Devono essere i fantasmi<br />

del castello qui vicino che saranno usciti per prendere una<br />

boccata d’aria! Quello laggiù lo riconosco, è sicuramente<br />

Fantasmino, perché si trascina sempre la sua catena!»<br />

All’improvviso cadde poco distante un fulmine che per un attimo<br />

sembrò illuminare a giorno tutto il vicinato. <strong>Mafalda</strong> doveva aver<br />

visto qualcosa di molto divertente, perché tutto a un tratto si<br />

mise a ridere a crepapelle e sembrava non smetterla più, tanto<br />

che il suo viso si era fatto violaceo per evidenti problemi respiratori.<br />

Vedendo la padrona in quello stato, Monocolo si era<br />

incuriosito; gli bastò guardare nuovamente fuori della finestra<br />

per rendersi subito conto del motivo di tanto divertimento: il<br />

fulmine che era caduto qualche istante prima doveva aver centrato<br />

in pieno una mummia. Le mummie, si sa, se sono colpite<br />

non provano nessun dolore, dato che come gli zombie sono dei<br />

morti viventi, però quella poverina per lo spavento correva come<br />

una matta avanti e indietro, con le bende quasi tutte carbonizzate.<br />

«È la prima volta che vedo una mummia arrosto! Guarda, Monocolo,<br />

è diventata tutta nera! Chissà quanto dovrà spendere di<br />

stoffa per farsi un vestito nuovo!»<br />

«Fossi in lei ordinerei delle bende d’amianto per stare tranquillo<br />

in caso d’incendio!» aggiunse Monocolo, anch’egli abbastanza<br />

divertito.<br />

Era intanto calata una fitta nebbia ed ormai fuori non si riusciva<br />

a distinguere più nulla.<br />

«Che peccato, Monocolo, lo spettacolo è finito!» esclamò <strong>Mafalda</strong><br />

con grande disappunto, aggiungendo subito dopo: «Vorrà dire<br />

che ne approfitterò per mettermi un po’ in ordine…»<br />

Il gatto annuì con sufficienza, quasi come per dire “Fà pure<br />

come credi, tanto il tuo è un caso davvero disperato!”<br />

La sua padrona nel frattempo aveva preso dal cassetto del<br />

comodino un grosso frammento di specchio. Dopo essersi se-<br />

13<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○


○ ○ ○ ○ ○ ○ 1.<br />

In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

duta sul suo vecchio e sudicio lettone iniziò ad osservarsi<br />

attentamente il viso.<br />

Doveva aver preso improvvisamente coscienza di tutti i suoi<br />

limiti estetici, poiché aveva assunto un’aria insolitamente preoccupata.<br />

Rivolgendosi a Monocolo, che nel frattempo si era<br />

già infilato sotto le coperte, così gli disse: «Forse avrei bisogno<br />

di qualche seduta dall’estetista, micetto mio adorato! Ho paura<br />

che si stia per formare qualche rughetta attorno agli occhi!<br />

Non posso proprio sopportare l’idea di stare invecchiando! In<br />

fondo ho appena 452 anni, che, devi ammetterlo, sono molto<br />

ben portati!»<br />

Un sorriso beffardo illuminò per qualche istante il viso di<br />

Monocolo, il quale doveva avere sicuramente parecchie perplessità<br />

su quell’ultima affermazione della sua padrona e, sfrontato<br />

e incosciente com’era, non poté fare a meno di dirle: «Ho<br />

proprio l’impressione che per avere qualche ruga in meno<br />

avresti fatto meglio a farti imbalsamare qualche secolo fa! Hai<br />

la pelle talmente rattrappita che ci vorrebbe solo uno<br />

schiacciasassi per distenderla!»<br />

<strong>Mafalda</strong> stava già iniziando ad andare su tutte le furie, ma<br />

Monocolo ormai si stava divertendo così tanto che non riusciva<br />

più a controllarsi, e così, continuando a ridere, aggiunse: «Forse<br />

potresti risolvere tutti i tuoi problemi rivolgendoti a qualche<br />

buon restauratore! Devi però prima essere ben sicura che quello<br />

sia veramente in gamba, visto che sei un raro reperto archeologico<br />

e per questo devi essere trattata con mille attenzioni!»<br />

Monocolo questa volta aveva proprio esagerato…<strong>Mafalda</strong>,<br />

inferocita com’era, divenne tutta rossa per la rabbia, e il suo viso<br />

si riempì di numerose macchie color verde-marcio, tipiche delle<br />

streghe quando sono proprio furiose. La sua temperatura corporea<br />

doveva essersi innalzata almeno sui 200° Fahrenheit, e dalle<br />

narici e dalle orecchie fuoriusciva un denso vapore azzurrognolo,<br />

accompagnato da un lungo e lacerante fischio, come quello di<br />

un treno a vapore.<br />

14<br />

Excerpt of the full publication


Estratto distribuito da Biblet<br />

15<br />

1. In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

Armata della sua vecchia e adorata scopa, si era messa all’inseguimento<br />

del povero Monocolo, il quale aveva fatto appena in<br />

tempo a saltare giù dal letto e scappare alla disperata ricerca di<br />

un luogo dove mettersi al sicuro.<br />

Era quella una scena che purtroppo negli ultimi tempi avveniva<br />

con una discreta frequenza e che si concludeva puntualmente<br />

con la povera <strong>Mafalda</strong> che, ormai senza più fiato, doveva fermarsi<br />

nel suo inseguimento, e con Monocolo che, fingendosi pentito,<br />

andava a chiederle perdono.<br />

Stanchi ed assonnati poterono così finalmente andare a godersi<br />

un meritato riposo.<br />

*************<br />

Dopo il violentissimo temporale di quella notte, il mattino spuntò<br />

un sole splendente che con il suo caldo tepore iniziò finalmente<br />

a riscaldare la Terra delle Ossasecche. Benché ormai fosse quasi<br />

mezzogiorno, <strong>Mafalda</strong> e Monocolo dormivano ancora beatamente,<br />

russando come vecchi tromboni. Improvvisamente alla porta<br />

si sentì qualcuno bussare con insistenza. Monocolo fu il primo<br />

a svegliarsi; fece un lunghissimo sbadiglio, si stropicciò ben bene<br />

il suo unico occhio e imprecando a denti stretti si diresse verso<br />

la finestra, ma i vetri erano così sudici che non poté vedere<br />

distintamente all’esterno. Così si avvicinò alla sua padrona, che<br />

dormiva ancora profondamente, e le urlò nelle orecchie: «Svegliati<br />

<strong>Mafalda</strong>, c’è qualcuno che sta bussando alla porta! Svegliati!»<br />

<strong>Mafalda</strong> per lo spavento fece un gran balzo sul letto. Assai<br />

contrariata per quel brusco risveglio, gridò: «Stupido gattaccio,<br />

cosa hai da urlare in questo modo? Non potevi farmi riposare in<br />

pace ancora per un po’?»<br />

Intanto alla porta c’era qualcuno che continuava a bussare nervosamente<br />

e che voleva farsi aprire ad ogni costo.<br />

«Ma insomma! Volete aprire o no questa dannata porta? Avete<br />

forse le orecchie tappate con sterco di pipistrello? O forse vi siete<br />

completamente rincitrulliti?»<br />

Excerpt of the full publication<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○


○ ○ ○ ○ ○ ○ 1.<br />

In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

Non c’era alcun dubbio: la voce e il modo di esprimersi erano<br />

quelli inconfondibili di Vanitilla, la più antipatica e presuntuosa<br />

fra tutte le streghe.<br />

«Accidenti, Monocolo, è proprio quella sfacciata di Vanitilla che<br />

ha avuto il coraggio di venire fin qui da noi, a casa nostra! Che<br />

Belzebù la fulmini! Chissà che cosa ha in mente!» esclamò <strong>Mafalda</strong>,<br />

che, presa dalla curiosità, cercò di avvicinarsi pian piano alla<br />

porta per spiare dal buco della serratura, ma finì sfortunatamente<br />

con l’inciampare sul pentolone che teneva al centro dello stanzone,<br />

ruzzolando rumorosamente sul pavimento.<br />

«Apri, <strong>Mafalda</strong>, apri! So bene che sei dentro e che stai cercando<br />

di nasconderti! Sono Vanitilla, la tua adorata amica! Sono qui<br />

perché devo dirti delle cose davvero interessanti!»<br />

<strong>Mafalda</strong> allora, sentendosi ormai scoperta, si rassegnò ad aprire<br />

la porta. Sull’uscio apparve così Vanitilla, ancora a cavalcioni<br />

della sua scopa, ultimo modello Jaguar 2.500 turbodiesel,<br />

intercooler, catalitica, con ABS, manico con doppio airbag, aria<br />

condizionata e faro fendinebbia. Era quella una scopa che aveva<br />

comprato di recente sfruttando gli incentivi sulla rottamazione<br />

che il Governo di Stregonia aveva introdotto quell’anno, con<br />

l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti, dando in permuta la<br />

sua vecchia scopa.<br />

In testa aveva un casco avvolgente tipo “Le Mans”, con occhialini<br />

integrati, mentre alle mani portava dei guanti sciccosi tutti<br />

traforati in pelle di rospo. Indossava inoltre un’elegante tuta<br />

viola-metallizzato con polsini in pelliccia di topone di Groenlandia.<br />

Ai piedi, infine, calzava dei lucidi stivali bianchi in<br />

pregiata pelle di mummia.<br />

<strong>Mafalda</strong> rimase a bocca aperta a guardarla, con un’espressione<br />

mista di invidia e meraviglia.<br />

«Allora, ti decidi o no a farmi entrare?»<br />

Così dicendo Vanitilla scese baldanzosamente dalla sua scopa,<br />

dette uno spintone a <strong>Mafalda</strong> che barcollò paurosamente, ed<br />

infine senza tanti complimenti si sedette sull’unica sedia sgan-<br />

16<br />

Excerpt of the full publication


1. In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

gherata che si trovò davanti. Era in compagnia della sua gatta<br />

Desiré, la cui presenza aveva messo inspiegabilmente Monocolo<br />

in uno stato di grande agitazione.<br />

«Che gradita sorpresa! Qual buon vento ti ha spinto fin qui in<br />

casa mia? O, per meglio dire, che accidenti ci fai da queste parti?»<br />

le chiese acidamente <strong>Mafalda</strong>.<br />

Vanitilla non si curò affatto per quell’accoglienza, anzi al contrario<br />

pareva abbastanza divertita nel vedere la sua rivale tanto<br />

nervosa, e le rispose, dicendole: «Stavo facendo un giro sulla mia<br />

nuova scopa quando mi sono trovata quasi per caso nei tuoi<br />

paraggi ed allora mi sono detta: chissà come sarà felice la mia<br />

cara amica nel rivedermi!»<br />

«Certo, mia cara, certo!» le fece allora <strong>Mafalda</strong> con tono sfacciatamente<br />

ipocrita. «È da tanto tempo che avevo voglia di fare due<br />

chiacchiere con te! Non ti ho mai voluto invitare fin qui a casa<br />

mia perché anziana come sei, con tutti gli acciacchi che ti ritrovi,<br />

ci saresti potuta rimanere secca!»<br />

«Hai sempre avuto voglia di scherzare, <strong>Mafalda</strong> cara! Sai bene<br />

che hai almeno duecento anni più di me, anche se non lo hai<br />

mai voluto ammettere… In ogni caso devi arrenderti davanti<br />

all’evidenza: basta guardarti allo specchio per renderti conto che<br />

sei molto più vecchia e brutta di me!»<br />

In effetti Vanitilla appena si tolse il suo casco mostrava un viso<br />

con un trucco davvero impeccabile: delle lunghissime ciglia finte<br />

fatte con le zampe di millepiedi giganti sovrastavano i suoi occhi,<br />

che erano cerchiati di un bel nero di muffa.<br />

Le labbra, grosse e carnose, erano tinte di un bel verde-giallognolo<br />

marcio, e le guance rosse erano ravvivate con della crema di<br />

lombrico. I suoi lunghi capelli neri erano tutti punteggiati da<br />

un’abbondante e finissima forfora biancastra che dava un ulteriore<br />

tocco di charme.<br />

«Cara, dolcissima Mafalduccia mia, non ho alcuna intenzione di<br />

litigare con te, dato che sono qui per mostrarti qualcosa davvero<br />

interessante!»<br />

17<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○


○ ○ ○ ○ ○ ○ 1.<br />

In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

Così dicendo prese da un taschino interno del suo giubbino un<br />

plico arrotolato, tenuto legato con una grossa coda di lucertola.<br />

<strong>Mafalda</strong>, presa dalla curiosità, ripose per un momento i suoi<br />

bellicosi propositi di vendetta e sforzandosi di riprendere<br />

l’autocontrollo, le chiese con noncuranza: «E che cosa ci sarebbe<br />

scritto di tanto importante su questa pergamena? Di certo niente<br />

che possa valere la mia attenzione!»<br />

«Leggi allora tu stessa e vedrai!» le rispose Vanitilla, porgendole<br />

il plico tra le mani.<br />

Quella allora l’aprì immediatamente e lesse:<br />

È indetto il Grande Concorso Gastronomico dell’anno presso lo<br />

Stregonia Club Privé, la cui organizzazione è affidata alla presidentessa<br />

Megera. La giuria esaminatrice, presieduta dal celebre<br />

chef De Porkins, premierà la migliore ricetta dell’anno, che dovrà<br />

essere assolutamente inedita ed originale. Al vincitore l’affascinante<br />

mago Woody-Woody assegnerà una coppa d’argento, un<br />

viaggio per due persone tutto compreso nella città dei divertimenti<br />

di Spettroland, nonché la fornitura per un anno di latte di<br />

pipistrello DOC della Mortonia. Le iscrizioni sono aperte a tutti.<br />

N.B.: È tassativamente vietato fare ricorso a magie ed incantesimi<br />

di qualsiasi genere.<br />

«Un mese intero a Spettroland per due persone!… È proprio<br />

quello che ho sempre desiderato!» esclamò <strong>Mafalda</strong>, che stava già<br />

sognando ad occhi aperti di andare in quella stupenda città dei<br />

divertimenti popolata da spettri, fantasmi, zombie, vampiri, mummie,<br />

maghi, streghe, pipistrelli, ratti, vermi, ragni e serpenti di<br />

ogni genere. Se avesse vinto si sarebbe potuta divertire come<br />

una matta, magari alloggiando nel famoso Horror Hotel, noto<br />

soprattutto per avere come letti delle comodissime casse da<br />

morto di seconda mano, alloggiate in umide ed ammuffite catacombe,<br />

in compagnia di scheletri e vampiri.<br />

«Senza contare la fornitura di latte di pipistrello della Mortonia<br />

per un anno intero! Il migliore che c’è in circolazione!» esclamò<br />

Monocolo leccandosi i baffi.<br />

18<br />

Excerpt of the full publication


Estratto distribuito da Biblet<br />

19<br />

1. In casa di <strong>Mafalda</strong> •<br />

Vanitilla li riportò subito alla realtà, ammonendoli: «Non fatevi nessuna<br />

illusione! Sono venuta fin qui perché avevo voglia di preannunciarvi<br />

la mia sicura vittoria, visto che fra tutte le streghe io sono<br />

sicuramente la più bella, la più brava, la più simpatica, la più…»<br />

«La più tonta!» fece allora Monocolo, interrompendola bruscamente.<br />

«Taci, stupido gattaccio, altrimenti ti spacco quel disgustoso vetro<br />

colorato che porti sull’occhio!» ribatté Vanitilla, tutta stizzita.<br />

Monocolo ammutolì, offeso per quelle parole, mentre Desiré, la<br />

gatta di Vanitilla che aveva assistito a tutta la scena, lo guardava<br />

con aria compassionevole.<br />

<strong>Mafalda</strong>, sempre più arrabbiata, le urlò inferocita: «Non ti permetto<br />

di trattare così il mio gatto, e per giunta qui in casa mia! Credi<br />

di essere la migliore di tutte, ma in realtà non vali nemmeno un<br />

fico secco! Sei solo una stregaccia presuntuosa ed arrogante con<br />

la zucca vuota!»<br />

«Oggi sei un po’ nervosetta!» esclamò Vanitilla con il tono sarcastico<br />

di sempre, aggiungendo però subito dopo: «Certo, se tu<br />

fossi una strega come si deve, non avresti nessuna paura di<br />

sfidarmi!… Se hai affermato di poter essere più brava di me a<br />

questo concorso di cucina, non hai che da dimostrarlo!»<br />

«Ci sarò, ci sarò, non ti preoccupare!» fece allora <strong>Mafalda</strong> facendosi<br />

prendere dalla foga ma pentendosi però subito dopo per<br />

aver accettato quella sfida. Si era resa conto troppo tardi che la<br />

perfida Vanitilla le aveva astutamente teso proprio un bel tranello!<br />

Continuò dicendo: «Chiunque potrebbe batterti a questo concorso,<br />

perfino io che non so cucinare! Ora alzati, va via dalla mia<br />

casa e non rimetterci più piede!»<br />

«Me ne vado con gran piacere, <strong>Mafalda</strong> cara. Sarà per me un<br />

grandissimo piacere vederti al concorso! Già immagino le risate<br />

che mi farò quando ti coprirai di ridicolo davanti a tutte nel<br />

presentare la tua ricetta! Ma non ti preoccupare: per lo meno<br />

vincerai il primo premio per il piatto più disgustoso dell’anno!»<br />

E così, sghignazzando sonoramente, si infilò in fretta il casco e<br />

gli occhialini, si mise a cavalcioni della sua super scopa, e dopo<br />

Excerpt of the full publication<br />

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Estratto distribuito da Biblet


Il camaleonte<br />

Collana di narrativa per la scuola media<br />

Estratto distribuito da Biblet<br />

Streghe, animali parlanti, gnomi, mostri d’ogni genere, luoghi magici<br />

e situazioni al limite dell’inverosimile fanno da sfondo alle divertenti<br />

avventure della strega <strong>Mafalda</strong> e del suo “amico del cuore”, il gatto<br />

Monocolo. Impegnati nella partecipazione a un concorso gastronomico,<br />

i nostri due personaggi ne vivranno davvero delle belle.<br />

Il romanzo, fantasioso e divertentissimo, mescolando elementi fiabeschi<br />

e favolistici, cattura l’attenzione dei giovanissimi lettori e nel contempo<br />

li induce a riflettere su situazioni e comportamenti propri del genere<br />

umano.<br />

APPARATO DIDATTICO:<br />

PRONTI? VIA! - scheda operativa di fine capitolo, costituita da<br />

esercitazioni finalizzate alla comprensione globale, all’analisi approfondita<br />

e alla scrittura creativa<br />

I GIOCHI DEL CAMALEONTE - enigmistica e altro<br />

LINEA D’ARRIVO - scheda di lettura globale del romanzo<br />

I SUGGERIMENTI DEL CAMALEONTE - scheda di riepilogo relativa alle<br />

tecniche narrative<br />

LETTERA AL CAMALEONTE<br />

Excerpt of the full publication<br />

www.simone.it

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