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Bimestrale di informazione medica - anno XLV n. 3 GIUGNO 2010 - Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona<br />
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />
VERONA<br />
MEDICA<br />
Bimestrale di informazione medica<br />
In questo numero:<br />
Patologia cutanea in ambiente marino ..................... pag. 17<br />
Certificati: on line!................................................................... pag. 21<br />
Malattia on line ......................................................................... pag. 23<br />
Certificazione e decreto Brunetta.................................. pag. 30<br />
Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?.......................... pag. 34<br />
Polizza sanitaria ENPAM...................................................... pag. 46<br />
3GIUGNO<br />
2010
EDITORIALE<br />
5 On line<br />
NOTIZIE DALL'ORDINE<br />
6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni<br />
9 Co.Me.Vero.Volo<br />
Lo scorso 3 marzo il decollo dell’iniziativa volontaristica del nostro Ordine<br />
ALBO ODONTOIATRI<br />
10 Verbali della Commissione Odontoiatri<br />
LETTERE AL DIRETTORE<br />
11 Proteggi il tuo futuro e il futuro dei tuoi figli<br />
11 Corso per Medici dello Sport<br />
12 Muro di Berlino in Brà a Verona<br />
AGGIORNAMENTO<br />
13 L’impatto del Diabete in medicina generale<br />
17 Patologia cutanea in ambiente marino<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
21 Certificati: on line!<br />
23 Malattia: si certifica on line!<br />
26 RU–486. Parere del Consiglio Superiore di Sanità<br />
28 Medico competente e rilascio di certificazioni<br />
originariamente in capo al Servizio Sanitario Nazionale<br />
30 Certificazioni e Decreto Brunetta.<br />
Le responsabilità del medico<br />
ATTUALITÀ<br />
34 Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?<br />
37 ECM<br />
39 Fantasie?<br />
SOMMARIO<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
40 Quando piante e pietre, sconfiggevano la Peste<br />
42 Marilyn Monroe: l’unica!<br />
FN<strong>OMCEO</strong><br />
44 Sistema Sistri. Rifiuti Speciali<br />
ENPAM<br />
45 La contribuzione ENPAM del medico<br />
e del pediatra convenzionato<br />
46 Polizza Sanitaria, nonostante tutto<br />
continuiamo insieme<br />
47 ONAOSI<br />
Approvazione definitiva nuovo Statuto<br />
SINDACATI<br />
49 SNAMI<br />
Lo SNAMI scrive ai Ministri<br />
LIBRI RICEVUTI<br />
50 Il Medico Condotto.<br />
Storia dell’assistenza sanitaria sul territorio<br />
prima e dopo l’Unità d’Italia<br />
50 Sanare Infirmos<br />
51 Medicina e Letteratura<br />
51 La colpa del Patriarca<br />
51 Come due fosse in viso<br />
GIOVANI E PROFESSIONE<br />
52 S.O.S. - Sostituzioni<br />
TEMPO LIBERO<br />
54 Chi cerca... trova<br />
ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VR</strong><br />
NUOVO ORARIO DI APERTURA<br />
DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE<br />
Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />
Martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />
Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />
Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />
Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />
Sabato chiuso<br />
VERONA MEDICA 3
VERONA MEDICA<br />
Bimestrale di informazione medica<br />
Bollettino Ufficiale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona<br />
Anno XLV n. 3 Giugno 2010<br />
Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona<br />
Registrazione del Tribunale di Verona<br />
n.153 del 20/3/1962<br />
ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI<br />
DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />
VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona<br />
tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904<br />
web: www.omceovr.it<br />
Direttore Responsabile<br />
Roberto Mora<br />
Comitato di Redazione<br />
Beltrame Mario, Mora Roberto,Insacco Rocco Elio, Bovolin Francesco<br />
Peroni Alberto, Marchi Carlo, Tosi Gelmino, Marchioretto Fabio<br />
Dalla Riva Alessandro, Battaglia Giuseppe, Gadioli Paolo<br />
Consiglio Direttivo<br />
Presidente: Franco Alberton<br />
Vice-Presidente: Roberto Mora<br />
Segretario: Giorgio Carrara<br />
Tesoriere: Fabio Marchioretto<br />
Consiglieri<br />
Francesco Bovolin, Vania Braga, Orazio Codella, Franco Colletta, Fabio Facincani,<br />
Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Franca Mirandola,<br />
Annamaria Molino, Francesco Oreglia, Bianca Rosa, Carlo Soraci<br />
Revisori dei Conti<br />
Claudio Balestriero, Mario Beltrame, Mario Celebrano<br />
Revisore dei Conti Supplente<br />
Giuseppe Battaglia<br />
Commissione Odontoiatri<br />
Claudio Arrichiello, Francesco Bovolin,<br />
Gino Cavallini, Francesco Oreglia, Giampaolo Paoletti<br />
Fotocomposizione Videoimpaginazione<br />
e stampa<br />
Girardi Print Factory<br />
Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)<br />
tel. 0442 600401<br />
e-mail: info@girardiprintfactory.it<br />
Foto di Copertina<br />
Mora Roberto<br />
– Croazia: Punta Povile –<br />
INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINO<br />
SPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE<br />
1/2 pagina interna (bianco e nero) € 450,00 € 350,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)<br />
1 pagina interna (bianco e nero) € 600,00 € 500,00 (per uscita) € 450,00 (per uscita)<br />
2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 900,00 (per uscita) € 800,00 (per uscita)<br />
4ª pagina di copertina (a colori) € 1200,00 € 1000,00 (per uscita) € 900,00 (per uscita)<br />
4 VERONA MEDICA
On line<br />
I toni erano accesi, ieri sera.<br />
Complice, forse, il caldo e l’assenza<br />
dell’aria condizionata.<br />
Con il Direttore dell’INPS di Verona, il<br />
Segretario della FIMMG, Adami, e<br />
almeno una novantina di colleghi, si<br />
parlava del nuovo certificato di<br />
malattia.<br />
Quello, che tra due o tre mesi, dovremo<br />
utilizzare tutti per far avere ai nostri<br />
pazienti i “giorni di malattia”.<br />
Quello cartaceo, il vecchio modulo a<br />
ricalco, sparirà.<br />
Già adesso qualche sede INPS lo sta<br />
esaurendo.<br />
Varrà la pena di tenercene qualcuno<br />
per ricordo.<br />
Perché, tra poco, tutto viaggerà “on<br />
line”.<br />
Un sacco di soldi risparmiati (meno<br />
carte, niente spese postali, meno<br />
personale per le pratiche di malattia).<br />
VERONA MEDICA<br />
NOTIZIE DALL’ORDINE<br />
Un sacco di vantaggi per il malato, il<br />
datore di lavoro, soprattutto per<br />
l’INPS.<br />
Quelli per noi medici non me li hanno<br />
spiegati.<br />
Forse non ci sono proprio.<br />
Per addolcire la pillola l’informatico di<br />
turno ci ha spiegato che le grosse<br />
softer-house, quelle che ci hanno fornito<br />
la cartella informatica, hanno già<br />
predisposto “la release” che ci permetterà<br />
di trasferire dal nostro computer<br />
al web e all’INPS i dati che servono<br />
alla compilazione.<br />
Ci costerà qualche soldo, ma ci farà<br />
lavorare meno e ci renderà più semplice<br />
il compito.<br />
E poi, forse, potrebbe arrivare anche<br />
un contributo alle spese da parte<br />
della ASL.<br />
Poi sono arrivate le domande.<br />
Tra le prime quella di un collega che<br />
ci raccontava come il suo ambulatorio<br />
fosse localizzato in un comune non<br />
servito dall’ADSL e dove anche il cellulare<br />
spesso non prende.<br />
Quella più angosciante, riguardava il<br />
sostituto.<br />
Perché, ci hanno spiegato, il codice<br />
di accesso al servizio è strettamente<br />
personale e non trasferibile.<br />
Il fatto che uno di noi si potesse<br />
ammalare o più semplicemente decidesse<br />
di andare in ferie, sembrerebbe<br />
un problema che, finora, nessuno si<br />
sia mai posto.<br />
Il Vicesegretario Nazionale ANAAO<br />
Troise ha già fatto sapere che i nostri<br />
colleghi dell’ospedale i certificati “online”<br />
ce li lasceranno fare a noi del<br />
territorio, anche quelli che sarebbero<br />
in carico a loro.<br />
COMUNICAZIONE<br />
La “rivoluzione” del certificato “on<br />
line” sembra piacere poco o niente ai<br />
medici perché prevede per loro solo<br />
spese e oneri, e nessun “onore”.<br />
Ma piace poco anche perché li carica<br />
di un ulteriore onere burocratico.<br />
Ed il tempo dedicato alla “burocrazia”<br />
è, inevitabilmente, sottratto alla cura<br />
e all’assistenza. Ma per tornare alle<br />
cose dette ieri sera, si è parlato anche<br />
della proposta fatta dai farmacisti al<br />
Ministro Fazio, del medico in<br />
farmacia, e di quella che il Segretario<br />
Regionale Federfarma avrebbe fatto<br />
al nostro Segretario Regionale<br />
FIMMG, per offrirci la disponibilità<br />
dell’infermiere della farmacia e di tutti<br />
i servizi di telemedicina che i farmacisti<br />
sono pronti ad attivare sul territorio.<br />
E mi sono venute in mente alcune<br />
considerazioni.<br />
Lo Stato ci vuole sempre più impiegati<br />
e meno medici.<br />
I farmacisti sono pronti a trasformare<br />
le farmacie in ambulatori.<br />
Bene!<br />
Allora, ….. perché la trasmissione “on<br />
line” non la facciamo fare a loro?<br />
ROBERTO MORA<br />
Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono<br />
cieco, aiutatemi per favore».<br />
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza<br />
chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.<br />
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.<br />
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi<br />
avesse annotato.<br />
Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.<br />
Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: “Oggi è primavera e io non posso vederla”.<br />
5
Verbali<br />
del Consiglio<br />
e delle<br />
Commissioni<br />
VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO<br />
DEL 10 MARZO 2010<br />
Presenti: Alberton, Mora, Carrara,<br />
Marchioretto, Bovolin, Braga,<br />
Codella, Colletta, Facincani, Fostini,<br />
Guglielmi, Mirandola.<br />
Revisori dei Conti: Beltrame,<br />
Celebrano.<br />
Direttore: Cerioni Paolo<br />
Consulente Legale: Avv. Gobbi<br />
Assenti Giustificati: Lombardo,<br />
Molino, Oreglia, Rosa, Soraci,<br />
Balestriero, Battaglia.<br />
1) LETTURA ED APPROVAZIONE<br />
VERBALE CONSIGLIO PRECEDENTE<br />
Il verbale della seduta del 10 febbraio<br />
2010, viene approvato all’unanimità.<br />
2) DELIBERE AMMINISTRATIVE E<br />
CONTABILI<br />
Non presenti.<br />
3) COMUNICAZIONI<br />
a) Il Presidente illustra ai Colleghi gli<br />
argomenti trattati nel Consiglio<br />
Nazionale FNOMCeO svoltosi ad<br />
Agrigento nei giorni 12 e 13<br />
febbraio 2010, soffermandosi<br />
anche sul suo intervento sui<br />
problemi della certificazione.<br />
b) Interviene quindi il Vice Presidente.<br />
Dr. Mora, il quale relaziona<br />
sugli argomenti discussi nel<br />
convegno nazionale FNOMCeO<br />
svoltosi a Roma nei giorni 26 e 27<br />
febbraio 2010, con particolare riferimento<br />
a:<br />
1) rinnovo cariche statutarie dell’ENPAM<br />
in considerazione della<br />
richiesta della parte odontoiatrica<br />
di una maggiore rappresentatività<br />
all’interno della fondazione.<br />
Interviene il Dr. Bovolin il quale<br />
NOTIZIE DALL’ORDINE<br />
comunica che per aderire a<br />
questa proposta è necessario<br />
modificare lo Statuto in quanto<br />
con l’attuale regolamento, possono<br />
esprimere il proprio voto solo<br />
i presidenti di Ordine o un loro<br />
delegato.<br />
2) Onaosi – Il Presidente dell’Ente<br />
Dr. Paci, comunica la volontà di<br />
non ricandidarsi alla presidenza<br />
dell’ONAOSI; informa inoltre che<br />
non sarà più obbligatoria l’iscrizione<br />
all’ente.<br />
3) Vaccinazioni H1N1 – informa<br />
sulle opinioni espresse dai presidenti.<br />
4) Decreto Brunetta – sull’argomento,<br />
che ha provocato sconcerto<br />
da parte dei Medici di Medicina<br />
Generale, illustra i provvedimenti<br />
previsti dal Decreto in tema<br />
certificati “falsi” o compiacenti e<br />
in tema di “rottamazione dei medici”che<br />
abbiano conseguito il<br />
massimo di anzianità contributiva<br />
anche attraverso il riscatto degli<br />
anni di laurea.<br />
c) In merito alle celebrazioni per i<br />
100 anni degli Ordini, il Presidente<br />
chiede che per la prossima seduta<br />
di consiglio, vengano espressi<br />
suggerimenti e proposte.<br />
d) Il Presidente comunica che il Dr.<br />
Flor, già Direttore Sanitario dell’Azienda<br />
Ospedaliera di Verona, è<br />
stato assolto con formula piena<br />
dall’accusa di aver favorito una<br />
convenzione con una casa di cura<br />
privata.<br />
e) Il Presidente comunica che è stato<br />
proposto dalla Regione Veneto<br />
quale componente del Comitato<br />
Etico Regionale.<br />
f) Il Consiglio ratifica. la modifica del<br />
nome del Dr. Cecchini da Cecchini<br />
Paolo a Cecchini Paolo Alessandro<br />
4) NOMINA 3° ARBITRO PER VALU-<br />
TAZIONE DANNO<br />
Il Consiglio nomina quale 3° arbitro<br />
nella vertenza tra la Reale Mutua Assicurazioni<br />
ed il Sig. xy, il Dr. XX–<br />
specialista in Medicina Legale.<br />
5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />
MEDICI CHIRURGHI<br />
Iscrizioni neo-abilitati:<br />
Dott. AMANTEA Camilla<br />
Dott. AMBROSI Giorgina<br />
Dott. BELLUSSI Federica<br />
Dott. BENEDETTI Francesca<br />
Dott. BERTASSELLO Paolo<br />
Dott. BIANCHI Annalisa<br />
Dott. BRISTOT Caterina<br />
Dott. CAMETTI Elisa<br />
Dott. CANNONE Manuela<br />
Dott. CAVALIERI Valentina<br />
Dott. CERA Chiara<br />
Dott. CERADINI Giulia<br />
Dott. CONFENTE Silvia<br />
Dott. DAL CANTON Hiroshi<br />
Dott. DAL FORNO Ilaria<br />
Dott. DE CARLI Miriam<br />
Dott. DE ROBERTIS LOMBARDI<br />
Riccardo<br />
Dott. FABBRI Anna<br />
Dott. FACCIOLI Silvia<br />
Dott. FORCELLINI Carlo Alberto<br />
Dott. FORNARI Elena<br />
Dott. FRANCESCHINI Davide<br />
Dott. FRANCHI Bruna<br />
Dott. GAJOFATTO Francesca<br />
Dott. MACRI’ Marco<br />
Dott. MANZINI Giulia<br />
Dott. MARCIGAGLIA GIANELLO<br />
Mattia<br />
Dott. MARCOLINI Lisa<br />
Dott. MAZZOLA Diego<br />
Dott. MEZZARI Silvio<br />
Dott. MONTEMEZZI Rachele<br />
Dott. MOROSATO Martina<br />
Dott. MUNARI Enrico<br />
Dott. OLIBONI Eugenio<br />
Dott. ORTOLANI Matteo<br />
Dott. PEZZATO Andrea<br />
Dott. PIGHI Andrea<br />
Dott. PILOTTO Sara<br />
Dott. REBONATO Micol<br />
Dott. RIGATELLI Alberto<br />
Dott. ROMEO Tomaso<br />
Dott. RONCARI Laura<br />
Dott. ROSSATO Riccardo<br />
Francesco<br />
Dott. RUCCI Igor<br />
Dott. SALGARI Niccolò<br />
Dott. SCAGLIA Marco<br />
Dott. SIBONA Irene<br />
Dott. SORLETO Michele<br />
Dott. STAGNOLI Claudia<br />
Dott. STEVANELLO Chiara<br />
Dott. TAIOLI Gabriele<br />
Dott. TOGNON Francesca<br />
Dott. TOSTI Valeria<br />
Dott. TUBINI Jacopo<br />
Dott. VICENTINI Cecilia<br />
Dott. VIGNOLA Silvia<br />
Dott. ZARDINI Sara<br />
Dott. ZUCCHER Paola<br />
Cancellazioni per trasferimento ad<br />
altro Ordine:<br />
Dott. BOGONI Giovanna a VICENZA<br />
Dott. SOMMAVILLA Elisa a BERGAMO<br />
6 VERONA MEDICA
Cancellazioni su richiesta:<br />
Dott. VERZE’ Augusto<br />
Cancellazioni per decesso:<br />
Dott. CHIORBOLI Peppino<br />
Dott. ZAMBELLI Lorenzo<br />
ODONTOIATRI<br />
Cancellazioni per morosità ed<br />
irreperibilità:<br />
Dott. BRUCKNER Burkard<br />
6) VARIE ED EVENTUALI<br />
Nessuna.<br />
COMMISSIONE DISCIPLINA MEDICI<br />
CHIRURGHI<br />
La Commissione delibera<br />
nr. 4 aperture di procedimenti disciplinari<br />
nr. 2 archiviazioni provvedimenti<br />
VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO<br />
DEL 14 APRILE 2010<br />
Presenti: Alberton, Mora, Carrara,<br />
Marchioretto, Bovolin, Codella,<br />
Colletta, , Fostini, Guglielmi,<br />
Lombardo, Mirandola, Oreglia,<br />
Rosa, Soraci.<br />
Revisori dei Conti: Celebrano,<br />
Battaglia.<br />
Direttore: Cerioni Paolo<br />
Consulente Legale: Avv. Gobbi<br />
Assenti Giustificati: Braga,<br />
Facincani, Molino, Balestriero,<br />
Beltrame.<br />
1) LETTURA ED APPROVAZIONE<br />
VERBALE CONSIGLIO PRECEDENTE<br />
Il verbale della seduta del 10 marzo<br />
2010, viene approvato all’unanimità.<br />
1) DELIBERE AMMINISTRATIVE E<br />
CONTABILI IMPEGNI DI SPESA<br />
L’anno 2010 addì 14 del mese di Aprile<br />
alle ore 20.30, presso la sede dell’Ordine,<br />
si è riunito il Consiglio regolarmente<br />
convocato.<br />
Il Presidente dell’Ordine, Dott. Franco<br />
Alberton, assunta la presidenza e riconosciuta<br />
la validità della adunanza,<br />
dichiara aperta la seduta ed invita<br />
i convenuti a deliberare sull’approvazione<br />
degli impegni di spesa.<br />
IL CONSIGLIO DELL’ORDINE<br />
VERIFICATE le cause legali e le giustificazioni<br />
delle spese;<br />
VERONA MEDICA<br />
NOTIZIE DALL’ORDINE<br />
ACCERTATA la disponibilità delle varie<br />
categorie di bilancio cui verranno<br />
imputate le spese relative;<br />
VISTA la regolarità delle forniture e<br />
delle prestazioni;<br />
ALL’UNANIMITÀ di voti espressi nei<br />
modi di <strong>legge</strong>;<br />
DELIBERA<br />
di impegnare le sotto elencate somme<br />
imputandole ai vari capitoli di<br />
bilancio anno 2010, autorizzando la<br />
successiva liquidazione dei mandati<br />
di pagamento:<br />
IMPEGNO N. 007T. 1° - Cat. XI - Cap. 03<br />
IMPEGNO N. 008T. 1°-Cat. IX - Cap. 01<br />
IMPEGNO N. 009T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />
IMPEGNO N. 010T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />
IMPEGNO N. 011T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />
IMPEGNO N. 012T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />
IMPEGNO N. 013T. 1° - Cat. I - Cap. 05<br />
IMPEGNO N. 014T. 1° - Cat.V - Cap. 02<br />
IMPEGNO N. 015T. 1° - Cat. IX - Cap. 05<br />
DELIBERA AMMISSIONE PROVA<br />
ATTITUDINALE ODONTOIATRI<br />
Il Consiglio Direttivo dell’Ordine provinciale<br />
dei Medici Chirurghi e degli<br />
Odontoiatri di Verona riunitosi in data<br />
14 aprile 2010;<br />
VISTO il D.M. del 10 Dicembre 2009<br />
concernente la prova attitudinale per<br />
l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri;<br />
VISTO l’art. 1 del D.M. del 10 Dicembre<br />
2009<br />
VISTA la domanda di ammissione alla<br />
prova attitudinale del Dott. Mehrabi<br />
Heshmatollah, spedita entro il 13<br />
Marzo 2010, termine ultimo per la<br />
presentazione della domanda medesima;<br />
CONSIDERATO che il Dott. Mehrabi<br />
Heshmatollah si è immatricolato al<br />
corso di laurea in Medicina e Chirurgia<br />
successivamente al 2 gennaio<br />
1980 ed entro il 31 Dicembre 1984;<br />
CONSIDERATO che è in possesso<br />
del diploma di laurea in Medicina e<br />
Chirurgia, dell’abilitazione all’esercizio<br />
professionale ed è iscritto all’Albo dei<br />
Medici Chirurghi;<br />
DELIBERA<br />
Per le ragioni menzionate in epigrafe,<br />
che il Dott. Mehrabi Heshmatollah è<br />
ammesso alla prova attitudinale di cui<br />
al D.M. del 10 Dicembre 2009.<br />
DELIBERA AMMISSIONE PROVA<br />
ATTITUDINALE ODONTOIATRI<br />
Il Consiglio Direttivo dell’Ordine<br />
provinciale dei Medici Chirurghi e<br />
degli Odontoiatri di Verona riunitosi in<br />
data 14 aprile 2010;<br />
VISTO il D.M. del 10 Dicembre 2009<br />
concernente la prova attitudinale per<br />
l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri;<br />
VISTO l’art. 1 del D.M. del 10 Dicembre<br />
2009<br />
VISTA la domanda di ammissione alla<br />
prova attitudinale della Dottoressa<br />
Cesaro Lauretta, spedita entro il 13<br />
Marzo 2010, termine ultimo per la<br />
presentazione della domanda medesima;<br />
CONSIDERATO che la Dottoressa<br />
Cesaro Lauretta si è immatricolata al<br />
corso di laurea in Medicina e Chirurgia<br />
successivamente al 2 gennaio<br />
1980 ed entro il 31 Dicembre 1984;<br />
CONSIDERATO che è in possesso<br />
del diploma di laurea in Medicina e<br />
Chirurgia, dell’abilitazione all’esercizio<br />
professionale ed è iscritto all’Albo dei<br />
Medici Chirurghi;<br />
DELIBERA<br />
Per le ragioni menzionate in epigrafe,<br />
che la Dottoressa Cesaro Lauretta<br />
è ammessa alla prova attitudinale di<br />
cui al D.M. del 10 Dicembre 2009.<br />
2) COMUNICAZIONI<br />
a) Il Presidente illustra brevemente<br />
quanto emerso nel Convegno<br />
organizzato dalla FNOMCeO sulla<br />
“Deontologia” svoltosi a San Remo<br />
nei giorni 11-13 marzo u.s.,<br />
soffermandosi in particolare sui<br />
problemi inerenti la somministrazione<br />
della pillola<br />
RU486 e le regole di utilizzo stabilite<br />
dal Ministro della Salute,<br />
riguardanti la necessità di ricovero<br />
per le pazienti.<br />
b) Il Presidente informa il consiglio<br />
sulla riunione della Federazione<br />
Regionale tenutasi a Mestre il 15<br />
marzo u.s., avente quale tema “La<br />
sicurezza dei pazienti”, al termine<br />
della quale è stato fissato un’ulteriore<br />
incontro da tenersi a Treviso<br />
nel mese di aprile.<br />
Il Presidente comunica sulla<br />
riunione svoltasi il 12 aprile, alla<br />
quale hanno partecipato i Colleghi<br />
Dr. Rossa, Dr. Frezza, Dr. Roncali<br />
ed il Dr. Ginanni titolare di una<br />
società che organizza corsi sul<br />
“Rischio clinico”, riferendo che in<br />
quella occasione ha sottolineato<br />
che eventuali incarichi di programmazione<br />
di corsi, dovrebbero<br />
essere deliberati in forma concorrenziale<br />
con diverse società.<br />
Tali perplessità sono state condivise<br />
anche dal Dr. Roncali.<br />
A seguito di questo il Dr. Frezza<br />
ha precisato che l’invito al Dr. Ginanni<br />
era stato effettuato in con-<br />
7
siderazione del buon esito ottenuto<br />
nei corsi già realizzati a Treviso.<br />
Conclusa la relazione del<br />
Presidente, seguono gli interventi<br />
dei Consiglieri Oreglia, Fostini, Bovolin,<br />
Codella, Lombardo, Carrara,<br />
Celebrano e Guglielmi, al termine<br />
dei quali il Consiglio ritiene necessario<br />
acquisire ulteriori informazioni<br />
in merito.<br />
c) Viene data notizia al Consiglio che<br />
il 30 maggio p.v. si terranno, in<br />
contemporanea in tutta Italia, le<br />
elezioni dei Comitati Consultivi dei<br />
Fondi di Previdenza ENPAM; i<br />
seggi saranno aperti dalle ore<br />
8,00 alle ore 21,30 presso la Sede<br />
dell’Ordine, con ingresso da Via<br />
Locatelli 1.<br />
d) Il Consiglio stabilisce che la sala<br />
riunioni dell’Ordine venga data in<br />
concessione esclusivamente su<br />
tematiche “culturali – scientifiche<br />
– sindacali – etiche”<br />
Coloro che ne faranno richiesta,<br />
dovranno specificare le caratteristiche<br />
dell’evento.<br />
e) In merito alla richiesta formulata<br />
da due Colleghi Medico-legali per<br />
la nomina di un terzo arbitro in una<br />
vertenza relativa ad una polizza<br />
infortuni, il Consiglio nomina la<br />
Dr.ssa Loredana Scuro.<br />
f) Il Consiglio ratifica la variazione del<br />
codice fiscale del Dr. MORJAN<br />
Mohamm.<br />
4) CONVENZIONE UNIVERSITÀ/OR-<br />
DINE MEDICI C. E O. DI VERONA<br />
L’argomento viene rinviato.<br />
5) RICHIESTA DELLA DR.SSA MI-<br />
RANDOLA IN MERITO ALLE INDI-<br />
CAZIONI DEONTOLOGICHE RELA-<br />
NOTIZIE DALL’ORDINE<br />
TIVE AL “SUMMARY PAZIENTE<br />
OVER 75” PREVISTE PER I MEDICI<br />
DI MEDICINA GENERALE .<br />
Sull’argomento relaziona il Vice Presidente<br />
Dr. Mora, il quale illustra il<br />
parere espresso nella riunione del il<br />
10 marzo con i rappresentanti dell’ULSS<br />
20 e i responsabili di Distretto,<br />
relativamente ai dubbi interpretativi<br />
sulla trasmissione dei dati sensibili dei<br />
pazienti sopra i 75 anni , alle ULSS da<br />
parte dei Medici di Medicina Generale.<br />
Il parere in sintesi è il seguente .<br />
I dati riguardanti la salute sono considerati<br />
“sensibili”. Il Medico di Famiglia<br />
ha l’obbligo di acquisire i dati<br />
previo consenso del paziente.<br />
Il consenso deve essere registrato<br />
nella cartella clinica.<br />
La trasmissione dei dati è lecita se il<br />
paziente ne ha sottoscritto l’autorizzazione.<br />
Il consenso dato dal paziente è in<br />
genere concesso al fine di far conoscere<br />
ad altri sanitari che concorrono<br />
con il Medico curante i dati di salute<br />
al fine della cura.<br />
In tal senso la trasmissione dei dati può<br />
essere considerata deontologicamente<br />
valida se il fine è quello della salvaguardia<br />
della salute del paziente.<br />
6) PROBLEMA DELLA SICUREZZA<br />
PER RISCHIO DI VIOLENZE SU<br />
COLLEGHE IN SERVIZIO DI CONTI-<br />
NUITÀ ASSISTENZIALE<br />
Il Presidente dà lettura del comunicato<br />
stampa trasmesso dalla FNOMCeO in<br />
merito ad un grave fatto di violenza<br />
accaduto a Scicli nei confronti di una<br />
Collega in servizio notturno di guardia<br />
medica.<br />
Nell’esprimere attenzione e preoccu-<br />
pazioni, a cui si associano i Consiglieri,<br />
chiede ai presenti di voler segnalare<br />
elementi per poter valutare la<br />
situazione all’interno delle sedi di<br />
guardia medica nella nostra provincia<br />
5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />
MEDICI - CHIRURGHI<br />
Iscrizioni neo-abilitati:<br />
Dott. MORTARO Alberto<br />
Iscrizioni per trasferimento da altro<br />
Ordine:<br />
Dott. BRUNI Francesco da BARI<br />
Dott. GRASSO Giuseppe da CATANIA<br />
Cancellazioni per decesso:<br />
Dott. FERREMI Domenica<br />
Dott. GUIDI Francesco<br />
Dott. ZAVARISE Walter<br />
ODONTOIATRI<br />
Iscrizioni neo-abilitati:<br />
HAJ MOURAD Mourad<br />
Cancellazioni per irreperibilità e<br />
morosità:<br />
Dott. MARCONI Dino<br />
PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-<br />
LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO<br />
DALLA SALA I CONSIGLIERI O-<br />
DONTOIATRI, I REVISORI DEI CON-<br />
TI IL CONSULENTE LEGALE ED IL<br />
DIRETTORE.<br />
COMMISSIONE DISCIPLINA MEDI-<br />
CI CHIRURGHI<br />
La Commissione ha deliberato:<br />
nr. 1 supplemento di indagini<br />
nr. 4 archiviazioni provvedimenti<br />
I CREDITI PER IL TRIENNIO 2008-2010 DO<strong>VR</strong>ANNO ESSERE 150<br />
In data 1° agosto 2007 è stato siglato l’accordo Stato-Regioni concernente il “Riordino del sistema di formazione continua in Medicina”. Nell’accordo<br />
è riportato, tra l’altro, che ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio 2008-2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) per un totale di 150 nel triennio 2008-2010.<br />
In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio 2008-2010, almeno 90 dovranno essere “nuovi” crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal<br />
riconoscimento di crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione a partire dall’anno 2004 fino all’anno 2007.<br />
Al fine di consentire un avvio della nuova fase 2008-2010 in base ai richiamati criteri risulta, quindi, determinante il corretto invio dei report relativi al<br />
periodo 2004-2007 da parte degli Organizzatori, i quali sono invitati, pertanto, a rivolgere la propria attenzione in maniera prioritaria al suddetto periodo.<br />
Roma, 2 agosto 2007 Il Direttore dell’Ufficio Formazione Continua Dottoressa Maria Linetti<br />
8<br />
VERONA MEDICA
Con la riunione del 3 marzo è stato ufficialmente<br />
presentato alle associazioni<br />
veronesi che si occupano di volontariato<br />
nei paesi del terzo mondo, il<br />
progetto Co.Me,Vero.Volo. (Coordinamento<br />
Medici Veronesi Volontari per la<br />
Cooperazione Sanitaria).<br />
Chi desidera provare o riconfermare<br />
esperienze di volontariato sanitario nei<br />
paesi più poveri e bisognosi potrà<br />
d’ora in poi dare la propria disponibilità<br />
all’Ordine che provvederà al collegamento<br />
con le associazioni che cercano<br />
medici volontari.<br />
L’idea che muove il progetto è quella<br />
che vi sono, nella nostra provincia,<br />
organizzazioni umanitarie impgnate nel<br />
volontariato, e vi sono medici, chirurghi,<br />
dentisti, che vorrebbero mettersi a<br />
disposizione.<br />
Quello che manca è spesso l’opportunità<br />
che le une conoscano la<br />
NOTIZIE DALL’ORDINE<br />
Co.Me.Vero.Volo.<br />
Lo scorso 3 marzo il decollo dell’iniziativa volontaristica<br />
del nostro Ordine<br />
disponibilità dei secondi. Manca il trait<br />
d’union.<br />
Con l’iniziativa l’Ordine cerca di colmare<br />
questa lacuna, e si propone<br />
come coordinatore tra gli uni con le<br />
altre, offrendo alle organizzazioni volontaristiche<br />
la possibilità di reperire quelle<br />
professionalità di cui hanno bisogno.<br />
Al primo incontro erano presenti circa<br />
venti persone in rappresentanza di<br />
alcune delle organizzazioni di cui avevamo<br />
notizia.<br />
L’impegno sarà ora quello di farsi promotori<br />
per la diffusione della notizia<br />
anche tra chi non era presente.<br />
Dal confronto, seppur breve, s’è capito<br />
che vi sono necessità e impostazioni<br />
diverse per cercare di aiutare chi ha<br />
poco o spesso nulla. Interessanti le<br />
esperienze di coloro che da anni vivono<br />
queste realtà.<br />
Non s’è trattato di una vetrina, sia ben<br />
chiaro, al contrario è un tavolo di lavoro<br />
al quale siedono e sederanno operatori<br />
di enti che, ONLUS o ONG, devono<br />
avere come unico scopo l’aiuto ai bisognosi.<br />
Tutti noi, un giorno più o meno lontano,<br />
abbiamo sottoscritto un giuramento.<br />
Ricordiamocene.<br />
Chi è interessato a dare la propria<br />
disponibiltà è pregato di compilare il<br />
modulo allegato e di spedirlo all’Ordine<br />
(Via Locatelli 1 - 37122 - VERONA)<br />
o al fax 045-59 49 04.<br />
Dott. ____________________________________________ n.iscrizione all’Ordine ___________________<br />
Via/P.zza _____________________________________________ N. _______ C.A.P. ___________________<br />
Città: _____________________________________ tel.: _________________ cell. ____________________<br />
Competenze:_____________________________________________________________________________<br />
_________________________________________________________________________________________<br />
inviare a Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, Via Locatelli 1 - 37122 - Verona - o al fax 045 59 49 04<br />
TRIBUNALE DI TORINO<br />
GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI<br />
La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure<br />
indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è<br />
indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello<br />
studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli<br />
artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)<br />
VERONA MEDICA 9
VERBALE DELLA COMMISSIONE<br />
ODONTOIATRI DEL 14 APRILE 2010<br />
Presenti: Dott. Arrichiello,<br />
Dott. Bovolin, Dott. Paoletti,<br />
Dott. Oreglia<br />
Assenti Giustificati: Dott. Cavallini<br />
Lettura ed approvazione verbale<br />
precedente: il verbale della seduta<br />
precedente viene approvato con una<br />
modifica al punto 1.<br />
Comunicazioni del Presidente: il<br />
Presidente riferisce dello scambio<br />
epistolare tra il Dott. Renzo e il Dot.<br />
Parodi nel merito dei passi da compiersi<br />
nell’ipotesi di sanare gli squilibri esistenti<br />
a proposito delle elezioni nel<br />
Consiglio ENPAM, che non vede suffi-<br />
ALBO ODONTOIATRI<br />
Verbali della Commissione<br />
Odontoiatri<br />
cientemente rappresentata la componente<br />
odontoiatrica degli Ordini nel<br />
momento elettorale.<br />
Il Presidente informa i presenti sul seminario<br />
che si terrà a Roma in tema di<br />
ECM i prossimi 23 e 24 aprile. Vista<br />
l’impossibilità dei membri della CAO a<br />
partecipare alla riunione, i membri stessi<br />
richiedono che la FNOMCeO produca<br />
gli atti conclusivi del seminario.<br />
Il Presidente informa di aver avuto segnalazione<br />
dell’apertura di ambulatorio<br />
odontoiatrico a …….. I nominativi della<br />
proprietà riportati suggeriscono l’ipotesi<br />
che possa trattarsi di ambulatorio ove<br />
si possa svolgere attività abusiva. Le<br />
competenti autorità C.C. A.A. saranno<br />
informate di quanto sopra.<br />
Il Presidente informa i presenti di un<br />
articolo apparso sul Corriere di Verona<br />
riguardante un dentista che è stato<br />
condannato per maltrattamenti alla<br />
NUOVE OPPORTUNITÀ PER MEDICI IN INGHILTERRA<br />
moglie. È stata inviata in Procura una<br />
richiesta per conoscere il nominativo<br />
del dentista condannato, nel rispetto<br />
delle attribuzioni deontologiche di<br />
<strong>legge</strong>.<br />
Relazioni istruttorie<br />
Dott. YY. Il Presidente informa sul colloquio<br />
avuto col Sanitario, sul comportamento<br />
del quale era giunta segnalazione<br />
da parte della Direzione del<br />
Poliambulatorio …...<br />
La CAO dopo ampio dibattito decide<br />
di archiviare il caso.<br />
Dott. XX: la CAO decide di rispondere<br />
a mezzo lettera al Collega sul quesito<br />
da lui posto nel merito delle attribuzioni<br />
dell’odontoiatra che pratica la gnatologia<br />
e la posturologia.<br />
Dott. XY: il Presidente informa di aver<br />
richiesto alla Procura della Repubblica<br />
di Verona di essere informato circa<br />
l’eventuale coinvolgimento del Medico/Odontoiatra<br />
in eventuale attività<br />
di prestanomismo di cui alla stampa<br />
locale.<br />
Procedimenti disciplinari<br />
Dott.ZY: la CAO decide di svolgere il<br />
procedimento disciplinare nei confronti<br />
del Collega il giorno 12 maggio<br />
2010 alle ore 19.00.<br />
GlobalMediRec OFFRE nuove interessanti opportunità per i giovani medici neo-specializzati<br />
negli Ospedali del NHS (Servizio Sanitario Pubblico) nel Regno Unito.<br />
Attualmente siamo alla ricerca di:<br />
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Pediatri – Anestesisti – Ortopedici – Psichiatri<br />
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Il salario è tra £ 45.000 - 70.000 pounds per anno, per un orario di lavoro che non supera le 48 ore settimanali.<br />
Gli Ospedali sono in Londra Nord, vicino all’aereoporto di Luton e Manchester,<br />
il che costituisce una eccellente collocazione per un ritorno in Italia per il week-end:<br />
da Luton partono voli low-cost diretti verso i maggiori aereoporti italiani.<br />
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e tutta la logistica di movimento al Regno Unito.<br />
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10 VERONA MEDICA
Proteggi il tuo futuro<br />
e il futuro dei tuoi figli<br />
Riceviamo una lettera del Rag. Gilberto<br />
Baldinato, già Direttore dell’Ordine<br />
dei Medici e Odontoiatri di Vicenza.<br />
Ne pubblichiamo uno stralcio, dato<br />
l’interesse che può avere per i colleghi.<br />
VERONA MEDICA<br />
Vicenza, 25 maggio 2010<br />
Caro Direttore,<br />
Sono il Rag. Gilberto Baldinato.<br />
Dall’agosto 1960 ho lavorato come<br />
impiegato di concetto con funzioni<br />
amministrative all’Ordine dei Medici<br />
e degli Odontoiatri di Vicenza divenendone<br />
direttore dal 1975.<br />
Dal 31 dicembre 2009 ho cessato la<br />
mia collaborazione con lo stesso<br />
Ordine.<br />
Ora, aiuto mio figlio Pierpaolo che è<br />
socio della associazione di Dottori<br />
Commercialisti ad Altavilla Vicentina.<br />
In questa sede, fra i vari incontri che<br />
ho avuto di recente, la vedova di medico<br />
con due figli mi ha chiesto se il<br />
marito libero professionista fosse stato<br />
iscritto all’ONAOSI, e potesse in tal<br />
modo usufruire delle prestazioni assistenziali<br />
fornite dall’Ente.<br />
Purtroppo, come mi era già capitato<br />
quando lavoravo all’Ordine, anche in<br />
quel caso ho dovuto rispondere<br />
negativamente.<br />
Ho pensato così di prendere spunto<br />
da questo per scrivere alla tua rivista<br />
per ribadire, ancora una volta, quanto<br />
sia opportuno per tutti i medici e gli<br />
odontoiatri che non sono dipendenti<br />
pubblici e che hanno figli di chiedere<br />
subito, o di continuare, l’iscrizione volontaria<br />
alla Fondazione ONAOSI (Opera<br />
Nazionale Assistenza Orfani<br />
Sanitari Italiani).<br />
I Ministeri del lavoro e dell’economia<br />
il 9 febbraio 2010 hanno approvato<br />
definitivamente il nuovo statuto ONA-<br />
OSI.<br />
SCOPI<br />
L’attività della Fondazione ha per<br />
scopo primario il sostegno, l’educazione,<br />
l’istruzione e la formazione,<br />
entro i limiti di bilancio, degli orfani,<br />
LETTERE AL DIRETTORE<br />
siano essi figli legittimi, adottivi o naturali<br />
riconosciuti (di seguito denominati<br />
orfani), di medici chirurghi, odontoiatri,<br />
medici veterinari e farmacisti<br />
obbligatori o volontari, ai sensi del<br />
successivo art 5, per consentire loro<br />
di conseguire un titolo di studio e di<br />
accedere all’esercizio di una <strong>professione</strong><br />
o di un’arte.<br />
PRESTAZIONI E SERVIZI<br />
La Fondazione assolve il proprio<br />
scopo primario erogando le seguenti<br />
prestazioni in favore dei soggetti assistiti:<br />
• Ammissione in strutture;<br />
• Contributi in denaro, di carattere<br />
ordinario e/o straordinario;<br />
• Interventi diretti a favorire la formazione;<br />
• Interventi speciali a favore dei disabili;<br />
• Convenzioni con Università, Istituti<br />
e Centri di Ricerca per la Formazione.<br />
QUOTE E CONTRIBUZIONE<br />
Il contributo annuo per il 2010 varia<br />
da Euro 25,00 a Euro 155,00 ed è<br />
deducibile nella dichiarazione dei<br />
redditi.<br />
È una buona assicurazione che vi<br />
raccomando.<br />
Contribuire non è solo un atto di solidarietà<br />
nei confronti di quei colleghi<br />
che sono stati meno fortunati, ma<br />
investire anche nel futuro dei figli.<br />
Ti invio anche qualche numero di<br />
telefono che potrebbe essere utile per<br />
ulteriori informazioni:<br />
Tel. n. 848800775 (da telefoni fissi al<br />
costo della chiamata urbana)<br />
Tel. n. 0755005926 (da telefoni cellulari<br />
e dall’estero)<br />
Tel. n. 0755869511 (da telefoni fissi,<br />
cellulari e dall’estero).<br />
Il servizio è attivo dal lunedì al giovedì<br />
(08.30-13.30 15.00-17.30)<br />
venerdì (08.30-13.30)<br />
Fax 0755058404<br />
e-mail: contributi@onaosi.it<br />
Servizio contributi volontari:<br />
Tel. 0755869223-545<br />
Lo statuto e i regolamenti della Fondazione<br />
sono pubblicati sul sito<br />
www.onaosi.it<br />
Sono a disposizione per eventuali<br />
delucidazioni al n. 0444562572-<br />
3487346215.<br />
GILBERTO BALDINATO<br />
Corso<br />
per Medici<br />
dello Sport<br />
Gentile Presidente,<br />
la F.M.S.I. è un organismo tecnico<br />
costituito dall’organizzazione scientifica<br />
ed operativa dei medici italiani<br />
specialisti in Medicina dello Sport che<br />
si dedicano alla tutela sanitaria delle<br />
attività fisiche e sportive. Essa svolge<br />
ricerca scientifica ed applicata sulle<br />
implicazioni psico-fisico-attitudinali<br />
dell’attività sportiva, sui contesti igienico-ambientali.<br />
Cura la didattica e<br />
tutti gli aspetti relativi all’idoneità per<br />
le varie tipologie di sport e attività<br />
fisiche nonché alle valutazioni periodiche,<br />
alla prevenzione e difesa dai<br />
danni per la salute.<br />
La Federazione opera in tutto il territorio<br />
Nazionale attraverso le Associazioni<br />
Mediche Provinciali ed opera<br />
vigilanza su milioni di atleti. La Federazione<br />
Medico Sportiva Italiana cura<br />
l’aggiornamento dei Soci Medici.<br />
Per svolgere la funzione di medico di<br />
una Società Sportiva C.O.N.I. di<br />
qualunque disciplina è fondamentale<br />
l’iscrizione alla F.M.S.I. Per essere<br />
iscritto alla FMSI, un medico non specialista<br />
in medicina dello sport o abilitato<br />
ai sensi della Legge N. 1099 del<br />
1971, deve frequentare con successo<br />
un Corso che tratta argomenti come<br />
doping, l’allenamento, le patologie da<br />
sovraccarico, assistenza gara, ecc.<br />
Il numero dei medici iscritti alla FMSI<br />
11
nel Veneto sono circa 400 è in fase<br />
avanzata la programmazione del<br />
Corso previsto per il 2009 per Medici<br />
Sportivi Aggregati. Il Corso si svolgerà<br />
a Padova i giorni 24 e 25 settembre<br />
2010, presso la sala Conferenze della<br />
Associazione Sportiva Canottieri (Stella<br />
d’Oro al Merito Sportivo), Strada Polveriera,<br />
3G, 35142 Padova con i seguenti<br />
orari: venerdì 24 settembre 18,30-<br />
22,30; sabato 9,00-18,30.<br />
Per informazioni ed iscrizioni i Colleghi<br />
interessati potranno prendere contatto<br />
con il Presidente Associazione Medico<br />
Sportiva di Verona, dott. Alberto Ciacciarelli.<br />
Le informazioni saranno<br />
presenti su http://www.fmsi.it/, corsi<br />
di formazione a cra dei Comitati<br />
Regionali o Sito WEB REGIONALI.<br />
Il corso gratuito è una occasione unica<br />
per i Medici che svolgono già attività<br />
presso Società Sportive e le siamo<br />
grati potrà dare l’informazione a tutti i<br />
Medici iscritti all’Ordine di Verona,<br />
attraverso la pubblicazione della<br />
notizia nel prossimo bollettino.<br />
DOTT. ALBERTO CIACCIARELLI<br />
PRESIDENTE A.M.S. VERONA<br />
LORENZO SPIGOLON<br />
COMITATO REGIONALE VENETO - F.M.S.I.<br />
RICORDATE...!<br />
LETTERE AL DIRETTORE<br />
Muro di Berlino in Brà<br />
a Verona<br />
Gent.mo Direttore di “Verona Medica”<br />
Dott. Roberto Mora<br />
Ti invio, trascritto in allegato, l’intervento<br />
esposto, in Consiglio comunale a Verona,<br />
per contestare l’iniziativa di<br />
erigere “un muro celebrativo” a memoria<br />
di quello, ormai sparito, a Berlino.<br />
Sono convinto infatti che l’ostinazione<br />
a voler imporre “Giornate – Monumenti<br />
– Targhe” alla memoria di eventi,<br />
ancora contestati e non serenamente<br />
condivisi “da tutte le parti coinvolte”,<br />
finisce per alimentare posizioni comportamentali<br />
ancora esasperate e<br />
conflittuali.<br />
Si possano in effetti favorire e alimentare<br />
processi comportamentali psicotici<br />
come risposta ad eventi celebrativi<br />
non ancora serenamente condivisi e<br />
comunque partigiani, da entrambe le<br />
parte.<br />
Come Medico, ancorchè consigliere<br />
comunale, mi preoccupa quindi e mi<br />
inquieta la frequente violenza che accompagna<br />
gli opposti schieramenti<br />
che ancora pretendono di guidare le<br />
proprie presunte verità.<br />
Nei confronti proprio dei giovani tale<br />
opera verrebbe percepita come alibi<br />
per innescare ancora violenze contrapposte.<br />
Sarebbe infine forse opportuno e più<br />
ancora educativo aiutare i nostri giovani<br />
a dimenticare e non conservare<br />
memoria sulle imprese e i comportamenti<br />
di “certi padri e certe ideologie”<br />
del passato e ..del presente.<br />
Con Affetto e Stima<br />
“Muro della Vergogna” che il Popolo<br />
tedesco ha voluto dimenticare, abbattendolo,<br />
e a noi veronesi vogliono ricordarlo,<br />
costruendolo.<br />
Non si capisce perché ostinarsi a far<br />
rivivere un passato così pieno di<br />
tragedie.<br />
Queste cosiddette “giornate della<br />
memoria” per ricordare e commemorare<br />
episodi di crudeli esperienze<br />
passate, si sono rivelate, nel tempo,<br />
confronti ulteriori di violenze e rancori,<br />
piuttosto che giornate di serena riflessione<br />
collettiva.<br />
La Germania ha già svuotato la memoria<br />
dagli eventi bellici e.. dagli<br />
uomini che, a vario titolo, vi parteciparono.<br />
E ha raggiunto, da tempo, una<br />
pace interiore nella reciproca condanna<br />
degli errori passati.<br />
Noi, in Italia, viviamo invece nell’ossessiva<br />
e funesta ricerca di una “memoria”<br />
che fu crudele e odiosa per tutti.<br />
Alcuni perseguono un perenne rancore<br />
che non riescono a saziare, e trascinano,<br />
con asprezza devastante, un<br />
ricordo di eventi storici ritenuto ormai,<br />
dai più, ampiamente superato.<br />
E questo simulacro di “muro” a Verona<br />
si presta, ancora una volta, a rinfocolare<br />
e contrapporre gruppi facinorosi<br />
che si contendono l’interpretazione<br />
della “loro” verità.<br />
Le risposte infine della Sovrintendenza,<br />
che sembra condividere anche questa<br />
brutta ricostruzione del muro di Berlino<br />
nella piazza antistante il monumento<br />
dell’Arena, si definiscono quantomeno<br />
“sorprendenti”.<br />
ELIO INSACCO<br />
CONSIGLIERE COMUNALE VERONA<br />
È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:<br />
a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo<br />
della Professione Medica ed ogni fatto<br />
che leda il prestigio professionale;<br />
b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento<br />
di qualifica, di residenza e del conseguimento<br />
di specialità o docenze, esibendo<br />
il relativo attestato in competente bollo.<br />
Prestanomismo<br />
Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8<br />
della <strong>legge</strong> n. 1792, che così recita:<br />
1) Gli esercenti le professioni sanitarie che<br />
prestano comunque il proprio nome, ovvero<br />
ELIO INSACCO<br />
CONSIGLIERE COMUNALE<br />
la propria attività, allo scopo di permettere<br />
o di agevolare l’esercizio abusivo delle<br />
e… MEDICO<br />
professioni medesime sono puniti con<br />
l’interdizione della <strong>professione</strong> per un periodo<br />
non inferiore ad un anno;<br />
Il muro nato per separare:<br />
2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove a Berlino si abbatte per dimenticare;<br />
costituiti, hanno facoltà di promuovere a Verona si costruisce per ricordare.<br />
ispezioni, presso gli studi professionali, al<br />
fine di vigilare sul rispetto dei doveri iner-<br />
Con stupore la Città di Verona ha<br />
enti alle rispettive professioni.<br />
appreso, dai giornali, la notizia che<br />
l’Amministrazione comunale (?) vuole<br />
costruire un simulacro del famoso <br />
12<br />
VERONA MEDICA
L’impatto del Diabete<br />
in medicina generale<br />
Guarino Angelo, Mauro Mattioli,<br />
Ercole Riccardo<br />
Medicina Generale di gruppo<br />
Legnago (<strong>VR</strong>)<br />
Il Diabete Mellito è una condizione<br />
caratterizzata da un patologico aumento<br />
della concentrazione di glucosio<br />
nel sangue; responsabile di<br />
questo fenomeno è un difetto assoluto<br />
o relativo di insulina, ormone secreto<br />
dalle insule di Langherhans del pancreas<br />
ed indispensabile per il metabolismo<br />
degli zuccheri.<br />
Nel mondo occidentale rappresenta<br />
attualmente la 6° causa di morte in<br />
generale e la 1° causa di cecità e di<br />
amputazione degli arti per arteriopatia<br />
obliterante cronica ostruttiva; nel diabetico<br />
l’incidenza di morte per causa<br />
cardiovascolare si triplica rispetto alla<br />
persona sana.<br />
Diagnosi di diabete allo stato attuale<br />
dell’arte: Si ritiene normale la glicemia<br />
fino al valore di 100 mg/dl, i valori<br />
compresi fra 100 e 125 definiscono la<br />
condizione di alterata glicemia a<br />
digiuno (IFG Improved Fasting Glucose).<br />
Valori di glicemia a digiuno ≥ 126<br />
mg/dl, in due occasioni diverse, sono<br />
sufficienti secondo l’American Diabetes<br />
Association a porre diagnosi di<br />
diabete, per la quale è anche sufficiente<br />
il riscontro di un unico valore ≥<br />
a 200 mg/dl, rilevato in qualunque<br />
momento della giornata o due ore dopo<br />
un carico di glucosio.<br />
Valori di glicemia compresi fra 140 ≤<br />
Tabella n. 1<br />
AGGIORNAMENTO<br />
200 dopo un carico di glucosio definiscono<br />
invece la ridotta tolleranza al<br />
glucosio (IGT Improved Glucose Tolerance).<br />
IFG ed IGT possono evolvere nel<br />
tempo verso un Diabete conclamato<br />
(tab. 1).<br />
Il medico di famiglia dovrebbe operare<br />
una prima selezione dei pazienti,<br />
sulla base dei fattori di rischio noti<br />
(età, indice di massa corporea e circonferenza<br />
addominale, familiarità,<br />
etnia, iperlipidemia, ipertensione, ecc),<br />
per scegliere quali sottoporre allo<br />
screening. IFG e IGT, ovvero le situazioni<br />
definite prediabetiche nella<br />
pratica quotidiana, rappresentano<br />
probabilmente l’ambito più importante<br />
e cruciale suscettibile dell’intervento<br />
diretto del curante che, in questo ambito,<br />
può davvero esser determinante<br />
per la salute futura del paziente a<br />
rischio. In questo campo dovrebbero<br />
esser convogliate maggiori risorse e<br />
sforzi finalizzati ed ottimizzare interventi<br />
coordinati per una più efficace<br />
incisività della medicina preventiva di<br />
base che produrrebbe senz’altro<br />
salute, migliore qualità di vita e, non<br />
da ultimo, futuro risparmio economico.<br />
Imperativo intervenire il più precocemente<br />
possibile…<br />
Quanto più precoce è la diagnosi,<br />
tanto più risulterà efficace la terapia<br />
mirata alla prevenzione dello sviluppo<br />
della malattia e delle sue temibili<br />
complicanze croniche. Solide evidenze<br />
cliniche dimostrano palesemente<br />
che è possibile prevenire o ritardare<br />
• IFG: glicemia a digiuno 100≤ 126 mg/dl<br />
• IGT: glicemia alla 2ª ora di OGTT 140≤200 mg/dl<br />
• IFG e IGT si associano ad aumento del rischio di malattia CV che<br />
va dal 25 al 50%<br />
~ 25% progrediscono a diabete, ~ 50% rimangono tali, e ~ 25%<br />
regrediscono a NGT<br />
la comparsa della malattia nella popolazione<br />
generale con alcuni tipi di trattamento<br />
farmacologici, ma soprattutto<br />
non-farmacologici, attraverso interventi<br />
sullo stile di vita.<br />
Selezionare i soggetti a rischio e verificare<br />
lo stato prediabetico con i test<br />
a disposizione dovrebbe divenire una<br />
delle priorità dei medici di Medicina<br />
generale dato che prediabete, diabete<br />
e malattie cardiovascolari colpiscono<br />
di più le classi socialmente ed<br />
economicamente svantaggiate, ovvero<br />
quelle classi che accedono quasi<br />
esclusivamente all’assistenza sanitaria<br />
pubblica e per le quali la correzione<br />
degli stili di vita rappresenta, di<br />
fatto, l’intervento più importante, economico<br />
e quindi realizzabile.<br />
Resta ancora da stabilire con precisione<br />
ogni quanto tempo andrebbe<br />
ripetuto lo screening e come debbano<br />
essere strutturati dei programmi<br />
d’esercizio applicabili ad un gran numero<br />
di soggetti.<br />
In ogni caso, al di sopra dei 45 anni è<br />
opportuno eseguire una glicemia, da<br />
ripetere, se normale, ogni due anni.<br />
Diabete in Italia<br />
La prevalenza del diabete in Italia è<br />
stata riportata essere intorno al 6-7%<br />
della popolazione: nel nostro paese<br />
il numero di diabetici si aggirerebbe,<br />
dunque, intorno i 3 milioni. Si prevede<br />
che in tempi medi i paesi occidentali,<br />
Italia inclusa, si avvicineranno a una<br />
prevalenza del 10%; di fronte a questi<br />
numeri le stesse Nazioni Unite hanno<br />
deciso, con una risoluzione del 22<br />
dicembre 2006, di allertare tutti i paesi<br />
membri a prendere coscienza del<br />
problema diabete, invitandoli a intervenire<br />
con misure concrete di prevenzione.<br />
Vanno considerati in primis i costi<br />
sanitari di questo flagello: già oggi la<br />
cura del diabete divora circa il 7-8%<br />
di tutta la spesa sanitaria, di cui circa<br />
il 50% è sostenuto dai costi relativi ai<br />
ricoveri per complicanze. Se non si<br />
VERONA MEDICA 13
Tabella n. 2<br />
Sono a rischio di sviluppare il Diabete<br />
• Familiari di soggetti diabetici;<br />
• Donne già affette da diabete gestazionale o che abbiamo partorito feti<br />
macrosomici (>4000 g.)<br />
• Soggetti obesi, in particolare affetti da obesità centrale (C.V. oltre i<br />
limiti)<br />
• Soggetti ipertesi e/o dislipidemici (trigliceridi e/o colesterolo elevato);<br />
inoltre<br />
• Soggetti affetti da alcune malattie croniche, ad es. pancreatite cronica;<br />
In tutte queste condizioni è consigliabile eseguire una glicemia a digiuno<br />
e, nei casi dubbi, un carico orale di glucosio.<br />
interviene energicamente in tempi<br />
brevi i costi diverranno insostenibili<br />
col rischio reale di uno scadimento<br />
della qualità assistenziale.<br />
Materiali e metodi: La nostra indagine<br />
ha esaminato i dati relativi alle<br />
cartelle cliniche della popolazione<br />
assistita da 9 medici di base dell’ASL<br />
21 di Legnago mediante interrogazioni,<br />
query appositamente create,<br />
con il software gestionale della<br />
cartella clinica. A tale scopo, ad ogni<br />
medico è stato preventivamente<br />
somministrato un questionario standardizzato<br />
e finalizzato all’estrazione<br />
dei dati da elaborare.<br />
Risultati: Nel nostro campione, costituito<br />
da 11.552 assistiti in carico ai 9<br />
MMG appartenenti al medesimo<br />
TEAM distrettuale, si son rilevati 802<br />
diabetici: perciò la prevalenza stimata<br />
della patologia si attesta attorno al<br />
6,9%. Tale dato concorda con un’analisi<br />
epidemiologica effettuata nel 2006,<br />
sugli archivi inerenti circa 600mila<br />
assistiti, da 400 MMG ricercatori facenti<br />
parte dell'istituto di ricerca<br />
Health Search, in cui si riportava una<br />
prevalenza della malattia pari al<br />
6,68%; tuttavia vi è sensazione palpa-<br />
14<br />
AGGIORNAMENTO<br />
bile di una sottostima del dato reale,<br />
specie alla luce delle recenti acquisizioni<br />
e revisioni delle definizioni di<br />
malattia diabetica.<br />
Ciò indica che un MMG con 1500<br />
pazienti ha in carico nella sua lista<br />
oltre 100 diabetici di tipo 2, soggetti<br />
che notoriamente comportano un<br />
impegnativo carico assistenziale. A<br />
questo riguardo, un’indagine parallela<br />
svolta sugli assistiti di 3 medici<br />
massimalisti associati in medicina di<br />
gruppo e facenti parte del TEAM<br />
oggetto della ricerca, evidenzia che<br />
un diabetico accede in media, per<br />
visita e/o consulto, nell’ambulatorio<br />
del curante 20-25 volte all’anno, cioè<br />
ogni 2 settimane. Tale frequenza<br />
risulta quasi doppia rispetto ad un<br />
non diabetico, così come la necessità<br />
di esami, indagini e visite specialistiche<br />
da parte di questa categoria di<br />
pazienti. Inoltre il 70% dei diabetici<br />
risulta avere perlomeno un fattore di<br />
rischio cardiovascolare associato<br />
quali ipertensione o cardiopatia ischemica<br />
o dislipidemia o fumo o obesità<br />
o, peggio, sindrome metabolica o<br />
familiarità per malattie cardio-cerebrovascolari.<br />
Emerge, altresì, come<br />
essi assumano, mediamente, dai 3 ai<br />
4 “farmaci essenziali” continuativamente,<br />
individuati in un antidiabetico<br />
e/o un antipertensivo e/o una statina<br />
e/o un antiaggregante e/o un nitroderivato.<br />
Tornando agli 802 diabetici totali<br />
campionati, si conferma la predominanza<br />
per il sesso maschile, 57% vs.<br />
43%. Tale disparità, secondo gli esperti,<br />
sarebbe legata alla composizione<br />
ormonale: negli uomini la presenza<br />
di ormoni maschili favorisce<br />
infatti la formazione di adipe addominale<br />
centripeto direttamente collegata<br />
all’insorgenza del diabete, mentre<br />
l’obesità tipicamente femminile, sul<br />
giro vita, non correla alla malattia. I<br />
diabetici di tipo1 rappresentano quasi<br />
il 5% della popolazione dei diabetici<br />
totali, pertanto ogni medico con 1200-<br />
1500 assistiti ha mediamente in carico<br />
circa 3-4 diabetici tipo1 e poco più<br />
di 100 diabetici tipo2.<br />
Il 43,4% dei diabetici risulta seguito<br />
esclusivamente dal MMG, la restante<br />
quota è condivisa con il centro diabetico<br />
del vicino ospedale. La registrazione<br />
del Body Mass Index (BMI)<br />
riguarda 380 diabetici, ovvero solamente<br />
il 47%, dato comunque maggiormente<br />
indagato di quanto non sia<br />
la misurazione della circonferenza vita<br />
che, tuttavia, non è stata inclusa nei<br />
parametri di ricerca specifica. L’emoglobina<br />
glicata risulta controllata<br />
semestralmente in 258 diabetici, vale<br />
VERONA MEDICA
a dire in circa 1/3 dei diabetici. Nel<br />
corso del 2009, 129 diabetici (16%)<br />
non hanno assunto alcun farmaco<br />
diabetico: in tale quota è ipotizzabile<br />
risulti efficace la sola prescrizione di<br />
un sano stile di vita. 422 diabetici<br />
(52% del totale) è in terapia con antidiabetici<br />
orali e, di costoro, 156 (19%)<br />
con la sola metformina. 251 diabetici<br />
(31% del totale) necessitano di qualsiasi<br />
tipo di somministrazione insulinica,<br />
da sola od associata ad antidiabetici<br />
orali.<br />
I diabetici che hanno effettuato 1<br />
fundus oculi nel corso del 2009 sono<br />
risultati 204, dunque ¼ del totale,<br />
mentre coloro che hanno eseguito una<br />
microalbuminuria 149, cioè il 18,6%<br />
circa. Per il 55,6 dei diabetici sono fruibili<br />
dati riguardanti almeno un profilo<br />
lipidico completo nel corso dell’anno<br />
esaminato mentre solamente al 46%<br />
degli stessi risulta esser registrata<br />
almeno una misurazione della pressione<br />
arteriosa. In quest’ultimo caso<br />
va considerata, tuttavia, la difficoltà di<br />
una puntuale registrazione del dato<br />
specie in periodi di ampia affluenza,<br />
ad esempio quello influenzale, in cui<br />
gli ambulatori risultano spesso caotici<br />
e superaffollati. A 95 diabetici (circa il<br />
12% del totale) sarebbe stata eseguita<br />
un’ispezione del piede, sebbene non<br />
sia chiarito se dal curante oppure<br />
dallo specialista.<br />
Parametri “tralasciati” dall’analisi<br />
ma da recuperare…<br />
Il fumo. Nell’evoluzione futura dell’indagine,<br />
l’inclusione del dato riguardante<br />
l’abitudine al fumo dei pazienti<br />
diabetici appare ineludibile: scoprire<br />
che essi fumano percentualmente<br />
meno della popolazione in generale<br />
potrebbe esser fonte di incoraggiamento<br />
oltre che di una certa soddisfazione<br />
per il lavoro del curante. Il<br />
tabagismo rappresenta, in particolare<br />
per il diabetico, un enorme rischio<br />
cardiovascolare aggiuntivo, pur tuttavia<br />
suscettibile di correzione e,<br />
dunque, di intervento da parte del<br />
medico. Purtroppo anche in questo<br />
caso, molte ricerche condotte in medicina<br />
generale evidenziano un’incompleta<br />
raccolta di tale elemento<br />
anamnestico nella popolazione in<br />
generale e ancor più nelle fasce a<br />
rischio.<br />
Presenza di fattori di rischio cardiovascolare<br />
associati al diabete. Lo<br />
studio della prevalenza di questi<br />
AGGIORNAMENTO<br />
fattori, già precedentemente discussi<br />
ed associati al diabete, dovrebbe<br />
essere incentivato ed esteso possibilmente<br />
a tutti gli assistibili dell’asl<br />
oggetto di investigazione.<br />
Circonferenza addominale. Infine<br />
una particolare riflessione merita la<br />
misurazione della circonferenza addominale<br />
che, nella popolazione in genere<br />
e nel diabetico in particolare, è<br />
unanimemente ritenuta un importante<br />
parametro di valutazione di rischio<br />
cardiovascolare.<br />
È opinione comune che sia insufficientemente<br />
determinata e valutata:<br />
risulta infatti annotata in meno del<br />
20% dei 394 diabetici in carico ai 3<br />
medici della medicina di gruppo innanzi<br />
già considerata. La valenza pratica<br />
di tale misurazione associata<br />
all’estrema semplicità nell’ottenerla e<br />
registrarla da parte del curante impone<br />
senza indugio il suo inserimento<br />
tra i criteri degni di investigazione.<br />
Criticità e limiti dell’indagine pilota.<br />
L’indagine pilota ha messo in luce<br />
criticità e limiti, alcuni dei quali già<br />
considerati ed attesi. In particolare, si<br />
è evidenziata un’apprezzabile difformità<br />
dei dati forniti dai singoli medici<br />
e, specificatamente, medici con atti-<br />
vità, interessi o specialità inerenti le<br />
malattie metaboliche ed obesità<br />
appaiono maggiormente sensibili<br />
all’investigazione delle problematiche<br />
analizzate. Esaminando in fattispecie<br />
alcuni parametri, ad esempio il rilievo<br />
del BMI su tutti, tali differenze sono<br />
subito lampanti.<br />
Limitandosi a considerare il numero<br />
di diabetici “scovati” dai singoli<br />
medici, rapportato proporzionalmente<br />
al numero di assistibili, si notano differenze<br />
significative che, verosimilmente,<br />
trovano spiegazioni motivazionali,<br />
culturali e di impegno nell’applicazione<br />
delle linee guida. Se a ciò<br />
si aggiunge il fatto che molti diabetici<br />
non sanno ancora di esserlo si genera<br />
il dubbio su come valutare appieno<br />
il problema del diabete non<br />
diagnosticato e, soprattutto, dei soggetti<br />
prediabetici ad alto rischio. Infatti<br />
l’intolleranza al glucosio aumenta il<br />
rischio cardiovascolare di oltre il 50%<br />
e un’alterata glicemia a digiuno lo<br />
incrementa di circa il 30%.<br />
Nel campione dei 394 diabetici in<br />
carico ai 3 medici della medicina di<br />
gruppo, per ogni soggetto diabetico<br />
ce ne sono 1,5-2 in stadio prediabetico,<br />
di cui almeno 1/3 parrebbe<br />
destinato a progredire verso il diabete<br />
conclamato. Questa evenienza può<br />
VERONA MEDICA 15
esser scongiurata, o almeno ritardata,<br />
da provvedimenti adeguati e mirati<br />
sullo stile di vita del paziente e, se<br />
necessario, con la prescrizione di<br />
farmaci “ad hoc” da parte del curante.<br />
Gli interventi sullo stile di vita risultano<br />
tanto più efficaci quando effettuati,<br />
tempestivamente, sui soggetti<br />
selezionati; i farmaci probabilmente<br />
possono meno in questa fase pre-<br />
16<br />
AGGIORNAMENTO<br />
coce della malattia ma vanno usati<br />
senza indugio per correggere anche<br />
un diabete iniziale, resistente al solo<br />
cambiamento dello stile di vita. Molte<br />
indagini suggeriscono un impiego dei<br />
medicinali troppo spesso ritardato e<br />
perfino non adeguato nel diabete, il<br />
cui controllo risulta lontano dall’ottimale<br />
dato che solo il 50% dei diabetici<br />
trattati mostra una glicata ≤ 7,<br />
indice di buon compenso. In definitiva,<br />
ci sembra chiaro che la<br />
mancanza di linee guida precise o di<br />
criteri condivisi per lo screening del<br />
diabete abbia relegato a lungo il<br />
prediabete nell’ombra ma ora l’efficacia<br />
delle statine nella prevenzione<br />
cardiovascolare, da un lato e l’impennata<br />
nella prevalenza di obesità<br />
e diabete di tipo 2 dall’altro, dimostrano<br />
che il problema deve essere<br />
affrontato in maniera più decisa e<br />
senza ulteriori indugi. Tutto ciò impone<br />
una riflessione e rafforza la convinzione<br />
di voler proseguire con rinnovato<br />
impulso la raccolta ed elaborazione<br />
dei dati che, necessariamente<br />
supportati di una miglior codifica dei<br />
canoni e delle modalità di screening<br />
dei diabetici e prediabetici, potrebbero<br />
essere estesi a quelli in possesso<br />
dei medici dell’intera ASL.<br />
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VERONA MEDICA
Patologia cutanea<br />
in ambiente marino<br />
ALBERTO PERONI<br />
Specialista Dermatologo<br />
In occasione di un corso di aggiornamento<br />
ho avuto modo di assistere ad una<br />
presentazione estremamente interessante<br />
tenuta dal dott. Riccardo SIRNA<br />
Direttore U.O.C. Dermatologia Ospedale<br />
della Misericordia A.S.L. n. 9<br />
GROSSETO nonché Responsabile<br />
dell’Acquario Comunale e “Gruppo<br />
Recupero Tartarughe Marine” GROS-<br />
SETO cui va tutta la mia ammirazione e<br />
la mia gratitudine per aver brillantemente<br />
trattato un tema di..scottante attualità<br />
come la Patologia cutanea “ACQUA-<br />
TICA”, legata cioè all’acqua stessa, alle<br />
sue caratteristiche fisico chimiche o alle<br />
attività che vi si svolgono.<br />
La relazione mi è piaciuta al punto di<br />
tentare di riassumerla per i Colleghi della<br />
Provincia. La necessaria limitazione della<br />
documentazione fotografica che faceva<br />
parte della presentazione, ovviamente,<br />
rende meno brillante il tutto pur tuttavia<br />
se ne potranno trarre alcuni spunti pratici,<br />
di un certo interesse.<br />
Una piccola notazione: il riferimento a<br />
patologie indotte da specie marine extramediterranee,<br />
vista la mobilità delle nostre<br />
popolazioni, non sembra così fuori<br />
luogo anche per interpretare correttamente<br />
sintomi e segni residuali sulla cute<br />
dei viaggiatori estremi anche a distanza<br />
di tempo.<br />
“Last but not least”: non si insiste mai abbastanza<br />
sulla necessità della foto protezione,<br />
specie per i bimbi e per i fototipi I<br />
e II, specie nelle aree colpite; non farlo<br />
può comportare la persistenza di pesanti<br />
esiti pigmentari,<br />
Alberto Peroni<br />
Trochus<br />
AGGIORNAMENTO<br />
PATOLOGIA DA AGENTI MARINI<br />
Tre eventi patologici legati a meccanismi<br />
di tipo:<br />
- Tossico<br />
- Tossico-traumatico<br />
- Traumatico<br />
Organismi acquatici noti:<br />
- Alghe •<br />
- Spugne •<br />
- Molluschi •<br />
- Crostacei •<br />
- Echinodermi •<br />
- Celenterati •<br />
- Briozoi •<br />
- Pesci •<br />
- Anellidi<br />
Le forme più comuni e più importanti<br />
sono dovute al contatto, solitamente<br />
involontario, con Molluschi, Crostacei,<br />
Echinodermi, Pesci e Celenterati. Questi<br />
ultimi sono anche quelli, dal punto<br />
di vista dermatologico, più interessanti<br />
per le lesioni in grado di procurare e<br />
per gli esiti che talora residuano.<br />
DERMATITI DA MOLLUSCHI<br />
Alcuni appartenenti ai generi Trocus e<br />
Conus dei mari tropicali sono in grado<br />
di lanciare piccole strutture a forma di<br />
freccia che provocano dolore ed<br />
edema locale. Tra gli appartenenti al<br />
Phylum Mollusca del Mediterraneo<br />
ricordiamo la Aphlysia punctata e depilans<br />
(lepri di mare) che pare venissero<br />
usate a scopo depilatorio degli etruschi<br />
e dai romani.<br />
La Lepre di Mare (Aplysia Depilans),<br />
detta anche lumaca di mare<br />
Al phylum Mollusca appartengono<br />
anche i Cefalopodi ossia i comuni<br />
polpi (Octopus vulgaris e simili) che<br />
oltre al morso (possiedono un robusto<br />
becco) talora possono provocare una<br />
buffa dermatite con il fenomeno della<br />
“Coppettazione” dovuta alle ventose<br />
presenti sui tentacoli. (vedi sotto)<br />
DERMATITI DA CROSTACEI<br />
Ordine: ISOPODI (Pidocchi di mare)<br />
Famiglia Cymothoidae Specie Anilocra<br />
physodes, Nerocila orbignyi<br />
Pidocchio di Mare (Nerocila orbignyi)<br />
Si contraggono camminando e/o passeggiando<br />
nell’acqua bassa o stando<br />
seduti sugli scogli. Gli esemplari sono<br />
di sesso maschile quando nuotano<br />
liberi nell’acqua, diventano femmine<br />
dopo il pasto. Infliggono un morso<br />
rapido, penetrante, abbastanza dolente.<br />
Provocano inizialmente una lesione<br />
eritemato-papulosa, talora pomfoide,<br />
solitamente centrata da un punto emorragico<br />
nella zona di infissione dell’apparato<br />
buccale. Al distacco lieve stillicidio<br />
ematico. Dopo alcune ore alone<br />
eritematoso perilesionale modicamente<br />
infiltrato. Piccola crosta ematica con<br />
eritema più o meno intenso; regressione<br />
totale in circa 7-10 giorni. Normalmente<br />
si staccano spontaneamente<br />
dalla cute, non riconoscendo l’uomo<br />
come loro ospite.<br />
Conus ventricosus<br />
VERONA MEDICA 17
Conus ventricosus<br />
Il C. mediterraneus possiede un apparato<br />
produttore di veleno.<br />
Come tutti i Coni (e più in genere per i Toxoglossa),<br />
il C. mediterraneo possiede un apparato<br />
masticatorio modificato, atto a produrre<br />
dardi che vengono lanciati contro la preda,<br />
intinti in un "veleno" potente, una "conotossina"<br />
(del gruppo delle neurotossine) dagli<br />
effetti paralizzanti che produce effetti analoghi<br />
a quelli del tetano. Queste conotossine sono<br />
state di recente assai studiate in neuro-fisiologia.<br />
Naturalmente ogni specie, o gruppo di<br />
specie, possiede una o più conotossine<br />
specifiche, di tossicità diversa. La tossicità<br />
nei con- fronti dell'uomo è legata sia alla conotossina<br />
iniettata che alla sua quantità e quindi<br />
anche alla mole del Cono.<br />
DERMATITI DA PESCI<br />
Pesci Cartilaginei<br />
(o Condroitti) Ordine Myliobatiformes<br />
Genere Dasyatis (Trigoni)<br />
Dasyatis violacea<br />
Raja asterias<br />
Dasyatis violacea<br />
Solo i Trigoni hanno un aculeo seghettato<br />
sulla coda con il quale possono<br />
provocare, per contatto accidentale o<br />
incauto maneggiamento, ferite dolorose<br />
sulla cute a lenta cicatrizzazione.<br />
Abbastanza rari nei nostri mari, più<br />
comuni in quelli tropicali, specie in<br />
zone ben delimitate, denominate “Stingray<br />
city”<br />
Pesci Ossei (o Osteitti)<br />
Ordine Perciformes<br />
Fam.Trachinidae (tracine)<br />
Trachinus araneus, T. drago T. radiatus<br />
Fam. Scorpaenidae (scorfani)<br />
Tracine<br />
18<br />
AGGIORNAMENTO<br />
Entrambe le Famiglie sono dotare di<br />
spine velenifere che iniettano nella<br />
cute tossine di vario genere che provocano<br />
dolore, talora molto intenso, capace<br />
di indurre, specie nei soggetti<br />
giovani, malessere generale, sintomi<br />
simil-convulsivi, tachicardia, dispnea<br />
e ipotensione fino alla lipotimia. Localmente<br />
si osserva eritema, edema e<br />
tumefazione della zona trafitta con<br />
fenomeni infiammatori che permangono<br />
per diverso tempo talora asso-<br />
“Coppettazione” da tentacoli di Octopus vulgaris<br />
Da Emergency oggi alcune notizie su:<br />
ciati a reazioni linfangite e linfo-adenitiche.<br />
- Fam. Muraenidae (murene):<br />
Muraena Melena<br />
È un mito (dal tempo dei Romani si<br />
fantastica sul loro morso!!), non sono<br />
in grado di inoculare nessuna tossina,<br />
anche se la ferita provocata dai loro<br />
affilatissimi denti si infetta facilmente<br />
forse per residue sostanze necrotiche<br />
presenti tra loro.<br />
IL MORSO DA POLIPO<br />
Nel caso di O. vulgaris la tossina di natura proteica (cefalotossina)1 ha uno scarso effetto sui<br />
mammiferi, mentre esistono specie affini come l’Eledone moscata (Lamarck) in cui le ghiandole<br />
salivari secernono l’eledoisina che presenta un’azione vasodilatatrice e ipotensiva1.<br />
EPIDEMIOLOGIA<br />
I morsi riconducibili ai polpi, nel mediterraneo sono un’evenienza molto rara se vengono presi<br />
in esame i fogli di dimissione dei presidi ospedalieri in cui è possibile accertare circa una decina<br />
di lesioni all’anno in Italia. In realtà il numero delle lesioni è sicuramente superiore però è difficilmente<br />
accertabile considerato che nella quasi totalità dei casi le lesioni regrediscono spontaneamente<br />
senza che sia necessario l’intervento medico; inoltre in alcuni casi queste lesioni<br />
sono misdiagnosticate e confuse con lesioni provocate da altri animali marini o traumi.<br />
I soggetti maggiormente esposti a queste lesioni sono i pescatori, che per <strong>professione</strong> sono<br />
repentinamente in contatto con diverse specie animali marine ancora vitali e i natanti che di<br />
tanto in tanto cercano, privi di esperienza, di catturare questi animali. Anche la cattura inesperta<br />
e improvvisa il più delle volte però non è una fonte lesiva.<br />
MANIFESTAZIONI CLINICHE E DIAGNOSI<br />
Le lesioni da Octopus vulgaris (Cuvier) si presentano solitamente come una penetrazione meccanica<br />
dovuta all’infissione nella nella cute del becco corneo conformato a becco di pappagallo.<br />
Il soggetto leso solita- mente manifesta forte dolore che in alcuni casi si inasprisce dopo 6-8<br />
ore. Oltre al dolore è presente ecchimosi nel punto di penetrazione e edema che a seconda<br />
della se- de del morso (vascolarizzazione) e della reattività personale può essere più o meno<br />
esteso. Dopo alcuni giorni le lesioni iniziali possono evolvere in necrosi superficiale che in molti<br />
casi è aggravata da sovrainfezione batterica. La diagnosi si basa esclusivamente su una storia<br />
di esposizione all’animale.<br />
TERAPIA<br />
In seguito al morso è necessario spremere bene le ferite e applicare impacchi molto caldi.<br />
Successiva- mente disinfettare bene con prodotti a base di sali quaternari di ammonio o iodopovidone,<br />
mentre è meglio escludere il perossido di idrogeno che può favorire la necrosi dei<br />
tessuti. Le terapia farmacologica solita- mente si basa sul controllo del dolore con analgesici<br />
per os (es. nisidina) o attraverso iniezioni locali in sede di morso di anestetici locali (es. lidocaina).<br />
Nei casi in cui è presente necrosi dovuta alla tossina o a sovrainfezioni batteriche è<br />
sempre preferibile una pulizia chirurgica mirata all’asportazione dei tessuti necrotici. In tutti i<br />
casi è opportuna la prescrizione di antibiotici a largo spettro d’azione (es. chinolonici) e la profilassi<br />
antitetanica.<br />
VERONA MEDICA
REAZIONI da PUNTURA di PESCI<br />
Sintomi e segni:<br />
• Più o meno gravi a seconda della<br />
reattività individuale<br />
Sintomi soggettivi e sistemici<br />
• Decorso: breve – medio<br />
• Dolore spesso violento<br />
• Spasmi simil convulsivi<br />
• Perdita funzione arto colpito<br />
• Ferita modesta e falsamente rassicurante<br />
PRIMO INTERVENTO SUL POSTO<br />
1) Irrigare con acqua di mare<br />
2) Estrarre frammenti di spine<br />
3) Laccio emostatico (arti),<br />
4) Suzione ferita, “Aspiraveleno”:<br />
metodi scarsamente efficaci<br />
TRATTAMENTO ULTERIORE<br />
Essendo il Veleno termolabile a<br />
50°C, applicare acqua più calda<br />
possibile.<br />
In mancanza di meglio avvicinare<br />
l’estremità incandescente di sigaretta<br />
• Xilocaina 1% locale<br />
• Antalgici<br />
• Corticosteroidi topici, antistaminici<br />
e cortisonici per via generale<br />
• Trattamento cardiologico (raro)<br />
• Ospedalizzazione (molto raro)<br />
PREVENZIONE<br />
• Ripararsi accuratamente con<br />
sandali, muta, maschera, pinne<br />
• Ricordare che le spine rimangono<br />
velenose per 2-3 ore dopo la morte<br />
dell’animale<br />
• Il pesce che si trova nelle Pescherie<br />
non è a rischio quindi degustare tali<br />
pesci con assoluta tranquillità.<br />
AGGIORNAMENTO<br />
PROGNOSI<br />
La prognosi nei casi di morso di specie autoctone è sempre favorevole e nei casi non complicati<br />
da necrosi o fenomeni ulcerativi la remissione dei segni e dei sintomi si ottiene nell’arco di<br />
2-4 giorni. Nei casi in cui la sostanza inoculata o sovrainfezioni batteriche determinino necrosi<br />
delle lesioni iniziali la prognosi può variare notevolmente sulla base dell’evoluzione clinica. Generalmente<br />
la guarigione, previa terapia, avviene in 8-15 giorni senza lasciare postumi.<br />
PREVENZIONE<br />
La prevenzione si basa esclusivamente nell’evitare il contatto con questi animali evitando di<br />
catturarli o manipolarli anche se molto spesso sembrano poco mobili e sono di ridotte dimensioni.<br />
Vanno evitate le mani- polazioni anche degli individui ancora vitali presenti sulle bancarelle<br />
del pesce fresco dove possibilmente è meglio acquistare esemplari già morti.<br />
Alcune specie di polpi tropicali presentano dimensioni ridotte e colorazioni vivaci che attraggono<br />
molto i bambini che si divertono a fare immersioni in prossimità della scogliera e i provetti<br />
subacquei; queste specie possono essere causa di gravi avvelenamenti, talora mortali.<br />
www.emergencyoggi.it/archivio/2008/eo_maggio_2008.pdf<br />
DERMATITI DA ECHINODERMI<br />
Classe Echinoidi = Ricci di mare<br />
(Arbacia lixula, Centrostephanus longispinus,<br />
Sphaerechinus granularis,<br />
Echinus acutus, Paracentrotus lividus)<br />
Notizie utili:<br />
• I Ricci di mare del Mediterraneo<br />
sono rappresentati da varietà menotossiche<br />
• Le Tossine si repertano nelle spine<br />
e nei pedicelli<br />
• Esistono Tossine non ancora identificate<br />
• Reazione di due tipi: immediate e ritardate<br />
REAZIONI IMMEDIATE<br />
• Forte dolore dopo la penetrazione<br />
• Discreto sanguinamento<br />
TRATTAMENTO<br />
• Immediata e completa rimozione<br />
delle spine<br />
• Acqua calda sulle lesioni fino al<br />
limite della tolleranza (si ha così Inattivazione<br />
delle tos- sine termolabili)<br />
• Uso di antibiotici e cortisonici topici<br />
REAZIONI RITARDATE<br />
• Insorgenza: 2-3 mesi dopo il primitivo<br />
contatto<br />
• Due tipologie:<br />
nodulari (reazione da corpo estraneo)<br />
o scleredematose<br />
• Possibile riduzione spontanea<br />
TRATTAMENTO<br />
con iniezioni intralesionali di corticosteroidi<br />
o con azoto liquido<br />
DEMATITI DA CELENTERATI<br />
Chiamati anche CNIDARI perché<br />
dotati di caratteristiche cellule urticanti<br />
dette “cnidoblasti” che contengono<br />
organuli detti “Nematocisti”.<br />
NEMATOCISTI DEI CELENTERATI<br />
Quando lo cnidociglio della nematocisti urta<br />
contro la cute, vi penetra dentro mentre si estroflette<br />
il nema e viene inoculata la tossina.<br />
Trasporto passivo di nematocisti.<br />
È anche interumano<br />
I celenterati tassonomicamente si dividono<br />
in:<br />
ANTOZOI (anemoni di mare)<br />
IDROZOI (Sifonofori)<br />
SCIFOZOI (meduse in genere)<br />
1) CLASSE: ANTOZOI<br />
(anemoni di mare)<br />
- Ordine: Attiniari<br />
- (Attinia, Anemone)<br />
- Ordine: Zoantari<br />
- (Zoanthus, Parazohantus)<br />
ANTOZOI PIÙ COMUNI NEL MAR<br />
MEDITERRANEO<br />
• Anemonia sulcata (Logliole), Actinia<br />
equina, Epizoanthus, Parazoanthus,<br />
Adamsia palliata, Aiptasia mutabilis<br />
e diaphana e Calliactis parasitica.<br />
VERONA MEDICA 19
Sono spesso presenti su rocce,<br />
scogli o fondo del mare.<br />
Hanno colori iridescenti che vanno<br />
dal Rosso → Arancio → Viola.<br />
DERMATITI DA ANTOZOI<br />
• Rare in letteratura<br />
• Sintomi non molto marcati<br />
• Necessitano di contatto molto<br />
“stretto” e “ampio”<br />
• Stendendosi o sedendosi sulle<br />
rocce<br />
• Spesso faccia posteriore cosce<br />
dove si evidenziano lesioni eritematose<br />
o eritemato vescicolari, più o<br />
meno pruriginose, a volte associate<br />
a sensazione di bruciore, che richiamano<br />
la forma dei tentacoli.<br />
• Si possono avere lesioni al Volto<br />
(nuotando)<br />
• Decorso: 10 - 15 giorni<br />
• Sintomi soggettivi più o meno intensi<br />
a seconda della zona di contatto;<br />
• Sintomi sistemici blandi e relativamente<br />
rari<br />
2) CLASSE:IDROZOI (Sifonofori)<br />
Ordine: Sifonofori<br />
Famiglia: Physalidae (Caravella Portoghese<br />
o Jellyfish o “Portuguese mano’-war”,<br />
Physalia utriculus (Indo-Pacifico,<br />
Sud Giappone), Physalia physalis<br />
(Atlantico tropicale, Mediterraneo).<br />
Sono caratterizzati da: - Nucleo galleggiante<br />
(pneumatofora) - Tentacoli lunghissimi<br />
Caravella Portoghese<br />
AGGIORNAMENTO<br />
REAZIONI e DERMATITI DA PHYSA-<br />
LIAE<br />
• “Sindrome fisalica”: pochi secondi<br />
dopo il contatto<br />
• Dolore violentissimo<br />
• Lesioni lineari vescico-bollose<br />
• Sintomi sistemici<br />
• Raro il coma<br />
Segnale di pericolo per la presenza di Fisalia<br />
3) CLASSE: SCIFOZOI<br />
(meduse in genere)<br />
(Aurelia aurita,Rizostoma pulmo, Cotylorhiza<br />
tubercolata, Pelagia noctiluca)<br />
La PELAGIA NOCTILUCA è Il più urticante<br />
tra I Celenterati presenti nel<br />
Mar Mediterraneo.<br />
• “Medusa notturna”<br />
• Pelagico fosforescente<br />
• Mediterraneo: versante est<br />
• Cnidoblasti su tutta la superficie<br />
• Invasioni stagionali<br />
REAZIONI e DERMATITI<br />
DA MEDUSE<br />
• Sintomi soggettivi<br />
- Sensazione puntoria<br />
- Dolore<br />
- Prurito<br />
- Intenso bruciore<br />
DERMATITI DA TRASPORTO PASSI-<br />
VO DI NEMATOCISTI<br />
Quando le nematocisti entrano in<br />
contatto con un corpo estraneo, non<br />
tutte scoppiano al primo impatto, ma<br />
possono rimanere integre e attivarsi in<br />
un secondo momento.<br />
Un successivo contatto o sfregamento<br />
può far esplodere le cellule ancora<br />
intatte e quindi aggravare ulteriormente<br />
la sintomatologia.<br />
Un effetto analogo si ottiene con l’uso<br />
della comune acqua dolce per lavare<br />
o risciacquare la zona lesa che agisce<br />
sulle nematocisti ipertoniche provocandone<br />
l’attivazione chimica. Spesso<br />
si imputano reazioni urticanti ad alghe<br />
e/o foglie di Posidonia, ma queste non<br />
sono dotate di tale azione, mentre<br />
sono in grado di trasportare passivamente<br />
le nematocisti dei Celenterati.<br />
È possibile anche il trasporto passivo<br />
interumano delle cellule urticanti,<br />
specie con le mani, dove lo spessore<br />
dello strato corneo attutisce la sintomatologia<br />
primitiva iniziale, ma che<br />
può trasportare la quota inespolosa in<br />
zone di cute più delicata, ad esempio<br />
regione perioculare, palpebre, ecc.<br />
BIOTOSSINE DEI CELENTERATI<br />
• Struttura chimica non sempre nota<br />
Fenomeno dell’anafilassi<br />
1) Ipnotossina: Sonnolenza e paralisi<br />
respiratoria<br />
2) Talassina: Azione urticante,<br />
arresto cardiaco<br />
3) Congestina: Azione anafilattica,<br />
sintomi intestinali.<br />
DERMATITI DA CELENTERATI:<br />
TRATTAMENTO per eliminare<br />
le nematocisti e TERAPIA MEDICA<br />
• Rimuovere tentacoli con guanti<br />
spessi<br />
• Agglomerare tentacoli (sabbia, talco,<br />
farina)<br />
• Lavaggio con acqua salata (evitare<br />
l’acqua dolce ipotonica)<br />
• Aceto (ac.acetico 5% in acqua),<br />
ammoniaca, urina, ghiaccio<br />
• Acqua salata calda (evitare alcoli e<br />
profumi)<br />
• Laccio emostatico (agli arti per ridurre<br />
il ritorno venoso)<br />
• Corticosteroidi topici<br />
• Corticosteroidi, antistaminici, (cardiotonici)<br />
• Antidolorifici In alcune zone dell’America<br />
e dell’Australia sono stati<br />
posti in commercio negli ultimi anni<br />
alcuni prodotti ad azione profilattica<br />
a base di glicosaminoglicani, cloruro<br />
di magnesio e di potassio (come nel<br />
muco che riveste i Pesci Pagliaccio).<br />
Per ogni ulteriore informazione si può<br />
contattare: Sirna Dr. Riccardo<br />
email: r.sirna@usl9.toscana.it><br />
<br />
20 VERONA MEDICA
Certificati: on line!<br />
LE INDICAZIONI DELL’INPS<br />
Trasmissione telematica delle certificazioni<br />
di malattia all’Inps.<br />
Aspetti organizzativi e prime istruzioni<br />
operative.<br />
PREMESSA<br />
Con il decreto del Ministero della<br />
Salute, di concerto con il Ministero del<br />
lavoro e delle politiche sociali e il Ministero<br />
dell’economia e delle finanze<br />
del 26.02.2010 (Gazzetta Ufficiale n.<br />
65/2010) si è concluso un lungo<br />
percorso normativo mediante il quale<br />
il legislatore, ispirandosi ai principi di<br />
sviluppo delle tecnologie dell’informazione<br />
e della comunicazione nell’azione<br />
amministrativa (Codice dell’amministrazione<br />
digitale) ha disposto il<br />
collegamento in rete dei medici<br />
curanti nonché la trasmissione telematica<br />
delle certificazioni di malattia<br />
all’Inps, per i lavoratori del settore<br />
privato. Anche per il settore pubblico,<br />
il Dipartimento della funzione<br />
pubblica e il Dipartimento della digitalizzazione<br />
della Pubblica amministrazione<br />
e dell’innovazione tecnologica,<br />
con la circolare n. 1 del<br />
19.03.2010, hanno fornito istruzioni<br />
operative per la trasmissione telematica<br />
dei certificati secondo le modalità<br />
stabilite per il settore privato.<br />
Evoluzione legislativa.<br />
...omissis...<br />
1. Effetti della nuova disciplina<br />
A partire dal 3 aprile 2010, data di<br />
entrata in vigore della nuova normativa,<br />
i medici dipendenti del SSN o in<br />
regime di convenzione sono tenuti a<br />
trasmettere all’Inps, per il tramite del<br />
SAC, il certificato di malattia del lavoratore<br />
rilasciandone copia cartacea<br />
all’interessato. A tal fine, ricevono dal<br />
Ministero dell’economia e delle finanze<br />
apposite credenziali di accesso.<br />
Il certificato così trasmesso viene ricevuto<br />
dall’Inps che lo mette a disposizione<br />
del cittadino intestatario, mediante<br />
accesso al sito Internet dell’Istituto<br />
previa identificazione con PIN.<br />
L’attestato di malattia è reso invece<br />
VERONA MEDICA<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
disponibile per il datore di lavoro<br />
pubblico o privato, secondo le modalità<br />
di seguito specificate.<br />
Inoltre, i certificati dei lavoratori del<br />
settore privato aventi diritto all’indennità<br />
di malattia erogata dall’Inps,<br />
vengono anche trattati per le finalità<br />
istituzionali.<br />
2. Descrizione del processo<br />
Il processo in questione prevede<br />
competenze specifiche così ripartite:<br />
- i medici certificatori (dipendenti o<br />
convenzionati con SSN) acquisiscono<br />
ed inviano i certificati al<br />
sistema di accoglienza centrale<br />
(SAC) del Ministero dell’economia<br />
e delle finanze che provvede ad<br />
inoltrarli all’Inps; inoltre, possono<br />
annullare i certificati entro il giorno<br />
successivo al rilascio e rettificare la<br />
data di fine prognosi entro il termine<br />
della stessa, sempre utilizzando i<br />
servizi erogati dal SAC;<br />
- dopo l’invio all’Inps, il SAC restituisce<br />
al medico il numero identificativo<br />
per la stampa del certificato<br />
e dell’attestato da consegnare,<br />
entrambi, al lavoratore;<br />
- l’Inps, sulla base delle informazioni<br />
presenti sulle proprie banche dati<br />
e dei servizi forniti dall’Inpdap, individua,<br />
per l’intestatario del certificato<br />
il datore di lavoro al quale mettere<br />
a disposizione l’attestato;<br />
- l’Inps rende disponibili ai datori di<br />
lavoro, sul proprio sito Internet,<br />
funzioni di consultazione e di stampa<br />
degli attestati con elementi di<br />
ricerca diversi, previo riconoscimento<br />
tramite PIN;<br />
- l’Inps mette a disposizione dei lavoratori<br />
i certificati loro intestati accedendo<br />
al sito Internet dell’Istituto.<br />
In relazione alle credenziali di accesso<br />
utilizzate, vengono visti tutti<br />
i certificati (accesso con PIN) o solo<br />
l’attestato, (accesso con codice<br />
fiscale e numero del certificato);<br />
- l’Inps canalizza verso le proprie<br />
Sedi i certificati degli aventi diritto<br />
all’indennità di malattia per la disposizione<br />
di visite mediche di controllo<br />
e, nei casi previsti, per il pagamento<br />
diretto delle prestazioni.<br />
2.1 Medico curante<br />
La trasmissione del certificato di<br />
malattia telematico comprende obbligatoriamente<br />
l’inserimento da parte<br />
del medico curante dei seguenti dati:<br />
• codice fiscale del lavoratore;<br />
• residenza o domicilio abituale;<br />
• eventuale domicilio di reperibilità<br />
durante la malattia;<br />
• codice di diagnosi, mediante l’utilizzo<br />
del codice nosologico ICD9-<br />
CM, che sostituisce o si aggiunge<br />
alle note di diagnosi;<br />
• data di dichiarato inizio malattia,<br />
data di rilascio del certificato, data<br />
di presunta fine malattia nonché,<br />
nei casi di accertamento successivo<br />
al primo, di prosecuzione o ricaduta<br />
della malattia;<br />
• modalità ambulatoriale o domiciliare<br />
della visita eseguita.<br />
Il medico curante, alla restituzione del<br />
numero di certificato, rilascia al lavoratore<br />
copia cartacea:<br />
A) dell’attestato di malattia per il<br />
datore di lavoro, privo di diagnosi;<br />
B) del certificato di malattia per<br />
l’assistito che contiene i dati della<br />
diagnosi e/o il codice nosologico.<br />
In caso di impossibilità per il medico<br />
di stampare la certificazione, lo stesso<br />
comunicherà al lavoratore, il numero<br />
del certificato, attribuito dopo il<br />
controllo e l’accettazione dei dati<br />
trasmessi. Tale numerazione, potrà<br />
essere utilizzata dal lavoratore per<br />
ricercare, visualizzare e stampare il<br />
proprio attestato direttamente dal sito<br />
Internet dell’Istituto.<br />
È previsto un periodo transitorio di tre<br />
mesi durante il quale è riconosciuta<br />
la possibilità per il medico di procedere<br />
al rilascio cartaceo dei certificati<br />
di malattia, secondo le modalità<br />
vigenti.<br />
2.2 Datore di lavoro<br />
L’Inps mette a disposizione dei datori<br />
di lavoro, sia privati che pubblici, le<br />
attestazioni di malattia relative ai certificati<br />
trasmessi dal medico curante,<br />
accedendo al portale INPS<br />
www.inps.it - servizi on-line, previa<br />
autorizzazione e attribuzione di un<br />
PIN (v. Allegato Manuale di consultazione<br />
degli attestati di malattia).<br />
2.3 Lavoratore<br />
L’Inps mette a disposizione dei lavoratori<br />
il servizio di consultazione e<br />
stampa dei dati relativi ai propri certificati<br />
di malattia inviati telematicamente<br />
dal medico curante. Per acce-<br />
21
dere al servizio, disponibile nel sito<br />
Inps – servizi on-line, sono previste<br />
due modalità:<br />
1) tramite un codice PIN, con il<br />
quale è consentito l’accesso ai<br />
dati di tutti i certificati comprensivi<br />
di diagnosi e di codice nosologico,<br />
se indicato dal medico;<br />
2) mediante l’inserimento del codice<br />
fiscale personale e del numero<br />
del certificato, elementi indispensabili<br />
per accedere all’attestato<br />
cercato.<br />
Il lavoratore avente diritto all’indennità<br />
di malattia a carico dell’Inps,<br />
in base alle nuove disposizioni,<br />
non è più tenuto a trasmettere<br />
all’Istituto il certificato di malattia,<br />
eccetto i casi di impossibilità<br />
di invio telematico.<br />
3. Abilitazioni per accedere al<br />
sistema<br />
Il Ministero dell’Economia e Finanze<br />
rilascia specifiche credenziali di<br />
accesso al sistema SAC ai medici<br />
dipendenti o convenzionati con il<br />
S.S.N.<br />
Invece l’Inps rilascia il PIN:<br />
a) ai cittadini che ne fanno richiesta,<br />
tramite i consueti canali e con le<br />
procedure previste: internet, Contact<br />
Center e uffici Inps;<br />
b) ai datori di lavoro pubblico o<br />
privato o a loro incaricati che si<br />
debbono presentare presso una<br />
Sede Inps muniti di:<br />
- modulo di richiesta compilato e<br />
sottoscritto dallo stesso datore<br />
di lavoro privato o dal legale rappresentante<br />
ove il datore di lavoro<br />
sia pubblico o organizzato<br />
in forma associata o societaria,<br />
con l'elenco dei dipendenti ai<br />
quali rilasciare il PIN per l’accesso<br />
agli attestati di malattia<br />
del personale;<br />
- modulo di richiesta "individuale"<br />
compilato e firmato da ogni dipendente<br />
autorizzato con allegata<br />
la fotocopia del documento<br />
d'identità del sottoscrittore.<br />
Le pubbliche amministrazioni o le<br />
aziende in possesso di PIN, sono<br />
tenute a chiedere tempestivamente la<br />
revoca dell’autorizzazione, al verificarsi<br />
della cessazione dell’attività,<br />
della sospensione o del trasferimento<br />
in altra struttura dell’intestatario del<br />
PIN e l’Inps provvederà a cessare,<br />
con effetto immediato, l’abilitazione.<br />
L’operatore Inps, incaricato del rilascio<br />
dei PIN, dopo aver verificato la<br />
22<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
correttezza formale della richiesta e<br />
l’identità del richiedente, deve, utilizzando<br />
la funzione “Verifica rapporto<br />
di lavoro” della procedura di assegnazione<br />
PIN, accertare che la persona<br />
da autorizzare sia dipendente<br />
dell’Amministrazione o dell’azienda il<br />
cui rappresentante ha sottoscritto i<br />
documenti di richiesta.<br />
A verifiche completate il funzionario<br />
Inps provvede al rilascio del PIN selezionando<br />
la classe utente “Datore di<br />
lavoro (certificazione di malattia)”.<br />
Qualora l’utente sia già in possesso<br />
di un PIN per altre finalità si dovrà procedere<br />
ad aggiungere l’autorizzazione<br />
al servizio “Consultazione attestati<br />
di malattia” mediante la funzione<br />
“Modifica autorizzazioni ai<br />
servizi”. Nelle more di decisioni che<br />
debbono essere concordate con le<br />
parti interessate, per il momento, i<br />
consulenti di lavoro sono esclusi dalla<br />
concessione di tale servizio.<br />
4. Assistenza agli utenti<br />
Il sistema di accoglienza centrale<br />
(SAC) del Ministero dell’Economia e<br />
Finanze fornisce l’assistenza agli<br />
utenti dello stesso tramite il servizio<br />
di Call Center, raggiungibile attraverso<br />
il numero gratuito 80003070.<br />
L’Inps fornisce assistenza ai datori di<br />
lavoro e ai lavoratori tramite gli operatori<br />
del Contact Center Integrato Inps-<br />
Inail, raggiungibile attraverso il<br />
numero gratuito 803164.<br />
Gli operatori del Contact Center forniscono<br />
telefonicamente supporto nella<br />
navigazione e uso delle procedure di<br />
consultazione dei certificati, inviati<br />
telematicamente dal medico curante,<br />
nonché le informazioni e le risposte<br />
ai quesiti di interesse generale sulla<br />
materia.<br />
Inoltre forniscono ai medici curanti<br />
informazioni e risposte riguardanti<br />
esclusivamente i quesiti di interesse<br />
medico legale in collaborazione con<br />
il Coordinamento Generale medico<br />
legale per il tramite della U.O.C.<br />
Prestazioni a sostegno del reddito<br />
quale struttura di riferimento per le<br />
relative specifiche risposte.<br />
Il Contact Center assiste, inoltre, i<br />
lavoratori anche per l’assegnazione<br />
o attivazione del PIN cittadino, necessario<br />
per la consultazione e stampa<br />
dei propri certificati di malattia.<br />
5. Gestione dei certificati telematici<br />
da parte delle strutture periferiche<br />
Inps<br />
Successivamente alla ricezione dei<br />
certificati trasmessi dai medici vengono<br />
individuati quelli dei lavoratori<br />
aventi diritto all’indennità di malattia<br />
per essere destinati alle strutture<br />
operative Inps competenti per residenza<br />
del lavoratore ed essere registrati<br />
negli archivi locali gestionali<br />
della certificazione di malattia. Tutti<br />
sono immediatamente disponibili per<br />
le attività previste dai flussi di<br />
processo dell’Area malattia. Per i medici<br />
Inps, nella procedura di gestione<br />
della certificazione di malattia - flusso<br />
“certificati ricevuti via internet” -<br />
sono a disposizione funzioni per<br />
esaminare i certificati telematici che<br />
pervengono giornalmente e per<br />
disporre, d’ufficio, visite mediche di<br />
controllo. Nel manuale operativo,<br />
consultabile da Intranet in Utilità –<br />
Manuali, software e documentazione<br />
– Prestazioni non pensionistiche, le<br />
diverse funzioni sono descritte dettagliatamente<br />
(v. Allegato Funzioni certificati<br />
telematici).<br />
Con la circolare n. 120 del 6 agosto<br />
2004, il processo di certificazione<br />
della malattia e di erogazione della<br />
relativa indennità era stato completamente<br />
ridisegnato anche al fine di<br />
progressivo adeguamento alle novità<br />
normative e organizzative in materia<br />
di telematizzazione.<br />
L’avvio della trasmissione telematica<br />
dei certificati, che abolisce onerose<br />
e ripetitive attività manuali, quali<br />
l’acquisizione e l’archiviazione, e<br />
l’imminente rilascio in produzione di<br />
tre nuovi applicativi, ovvero il Data<br />
Mining per la scelta delle Visite<br />
mediche di controllo a più alto rischio<br />
aziendale, il rilascio della procedura<br />
per la Richiesta tramite Portale INPS<br />
delle VMC da parte di datori di lavoro<br />
pubblici e privati nonché la telematizzazione<br />
delle VMCd e dei rapporti<br />
con i medici di controllo, consentirà<br />
la completa reingegnerizzazione del<br />
processo di certificazione della malattia,<br />
con evidenti benefici attesi sia in<br />
termini di ottimizzazione delle risorse<br />
che di efficacia ed efficienza del<br />
processo.<br />
Nel rispetto dei principi di pertinenza,<br />
non eccedenza e di necessità del<br />
trattamento dei dati sensibili, il nuovo<br />
processo così ulteriormente rimodellato<br />
e innovato sarà comunque gestito<br />
separando le attività di competenza<br />
sanitaria da quelle di competenza<br />
amministrativa secondo le modalità<br />
previste dalla circolare n. 87 del 12<br />
VERONA MEDICA
settembre 2008, con la specificazione<br />
che le attività saranno ripartite secondo<br />
i principi contenuti nella circolare<br />
n. 102 del 12 agosto 2009.<br />
Inoltre, con riferimento alla fase sperimentale<br />
di applicazione della circolare<br />
n. 102 del 12 agosto 2009, le attività<br />
di gestione della malattia sono<br />
ripartite secondo i principi del nuovo<br />
modello organizzativo. In particolare,<br />
l’allocazione delle attività nelle Sedi<br />
sperimentali segue la seguente distribuzione:<br />
a) la funzione medico-legale provvede<br />
alla valutazione professionale<br />
di competenza dei certificati<br />
medici ricevuti via internet e a tutte<br />
le attività connesse come da circolari<br />
n. 120/2004 e n. 87/2008, ivi<br />
compresa la gestione delle visite<br />
mediche di controllo, con esclusione<br />
della fase di consuntivazione<br />
e delle competenze gestionali<br />
amministrative relative al loro esito;<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
b) la funzione dell’area flussi “Controllo<br />
Prestazioni” gestisce il complesso<br />
delle azioni amministrative<br />
innescate dal flusso di invio telematico<br />
dei certificati, quindi la<br />
gestione amministrativa delle visite<br />
mediche di controllo, l’applicazione<br />
del regime sanzionatorio<br />
per gli assenti a visita non giustificati,<br />
i pagamenti alle A.S.L., l’attivazione<br />
delle azioni surrogatorie<br />
e la gestione dei rapporti con i<br />
datori di lavoro, l’Ufficio legale e<br />
l’area contabile;<br />
c) la linea di servizio “Prestazioni a<br />
sostegno del reddito”, nell’ambito<br />
delle Agenzie interne e complesse,<br />
e le Agenzie territoriali gestiscono<br />
le attività finalizzate alla<br />
liquidazione dell’indennità di malattia;<br />
inoltre, assicurano l’acquisizione<br />
dei certificati medici cartacei;<br />
d) la funzione dell’area flussi “Ana-<br />
Malattia: si certifica on line!<br />
Gazzetta Ufficiale N. 112<br />
del 15 Maggio 2010<br />
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO<br />
DEI MINISTRI<br />
CIRCOLARE 11 marzo 2010 , n. 1<br />
Indicazioni operative per la trasmissione<br />
per via telematica dei certificati<br />
di malattia, ai sensi dell'articolo<br />
55-septies del decreto legislativo 30<br />
marzo 2001, n. 165, introdotto dall'articolo<br />
69 del decreto legislativo 27<br />
ottobre 2009, n. 150. (10A05984)<br />
Alle Amministrazioni pubbliche di cui<br />
all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo<br />
n. 165 del 2001<br />
Premessa<br />
L'art. 55-septies del decreto legislativo<br />
30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art.<br />
69 del decreto legislativo 27 ottobre<br />
2009, n.150, prevede che il certificato<br />
medico attestante l'assenza per malattia<br />
dei dipendenti pubblici sia inviato, per<br />
via telematica, direttamente all'INPS dal<br />
medico o dalla struttura sanitaria<br />
pubblica che lo rilascia, secondo le<br />
modalità stabilite dalla normativa vigente<br />
per la trasmissione telematica dei certificati<br />
medici nel settore privato. Una volta<br />
ricevuto il certificato, l'INPS lo invia immediatamente,<br />
sempre per via telematica,<br />
all'amministrazione di appartenenza del<br />
lavoratore. La citata norma specifica che<br />
l'inosservanza degli obblighi di trasmissione<br />
telematica come sopra descritti<br />
costituisce illecito disciplinare e, in caso<br />
di reiterazione, comporta il licenziamento<br />
o, per i medici convenzionati, la decadenza<br />
dalla convenzione. Le regole<br />
tecniche applicabili al settore privato<br />
sono contenute nel decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />
2008, adottato ai sensi dell'art. 50, comma<br />
5-bis, del decreto-<strong>legge</strong> 30 settembre<br />
2003, n. 269, convertito, con modificazioni,<br />
dalla <strong>legge</strong> 24 ovembre 2003,<br />
n. 326, recante «Attuazione dell'art. 1,<br />
comma 810, lettera c), della <strong>legge</strong> 27<br />
dicembre 2006, n. 296, in materia di<br />
regole tecniche e trasmissione dati di<br />
natura sanitaria, nell'ambito del Sistema<br />
pubblico di connettività», e nel decreto<br />
del Ministero della salute, di concerto<br />
con il Ministero del lavoro e delle poli-<br />
grafica e flussi” gestisce tutte le<br />
elaborazioni dei primi pagamenti<br />
e dei pagamenti successivi delle<br />
indennità, così come descritto nel<br />
Flusso Standardizzato di<br />
Processo dedicato alle Prestazioni<br />
a sostegno del reddito.<br />
In attesa delle necessarie implementazioni<br />
delle procedure a supporto<br />
del processo della certificazione<br />
della malattia, delle visite mediche<br />
di controllo e delle prestazioni di<br />
malattia e maternità, per lo svolgimento<br />
delle attività previste dal nuovo<br />
modello organizzativo, sia i medici<br />
che il personale amministrativo delle<br />
direzioni provinciali dovranno essere<br />
abilitati ad accedere alle procedure<br />
EAP delle diverse strutture territoriali<br />
che rientrano nella competenza organizzativa<br />
attribuita alla Sede provinciale.<br />
IL DIRETTORE GENERALE INPS<br />
NORI<br />
tiche sociali e con il Ministero dell'economia<br />
e delle finanze, sentito l'INPS, del<br />
26 febbraio 2010 adottato ai sensi<br />
dell'art. 8 del suddetto decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri, che definisce<br />
le modalità per la predisposizione<br />
e l'invio telematico dei dati delle certificazioni<br />
di malattia all'INPS per il tramite<br />
del Sistema di accoglienza centrale<br />
(SAC), reso disponibile dal Ministero<br />
dell'economia e delle finanze.<br />
In tale contesto normativo, la presente<br />
circolare intende fornire alcune indicazioni<br />
operative per l'attuazione delle<br />
nuove disposizioni.<br />
Nell'evidenziare i notevoli vantaggi per i<br />
lavoratori, che non dovranno più provvedere,<br />
entro i due giorni lavorativi<br />
successivi all'inizio della malattia, ad<br />
inviare tramite raccomandata a/r o recapitare<br />
le attestazioni di malattia alle<br />
proprie amministrazioni, con la presente<br />
circolare si intende:<br />
• dare informazioni ai medici sulle<br />
modalità con cui devono essere effettuate<br />
la compilazione e l'invio della<br />
predetta certificazione;<br />
• dare informazione ai lavoratori del<br />
settore pubblico circa oneri e vantaggi<br />
della nuova procedura;<br />
• descrivere gli adempimenti delle<br />
amministrazioni per la corretta ricezione<br />
delle attestazioni di malattia<br />
trasmessi per via telematica;<br />
VERONA MEDICA 23
• individuare un periodo transitorio,<br />
durante il quale sarà possibile per i<br />
medici utilizzare ancora il certificato<br />
cartaceo in alternativa a quello redatto<br />
e inviato con modalità telematiche;<br />
• fornire informazioni circa le sanzioni<br />
previste nel nuovo art. 55-septies del<br />
decreto legislativo n. 165 del 2001.<br />
Il certificato e l'attestato di malattia (intendendosi<br />
con tale ultima espressione il<br />
certificato che non contiene l'esplicitazione<br />
della diagnosi in osservanza<br />
alla normativa in materia di protezione<br />
dei dati personali) sono redatti secondo<br />
il fac-simile di cui agli allegati A e B del<br />
citato decreto del Ministero della salute<br />
del 26 febbraio 2010.<br />
1. Soggetti tenuti alla trasmissione<br />
telematica<br />
Ai sensi dell'art. 55-septies citato, sono<br />
tenuti ad effettuare la trasmissione telematica<br />
dei certificati i seguenti soggetti:<br />
• i medici dipendenti del SSN<br />
• i medici in regime di convenzione con<br />
il SSN<br />
Tutte le pubbliche amministrazioni devono<br />
adottare le iniziative necessarie per<br />
ricevere le certificazioni e provvedere ai<br />
conseguenti adempimenti.<br />
2. Sistema di trasmissione dei certificati<br />
di malattia<br />
Tramite il Sistema di accoglienza centrale<br />
(SAC), reso disponibile dal Ministero<br />
dell'economia e delle finanze, ai sensi di<br />
quanto previsto dal decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />
2008, sarà possibile per i medici effettuare<br />
le operazioni di predisposizione e<br />
invio telematico dei certificati di malattia,<br />
nonché le operazioni di annullamento o<br />
rettifica di certificati già inviati.<br />
Il medico curante potrà usufruire dei<br />
servizi erogati dal SAC in modalità multicanale,<br />
in particolare, secondo le<br />
seguenti modalità:<br />
a) il medico potrà utilizzare il proprio<br />
sistema software gestionale, opportunamente<br />
integrato a cura del fornitore<br />
del software medesimo con le<br />
funzionalità necessarie, al fine di<br />
poter usufruire dei servizi erogati dal<br />
SAC per effettuare le operazioni di<br />
predisposizione e invio telematico dei<br />
certificati di malattia, le operazioni di<br />
annullamento o rettifica di certificati<br />
già inviati, nonché le operazioni di<br />
stampa della copia cartacea dei<br />
certificati e dei relativi attestati. Le<br />
specifiche tecniche dei servizi erogati<br />
dal SAC in modalità web services<br />
sono rese disponibili sui siti internet<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
del Ministero dell'economia e delle<br />
finanze e dell'INPS, secondo quanto<br />
previsto dal decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />
2008;<br />
b) il medico curante potrà procedere<br />
alle operazioni di predisposizione e<br />
di invio dei dati dei certificati di<br />
malattia, alle operazioni di rettifica e<br />
annullamento di certificati già inviati,<br />
nonché alle operazioni di stampa<br />
della copia cartacea del certificato<br />
di malattia e dell'attestato di malattia,<br />
attraverso apposito sistema WEB. Il<br />
sistema WEB consentirà anche di<br />
inviare copia in formato pdf del certificato<br />
di malattia e dell'attestato di<br />
malattia alla casella di posta elettronica,<br />
certificata o meno, indicata dal<br />
lavoratore, nonché di inviare al<br />
numero di cellulare indicato del lavoratore<br />
un SMS contenente i dati<br />
essenziali dell'attestato di malattia<br />
(protocollo, data di rilascio, durata<br />
della prognosi, nome e cognome del<br />
lavoratore, nome e cognome del<br />
medico). L'accesso al sistema WEB<br />
è possibile attraverso link che<br />
saranno pubblicati anche sui siti del<br />
Ministero della salute, del Ministero<br />
dell'economia e delle finanze e<br />
dell'INPS. I servizi erogati tramite<br />
sistema WEB garantiscono i medesimi<br />
livelli di sicurezza di quelli erogati<br />
tramite web services;<br />
c) potranno essere resi disponibili ulteriori<br />
canali per accedere ai servizi<br />
erogati dal SAC, quali, ad esempio,<br />
sistemi di call-center, anche basati<br />
su risponditori automatici. La disponibilità<br />
di tali ulteriori canali e le relative<br />
modalità di fruizione saranno<br />
comunicate attraverso i siti del Ministero<br />
della salute, del Ministero dell'economia<br />
e delle finanze e dell'INPS.<br />
Ai sensi del decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri 26 marzo<br />
2008, inoltre, alcune regioni stanno<br />
predisponendo Sistemi di accoglienza<br />
regionali (SAR) che, una volta<br />
operativi, forniranno direttamente ai<br />
medici che operano nell'ambito<br />
regionale i servizi necessari per effettuare<br />
le operazioni di predisposizione<br />
e invio telematico dei certificati di<br />
malattia e cureranno l'inoltro degli<br />
stessi al SAC.<br />
3. Utilizzo del sistema da parte del<br />
medico<br />
Per poter accedere ai servizi erogati dal<br />
SAC, il medico deve disporre di apposite<br />
credenziali di accesso (costituite da<br />
un codice identificativo e da un<br />
PINCODE) rese disponibili secondo<br />
modalità che saranno comunicate sui siti<br />
internet del Ministero dell'economia e<br />
delle finanze e dell'INPS.<br />
Una volta completata la procedura di<br />
compilazione e di invio del certificato di<br />
malattia all'INPS, utilizzando una delle<br />
modalità di cui al paragrafo 2, il medico<br />
rilascia al lavoratore copia cartacea del<br />
certificato e dell'attestato di malattia<br />
ovvero, anche in alternativa, inoltra alla<br />
casella di posta elettronica o di posta<br />
elettronica certificata del lavoratore una<br />
copia di tali documenti in formato pdf.<br />
In caso di impossibilità da parte del<br />
medico di provvedere alla stampa di<br />
copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />
di malattia ovvero di inoltro alla<br />
casella di posta elettronica o di posta<br />
elettronica certificata del lavoratore di una<br />
copia di tali documenti in formato pdf, il<br />
medico provvede comunque a comunicare<br />
al lavoratore il numero di protocollo<br />
univoco del certificato emesso. A tale fine<br />
il medico potràinviare al numero di cellulare<br />
indicato del lavoratore un SMS contenente<br />
i dati essenziali dell'attestato di<br />
malattia (protocollo, data di rilascio,<br />
durata della prognosi, nome e cognome<br />
del lavoratore, nome e cognome del<br />
medico), utilizzando le funzionalità messe<br />
a disposizione dal SAC (lettera b del<br />
paragrafo 2).<br />
In caso di indisponibilità dei servizi<br />
erogati dal SAC, di cui al paragrafo 2, il<br />
medico rilascia al lavoratore il certificato<br />
in forma cartacea.<br />
4. Oneri e vantaggi per il lavoratore<br />
È cura del lavoratore fornire nel corso<br />
della visita al medico curante o alla struttura<br />
sanitaria pubblica la propria tessera<br />
sanitaria, da cui si desume il codice<br />
fiscale.<br />
Il lavoratore deve dichiarare al medico di<br />
lavorare presso una delle pubbliche<br />
amministrazioni di cui all'art. 1, comma<br />
2, del decreto legislativo n. 165 del 2001<br />
e deve fornire allo stesso l'indirizzo di<br />
reperibilità da inserire nel certificato, se<br />
diverso da quello di residenza (o domicilio<br />
abituale) in precedenza comunicato<br />
all'amministrazione.<br />
Il lavoratore può chiedere al medico<br />
copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />
di malattia, ovvero, anche in alternativa,<br />
può chiedere al medico di inviare<br />
copia degli stessi alla propria casella di<br />
posta elettronica o posta elettronica certificata.<br />
In caso di impossibilità da parte del<br />
medico di provvedere alla stampa di<br />
24 VERONA MEDICA
copia cartacea del certificato e dell'attestato<br />
di malattia ovvero di inoltro alla<br />
casella di posta elettronica o di posta<br />
elettronica certificata del lavoratore di una<br />
copia di tali documenti in formato pdf, il<br />
lavoratore deve richiedere al medico il<br />
numero di protocollo identificativo del<br />
certificato emesso.<br />
L'invio telematico effettuato dal medico<br />
soddisfa l'obbligo del lavoratore di recapitare<br />
l'attestazione di malattia ovvero di<br />
trasmetterla tramite raccomandata a/r alla<br />
propria amministrazione entro due giorni<br />
lavorativi successivi all'inizio della<br />
malattia, fermo restando l'obbligo di<br />
quest'ultimo di segnalare tempestivamente<br />
la propria assenza e l'indirizzo di<br />
reperibilità, qualora diverso dalla residenza<br />
o domicilio abituale, all'amministrazione<br />
per i successivi controlli medico<br />
fiscali.<br />
L'INPS mette immediatamente a disposizione<br />
dei lavoratori le attestazioni di<br />
malattia relative ai certificati ricevuti.<br />
Tramite il proprio codice fiscale e il<br />
numero di protocollo del certificato ad<br />
esso rilasciato, il lavoratore potrà infatti<br />
accedere direttamente al sistema I.N.P.S.<br />
per visualizzare il relativo attestato.<br />
5. Trasmissione dell'attestato di<br />
malattia dall'INPS all'amministrazione<br />
del lavoratore e adempimenti delle<br />
amministrazioni<br />
L'INPS mette a disposizione dei datori di<br />
lavoro le attestazioni di malattia relative<br />
ai certificati ricevuti, secondo le seguenti<br />
modalità:<br />
a) mediante accesso diretto al sistema<br />
INPS tramite apposite credenziali che<br />
sono rese disponibili dall'INPS medesimo:<br />
entro venti giorni dalla data<br />
della presente circolare, il datore di<br />
lavoro pubblico dovrà richiedere<br />
all'INPS le apposite credenziali di<br />
accesso secondo le modalità comunicate<br />
dall'INPS medesimo tramite il<br />
proprio sito istituzionale;<br />
b) b) mediante invio alla casella di posta<br />
elettronica certificata indicata dal<br />
datore di lavoro: il datore di lavoro<br />
pubblico deve comunicare il proprio<br />
indirizzo di casella di posta elettronica<br />
certificata all'istituto nazionale di<br />
previdenza (INPS o INPDAP) che<br />
gestisce la posizione assicurativa dei<br />
propri dipendenti (ovvero ad<br />
entrambi nel caso in cui la singola<br />
amministrazione abbia dipendenti<br />
iscritti sia all'INPS che all'INPDAP),<br />
secondo tempi e modalità rese note<br />
dall'INPS e dall'INPDAP tramite i<br />
rispettivi siti istituzionali.<br />
VERONA MEDICA<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
Previo assenso da parte del lavoratore,<br />
il datore di lavoro dovrà inoltrare alla<br />
casella di posta elettronica nominativa,<br />
ovvero alla casella di posta elettronica<br />
certificata CEC-PAC, rilasciata dall'amministrazione<br />
al lavoratore medesimo, gli<br />
attestati di malattia ad esso relativi entro<br />
24 ore dalla ricezione.<br />
6. Tempi di attuazione e sanzioni per<br />
l'inosservanza degli obblighi di<br />
trasmissione per via telematica della<br />
certificazione medica<br />
Al fine di garantire l'effettivo adempimento<br />
della trasmissione per via telematica<br />
dei certificati, considerati i notevoli<br />
vantaggi che derivano dall'applicazione<br />
del sistema in termini di economicita'<br />
ed efficienza, il decreto legislativo<br />
ha introdotto specifiche disposizioni a<br />
carattere sanzionatorio. In proposito, l'art.<br />
55-septies, comma 4, del decreto legislativo<br />
n. 165 del 2001 prevede:<br />
«L'inosservanza degli obblighi di trasmissione<br />
telematica come sopra descritti<br />
costituisce illecito disciplinare e, in caso<br />
di reiterazione, comporta il licenziamento<br />
o, per i medici convenzionati, la decadenza<br />
dalla convenzione in modo inderogabile<br />
dai contratti o accordi collettivi».<br />
Per assicurare un'applicazione omogenea<br />
della normativa, si ritiene opportuno<br />
precisare i tempi e le modalità di<br />
attuazione del nuovo sistema, tenuto<br />
conto dell'esigenza di una sua introduzione<br />
graduale ed uniforme sul territorio<br />
nazionale.<br />
A decorrere dal quindicesimo giorno<br />
dalla pubblicazione del decreto del Ministero<br />
della salute, di concerto con il Ministero<br />
del lavoro e delle politiche sociali e<br />
con il Ministero dell'economia e delle<br />
finanze 26 febbraio 2010 nella Gazzetta<br />
Ufficiale della Repubblica italiana, il<br />
medico curante procede, in via telematica,<br />
alle operazioni di predisposizione e<br />
di invio dei dati dei certificati di malattia,<br />
alle operazioni di rettifica e annullamento<br />
di certificati già inviati, secondo le modalità<br />
di cui al paragrafo n. 2.<br />
Per i tre 3 mesi successivi alla pubblicazione<br />
del decreto interministeriale di cui<br />
al periodo precedente, è riconosciuta<br />
comunque la possibilità per il medico di<br />
procedere al rilascio cartaceo dei certificati,<br />
secondo le modalità attualmente<br />
vigenti.<br />
Al termine del suddetto periodo transitorio,<br />
ovvero dei 3 mesi dalla predetta<br />
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la<br />
trasmissione è effettuata esclusivamente<br />
per via telematica.<br />
Per verificare la corretta funzionalità del<br />
sistema ed eventualmente operare interventi<br />
di messa a punto dello stesso, nel<br />
mese successivo allo scadere del<br />
periodo transitorio, per la durata di un<br />
mese, sarà attuato un collaudo generale<br />
del sistema, secondo modalità definite<br />
d'intesa con il Ministero della salute e con<br />
il Ministero dell'economia e delle finanze,<br />
nonché con la partecipazione di tutti i<br />
soggetti coinvolti.<br />
La responsabilità per mancata trasmissione<br />
telematica del certificato con<br />
l'eventuale irrogazione delle sanzioni<br />
connesse si configura solo all'esito dei<br />
periodi transitorio e di collaudo<br />
(complessivamente per un periodo pari<br />
a 4 mesi). Sono fatte salve le eventuali<br />
fattispecie derogatorie, limitate nel tempo<br />
e riferite a specifiche aree territoriali, a<br />
carattere eccezionale, da individuare con<br />
decreto del Ministro della pubblica amministrazione<br />
e l'innovazione, d'intesa con<br />
il Ministro della salute e con il Ministro<br />
dell'economia e delle finanze, per le quali<br />
continua a non essere operativo il regime<br />
sanzionatorio per il periodo indicato nel<br />
citato decreto.<br />
Le fattispecie di illecito disciplinare riguardano<br />
i soggetti tenuti alla trasmissione<br />
telematica come indicati nel paragrafo 1,<br />
con la precisazione che nei confronti dei<br />
medici convenzionati viene in rilievo la<br />
responsabilità convenzionale regolata<br />
negli appositi accordi. Premesso che<br />
nell'art. 55-septies, comma 4, sono già<br />
individuate la struttura dell'illecito, le<br />
condotte sanzionate, l'ipotesi di reiterazione,<br />
la sanzione del licenziamento<br />
ovvero, per i medici in rapporto convenzionale<br />
con le ASL, della decadenza<br />
dalla convenzione, rimane salva la possibilità<br />
per gli accordi ed i contratti collettivi<br />
di introdurre eventuali disposizioni<br />
integrative nei limiti della norma primaria<br />
espressamente qualificata come inderogabile.<br />
Organi competenti ad irrogare le sanzioni<br />
sono le ASL da cui dipendono i medici<br />
o con le quali i medici sono in rapporto<br />
di convenzione (in questo secondo caso,<br />
su proposta del collegio arbitrale).<br />
Le amministrazioni che, in qualità di<br />
datori di lavoro, abbiano conoscenza<br />
della violazione delle norme relative alla<br />
trasmissione telematica dei certificati di<br />
malattia e, senza corrispondente trasmissione<br />
telematica da parte dell'INPS, ricevano<br />
dal dipendente un attestato di<br />
malattia in forma cartacea, sono tenute<br />
a segnalare tale anomalia alla ASL di riferimento<br />
entro 48 ore dal ricevimento dello<br />
stesso, inviando apposita comunicazione<br />
alla casella di posta elettronica certificata<br />
25
dell'azienda di riferimento del medico.<br />
Le ASL, per i successivi adempimenti di<br />
competenza e ai fini dell'accertamento<br />
della reiterazione, possono acquisire elementi<br />
informativi anche dall'INPS.<br />
Con riferimento alla struttura dell'illecito<br />
disciplinare ascrivibile ai soggetti destinatari<br />
degli adempimenti, l'elemento<br />
materiale dell'inosservanza degli obblighi<br />
di trasmissione per via telematica va<br />
ravvisato in una condotta attiva, e cioè<br />
nella violazione delle prescrizioni (invio<br />
a soggetto diverso, invio in forma<br />
cartacea, invio di informazioni incomplete<br />
o errate, invio della certificazione con<br />
ingiustificato ritardo), ovvero nella totale<br />
omissione degli adempimenti richiesti<br />
(mancato invio).<br />
Sotto il profilo soggettivo, la colpa, secondo<br />
i tradizionali canoni dell'imperizia,<br />
della negligenza e dell'imprudenza, va<br />
verificata anche in relazione alla disponibilità<br />
e al funzionamento<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
dei mezzi telematici richiesti. Costituisce,<br />
ad esempio, ipotesi di inesigibilità e<br />
quindi di insussistenza dell'illecito disciplinare,<br />
l'invio non tempestivo della certificazione<br />
medica per temporanea interruzione<br />
della connessione internet.<br />
In concreto, nell'irrogazione della sanzione<br />
si deve tener conto della gravità<br />
della violazione o omissione, nonché del<br />
grado della colpa in concreto accertate<br />
ed ascrivibili al soggetto obbligato, nel<br />
rispetto dei principi di proporzionalità e<br />
adeguatezza tra illecito e sanzione.<br />
Si chiarisce, con riferimento alla reiterazione,<br />
che la sanzione più grave del<br />
licenziamento per il dipendente pubblico<br />
o della decadenza dalla convenzione per<br />
il medico convenzionato può essere<br />
comminata solo in caso di recidiva,<br />
ovvero in sede di irrogazione di una<br />
nuova sanzione a carico di soggetto già<br />
sanzionato per la violazione dell'obbligo<br />
di trasmissione telematica dei certificati.<br />
7. Raccomandazioni finali<br />
Si invitano le amministrazioni destinatarie<br />
della presente circolare a voler portare a<br />
conoscenza il contenuto della stessa ai<br />
propri dipendenti.<br />
In particolar modo si chiede al Ministero<br />
della salute, alle regioni e province autonome,<br />
alle aziende sanitarie e agli ordini<br />
professionali di riferimento di volerne dare<br />
diffusione presso gli esercenti la <strong>professione</strong><br />
medica.<br />
Roma, 11 marzo 2010<br />
RU–486.<br />
Parere del Consiglio Superiore di Sanità<br />
Il Ministro della Salute ha inviato alla<br />
FNOMCeO il parere espresso in data<br />
18 marzo 2010 dal Consiglio Superiore<br />
di Sanità in materia di farmaco RU-486<br />
di cui segue una sintesi.<br />
Il Ministro in data 24 febbraio 2010, in<br />
riferimento alla autorizzazione dell’AIFA<br />
all’ammissione in commercio del<br />
farmaco mifepristone (RU-486) ha<br />
chiesto il parere del CSS in merito a:<br />
• modalità di impiego di tale farmaco<br />
nel rispetto della <strong>legge</strong> 194 del 1978;<br />
• opportunità di stilare linee guida che<br />
rendano uniformi i livelli di sicurezza<br />
di tale farmaco a livello nazionale;<br />
• definizione di “ricovero” anche in<br />
relazione alla determinazione dell’AI-<br />
FA.<br />
Il CSS nel rispondere al Ministro<br />
richiama innanzitutto:<br />
- la determinazione AIFA n. 1460 del<br />
24.11.09 con cui autorizza l’impiego<br />
della RU-486, nella quale si raccomanda<br />
che l’impiego del farmaco<br />
deve avvenire nel pieno rispetto<br />
della <strong>legge</strong> 194, la quale prevede in<br />
particolare, a garanzia della salute<br />
della donna, il ricovero in una struttura<br />
pubblica o equipollente, l’applicazione<br />
di tutte le norme e la<br />
sorveglianza affinché il percorso<br />
abortivo sia esente da complicanze<br />
e fattori avversi. La determinazione<br />
afferma inoltre che la somministrazione<br />
del farmaco non può avvenire<br />
dopo la settima settimana di amenorrea.<br />
- la <strong>legge</strong> 194, che determina appunto<br />
l’obbligo di ricovero per le<br />
procedure abortive e individua gli<br />
ospedali idonei a tali procedure.<br />
- L’articolo 3 co. 1 della <strong>legge</strong> 94 dell’08.04.1998<br />
che impone al medico<br />
prescrittore di attenersi alle indicazioni<br />
per cui un farmaco sia stato<br />
immesso in commercio.<br />
- Il D.lgs. n. 219 del 24.04.2006 che<br />
individua i medicinali da usarsi<br />
IL MINISTRO PER LA PUBBLICA<br />
AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE<br />
BRUNETTA<br />
REGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI<br />
IL 22 APRILE 2010<br />
MINISTERI ISTITUZIONALI<br />
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI,<br />
REGISTRO N. 4, FOGLIO N. 238<br />
esclusivamente in ambiente ospedaliero,<br />
e i motivi per tale uso.<br />
- L’articolo 3 della <strong>legge</strong> costituzionale<br />
del 18.10.01 che individua la tutela<br />
della salute tra le materie di legislazione<br />
regionale, fatto salvo la competenza<br />
dello stato nell’individuare i<br />
livelli essenziali di assistenza.<br />
Quindi il CSS richiamando le altre<br />
occasioni in cui il Consiglio stesso sul<br />
tema dell’aborto farmacologico esprime<br />
i seguenti pareri:<br />
Dati scientifici:<br />
- Gli studiosi riguardanti l’impiego<br />
della RU-486 sono nella maggior<br />
parte dei casi studi osservazionali<br />
privi quindi di gruppi di controllo.<br />
- I dati relativi all’IVG chirurgica non<br />
sono confrontabili.<br />
- I dati non sono omogenei e i risultati<br />
sono estremamente difformi soprattutto<br />
per quanto riguarda efficacia<br />
ed eventi avversi, ma tuttavia pare<br />
emergere un profilo di sicurezza infe-<br />
26 VERONA MEDICA
iore dell’IVG farmacologica rispetto<br />
a quella chirurgica.<br />
- I decessi non sono chiaramente attribuibili<br />
all’uso del farmaco così come<br />
non è stabilito il rapporto di causa/effetto,<br />
ma è doveroso tenerne conto.<br />
Aspetti operativi:<br />
- Non sono state messe a punto<br />
procedure standard per la IVG<br />
medica né risultano applicabili tout<br />
court quelle dell’IVG.<br />
- Il misoprostolo orale non ha<br />
l’indicazione per l’aborto medico,<br />
nonostante a livello europeo in associazione<br />
con il mifeprostone sia stato<br />
approvato per l’aborto farmacologico.<br />
Si configura per cui un uso off<br />
label con tutte le conseguenze normative<br />
del caso.<br />
- È indispensabile fornire alla donna<br />
un’adeguata informazione sulle<br />
tecniche abortive sia mediche che<br />
chirurgiche dei relativi rischi e complicanze<br />
per una libera e consapevole<br />
scelta.<br />
- È necessario in riferimento alla <strong>legge</strong><br />
194 e in base la principio di precauzione,<br />
garantire la massima sicurezza<br />
alla donna che ricorre all’IVG.<br />
- La valutazione del successo del trat-<br />
VERONA MEDICA<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
tamento non dispone, a tutt’oggi, di<br />
criteri univoci e standardizzati; è<br />
necessario disporre di metodiche e<br />
protocolli omogenei in grado di identificare<br />
con precisione l’esito della<br />
procedura abortiva.<br />
- Il rischio di eventi avversi non è<br />
completamente eliminabile, come in<br />
ogni atto medico, specialmente fino<br />
alla completa espulsione del<br />
prodotto del concepimento, per cui<br />
una dimissione precoce rispetto a<br />
questo evento esporrebbe la paziente<br />
a rischi relativi all’impossibilità di<br />
cure tempestive.<br />
- La somministrazione di farmaci abortivi,<br />
in assenza di ricovero ospedaliero<br />
si associa alla perdita di pazienti<br />
alla successiva visita di controllo, e<br />
quindi all’impossibilità di verificare<br />
l’insorgenza di eventi avversi. La<br />
perdita di follow up inciderebbe<br />
inoltre negativamente sui sistemi di<br />
farmacosorveglianza per il miglioramento<br />
della pratica clinica.<br />
Aspetti normativi<br />
L’IVG si configura come percorso giuridico<br />
complesso.<br />
È necessario applicare in modo stretto<br />
quanto previsto dalla <strong>legge</strong> 194.<br />
dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.<br />
ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI<br />
REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<br />
MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA<br />
Quanto previsto dall’articolo 8 della<br />
<strong>legge</strong> 194 si deve applicare sia all’IVG<br />
chirurgica sia medica, in quanto lo<br />
stesso articolo non prevede distinzione<br />
di sorta. La correlazione tra la determinazione<br />
AIFA del 24.11.09 e la <strong>legge</strong><br />
194 sono evidenti, ma si mette in rilievo<br />
il fatto che nell’IVG chirurgica il<br />
distacco e l’espulsione del prodotto del<br />
concepimento avvengono contemporaneamente,<br />
nella IVG medica i due<br />
momenti non coincidono potendosi<br />
verificare l’espulsione del prodotto del<br />
concepimento in tempi diversi come si<br />
evince dall’esame della letteratura<br />
scientifica. Sulla base di queste considerazioni<br />
il CSS ritiene necessario al<br />
fine di garantire il rispetto della <strong>legge</strong><br />
194/78 su tutto il territorio nazionale,<br />
che il percorso dell’interruzione della<br />
gravidanza medica avvenga in regime<br />
di ricovero ordinario fino alla verifica<br />
della completa espulsione del prodotto<br />
del concepimento.<br />
Raccomanda altresì che vengano<br />
stilate e concordate linee di indirizzo<br />
da formulare sulla base dell’elaborazione<br />
dei dati in materia di IVG medica<br />
e chirurgica e della loro comparazione.<br />
TOSI GELMINO<br />
37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836<br />
Fax 045/8006737<br />
27
Medico competente e rilascio di certificazioni<br />
originariamente in capo<br />
al Servizio Sanitario Nazionale<br />
Nell’ultimo decennio molte Regioni<br />
sono intervenute in tema di visite<br />
preassuntive e di visite per abilitazione<br />
a specifiche attività, e tali interventi<br />
rientranti nell’ambito del più vasto<br />
tema della semplificazione delle procedure<br />
relative alle autorizzazioni, sono<br />
stati caratterizzati dalla scelta di esonerare<br />
le ASL dall’obbligo di rilascio di<br />
dette certificazioni, e più in particolare<br />
quello di idoneità fisica per l’assunzione<br />
di minori o il certificato per l’abilitazione<br />
alla conduzione di generatori<br />
di vapore.<br />
L’intervento delle Regioni in questa<br />
materia ha creato non solo una disparità<br />
di trattamento fra regione e regione<br />
ma anche difficoltà negli organismi di<br />
vigilanza, difficoltà che si sono rese più<br />
evidenti dopo l’emanazione dei correttivi<br />
al D.Lgs. 81/2009 che introduce la<br />
possibilità di far effettuare le visite in<br />
fase pre-assuntiva ad opera del<br />
medico competente.<br />
Il Ministero del Lavoro con la lettera<br />
circolare 22 gennaio 2010, n. 1401 è<br />
intervenuto a definire la questione<br />
riguardante il rilascio di certificazioni<br />
sanitarie che, spettanti ad organi del<br />
servizio sanitario nazionale, non risultano<br />
più emesse dagli stessi.<br />
Sottolineato che il mancato rilascio di<br />
tali certificazioni pone dei dubbi interpretativi<br />
sui comportamenti che le Direzioni<br />
Provinciali devono adottare<br />
laddove le normative nazionali prevedono<br />
tali certificazioni, la lettera circolare<br />
fornisce i chiarimenti del caso,<br />
osservando anzitutto che la problematica<br />
in esame è stata più volte<br />
affrontata a partire dall’emanazione<br />
della <strong>legge</strong> della regione Lombardia<br />
n. 12 del 4 agosto 2003 (Norme relative<br />
a certificazioni in materia di igiene<br />
e sanità pubblica) sulla quale si sono<br />
espressi sia la corte Costituzionale con<br />
sentenza n. 162 del 26 maggio - 1<br />
giugno che il consiglio di Stato con<br />
parere n. 3208/2005, reso dalla<br />
sezione II il 9 novembre 2005.<br />
28<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
A seguito della suddetta <strong>legge</strong> regionale<br />
e con esplicito riferimento alle<br />
certificazioni previste dall’art. 8 della<br />
L. 977/1967 e s.m.i. in materia di idoneità<br />
per l’assunzione di minori, in<br />
merito a cui il Ministero, tenuto conto<br />
anche di quanto espresso dalla Corte<br />
Costituzionale e dal Consiglio di Stato,<br />
ha già fornito con lettera circolare Prot.<br />
15/VI/7144/14.01.01.02 dell’11 aprile<br />
2006 evidenziando la persistenza<br />
dell’obbligo della visita medica di<br />
idoneità fisica dei minori in ambito<br />
nazionale e il rilascio della relativa<br />
certificazione, mentre successivamente<br />
con la risposta all’interpello n.<br />
1866 del 19.07.2006, è stato chiarito<br />
che “...la visita medica del minore è<br />
demandata ad un medico che risulti<br />
giuridicamente incardinato nell’ambito<br />
della organizzazione sanitaria pubblica<br />
e per tale deve intendersi sia il professionista<br />
che sia in rapporto di dipendenza<br />
con il Servizio Sanitario Nazionale<br />
-quale è il medico della struttura<br />
ospedaliera pubblica ovvero della<br />
azienda sanitaria locale- sia il professionista<br />
che operi in convenzione con<br />
il Servizio Sanitario, quale è ad es. il<br />
medico di medicina generale”.<br />
Peraltro viene evidenziato che l’attuale<br />
normativa in materia di salute e sicurezza<br />
(D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.), nei<br />
casi in cui sussiste l’obbligo della<br />
sorveglianza sanitaria ha previsto che<br />
il medico competente possa effettuare<br />
anche la visita medica preventiva in<br />
fase preassuntiva.<br />
Tale previsione tiene conto che trattasi<br />
di medico di qualificata professionalità<br />
con specifiche conoscenze ed<br />
eperienze professionali e con specifici<br />
titoli e requisiti (articolo 38 D.Lgs.<br />
81/2008 e s.m.i.)- Pertanto la certificazione<br />
rilasciata dalla suddetta figura<br />
professionale si ritiene valida ai fini<br />
degli obblighi previsti dalla normativa<br />
in esame.<br />
In conclusione in tutti i casi in cui le<br />
disposizioni normative, seppure ante-<br />
cedenti all’attuale normativa in materia<br />
di salute e sicurezza, prevedano una<br />
certificazione di idoneità allo svolgimento<br />
di determinate attività, come ad<br />
esempio nel caso del rilascio o rinnovo<br />
del certificato di abilitazione alla<br />
conduzione dei generatori di vapore,<br />
detta certificazione potrà essere rilasciata<br />
da:<br />
1) da medico del Servizio Sanitario<br />
Nazionale; ancorché operante in regime<br />
di convenzione;<br />
2) dal medico competente dell’azienda.<br />
Appare utile ribadire che nel caso di<br />
attività non soggette all’obbligo di<br />
sorveglianza sanitaria nel caso di<br />
minori le visite mediche sia preventive<br />
in fase preassuntiva che le visite periodiche<br />
devono essere effettuate, a spese<br />
del datore di lavoro, presso la ASL<br />
o da un medico convenzionato con il<br />
SSN.<br />
Mentre se il datore di lavoro è soggetto<br />
all’obbligo di sorveglianza sanitaria il<br />
minore deve essere sottoposto a visita<br />
ad opera del medico competente, così<br />
come previsto dall’articolo 8, comma<br />
8, <strong>legge</strong> n. 977/1967 e come chiarito<br />
dal Ministero del Lavoro con risposta<br />
ad interpello del 19/07/2006.<br />
MINISTERO LAVORO lettera circolare<br />
22 gennaio 2010, n. 1401.<br />
Rilascio di certificazioni sanitarie<br />
originariamente rilasciate da organi<br />
del Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Negli ultimi anni varie normative regionali<br />
in materia di semplificazione delle<br />
procedure relative alle autorizzazioni,<br />
certificazioni e idoneità sanitarie hanno<br />
previsto che le ASL della rispettiva<br />
regione non rilasciano più alcuni certificati<br />
sanitari quali ad esempio quello<br />
di idoneità fisica per l’assunzione di<br />
minori o il certificato per l’abilitazione<br />
alla conduzione di generatori di<br />
vapore.<br />
Il mancato rilascio di tali certificazioni<br />
pone dei dubbi interpretativi sui<br />
VERONA MEDICA
comportamenti che le Direzioni provinciali<br />
devono adottare laddove le<br />
normative nazionali prevedono tali<br />
certificazioni. Con la presente circolare<br />
si forniscono chiarimenti in ordine<br />
a quanto indicato in oggetto unitamente<br />
a quanto richiamato nelle<br />
precedenti circolari sul medesimo argomento.<br />
La problematica di cui alla premessa<br />
è stata più volte affrontata a partire<br />
dall’emanazione della <strong>legge</strong> della<br />
regione Lombardia n. 12 del 4 agosto<br />
2003 (Norme relative a certificazioni in<br />
materia di igiene e sanità pubblica)<br />
sulla quale si sono espressi sia la<br />
Corte Costituzionale con sentenza n.<br />
162 che il Consiglio di Stato con parere<br />
n. 3208/2005, reso dalla sezione<br />
II il 9 novembre 2005.<br />
A seguito della suddetta <strong>legge</strong> regionale<br />
e con esplicito riferimento alle<br />
certificazioni previste dall’art. 8 della<br />
L. n. 977/1967 e s.m.i. in materia di idoneità<br />
per l’assunzione di minori,<br />
questo Ministero, tenuto conto anche<br />
di quanto espresso dalla Corte Costituzionale<br />
e dal Consiglio di Stato, ha<br />
già fornito indicazioni con lettera circo-<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
lare prot. n. 15/VI/7144/14.01.01.02<br />
dell’11 aprile 2006 evidenziando la<br />
persistenza dell’obbligo della visita<br />
medica di idoneità fisica dei minori in<br />
ambito nazionale e il rilascio della relativa<br />
certificazione.<br />
Successivamente con la risposta<br />
all’interpello n. 1866 del 19 luglio 2006,<br />
è stato chiarito che “...la visita medica<br />
del minore è demandata ad un medico<br />
che risulti giuridicamente incardinato<br />
nell’ambito della Organizzazione sanitaria<br />
pubblica e per tale deve intendersi<br />
sia il professionista che sia in<br />
rapporto di dipendenza con il Servizio<br />
Sanitario Nazionale - quale è il medico<br />
della struttura ospedaliera pubblica<br />
ovvero della Azienda sanitaria locale<br />
- sia il professionista che operi in<br />
convenzione con il Servizio Sanitario,<br />
quale è ad es. il medico di medicina<br />
generale”.<br />
L’attuale normativa in materia di salute<br />
e sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008 e<br />
s.m.i.), nei casi in cui sussiste l’obbligo<br />
della sorveglianza sanitaria ha previsto<br />
che il medico competente possa effettuare<br />
anche la visita medica preventiva<br />
in fase preassuntiva.<br />
NORME COMPORTAMENTALI<br />
PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI<br />
Si ricorda che all’atto dell'affidamento/accettazione dell'incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:<br />
Tale previsione tiene conto che trattasi<br />
di medico di qualificata professionalità<br />
con specifiche conoscenze ed<br />
esperienze professionali e con specifici<br />
titoli e requisiti (articolo 38, D.Lgs.<br />
n. 81/2008 e s.m.i.).<br />
Pertanto la certificazione rilasciata<br />
dalla suddetta figura professionale si<br />
ritiene valida ai fini degli obblighi<br />
previsti dalla normativa in esame.<br />
In conclusione in tutti i casi in cui le disposizioni<br />
normative, seppure antecedenti<br />
all’attuale normativa in materia<br />
di salute e sicurezza, prevedano una<br />
certificazione di idoneità allo svolgimento<br />
di determinate attività, come ad<br />
esempio nel caso del rilascio o rinnovo<br />
del certificato di abilitazione alla<br />
conduzione dei generatori di vapore,<br />
si devono ritenere valide le certificazioni<br />
rilasciate da un medico del<br />
Servizio Sanitario Nazionale, ancorché<br />
operanti in regime di convenzione,<br />
ovvero da un medico competente.<br />
Tutta la documentazione citata può<br />
essere richiesta alla Consulenza<br />
Medico-Legale Nazionale via e-mail<br />
all’indirizzo m.bottazzi@inca.it<br />
• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d'ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto<br />
conto dei disagi dell'utenza.<br />
• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10<br />
con risposta diretta del titolare o di altra persona).<br />
• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità<br />
telefonica e/o l'ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento<br />
dell'orario oltre le ore 10 del mattino.<br />
• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire<br />
agli utenti una presenza effettiva nella sede d'attività del tutto simile a quella del titolare.<br />
• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale<br />
è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.<br />
VERONA MEDICA 29
Certificazioni e Decreto Brunetta.<br />
Le responsabilità del medico<br />
Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />
Dipartimento della Funzione Pubblica<br />
Circolare n. 5/2010<br />
Art. 55 quinquies del D.Lgs. 165 del<br />
2001 (introdotto dal D.Lgs. 150 del<br />
2009) - assenze dal servizio dei<br />
pubblici dipendenti - responsabilità<br />
e sanzioni per i medici.<br />
1. Premessa<br />
Come noto, con il decreto legislativo<br />
27 ottobre 2009, n. 150, di attuazione<br />
della delega contenuta nella <strong>legge</strong> 4<br />
marzo 2009, n. 15, sono state introdotte<br />
delle misure finalizzate a contrastare il<br />
fenomeno dell’assenteismo nelle<br />
pubbliche amministrazioni ed incrementate,<br />
anche per tal via, la produttività<br />
del settore pubblico. Tra queste<br />
misure, sul presupposto della rilevanza<br />
della collaborazione attiva di tutti i<br />
soggetti coinvolti, sono state disciplinate<br />
anche delle fattispecie speciali di<br />
responsabilità disciplinare e penale<br />
aventi come soggetto attivo della<br />
condotta il medico.<br />
Dopo l’entrata in vigore della riforma,<br />
sono pervenute al Dipartimento della<br />
funzione pubblica alcune segnalazioni<br />
e richieste di chiarimento circa la<br />
portata applicativa dell’art. 55 quinquies<br />
del decreto legislativo 30 marzo<br />
2001, n. 165, introdotto dall’art. 69 del<br />
d.lgs. n 150 del 2009, soprattutto nella<br />
parte in cui viene disciplinata la responsabilità<br />
del medico in caso di illecito<br />
commesso in occasione del rilascio di<br />
certificati per la giustificazione dell’assenza<br />
dal servizio dei pubblici dipendenti.<br />
Considerata la novità e la rilevanza<br />
della questione, si ritiene opportuno<br />
fornire alcune indicazioni per l’applicazione<br />
delle disposizioni.<br />
2. Il contesto di riferimento<br />
L’art. 55 quinquies del D.Lgs. n. 165<br />
del 2001 (False attestazioni o certificazioni)<br />
in generale prevede che:<br />
“1. Fermo quanto previsto dal codice<br />
30<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
penale, il lavoratore dipendente di una<br />
pubblica amministrazione che attesta<br />
falsamente la propria presenza in<br />
servizio, mediante l’alterazione dei<br />
sistemi di rilevamento della presenza<br />
o con altre modalità fraudolente, ovvero<br />
giustifica l’assenza dal servizio<br />
mediante una certificazione medica<br />
falsa o falsamente attestante uno stato<br />
di malattia è punito con la reclusione<br />
da uno a cinque anni e con la multa da<br />
euro 400 ad euro 1.600. La medesima<br />
pena si applica al medico e a chiunque<br />
altro concorre nella commissione del<br />
delitto.<br />
Nei casi di cui al comma 1, il lavoratore,<br />
ferme la responsabilità penale e<br />
disciplinare e le relative sanzioni, è<br />
obbligato a risarcire il danno patrimoniale,<br />
pari al compenso corrisposto a<br />
titolo di retribuzione nei periodi per i<br />
quali sia accertata la mancata prestazione,<br />
nonché il danno all’immagine<br />
subiti dall’amministrazione.<br />
La sentenza definitiva di condanna o<br />
di applicazione della pena per il delitto<br />
di cui al comma 1 comporta, per il<br />
medico, la sanzione disciplinare della<br />
radiazione dall’albo ed altresì, se<br />
dipendente di una struttura sanitaria<br />
pubblica o se convenzionato con il<br />
servizio sanitario nazionale, il licenziamento<br />
per giusta causa o la decadenza<br />
dalla convenzione. Le medesime<br />
sanzioni disciplinari si applicano<br />
se il medico, in relazione all’assenza<br />
dal servizio, rilascia certificazioni che<br />
attestano dati clinici non direttamente<br />
constatati né oggettivamente documentati”.<br />
Il comma 1 introduce una fattispecie<br />
incriminatrice speciale, un reato proprio<br />
del pubblico dipendente, precisamente<br />
un delitto avente come soggetto attivo<br />
il pubblico dipendente. La condotta<br />
rilevante consiste alternativamente:<br />
a) nell’attestare falsamente la presenza<br />
in servizio, mediante l’alterazione<br />
dei sistemi di rilevamento<br />
della presenza o mediante altre<br />
modalità fraudolente;<br />
b) nel giustificare l’assenza dal<br />
servizio mediante una certificazione<br />
medica falsa o falsamente attestante<br />
uno stato di malattia.<br />
La pena è costituita dalla reclusione da<br />
uno a cinque anni e dalla multa da<br />
euro 400 a 1.600, ovvero dalla previsione<br />
della pena detentiva cumulativamente<br />
a quella pecuniaria.<br />
Il fatto descritto nella norma corrisponde<br />
anche alla fattispecie di illecito<br />
disciplinare regolata nell’art. 55 quater<br />
del d.lgs. n. 165 del 2001, anch’esso<br />
introdotto dall’art. 69 del d.lgs. n. 165<br />
del 2001. Il comma 1 del citato art. 55<br />
quater prevede per queste ipotesi la<br />
sanzione disciplinare del licenziamento<br />
senza preavviso.<br />
Si rammenta in questa sede quanto già<br />
evidenziato nella Circolare n. 7 del<br />
2009 in ordine alle previsioni dell’art.<br />
55 septies del citato decreto, relativo<br />
ai controlli sulle assenze. Il comma 6<br />
di questo articolo stabilisce che il<br />
responsabile della struttura in cui il<br />
dipendente lavora e il dirigente eventualmente<br />
preposto all’amministrazione<br />
generale del personale, secondo le<br />
rispettive competenze, curano<br />
l’osservanza delle disposizioni relative<br />
alle assenze per malattia, al fine di<br />
”prevenire o contrastare, nell’interesse<br />
della funzionalità dell’ufficio, le condotte<br />
assenteistiche”. Per il caso di inadempimento<br />
colposo rispetto a questo<br />
dovere di vigilanza la <strong>legge</strong> prevede la<br />
possibilità, nel rispetto del contraddittorio<br />
e sentito il Comitato dei garanti, di<br />
comminare una sanzione a carico del<br />
dirigente consistente nella decurtazione<br />
della retribuzione di risultato sino<br />
all’80% (art. 21 del d.lgs. n. 165 del<br />
2001 come modificato dal d.lgs. n. 150<br />
del 2009). A questa si possono aggiungere<br />
anche le sanzioni disciplinari<br />
previste per il mancato esercizio o la<br />
decadenza dall’azione disciplinare per<br />
omissioni del dirigente di cui all’art. 55<br />
sexies comma 3 del citato decreto. Le<br />
sanzioni previste sono la sospensione<br />
dal servizio con privazione della retribuzione<br />
in proporzione alla gravità<br />
dell’infrazione non perseguita, fino ad<br />
VERONA MEDICA
un massimo di tre mesi in relazione alle<br />
infrazioni sanzionabili con il licenziamento<br />
e la mancata attribuzione della<br />
retribuzione di risultato per un importo<br />
pari a quello spettante per il doppio del<br />
periodo della durate della sospensione.<br />
Secondo la norma, nei confronti dei<br />
soggetti non aventi qualifica dirigenziale<br />
e può essere irrogata la predetta<br />
sanzione della sospensione dal servizio<br />
con privazione della retribuzione, ove<br />
non diversamente stabilito dal contratto<br />
collettivo.<br />
L’art. 55 quinquies comma 1 in esame<br />
al secondo periodo prevede poi che<br />
nell’ipotesi del concorso nel reato de<br />
quo, la medesima pena di applica al<br />
medico e a chiunque altro concorre<br />
nella commissione del delitto. Pertanto,<br />
la responsabilità penale è prevista non<br />
solo per il soggetto attivo specificamente<br />
destinatario della norma (il<br />
pubblico dipendente), ma si estende<br />
anche al medico e, in generale, a tutti<br />
coloro che concorrono nella commissione<br />
del reato.<br />
Il comma 2 dello stesso articolo disciplina<br />
la responsabilità amministrativa<br />
e civile del pubblico dipendente che<br />
commette i fatti regolati nel comma<br />
precedente. In base alla norma, questi<br />
è obbligato a tener indenne<br />
l’amministrazione dal danno derivante<br />
dalla corresponsione della retribuzione<br />
per i periodi per i quali sia accertata la<br />
mancata prestazione ed a risarcire<br />
anche il danno non patrimoniale, come<br />
quello all’immagine subito dall’amministrazione<br />
stessa.<br />
3. Le fattispecie di illecito che hanno<br />
come soggetto attivo il medico<br />
L’art. 55 quinquies in esame introduce<br />
delle fattispecie di illecito che hanno<br />
come soggetto attivo il medico:<br />
a) a fattispecie penale contemplata<br />
dal secondo periodo del comma 1,<br />
che disciplina un ipotesi di<br />
concorso nel reato proprio del<br />
pubblico dipendente;<br />
b) le fattispecie disciplinari previste<br />
nel comma 3, di cui una collegata<br />
alla commissione del delitto di cui<br />
al comma 1 e l’altra regolata in<br />
maniera autonoma.<br />
3.1. La fattispecie penale prevista nel<br />
secondo periodo del comma 1<br />
dell’art. 55 quinquies<br />
Come detto nel paragrafo precedente,<br />
il secondo periodo del comma 1<br />
prevede che nell’ipotesi del concorso<br />
nel reato disciplinato nel primo periodo,<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
la medesima pena si applica al medico<br />
e a chiunque altro concorre nella<br />
commissione del delitto. Pertanto, la<br />
responsabilità penale è prevista non<br />
solo per il soggetto attivo specificamente<br />
destinatario della norma (il<br />
pubblico dipendente), ma si estende<br />
anche al medico e, in generale, a tutti<br />
coloro che concorrono nella commissione<br />
del reato.<br />
La figura del medico viene specificamente<br />
in rilievo nella valutazione delle<br />
fattispecie indicate nella lettera b) del<br />
precedente paragrafo 2. In base alla<br />
nuova norma, il medico è penalmente<br />
responsabile se concorre nel reato del<br />
dipendente pubblico di giustificare<br />
“l’assenza dal servizio mediante una<br />
certificazione medica falsa o falsamente<br />
attestante uno stato di malattia.”<br />
Naturalmente, rimane salva - ove ne<br />
dovessero ricorrere le condizioni -<br />
anche l’ipotesi del concorso nella fattispecie<br />
criminosa del pubblico dipendente<br />
disciplinata nella prima parte<br />
della norma, consistente nell’attestare<br />
“falsamente la propria presenza in<br />
servizio, mediante l’alterazione dei<br />
sistemi di rilevamento della presenza<br />
o con altre modalità fraudolente.”<br />
Con riferimento all’elemento oggettivo<br />
del reato, si rammenta che secondo la<br />
giuri della Cassazione penale, “ai fini<br />
della configurabilità della fattispecie<br />
del concorso di persone nel reato (art.<br />
110 c.p.), il contributo concorsuale<br />
assume rilevanza non solo quando<br />
abbia efficacia causale, ponendosi<br />
come condizione dell’evento lesivo, ma<br />
anche quando assuma la forma di un<br />
contributo agevolatore, e cioè quando<br />
il reato, senza la condotta di agevolazione,<br />
sarebbe ugualmente commesso<br />
ma con maggiori incertezze di riuscita<br />
o difficoltà.” (Cass., Sez. V, sent. 21082<br />
del 5-5-2004). In relazione all’elemento<br />
soggettivo del reato, la Suprema<br />
Corte afferma che “per integrare la<br />
responsabilità a titolo di concorso di<br />
persone nel reato (…) è sufficiente<br />
certezza che un determinato evento<br />
delittuoso sarà posto in essere dai<br />
concorrenti, senza che occorra una<br />
piena conoscenza dei particolari<br />
esecutivi.” (Cass., Sez. I, sent. n. 4503<br />
del 16-4-1998).<br />
Si precisa che soggetto attivo del reato<br />
è il medico pubblico dipendente o<br />
professionista convenzionato con il<br />
S.S.N. o libero professionista.<br />
3.2. Le fattispecie di illecito disciplinare<br />
di cui al comma 3 dell’art. 55<br />
quinquies<br />
Il comma 3 disciplina delle ipotesi di<br />
responsabilità disciplinare del medico:<br />
3. La sentenza definitiva di condanna<br />
o di applicazione della pena per il<br />
delitto di cui al comma 1 comporta, per<br />
il medico, la sanzione disciplinare della<br />
radiazione dall’albo ed altresì se dipendente<br />
di una struttura sanitaria<br />
pubblica o se convenzionato con il<br />
servizio sanitario nazionale, il licenziamento<br />
per giusta causa o la decadenza<br />
dalla convenzione. Le medesime<br />
sanzioni disciplinari si applicano<br />
se il medico, in relazione all’assenza<br />
dal servizio, rilascia certificazioni che<br />
attestano dati clinici non direttamente<br />
constatati né oggettivamente documentati.”<br />
Gli illeciti sanzionati sono riconducibili<br />
a due situazioni:<br />
a) il fatto corrisponde al concorso nel<br />
reato del pubblico dipendente descritto<br />
nel comma 1 (“attesta falsamente<br />
la propria presenza in servizio,<br />
mediante l’alterazione dei<br />
sistemi di rilevamento della presenza<br />
o con altre modalità fraudolente,<br />
ovvero giustifica l’assenza dal<br />
servizio mediante una certificazione<br />
medica falsa o falsamente attestante<br />
uno stato di malattia”);<br />
b) il fatto si verifica quando “il medico,<br />
in relazione all’assenza dal servizio,<br />
rilascia certificazioni che attestano<br />
dati clinici non direttamente<br />
constatati né oggettivamente documentati.”<br />
In entrambi i casi, soggetti attivi della<br />
condotta sono i medici pubblici dipendenti<br />
o professionisti convenzionati con<br />
il S.S.N. o liberi professionisti.<br />
Per entrambe le situazioni sono previste<br />
le medesime sanzioni, che consistono<br />
nella radiazione dall’albo, nel<br />
licenziamento per giusta causa o nella<br />
decadenza dalla convenzione. La<br />
loro applicazione è naturalmente differenziata<br />
a seconda del soggetto attivo<br />
della condotta: la radiazione dall’albo<br />
può riguardare tutti i medici iscritti, a<br />
prescindere dalla circostanza che essi<br />
abbiano un rapporto di lavoro pubblico<br />
o convenzionato o siano liberi professionisti,<br />
la decadenza dalla convenzione<br />
può essere applicata solo nei<br />
confronti dei medici convenzionati,<br />
mentre la sanzione del licenziamento<br />
per giusta causa può essere irrogata<br />
nei confronti dei medici pubblici dipendenti.<br />
Circa le ipotesi di cui alla lettera<br />
a), le sanzioni descritte sono previste<br />
per il caso di passaggio in giudicato<br />
della sentenza di condanna o di appli-<br />
VERONA MEDICA 31
cazione della pena, ai sensi degli artt.<br />
444 ss. c.p.p., per il delitto di cui al<br />
comma 1 e sono applicabili a seguito<br />
dello svolgimento del relativo procedimento<br />
disciplinare secondo le regole<br />
ordinarie.<br />
Per quanto riguarda i procedimenti che<br />
si svolgono davanti alla pubblica amministrazione,<br />
secondo l’art. 653 del c.p.,<br />
comma 1 bis, “la sentenza penale irrevocabile<br />
di condanna ha efficacia di<br />
giudicato nel giudizio per responsabilità<br />
disciplinare davanti alle pubbliche<br />
autorità quanto all’accertamento della<br />
sussistenza del fatto, della sua illiceità<br />
penale e all’affermazione che l’imputato<br />
lo ha commesso”, disposizione richiamata<br />
dal comma 4 dell’art. 55 ter del<br />
d.lgs. n. 165 del 2001, introdotto dal<br />
d.lgs. n. 150 del 2009. Si rammenta<br />
anche in questa sede la previsione di<br />
cui al comma 3 del citato art. 55 sexies<br />
circa la responsabilità del dirigente<br />
pubblico derivante dal mancato esercizio<br />
dell’azione disciplinare. Per quanto<br />
riguarda specificamente l’ultimo<br />
periodo del comma 3 (ipotesi sub b),<br />
32<br />
PROFESSIONE E LEGGE<br />
la finalità della previsione, che può verificarsi<br />
anche in assenza di reato, è di<br />
evitare che siano rilasciati certificati o<br />
attestati di malattia senza aver valutato<br />
le condizioni del paziente nel corso di<br />
una visita e che siano formulate<br />
diagnosi e prognosi non coerenti con<br />
la buona pratica clinica.<br />
Quindi, l’applicazione della disposizione<br />
deve tener conto delle regole<br />
proprie della pratica medica, che<br />
consentono di formulare diagnosi e<br />
prognosi anche per presunzione sulla<br />
base di dati riscontrati o semplicemente<br />
acquisiti durante la visita.<br />
Nell’applicazione della norma, pertanto,<br />
è rilevante la circostanza che i<br />
dati clinici siano stati o meno desunti<br />
da visita. In sostanza, in base a questa<br />
norma, la responsabilità del medico,<br />
con l’applicabilità delle sanzioni<br />
indicate, ricorrerà quando lo stesso rilascia<br />
attestati o certificati attestanti dati<br />
clinici non desunti da visita in coerenza<br />
con la buona pratica medica. Per gli<br />
aspetti penali, rimane comunque ferma<br />
la disciplina generale li cui agli artt. 476<br />
CENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO<br />
PER LA MEDICINA CONVENZIONATA<br />
DI ASSISTENZA PRIMARIA<br />
ss. del c.p. sulla falsità in atti. Naturalmente,<br />
per quanto concerne la disciplina<br />
sostanziale relativa ad infrazioni<br />
e sanzioni, in virtù del principio generale<br />
di legalità, le nuove fattispecie<br />
disciplinari e penali, con le correlate<br />
sanzioni e pene, non potranno trovare<br />
applicazione a fatti che si sono verificati<br />
prima dell’entrata in vigore della<br />
<strong>legge</strong> in quanto più sfavorevoli<br />
all’incolpato. Quindi, anche nell’ipotesi<br />
il cui l’amministrazione abbia notizia<br />
dopo l’entrata in vigore del decreto<br />
legislativo (15 novembre 2009) di fatti<br />
commessi prima di tale momento, per<br />
gli aspetti sostanziali dovrà comunque<br />
far riferimento alla normativa contrattuale<br />
e legislativa previgente in quanto<br />
più favorevole.<br />
Si rammenta infine che con la Circolare<br />
n. 1/2010 DFP/DDI sono già state<br />
illustriate le novità introdotte dalla<br />
riforma sulla trasmissione dei certificati<br />
per via telematica e sulle fatti specie di<br />
illecito disciplinare previste nel comma<br />
4 dell’art. 55 septies del d.lgs. n. 165<br />
del 2001.<br />
Dal 17 dicembre 2007 gli uffici del Centro Regionale di Riferimento per la Medicina Convenzionata<br />
presenti a Preganziol (TV) in via Terraglio 58 si trasferiranno al seguente indirizzo:<br />
VIA PISA 14 - 31100 – TREVISO<br />
I nuovi numeri di telefono sono:<br />
Segreteria Centro Regionale:<br />
Tel.: 0422 – 323071<br />
Segreteria Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale:<br />
Tel.: 0422 323070 – Fax: 0422 323066<br />
Gli indirizzi e-mail restano invariati:<br />
segcrrmedicinaconvenzionata@ulss.tv.it<br />
direzionescuolamg@ulss.tv.it<br />
Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi<br />
e degli Odontoiatri di Verona<br />
www.omceovr.it<br />
Informazioni e servizi “on line”<br />
VERONA MEDICA
PUBBLICITÀ
Che fine ha fatto il virus dell’AH1N1?<br />
“Siccome la realtà ha molte facce ed<br />
è difficile vederle tutte, dalla possibilità<br />
dell’errore derivano due impegni<br />
da rispettare: quello di non perseverare<br />
nell’errore e quello di essere tolleranti<br />
degli errori altrui.”<br />
Norberto Bobbio<br />
Tempo di bilanci per la pandemia<br />
H1N1 del 2009!<br />
Passata l’emergenza ci si interroga<br />
sulla pandemia influenzale A del<br />
2009, che molti dubbi ha suscitato<br />
sia nell’opinione pubblica che tra gli<br />
addetti ai lavori.<br />
In aprile ci sono stati<br />
numerosi convegni in<br />
cui si è cercato di fare il<br />
punto su quanto è<br />
accaduto. L’OMS, dopo<br />
aver incaricato un<br />
gruppo di 29 saggi di<br />
approfondire<br />
l’argomento, ha tenuto<br />
a Ginevra il 14-16 aprile<br />
un meeting in cui è<br />
stato presentato un<br />
documento preliminare<br />
sulla pandemia che<br />
verrà discusso nella<br />
“63 a Assemblea Mondiale<br />
della Sanità” che<br />
si terrà dal 17 al 21<br />
maggio sempre a Ginevra.<br />
Anche a Verona il 13 aprile si è<br />
tenuto un convegno nazionale dal<br />
titolo “Epicrisi sulle modalità di<br />
contrasto della pandemia influenzale<br />
2009” organizzato dalla Rivista<br />
“Dialogo sui Farmaci “.<br />
Tra i relatori, oltre al direttore della<br />
rivista nonché direttore del dipartimento<br />
di prevenzione dell’ ULSS20<br />
Dott Massimo Valsecchi, erano<br />
presenti il prof Silvio Garattini, direttore<br />
dell’Istituto Mario Negri, la<br />
dott.ssa Stefania Salmaso, direttore<br />
del Centro Nazionale di Epidemiologia,<br />
Sorveglianza e Promozione<br />
della Salute (CNESP) dell’Istituto<br />
Superiore di Sanità, il Dott. Donato<br />
Greco sempre del CNESPS, il Prof<br />
Pier Luigi Lopalco dell’ European<br />
Centre of Disease Prevention and<br />
34<br />
ATTUALITÀ<br />
Control (ECDC) di Stoccolma, il dott<br />
Roberto Satolli, medico e giornalista<br />
presidente di Zadig, società giornalistica<br />
editoriale e direttore della<br />
rivista “Tempo medico Cuore”, il Dott<br />
Michele Gangemi, pediatra di libera<br />
scelta e membro della WONCA<br />
Italia.<br />
La giornata si è articolata in due<br />
sessioni di lavoro, la prima moderata<br />
dal direttore generale dell’ULSS 20,<br />
Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina<br />
e dal Prof Luciano Vettore, la<br />
seconda moderata dal Direttore<br />
Generale dell’Azienda Ospedaliera<br />
Universitaria Integrata di Verona<br />
Dott. Sandro Caffi e dal Dott. Massimo<br />
Valsecchi.<br />
Dopo la breve introduzione della<br />
Dott.ssa Bonavina, il Dott. Valsecchi<br />
ha riportato alcuni dati sull’andamento<br />
della pandemia a Verona,<br />
soffermandosi in particolare sul<br />
problema delle vaccinazioni, sottolineando<br />
come, a fronte di 103.136<br />
vaccinazioni per l’influenza stagionale<br />
vi siano state sono 4759 vaccinazioni<br />
per l’H1N1. Il relatore ha poi<br />
rivisto brevemente l’andamento della<br />
pandemia a Verona, definendola<br />
“serpeggiante”, in quanto non si è<br />
avuto il classico andamento con un<br />
fase crescente, un picco ed una<br />
coda, bensì tanti piccoli picchi<br />
seguiti da una caduta dei casi, con<br />
una successiva ripresa dopo 10-<br />
15gg. Ovviamente l’età infantile e<br />
scolare è stata la più colpita.<br />
Il dott. Donato Greco e la dott.ssa<br />
Stefania Salmaso del Ministero della<br />
Salute, dopo aver ripercorso tutto il<br />
lavoro svolto dal Ministero negli ultimi<br />
2 anni per essere pronti ad affrontare<br />
l’emergenza di una pandemia<br />
ad alta mortalità, hanno ribadito che<br />
non si può aspettare di vedere se<br />
una pandemia ha un alta mortalità<br />
per mettere in moto la macchina<br />
della prevenzione, che allo stato<br />
attuale si basa essenzialmente sulla<br />
vaccinazione di massa, in quanto<br />
occorrono 4-6 mesi dal<br />
momento in cui viene<br />
isolato il virus al momento<br />
in cui tutta la<br />
popolazione a rischio<br />
viene vaccinata.<br />
Nel caso poi dell’influenza<br />
H1 N1 del 2009<br />
il picco delle infezioni è<br />
avvenuto un mese<br />
prima del previsto, cioè<br />
in ottobre.<br />
La scelta del vaccino è<br />
stata fatta sulla base di<br />
un sistema altamente<br />
sperimentato da ca. 10<br />
anni nelle vaccinazioni<br />
stagionali degli anziani,<br />
vale a dire il montaggio<br />
degli antigeni virali con un adiuvante<br />
(squalene) che ne amplifica la<br />
risposta anticorpale.<br />
La vigilanza vaccinale ha poi confermato<br />
che le reazioni avverse gravi<br />
sono state molto rare, come si era<br />
già osservato nel corso degli ultimi<br />
dieci anni. I relatori hanno affrontato<br />
anche il problema dei farmaci antivirali,<br />
ribadendo che essi non diminuiscono<br />
la mortalità e/o l’andamento<br />
della malattia, ma riducono<br />
solo la contagiosità del malato. Il<br />
dott. Donato Greco ha inoltre ribadito<br />
l’inutilità degli igienizzanti e degli<br />
antisettici per le mani, in quanto è<br />
stato dimostrato che il solo lavarsi<br />
accuratamente le mani con acqua e<br />
detergenti elimina quello strato di<br />
cellule morte superficiali che contengono<br />
il virus.<br />
VERONA MEDICA
Ciò che sicuramente non ha funzionato,<br />
ha infine affermato il Dott.<br />
Greco, sono stati la comunicazione<br />
alla popolazione ed il piano di ospedalizzazione<br />
dei pazienti gravi, che<br />
mediamente sono arrivati al ricovero<br />
in 5^ giornata, troppo tardi rispetto<br />
alle indicazioni, previste in 1 a o 2 a<br />
giornata. L’obesità infine è risultata<br />
essere un fattore di rischio importante<br />
per una forma influenzale<br />
grave Il prof Garattini ha iniziato la<br />
sua relazione esponendo alcuni dati:<br />
dall’inizio dell’epidemia sono stati<br />
registrati 5.582.000 casi; 453 sono<br />
stati i ricoveri, 259 i decessi ( nello<br />
stesso periodo si sono registrati più<br />
di 125.000 morti per altre patologie).<br />
Tra i decessi il 41,7%<br />
erano donne, le fasce di<br />
età più colpite quella tra i<br />
15 e i 44 anni (32,4%) e<br />
quella tra i 45 e i 64 anni<br />
(34%). La Regione più<br />
colpita è stata la<br />
Campania con il 20,1% di<br />
tutti i decessi; seguono la<br />
Puglia (13,9%), il Lazio<br />
(11,2%), il Piemonte<br />
(10%), la Sicilia (9,3%) e<br />
la Calabria (6,2%). Due<br />
Regioni (Valle d’Aosta e<br />
Sardegna) non hanno<br />
segnalato decessi.<br />
Il 77,2% dei decessi è<br />
avvenuto in persone che<br />
presentavano almeno una<br />
condizione di rischio. Tali<br />
dati ribadiscono secondo<br />
il relatore la benignità<br />
della pandemia con una<br />
eccessiva enfatizzazione<br />
del reale rischio, che,<br />
come sempre nelle forme<br />
infettive, é soprattutto a carico dei<br />
soggetti con più co-morbilità. “C’è<br />
stata contraddizione tra l’allarmismo<br />
e il ripetuto messaggio riguardante<br />
la «benignità » dell’H1N1” ha affermato<br />
il prof. Garattini, che si è poi<br />
soffermato sulla mancata chiarezza<br />
circa i componenti del vaccino, che<br />
ha portato a ritenere erroneamente<br />
pericolosa la presenza dell’adiuvante.<br />
Infine ha ribadito l’inutilità dei<br />
farmaci antivirali, che risultano<br />
essere gravati più da eventi avversi<br />
che da una reale e dimostrata efficacia<br />
nel prevenire o ridurre la<br />
durata e la gravità della malattia.<br />
Nella sua brillante esposizione il<br />
Dott. Satolli ha evidenziato come<br />
l’H1N1 sia stata la prima “pandemia<br />
ATTUALITÀ<br />
mediatica”, in quanto i “mass-media”<br />
e soprattutto Internet si sono impadroniti<br />
dell’argomento e di fatto<br />
hanno orientato l’opinione pubblica<br />
ed i governi, scalzando medici e<br />
organizzazioni preposte alla<br />
gestione sanitaria della pandemia<br />
dal loro ruolo. È stata la pandemia<br />
dell’incertezza! Casi scanditi come<br />
presagio di decimazione di massa,<br />
gestione non trasparente della situazione,<br />
comunicazioni contraddittorie<br />
interpretate come sinonimo di<br />
complotto o di interessi occulti…<br />
Il Prof Pier Luigi Lopalco dell’ECDS<br />
ha affrontato nella sua relazione intitolata<br />
“ Vaccinazioni: fra miracoli e<br />
teorie di complotto” il problema delle<br />
vaccinazioni. Ha iniziato mostrando<br />
vecchie fotografie della metà del<br />
1800 in cui venivano immortalate le<br />
chilometriche code degli abitanti di<br />
New York per sottoporsi alla vaccinazione<br />
antivaiolosa per arrivare fino<br />
all’odierna opinione (peraltro errata)<br />
che le vaccinazioni non siano più<br />
così importanti, vista la scomparsa<br />
di molte gravi malattie infettive e la<br />
presenza di un armamentario farmacologico<br />
rilevante in campo infettivo<br />
logico.<br />
Ha ribadito anche che l’opinione<br />
pubblica è più affascinata dal<br />
mistero, dall’idea di complotto che<br />
dalla banale realtà: le conoscenze<br />
mediche sono limitate e spesso<br />
incerte.<br />
Ha riportato infine alcuni dati sulla<br />
campagna vaccinale: complessivamente<br />
in Italia sono state somministrate<br />
871.277 prime dosi e 52.780<br />
seconde dosi, il personale sanitario<br />
e socio-sanitario ha ricevuto 160.659<br />
dosi, per una copertura del 15%;<br />
negli altri stati la situazione è stata<br />
più o meno simile,; i migliori la<br />
Svezia e l’Olanda con oltre il 70%<br />
della popolazione a rischio vaccinata.<br />
Gli altri relatori hanno evidenziato<br />
come l’organizzazione sanitaria<br />
nazionale e regionale abbia trascurato<br />
completamente l’importante<br />
ruolo dei Medici di Medicina Generale<br />
e dei Pediatri Convenzionati<br />
che, da anni, hanno dimostrato<br />
di garantire altissime<br />
percentuali di vaccinazioni<br />
della popolazione (oltre il<br />
70% della popolazione a<br />
rischio nell’influenza<br />
stagionale, più del 95%<br />
dei bambini nelle vaccinazioni<br />
dell’infanzia, anche<br />
in regioni come il Veneto<br />
ove tali vaccinazioni non<br />
sono più obbligatorie.). Il<br />
dott Gangemi ha poi<br />
concluso auspicando un<br />
maggior coinvolgimento<br />
dei Medici di Medicina<br />
Generale e dei Pediatri<br />
Convenzionati nella<br />
gestione e comunicazione<br />
in corso di una nuova<br />
pandemia, ricordando<br />
infine come l’attenersi ai<br />
semplici principi deontologici<br />
può evitare di<br />
trasmettere alla popolazione<br />
la sensazione di<br />
incertezza nella gestione dell’emergenza<br />
piuttosto che il corretto<br />
concetto di incertezza derivante dal<br />
fatto che le conoscenze della medicina<br />
sono, in molti casi (come nelle<br />
pandemie), limitate.<br />
Nella discussione finale, molto<br />
pacata e civile, sono stati suggerite<br />
alcune strategie per riguadagnare<br />
credibilità nella gestione delle<br />
pandemie da parte del Servizio Sanitario<br />
Nazionale:<br />
• Stretti rapporti tra strutture sanitarie<br />
preposte, medici, associazioni<br />
dei malati e Comuni.<br />
• Un unico portavoce ufficiale<br />
anche in campo politico (“Solo<br />
chi è convinto riesce a convincere”)<br />
VERONA MEDICA 35
• Anticipazione dei possibili problemi<br />
evitando l’eccessiva enfasi.<br />
• Trasparenza assoluta sulle decisioni<br />
prese, sui contratti con ditte<br />
produttrici di vaccini ecc.<br />
• Notizie basate sulle evidenze<br />
scientifiche.<br />
• Ammissione dell’incertezza delle<br />
conoscenze mediche.<br />
…….. e l’OMS?<br />
….Il Comitato esecutivo della<br />
sessione 126 dell’OMS ha accolto<br />
con favore la proposta del direttore<br />
generale di convocare il Comitato di<br />
Revisione (RSI) di cui al capo III<br />
della parte IX del Regolamento Sanitario<br />
Internazionale (2005) e di chie-<br />
✂<br />
36<br />
ATTUALITÀ<br />
dere di controllare l’esperienza<br />
acquisita nella risposta globale, al<br />
fine di informare il RSI sul funzionamento<br />
dei regolamenti; per valutare<br />
ed eventualmente modificare le<br />
azioni in corso e per rafforzare la<br />
preparazione alle pandemie future.<br />
Il resoconto si pone tre obiettivi: (1)<br />
valutare il funzionamento del regolamento<br />
sanitario internazionale<br />
(2005) in relazione alla pandemia<br />
H1N1 del 2009 e ad altre eventi di<br />
carattere sanitario generale; (2) rivedere<br />
il campo di applicazione, l’appropriatezza,<br />
l’efficacia e la reattività<br />
delle azioni globali ed il ruolo del<br />
Segretariato dell'OMS nel sostenere<br />
le azioni previste in caso di pan-<br />
NON PUBBLICHIAMO LETTERE ANONIME<br />
Informiamo tutti i Colleghi di un’evenienza purtroppo non rara, spiacevole e che pertanto vorremmo avesse fine.<br />
Capita frequentemente che, vuoi al Direttore di questo periodico, vuoi alla Commissione Pubblicità o ad altri, vengano inviate<br />
lettere anonime<br />
per segnalare ingiustizie, episodi censurabili, atti che almeno all’autore sembrano meritevoli di più o meno gravi condanne.<br />
Riteniamo nostro dovere informare tutti che tali lettere quando non firmate vengono cestinate d’ufficio.<br />
Chi desidera segnalare una qualsiasi evenienza lo faccia tranquillamente dando le sue generalità.<br />
Può dire, se lo desidera, che non vuole essere personalmente coinvolto, e noi ci impegniamo a rispettare questa sua richiesta.<br />
L’anonimato è invece garanzia dell’inutilità di qualsiasi informativa.<br />
Spesso anche semplici cittadini, ancor più frequentemente dei Colleghi, adottano questa tecnica poco cavalleresca di denuncia.<br />
Anche le loro lettere, quando non firmate, hanno lo stesso destino.<br />
VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA<br />
demie, di allarme e di risposta in<br />
relazione all’ evento pandemico; (3)<br />
sulla base di quanto sopra, individuare<br />
ed esaminare gli insegnamenti<br />
principali tratti dalla risposta globale<br />
alla corrente pandemia e raccomandare<br />
le azioni che devono essere<br />
adottate dagli Stati membri e<br />
dal Direttore Generale per rafforzare<br />
la preparazione e la risposta a<br />
potenziali future pandemie influenzali<br />
e ad altre emergenze sanitarie.<br />
Tali proposte sono state approvate<br />
nel corso della 63 a Assemblea<br />
Mondiale della Sanità” tenutasi dal<br />
17 al 21 maggio a Ginevra.<br />
ORAZIO MICHELE CODELLA<br />
Il Comitato di Redazione di VERONA MEDICA<br />
TEMPO LIBERO<br />
CERCO, OFFRO E SCAMBIO:.......................................................................................................................................................................................................<br />
DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO<br />
.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................<br />
COGNOME...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />
NOME...............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />
INDIRIZZO.................................................................................................................................................................................................................................................................<br />
TELEFONO...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />
Nº TESSERA ORDINE................................................................................................................................................................................................................................<br />
VERONA MEDICA
ECM<br />
Ricordate il sistema E.C.M.?<br />
Bene, non è morto.<br />
Anzi, comincia adesso.<br />
È quanto emerso a Roma al convegno<br />
organizzato dalla FNOMCeO, presso<br />
il Ministero della Salute, per tutti gli<br />
Ordini Provinciali.<br />
La riunione aveva il fine di aggiornare<br />
il personale degli Ordini sulle nuove<br />
regole e gli obblighi previsti per i<br />
medici, ma anche per tutti gli operatori<br />
sanitari, e soprattutto per chiarire il<br />
ruolo degli Ordini Provinciali nella “certificazione”<br />
che, ai fini ECM, saranno<br />
tenuti a fornire agli iscritti.<br />
Gli argomenti trattati sono stati molti.<br />
In questa sede riporteremo un riassunto<br />
degli argomenti trattati per far<br />
conoscere l’indispensabile a chi dovrà<br />
programmare gli impegni del prossimo<br />
triennio.<br />
Come già sapete, infatti, il sistema<br />
ECM è scandito in trienni.<br />
Quello attuale, dal 2008 al 2010, si<br />
concluderà il prossimo dicembre.<br />
Ogni medico era tenuto a totalizzare<br />
tra il 2008, il 2009, ed il 2010 un totale<br />
di 150 crediti formativi.<br />
Cosa potrà accadere a chi non li ha<br />
totalizzati?<br />
Sostanzialmente nulla, nel senso che<br />
attualmente non sono previste sanzioni<br />
per chi non assolve all’obbligo di<br />
<strong>legge</strong>, ma attenti!<br />
La previsione dovrebbe cambiare nel<br />
prossimo triennio.<br />
È infatti molto probabile che vengano<br />
introdotte norme concorsuali che prevedano<br />
che al momento dell’accesso<br />
ai concorsi nel servizio pubblico (ma<br />
la cosa potrebbe riguardare anche il<br />
privato) il professionista sia tenuto a<br />
presentare (oltre al solito certificato di<br />
iscrizione all’Ordine Provinciale) una<br />
certificazione che ne attesti la regolare<br />
posizione rispetto all’obbligo di aggiornamento.<br />
Certificazione che dovrà essere fornita<br />
dagli Ordini Provinciali.<br />
Ma andiamo con ordine.<br />
IL PROVIDER<br />
Ogni professionista è tenuto ad aggiornarsi,<br />
ma è anche tenuto a documentare<br />
in che modo e per con quale<br />
impegno abbia assolto l’obbligo.<br />
ATTUALITÀ<br />
Per farlo dovrà agire in modo che le ore<br />
dedicate al’impegno possano essere<br />
certificate da soggetti cui lo stato riconosce<br />
la funzione di “Provider”.<br />
Il Provider, a sua volta, deve dimostrare<br />
di possedere i requisiti per agire come<br />
soggetto capace di fornire “formazione”<br />
e per poterlo fare dovrà richiedere<br />
l’ACCREDITAMENTO.<br />
Fino a tutto il 2010 ogni evento formativo<br />
veniva valutato da apposite<br />
commissioni regionali (Commissione<br />
Regionale ECM) o nazionali (Commissione<br />
Nazionale ECM).<br />
Le due commissioni valutavano<br />
l’evento, i docenti, il numero dei partecipanti,<br />
le modalità di insegnamento,<br />
le ore di didattica … etc , ed assegnavano<br />
all’evento un certo numero di<br />
crediti formativi (grossomodo un<br />
credito per ogni ora di lavoro).<br />
Con un tale sistema si verificavano<br />
ritardi tra la richiesta di accreditamento<br />
e l’accreditamento stesso con il risultato<br />
che poteva capitare che chi partecipava<br />
ai convegni non conoscesse in<br />
anticipo i crediti o addirittura se l’evento<br />
sarebbe stato considerato valido ai fini<br />
ECM (il tipico caso di quei convegni in<br />
cui si poteva <strong>legge</strong>re sulla locandina<br />
“accreditamento ECM richiesto”).<br />
Con il prossimo triennio, questo non si<br />
potrà più verificare perché il Provider<br />
una volta accreditato (a livello nazionale<br />
o regionale) potrà attribuire<br />
all’evento realizzato i crediti collegati<br />
senza più passare attraverso la valutazione<br />
delle commissioni ECM regionali<br />
o nazionale.<br />
Per farlo dovrà far riferimento a regole<br />
oggettive che sono state fissate e che<br />
saranno valide in tutto il territorio nazionale.<br />
In tal modo per ogni evento formativo<br />
si avrà la possibilità di conoscerne in<br />
anticipo la valenza in termine di crediti<br />
acquisibili.<br />
Il Provider avrà l’obbligo di fornire al<br />
partecipante l’attestato dei crediti<br />
acquisiti e dovrà anche comunicarli ad<br />
un ente nazionale (CO.GE.A.P.S.) che<br />
li raccoglierà e fungendo anche da<br />
anagrafe centrale per tutti i professionisti<br />
sanitari.<br />
CO.GE.A.P.S.<br />
È un ente nazionale che funge da database<br />
per tutti i professionisti della<br />
sanità.<br />
Qui ogni singolo viene identificato attraverso<br />
il codice fiscale.<br />
I crediti formativi acquisiti con la partecipazione<br />
a convegni,ma non solo<br />
quelli ( è prevista anche la possibilità<br />
di acquisire crediti formativi attraverso<br />
attività pratiche di “formazione sul campo”),<br />
vengono registrati in un grande<br />
database e divengono consultabili dai<br />
soggetti che avranno la possibilità di<br />
consultare la banca dati.<br />
Tra questi ultimi gli Ordini Provinciali<br />
che attraverso la consultazione<br />
potranno acquisire le informazioni<br />
riguardanti le attività formative che ogni<br />
singolo iscritto ha svolto nel triennio di<br />
riferimento.<br />
Il database è già attivo ed in grado di<br />
dare queste informazioni.<br />
Ma non è completo e privo di errori.<br />
È mancato infatti, in questo triennio, il<br />
collegamento con le Commissioni ECM<br />
di alcune regioni che non hanno ancora<br />
provveduto a trasmettere i crediti<br />
ECM da loro erogati.<br />
Il Veneto non è tra queste.<br />
Sono inoltre presenti crediti ECM che<br />
non sono riconducibili al singolo<br />
perché il codice fiscale inviato era errato.<br />
Di qui l’importanza di raccogliere e<br />
conservare i vari attestati cartacei.<br />
IL CURRICULUM FORMATIVO<br />
Dunque ogni medico sarà tenuto a<br />
svolgere nel triennio attività formative<br />
di aggiornamento che gli consentano<br />
di acquisire nel triennio i famosi 150<br />
crediti.<br />
Nel farlo avrà la libertà di scegliersi gli<br />
eventi ma sarà tenuto a formarsi nell’area<br />
di attività svolta.<br />
Per fare un esempio: l’odontoiatra sarà<br />
tenuto ad aggiornarsi attraverso eventi<br />
della sua area e non partecipando ad<br />
un convegno di ginecologia.<br />
Il professionista sarà tenuto a costruirsi<br />
un CURRICULUM FORMATIVO nel<br />
quale si potranno identificare 3 aree.<br />
• area tecnico-scientifica specifica<br />
all’attività svolta.<br />
• area di sistema e di processo (comprende<br />
le procedure per il miglioramento<br />
dell’attività svolta: sicurezza<br />
delle cure, legislazione , comunicazione<br />
… etc ).<br />
• area etico deontologica.<br />
Ogni medico dunque sarà tenuto a<br />
crearsi un curriculum formativo che lo<br />
porti a conseguire, attraverso la partecipazione<br />
ad eventi delle tre aree, nei<br />
tre anni di riferimento, un numero di<br />
crediti pari a 150.<br />
Compito degli Ordini Provinciali sarà<br />
quello di valutare la coerenza tra l’attività<br />
prevalente svolta e l’attività formativa<br />
effettuata, ed una volta verificato<br />
VERONA MEDICA 37
questo presupposto fornire all’iscritto<br />
il certificato ECM.<br />
Sono valide ai fini dell’attribuzione dei<br />
crediti le attività di docenza e di tutoraggio.<br />
Per quest’ultima attività sono previsti 4<br />
crediti per ogni mese di tutoraggio con<br />
la possibilità di acquisire crediti formativi<br />
in questa modalità fino ad un<br />
massimo di 90 crediti nel triennio.<br />
Sono altresì valide le attività di aggiornamento<br />
sul campo.<br />
Le attività di aggiornamento svolte<br />
all’estero dovranno essere documentate<br />
e sottoposte all’Ordine che potrà<br />
avere la possibilità di valutarle ai fini<br />
dell’ECM.<br />
Cosa ne sarà dell’attività ECM svolta<br />
fino al 31dicembre 2010?<br />
Chi avrà acquisito i suoi bravi 150 crediti<br />
vedrà riconosciuta la sua regolarità<br />
potendo acquisire fin da subito la certificazione<br />
ECM.<br />
38<br />
INFO ENPAM<br />
ATTUALITÀ<br />
Non solo.<br />
Potrà imputare al triennio 2011-2013<br />
un numero di crediti pari a 60 e sarà<br />
tenuto quindi a documentare per il<br />
nuovo triennio 90 crediti anziché 150.<br />
I VALUTATORI<br />
Dal momento che ai Provider sarà<br />
lasciata ampia possibilità nella gestione<br />
e la programmazione degli eventi<br />
formativi, saranno anche istituite delle<br />
professionalità che dovranno controllare<br />
la regolarità delle procedure: orari,<br />
accertamento delle presenze, argomenti<br />
trattati, metodiche di insegnamento,<br />
interattività … etc. Questo<br />
compito sarà affidato ai VALUTATORI.<br />
Saranno professionisti dell’area che,<br />
dopo un corso di formazione, avranno<br />
il compito di visitare ed accertare la<br />
serietà degli eventi formativi relazionandone<br />
alle Commissioni ECM.<br />
Per tali attività è previsto un compenso<br />
Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,<br />
previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:<br />
MARTEDÌ:<br />
dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />
GIOVEDÌ:<br />
dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />
NO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICO<br />
economico (che però non è ancora<br />
quantificato).<br />
Dal momento che i valutatori potranno<br />
essere forniti dagli Ordini Provinciali,<br />
chi ha voglia di proporsi come tale si<br />
faccia pure avanti.<br />
PER CONCLUDERE<br />
Il nuovo sistema ECM imporrà a tutti i<br />
professionisti di documentare le attività<br />
formative e di aggiornamento svolte.<br />
Questo dovrebbe produrre un miglioramento<br />
( o almeno un controllo) della<br />
qualità della assistenza.<br />
Servirà senz’altro a creare un indotto in<br />
tutto il campo della formazione.<br />
Nel frattempo, da quanto abbiamo<br />
appreso a Roma, ha prodotto, attraverso<br />
la Commissione Nazionale ECM,<br />
un incasso per lo Stato di circa 200<br />
milioni di euro.<br />
ROBERTO MORA<br />
In merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionale<br />
degli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara:<br />
1) Di essere totalemte estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto.<br />
2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionale<br />
per validare la propria offerta commerciale.<br />
3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoro<br />
e sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di <strong>legge</strong> (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale.<br />
VERONA MEDICA
Fantasie?<br />
Una settimana fa, al Convegno di<br />
S.Bonifacio, si è parlato di come ottimizzare<br />
gli esami di laboratorio.<br />
Il Dott. Bonadonna ha esordito con una<br />
“slide” in cui ci chiedeva se gli esami<br />
di laboratorio dovevano considerarsi<br />
una spesa o una risorsa e ha proseguito<br />
ricordandoci come buona parte<br />
delle decisioni che prendiamo tutti i<br />
giorni in ospedale o in ambulatorio si<br />
basano proprio su quei dati.<br />
71 milioni di esami ogni anno solo in<br />
Veneto, per un costo di 181 milioni di<br />
euro (il 2-3% di quanto costa il mantenimento<br />
del SSN) e con una crescita<br />
di circa il 5% ogni anno.<br />
In tempi di magra e di recessione ogni<br />
spesa deve essere ridotta all’osso.<br />
Per gli esami di laboratorio è il momento<br />
di ridiscuterne l’utilità, la predittività,<br />
l’efficacia.<br />
Per noi medici, quello di confrontarci<br />
e rivedere i comportamenti.<br />
Perché tutto deve tener conto dell’efficacia<br />
ma anche dell’economia.<br />
L’obiettivo del convegno era quello di<br />
trovare un consenso sugli esami utili e<br />
con il miglior rapporto costo-beneficio,<br />
per esplorare il metabolismo gluco-lipidico<br />
(ed il collegato rischio cardiovascolare),<br />
quando indaghiamo una<br />
patologia artro-reumatica o quando<br />
dobbiamo decidere se dare o meno<br />
un anticoncezionale alla nostra<br />
paziente.<br />
In quest’ultimo caso, alla fine, è emerso<br />
che la cosa più giusta è quella di<br />
non fare esami, ma solo una buona<br />
anamnesi.<br />
Tutto questo, come hanno precisato i<br />
relatori, frutto di mesi di incontri e<br />
discussioni tra colleghi del territorio,<br />
dell’ospedale e dell’Università.<br />
Un lavoro che però ci consentirà di<br />
risparmiare tempo e soprattutto danaro.<br />
Se non altro perché chi ha lavorato<br />
non ha preso il becco di un quattrino.<br />
Oggi, sul quotidiano, leggo che le<br />
nostre ASL pagherebbero, cifre differenti<br />
fino al 30% e più, per lo stesso<br />
prodotto.<br />
Uno “stent” medicato costa a Terni 594<br />
euro, a Genova 1250.<br />
Per un altro tipo di “stent” Terni paga<br />
1486 euro , la Regione Toscana 670.<br />
Un defibrillatore bicamerale costa<br />
VERONA MEDICA<br />
ATTUALITÀ<br />
16100 euro a Bolzano e poco più<br />
sotto, a Trento, 13500.<br />
Il fenomeno non sembra rispettare<br />
quella che potrebbe essere una differenza<br />
attesa tra nord e sud. La stessa<br />
valvola aortica viene pagata tra i 19<br />
mila e i 21 mila a Milano ed in Toscana<br />
mentre a Messina costa 2500 euro.<br />
Qualcuno ha obiettato che il motivo di<br />
queste differenze potrebbe essere<br />
legato al ritardo con cui le nostre ASL<br />
pagano i conti.<br />
Qualcun altro, che i conti li sa fare, ha<br />
calcolato che se questo fosse il vero<br />
motivo, gli interessi pagati per i ritardati<br />
pagamenti ammonterebbero a<br />
cifre che variano tra il 30 ed il 100%.<br />
Altro che usura !<br />
Potremmo suggerire ai nostri amministratori<br />
di mettere sul mercato dei<br />
BOASL (Buoni Ordinari delle ASL).<br />
Con quei rendimenti andrebbero a<br />
ruba !<br />
Dopo la proposta dell’infermiere, ora<br />
sembra che i nostri amici farmacisti,<br />
abbiano proposto al Ministro Fazio, di<br />
potersi prendere in farmacia anche il<br />
medico.<br />
Non abbiamo ben capito cosa ci<br />
dovrebbe fare il medico in farmacia,<br />
ma visto quello che si usa rifilare alla<br />
gente spacciandolo per “scientifico”,<br />
lasciamo che i lettori usino la fantasia.<br />
Per chi non ne ha, un esempio.<br />
Il medico in farmacia potrebbe dare<br />
maggior “scientificità” ad esami “inattendibili”<br />
come quello per le “intolleranze<br />
alimentari”, ma potrebbe fare<br />
anche tante altre indagini, non solo<br />
l’ECG.<br />
Così potremmo evitare le attese in<br />
laboratorio e anche le liste di attesa<br />
per altre indagini..<br />
Le nostre ASL potrebbero risparmiare<br />
un sacco di soldi!<br />
Magari poi, con i risparmi fatti, potrebbero<br />
anche decidere di darci, come<br />
ha chiesto il Presidente dello SNAMI<br />
Angelo Testa, il farmacista in ambulatorio,<br />
per consegnare alla gente le<br />
medicine, che prescriviamo noi, ma<br />
che ora consegna il farmacista (trattenendosi<br />
la percentuale).<br />
Evidentemente le “fantasie” del mio<br />
editoriale del settembre scorso hanno<br />
trovato chi le ha prese sul serio.<br />
Insomma per le nostre ASL la quadratura<br />
del cerchio : meno costi su esami<br />
e farmaci e meno attese. Ma ripensando<br />
al convegno di San Bonifacio….<br />
poveri colleghi!<br />
Tanto lavoro per stabilire se sia più<br />
conveniente e meno costoso fare la<br />
VES o la PCR, la AST piuttosto che<br />
l’ALT, mentre per chi va in farmacia va<br />
bene anche il Vega-test, il trico-test o<br />
il cito-test !<br />
E le protesi, gli stent ed i defibrillatori?<br />
Quelli lasciamoli ai nostri amministratori.<br />
Chissà che non capiti che qualcuno di<br />
loro non se ne veda impiantato uno.<br />
A sua insaputa ovviamente, e senza<br />
sapere chi glielo abbia pagato!<br />
ROBERTO MORA<br />
39
UN CASO DI STUDIO TRA VENEZIA<br />
E LONDRA<br />
Margherita Ferrari<br />
La terribile pestilenza che infuriò particolarmente<br />
nel centro-nord della<br />
nostra penisola negli anni 1630-1631<br />
è comunemente conosciuta col nome<br />
di “peste manzoniana” per la descrizione<br />
fatta da Alessandro Manzoni ne<br />
I promessi sposi; le scene di disperazione,<br />
di desolazione e di morte che<br />
leggiamo nell’opera furono comuni in<br />
tutti i luoghi colpiti dalla terribile pestilenza.<br />
Per l’area veronese è necessario fare<br />
riferimento alla descrizione dettagliata<br />
fatta da Francesco Pona (1595-1655),<br />
filosofo e medico del Collegio di<br />
Verona, nel volume IL GRAN CONTA-<br />
GIO DI VERONA nel Milleseicento, e<br />
trenta.<br />
Il volume del Dott. Francesco Pona<br />
La pubblicazione, il cui testo venne<br />
consegnato allo stampatore Bartolomio<br />
Merlo il 30 ottobre 1631,<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
Quando piante e pietre,<br />
sconfiggevano la Peste<br />
quando oramai il contagio si era assopito,<br />
venne successivamente affiancata<br />
dall’opera LA REMORA OVERO<br />
DE’ MEZI NATURALI, Per curare, e<br />
fermare la Pestilenza. In essa Pona,<br />
oltre ad inserirsi nel lungo ed irrisolto<br />
(all’epoca) dibattito sulle teorie all’origine<br />
della peste, del suo propagarsi,<br />
dei sintomi e dei segni con cui si<br />
manifestava, descrive “con quai mezi<br />
principalmente si debba curare la<br />
Peste, e fermare i progressi di essa”.<br />
Poiché Pona mantenne continui contatti<br />
con i colleghi dell’università di<br />
Padova, dove si era laureato appena<br />
ventenne con Gerolamo Fabrici<br />
d’Acquapendente, con l’ambiente<br />
medico bolognese e veneziano, LA<br />
REMORA riprende consigli, disposizioni<br />
e rimedi che erano usati dai<br />
medici, dai flebotomi e dagli speziali<br />
non solo della Serenissima Repubblica<br />
di Venezia, ma anche di altri stati<br />
colpiti dalla peste, sia nella nostra<br />
penisola che al di fuori di essa.<br />
E poiché la repubblica veneziana era<br />
considerata da tutto il mondo un<br />
“modello” organizzativo nella prevenzione<br />
e difesa della salute pubblica<br />
per il rigore e l’efficienza amministrativa<br />
dei Provveditori alla Sanità, per la<br />
scrupolosità dei collegi medici insediati<br />
nelle città della dominante e per<br />
la qualità dei preparati degli speziali,<br />
alle sue istituzioni si rivolgevano<br />
ambasciatori, consoli, medici, viaggiatori<br />
per conoscere e adottare i<br />
sistemi avanzati di politica sanitaria.<br />
Venezia, riferimento del mondo sanitario,<br />
era pure un notevole centro di<br />
diffusione e stampa di opere che<br />
proponevano, nel nostro caso, rimedi<br />
contra pestem.<br />
In questo effervescente clima di<br />
scambi e conoscenze, mi pare di<br />
cogliere una particolare corrispondenza<br />
tra i rimedi descritti da Pona<br />
ne LA REMORA e la raccolta di ricette<br />
A COLLECTION OF Seven and Fifty<br />
approved RECEIPTS Good against<br />
the Plague che W.J. Gent trasse dai<br />
cinque libri di segreti di un certo<br />
dottor Don Alexes, un uomo dotto nelle<br />
lingue latina, greca, ebrea, caldea<br />
ed araba che viaggiò per venticinque<br />
anni, per contrastare la peste che<br />
infuriò nelle isole britanniche circa 35<br />
anni dopo la peste manzoniana.<br />
Ben oltre le diverse opinioni e teorie<br />
sull’origine e diffusione delle pestilenze,<br />
che si rifanno alle teorie della<br />
corruzione dell’aria con la manifestazione<br />
di miasmi e vapori da una parte,<br />
e alle teorie del contagio, dall’altra,<br />
la prevenzione era ritenuta di importanza<br />
basilare.<br />
Infatti uno dei metodi descritti dai due<br />
autori per preservarsi dalla peste<br />
riguardava l’uso di portare addosso<br />
delle palle profumate disinfettanti da<br />
annusare e da utilizzare come<br />
lavande per le ascelle, l’inguine e il<br />
cuore, le parti del corpo più “a<br />
rischio” di manifestazione di bruffoletti<br />
e bubboni.<br />
Ecco la ricetta di Pona:<br />
“L’Assenso, laMirrha, l’Assa fetida,<br />
la Ruta, il Solfo: l’Angelica, la<br />
Lavanda, la Salvia, il Rosmarino: il<br />
Gherofano, il Sandalo; il Laudano<br />
convengono, bolliti in aceto, e fatto di<br />
loro pasta da portare addosso e lavandosi<br />
con quell’aceto l’ascelle,<br />
l’anguinaglia, e ‘l cuore”;<br />
e quella di Gent:<br />
“How to make balls to smell in time<br />
of the Plague. Take one part of Mirrha,<br />
Rue, Sulphur, half a part of Cloves,<br />
sum Rosemary, sum Camphor and<br />
Lavander, one part of Libdany; of all<br />
these make a paste with wine vinegar<br />
and Rose water, work well together,<br />
make of this balls to hold in your hands<br />
with you”<br />
(Come fare delle palle da odorare<br />
durante la Peste. Prendere una parte<br />
di Mirra, Ruta, Zolfo, metà parte di<br />
chiodi di garofano, del rosmarino,<br />
della canfora e lavanda; una parte di<br />
40 VERONA MEDICA
laudano; con tutti questi fare una<br />
pasta con aceto di vino e acqua di<br />
rose, lavorare bene per amalgamarli,<br />
fare di ciò della palle da tenere in<br />
mano e portare addosso.)<br />
Nella cura della peste spiccano in<br />
entrambi i testi alcuni preparati considerati<br />
insostituibili: il mitridato, il bolo<br />
armeno e, soprattutto, la triaca o<br />
teriaca.<br />
Base fondamentale della triaca era la<br />
carne e il veleno di vipera mescolati<br />
ad altre sostanze, quali pietre ed<br />
erbe, ritenute medicamentose; si riteneva<br />
infatti che il veleno di vipera, per<br />
la sua potenza, fosse in grado di<br />
opporsi a qualsiasi sostanza tossica<br />
e nociva dell’organismo dell’uomo<br />
secondo il principio farmacologico del<br />
Similia similibus curantur.<br />
Venezia, con una serie di misure legislative<br />
mediante le quali esercitava<br />
un severo e rigido controllo sugli<br />
speziali e sui loro preparati, raggiunse<br />
la supremazia indiscussa sugli altri<br />
stati dell’Europa continentale per l’arte<br />
della spezieria e per la preparazione<br />
della triaca, così come Londra per gli<br />
stati del nord Europa e la Russia.<br />
Il rimedio del Chapter 9 proposto da<br />
Gent “Another perfect receipt against the Plague” fa<br />
riferimento alle due città che primeggiavano<br />
nella produzione della triaca:<br />
“Fill a Glass a third part full of fine<br />
Triacle – VeniceTriacle or London<br />
Triacle – and one third part with Aquavitae,<br />
and fill the other third part with<br />
the Urine of a man childe that is a<br />
virgin and healthfull, mixe all these<br />
well together, and give the patient to<br />
drink a glass full three mornings one<br />
after another, this was proved in Venice<br />
in the year 1504 and in London in the<br />
last great Plague”.<br />
(Riempire la terza parte di un<br />
bicchiere di triaca di qualità – la triaca<br />
di Venezia o di Londra – una terza<br />
parte con della urina di un bambino<br />
che sia vergine, mescolare il tutto<br />
bene, e dare da bere al paziente un<br />
intero bicchiere per tre mattine una di<br />
seguito all’altra, questo è stato<br />
provato a Venezia nell’anno 1504 e a<br />
Londra nell’ultima pestilenza).<br />
Così Pona:<br />
“Prendere un terzo di Triaca, è ottima<br />
quella di Venezia o quella di Londra,<br />
un terzo di vino, e un terzo di urina di<br />
giovinetto, mescolare bene e dare da<br />
bere al paziente un bicchiere ogni<br />
mattina”.<br />
VERONA MEDICA<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
Un altro dei rimedi “che si raccordano<br />
contro la Peste” si poteva preparare<br />
con:<br />
“Noci, fichi secchi, sale, ruta con aceto<br />
fatto un’Elettuario, e prendendone la<br />
mattina alquanto; vogliono (per invecchiata<br />
autorità di Scrittori) che<br />
preservi e curi”.<br />
If you eat well before your meals a<br />
Wallnut or two, two dry Figs, and some<br />
leaves of Garden rue with a corn of Salt<br />
and some wine vinegar, it will be a great<br />
and good preservative against the<br />
Plague” (chapter 9).<br />
(Se si mangia molto tempo prima dei<br />
pasti una noce o due, due fichi<br />
secchi, ed alcune foglie di ruta con<br />
un pizzico di sale e un po’ di aceto,<br />
si otterrà un buon preservativo contro<br />
la peste).<br />
Per coloro che “sono necessitati di<br />
conversare tra gl’infetti” si consigliava<br />
l’assunzione dell’Elettuario, che con<br />
il bolo armeno costituiva la base per<br />
la preparazione di altre ricette, così<br />
preparato:<br />
“Noci secche. num. 20. Fichi secchi.<br />
num. 15 Ruta. Scabiosa. ana manip. i.<br />
Tormentilla. Dittamo bianco. Bacche<br />
di Ginepro. Fior di calendula. Osso del<br />
cuor del cervo. ana dram. I e meza.<br />
Mirra. Terra sigillata. Sale comune.<br />
La quantità di una noce.<br />
Si fa ogni cosa in polvere sottilissima,<br />
& si compone l’Elettuario con libre tre<br />
di miele spiumato, & si prende esso<br />
Elettuario quanto un mezo cucchiaro<br />
la mattina à digiuno”.<br />
“The Electuary was this: - dry Walnuts<br />
and Figs, bacc. Juniperi, Ruta,<br />
Tormentilla, Dictami cretici, flor.<br />
Calendule, Mirrha, Terra sigillata,<br />
Salt. … Two Drams of this Electuary<br />
is enough to take in a morning with sum<br />
honey”.<br />
(L’Elettuario era questo: noci e fichi<br />
secchi, bacche di Ginepro, Ruta,<br />
Tormentilla, Dittamo, fiori di Calendula,<br />
Mirra, Terra sigillata, Sale. … Bastano<br />
due dramme di questo Elettuario da<br />
prendere al mattino con del miele).<br />
Per quanto riguarda i trattamenti<br />
esterni o chirurgici per aprire il<br />
bubbone, segno evidente della peste,<br />
“ancorché picciolo e principiante”,<br />
Pona consigliava “due tagli in croce,<br />
con alcune sacrificationi intorno che<br />
circoscrivano il tumor tutto”; per trarne<br />
poi il liquido, si utilizza una procedura<br />
curiosa:<br />
“Applicare al tumore, subito dopo<br />
aperto, una gallina con la parte onde<br />
esce l’ovo, allargandola anco con arte<br />
al possibile, perché respirando<br />
l’animale, attrae il veneno a sé, e muore,<br />
scemando il male all’infermo. Il rimettere<br />
tre, e quattro, una dopo l’altra fie<br />
più sicuro”.!<br />
“Take a quick Hen and pluck the Rump<br />
and place where she layeth egges quite<br />
bare, then set her so that the bare place<br />
may be upon the grief, that she may be<br />
held upon the sore , a great while the<br />
Hen draweth all the poyson to her self,<br />
shortky after she will die, you may do<br />
this with three or four several Hens<br />
41
immediately one after another they will<br />
draw all the venome from the sore”.!<br />
(Prendi una gallina vispa e spennale<br />
e aprile il sedere e sistemala così<br />
nuda dove depone le uova in modo<br />
che stia sopra la parte dolorante,<br />
dopo un po’ la gallina attira a sé tutto<br />
il veleno, subito dopo morirà, si può<br />
fare con altre tre o quattro galline una<br />
subito dopo l’altra, faranno uscire tutto<br />
il veleno dalla parte dolorante”!<br />
Molti altri sono i rimedi proposti dai<br />
due autori nelle loro pubblicazioni<br />
perché “ogni preservativo è ottimo,<br />
ogni rimedio lodevole” in tempo di<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
pestilenze; ma, poiché si riteneva che<br />
la peste fosse il giusto castigo di Dio<br />
per i peccati degli uomini, “i voti, i<br />
digiuni, le orazioni e l’elemosine sono<br />
l’adeguato antidoto per la Peste”<br />
afferma Pona; gli fa eco Gent che<br />
nonostante “any person used this<br />
secret, but was by Gods grace<br />
preserved from the Plague” (benché<br />
chiunque abbia usato queste rimedi<br />
segreti, in realtà fu preservato dalla<br />
peste per la grazia di Dio).<br />
Per concludere, mentre la scienza<br />
medica muoveva i primi passi nel XVII<br />
secolo e dibatteva sui miasmi e sul<br />
Marilyn Monroe: l’unica!<br />
Alle 9:30 del 1° giugno 1926, al<br />
General Hospital di Los Angeles,<br />
nell’ala riservata agli indigenti, nacque<br />
Norma Jean Baker Mortenson. La<br />
madre Gladys Pearl Monroe era<br />
affetta da gravi disturbi mentali che la<br />
costrinsero a frequenti ricoveri in<br />
ospedali psichiatrici. Così Norma era<br />
diventata una ragazza con poca stima<br />
di sé, ma anche opportunista ed<br />
aggressiva. Era molto più intelligente<br />
ed infelice di quanto possa far<br />
pensare l’immagine che poi il cinema<br />
dette di lei. Nel 1945 lavorava come<br />
verniciatrice di fusoliere d’aereo. Nello<br />
stesso reparto lavorava Robert<br />
Mitchum con cui si ritroverà 12 anni<br />
dopo ne La Magnifica Preda. In una<br />
festa il 31 dicmbre 1948, Norma<br />
incontrò John Hyde che aveva scoperto<br />
Lana Turner ed era il manager<br />
di Rita Hayworth. Hyde si innamorò<br />
follemente di lei e la fece lavorare in<br />
Giunga d’asfalto ed Eva contro Eva.<br />
Marylin Monroe amava dire: “Io non<br />
voglio essere bella, voglio essere<br />
meravigliosa”. Era la sola vamp gradita<br />
alle femministe, perché contemporaneamente<br />
diceva: “l’uomo è<br />
quello che fa quello che dico io ed ho<br />
i quattrini per farglielo fare”.<br />
Billy Wilder che l’ha guidata nei suoi<br />
film più belli, diceva di lei che aveva<br />
seni più duri del granito e un cervello<br />
pieno di buchi come l’emmenthal.<br />
Vagava nel vuoto al di fuori della<br />
<strong>legge</strong> di gravità. È stata infelice.<br />
L’unica cosa che le è riuscita è stata,<br />
appunto, essere meravigliosa.<br />
Non lasciò nulla di intentato per esaltare<br />
il più possibile il suo charme. La<br />
cosa che fece con più assiduità è<br />
stata la terapia con cellule embrionali<br />
del dottor Niehans. Può darsi che abbia<br />
giovato alla sua pelle, ma certamente<br />
non funzionò con la sua depressione.<br />
contagio, i cui seminaria (gli attuali<br />
germi patogeni) erano già stati individuati<br />
dai veronesi Alessandro Benedetti<br />
e Girolamo Fracastoro oltre un<br />
secolo prima, il ricorso alla protezione<br />
divina e le invocazioni ai santi<br />
“specializzati contro le pestilenze”<br />
quali San Sebastiano e San Rocco,<br />
restavano il mezzo più diffuso e meno<br />
costoso per preservarsi dai “Gods<br />
token or Gods signs” (dai segni di<br />
Dio, i bubboni) della peste, tanto che<br />
Pona chiude LA REMORA con:<br />
“Io parimente hò principiato à scrivere<br />
da Filosofo Medico, e finisco da<br />
Cristiano Cattolico”.<br />
La celluloterapia ideata dal dottor<br />
Niehans ebbe grande successo e<br />
venne pubblicizzata con cinque indicazioni<br />
principali: contro l’invecchiamento,<br />
le malattie allergiche, le disfunzioni<br />
endocrine, la cardiopatia<br />
degenerativa e la depressione.<br />
Erano frequentatori abituali della<br />
Prairie, la sua clinica nei pressi di<br />
Clarence, in Svizzera, Adenauer,<br />
Charlot, Thomas Mann, Sacha Guitry,<br />
l’Aga Khan, Iro Hito, Somerseth Maughan,<br />
Christian Dior, Igor Strawinsky,<br />
George Braque, Gary Cooper, Picasso<br />
e Fidel Castro: i soli di cui si siano<br />
conosciuti i nomi per avere manifestato<br />
la loro gratitudine. Degli altri non<br />
si sa nulla perché la discrezione là era<br />
la regola. Non poté praticare la terapia<br />
Giorgio VI d’Inghilterra a causa della<br />
disapprovazione dei medici inglesi<br />
che non accettavano che il loro re<br />
venisse curato da un medico straniero,<br />
per di più discendente degli<br />
Hohenzollern, ed il papa Pio XII<br />
perché Niehans non volle curarlo per<br />
le sue condizioni fisiche troppo<br />
precarie. Nonostante il grande<br />
successo internazionale, la medicina<br />
ufficiale non accettò mai la celluloterapia,<br />
basata sulla convinzione che le<br />
cellule fetali, poste a contatto con<br />
diversi tessuti, mostrano uno spiccato<br />
tropismo verso le cellule degli organi<br />
corrispondenti. E sono in grado di<br />
stimolarne le funzioni e di favorirne la<br />
riparazione e la rigenerazione.<br />
Nel 1913 Niehans, nell’ospedale di<br />
Losanna, aveva ottenuto la clamorosa<br />
guarigione di una donna alla quale un<br />
chirurgo, insieme alla tiroide, aveva<br />
asportato le paratiroidi, grazie alla inie-<br />
42 VERONA MEDICA
zione di omogenati di paratiroide di<br />
pecora. Dopo questo successo<br />
estese la sua terapia cellulare a<br />
moltissime patologie, a suo dire, con<br />
risultati quasi sempre buoni.<br />
Nel 1952 pubblicò il manuale “Cellulartherapie”<br />
in cui sintetizzava indicazioni<br />
e modalità terapeutiche, come<br />
detto, molto criticate e mai accettate.<br />
Lui si dimostrò sempre incurante delle<br />
critiche e andò avanti con i suoi molti<br />
pazienti.<br />
Dopo la sua morte i suoi seguaci affermarono<br />
che la terapia cellulare era<br />
una avventura della ricerca avanzata.<br />
Nessuno ha mai potuto stabilire<br />
quanto Paul Niehans fosse spinto dalla<br />
brama di guadagno, quanto dal desiderio<br />
di celebrità o quanto dall’effettivo<br />
convincimento di efficacia della<br />
sua terapia. È verosimile che tutt’e tre<br />
questi stimoli fossero contemporaneamente<br />
presenti e tutt’e tre molto<br />
forti. Chissà se un giorno verrà ritenuto<br />
fra i precursori delle terapie con cellule<br />
staminali.<br />
VERONA MEDICA<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
Marilyn Monroe era entusiasta di<br />
Niehans. Sospese però bruscamente<br />
la terapia quando venne a sapere che<br />
ogni giovedì mattina, alla Praierie, venivano<br />
macellate decine di pecore<br />
gravide per prelevare gli organi degli<br />
agnellini che venivano ridotti in poltiglia<br />
e diluiti in soluzione fisiologica per<br />
essere iniettati nei pazienti in attesa.<br />
Alla notizia, si dice che pianse per<br />
un’intera giornata.<br />
I comuni mortali che non potevano<br />
permettersi di andare in Svizzera e<br />
pagare la lauta parcella del dottor<br />
Niehans, per anni fecero iniezioni con<br />
estratti di milza, di cuore, di retina e di<br />
altri organi. Finché la metodica non<br />
venne abbandonata per mancanza di<br />
prove della sua efficacia.<br />
I più usati furono gli estratti epatici.<br />
Dall’Argentina sono arrivate per anni<br />
tonnellate di fegati bovini surgelati.<br />
Quando ancora si curava con<br />
Niehans, Marilyn scrisse in una lettera:<br />
“Io sento che la vita si avvicina,<br />
quando tutto ciò che voglio è morire”.<br />
COMUNICATO AGLI ISCRITTI<br />
Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.<br />
Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,<br />
che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.<br />
LE OPZIONI SARANNO:<br />
• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM<br />
• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI<br />
• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />
• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI<br />
Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea<br />
la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.<br />
Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore<br />
Il 7 febbraio 1961 Marylin, ormai<br />
dipendente da psicofarmaci e alcool<br />
e sempre più preda di turbe psichiche<br />
che la facevano passare rapidamente<br />
dall’euforia alla più nera depressione,<br />
si fece volontariamente ricoverare in<br />
una clinica psichiatrica. Ma rapidamente<br />
il ricovero divenne una vera e<br />
propria detenzione. La liberò il suo ex<br />
marito, il campione di baseball Joe di<br />
Maggio.<br />
Il 4 agosto 1962 la signora Eunice<br />
Murray, un’infermiera assegnata a<br />
Marylin dal suo psichiatra, Ralph<br />
Greenson, rinvenne il cadavere. Sulle<br />
cause di morte si è detto di tutto e di<br />
più: non vale qui la pena di entrare<br />
nella annosa polemica. Marylin aveva<br />
chiesto al suo truccatore personale,<br />
Whitey Snyder di prometterle che alla<br />
sua morte si sarebbe occupato del<br />
trucco della salma. Whitey mantenne<br />
la sua promessa, con l’aiuto di una<br />
bottiglia di bourbon.<br />
La segreteria dell’Ordine<br />
CARLO MARCHI<br />
43
Nessun nuovo obbligo per medici e<br />
odontoiatri<br />
In relazione alla richiesta di chiarimenti<br />
da parte di alcuni Ordini provinciali in<br />
merito all’applicazione del Decreto del<br />
17 dicembre 2009 “Istituzione del<br />
sistema di controllo della tracciabilità<br />
dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del<br />
D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 14 - bis del<br />
D.L. 78/2009 convertito con mo-<br />
FN<strong>OMCEO</strong><br />
Sistema Sistri. Rifiuti Speciali<br />
✂<br />
dificazioni dalla Legge 102/2009” ai<br />
professionisti medici ed odontoiatri si<br />
comunica quanto segue.<br />
Il sistema di controllo di tracciabilità dei<br />
rifiuti denominato SISTRI istituito con il<br />
decreto su menzionato è indirizzato<br />
esclusivamente alle categorie individuate<br />
nel comma 3 dell’art. 189 del<br />
D.Lgs. 152/2006: “chiunque effettua a<br />
titolo professionale attività di raccolta<br />
e trasporto di rifiuti, commercianti, inter-<br />
mediari di rifiuti senza detenzione, le<br />
imprese e gli enti che effettuano operazioni<br />
di recupero e di riciclaggio di<br />
particolari tipologie di rifiuti, ecc”.<br />
Il sistema SISTRI pertanto incide esclusivamente<br />
sui soggetti la cui attività<br />
professionale consiste nella raccolta,<br />
recupero, riciclaggio e trasporto dei<br />
rifiuti non interessando l’attività dei<br />
medici e degli odontoiatri che possono<br />
essere, in quest’ambito, solo produttori<br />
di rifiuti speciali.<br />
Ciò considerato nessun adempimento<br />
scaturisce dall’entrata in vigore del<br />
decreto in oggetto per i medici e gli<br />
odontoiatri.<br />
IL PRESIDENTE<br />
DOTT. AMEDEO BIANCO<br />
COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO<br />
È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICA<br />
Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine<br />
di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.<br />
Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed<br />
al Codice Deontologico (artt. 59,59,62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.<br />
È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti<br />
• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta<br />
• timbro personale del medico propnente<br />
• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente<br />
• infine ma non per ultimo : indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti<br />
SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI<br />
(BARRARE)<br />
MEDICINA GENERALE PEDIATRIA<br />
COGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />
NOME...............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />
VIA.............................................................................................................................................................................................................................................. N. .................................<br />
CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................<br />
TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................<br />
Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<br />
44 VERONA MEDICA
VERONA MEDICA<br />
ENPAM<br />
La contribuzione ENPAM<br />
del medico e del pediatra convenzionato<br />
Il recente ACNL per la Medicina Generale,<br />
insieme agli arretrati e agli incrementi<br />
retributivi, ha introdotto alcune<br />
modifiche al meccanismo della conribuzione<br />
previdenziale apportando<br />
innanzitutto un aumento dell’aliquota<br />
di finanziamento del Fondo di Previdenza<br />
gestito dall’ENPAM (il fondo<br />
Generici), pari ad un punto e mezzo<br />
percentuale, distribuito (almeno formalmente)<br />
per un terzo (0,50%) sulla trattenuta<br />
a carico del medico e per due<br />
terzi (1%) sul contributo a carico del<br />
S.S.N. A partire dal 2008, quindi<br />
l’aliquota contributiva complessiva è<br />
passata dal 15% al 16,5%, di cui il<br />
6,125% trattenuto al medico e il<br />
10,375% a carico delle strutture del<br />
SSN.<br />
L’incremento dell’aliquota di finanziamento<br />
del Fondo è stato determinato<br />
dall’obbligo imposto a tutti gli Enti<br />
privatizzati dal Decreto interministeriale<br />
29 novembre 2007 di redigere i<br />
bilanci tecnici periodici con previsioni<br />
attuariali proiettate non più a quindici,<br />
ma a trenta anni, in modo da assicurare<br />
la stabilità delle gestioni previdenziali<br />
per tale più lungo periodo e<br />
consentire l’adozione tempestiva di<br />
interventi correttivi sul versante delle<br />
entrate e delle uscite tali da garantire<br />
equilibrio finanziario e sostenibilità del<br />
sistema nel lungo periodo.<br />
Nel Fondo Generici ENPAM confluiscono<br />
i contributi dei medici di base,<br />
degli addetti ai servizi di emergenza e<br />
di continuità assistenziale, nonché dei<br />
pediatri di libera scelta, i quali, però,<br />
a differenza delle altre tre categorie,<br />
nel proprio ACNL non hanno ritenuto<br />
opportuno includere l’incremento<br />
dell’1,5% accettato dai colleghi della<br />
medicina generale e continuano pertanto<br />
a contribuire al Fondo nella<br />
precedente misura del 15%.<br />
In entrambi gli ACNL (per la medicina<br />
generica e per la pediatria) è stata<br />
introdotta inoltre la possibilità per i<br />
singoli medici di versare una contribuzione<br />
aggiuntiva, attraverso l’istituzione<br />
di una cosiddetta aliquota modulare,<br />
consistente nell’aggiungere alla<br />
normale trattenuta prevista dall’ACNL<br />
da uno a cinque punti percentuali in<br />
più di contribuzione a carico esclusivamente<br />
del medico.<br />
I punti di trattenuta aggiuntiva, ogni<br />
anno, potranno essere richiesti o modificati<br />
o revocati, in più o in meno<br />
(nell’ambito di un massimo di 5) dallo<br />
stesso medico, previa comunicazione<br />
alla ASL di appartenenza. Con tale<br />
innovazione, a seconda della scelta<br />
personale, l’aliquota modulare potrà<br />
raggiungere i seguenti valori massimi<br />
complessivi per i medici di medicina<br />
generale (eventualmente variabili<br />
annualmente).<br />
ACNL MEDICI MEDICINA GENERALE<br />
Trattenuta Incremento Trattenuta Quota Aliquota<br />
ordinaria volontario modulare S.S.N. modulare<br />
6,125% 1% 7,125% 10,375% 17,500%<br />
6,125% 2% 8,125% 10,375% 18,500%<br />
6,125% 3% 9,125% 10,375% 19,500%<br />
6,125% 4% 10,125% 10,375% 20,500%<br />
6,125% 5% 11,125% 10,375% 21,500%<br />
Per i pediatri di libera scelta (i quali,<br />
come abbiamo già visto, non hanno<br />
modificato l’aliquota ordinaria complessiva<br />
del 15%), l’aliquota modulare<br />
potrà raggiungere invece i seguenti<br />
valori massimi complessivi:<br />
ACNL PEDIATRI LIBERA SCELTA<br />
Trattenuta Incremento Trattenuta Quota Aliquota<br />
ordinaria volontario modulare S.S.N. modulare<br />
5,625% 1% 6,625% 9,375% 16,000%<br />
5,625% 2% 7,625% 9,375% 17,000%<br />
5,625% 3% 8,625% 9,375% 18,000%<br />
5,625% 4% 9,625% 9,375% 19,000%<br />
5,625% 5% 10,625% 9,375% 20,000%<br />
I riflessi in pensione degli incrementi<br />
di contribuzione<br />
Gli incrementi dell’aliquota contributiva,<br />
mentre contribuiscono ad assicurare<br />
la stabilità finanziaria della<br />
gestione previdenziale nel lungo periodo,<br />
sono finalizzati ovviamente ache<br />
a migliorare il trattamento previdenziale<br />
dell’iscritto in misura proporzionale<br />
soprattutto alla scelta individuale<br />
di modulazione e di aumento della trattenuta<br />
previdenziale. A maggiore<br />
contribuzione corrisponderà quindi un<br />
maggiore rendimento pensionistico.<br />
Alla cessazione dell’attività convenzionata,<br />
la pensione del medico sarà<br />
costituita da una percentuale della<br />
media dei compensi annui rivalutati<br />
percepiti nel corso dell’intera vita lavorativa.<br />
Per determinare la media i<br />
compensi annui saranno ricavati dai<br />
contributi versati (dividendone l’ammontare<br />
per l’aliquota contributiva<br />
vigente in ogni anno).<br />
Per stabilire la percentuale di pensionem<br />
si sommeranno invece i rendimenti<br />
annui maturati in relazione all’aliquota<br />
contributiva vigente in ogni<br />
anno, come stabiliti dalla normativa del<br />
fondo nelle seguenti misure:<br />
anni aliquota rendimento<br />
dal al contributiva annuo<br />
1961 1983 varie 1,65%<br />
1984 1994 20% 2,25%<br />
1995 1998 12,50% 1,40%<br />
1999 2003 13% 1,46%<br />
2004 2007 15% 1,50%<br />
2008 16,50% 1,55% medici di medicina generale<br />
2008 15,00% 1,409% pediatri libera scelta<br />
In relazione quindi alla maggiore<br />
aliquota di contribuzione al Fondo, i<br />
medici di medicina generale matureranno<br />
per ogni anno dal 2008 un<br />
1,55%, mentre i pediatri (la cui aliquota<br />
contributiva è rimasta al 15%) matureranno<br />
per ogni anno un 1,409%.<br />
Se l’iscritto richiederà l’aumento della<br />
propria trattenuta previdenziale, l’incremento<br />
del coefficiente di rendimento<br />
annuale sarà strettamente proporzionale<br />
al numero di punti percentuali<br />
in più di trattenuta, sulla base della<br />
seguente equivalenza: 1,55% : 16,5%<br />
= 0,0939%. Ogni punto di trattenuta in<br />
più versato dal medico (generico o<br />
pediatra) incrementerà quindi il coef-<br />
45
ficiente di rendimento annuo dello<br />
0,0939%. Come si può rilevare dalla<br />
seguente tabellina, per un medico di<br />
medicina generale che scelga di<br />
versare una maggiore contribuzione,<br />
con incremento nella trattenuta a suo<br />
carico di 5 punti percentuali, il coefficiente<br />
di rendimento annuo passerà<br />
dall’1,55% al 2,020%.<br />
Trattenuta Rendimento<br />
modulare aggiuntivo<br />
Coefficiente rendimento<br />
annuo complessivo<br />
annua annuo generici pediatri<br />
1% in più 0,0939% 7,125% 10,375%<br />
2% in più 0,1878% 8,125% 10,375%<br />
3% in più 3% 9,125% 10,375%<br />
4% in più 4% 10,125% 10,375%<br />
5% in più 5% 11,125% 10,375%<br />
Ricordiamo, infine, che i contributi trattenuti<br />
al medico sono integralmente<br />
deducibili ai fini IRPEF e che quindi<br />
mediamente, in termini di minori<br />
imposte, si può realizzare un recupero<br />
immediato di oltre il 40% degli importi<br />
trattenuti in più per l’aliquota modulare<br />
prescelta.<br />
CERTIFICATI<br />
PER LA GUIDA<br />
DI CICLOMOTORI<br />
L’art. 3, comma 49, della <strong>legge</strong> 94/09 ha<br />
modificato l’art. 116, comma 1-quater, secondo<br />
periodo, del D:lgs: 285/92 recante<br />
Nuovo Codice della Strada e specificatamente<br />
le norme relative al rilascio del certificato<br />
d’idoneità alla guida di ciclomotori.<br />
Nella fattispecie, stante la nuova disposizione<br />
normativa, a far data dal 1° ottobre 2009, i<br />
certificati medici di idoneità alla guida di<br />
ciclomotori non potranno essere più rilasciati<br />
dai medici di medicina generale, ma dai<br />
medici di cui all’art. 119 del D.Lgs. 285/02<br />
(medici delle ASL cui sono attribuite funzioni in<br />
materia medico-legale e anche medici militari<br />
in servizio permanente effettivo, medici del<br />
ruolo professionale dei sanitari della Polizia di<br />
Stato, ispettori medici delle Ferrovie dello<br />
Stato, medici del ruolo sanitario del Corpo<br />
Nazionale dei Vigili del fuoco, ecc.).<br />
di Eolo Parodi<br />
ENPAM<br />
Polizza Sanitaria,<br />
nonostante tutto<br />
continuiamo insieme<br />
IL 31 maggio di quest’anno scade la<br />
polizza sanitaria per il rimborso delle<br />
spese degli interventi chirurgici effettuati<br />
in strutture sanitarie private e al<br />
di fuori del Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Questa Convenzione voluta dall’Enpam<br />
a significare la possibilità di<br />
avere un servizio spesso più rapido<br />
e sicuramente per molti aspetti migliorativo<br />
nei confronti di chi deve essere<br />
ricoverato per un intervento chirurgico<br />
e con l’intento di offrire una scelta e<br />
un più diretto contatto nel rapporto<br />
con i chirurghi curanti oltre ad una<br />
migliore collocazione di tipo alberghiero,<br />
ha avuto dall’anno 2000, data<br />
del primo contratto, una evoluzione<br />
positiva nel tempo, per i continui miglioramenti<br />
normativi e per l’ampliamento<br />
delle garanzie, ma anche di<br />
preoccupazione per l’insostenibilità<br />
negli ultimi anni dei costi da parte<br />
della Compagnia Generali che ha<br />
dovuto disdettare la Convenzione a<br />
termini di Legge.<br />
Siamo riusciti a mantenere questa<br />
Convenzione con un’altra Compagnia,<br />
Unisalute, accettando un aumento<br />
dei premi e una limitazione dei<br />
massimi rimborsabili per i diversi tipi<br />
di interventi, i cosiddetti tetti di rimborso.<br />
Siamo però anche riusciti ad introdurre<br />
una diaria per l’evento malattia<br />
mai prima compreso nelle garanzie.<br />
Questa Polizza identificata negli iscritti<br />
come Polizza Enpam ha avuto motivo<br />
di notevole gradimento nei primi anni<br />
e un po’ meno in questi ultimi due anni.<br />
Sono evidenti questi aspetti quando<br />
si pensi ai bassi premi e alle<br />
estese garanzie iniziali contro l’aumento<br />
dei premi dovuto alle esigenze<br />
del mercato assicurativo che non può<br />
sopportare certi livelli di perdite<br />
economiche.<br />
Quando ci è stato comunicato che la<br />
Compagnia Generali aveva posto<br />
formale disdetta per l’anno successivo<br />
della polizza in atto ho avuto<br />
personale preoccupazione che chi si<br />
era assicurato tramite l’Ente, rinunciando<br />
al quella personale molto più<br />
costosa, venisse a trovarsi in difficoltà<br />
per avere perso una continuità assicurativa<br />
che gli consentiva il riconoscimento<br />
del rimborso delle spese<br />
sostenute per patologie pregresse<br />
che invece gli sarebbe stato precluso<br />
a partire dalla sottoscrizione di una<br />
polizza nuova.<br />
È stata mia ferma volontà quindi che<br />
a chi avrebbe inteso sottoscrivere una<br />
nuova polizza fosse garantita una<br />
continuità con la precedente. E così<br />
è stato.<br />
Ho pertanto sottoscritto una Convenzione<br />
che tutelasse al meglio gli iscritti<br />
che ci hanno di fatto delegato a continuare.<br />
Ma occorre anche far presente che<br />
nella gestione della polizza in questi<br />
anni si sono fatte preziose esperienze<br />
che ci fanno sentire in grado di ribaltare<br />
il modo di trattare e di acquisire<br />
una valida assicurazione.<br />
Non vogliamo più impostare delle trattative<br />
su bozze presentate dalle<br />
Compagnie ma vogliamo essere noi<br />
a presentare un progetto sul quale ci<br />
vengano date risposte per costi e<br />
garanzie.<br />
Questo progetto, si ribadisce, non<br />
può prescindere dalla continuità dei<br />
diritti assicurativi a partire dalla data<br />
di primo ingresso della Convenzione,<br />
dal contenimento dei costi relativi ai<br />
premi, dalla validità economica dei<br />
richiamati tetti di rimborso, dall’allargamento<br />
della possibilità dell’assistenza<br />
diretta a numerosi Istituti di<br />
prestigio. Senza dimenticare, poi, la<br />
necessità di una campagna di informazione<br />
valida e chiara a ciascun<br />
nucleo iscritto mediante una tessera<br />
card di iscrizione e un elenco dei<br />
46 VERONA MEDICA
centri convenzionati per l’assistenza<br />
diretta e i moduli per farvi ricorso, oltre<br />
a recapiti telefonici disponibili e<br />
operativi per l’intera giornata.<br />
Su questa progettualità che ho indicato<br />
il Consiglio di Amministrazione<br />
ha deliberato di prorogare la scadenza<br />
della attuale polizza al 31 dicembre<br />
2010 per consentire di concludere<br />
il progetto che presenteremo<br />
al fine di avere risposte dai soggetti<br />
interessati ad ottenere questa nuova<br />
nostra proposta di Convenzione che<br />
migliorerà in modo significativo i<br />
vantaggi per i medici sottoscrittori.<br />
Verrà quindi inviato a ciascuno degli<br />
attuali iscritti il modulo di pagamento<br />
del premio relativo al periodo di<br />
prolungamento al 31 dicembre 2010<br />
di questa attuale polizza e vi invito<br />
calorosamente ad accettare questa<br />
proroga perché così verranno mantenuti<br />
i diritti acquisiti che brevemente<br />
vi rammento: continuità di garanzie<br />
per la patologia preesistente, nessuna<br />
limitazione di iscrizione relativa all’età<br />
degli assicurati e netto contenimento<br />
dei premi rispetto a quelli richiesti nel<br />
mercato assicurativo per similari<br />
polizze personali.<br />
Nel contempo si avrà sufficiente<br />
tempo per portare a termine il progetto<br />
migliorativo sinteticamente anticipato.<br />
Mi sento personalmente gratificato<br />
per l’impegno speso per aver inteso<br />
dare la mia attenzione alla grande<br />
famiglia dei medici che si chiama Enpam.<br />
Devo infine, ancora una volta, ringraziare<br />
il prof. Aurelio Grasso che, con<br />
molta professionalità e tantissima<br />
pazienza, risponde puntualmente alla<br />
delega che gli ho conferito. In questo<br />
numero del giornale raccomando la<br />
lettura di un suo articolo sulla polizza<br />
sanitaria, molto importante per tutti<br />
voi.<br />
<br />
VERONA MEDICA<br />
ENPAM<br />
ONAOSI<br />
Approvazione definitiva<br />
nuovo Statuto<br />
II 9 febbraio 2010 i Ministeri Vigilanti<br />
hanno approvato definitivamente con<br />
Decreto Interministeriale ai sensi e per<br />
gli effetti di cui all'art. 3 comma 2<br />
lettera a del Decreto Legislativo 30<br />
giugno 1994 n. 509 il nuovo Statuto<br />
ONAOSI adottato dal Consiglio di<br />
Amministrazione il 9 maggio 2009. Lo<br />
Statuto, oltre che in Gazzetta Ufficiale,<br />
è pubblicato anche sul sito<br />
www.onaosi.it.<br />
Particolare rilevanza assume l'articolo<br />
24 il quale norma l'iscrizione all'ONA-<br />
OSI dei Sanitari Volontari, non dipendenti<br />
pubblici, ponendo dei vincoli<br />
precisi e tassativi sui tempi di iscrizione<br />
volontaria stessa (ENTRO l'8<br />
FEBBRAIO 2011) che se non rispettati<br />
faranno perdere per sempre al<br />
medico chirurgo o odontoiatra la<br />
possibilità di aderire alla Fondazione<br />
ONAOSI privandosi così dell'opportunità<br />
di poter usufruire dei servizi e delle<br />
prestazioni a favore della propria famiglia<br />
e dei propri figli.<br />
In particolare l'art. 24 prevede che<br />
“...per i sanitari neoiscritti rispettivamente<br />
agli Albi provinciali dei medici<br />
chirurghi, odontoiatri, medici veterinari<br />
e farmacisti, è ammessa la facoltà di<br />
iscriversi come contribuenti volontari<br />
entro 5 (cinque) anni dalla data di<br />
prima iscrizione all'albo.<br />
Trascorso inutilmente tale termine, la<br />
domanda di iscrizione volontaria non<br />
è accoglibile.<br />
Per i Sanitari già iscritti rispettivamente<br />
agli Albi provinciali dei medici<br />
chirurghi, odontoiatri, medici veterinari<br />
e farmacisti, ma non contribuenti alla<br />
data di entrata in vigore del presente<br />
Statuto, è ammessa la facoltà di iscriversi<br />
come contribuenti volontari entro<br />
1 (uno) anno dalla data di entrata in<br />
vigore del presente Statuto.<br />
Trascorso inutilmente tale termine, la<br />
domanda di iscrizione volontaria<br />
non è accoglibile .<br />
Per i Sanitari già contribuenti obbligatori,<br />
(dipendenti pubblici), che<br />
cessino da tale regime di contribuzione,<br />
è ammessa la facoltà di iscriversi<br />
come contribuenti volontari entro<br />
2 (due) anni dalla cessazione.<br />
Trascorso inutilmente tale termine, la<br />
domanda di iscrizione volontaria non<br />
è accoglibile.<br />
Il mancato o irregolare pagamento dei<br />
contributi obbligatori e/o volontari, se<br />
non sanato nei termini previsti dal<br />
Regolamento, comporta, in ogni caso,<br />
la perdita definitiva dello status di contribuente<br />
e del diritto ad ogni prestazione,<br />
nonché l'impossibilità di una<br />
nuova iscrizione”.<br />
Pertanto il termine tassativo per<br />
l'iscrizione volontaria all’ ONAOSI<br />
per i sanitari già iscritti ai rispettivi Albi<br />
è fissato per l’8 febbraio 2011.<br />
L'ONAOSI rappresenta un modello di<br />
assistenza complementare conveniente<br />
e a basso costo a tutela dei figli<br />
e delle famiglie dei sanitari.<br />
L'attività della Fondazione, finalizzata<br />
a obiettivi di solidarietà e assistenza,<br />
ha per scopo primario il sostegno,<br />
l'educazione, l'istruzione e la formazione,<br />
entro i limiti di bilancio, degli<br />
orfani, figli legittimi, adottivi o naturali<br />
riconosciuti, di medici-chirurghi ed<br />
odontoiatri, veterinari, farmacisti, contribuenti<br />
obbligatori o volontari, per<br />
consentire loro di conseguire un titolo<br />
di studio e di accedere all'esercizio di<br />
una <strong>professione</strong> o di un'arte.<br />
Ti ricordo che l’ONAOSI è una forma<br />
di “assicurazione” complementare di<br />
tipo prevido-assistenziale economica,<br />
davvero vantaggiosa dal punto di vista<br />
dei possibili benefici e attuale a tutela<br />
dei figli e delle famiglie dei medici<br />
chirurghi e odontoiatri.<br />
Non eroga prestazioni pensionistiche<br />
ma Prestazioni Assistenziali (sia contributi<br />
in denaro che accoglienza<br />
presso le proprie Strutture Residenziali)<br />
e Servizi:<br />
- Ammissione gratuita per gli orfani o<br />
equiparati tali in strutture all’avanguardia<br />
per sostenerli nel loro<br />
47
percorso educativo-formativo (Convitti<br />
e Collegi Universitari in Perugia<br />
e nei centri Formativi in varie città<br />
italiane: Bologna, Torino, Padova,<br />
Pavia e Messina), a pagamento per<br />
i figli di contribuenti in vita;<br />
- Contributi periodici in denaro fino al<br />
trentesimo anno di età, di carattere<br />
ordinario e/o straordinario il cui<br />
importo è legato all'ordine di studi<br />
seguito (con una maggiorazione per<br />
gli studenti fuori sede). È prevista<br />
inoltre l'erogazione di un'integrazione<br />
assistenziale in relazione<br />
ENPAM<br />
alle condizioni economiche del<br />
nucleo familiare di appartenenza;<br />
- Interventi diretti a favorire la formazione;<br />
- Interventi speciali a favore dei disabili<br />
di cui alla L. 5 febbraio 1992,<br />
n. 104 e successive modifiche ed<br />
integrazioni;<br />
- Ogni altra forma ritenuta idonea al<br />
conseguimento dei fini istituzionali,<br />
o a essi strumentale, complementare<br />
o comunque connessa;<br />
- Assegnazione di alloggi vacanza<br />
agli assistiti/vedove e agli iscritti nelle<br />
MEDICINA DI FAMIGLIA<br />
COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO<br />
AL SOSTITUTO<br />
seguenti località Prè Saint Didier<br />
(Aosta) - Porto Verde (Misano Adriatico)<br />
ospitalità presso la Residenza<br />
di Montebello in Perugia riservata<br />
agli iscritti ed alle vedove.<br />
Inoltre a condizioni regolamentate e a<br />
pagamento è previsto l’accesso ai<br />
servizi ONAOSI (Strutture – Collegi –<br />
Convitti – Centri Formativi – Case Vacanze<br />
– Residenza Montebello di Perugia<br />
– Masters) anche ai figli dei<br />
contribuenti viventi.<br />
DOTT. UMBERTO ROSSA<br />
CONSIGLIERE ONAOSI<br />
Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza<br />
Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:<br />
“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”<br />
Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.<br />
Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione<br />
avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.<br />
In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:<br />
Compenso forfetario X 70%: 30 = X<br />
(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)<br />
X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo<br />
X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre<br />
ARC – I NOSTRI FIGLI<br />
“ARC–I nostri figli” è un’associazione onlus che attua e promuove un programma diagnostico terapeutico per la prevenzione e la cura dei<br />
disturbi dello sviluppo del bambino, elaborato dal dott. Mario Castagnini, neurologo e riabilitatore con pluridecennale esperienza nel campo dei<br />
disturbi dello sviluppo.<br />
Grazie al contributo della Società Sanitalex Spa, è a disposizione una borsa di studio per un giovane medico che voglia imparare ed<br />
attuare il programma diagnostico-terapeutico da noi proposto e poi continuare a lavorare presso la nostra associazione.<br />
Cerchiamo quindi un giovane medico specializzato in neuropsichiatria infantile o neurologia o fisiatria, con voglia di mettersi in gioco ed al servizio<br />
dei bambini con disturbi dello sviluppo.<br />
Chi fosse interessato può chiedere un colloquio telefonando al 045 8008796<br />
48 VERONA MEDICA
Lo SNAMI<br />
scrive ai Ministri<br />
Milano, 9 aprile 2010<br />
Prot. N. 77-10/DS/pa<br />
Egregio Presidente Berlusconi, Signori<br />
Ministri, Signori Politici, Signori Presidenti<br />
delle Regioni, Signori Presidenti<br />
degli Ordini dei Medici,<br />
LO SNAMI CHIEDE AL GOVERNO DI<br />
INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE<br />
PER FERMARE LA PENALIZZAZIO-<br />
NE DEI MEDICI DI FAMIGLIA E DEI<br />
LORO PAZIENTI.<br />
I Medici di famiglia, baluardo del Sistema<br />
sanitario nazionale, capillarmente<br />
presenti in tutto il territorio nazionale,<br />
comparto della sanità più gradito<br />
ai cittadini, denuncia la situazione caotica<br />
che si è creata per l’obbligo dell’invio<br />
on line dei certificati di malattia<br />
all’INPS.<br />
Le criticità:<br />
– Una Legge dello Stato si sovrappone<br />
all’ACN dei medici di famiglia<br />
imponendo nuovi obblighi ed<br />
inasprendo in modo sproporzionato<br />
ed inaccettabile le sanzioni a carico<br />
del medico nel caso rilasci certificazioni<br />
che attestino dati clinici non<br />
direttamente constatabili né oggettivamente<br />
documentati.<br />
– La decisione dei percorsi viene<br />
delegata unilateralmente all’INPS<br />
che sta dimostrando di non essere<br />
assolutamente all’altezza della situazione.<br />
– Si chiede una compilazione del<br />
certificato più farraginosa rispetto al<br />
precedente certificato cartaceo.<br />
– Si chiede di trasmettere i certificati<br />
on line all’INPS.<br />
– Non si prende in considerazione che<br />
in molte parti d’Italia non esiste la<br />
copertura “adsl” e che anche dove<br />
esiste spesso le linee funzionano in<br />
VERONA MEDICA<br />
SINDACATI<br />
modo molto irregolare costringendo<br />
così all’invio posticipato del certificato<br />
con inevitabili conseguenze<br />
medico-legali per i Medici e amministrative<br />
per i Pazienti.<br />
– Si ignora inoltre che i Medici intervengono<br />
spesso per i pazienti non<br />
trasportabili certificando nel loro<br />
domicilio, la cui distanza dall’ambulatorio<br />
può anche essere notevole.<br />
Anche in questo caso ci si potrebbe<br />
trovare nella situazione di dover<br />
forzatamente procrastinare al giorno<br />
dopo (o in casi limite come al venerdì<br />
pomeriggio dopo tre giorni) l’invio<br />
del certificato con le già citate conseguenze<br />
o in alternativa si dovrebbe<br />
obbligare sempre il cittadino a<br />
recarsi nello studio del medico, con<br />
le immaginabili possibili conseguenze<br />
sul suo stato di salute.<br />
– Si chiede che il medico certifichi fatti<br />
di cui non è stato direttamente testimone<br />
e dati che nulla di sanitario,<br />
come ad esempio l’indirizzo di reperibilità<br />
e l’eventuale diverso recapito<br />
rintracciabile sul campanello.<br />
Questi dati, così come la responsabilità<br />
di terzi, non possono che essere<br />
autocertificazioni da parte del<br />
paziente.<br />
– La procedura prevederebbe la<br />
compilazione da parte del Medico<br />
nel certificato on-line di una serie di<br />
voci delle quali egli non può farsi<br />
garante (come il luogo di reperibilità<br />
durante la malattia che attualmente<br />
viene dichiarato e comunicato all’IN-<br />
PS dal lavoratore stesso che in<br />
prima persona se ne fa garante al<br />
momento della segnalazione).<br />
– Altri Sanitari che dovrebbero inviare<br />
on line i certificati: specialisti convenzionati,<br />
medici ospedalieri e medici<br />
di guardia medica non sono assolutamente<br />
informatizzati.<br />
Lo S.N.A.M.I., Sindacato Nazionale<br />
Autonomo Medici Italiani chiede:<br />
– Che sia prevista e normata la autocertificazione<br />
per i primi 3 giorni di<br />
malattia e per le informazioni di<br />
carattere non sanitario introdotte<br />
nella certificazione telematica.<br />
– Che non parta il sistema di invio on<br />
line dove le regioni non hanno<br />
fornito i sistemi per la trasmissione<br />
come previsto dall’art. 5 del D.L. del<br />
26/02/10.<br />
– Che nelle zone ove non c’è la copertura<br />
adsl si possa certificare con il<br />
cartaceo.<br />
– Che venga previsto, stante l’enorme<br />
risparmio per l’INPS garantito dalla<br />
procedura on-line e l’enorme aggravio<br />
burocratico per il medico derivato<br />
dalla stessa, un adeguato riconoscimento<br />
economico al Medico di<br />
Famiglia, eventualmente anche a<br />
carico dell’ente previdenziale stesso,<br />
per l’incombenza non prevista dall’Accordo<br />
Collettivo Nazionale.<br />
– Che il certificato telematico contenga<br />
le stesse indicazioni di quello<br />
cartaceo previsto dall’ACN.<br />
– Che vi siano almeno 48 ore di tempo<br />
per la trasmissione.<br />
On. Nerlusconi chi di Noi ha votato per<br />
la Vostra parte politica ed ha creduto<br />
nei Vostri programmi è fortemente<br />
disorientato e il 15 Aprile sarà a Roma<br />
a protestare contro l’attuale situazione<br />
caotica. Si confida su un suo immediato<br />
intervento.<br />
LO SNAMI REGIONALE<br />
PRESIDENTE NAZIONALE,<br />
DOTT. ANGELO TESTA - TORINO<br />
VICE PRESIDENTE NAZIONALE,<br />
DOTT. RENATO ZERBINATI - TRENTO<br />
SEGRETARIO NAZIONALE,<br />
DOTT. PASQUALE ORLANDO - CASERTA<br />
VICE SEGRETARIO NAZIONALE,<br />
DOTT. DOMENICO SALVAGO - CAGLIARI<br />
VICE SEGRETARIO NAZIONALE,<br />
DOTT. GIANFRANCO BRECCIA - TORINO<br />
ADDETTO STAMPA NAZIONALE,<br />
DOTT. GIUSEPPE MAUGERI - CATANIA<br />
TESORIERE NAZIONALE,<br />
DOTT. FRANCESCO D’ACCARDI<br />
PESARO URBINO<br />
RESP.LE NAZ.LE DELLA COMUNICAZIONE,<br />
DOTT. FRANCESCO PECORA - CATANIA<br />
RESP.LE NAZIONALE DEL CENTRO STUDI,<br />
DOTT. AUGUSTO PAGANI - PIACENZA<br />
RESP.LE NAZIONALE DELLA SCUOLA QUADRI,<br />
DOTT. UGO TAMBORINI - MILANO<br />
49
di Antonio Molfese<br />
Sala del Refettorio,<br />
PALAZZO S. MACUTO<br />
Via del Seminario 76, Roma<br />
Il CIRM, Centro Internazionale Radio<br />
Medico, ed il Centro Regionale<br />
Lucano dell’Accademia di Storia<br />
dell’Arte Sanitaria, Centro Studi sulla<br />
Popolazione, i volumi de “IL MEDICO<br />
CONDOTTO STORIA DELL’ASSI-<br />
STENZA SANITARIA SUL TERRI-<br />
TORIO PRIMA E DOPO L’UNITÀ<br />
D’ITALIA”.<br />
L’autore, Antonio Molfese, ginecologo<br />
urologo, medico legale e medico di<br />
bordo, ha trattato l'argomento, nascita,<br />
arte salutare sul territorio e suo tramonto<br />
ed illustrato i progressi che la<br />
LIBRI RICEVUTI<br />
Il Medico Condotto.<br />
Storia dell’assistenza sanitaria<br />
sul territorio prima e dopo l’Unità d’Italia<br />
Sanare<br />
Infirmos<br />
Per conoscere come si vive in un<br />
paese bisogna porre attenzione agli<br />
ospedali, alle carceri e ai cimiteri. La<br />
condizione delle carceri testimonia il<br />
grado di coscienza civile della società<br />
che le ha istituite e le gestisce. La<br />
condizione degli ospedali testimonia<br />
il grado di conoscenza etica della<br />
gente che vi gravita intorno. La condizione<br />
dei cimiteri testimonia ed esprime<br />
il sentimento religioso dei vivi e<br />
riassume la totalità del significato<br />
dell’esistenza.<br />
Nel libro si ripercorre l’epidemia di<br />
colera che colpì Verona ed il suo terri-<br />
torio nell’estate del 1855 e si ricostruisce<br />
come si svolgesse la vita<br />
civile, religiosa e sociale di fronte alla<br />
sanità, intesa come assistenza e cura<br />
del malato, ha avuto dal 1860 in poi,<br />
con i relativi eventi sociali che in<br />
questo secolo hanno caratterizzato la<br />
vita degli Italiani. I due volumi, partendo<br />
dagli albori della condotta medica,<br />
proseguono illustrando la sua evoluzione<br />
professionale e l’organizzazione<br />
sanitaria sul territorio nel quale il<br />
medico condotto svolgeva la propria<br />
attività; illustrano quindi le malattie<br />
prevalenti dal 1860 in poi ed alcune<br />
figure emblematiche di medici che<br />
hanno operato sull’intero territorio nazionale.<br />
Essi sono anche arricchiti da<br />
memorie degli ultimi medici condotti<br />
ormai a riposo che sono venuti a<br />
conoscenza della pubblicazione.<br />
L’opera termina con i consulti medici<br />
epistolari tra il 1890 ed il 1930 intercorsi<br />
tra alcuni medici della Basilicata<br />
e professori dell’Università di Napoli.<br />
La ricca iconografia di farmaci dell’epoca<br />
impreziosiscono l’opera e ne<br />
rendono ancor più accattivante la<br />
lettura rivolta ad un vasto pubblico.<br />
I volumi possono essere richiesti<br />
mediante contributo volontario di €<br />
30,00 + spese postali al seguente<br />
indirizzo mail: antonio.molfese@tin.it<br />
o presso il CIRM di Roma<br />
malattia. Uno sguardo sulla quotidianità<br />
di metà ottocento utile agli storici<br />
ed illuminante per gli appassionati di<br />
storia.<br />
Si indaga sull’atteggiamento delle<br />
autorità civili e religiose e su quello<br />
della popolazione di fronte all’evento<br />
morboso che destabilizza la quotidianità<br />
ed alimenta le fantasie e l’immaginazione.<br />
Aiutati dai documenti riprodotti si può<br />
arrivare a capire cosa provavano i<br />
veronesi davanti allo spettacolo dell’epidemia<br />
e della morte.<br />
Si ripercorrono i provvedimenti emanati<br />
dalle autorità civili e religiose, i<br />
rimedi adottati, le registrazioni dei decessi,<br />
l’assistenza fornita negli ospedali<br />
e le costumanze funerarie.<br />
Un’immagine anche di quella che era<br />
la situazione ospedaliera a Verona nel<br />
XVIII secolo, dei servizi che vi erano<br />
prestati e delle iniziative messe in<br />
campo dall’autorità civile per migliorarla.<br />
50 VERONA MEDICA
Medicina e<br />
Letteratura<br />
A cura di Sandro Spinsanti;<br />
Zadig Editore.<br />
Mettere fianco a fianco medicina e letteratura<br />
è un’operazione intellettuale<br />
rischiosa. Curare i malati ed esprimere<br />
artisticamente la propria compresnione<br />
della realtà umana sono due attività che<br />
si svolgono su piani diversi, con protagonisti<br />
non sestinati ad incontrasi. La<br />
prima è diventatata sempre più competenza<br />
della scienza (che ha tanto miglioe<br />
stampa quanto più è hard, si basa<br />
sui numeri e quantità e si confronta con<br />
risultati misurabili; la seconda si affida<br />
all’intuizzione ed evoca i sentimenti,<br />
tanto quanto la scienza insegna a diffidarne.<br />
Eppure per essere buon medico<br />
occorre mettere nella <strong>professione</strong><br />
anche una buona dose di umanità.<br />
Il contesto in cui la medicina e la letteratura<br />
si incontrano oggi non è più solo<br />
quello delle “belle lettere” come patrimonio<br />
costitutivo della cultura di un uomo.<br />
Ai giorni nostri l’incontro avviene<br />
nell’ambito delle medical humanities .<br />
La letteratura deve far parte della formazione<br />
del medico, perché è attraverso<br />
quella che il medico sviluppa<br />
anche la sua umanità e può meglio<br />
conoscere, anche senza sperimentarla<br />
di persona, la malattia.<br />
VERONA MEDICA<br />
LIBRI RICEVUTI<br />
La colpa<br />
del Patriarca<br />
Di Gelmino Tosi EdiGiò Editore<br />
Chi non conosce Gelmino Tosi?<br />
Ma quanti lo conoscono come scrittore?<br />
Avevo letto un suo racconto, qualche<br />
tempo fa.<br />
In “La colpa del patriarca” lo scopro<br />
come scrittore di gialli.<br />
Vi si narra una storia che confina con<br />
la fantascienza, la psicologia ed il triller<br />
giallo.<br />
Una lettura piacevole, magari sotto<br />
l’ombrellone, in spiaggia.<br />
<br />
Come due<br />
fosse in viso<br />
(Une rêverie de Solferino)<br />
Di Carlo Marchi<br />
Chi <strong>legge</strong> Verona Medica sa che Carlo<br />
Marchi è una vera e propria miniera di<br />
conoscenze storiche.<br />
I lettori lo conoscono per i suoi scritti; in<br />
pochi sanno che è un bravo cardiologo.<br />
Questo libro trae il suo argomento dalla<br />
battaglia di Solferino, avvenuta il 24<br />
giugno 1859, durante la seconda guerra<br />
di Indipendenza, tra le truppe di Napoleone<br />
III, alleato dei Piemontesi e gli<br />
Austriaci di Francesco Giuseppe.<br />
Le perdite in battaglia furono pesantissime<br />
da entrambe le parti, lo stato dei<br />
feriti sul terreno tali da indurre Henry<br />
Dunant (vedi Verona Medica dell’aprile<br />
2007) a gettare le beasi per la creazione<br />
della Croce Rossa Internazionale.<br />
“Lo storico ed il medico hanno lasciato<br />
campo libero allo scrittore, al romanziere<br />
che ha manipolato e plasmato personaggi<br />
che gli permettessero di dare<br />
voce alle migliaia di soldati impegnati<br />
nella battaglia, che gli rendessero possibile<br />
il mischiarsi a loro e sapere cosa<br />
sentirono, quali emozioni e sensazioni<br />
ebbero e con quale animo si trovarono<br />
coinvolti in quella immensa carneficina”.<br />
51
S.O.S. – Sostituzioni<br />
GIOVANI E PROFESSIONI<br />
Chi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 44).<br />
Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).<br />
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE<br />
Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />
AMANTEA CAMILLA Verona NO 3408493077<br />
ANNECA ROSANNA Via Oslavia 11 Legnago NO 3351928285<br />
ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 3487075297<br />
BAMBACE CLARA NO 3487625192<br />
BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/b Negrar NO 3468203148 0457500193<br />
BARAC ALA Via Gen. Dall'Ora 54 Monzambano NO 3400699282<br />
BAZZUCCO GIGLIOLA Via Ariosto 13 Castel D'Azzano NO 3497837584<br />
BENEDETTI BEATRICE Via Pieve di Cadore Verona NO 45915767<br />
BERGAMINI CORINNA Via Rosmini 7 Verona NO 3472111574<br />
BERLESE BENEDETTA Treviso NO 3460159467<br />
BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 3470875231<br />
BISCARDO CARLO ALBERTO Via Del Bersagliere 14 Verona NO 3472314109<br />
BONANI ANNA Str. De Pont Arif 1 Moena NO 328823037<br />
BRISTOT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 3495344121<br />
BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 3403492111<br />
CAPONE FILOMENA NO 3405389117<br />
CASTELLLINI MAURIZIO Piazza Marconi 6 Sommacampagna NO 3472229569<br />
CHEMELLO FRANCESCA Via Toscanini 19 Schio NO 3281750499<br />
CICOLINI ALESSIA Via Sant'Alessio 22 Verona NO 3493818420<br />
COGHI ALESSANDRA Via Oberdan 14 Castel D'Azzano NO 3474029759<br />
COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 3402391194 0457902445<br />
CORTESI MARIA GRAZIA C.so P.ta Nuova, 42 Verona NO 3474884646 045509534<br />
CUSUMANO CATERINA Via Spina 16 Verona NO 0452020845 2397145001<br />
DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA Vicenza NO 0444922789 3490084078<br />
DI GAETA GIUSEPPE Via Adria 3 Verona NO 3381007117<br />
DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 3491058696<br />
DIMA CATIA Via Papa Paolo VI, 2 Pescantina NO 3476613926<br />
EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 3927509915 3928270825<br />
FABBRICI ROMINA Via dei Bursi 22/A Oppeano NO 3385959949<br />
FORIERI ELISA Via ruffo 11 Verona NO 3408742930 045520191<br />
GABALDO MONIA Via Della Speranza 38 Villafranca SI 3471649233 0456302944<br />
GIANNELLI FRANCESCA Via Centro 22 Verona NO 3383625647<br />
GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 3498645500<br />
GIUSTOZZI GLORIA Via Santi 2 Caldiero NO 3333147739<br />
HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 3394573366<br />
HAYEK ABDALLAH NO 3485763324<br />
HIJAZI QUITAIBA NO 3287735031<br />
INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 3200208129 0458344245<br />
KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona NO 3476724694<br />
KANIOURAS THOMAS Via G. Corsini 11 San Michele Extra 045 8949148 3278291909<br />
LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona NO 3294239871<br />
LULLI CHIARA Via Maroncelli 12 Verona NO 3280240410<br />
MALFERMONI GIULIO Via S. Da Polenta 4 Verona NO 3405394964<br />
MANCUSO MICHELA Via Adria 3 Verona NO 3921668363<br />
MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 3476972730<br />
MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 0458348055 3336013613<br />
MARCOLINI LISA Via Brigata Savoia 1 Verona NO 3477336779<br />
MARCONI VALERIA Via San Matteo Soave NO 3491857154<br />
MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045549869 3479644976<br />
MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 3487647901<br />
MESSINA OLIMPIA Via Sant'Angela Merici 4 Verona NO 3208816205<br />
MILLARDI DEBORAH Via Regina Adelaide Verona NO 3478319485<br />
MINERVA GIORGIO Via Zattoni 56 Verona NO 3470487352<br />
MINGOLLA LUCIA Via Giorgione 2 Verona NO 0452224406 3463131450<br />
MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 verona NO 3471526814 0457810780<br />
52 VERONA MEDICA
VERONA MEDICA<br />
GIOVANI E PROFESSIONI<br />
Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />
MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 3381339033<br />
OBINU LUCA NO 3460237386<br />
PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 3475856766<br />
PASETTO TRYSA Via Roveggia 27/a Verona NO 3397286242<br />
PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 3288832413<br />
PASQUALETTO CRISTIANA Via Ravenna 13 Verona NO 3280393800<br />
PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 3492367156<br />
PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 3487708480<br />
PELACCHI NICOLA Via Poli 15 Villabartolomea NO 3483923763<br />
PELLEGRINI NADIA Via Vilmezzano 62 Caprino V.se NO 3495202798<br />
PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D'Alpone NO 3400631022<br />
PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona NO 3400671750 045918550<br />
POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se NO 3342007690 0456230887<br />
PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 3491880958<br />
RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 3201896140<br />
RAPAGNANI PAOLA NO 3491202236<br />
RIGATELLI ALBERTO Via F. Cilea 7 Legnago NO 3479764278 044223924<br />
ROSSATO RICCARDO FRANCESCO Via A. Vespucci 35 Sanguinetto NO 0442365273 3492961114<br />
ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 3933305881 376224114<br />
ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 3406763709<br />
RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D'adige NO 3472597635<br />
SABBAGH DANIA Visa Imola 12 Verona NO 3407774501<br />
SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 3388304440<br />
SANSOTTA NAIRE Via S. Angela Merici 4 Verona NO 3297158223<br />
SARTORI VALENTINA Via L. Da Quinto 111 Verona SI 3406235787<br />
SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 3284840238 045835227<br />
SCRINZI GIULIA Via Nicola Mazza 75 Verona NO 3406024850<br />
SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 3472313146 3332384260<br />
SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 3478207893<br />
SPILIMBERGO IRENE Via Monte Canino Verona SI 347/8834886<br />
STANCARI LORENZO Via Campagnazza 11/b Marmirolo (mn) NO 3498328416<br />
STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano SI 3334890436<br />
SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 3491949826<br />
TOFFANELLO GIULIA Via M. Ortigara 9/a Verona NO 3477161347<br />
TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045516494 3294048413<br />
TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 3338010289<br />
TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 3356302775<br />
TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045918321 3475156098<br />
ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 3357440613<br />
VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D'azzano SI 3477861608<br />
VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) NO 3356763374<br />
ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045980198 3403739880<br />
ZANGHI SALVATORE NO 3404173550<br />
ZARDINI DANIELA Via S Sofia 5 San Pietro Incariano SI 0456801986 3402865879<br />
ZATTERA MASSIMILIANO Via Valpantena 92/c Verona SI 3480617360 0458701245<br />
ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 3398714514 0442629280<br />
ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 3492984405<br />
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA<br />
Cognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2<br />
ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli, 3 Verona 0458035325 3482932506<br />
BARAC ALA Via Gen. Dall’Ora 54 Mozambano 3400699282<br />
DIMA CATIA Via Papa Paolo VI, 2 Pescantina 3476613926<br />
DEPLANO EMANUELA Verona 3389979145<br />
HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 3394573366<br />
RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 3479097447<br />
STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’Azzano 3334890436<br />
ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 3402335107<br />
PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 3384174551<br />
KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 3476724694<br />
SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona 3472313146 3332384260<br />
AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/B Verona 045526846 3400910058<br />
VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D’Azzano 3477861608 3289067502<br />
FABBRICI ROMINA Via Dei Bursi 22A Oppeano 3385959949<br />
53
Chi cerca… trova<br />
TEMPO LIBERO<br />
Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 36 ed a volercelo inviare.<br />
Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).<br />
Si raccomanda di segnalare alla Redazione<br />
le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne<br />
la “Clearance”. La Redazione provvederà<br />
comunque alla sospensione degli<br />
annunci dopo un certo numero di pubblicazioni.<br />
Si accettano solo annunci “brevi”.<br />
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Messaggio agli operatori sanitari<br />
Volete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per i<br />
vostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicida<br />
di Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. Infatti<br />
Aermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagio<br />
in ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali,<br />
dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistema<br />
Plasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificati<br />
e quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute).<br />
Adesso mi sento più tranquilla<br />
in ambulatorio perchè<br />
il mio medico ha installato il<br />
climatizzatore Aermec dotato<br />
di purificatore d’aria che elimina<br />
germi e batteri nell’aria...<br />
www.aermec.com