Leggi - I Cistercensi
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Emissione del suono e fonetica delle vocali<br />
Premessa<br />
Il canto gregoriano, per il suo carattere cosi VICInO talvolta alla<br />
declamazione, è di necessità legato alla retta pronuncia. Privo di qualsiasi<br />
accompagnamento orchestrale, giganteggia nella sua purezza: un<br />
qualsiasi difetto vocale degli esecutori si manifesta in modo tanto evidente,<br />
da non poter essere sopportato. È un canto esigentissimo che<br />
non ammette approssimazione tecnica. Le sue necessità sembrano scolpite<br />
dalle parole di S. Bernardo, quando invita ad intervenire alle<br />
lodi divine « con assiduità e purezza, senza sbadigliare né risparmiare<br />
la voce, senza troncare a metà le parole, né addirittura saltarle, con<br />
voce non spezzata né talmente effeminata, né risuonante nel naso »;<br />
ma invita a «cantare le lodi dello Spirito Santo con voce ed affetto<br />
virile ». Questa breve esortazione contiene in sé l'accenno ad alcuni<br />
canoni essenziali del modo di cantare.<br />
Emissione del suono<br />
« L'atto del cantare e del parlare, è fisicamente il risultato sensibile<br />
della somma di simultanei movimenti di diversi organi» ( 1).<br />
La formazione vocale, se è necessaria per la musica in genere, lo è<br />
assai più per quella gregoriana, la quale possiede forme melodiche<br />
di una delicatezza estrema, che richiedono per l'esecuzione, un'arte<br />
fine ed una voce elastica e sonora. Lo strumento vocale donatoci dal<br />
Creatore è il più perfetto che esista. Esso è composto, innanzi tutto,<br />
dai polmoni, che costituiscono il mantice produttore di aria per l'emissione<br />
del suono. L'aria, infatti, per mezzo della trachea, viene portata<br />
alla laringe, la quale, a sua volta, è composta da vari muscoli tra cui<br />
le corde vocali che, percosse dall'aria, si tendono e vibrano producendo<br />
il suono. In ultimo ci sono le casse di risonanza che, quali altoparlanti<br />
(1) J. P. BAGAGIOLO, Cenni di critica ortojonica, Venezia 1958.<br />
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