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Leggi - I Cistercensi

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Il dotto Mario Ermini, un vero « amico della Certosa », auspicava<br />

che la Certosa ed ogni monastero cistercense diventi un faro che richiami,<br />

come già nel Rinascimento, umili e grandi a forgiare il loro animo alla<br />

fede e alle virtù civiche.<br />

Il Commissario Prefettizio S. E. Padalino, che presiedeva alla manifestazione,<br />

portava con un cordiale intervento la voce e l'augurio della<br />

Città di Firenze a Ugo Fanfani, all'arch. Morozzi, ai monaci e a tutti<br />

i presenti.<br />

Quindi j Presidenti del C.O.F.A.T. (Centro Operatori Fiorentini<br />

Attività Turistiche) signori Waldemaro Pippucci e Quinto Martini consegnavano<br />

all'amico Maestro Ugo Fanfani l'ottava medaglia (la prima<br />

consegnata fuori sede) destinata all'innamoratissimo di Firenze, giusto<br />

riconoscimento alla rara modestia del Fanfani, al suo talento artistico,<br />

al suo amore per Firenze.<br />

Infine Ugo Fanfani cercava di dire a tutti il suo grazie e la sua<br />

commozione, più con lo sguardo che con le parole, e ad ognuno offriva<br />

in omaggio una copia del volume con firma autografa.<br />

Certosa di Firenze) 31 maggio-l" giugno 1970.<br />

Il P. Priore della Certosa di Firenze, su cortese invito di gentili<br />

persone, si è recato a visitare i ruderi dell'abbazia cistercense di Casanova,<br />

in Civitella-Casanova (diocesi di Penne, provincia di Pescara).<br />

Domenica 31 maggio, accolto con chiara letizia dall' Abate Parroco<br />

Don Umberto Di Giacomo, il P. Priore ha celebrato la Messa solenne<br />

delle ore Il, rivestito dei sontuosi paramenti sacri del sec. XVII, che<br />

la Chiesa parrocchiale ereditò a suo tempo dai monaci dell'abbazia, e<br />

che ora vengono usati solo nelle circostanze più solenni.<br />

All'omelia, il P. Priore ha detto la commozione di quella sua Messa<br />

celebrata là dove per diversi secoli tante generazioni di cistercensi hanno<br />

pregato e lavorato gomito a gomito con le popolazioni del posto, ed ha<br />

esortato i presenti a vivere la vita cristiana imitando gli esempi degli<br />

antichi padri.<br />

Nel pomeriggio della stessa domenica, il P. Priore ha compiuto una<br />

lunga visita ai ruderi dell'abbazia, accompagnato da Angelino e da Pietro,<br />

due « ciceroni» perfetti, che di Casanova sanno tutto, che della « loro»<br />

abbazia parlano come della loro casa, con amore e con orgoglio.<br />

Grave è stata l'ingiuria del tempo, gravissima anzi! Tuttavia, si<br />

ammirano ancora le ardite volte del chiostro dai costoloni in terra cotta,<br />

i pilastri, le pareti, parte dei costoloni in pietra della Chiesa abbaziale,<br />

non grande ma posente e severa. Il Capitolo è ancora là, quasi intatto,<br />

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