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Leggi - I Cistercensi

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Nell'interno della chiesa le cappelle sono state liberate dalle ornamentazioni<br />

che le avevano appesantite nel tempo, e sono state restituite<br />

al candore degli intonaci e alle pietrigne membrature della loro origine<br />

quattrocentesca.<br />

Inoltre il soprintendente Morozzi ha voluto liberare la cripta<br />

(che, abbandonata da tempo, era in pessimo stato di conservazione,<br />

e ospitava solo sepolture) restituendola al culto: vi si ammirano, tra<br />

l'altro, un bellissimo altare in pietra, un Cristo in terracotta del XVII<br />

secolo, un'urna secentesca con reliquie e l'effige di cera di San Vittorio.<br />

Ora dalla chiesa si può discendere nella cripta e raggiungere, attraverso<br />

questa, la sala del capitolo dove è l'affresco del Perugino. La visita al<br />

monumento religioso si completa, cioè, con quella al celebre capolavoro,<br />

donato ai monaci <strong>Cistercensi</strong> da «Dionisio Pucci e sua moglie Giovanna,<br />

che commesso al Perugino nel 1493 e finito il 20 Aprile 1496 »<br />

costò «cinquantacinque ducati d'oro »: tra le figure che contornano<br />

la Crocifissione, San Bernardo sta a rappresentare l'Ordine che ebbe<br />

nel Santo di Chiaravalle il più grande figlio. Il Perugino fece pure<br />

per «i monaci di Cestello una tavola di San Bernardo» «dipinto<br />

per Bernardo e Filippo Nasi che glie ne allogarono nel 1488 » e che<br />

ora si trova, secondo la presentatrice del volume del Vasari « Vite de'<br />

più eccellenti Pittori, Scultori e Architettori », Anna Maria Ciaranfi,<br />

nella Pinacoteca di Monaco.<br />

Certosa di Firenze, 11 aprile 1970.<br />

GIORGIO BATINI<br />

I pittori Pietro Annigoni (il pittore delle regine) e Ugo Fanfani<br />

trascorrevano una giornata in Certosa assieme ad alcuni amici fiorentini.<br />

Il Maestro Annigoni prometteva che nelle pause di lavoro avrebbe<br />

approfittato della ospitalità cistercense per ritemprare lo spirito nella<br />

quiete della Certosa. Egli si è inoltre formalmente impegnato a realizzare<br />

in Certosa, entro due anni, un affresco raffigurante San Bernardo.<br />

Giova ricordare che Pietro Annigoni, milanese di nascita, fiorentino<br />

di adozione, è particolarmente legato al Galluzzo perché nella nuova<br />

Chiesa parrocchiale ha scritto una pagina meravigliosa della sua vita di<br />

uomo e di artista, con il grande affresco di San Giuseppe, eseguito al<br />

principio del 1970.<br />

Alle ore 16.00, nel Salone del Papa, Paolo Cherubelli presentava<br />

al pubblico e alla stampa il volume « La Certosa di Firenze nell'opera<br />

grafica di Ugo Fanfani ». Al volume, curato da Ubaldo Bardi, hanno<br />

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