Leggi - I Cistercensi

mattina sarà riaperta con una solenne cerimonia. Varie opere ricordano,
in questa cappella, l'eroica e santa fanciulla lorenese; uno smalto di
Limoges, di M. Heuzé, raffigurante la Pulzella di Orléans che sostiene
lo stendardo e la spada, ricavata da una miniatura del XV secolo; un
calco di una statua della santa che si trova nella cattedrale di Orléans,
una vetrata ideata da Isabelle Rouault, figlia del celebre Georges, ed
eseguita da Adeline Bony.
La cappella dedicata alla santa patrona della Francia ricorderà ai
fiorentini la solidarietà che fu prontamente, e generosamente, dimostrata
dal popolo francese allorché la città dovette sanare le gravi ferite inferte
al suo patrimonio artistico e storico dalla drammatica alluvione del 4
novembre 1966. Santa Maria Maddalena de' Pazzi, infatti è stata restaurata
con i fondi offerti dal governo francese, dall'associazione « Francia-
Italia» presieduta dall'ex ambasciatore francese in Italia Gaston Palewski,
presidente del consiglio costituzionale francese, e dal governo
italiano.
L'insigne monumento soffriva già di molti malanni dovuti alla
vecchiaia, ed era in cattivo stato di conservazione prima ancora che si
aggiungessero i danni della disastrosa alluvione. Il monastero e la
chiesa - dedicati in un primo tempo a Santa Maria Maddalena penitente
- risalgono al 1257allorché costituirono il ritiro delle convertite
e passarono poi alle monache e ai frati Cistercensi con il titolo di Santa
Maria degli Angioli. Gli ambienti subirono, nel tempo, varie trasformazioni.
Sul finire del XV secolo, la chiesa e il convento furono ampliati
con la partecipazione di Giuliano da Sangallo, al quale si attribuiscono
il chiostro e le cappelle laterali. Agli inizi del XVII secolo il complesso,
passò per intercessione di Urbano VIII, alle suore Carmelitane, e accolse
le spoglie di Santa Maria Maddalena de' Pazzi.
Il Perugino.
Nel corso del XVII secolo, furono eseguiti diversi rifacimenti ad
opera di Luigi Arrigucci, mentre Ciro Ferri impostava, e Pier Francesco
Silvani portava a termine, il solenne impianto marmoreo della
cappella maggiore e del coro.
In seguito la chiesa passò in consegna ai Padri Assunzionisti, e
le suore Carmelitane si trasferirono in Piazza Savonarola, e quindi nel
convento di Careggi, dove fu traslato anche il corpo di Santa Maria
Maddalena de' Pazzi. Con la soppressione dei beni ecclesiastici gran
parte del convento fu destinata ad uso scolastico, tanto che nel recente
passato gli studiosi e i turisti che desideravano ammirare la celebre
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