Leggi - I Cistercensi

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16.06.2013 Views

nuovi problemi positivi e negativi: ad essi la nostra vita va adattata nei suoi aspetti mutevoli. Tuttavia la necessità di questo continuo rinnovamento deriva ancor più dal fatto che mai noi potremo realizzare alla perfezione il nostro ideale. Avremo quindi sempre bisogno di quella conversione continua e sincera mediante la quale, e come individui e come comunità, potremo uniformarci all'immagine di Cristo Figlio di Dio. N. B. - La Commissione incaricata di elaborare lo schema di dichiarazione circa « Gli elementi principali della vita cistercense odierna» era cosi composta: Rev.mo Abate Carlo Braunstorfer, presidente Rev.mo Abate Cassiano Lauterer, consulente M. Rev.do Padre Policarpo Zakar, relatore. La versione italiana è stata curata dal M. Rev.do Padre Goffredo Viti. Ringraziamo gli Abbonati che hanno rinnovato l'impegno per il 1970, e contiamo che la Rivista si imponga da sola presso tutti coloro, confratelli e laici, che amano conoscere la vita dello spirito che nasce e vive nel nostro Ordine. - 132-

I NOSTRI MONASTERI La Certosa di Pavia «Ho sempre pensato che la pianura lombarda ha il suo cuore vicino alla Certosa, la quale mescola la sua storia con quella della terra che non muta. Come è certamente la più bella Certosa d'Italia, anche se nessun Stendhal l'ha mai descritta in prosa di romanzo, e nessun D'Annunzio ha mai colto violette tra le pietre rosse dei suoi piccoli orti, dove generazioni di monaci bianchi riposano in pace nell'estasi dell'ultima preghiera ». (Mons. Cesare Angelini) « Sortendo dalla Città di Pavia per andare a Milano, sempre costeggiando il nuovo Canale del Naviglio, dopo il cammino di cinque miglia vedesi uno stradone della lunghezza di mezzo miglio il quale per lo passato era tutto spalleggiato d'altissime piante, in capo al quale si presenta l'insigne Basilica della Certosa di Pavia, fra tutte le altre in diversi tempi costruita, a dir il vero la più bella, e la più ricca ancora» (Baggi Luigi). A parte i pioppi che hanno lasciato il posto ai tigli, tutto è rimasto come allora, e la Certosa continua ad essere meta di visitatori, incantati da tante meraviglie unite in un unico monumento. La Certosa nel suo passato. Sorta alla fine del secolo XIV, cinquantacinque anni dopo la Certosa di Firenze, per volere del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, continuata sotto il ducato degli Sforza e mai del tutto terminata, la Certosa è, nel suo complesso, un immenso monumento del rinascimento lombardo. La tua storia è molto tormentata. I primi tre secoli, sono i secoli della costruzione: iniziata, interrotta e ripresa più volte. È cosa presso - 133-

I NOSTRI MONASTERI<br />

La Certosa di Pavia<br />

«Ho sempre pensato che la pianura<br />

lombarda ha il suo cuore vicino<br />

alla Certosa, la quale mescola la sua<br />

storia con quella della terra che non<br />

muta. Come è certamente la più bella<br />

Certosa d'Italia, anche se nessun Stendhal<br />

l'ha mai descritta in prosa di<br />

romanzo, e nessun D'Annunzio ha mai<br />

colto violette tra le pietre rosse dei<br />

suoi piccoli orti, dove generazioni di<br />

monaci bianchi riposano in pace nell'estasi<br />

dell'ultima preghiera ».<br />

(Mons. Cesare Angelini)<br />

« Sortendo dalla Città di Pavia per andare a Milano, sempre costeggiando<br />

il nuovo Canale del Naviglio, dopo il cammino di cinque miglia<br />

vedesi uno stradone della lunghezza di mezzo miglio il quale per lo<br />

passato era tutto spalleggiato d'altissime piante, in capo al quale si presenta<br />

l'insigne Basilica della Certosa di Pavia, fra tutte le altre in diversi<br />

tempi costruita, a dir il vero la più bella, e la più ricca ancora» (Baggi<br />

Luigi).<br />

A parte i pioppi che hanno lasciato il posto ai tigli, tutto è rimasto<br />

come allora, e la Certosa continua ad essere meta di visitatori, incantati<br />

da tante meraviglie unite in un unico monumento.<br />

La Certosa nel suo passato.<br />

Sorta alla fine del secolo XIV, cinquantacinque anni dopo la Certosa<br />

di Firenze, per volere del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti,<br />

continuata sotto il ducato degli Sforza e mai del tutto terminata, la<br />

Certosa è, nel suo complesso, un immenso monumento del rinascimento<br />

lombardo.<br />

La tua storia è molto tormentata. I primi tre secoli, sono i secoli<br />

della costruzione: iniziata, interrotta e ripresa più volte. È cosa presso<br />

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