Leggi - I Cistercensi
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Elementi principali<br />
della vita Cistercense odierna 1969 (*)<br />
Dichiarazione del Capitolo Generale dell' Ordine Cistercense<br />
parte quarta<br />
C. LE CONGREGAZIONI CISTERCENSI<br />
1. Origine) ragione e fine delle Congregazioni <strong>Cistercensi</strong>.<br />
a) Origine delle Congregazioni.<br />
108. San Benedetto nella sua Regola non prevede monasteri uniti<br />
tra loro. Egli coordina solamente la vita interna di un monastero. Tuttavia,<br />
nel corso dei secoli, i monasteri si unirono tra loro in maniere<br />
varie, per organizzare e garantire le osservanze proprie della vita religiosa.<br />
Talune di queste unioni per ovviare ai pericoli dell'isolamento<br />
si organizzarono in congregazioni, pur rispettando sempre la legittima<br />
autonomia dei monasteri; in altre unioni si giunse invece ad una forma<br />
di centralizzazione in cui i singoli monasteri dipendevano da una abbazia<br />
centrale, come avvenne a Cluny e, in genere, nelle fondazioni di<br />
Molesme.<br />
109. I fondatori di Cistercio, fedeli ai principi esposti nella « Charta<br />
Charitatis », istituirono i Capitoli Generali e le Visite Annuali: e<br />
con queste due istituzioni cercarono di assicurare la legittima autonomia<br />
dei monasteri senza mettere in pericolo la necessaria unione e l'aiuto<br />
scambievole fra un monastero e l'altro. Tuttavia, cresciuto l'Ordine a<br />
dismisura, e mutate non poco nel corso dei secoli le condizioni di vita,<br />
sorsero in seno all'Ordine le Congregazioni, come abbiamo brevemente<br />
visto nel n. 24 e sego<br />
(*) Le altre parti della Dichiarazione sono state pubblicate nel fascicolo gennaiofebbraio<br />
di «Notizie <strong>Cistercensi</strong> », II (1969), pp. 3-30 e fascicolo gennaio-aprile III (1970),<br />
pp. 26-39.<br />
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