Leggi - I Cistercensi

Gesù rimane là nell'Ostia, esposto ad ogni possibile ingiuria: sottomettiti
anche tu; sii paziente quando ti capita di essere disprezzato
od ingiuriato.
Gesù si offre in cibo a tutti senza distinzione di persone: tu devi
essere a disposizione di tutti; il tuo zelo delle anime deve essere sincero,
sia diretto alle anime, non alle persone.
Se le Sacre Specie vengono divise, Gesù non se ne adonta affatto:
anche tu, conserva l'animo pacato e imperturbabile in ogni contrarietà.
Gesù non disdegna alcun luogo, e rimane Il dove il Sacerdote lo
pone: impara anche tu ad accettare luoghi ed uffici con santa indifferenza;
non rifiutare mai un incarico che i superiori ti vogliono affidare.
Nella Santa Eucarestia cessa di esistere la sostanza del pane e
del vino, e ne rimangono solo le specie: in te cessi di esistere ciò
che è terreno, tutti gli affetti disordinati, ogni desiderio di gloria,
ogni ambizione, in una parola tutto ciò che ti impedisce di essere
un santo Sacerdote.
4. Quid retribuam Domino?
(Da «Il sacrificio della Messa»
di Giovanni Bona, card. cisterc.;
Primo Capitolo della Terza Parte)
Che cosa renderò io al Signore in cambio di tutti i suoi benefici?
La ragione e un naturale senso di giustizia spingono il pagano
ad offrire tutto il suo essere a colui dal quale ha tutto ricevuto. A me
la fede domanda sicuramente d'amarlo molto di più, perché molto di
più capisco quanto debbo stimarlo. Egli è colui che mi ha dato non
solo ciò che sono, ma anche se medesimo. Del resto, quando ancora
non era giunto il tempo della fede, quando ancora Dio non s'era
fatto conoscere nella carne, non era ancora morto sulla croce, non era
ancora uscito dal sepolcro, quando ancora non ci aveva manifestato il
suo grande amore, già era stato comandato all'uomo di amare il Signore
Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le forze.
Ma, se devo a Dio tutto me stesso perché sono stato creato da
Lui, che cosa dovrò aggiungere per essere stato ri-creato, e ti-creato
in questo modo? Infatti io non sono stato ri-creato con la stessa facilità
con la quale ero stato creato. Perché di me, e non solo di me,
ma di tutte le cose create, sta scritto: «Egli disse, ed esse furono
fatte». Ma colui che mi ha creato dicendo una sola parola, e dicendola
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