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Leggi - I Cistercensi

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che da forza maggiore sono stato costretto a mandarti là dove non<br />

posso più vederti, ti piango come se ti avessi perduto. Ma ora, oltre<br />

alla pena della tua lontananza, tu che dovresti essere il bastone che mi<br />

sostiene, tu mi colpisci, permettimi l'espressione, col bastone della tua<br />

pusillanimità. Tu aggiungi tristezza a tristezza, croce a croce. Certo,<br />

è un gran segno di affetto raccontarmi le tue difficoltà; ma quanto<br />

m'è duro sentire l'elenco delle tue sofferenze. Ti sembra proprio necessario<br />

aumentare, con le tue, le mie preoccupazioni già tanto gravi?<br />

Ti sembra proprio necessario torturare con dolori crudeli l'affetto di<br />

un padre affranto dalla tua lontananza? Avevo diviso con te il mio<br />

fardello, perché eri il mio figlio, il mio fedele e indispensabile compagno.<br />

È così che porti il fardello paterno? In questo modo, invece<br />

di alleggerirmene, tu me lo appesantirai di più. Te ne sarai addossato<br />

il peso senza che io me ne sia alleggerito. Si tratta, tu lo sai bene,<br />

del fardello delle anime malate. Le altre, quelle che godono buona<br />

salute, non hanno bisogno di sostegno, non sono un peso. Ma quelle<br />

che vedrai tristi, inquiete, mormoratrici, di queste soprattutto ricòrdati<br />

che sei padre, abate. Consolare le une, esortare le altre, rimproverare<br />

le ultime: in ciò consiste veramente il tuo còmpito di abate. Sostenendole,<br />

le guarisci; guarendole, le sostieni... Perché lamentarti quindi<br />

che la presenza di queste anime malate, invece di consolarti, ti opprime?<br />

Tu sei l'uomo di tutti, l'hai dimenticato? Tu solo, di tutti:<br />

perché sei il più sano, il più forte, perché di tutti, con la grazia di<br />

Dio, devi essere l'appoggio, senza aver bisogno di altri che ti aiuti.<br />

Ricorda inoltre che quanto maggiore sarà il peso della tua carica, altrettanto<br />

aumenterà il tuo tesoro nel cielo; quanto più cercherai aiuto<br />

dagli altri, altrettanto diminuirà la ricompensa. Scegli dunque! E ricorda<br />

di essere il vicario di Colui che è venuto a servire, e non ad<br />

essere servito...<br />

Vorrei scriverti ancora tante cose per consolarti, ma non è necessario:<br />

che bisogno c'è di riempire di parole superflue un foglio<br />

inanimato? Sto guardando il mio priore che ti consegnerà questa lettera:<br />

penso che la sua presenza basterà a rianimarti. Non avrai più<br />

bisogno di sollecitare il conforto delle mie lettere, perché le parole<br />

del priore basteranno a farti coraggio».<br />

Con questa lettera, pur tanto affettuosa, Bernardo diceva chiaramente<br />

a Rainaldo di smetterla con le lamentele. E un cuore che ama<br />

non s'inganna: Rainaldo amava Bernardo, e non scrisse più.<br />

Ma ben presto è Bernardo che comincia a tormentarsi: la sua<br />

lettera, pensa, potrebbe aver ferito Rainaldo abbandonandolo alla<br />

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