Leggi - I Cistercensi

non diventi «vano predicatore della parola di Dio all'esterno colui
che non l'ascolta di dentro» (S. Agostino) ... Parimenti, il Santo Sinodo
esorta con ardore e insistenza tutti i fedeli, soprattutto i religiosi,
ad apprendere «la sublime scienza di Gesù Cristo» (Fil. 3,8)
con la frequente lettura delle divine Scritture. «L'ignoranza delle
Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo» (S. Girolamo) ... Si ricordino
però che la lettura della Sacra Scrittura deve essere accompagnata
dalla preghiera, affinché possa svolgersi il colloquio fra Dio e l'uomo;
poiché « quando preghiamo, parliamo con Lui; Lui ascoltiamo quando
leggiamo gli oracoli divini» (S. Ambrogio: De Ofliciis Ministrorum).
Dei Verbum 26
« ...Come dall'assidua frequenza del mistero eucansnco si accresce
la vita della Chiesa, così è lecito sperare nuovo impulso alla vita
spirituale dall'accresciuta venerazione della Parola di Dio, che « permane
in eterno" » (Is. 40,8; cfr. I Pt. 1, 23-25).
Tante volte nel passato ci siamo fermati a pensare a questo piccolo
mistero: come mai negli Stati Uniti, dove le famiglie sono disgregate
più che da noi, dove impera una mentalità edonistica, dove
si adora la libertà sotto tutte le sue forme, dove la moralità non è
certo più elevata che altrove, pure ci sono vocazioni religiose così
numerose? (... )
Quando abbiamo constatato l'entusiasmo, il modo francamente
ottimista, l'accento posto sulla generosità con cui gli americani presentano
l'ideale della perfezione religiosa ci è venuto fatto di pensare
che la crisi delle vocazioni in varie nazioni europee dipenda molto
non solo dal terminus a qua (cioè dalla crisi morale-religiosa delle famiglie)
ma anche dal terminus ad quem (cioè dalla crisi delle stesse
congregazioni religiose, dove gli scontenti, gli spostati, i pentiti non
mancano). Quanto contribuisce alla diffusione del nostro ideale l'intima
contentezza di sentirei felici nel proprio stato! I più ingegnosi
ritrovati propagandistici non produrranno nessun effetto rilevante se
non ci sarà allo stato diffuso e sperimentalmente percettibile questa
atmosfera di serenità, di letizia, di giocondità, frutto non di una fastosità
naturale e tutta esterna, ma rampollante dal fondo delle coscienze
religiose che si trovano in pace con Cristo e con la Regola.
Questa gioia, quando è piena e sincera, è terribilmente contagiosa.
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