Piano del Parco - Relazione Illustrativa - Parks.it
Piano del Parco - Relazione Illustrativa - Parks.it
Piano del Parco - Relazione Illustrativa - Parks.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
In termini dinamici, tra il 1982 e il 1990 l'Istat rileva una contrazione <strong>del</strong>la SAT pari al 6%.<br />
Analogamente, si è verificata una diminuzione <strong>del</strong>la SAU, pari all’11%. La contrazione<br />
<strong>del</strong>le superfici coltivate si è registrata per tutte le colture erbacee, particolarmente forte per<br />
i seminativi (-21%) dove si registra una riduzione <strong>del</strong>le superfici coltivate a frumento<br />
addir<strong>it</strong>tura <strong>del</strong> 36%. Particolarmente significativa è la contrazione <strong>del</strong>la superficie destinata<br />
alle colture ortive, passata dai 2.485 ettari <strong>del</strong> 1981 ai 1.560 ettari <strong>del</strong> 1991 (-37%). In<br />
prima analisi il dato potrebbe sembrare di scarso rilievo, considerando l’incidenza <strong>del</strong>la<br />
superficie destinata alle colture ortive sulla SAT, ma assume un diverso significato se si<br />
tiene conto <strong>del</strong> fatto che le colture ortive, così come i cereali, sono destinate soprattutto<br />
all’autoconsumo. La forte contrazione è un indice chiaro <strong>del</strong> fenomeno di abbandono di<br />
terr<strong>it</strong>ori marginali.<br />
Superfici utilizzate per l'agricoltura nei comuni <strong>del</strong> <strong>Parco</strong><br />
1990 1982 Var. % % Provincia ’90 % su<br />
ha ha ‘82/’90 SAU ‘90 ha<br />
Provincia<br />
SAT comunale 217.143 231.665 -6,27% 374.023 58%<br />
SAU comunale 109.851 123.516 -11,06% 207.449 53%<br />
Seminativi 27.676 34.975 -20,87% 25,19% 73.126 38%<br />
di cui Cereali 13.132 17.246 -23,85% 11,95% 28.408 46%<br />
(Frumento) 8.468 13.166 -35,68% 7,71% 18.029 47%<br />
di cui Ortive 1.560 2.485 -37,22% 1,42% 14.805 11%<br />
di cui Foraggere avvicendate 8.210 8.671 -5,32% 7,47% 20.787 39%<br />
Prati permanenti e pascoli 44.541 51.869 -14,13% 40,55% 62.052 72%<br />
Colture permanenti 37.634 36.429 3,31% 34,26% 72.268 52%<br />
di cui Olivo 25.440 23.691 7,38% 23,16% 38.928 65%<br />
di cui V<strong>it</strong>e 6.815 6.860 -0,66% 6,20% 11.085 61%<br />
di cui Agrumi 263 603 -56,38% 0,24% 2.360 11%<br />
di cui Fruttiferi 1.443 3.326 -56,61% 1,31% 13.091 11%<br />
Boschi 85.488 85.644 -0,18% 132.922 64%<br />
Pioppete 242 242 0,00% 496 49%<br />
Altra Superficie<br />
Fonte censimenti Istat<br />
21.562 22.049 -2,21% 33.159 65%<br />
Mer<strong>it</strong>ano un approfondimento le dinamiche di alcune colture. In particolare, l’incremento<br />
<strong>del</strong>le superfici invest<strong>it</strong>e ad olivo, coltura fondamentale per l’economia <strong>del</strong>le zone collinari<br />
interne poiché riesce ad attivare processi di trasformazione in loco con il conseguente<br />
aumento di valore aggiunto. A partire dagli anni ’90, infatti, l’olivicoltura ha sub<strong>it</strong>o una<br />
fase di rivalutazione; l’introduzione dei Regolamenti Comun<strong>it</strong>ari, con norme volte a ridurre<br />
l’impatto ambientale e la diffusione <strong>del</strong> cooperativismo, hanno determinato la<br />
concentrazione dei piccoli impianti di trasformazione in opifici meglio attrezzati per la<br />
produzione e la commercializzazione anche all’esterno <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>. Questo<br />
processo di rivalutazione e ristrutturazione <strong>del</strong> comparto si è concretizzato nel 1997 con il<br />
conferimento dei 2 marchi DOP “Cilento” e “Colline Salern<strong>it</strong>ane”.<br />
Anche il settore v<strong>it</strong>ivinicolo ha sub<strong>it</strong>o un processo di ammodernamento, che però non si è<br />
tradotto in un incremento <strong>del</strong>le superfici coltivate, così come è avvenuto con l’olivo, per<br />
l’evidente motivo che il miglioramento qual<strong>it</strong>ativo si accompagna normalmente ad una<br />
riduzione <strong>del</strong>le rese e quindi <strong>del</strong>la produzione. La v<strong>it</strong>icoltura riveste un ruolo importante, in<br />
particolar modo nell’area <strong>del</strong> Calore Salern<strong>it</strong>ano dove sono presenti marchi DOC, quello<br />
<strong>del</strong> vino “Cilento” e quello <strong>del</strong> vino “Castel S. Lorenzo”. Nella tabella sono riportati i dati<br />
72