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Piano del Parco - Relazione Illustrativa - Parks.it

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In questa prospettiva uno specifico fronte di azione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> per la attuazione <strong>del</strong> <strong>Piano</strong><br />

sta nell'attivazione di accordi di programma e di cooperazione per rendere congruente<br />

l’azione di altri enti terr<strong>it</strong>oriali d’area vasta (la Provincia e la Regione in primo luogo) con<br />

il quadro strategico, sino ad ora peraltro largamente condiviso. In questo senso sono<br />

importanti le prior<strong>it</strong>à emergenti rispetto all'armatura infrastrutturale principale, da sempre<br />

inadeguata ma anche storicamente frutto di scelte episodiche e locali, quasi mai inser<strong>it</strong>e in<br />

strategie condivise e orientate a complessivi programmi di valorizzazione integrata <strong>del</strong>le<br />

risorse. In particolare il completamento di alcuni segmenti <strong>del</strong>l’armatura viaria principale,<br />

o le pol<strong>it</strong>iche per la gestione <strong>del</strong>la risorsa idrica e <strong>del</strong>la difesa <strong>del</strong> suolo che non possono<br />

essere affrontate se non all’interno di un quadro di azioni coordinate a scala regionale o<br />

sugli interi bacini .<br />

E’ evidente che i temi qui accennati sono <strong>del</strong> tutto indipendenti dai confini <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>:<br />

l’appartenenza di un terr<strong>it</strong>orio all'area protetta comporta unicamente la possibil<strong>it</strong>à di<br />

applicazione più diretta <strong>del</strong>le azioni promosse, mentre le linee strategiche complessive si<br />

dispiegano in tutta l’area oggettivamente interessata, trovando anche in fasi successive<br />

applicazione nell'amb<strong>it</strong>o <strong>del</strong>le strumentazioni gestionali che si andranno approntando da<br />

parte dei vari soggetti terr<strong>it</strong>oriali e quindi qui poco prevedibili.<br />

3.2. Le connessioni e le interazioni <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> col contesto<br />

Il <strong>Piano</strong> affronta in modo diverso le interazioni tra area protetta e contesto, a seconda <strong>del</strong>le<br />

problematiche settoriali comportate da ciascun tipo di connessione.<br />

L'articolazione operativa impone di distinguere tra connessioni di tipo ecologico, di tipo<br />

storico-culturale e di tipo socio-funzionale, per ciascuna <strong>del</strong>le quali vanno riconosciuti i<br />

caratteri strutturali che le cost<strong>it</strong>uiscono in sistema.<br />

3.2.1 Il sistema <strong>del</strong>le connessioni ecologiche<br />

Il sistema è leggibile a differenti scale, in ciascuno dei quali emergono relazioni e nodi a<br />

loro volta configurati come sistemi di relazioni a scala inferiore:<br />

1, a livello regionale ed interregionale, il <strong>Parco</strong> nel suo insieme si configura soprattutto<br />

come un nodo strategico <strong>del</strong>le reti ecologiche europee, in base alla sua posizione lungo<br />

l’asta appenninica, nel protendimento meridionale <strong>del</strong>la regione eurosiberiana: con il<br />

Pollino, rappresenta con tutta evidenza il nodo fondamentale di connessione <strong>del</strong>l’Europa<br />

centrale con l’arco med<strong>it</strong>erraneo. In questo quadro assume una notevole importanza il<br />

coordinamento con il progetto APE, per la costruzione <strong>del</strong>la rete ecologica nazionale ed<br />

il collegamento con la rete europea defin<strong>it</strong>a dal programma NATURA 2000 <strong>del</strong>la<br />

Direttiva Hab<strong>it</strong>at <strong>del</strong> 1992 (S<strong>it</strong>i di Importanza Comun<strong>it</strong>aria e Progetto Bio<strong>it</strong>aly). D’altra<br />

parte gli obbiettivi defin<strong>it</strong>i per il progetto APE nel Programma di azione <strong>del</strong> CIPE sono<br />

in perfetta sintonia con le opzioni defin<strong>it</strong>e nel quadro strategico (v. cap.5) e trovano nel<br />

Cilento un buon campo di sperimentazione, non solo per i suoi caratteri ident<strong>it</strong>ari e<br />

peculiari, ma anche per l’insieme di progettual<strong>it</strong>à già avviate nei campi che il<br />

Programma CIPE individua come strategici e nel sistema di coordinamento tra i diversi<br />

Enti Ist<strong>it</strong>uzionali che si stanno già prefigurando.<br />

2, a livello intermedio, in cui è coinvolto il terr<strong>it</strong>orio <strong>del</strong> Cilento e <strong>del</strong> Vallo di Diano<br />

latamente inteso, prendono rilievo alcuni irrinunciabili obbiettivi:<br />

a, la conservazione <strong>del</strong>le connessioni mare-monti, vale a dire degli aspetti funzionali e<br />

strutturali che legano le comun<strong>it</strong>à vegetali e animali <strong>del</strong>la linea di costa e quelle più<br />

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