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Piano del Parco - Relazione Illustrativa - Parks.it

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iconosciute le specifiche ident<strong>it</strong>à locali che cost<strong>it</strong>uiscono l’organismo complessivo.<br />

L’intera strategia <strong>del</strong> PPES conta sulle potenzial<strong>it</strong>à di questa prospettiva, fondata sulle<br />

energie sottoutilizzate che possono scaturire da un potenziamento <strong>del</strong>le specifiche risorse<br />

locali ben integrate in azioni coordinate e gest<strong>it</strong>e in modo imprend<strong>it</strong>oriale. D’altra parte<br />

sono la storia e la forma stessa <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio che segnalano amb<strong>it</strong>i di differenze, sistemi di<br />

relazioni dominanti zona per zona. Riconoscendo le differenze sul terr<strong>it</strong>orio si possono<br />

articolare le strategie con modal<strong>it</strong>à che, valorizzando tali differenze, le utilizzino come<br />

risorsa per fornire prodotti e servizi integrati, soddisfacenti una domanda che sempre di più<br />

richiede una molteplic<strong>it</strong>à di offerte ben diversificate e identificabili. Ma le pure differenze<br />

non possono essere l’unico cr<strong>it</strong>erio per leggere o progettare l’ident<strong>it</strong>à locale; essa deve<br />

potersi anche poggiare su una effettiva e riconosciuta facies <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio e dei suoi<br />

ab<strong>it</strong>anti: il <strong>Piano</strong> non può valorizzare gli specifici differenti aspetti uno per uno, ma la loro<br />

strutturazione in sistema integrato, al quale si può tentare di piegare i programmi di settore<br />

(ad esempio nell’agricoltura, nella gestione degli insediamenti, nel rapporto di fruizione<br />

con le parti naturali) e le regole generali <strong>del</strong>la pianificazione ambientale.<br />

Si tratta quindi di riconoscere anche in termini progettuali la classificazione <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>rorio<br />

in amb<strong>it</strong>i cui far riferimento per specificare le diverse forme di gestione in funzione dei<br />

caratteri specifici <strong>del</strong>le un<strong>it</strong>à ambientali e <strong>del</strong>le strutture locali (e <strong>del</strong>le loro mutue<br />

relazioni) che si riscontrano, riconoscendo che non tutte le montagne possono essere<br />

oggetto dei medesimi orientamenti sia per la conservazione che per l’agricoltura ma che la<br />

s<strong>it</strong>uazione <strong>del</strong> Gelbison è ben diversa da quella degli Alburni, e così per ciascun tratto <strong>del</strong>la<br />

costa, per ciascuna vallata, per ogni fascia interessata dai sistemi insediativi di crinale. Tale<br />

classificazione gerarchica muove da una sintesi tra diversi fattori che potremo chiamare<br />

riconoscimento dei Paesaggi specifici: da un lato una riconoscibil<strong>it</strong>à dei luoghi sulla base<br />

sia di ciò che è rilevante da un punto di vista ecosistemico e percettivo, sia di ciò che è<br />

depos<strong>it</strong>ato nella storia (e quindi nella memoria più o meno conscia degli ab<strong>it</strong>anti) e<br />

dall’altro una funzional<strong>it</strong>à tra i diversi componenti sia <strong>del</strong>l’ecosistema che <strong>del</strong> sistema<br />

antropico, tale da dare contenuto unificante a ciò che viene percep<strong>it</strong>o ed è memorizzato<br />

come una sequenza identificata di luoghi e permette un’applicazione organica degli<br />

indirizzi progettuali sino ad ora espressi solo in termini generali di settore o per tipologie di<br />

interventi. Ai fini degli sviluppi <strong>del</strong> <strong>Piano</strong> <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> sarà tuttavia opportuno scegliere la<br />

scala <strong>del</strong>l’ident<strong>it</strong>à che serve di riferimento per una collettiv<strong>it</strong>à socio-economicamente e<br />

storicamente significativa. In questo senso aver utilizzato una classificazione gerarchica<br />

comprensiva di fattori naturali ed antropici garantisce la possibil<strong>it</strong>à di fare sempre<br />

riferimento ad aree che mantengono a qualsiasi scala una ident<strong>it</strong>à sia ecosistemica, che<br />

antropica.<br />

Con riferimento ad un gruppo ident<strong>it</strong>ario, i diversi amb<strong>it</strong>i possono essere eletti per<br />

cost<strong>it</strong>uire non solo la sede <strong>del</strong>l’articolazione <strong>del</strong>le diverse pol<strong>it</strong>iche e strategie di azione sul<br />

terr<strong>it</strong>orio, ma anche il luogo <strong>del</strong>la verifica <strong>del</strong>le loro mutue compatibil<strong>it</strong>à, <strong>del</strong>la loro<br />

efficacia attesa e <strong>del</strong>la credibil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l’insieme <strong>del</strong> <strong>Piano</strong> ai fini <strong>del</strong>le pol<strong>it</strong>iche di sviluppo<br />

locale.<br />

5.3 Le principali linee strategiche<br />

Nelle pagine seguenti sono sintetizzate, sotto forma di scheda, le principali azioni previste<br />

dal <strong>Piano</strong> per il conseguimento degli obbiettivi strategici sopra schematizzati e articolati in<br />

subobbiettivi.<br />

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